a cura di GIANSTEFANO FILIPPONE
Classificazione e descrizione dei mantelli
2
IDENTIFICAZIONE, SEGNALAMENTO E
REGISTRAZIONE DEGLI EQUIDI
a cura di Gianstefano Filippone
PREFAZIONE
Il piano di eradicazione dell’anemia infettiva degli equidi, avviato in Piemonte sin dal 1986, il
D.P.G.R. 6.9.1995 n. 3716, la Decisione n. 623/93 C.E.E. e gli scambi intracomunitari,
richiedono tra l’altro, da parte dei medici veterinari, la compilazione dei certificati sanitari e
delle relative schede segnaletiche (ex all. 6) degli equidi, che costituiscono documenti di
rilevanza primaria per il riconoscimento di tali animali. Considerando che frequentemente si
vedono schede segnaletiche incomplete o non rispondenti alla realtà, si è pensato, con estrema
modestia, di indicare elementi utili per una corretta definizione dello stato segnaletico.
Alcuni Colleghi, tra l’altro, avevano consigliato di usare fotografie per l’identificazione degli
equidi; da parte mia ritengo che la scheda segnaletica minuziosamente e correttamente compilata
dia maggiori garanzie.
CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEI MANTELLI
Si intende per mantello o pelame dei solipedi l’insieme dei peli e dei crini che ne rivestono la
pelle. In esteriore però il termine mantello, anziché significare tutto l’insieme di queste
produzioni cutanee, significa più specialmente il colore di esse, con le relative varietà di tinte e
particolarità che possono presentare.
A seconda del numero e della mescolanza dei colori, i mantelli si distinguono in semplici,
composti, coniugati. Sono semplici i mantelli di un solo colore; composti quelli a più colori e
possono essere binari o ternari, ossia a due, oppure a tre colori. Sono coniugati o pezzati i
mantelli bianchi riuniti a mantelli di altro colore.
A. MANTELLI SEMPLICI. I mantelli semplici o di un solo colore sono: il nero, il bianco, il
sauro.
I. MANTELLO NERO. Il mantello dicesi nero quando i peli ed i crini sono tutti di colore nero.
Esso presenta le seguenti varietà:
1. Morello deciso od ordinario, offre una tinta uniforme, scura, che ricorda quella dell’inchiostro di
china;
2. Morello giaietto, corvino o giavazzo, riflette un nero molto lucente: è la varietà più facile a
riscontrarsi nei cavalli ben tenuti e ben nutriti in genere, specialmente interi;
3. Morello maltinto, detto ancora fosco od affumicato, presenta, specialmente se guardato di sbieco,
come una leggera tinta rossastra, specialmente fra le cosce e nei fianchi, al ventre, alle natiche ed
alle estremità. È quindi una degradazione del colore nero, del mantello morello deciso, più facile a
riscontrarsi di inverno ed è dovuto a diminuzione di attività produttrice di pigmento nei follicoli
pelosi.
II. MANTELLO SAURO. Il mantello dicesi sauro, quando i peli ed i crini sono tutti di un colore
biondo rossastro più o meno carico. È uno dei mantelli più comuni. Il mantello sauro
offre per lo più, a preferenza degli altri, molte particolarità dalla testa alle estremità.
Esso presenta le seguenti varietà:
1. Sauro ordinario, ricorda il colore della cannella;
2. Sauro chiaro o fulvo [Fuchs dei tedeschi (volpe)], di colore poco carico, piuttosto gialliccio;
3. Sauro lavato, smorto, pallido (pelo di vacca dei Francesi), in cui la colorazione è meno intensa di
tutte le altre varietà ed i crini sono più chiari del fondo del mantello;
Classificazione e descrizione dei mantelli
3
4. Sauro ciliegio, di colore vivo, che ricorda appunto la tinta di questo frutto;
5. Sauro scuro e sauro bruciato: quando la tinta è molto carica dicesi scuro, quando poi è quasi
nera, dicesi bruciato e ricorda il caffè torrefatto. Il mantello scuro bruciato ha per lo più i crini
bianchi ed è quindi l’unica varietà di sauro, che a rigor di termine sarebbe incompatibile fra i
mantelli semplici, perché offre il fondo del mantello scuro ed i crini bianchi: ma il volere
sottilizzare in proposito non serve che a generare confusione; tutt’al più si potrà specificare in
questo caso: sauro a crini bianchi;
6. Sauro castagno, quando ha il colore di castagna comune;
7. Sauro marrone, è molto raro: ha il colore della castagna d’India;
8. Sauro metallino o bronzino, è quasi un giallo scuro, lucente e carico; ricorda il bronzo ossidato;
9. Sauro dorato, quando ha un riflesso chiaro splendente;
10. Sauro caffè nel latte, ricorda appunto la tinta risultante dalla mescolanza del latte con il caffè e
può essere o chiaro o scuro secondo la gradazione della tinta: se questa è molto chiara prende
anche il nome di zuppa di latte. Molti però vogliono classificare questa varietà piuttosto che fra i
sauri, invece, fra i mantelli isabella, classificandola isabella a crini chiari;
