Mangiar bene Testi di Biagio Testa e Bianca Trao Tradizione in tavola Sede di un Parco naturale fra i più belli d’Italia, la zona romana dei Castelli è anche rinomata per i piatti saporiti delle sue trattorie. Dove gustare tutte le prelibatezze della cucina laziale: spaghetti cacio e pepe, abbacchio, coda alla vaccinara... Ecco 13 indirizzi dove mangiare da re. Anzi, da papa 32 hp Mentuccia, aglio, pane grattato: ed ecco un piatto di squisiti CARCIOFI ALLA ROMANA. APRILE 2011 SCRIVETE A: Monboso Casa Editrice, via Spallanzani, 25 • 27100 Pavia OPPURE MANDATE UNA E-MAIL: [email protected] Foto Archivio Mondadori elebrati da Ettore Petrolini in una delle canzoni più note del repertorio romanesco, i “Castelli” indicano una serie di graziosi paesini situati sui colli Albani, a pochi chilometri dalla capitale, meta tradizionale delle gite fuori porta dei romani. Giustamente noti per la bellezza dei paesaggi, ricchi di verde e di scorci suggestivi, sono altrettanto conosciuti per le numerose trattorie che si incontrano lungo la strada in cui, secondo alcuni, si trova la vera essenza della cucina laziale: ricca, saporita e soprattutto genuina. Da Marino a Grottaferrata, da Genzano a Frascati, fino a Rocca di Papa e Velletri, è un susseguirsi di locali che offrono abbacchio, coda alla vaccinara, trippa, baccalà, saltimbocca con contorno di puntarelle e carciofi alla giudìa. Mentre fra i primi non possono mancare i tonnarelli cacio e pepe, carbonara e bucatini all’amatriciana. Insomma, il meglio del meglio della gastronomia regionale. A cui la zona dei colli contribuisce con un buon numero di prodotti tipici, come la porchetta di Ariccia, il pane e i funghi porcini di Lariano, le castagne di Rocca di Papa, le fragole di Nemi. Per non parlare della produzione enologica di Frascati e del vino “de li Castelli”: che, come vuole un’altra nota canzone dialettale, è assai meglio di una certa “società”, non precisata ma oggetto di epiteti poco lusinghieri. L’atmosfera spensierata e casereccia di questi luoghi si ritrova nei locali che vi presentiamo in queste pagine, insieme a un paio di indirizzi della provincia di Rieti e altrettanti della capitale. Provateli e fateci sapere cosa ne pensate. CARTOGRAFIA MARCO ANDENNA C AMATRICE (RI) GRECCIO (RI) RIETI LO SCOIATTOLO OSTERIA DI NONNA GILDA L’OSTERIA via Limiti sud, 85-87 • TEL. 0746.753144 • CHIUSO: domenica vicolo Frà Fedele Bressi, 4 • TEL. 0746.496666 • CHIUSO: sabato sera e domenica M L via Ponte Tre Occhi, 1 • TEL. 0746.825086 • CHIUSO: lunedì S i può anche pranzare in terrazza in questo ristorante ospitato in un complesso turistico immerso nella natura e rinomato per la cucina tradizionale e gli insaccati. Tra i salumi, il posto d’onore è per la mortadella di Campotosto, prodotta in azienda. Poi amatriciana oppure carbonara, seguite da abbacchio e ottime carni preparate alla brace. Dolci al cucchiaio o crostate chiudono il pasto. Conto sui 23-25 euro. APRILE 2011 enu recitato a voce e atmosfera informale per un indirizzo di lunga tradizione, da tener presente sia per pranzo che per una rapida merenda. Il menu varia con la stagione e comprende piatti con porcini o tartufo, prosciutto di Norcia, zuppe di legumi e cacciagione in umido (cinghiale, lepre), oppure le rinomate anatra arrosto e pecora al ragù. Ottime verdure prodotte in loco accompagnano il pecorino stagionato o la ricotta. Conto che non supera i 25 euro. a gestione femminile di seconda generazione non dimentica le basi del successo di questo locale, tradizionale e accogliente, molto conosciuto in città. Vi si trovano i classici cacio e pepe e amatriciana, i tonnarelli con le fave e il guanciale, l’abbacchio, la coda alla vaccinara, la trippa alla romana e il baccalà, accompagnati da carciofi e puntarelle. L’atmosfera è piacevole e rilassata, il conto sui 24 euro. Ci sono solo 25 coperti: meglio prenotare per non rischiare di... restare senza cena. hp 33 Mangiar bene POGGIO MOIANO (RI) DA MARIA FONTANA CACIO E PEPE: si fa con pecorino romano e la giusta dose di acqua di cottura della pasta. viale Manzoni, 13 • TEL. 0765.876169 • CHIUSO: lunedì S i trova in piena Sabina questa classica osteria senza fronzoli, che offre una buona cucina tipica, con pochi rivali in zona. Si comincia con ricotta, frittatine, verdure sott’olio e coratella. Poi pasta fatta in casa (anche con farina di farro e castagna), ottimi ravioli con ricotta e spinaci, tagliatelle con sugo di castrato, pasta e