G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 ABITAZIONE COSTRUZIONI EDILI 1 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 IERI E OGGI Cent’anni fa: la strada con facciate piane Oggi: la strada con volumi articolati 2 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Cos’è una struttura • Osserviamo quattro strutture • Tipi di struttura (classificazione) • Verifichiamo le sollecitazioni elementari • Strutture elementari: il trilite • Strutture elementari: il telaio • Strutture elementari: la capriata e l’arco 3 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Osserviamo quattro strutture Il trilite è: una struttura rettangolare, formata da due piedritti e una trave in pietra. Il telaio è: una struttura rettangolare, formata da pilastri e trave. La capriata è: una struttura triangolare formata da travi oblique e una trave orizzontale. L’arco è: una struttura curva formata, nel tipo in pietra, da piccoli blocchi a trapezio detti conci. 4 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Tipi di struttura (classificazione) Strutture elementari: sono le formebase di montaggio dei materiali. Strutture derivate: sono derivate dalle strutture elementari e servono per racchiudere uno spazio. Organismo edilizio: questo termine generale indica qualunque tipo di costruzione ottenuto dalla somma degli elementi precedenti, più le opere di completamento. 5 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Verifichiamo le sollecitazioni elementari Con una barretta di gomma, che si deforma facilmente, puoi vedere le sollecitazioni principali che agiscono su una struttura. Compressione: mettendo la barretta in verticale e premendo sul centro della faccia essa si accorcia. Trazione: tirando la barretta alle due estremità essa si allunga; se continui a tirare alla fine si rompe. Flessione della trave: mettendo la barretta orizzontale appoggiata su due supporti e applicando una forza sul centro, la barretta si flette. 6 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Strutture elementari: il trilite Con due barrette di gomma per ogni piedritto e una per la trave si ottiene il modello del trilite. Applica una forza sulla trave: la barretta si flette poco. Applica una forza sul piedritto: se la forza è centrata, la barretta si accorcia, cioè subisce solo compressione. Spingi la trave in orizzontale: essa scorre sui piedritti, che stanno al loro posto perché molto pesanti. Spingi un piedritto di lato: la struttura si inclina e poi si ribalta. 7 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Strutture elementari: il telaio Con tre barrette di gomma con i lati incastrati si ottiene il modello del telaio. Applica una forza sulla trave: essa si flette abbastanza e forma una doppia curva. Applica una forza laterale sul piedritto: esso si flette per il “carico di punta”. Spingi di lato la trave: tutta la struttura si deforma un po’, ma il piedritto non si ribalta e la trave non scorre. 8 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Strutture elementari: la capriata e l’arco Capriata Da un listello di 1 x 1 x 30 cm taglia due puntoni di 7 cm con un lato a 60º, poi taglia la catena di 12 cm con due incastri agli estremi e infine prendi due barrette di legno come piedritti. Se premi sul colmo la struttura resiste, ma se appoggi i puntoni direttamente sui piedritti la struttura si apre. Arco Prendi un cartoncino bristol pesante di 21 x 15 cm, curva il lato maggiore ad arco e blocca i lati contro due libri pesanti; in questo modo l’arco non si sposta e può sostenere un carico di 1 kg circa. 9 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Casa in muratura zink.to/muratura • Strutture verticali • Strutture orizzontali • Casa terra-tetto: prospetto • Casa terra-tetto: sezione trasversale • Palazzo a molti piani: prospetto • Palazzo a molti piani: sezione trasversale 10 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Strutture verticali Come si costruisce un muro: per costruire il muro si usano i mattoni di terracotta e la malta, iniziando dal basso e procedendo per strati paralleli e sfalsati. Muro di fondazione: poggia sul terreno ed è fatto di mattoni sistemati in un’apposita trincea scavata lungo il perimetro dell’edificio. Muro di elevazione: è quello che si trova al di fuori del suolo e che si interrompe in alcuni punti per le aperture; il collegamento con le pareti trasversali dà stabilità all’intera struttura. 