11. Sauro sopra baio, quando cioè le estremità sono rosse e la coda e la criniera sono nere.
III. MANTELLO BIANCO. Il mantello bianco è quasi sempre derivato da quelli grigi, i quali
imbiancano con l’età. Però, quantunque sia ben difficile incontrare un cavallo nato
perfettamente bianco, non crediamo tuttavia sia il caso di ritenere ciò come una cosa
tanto impossibile da negarne affatto l’esistenza.
Il bianco ha le seguenti varietà:
1. Bianco latte, di un aspetto latteo senza riflessi;
2. Bianco porcellana, oltre un riflesso bluastro prodotto dalla pigmentazione nera della cute, che
traspare sotto i peli.
3. Bianco roseo, è rarissimo: corrisponde agli albini della specie umana: offre un riflesso roseo
prodotto dalla pelle sprovvista di pigmento: è sempre associato ad occhi chiari;
4. Bianco sporco, tende al giallastro;
5. Bianco fulgente, argenteo od armellino, con riflessi d’argento pallido.
B. MANTELLI COMPOSTI. I mantelli composti sono quelli a più colori. Si distinguono in
binari e ternari. I binari sono a due colori, di essi occorre fare due categorie: la prima
comprende i mantelli a due colori, dei quali uno costituisce il fondo e l’altro è localizzato alle
estremità ed ai crini; tali sono il baio, isabella, il sorcino; la seconda categoria comprende i
mantelli a due colori mescolati; tali sono il grigio, l’ubero, il lupino. I mantelli ternari sono il
roano, il grigio roanato, il grigio tordino ed il grigio trotino.
a) MANTELLI COMPOSTI A DUE COLORI:
I. MANTELLO BAIO. Il mantello baio è di un rosso più o meno carico, con le parti
inferiori alle estremità, la criniera e la coda nere.
Le varietà di questo mantello sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Baio ordinario, offre una tinta decisamente rossa;
Baio chiaro o fulvo, tende al giallastro;
Baio dorato, quando ha un riflesso chiaro risplendente;
Baio castagno, ricorda la tinta bruno-chiara della castagna comune giunta a maturità;
Baio marrone, ha dei riflessi brillanti e scuri come la castagna d’India, con toni più carichi
alle parti superiori del corpo;
Baio ciliegio o sanguigno, ricorda il colore vivido della ciliegia;
Baio scuro, ha un colorazione rosso-bruna;
Baio bruno o bruciato, rassomiglia al nero maltinto; ma alle labbra, al contorno degli occhi,
alle narici, al petto, ai fianchi, alle natiche i peli hanno una colorazione rossastra. Se però il
rosso di queste parti è vivido, il baio bruno, come quello scuro, dicesi marcato, di fuoco o
fuocato; se invece è pallido dicesi lavato;
Baio sopra sauro, caratterizzato dalla criniera e dalla coda rosse e le estremità nere.
Classificazione e descrizione dei mantelli
4
II. MANTELLO ISABELLA . Il mantello isabella è una tinta giallastra nei peli del tronco fino
ai garretti ed ai ginocchi, mentre il resto delle estremità, la criniera e la coda sono nere.
A seconda della gradazione della tinta si distinguono tre varietà di questo mantello:
a) ordinario;
b) chiaro;
c) scuro.
Abbiamo già detto come il mantello sauro caffè nel latte da molti venga invece considerato come
mantello isabella a crini bianchi. Non di rado il mantello isabella presenta sulla spina dorsolombare e sulla groppa una riga nera, detta riga di mulo, e delle righe nere trasversali, dette
zebrature, sulle gambe e sugli avambracci; anche le orecchie sono spesso orlate di nero.
