“System Biology”: un nuovo paradigma per la biologia molecolare. Michele Caselle Università degli studi di Torino – INFN Indice • Idee guida “System Biology”, Biologia computazionale e Bioinformatica Breve ripasso di Biologia Molecolare Le innovazioni degli ultimi anni: Genomica, Trascrittomica, Proteomica • Esempi di applicazioni La regolazione genica L’evoluzione Le idee guida: System biology e Biologia computazionale La biologia computazionale Coi termini “Biologia Computazionale” o “Bioinformatica” si intende tutto ciò che riguarda l’analisi di dati biologici con metodi provenienti dalla matematica / fisica / statistica / computer-science I dati biologici (sia sequenze che annotazioni) sono raccolti in enormi banche dati “open access”. Tra questi dati e’ nascosta molta piu’ informazione di quanto non sia già stato pubblicato. Esiste la possibilità di ottenere risultati anche molto importanti senza che si debba fare un singolo esperimento, semplicemente rileggendo in modo originale risultati sperimentali esistenti. System Biology Tre strumenti fondamentali Teoria delle reti: E’ sbagliato pensare alle funzioni in termini di singolo gene o singola proteina. Le funzioni complesse coinvolgono sempre molti geni in interazione tra loro. Modelli: Queste reti possono però essere scomposte in circuiti elementari (“network motifs”) che possono essere descritti in modo quantitativo usando equazioni differenziali o stocastiche Ontologie: E’ pero’ indispensabile cercare di standardizzare e quantificare le informazioni di tipo medico o biologico. Le ontologie sono il tentativo di miglior successo in questa direzione La genomica moderna: networks Le proteine (geni) dentro una cellula formano un network. La risposta di una cellula ad un certo stimolo è una risposta “globale”, non di singole unità separate. H.Jeong et al. Nature, 411 (2001) 41 Network motifs Esempio: SIM (Single Input Module) (a) realizzazione sperimentale: la biosintesi dell’arginina b) Soluzione del circuito: al variare di X (regolatore) i geni vengono attivati in tempi diversi a seconda della loro soglia di attivazione. R.Milo et al. Science 298 (2002) 824 La genomica moderna: Gene Ontology • Gene Ontology è un modello per l’unificazione di dati biologici. • Lo scopo di GO è di costruire un vocabolario controllato per la descrizione di: - Molecular function - Biological process - Cellular component di un certo gene. • I vocabolari sono organizzati in un network gerarchico. The G.O. Consortium Nature Genet. 25 (2000) 25 La Biologia Molecolare “Classica” La cellula Ogni organismo vivente è composto da una o più cellule. Ogni cellula può essere vista come una macchina complessa che esegue delle istruzioni scritte e memorizzate nel proprio genoma. Il DNA Il genoma di un qualunque organismo è costituito da una lunghissima molecola di DNA. Il DNA Una molecola di DNA è formata da quattro tipi diversi di nucleotidi (A, C, G o T), legati tra di loro con legami covalenti a formare una lunga catena orientata. In ogni molecola di DNA, sono presenti due catene appaiate, tenute assieme da legami idrogeno Le proteine: le macchine del nostro organismo La maggior parte delle funzioni del nostro organismo sono eseguite da proteine. Le proteine sono macromolecole formate da catene di amminoacidi. L’informazione dentro la cellula Dogma centrale della biologia molecolare Sintesi delle proteine Il codice genetico Il passaggio dall’alfabeto con cui è scritto il DNA all’alfabeto con cui sono scritte le proteine avviene tramite il codice genetico. Le novita’ degli ultimi 10 anni Alla fine degli anni ’90 nasce “era genomica” La biologia diventa sempre più quantitativa: sequenziamento dei genomi di interi organismi microarray dati proteomici Gene Ontology Perche’ si parla di una nuova “era” ? Perchè siamo in presenza di una vera e propria rivoluzione tecnologica : - diminuzione dei costi di sequenziamento, - introduzione di tecnologie high-throughput - Aumento della scala tipica degli esperimenti (e del numero di persone coinvolte). Nuove domande, nuove idee - Perché i geni sono così pochi? - A cosa serve il DNA non codificante? - Quanto siamo diversi dalle scimmie? - Il “dogma centrale” e’ falso: a un gene corrispondono molte proteine (splicing alternativo) - L’informazione genetica puo’ andare dal DNA all’RNA (Retrotrasposoni) La genomica moderna: sequenze Automatizzazione dei processi di sequenziamento del DNA Sequenziamento sistematico di molti organismi. Nascita delle banche dati genomiche > homo_sapiens ACTTTTTTACCCTCGTGTGTTGC