fagioli, maialino e abbacchio, carni alla brace. Conto sui 25 euro. FRASCATI (RM) ZARAZÀ via Regina Margherita, 45 • TEL. 06.9422053 • CHIUSO: lunedì L ocale fuoriporta, ideale per ritrovare sapori dimenticati pranzando all’aperto. Davvero ricca la proposta, che segue le stagioni e i prodotti del territorio. Si comincia con bruschette con pancetta, poi i rinomati bucatini all’amatriciana, oppure i tagliolini con ragù di coda alla vaccinara, la minestra di cicerchie, l’abbacchio con ceci e finocchi, oppure trippa e baccalà. Dolci al cucchiaio e crostate. Conto sui 28 euro. Molto diffuse in tutto il Lazio, le PUNTARELLE si mangiano crude, in insalata. COLONNA (RM) MONTE PORZIO CATONE (RM) IL BERSAGLIERE I TINELLONI via Casilina km 25 • TEL. 06.9438032 • CHIUSO: domenica e lunedì sera via dei Tinelloni, 10 • TEL. 06.9447071 • CHIUSO: mercoledì U na trattoria familiare oggi rivisitata dalle nuove generazioni, in cui si può anche pranzare all’aperto, in giardino o in terrazza. Ai piatti tradizionali e locali si aggiunge qualche proposta creativa, soprattutto tra gli antipasti. Seguono pasta e ceci, fettuccine con broccoli, abbacchio, trippa e coratella, che sono affiancati da coniglio disossato o orecchiette con zucca e salsiccia. Si spendono 30 euro. U n classico della tradizione romana per questa trattoria accogliente e ben arredata, con un bello spazio esterno. In tavola le pietanze e le materie prime di stagione: funghi e fiori di zucchina fritti tra gli antipasti; poi bucatini all’amatriciana, minestra di arzilla con i broccoli, fettuccine e tagliolini con sughi vari. Tra i secondi: coda alla vaccinara, trippa e abbacchio. La spesa è sui 30 euro. GROTTAFERRATA (RM) L’OSTE DELLA BON’ORA via Vittorio Veneto, 133 • TEL. 06.9413778 • CHIUSO: lunedì G estione familiare e grande simpatia in questo locale che propone cucina regionale e vegetariana. Ricavato in una villa in collina, offre comodi spazi all’aperto, per un pranzo che rivisita la tradizione: gnocchi alla carbonara, ravioli con trippa e pecorino, seguiti da coda alla vaccinara e pollo alla cacciatora. Buoni dolci e conto sui 30 euro. 34 hp APRILE 2011 Colli romani MARINO (RM) TAVERNA MARI via Cavour, 100-102 • TEL. 06.93668261 e 340.1042466 • CHIUSO: mercoledì per una gita fuori porta, verso il lago di Nemi. Il conto supera di poco i 30 euro, per una qualità davvero notevole. ALBANO LAZIALE (RM) TRAMA TANNICA A • TEL. 06.51607422 • CHIUSO: domenica e lunedì a pranzo A lla Garbatella, in un angolo di Roma che riporta indietro nel tempo, un locale a gestione familiare davvero interessante. L’offerta del giorno dipende dal mercato, ma tutto è improntato alla tradizione culinaria: gnocchi, tonnarelli cacio e pepe, pappardelle. Il venerdì e il martedì si trovano anche piatti di pesce, tra cui baccalà e alici. Dolci casalinghi e conto sui 20-25 euro. mbiente curato e accogliente per questa rustica taverna in cui gustare fritto misto alla ro- via Andrea Costa, 15 mana, pasta con broccoli e guanciale, fettuc- • TEL. 06.9321625 cine (tirate rigorosamente a mano) con rigaglie e poi • CHIUSO: domenica e lunedì coda alla vaccinara, abbacchio, trippa e i carciofi alla giudìa. Cantina curata e conto sui 25 euro. ome suggerisce il nome, il locale era un’eno- ROMA teca, trasformata in ristorante che propone curati piatti regionali. Punto di forza sono le RIMO SALE GENZANO DI ROMA (RM) materie prime: formaggi, salumi e carni. Pochi i coperti, anche all’esterno, per assaggiare carbonara, Circonvallazione Clodia, 22 amatriciana, coratella alla cacciatora, animelle, ab- • TEL. 06.39754772 e 347.7750846 IETRINO E ENATA bacchio con puntarelle, carciofi e ottime verdure. • CHIUSO: mai Dolci casalinghi e una spesa intorno ai 25 euro. via Cervi, 8 • TEL. 06.9391497 ocale affollato e rinomato, sulla circonvallazione Clodia, ideale per un pranzo veloce, ma cu• CHIUSO: lunedì ROMA rato. Dopo gli antipasti, si assaggiano tonnarelli cacio e pepe, pici all’amatriciana, pasta e fagioli, seoprattutto carne, in generose porzioni, ma anguiti da saltimbocca, trippa alla romana, baccalà, che funghi e verdure di stagione, pasta fatta in ANTO PE MAGNÀ seppie con i piselli. Dolci al cucchiaio fatti in casa casa, zuppa di fave con lardo e menta, abbacper concludere. Si spendono 28-30 euro. chio, fegatelli: un indirizzo da non perdere, ideale via Giustino de’ Jacobis, 9-15 C P P R S L T ’ L’essenza della “romanità” a tavola: ABBACCHIO con le patate. APRILE 2011 hp 35