III. MANTELLO SORCINO. Il mantello sorcino è un mantello di colore cenerognolo scuro,
che ricorda il pelame del topo, mentre le estremità sono nere. È un mantello non molto
comune.
Secondo la gradazione della tinta si distinguono tre varietà:
a) ordinario;
b) chiaro;
c) scuro.
Sovente si notano anche in questo mantello la riga dorsale e le zebrature.
IV. MANTELLO GRIGIO. Il mantello grigio o leardo è un miscuglio di peli bianchi e di peli
neri.
Questo mantello comprende le seguenti varietà:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Grigio ordinario, in cui i peli bianchi e neri si trovano in proporzioni quasi uguali;
Grigio chiaro, in cui predominano i peli bianchi;
Grigio scuro, in cui predominano i peli neri;
Grigio ardesia, offre predominanza di peli neri, ma il tono del mantello è bluastro e ricorda la
tinta della lavagna;
Grigio ferro, la cui tinta è quella del ferro spezzato da poco;
Grigio sporco, i peli bianchi hanno un colore giallastro;
Grigio storno o stornello o leardo, in cui predomina il nero ed i peli bianchi sono disseminati
in modo che il mantello offre qualche rassomiglianza con il colore dello storno;
Grigio moscato, che è sparso di macchiette nere;
Grigio macchiato di nero (gris tisonné o charbonné), con macchie nere più o meno estese e
sparse irregolarmente.
Vi sono altre tre varietà di grigio: il roanato, il trotino ed il tordino, che sono costituiti da peli
di tre colori e come tali fanno parte dei mantelli composti ternari, di cui parleremo fra poco.
V. MANTELLO UBERO. Il mantello ubero è costituito da peli rossi e peli bianchi,
bianchicci o giallastri, mescolati tanto nel fondo del mantello, quanto nelle estremità e
nei crini.
Presenta le seguenti varietà:
1.
2.
3.
4.
Ubero ordinario, in cui i bianchi e i rossi si trovano in proporzioni uguali;
Ubero chiaro, predominano i bianchi;
Ubero scuro, predominano i rossi;
Ubero mille fiori, quando i peli bianchi, anziché essere mescolati uniformemente ai rossi, sono
riuniti in fiocchetti sparsi sulla superficie del corpo;
5. Ubero fior di pesco, quando sono riuniti in fiocchetti i peli rossi. È una varietà molto rara, ma
molto distinta, specialmente se si riscontra sopra un bel cavallo.
VI. MANTELLO LUPINO O CERVATO O FALBO. Il mantello lupino è costituito da un
miscuglio di peli neri e gialli, con le estremità, la coda e la criniera scure; spesso le
due tinte esistono sullo stesso pelo, la cui base è giallastra e la punta è nera; cosicché,
se il cavallo viene tosato, appare in questo caso un mantello isabella.
Offre tre varietà:
1. Lupino ordinario, quando il nero ed il giallo sono in proporzioni uguali;
2. Lupino chiaro, se prevale il giallo;
Classificazione e descrizione dei mantelli
5
3. Lupino scuro, se predomina il nero.
b) MANTELLI COMPOSTI TERNARI O A TRE COLORI:
I. MANTELLO ROANO. Il mantello roano è costituito da peli bianchi, rossi e neri: i peli
bianchi e quelli rossi sono mescolati uniformemente e costituiscono il fondo del
mantello; le estremità, la criniera e la coda sono di colore nero. È quindi un mantello
che assomiglia molto all’ubero, con la differenza che nel roano i crini sono più o meno
esclusivamente neri, oppure mescolati con predominio dei neri.
Il mantello roano offre le seguenti varietà:
1.
2.
3.
4.
Roano ordinario, quando i peli rossi e i peli bianchi sono mescolati in proporzioni quasi
uguali;
Roano chiaro, in cui predominano i peli bianchi;
Roano scuro, in cui prevalgono i peli rossi;
Roano vinoso o sanguigno, allorquando la tinta rossa è analoga a quella del vino o del sangue
arterioso.