AGACTTTTTGCCACTTTTAAAAC GCTGACAATTCGACCCTTTCCAA GTGCAAAAAGTGCCAAGATTTA CGATAAAATTCCCCCGAGAGAC GTGTGCA……… Dimensioni dei genomi Procarioti: Mycoplasma Genitalium Escherichia Coli Eucarioti: Saccaromices cerevisiae Arabidopsis thaliana Drosophila Melanogaster Caenorabditis Elegans Homo Sapiens (Mb) 0,58 4,64 12 100 140 100 3000 Struttura del Genoma - La densita’ di sequenze codificanti proteine (o RNA) diventa sempre piu’ bassa man mano che aumenta la complessita’ dell’organismo. E’ molto alta nei Procarioti, media nel lievito, bassissima nell’uomo. La maggior parte del genoma umano ( 99%) non e’ codificante ! - Questo DNA non codificante e’ (probabilmente) coinvolto nella regolazione dell’espressione genica. Struttura dei Geni Un tipico gene umano ha una struttura interna molto complessa: e’ composto da un set di sequenze codificanti (dette esoni) separate da sequenze non codificanti (dette introni). Gli esoni possono essere combinati in molti modi diversi a formare proteine diverse (splicing alternativo) Il Genoma umano Ensembl Genome Browser Zoom ! La trascrittomica: microarray In un esperimento di microarray si misura il livello di espressione (mRNA) di migliaia di geni contemporaneamente log2(ratio) gene timepoints La proteomica: Studio sistematico della struttura 3D delle proteine mediante X-ray spectroscopy Studio sistematico delle interazioni tra proteine Due esempi di ricerca Il problema della regolazione genica Verifiche dei modelli evolutivi Esempio: Regolazione genica Il problema della regolazione genica • Sequenza del genoma umano (2001 draft, 2004 finished) – 3.2 x 109 bp di DNA – ~ 3 % codifica per proteine: i “mattoni elementari” – ~ 97 % non codifica: – è il “libretto di istruzioni” Contiene le sequenze che regolano l’espressione dei geni in proteine ~ 25000 “geni”:proteine Il problema della regolazione genica • La maggioranza dei geni specifica uno o più proteine: “espressi”. • L’espressione dei geni coinvolge un intermediario detto messaggero or mRNA. • Il processo di espressione inizia con una fase detta “trascrizione” che è accuratamente controllata in ogni tipo cellulare. Regolazione trascrizionale Il problema della regolazione genica • Negli eucarioti superiori (es: uomo) l’evento di trascrizione è molto complesso Il problema della regolazione genica • Negli eucarioti superiori la risposta trascrizionale è organizzata in un network. Il problema della regolazione genica • Regolazione trascrizionale: fattori di trascrizione (TF) si accoppiano a particolari DNA motifs (TFBS) localizzati upstream del gene regolato. RNA polymerase II TF EXON 1 TSS 5’ UPSTREAM TFBSs INTRON EXON 2 TRASCRITTO PRIMARIO 3’ DOWNSTREAM Dove è nascosta l’informazione? • Obiettivo: identificare, a partire dalla sola sequenza genomica, dei candidati TFBS ovvero identificare il “vocabolario” di DNA motifs che regolano l’espressione dei geni. TFBS sono di solito corti (5-20 bp di DNA). TFBS sono di solito variabili. TFBS sono di solito dispersi su lunghe distanze( ≥ 15000 bp nel caso umano ). TFBS sono di solito attivi in entrambe le orientazioni. Il rapporo segnale / rumore è molto basso ! Risultati Alla fine si ottiene un “dizionario” di putative TFBSs. Il problema della verifica dei modelli evolutivi Il problema della verifica dei modelli evolutivi La verifica di modelli evolutivi può essere eseguita con opportuni algoritmi di allineamento di sequenze. Il problema della verifica dei modelli evolutivi Il 96% del genoma umano è uguale nello scimpanzè. Evoluzione e regolazione • Obiettivo: identificare, a partire dalla sola sequenza genomica, i segnali dell’evoluzione dei geni nel tempo e tra i vari organismi e riconoscere i geni “ortologhi”. Usare la conservazione filogenetica per selezionare le regioni funzionalmente importanti del genoma Nel genoma umano ci sono sequenze “ultraconservate” che sono state protette dai cambiamenti evolutivi per milioni di anni. In alcuni casi queste sequenze NON sono codificanti. Molto probabilmente hanno un ruolo nella regolazione della espressione genica. FOXP2 !! Mutazioni (SNPs) nel gene FOXP2 causano severe alterazioni nel linguaggio parlato. Un esempio più sofisticato: Circuiti di regolazione misti conservati tra topo e uomo Transcription Factors and miRNAs • Regulation of gene expression mainly mediated by: Transcription Factors (TFs): proteins binding to specific recognition motifs (TFBSs) usually short (5-10 bp) and located upstream of the coding region of the regulated gene. Wassermann, Nat. Rev. Genetics MicroRNAs (miRNAs) are a family of