Seminario RIGENERAZIONE ARTISTICA E PARTECIPAZIONE SOCIALE NELLO SPAZIO PUBBLICO Il ritorno economico dell’Investimento Culturale Umberto Mosca Claudia Pescitelli Torino, 13 ottobre 2015 - Palazzo Civico Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 1 . L’economia della reputazione 1 . L’economia della reputazione 1 . L’economia della reputazione 5 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 6 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 7 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 8 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 2. Filiere Culturali e Creative Rapporto Io sono Cultura 2015 - Unioncamere e Fondazione Symbola Le filiere culturali e creative hanno un impatto positivo sul sistema economico: direttamente attraverso le imprese che fanno della cultura e della creatività il proprio core business; indirettamente influenzando o collaborando con i settori produttivi tradizionali permettendo un incremento del valore aggiunto delle loro produzioni. 9 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 2. Filiere Culturali e Creative Sistema produttivo Culturale ITALIA 443.208 imprese 7,3% delle imprese italiane 1.450.836 persone occupate 6,3% persone occupate 84 miliardi di euro di ricchezza prodotta comprese pubblico e no profit 5,8 % ricchezza prodotta in Italia 10 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e parteciapzione socieale nello spazio pubblico 2. Filiere Culturali e Creative Gestione del Patrimonio Storico Artistico Performing Art e Arti Visive Industrie Culturali Industrie Creative Beni e servizi Creative Driven 11 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 2. Filiere Culturali e Creative Cinque ambiti produttivi Performing arts e arti visive. Include le attività che non si prestano a un modello di organizzazione di tipo industriale, o perché hanno a che fare con beni intenzionalmente non riproducibili (le arti visive), o perché hanno a che fare con eventi dal vivo che possono essere fruiti soltanto attraverso una partecipazione diretta. Gestione del patrimonio storico-artistico. Comprende le attività imprenditoriali aventi a che fare con la conservazione, la fruizione e la messa a valore del patrimonio storico e artistico antico e contemporaneo (musei, biblioteche, archivi, gestione di luoghi o monumenti); Industrie culturali. Include le attività collegate alla produzione di beni riproducibili, connessi alle principali attività artistiche a elevato contenuto creativo, in cui le imprese operano secondo logiche industriali (cinematografia, la televisione, l’editoria e l’industria musicale, industria dei videogame); Industrie creative. Com creativa dalla cultura e che contribuiscono a veicolare significati e valori nelle produzioni di beni e servizi(design, architettura e comunicazione); Produzione di beni e servizi creative-driven. Sono comprese tutte le attività economiche fortemente connotate da un driver creativo. È un ambito di difficile quantificazione e in continua evoluzione perché, come vedremo, le attività economiche anche tradizionali creative- driven sono in continua crescita, prime tra tutte nel nostro Paese, le filiere del made in Italy. 12 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 3. La cultura crea ricchezza nel resto dell’Economia 1 euro prodotto dalla Cultura 1,7 euro prodotti sul resto dell’economia dalla cultura 84 miliardi prodotti dalla Cultura 226,9 miliardi prodotti dall’intera filiera Cultura 75,8 miliardi della spesa per turisti in Italia 28,3 miliardi (37,3% prodotto dalla Cultura) 13 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 3. La cultura crea ricchezza nel resto dell’Economia 14 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 3. La cultura crea ricchezza nel resto dell’Economia La cultura e la creatività mettono il turbo alle nostre imprese infatti chi ha investito in creatività (impiegando professionalità creative o stimolando la creatività del personale aziendale) ha visto il proprio fatturato salire del 3,2% tra il 2013 e il 2014; mentre tra chi non lo ha fatto il fatturato è sceso dello 0,9%. Tendenza ancor più spiccata per l’export, cresciuto lo scorso anno del 4,3% per i primi e solo dello 0,6% per i secondi. E si tratta di un differenziale competitivo che riguarda non solo le imprese di più grandi dimensioni, ma anche le più piccole, incluse quelle operanti nei settori del made in Italy. 15 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 4. La cultura spinge il turismo La cultura spinge il turismo Del totale della spesa dei turisti in Italia, 75,8 miliardi di euro nel 2014, il 37,3% (28,3 miliardi ) è legato proprio alle industrie culturali. Al richiamo della cultura, della bellezza e della qualità sono con ogni probabilità legate le ottime performance nazionali nel turismo. Se leggiamo le statistiche in modo approfondito – come spiegano le ‘10 Verità sulla competitività italiana’ di Fondazione Symbola, Unioncamere, Fondazione Edison - che siamo il primo paese dell’eurozona per pernottamenti di turisti extra Ue (con 56 milioni di notti). Siamo la meta preferita dei paesi ai quali è legato il futuro il futuro del turismo mondiale: la Cina, il Brasile, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, gli Usa e il Canada. 