II. MANTELLO GRIGIO ROANATO. È costituito dalla miscela non uniforme di peli bianchi,
neri e rossi o rossastri, con predominio dei primi due e con proporzione minima dei
peli rossi. Se i bianchi sono predominanti sui neri il mantello è chiaro; se viceversa i
neri sono in prevalenza si ha il mantello scuro.
III. GRIGIO TROTINO. É costituito da molti peli bianchi, mescolati a pochi peli neri, così da
formare un fondo grigio chiaro. Vi sono poi disseminate delle macchiette di peli
rossicci, che ricordano la trota. È comune nel cavallo arabo.
IV. MANTELLO GRIGIO TORDINO. Offre dei peli bianchi, neri e rossi, distribuiti e mescolati
in modo, che il fondo del mantello è grigio chiaro roanato, con dei fiocchetti
bianchicci sparsi sulla superficie del corpo.
C. MANTELLI CONIUGATI. I mantelli coniugati sono costituiti non dalla mescolanza di peli
di diverso colore, ma dall’unione del mantello bianco con mantelli di altro colore: essi
prendono il nome di pezzati, perché presentano delle placche bianche più o meno larghe, di
forma più o meno regolare, associate a larghe pezze nere o saure o baie, ecc. A seconda del
colore di queste pezze sono detti mantelli: pezzato nero, pezzato baio, pezzato sauro, pezzato
isabella, ecc.
Però, per maggiore esattezza, allorquando le macchie che predominano non sono le bianche,
ma quelle di altro colore, si usa nella indicazione del mantello anteporre il nome delle
macchie predominanti; e quindi si dice allora: baio pezzato bianco, sauro pezzato bianco,
ecc.
Il mantello pezzato si può distinguere in:
a) Tobiano;
b) Overo.
Classificazione e descrizione dei mantelli
LE CARATTERISTICHE DEL TIPO TOBIANO
Il tipo tobiano normalmente ha la groppa
attraversata dal bianco; la colorazione del
muso è simile a quella dei cavalli solidi, con
sella lista. Maschera, senza colore, ecc.
Generalmente tutti e quattro gli arti hanno le
balzane. Raram ente un tobiano ha una o due
gambe senza balze.
Le macchie sul corpo hanno una forma
regolare e tendente al tondo, le macchie
sono ben distinte, generalmente si
estendono da sopra a sotto la testa fino al
petto dove possono formare un disegno
simile ad uno scudo.
Il cavallo tobiano ha generalmente macchie
scure su cui uno o tutti e due i fianchi.
Nel tobiano possono essere predominanti
sia il bianco che la colorazione
LE CARATTERISTICHE DEL TIPO OVERO
Nel tipo overo il bianco inizia generalmente
nella parte inferiore del fianco, non
attraversa mai la schiena specialmente tra il
garrese e la coda.
Il tipo di macchia è irregolare, sembra
spruzzata. È spesso chiamato anche calico.
La coda generalmente è di un solo colore,
una o tutte e quattro le gambe possono
essere scure senza balzane.
La colorazione del muso è generalmente
bianca irregolare con maschere abbondanti
e presenza di macchie, ma può essere
anche disegnata da una grande ed evidente
lista.
Nell’overo la predominanza del colore può
essere sia del bianco, che del colore scuro
con solo poco bianco. Il tipo con prevalenza
di colore scuro è il più comune.
6
Particolarità dei mantelli
7
PARTICOLARITÀ DEI MANTELLI
Nei mantelli si riscontrano dei caratteri secondari, dovuti a gradazione di tinte, a varietà di colori
o a direzione dei peli, che prendono appunto il nome di particolarità, segni o marche particolari
di mantelli. Esse, per l’invariabilità dei loro caratteri, servono a rendere più esatta la
specificazione degli individui ed anzi, sotto questo rapporto, riescono più utili che i mantelli
stessi, i quali, come abbiamo visto, sono suscettibili di modificazioni sotto l’influenza di diversi
agenti. Una particolarità, per piccola che sia, quando è ben descritta, è spesso sufficiente per far
riconoscere un cavallo da tutti gli altri ed in tutte le circostanze; il fondo del mantello conduce
raramente allo stesso risultato.