small RNAs (typically 21 - 25 nucleotide long) that negatively regulate gene expression at the posttranscriptional level, (usually) thanks to the “seed” region in 3’-UTR regions. Our Project Several methods exist to study, separately TF-related and microRNA-related regulatory networks, but comparable information is lacking to explicitly connect them. The main goal of our project was to infer and then combine the two networks looking in particular for Mixed Feed-Forward Regulatory Loops --> a network motif in which a master Transcription Factor (TF) regulates a miRNA and together with it a set of Joint Target coding genes. TF QuickTime™ e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine. Joint Target Hornstein E, Shomron N, Nat Genet 38 Suppl:S20–4 (2006). miR Results Human Transcriptional Network --> Fixing 0.1 as FDR level, we obtained a catalogue of 2031 oligos that can be associated to known TFBSs for a total of 115 different TFs. --> target a total of 21159 genes (20972 protein-coding and 187 miRNAs) Human Post-Transcriptional Network --> Fixing 0.1 as FDR level, we obtained a catalogue of 3989 oligos (7-mers). 182 of them turned out to match with at least one seed present in 140 mature miRNAs. --> target a total of 17266 genes Human mixed FFLs catalogue --> We were able to obtain a list of 5030 different “single target circuits”, corresponding to 638 “merged circuits”. TF JT 1 JT 2 JT … miR --> involving a total of 2625 joint target genes (JTs), 101 TFs and 133 miRNAs. # of JTs ranged from 1 to 38. Functional role of mixed FFLs Depending on the type of transcriptional regulation (excitatory or inhibitory) exerted by the master TF on the miRNA and on the targets, FFLs may be classified as • incoherent (“type I” FFLs), or • coherent (“type II” FFLs). Type I and II FFLs Possible biological role for mixed TF/miRNA network motifs: TF TF Joint Target miR Joint Target TF Joint Target miR TF miR type I circuits Joint Target miR type II circuits Main role: noise dumping Type I (incoherent) can stabilize the steady state production of a protein by dumping translational and transcriptional fluctuations. In a simple TF-target interaction any fluctuation of master TF could induce a non-linear increase in the amount of its target products. The presence, among the targets, of a miRNA which downregulates the other targets might represent a simple and effective way to control these fluctuations. Study of protein fluctuations via stochastic equations The only way to address this issue is to describe the FFLs in terms of stochastic equations and to compare the results with those obtained with that of a standard transcription +translation process In both cases fluctuations are proportional to the mean number of proteins produced by a single mRNA. This number is a function of the miRNA-mRNA affinity. Stochastic equations for gene expression: two steps model. This model assumes that the promoter is always active and so has only two stochastic variables: the number of mRNAs and the number of proteins The probability of having m mRNAs and n proteins at time t satisfies the master equation: The corresponding mean value and fluctuations of the number of proteins are: Where b is the mean number of proteins produced by a single mRNA (burst parameter). Fluctuations only depend on the burst parameter b. Comparison between FFL noise and plane transcription The noise reduction can be traced back to the different efficiency of the mRNA translation in the two cases With this choice of parameters each mRNA produces a mean of 30 proteins while in the FFL this numebr is reduced to about 20. The noise reduction is a function of the miRNA-mRNA affinity References • D. Cora’, C. Herrmann, C. Dieterich, F. Di Cunto, P. Provero and M. Caselle “Ab initio identification of putative human transcription factor binding sites by comparative genomics.” BMC Bioinformatics 2005, 6:110. • D. Cora’, M. Caselle, F. Di Cunto and P. Provero “Identification of candidate regulatory sequences in mammalian 3’ -UTRs by statistical analysis of oligonucleotide distributions.” BMC Bioinformatics. 2007 May 24;8:174. • D. Cora’, A. Re, D. Taverna and M. Caselle “Genome-Wide Survey of MicroRna-Transcription Factor Feed-Forward Regulatory Circuits in Human” Molecular BioSystems. 2009 Aug; 5(8):854-67. Thanks to C. Bosia, D. Cora’ M. El Baroudi and M. Osella Dep. of Theoretical Physics A. Re CIBIO University of Trento D. Taverna Dep. of Genetics, Biology and Biochemistry and M.B.C. University of Torino University of Torino