11 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Strutture orizzontali Solaio in legno È una struttura orizzontale che sostiene il pavimento, il peso dei mobili e delle persone. Esso è formato da travi, travetti e assito di tavole che copre tutta la superficie. Tetto (visto dall’interno) È la struttura orizzontale che chiude la sommità della casa. Ha una certa pendenza per lo scolo delle acque piovane ed è formato da travi, travetti e tavelle in laterizio. 12 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Casa terra-tetto: prospetto La facciata è un muro piatto, con la porta di ingresso, due finestre al piano terreno e tre finestre al primo piano. Il muro laterale non ha finestre e arriva al colmo del tetto. Il tetto è a falde inclinate. 13 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Casa terra-tetto: sezione trasversale Il muro di fondazione è incassato circa 1 m nel terreno. I muri di elevazione laterali salgono fino alla linea di gronda, con le finestre su un lato. Il solaio è un’orditura di elementi in legno (trave, travetto, assito) con il pavimento. Il tetto ha l’orditura del solaio, inclinata e con le tegole. 14 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Palazzo a molti piani: prospetto L’edificio ha tre piani fuori terra e il piano terreno. La facciata è un muro portante piano a intonaco, con elementi decorativi: - al piano terra finto bugnato e finestre incorniciate; - ai piani superiori tre cornicioni orizzontali, timpani e cornici sopra la finestre. 15 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Palazzo a molti piani: sezione trasversale Il disegno mostra lo spessore dei muri paralleli alla strada. La linea tratteggiata è la posizione dei solai. Ogni muro è molto largo alla base, poi si restringe di spessore ogni due piani. Questa rastremazione serve per risparmiare materiale e per avere un muro meno pesante. 16 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Casa con ossatura portante zink.to/ossatura • Struttura portante in cemento armato (c.a.) • Strutture appoggiate in laterizio • Costruzione di un palazzo in c.a. • Edificio con ossatura portante 17 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Struttura portante in cemento armato Pilastro in calcestruzzo armato: è un parallelepipedo di calcestruzzo con tondini di ferro ai quattro lati e nei punti intermedi. Ossatura elementare in cemento armato: la forma più semplice è formata da 4 travi sopra, 4 travi sotto e 4 pilastri agli angoli, con i plinti ai piedi dei pilastri. Ogni faccia della gabbia è un telaio. Telaio: nelle barre di calcestruzzo “armate” il calcestruzzo resiste bene alla compressione e il ferro alla trazione; quindi nei pilastri i ferri sono disposti ai quattro angoli perché la trazione si può manifestare su un qualsiasi lato, mentre nella trave i ferri sono nella parte bassa dove si manifesta lo sforzo di trazione. 18 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Strutture appoggiate in laterizio Solaio in laterizio armato: è formato da travetti in calcestruzzo armato che sostengono le file di mattoni forati. Muri di tamponamento: sono le strutture in mattoni forati che chiudono le parti esterne della gabbia e poggiano su una trave o sul solaio. 19 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Costruzione di un palazzo in c.a. (1/3) Sbancamento: è uno scavo vasto come tutto l’edificio. Serve per avere un terreno compatto su cui poggiare i plinti. Plinti: sono blocchi di calcestruzzo che poggiano sul terreno o su una lastra di c.a. Ogni plinto è la base di un pilastro a cui fornisce un’ampia base di appoggio. 20 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Costruzione di un palazzo in c.a. (2/3) Inizio struttura: i ferri dei pilastri vengono chiusi nelle casseforme dove viene colato il cemento. Sui pilastri vengono preparate le casseforme per le travi, si mettono i ferri d’armatura e si appoggiano gli elementi per il solaio. Quindi viene colato il cemento. Completamento struttura: si procede allo stesso modo per gli altri piani, fino alla copertura. 21 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Costruzione di un palazzo in c.a. (3/3) Chiusure verticali: vengono alzati i muri di tamponamento e i muri divisori, lasciando le aperture per finestre e porte. Impianti e rifiniture: l’idraulico posa l’impianto dell’acqua, del gas e di riscaldamento, l’elettricista l’impianto elettrico, del telefono e della TV. Poi le ditte specializzate si occupano degli intonaci, dei pavimenti e degli infissi. 22 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Edificio con ossatura portante L’ossatura portante in c.a. di questo edificio è visibile sugli spigoli e nelle linee orizzontali delle travi. La presenza dell’ossatura portante si nota anche da tre particolari: - l’edificio è sollevato di 3 m circa dal terreno; - le finestre sono molto grandi perché l’architrave non deve sostenere il peso del muro sopra; - l’elevazione di sette piani si trova di rado negli edifici con muratura portante. 