Alcune particolarità hanno sede fissa in determinate regioni del corpo, altre invece si possono
riscontrare su tutte le parti del corpo; perciò vengono distinte in due categorie:
A. Particolarità generali dei mantelli a sede non fissa;
B. Particolarità speciali a sede fissa.
A. PARTICOLARITÀ GENERALI A SEDE NON FISSA.
1. Zaino – Dicesi zaino il cavallo dal mantello nero, baio, sauro, sorcino, che non presenta
peli bianchi, tanto naturali, quanto accidentali;
2. Rabicano – Mantello baio, morello, sauro, isabella che ha dei peli bianchi sparsi in tutto
il corpo od in alcune parti soltanto. Secondo la quantità dei peli bianchi dicesi rabicano,
leggermente rabicano, fortemente rabicano. Quando sono limitati ad una parte del corpo,
questa si deve indicare, per esempio: baio chiaro, fortemente rabicano alla testa;
3. Specchiato – Quando si presentano macchie arrotondate, brillanti, che sono ora più chiare
ora più scure del fondo del mantello, sauro, isabella, sorcino, lupino e baio; si osserva più
specialmente in quest’ultimo;
4. Pomellato – Quando il mantello presenta delle macchie arrotondate, ora più chiare ora
più scure del fondo di esso: è una particolarità molto comune nel mantello grigio;
5. Tigrato – Quando si osservano delle macchie nere o scure di una certa dimensione, che
danno al mantello l’aspetto del leopardo;
6. Zebrato – Quando specialmente nelle estremità dei cavalli dal mantello a tinta chiara,
come, per citare un esempio, in quello isabella, si osservano delle strisce scure circolari,
che ricordano il mantello della zebra e che perciò sono denominate zebrature;
7. Lavato – Quando si osservano delle larghe macchie bianchicce o giallastre più o meno
pallide di tono, con le quali si fondono insensibilmente con il colore del mantello. Si
osservano ai fianchi, ai gomiti, alla grassella, ecc.;
8. Focato – Quando i peli del contorno del naso e degli occhi, del petto, dei gomiti, della
grassella dei fianchi, sono di un colore rosso vivo. É per lo più speciale al mantello baio
bruno;
9. Orlature – Consistono in peli bianchi o colorati, che si dispongono sotto forma di frangia
attorno ad una marca bianca qualunque, ma sempre ben circoscritta;
10. Macchie di neve – Sono piccole macchie bianche, che ricordano i fiocchi di neve e si
osservano sui mantelli scuri o colorati come il nero, il baio e il sauro;
11. Macchie di carbone – Si presentano sotto forma di macchie scure più o meno irregolari,
che sembrano essere state fatte con un tizzone spento; sono più comuni nei mantelli grigi;
12. Morfee – Le morfee sono macchie naturali, di colore bianco smorto, gialliccio, bronzino
o fatte da una miscela di gradazioni di colore, ora isolate, ora confluenti, di forma e di
grandezza varia, le quali si riscontrano in quei punti del corpo in cui la pelle è più
delicata, specialmente intorno agli occhi, sulle palpebre, sul muso, sulle parti genitali
esterne ed attorno all’ano. Le morfee dipendono da alterazione nel colore o nella quantità
del pigmento ed hanno analogia con quelle macchie cutanee che si vedono talvolta sul
viso alle persone. D’inverno si fanno generalmente più scure che d’estate. Sono
Particolarità dei mantelli
8
suscettibili di crescere con il progredire degli anni e di comparire anche dopo la nascita.
Si riscontrano più frequentemente sui cavalli di mantello scuro; non debbono essere
confuse con le altre macchie cutanee, denominate lisci.
13. Liscio – Dicesi liscio una macchia cutanea di colore roseo, ricoperta da fine lanuggine,
dovuta all’assenza del pigmento e che si osserva più facilmente fra le narici o sulle labbra
che in altre parti del corpo. A differenza delle morfee, il liscio si vede più frequentemente
nei cavalli dal mantello chiaro, ed esiste fino dalla nascita, senza mostrare cambiamenti
di colore, né subire mutamenti di forma o di estensione;
14. Spighe o remolini – Sono così denominati i cambiamenti di direzione dei peli in senso
opposto a quello naturale. La spiga dicesi:
a)
b)
c)
d)
eccentrica, allorché i peli sono diretti all’indietro;
doppia, se risulta di peli diretti in parte eccentricamente e in parte concentricamente;
ordinarie, si osservano in corrispondenza della fronte, del petto, dei fianchi;
straordinarie, si possono riscontrare fra le orecchie, fra le guance, sul garrese, sulla punta della
natica, alla faccia interna della coscia, lungo il bordo inferiore del collo, sulle facce laterali di
queste, nel quale ultimo caso la spiga prende il nome di spada romana. Generalmente non si tiene
nota che delle spighe straordinarie.