16 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e parteciapzione socieale nello spazio pubblico 4. La cultura spinge il turismo: la mostra di Renoir Turismo Torino e Provincia insieme all’Università degli Studi di Torino–Dipartimento di Management e con l’aiuto dei Volontari Torino & You hanno raccolto ed elaborato i dati sulle presenze turistiche alla mostra di Renoir allestita alla Gam-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Si tratta di rilevazioni ottenute dall’elaborazione dei dati di oltre 3mila questionari somministrati a un campione di visitatori della mostra non residenti a Torino e provincia effettuate dal 1° novembre 2013 al 12 gennaio 2014. Obiettivo dell’indagine è capire se il turista abbia scelto di raggiungere Torino esclusivamente per ammirare l’esposizione o per visitare anche la città . 4. La cultura spinge il turismo: la mostra di Renoir . ll 60% dei soggetti indica nella mostra la motivazione della propria presenza Motivo di visita 29% MOSTRA RENOIR ARTISSIMA TORINO FILM FESTIVAL NATALE/CAPODANNO 6% 2% 3% 60% ALTRO 4. La cultura spinge il turismo: la mostra di Renoir L’interesse culturale, in particolare per l’arte contemporanea, che accomuna il 37% degli intervistati, è amplificato dalle attrazioni per cui viene manifestato interesse, ovvero Residenze Reali, Museo Egizio e del Cinema, Palazzo Madama e caffè storici (per un totale di 88%). Interesse per attrazioni torinesi Interessi personali 7% 7% MUSEO EGIZIO 4% ARTE CONTEMPORANEA SHOPPING 15% 37% MUSEO DEL CINEMA 20% RESIDENZE REALI CONCERTI 4% 18% ENOGASTRONOMIA PALAZZO MADAMA 4% 18% EVENTI SPORTIVI 18% 13% MAUTO 14% ALTRO 21% JUVENTUS MUSEUM CAFFE' STORICI 4. La cultura spinge il turismo: la mostra di Renoir Dall’analisi eseguita da Turismo Torino e Provincia insieme all’Università degli Studi di Torino, su oltre 3mila questionari compilati da visitatori non residenti a Torino e provincia, risulta che il 93% proviene dall’Italia (il 76% dal Nord Italia), gli stranieri per il 77% arrivano dal Centro Europa e, sul 60% degli intervistati che ha dichiarato di rimanere in città, il 21 % si è fermato per 2 notti, il 20% per tre e il 19% per una sola. Questo dimostra che l’evento “Grandi mostre” è sempre accompagnato da un’occasione di visita più prolungata in città. Inoltre, dato molto importante, ben il 17% dei turisti ha detto di aver conosciuto Torino per la prima volta proprio grazie all’input dato dalla mostra su Renoir. Sulla base di dati analitici importanti è documentato dunque che un evento culturale di rilievo, unito all’interesse espresso per le altre numerose attrazioni della città, aiuta a incrementare i flussi turistici e la permanenza rappresentando così, dal punto di vista economico e occupazionale, un’importante leva per la comunità. 20 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 5. Start Up culturali 35 Start Up su 100 nel settore cultura 21 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociaale nello spazio pubblico 6. Incubatore 2i3T: le Start Up «culturali» 22 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico Case study affrontati nell'ambito del Master in Management della Produzione Audiovisiva e Crossmediale Dipartimento di Management 23 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 1. Made in Italy Il Made in Italy (che è identificato con il Food) è la sola voce del budget di spesa del turista straniero che, dal 2008, cresce, con un incremento di oltre il 65% (fonte: Rapporto Coop 2014). Video "Cultura cibo per la mente" http://youtu.be/H2KezC7MFn8 Attraverso le metafore gastronomiche il patrimonio culturale si trasforma in un gustoso menù: i beni culturali diventano un bene di consumo, un oggetto estetico da consumare attraverso una raffinata esperienza. 24 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e parteciapzione socieale nello spazio pubblico 2. E fu Sera, e Fu mattina E Fu Sera, E Fu Mattina: prodotto nell'Agosto 2012, caso rarissimo in Italia, è un esempio di pellicola realizzata vendendo al pubblico, già nella fase di scrittura e ideazione, quote che partivano da 50 euro, corrispondenti a una percentuale degli incassi del film al botteghino. Così facendo, sono stati raccolti oltre 40 mila euro dell’intero budget, attraverso la piattaforma on-line “produzioni dal basso” in circa 18 mesi di campagna. http://youtu.be/feGs2d9QJdo Il progetto promozionale e distributivo puntava a trovare una ventina di sale e a staccare almeno diecimila biglietti in 12/18 mesi di auto-distribuzione. Fino ad Agosto 2014 le sale italiane che hanno ospitato il film sono state oltre sessanta e i biglietti staccati più di trentacinquemila, per un incasso al botteghino superiore ai duecentomila euro. 25 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico 3. Associazione Kinodromo L'Associazione Kinodromo, che unisce il gruppo dei Cineasti Arcobaleno, gestisce il Cinema Europa di Bologna. Il progetto è partito cercando di gestire per tre giorni la settimana la programmazione dell’Europa, con un’idea fissa in mente: il cinema come bene comune e partecipativo. Video "Altre voci, altre stanze" - Associazione Kinodromo http://youtu.be/FxaM_M2uUYM Le linee di indirizzo concrete per liberare i patrimoni culturali e trasformarli in capitale sociale riguardano, da un lato, la possibilità di concedere agevolazioni per i proprietari dei beni culturali tangibili (vedi la proposta di sgravi fiscali per cinema e teatri) e, dall'altro, di incentivare i detentori del capitale culturale intangibile, che è insito nelle persone, per avviare nuove imprese collegate alla valorizzazione dei patrimoni tangibili. 26 Umberto Mosca Claudia Pescitelli Rigenerazione artistica e partecipazione sociale nello spazio pubblico