23 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Isolamento energetico della casa • Cos’è il bilancio termico • Sistemi di isolamento termico • Certificazione energetica zink.to/isolamento 24 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Cos’è il bilancio termico Il bilancio termico di un edificio è la relazione tra le perdite di calore dal tetto, dai muri, dai serramenti e i guadagni di calore dai radiatori, dai camini e dai raggi del sole. Esistono varie tecniche di rilevamento come: - la telecamera termografica a infrarossi; - la pressurizzazione di un locale che rileva fughe e infiltrazioni d’aria. 25 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Sistemi di isolamento termico Isolanti nei muri esterni: oggi esiste una grande varietà di pannelli isolanti (lastre di sughero naturale, di fibre di legno ecc.). Isolanti sotto le tegole: vengono montati direttamente sotto le tegole così il caldo o il freddo non hanno modo di entrare. Infisso a tenuta: il sistema di battuta dell’anta contro il telaio è quasi ermetico, inoltre ha il vetrocamera e vetri basso-emissivi. 26 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Certificazione energetica È la “pagella” dei consumi di energia di un edificio che valuta aspetti come: tipo di riscaldamento, infissi, posizione dell’edificio rispetto al nord ecc. Gli obiettivi principali della certificazione sono: - azione informativa rivolta a sensibilizzare l’utente sulla qualità energetica del proprio edificio; - fornire elementi sull’eventuale necessità di prevedere interventi di risparmio energetico. 27 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Domotica • Cos’è la domotica • Casa intelligente • Risparmio energetico zink.to/domotica 28 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Cos’è la domotica La domotica è la scienza che si occupa della gestione “intelligente” della casa. Essa tende a rendere l’utilizzo della casa più comodo e agevole, nell’ottica del risparmio energetico. La domotica combina elettronica, informatica e telecomunicazioni. 29 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Casa intelligente Illuminazione: è programmabile in base all’orario o all’attività svolta. Climatizzazione e impianto idrico sanitario: il grado di umidità, la temperatura della casa e dell’acqua sono programmabili. Imposte: la loro apertura e chiusura è programmabile in base all’orario o alle condizioni esterne. Sicurezza: le fughe di gas, gli incendi e le intrusioni di estranei sono gestite con le necessarie contromisure. Elettrodomestici: sono programmabili per funzionare a orari prestabiliti. Altre applicazioni: il sistema di diffusione sonora è gestito in base alle attività degli abitanti; il sistema di irrigazione tiene conto delle condizioni metereologiche. 30 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Risparmio energetico La domotica permette il risparmio energetico tramite il controllo centralizzato degli impianti in base alla presenza o meno degli abitanti. 31 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Bioarchitettura • Cos’è la bioarchitettura • La eco-casa • Impianti della eco-casa zink.to/bioarchitettura 32 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Cos’è la bioarchitettura La bioarchitettura realizza immobili integrati con il contesto ambientale nel quale si trovano. I materiali non devono essere dannosi né per chi ci abita né per chi li produce. Una eco-casa deve ridurre al minimo le fonti di inquinamento interno che incidono sulla qualità dell’aria o che producono campi elettromagnetici. 33 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 La eco-casa Inquinamento elettromagnetico: vengono ridotte al minimo le fonti interne di elettromagnetismo. Posizione: non va costruita una eco-casa in zone con naturali emissioni di gas radon, sotto a un elettrodotto ecc. Materiali: devono essere biocompatibili ed ecosostenibili. Per i rivestimenti si usano legno, sughero, fibre naturali ecc., per l’arredamento lino, cotone, canapa ecc. 34 G. Paci, R. Paci PROGETTARE E FARE © Zanichelli 2011 Impianti della eco-casa Gli impianti utilizzano energie rinnovabili: solare termico, fotovoltaico, mini-eolico, biomasse per le caldaie. Il riscaldamento avviene tramite pavimento radiante che permette una migliore diffusione del calore. La casa deve essere ben isolata e orientata in base all’irraggiamento solare. Quando è possibile si impiega uno scambiatore geotermico, collegato con il sottosuolo. 35