B. PARTICOLARITÁ SPECIALI A SEDE FISSA. I mantelli presentano delle particolarità
speciali alla testa, al tronco ed alle estremità:
I. PARTICOLARITÀ DELLA TESTA :
a) Pochi peli bianchi in fronte;
b) Fiore in fronte – marca bianca molto piccola, i cui peli sono disposti in modo, da
raffigurare un piccolo fiore;
c) Palla di neve – quando questa macchia è arrotondata;
d) Stella – macchia bianca con prolungamenti irregolari – la stella può prolungarsi più o
meno sul naso ed allora si dice stella prolungata fino a tal parte del naso – a seconda
della forma della stella dicesi semi-lunare od a mezza-luna, anulare, biforcata,
irregolare, ecc.;
e) Lista – striscia bianca posta sotto il naso e che termina fra le narici o alle estremità del
labbro anteriore. Vi sono delle liste piccole e sottili ed altre larghe ed estese; possono
incominciare su qualunque punto del naso ed essere interrotte: talvolta si allargano fra
le narici, terminano in punta, oppure sono dirette a destra od a sinistra;
f) Bella faccia o faccia bianca – dicesi quando la macchia bianca della fronte si estende
al naso allargandosi ai lati fino sulle guance; quando si estende ad una sola metà della
faccia dicesi mezza bella faccia;
g) Bevente in bianco – il cavallo che ha macchiate di bianco le due labbra dicesi bevente
in bianco dalle due labbra oppure bevente in bianco al labbro superiore, se la
macchia è limitata a quest’ultimo oppure inferiore nel caso contrario;
h) Liscio fra le nari – quando fra le due narici si osserva una macchia rosea
diversamente figurata ricoperta da fine lanuggine; quando questa macchia si presenta
alla punta del naso il cavallo dicesi liscio alla punta del naso;
i) Mustacchi – sono dei piccoli gruppi di peli situati al di sopra del labbro superiore;
j) Testa di moro – quando la testa ha una tinta molto più scura del resto del tronco; si
riscontra d’ordinario nei mantelli grigi, isabella, roano, ecc.;
k) Cavezza di moro – quando la testa è di colore molto scuro nella sua estremità
inferiore.
II. PARTICOLARITÀ DEL TRONCO:
a) Riga di mulo o mulina – detta anche linea nera dorsale o semplicemente linea
dorsale. É una striscia scura che si estende lungo la spina del garrese alla base della
coda; quando è incompleta si dice traccia di riga mulina;
Particolarità dei mantelli
9
b) Striscia trasversale o crociata – è la riga di mulo, che dal garrese si prolunga sopra
una o tutte e due le spalle;
c) Ventre di cerva o di biscia – quando la pelle della porzione inferiore del ventre è
lavata o giallastra;
d) Crini bianchi lavati – specialmente nel mantello baio e sauro la criniera o la coda
presentano talvolta in tutto od in parte i crini bianchi o lavati, esempio: sauro a coda
bianca;
e) Crini mescolati – quando fra i crini del mantello nero, baio, sauro, ecc., si trovano
mescolati dei crini bianchi.
III. PARTICOLARITÀ DELLE ESTREMITÀ:
a) Balzane – le macchie bianche della parte inferiore delle estremità si dicono balzane.
Le balzane vanno distinte secondo l’estensione, la forma, il numero e la composizione.
Per l’estensione si distinguono:
- La traccia di balzana, quando circonda completamente la corona;
- Principio di balzana, quando il bianco si limita a tutta la corona;
- Piccola balzana, quando si estende solamente alla pastoia;
- Balzana propriamente detta, allorquando sorpassa di poco il nodello;
- Grande balzana, se arriva fino alla metà dello stinco;
- Balzana calzata, se giunge al di sopra della metà dello stinco;
- Balzana alto calzata, fino al ginocchio od al garretto;
- Balzana altissimo calzata, quando si estende fino al di sopra del ginocchio o del garretto;
- Balzana interrotta, quando è divisa in due parti.
Riguardo alla forma, secondo il modo con cui terminano nel mantello, si distinguono in:
- Regolari;
- Irregolari;
- Dentate;
- Frastagliate.
Riguardo al numero si indica:
- Una balzana, se esiste in un solo arto;
- Due balzane, se in due, si indica allora il bipede che ne è sede;
- Tre balzane, se in tre arti, in tal caso si indica quella isolata; esempio: tre balzane, di cui una
posteriore sinistra;
- Quattro balzane, dicesi anche cavallo balzano da quattro.
Riguardo alla composizione le balzane si distinguono in:
- Orlate, quando vi sono peli colorati mescolati ai bianchi, che formano una specie di orlo;
- Moscate o macchiate, quando presentano delle macchie più o meno larghe, ora nere, ora del
colore del mantello.
b) Zebrature – sono strisce di colore scuro, dirette in senso trasversale sugli avambracci,
sui ginocchi, sopra i garretti e sugli stinchi;
c) Arborizzazioni – sono strisce simili alle precedenti, ma di colore bianco. Si
riscontrano sulla faccia esterna delle gambe degli avambracci, nonché sulla parte
posteriore delle orecchie, nei cavalli grigi;
d) Colori degli zoccoli – i quali possono essere bianchi, giallastri o neri; oppure di un
miscuglio di uno e dell’altro di questi colori.
IV. PARTICOLARITÀ O MARCHE INDIPENDENTI DEL MANTELLO. Dobbiamo ricordare ancora un
altro genere di particolarità, che quantunque non dipendano dal mantello, pur tuttavia non
sono meno importanti, perché servono anch’esse a meglio stabilire l’identità degli
individui.
Queste si distinguono in:
1. marche naturali – esse sono:
a) Il colpo di lancia – così viene chiamata una depressione sottocutanea alla base del collo,
senza traccia di cicatrice sulla pelle;
b) Il colpo di accetta – è una depressione marcata al margine superiore del collo nel suo punto di
riunione al garrese.
Particolarità dei mantelli
10
2. marche accidentali – sono delle cicatrici prodotte da operazioni chirurgiche, dagli
arnesi, ecc.; le più comuni sono appunto quelle prodotte dalla bardatura e si
riscontrano sul garrese, sul dorso, sui lombi, sul costato, ecc. Anche di queste marche
è bene tenere conto nel compilare lo stato segnaletico del cavallo.
3. marche volontarie – sono prodotte da marchi effettuati dai proprietari per
evidenziarne la proprietà e possono essere:
a) A caldo – simili a cicatrici con l’intera sede del marchio priva di peli (alopecica);
b) A freddo – simili a cicatrici con l’intera sede del marchio ricoperta di peli bianchi.
Tavola sinottica dei mantelli
MANTELLI SEMPLICI
MANTELLI COMPOSTI
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
♦
♦
♦
MANTELLI CONIUGATI
(overo o tobiano)
mantelli a due colori
Uniformemente separati
mantelli a due colori mescolati
mantelli ternari o a tre colori
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
♦
nero o morello
♦
♦
♦
ordinario o deciso
giaietto, corvino o giavazzo
maltinto, od affumicato
♦
sauro
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
ordinario
chiaro
lavato o smorto
ciliegio
scuro
bruciato
sauro sopra baio
♦
bianco
♦
♦
♦
♦
♦
latte
porcellana
roseo
sporco
fulgente od armellino
♦
baio
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
ordinario
chiaro
dorato
castagno
marrone
ciliegio o sanguigno
scuro
bruno
baio sopra sauro
♦
isabella
♦
♦
♦
ordinario
chiaro
scuro
♦
sorcino
♦
♦
♦
ordinario
chiaro
scuro
♦
grigio
♦
♦
♦
♦
♦
ferro
sporco
storno o stornello
moscato
macchiato di nero
♦
ubero
♦
♦
♦
ordinario
chiaro
scuro
♦
lupino o falbo
♦
♦
♦
ordinario
chiaro
scuro
♦
roano
♦
♦
♦
♦
ordinario
chiaro
scuro
vinoso o sanguigno
♦
grigio roanato
♦
grigio tordino
♦
grigio trotino
. . . . . . . . . . . . ♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
pezzato sauro
pezzato bianco
pezzato nero
pezzato isabella, ecc.
baio pezzato bianco
sauro pezzato bianco
nero pezzato bianco, ecc.
Tavola sinottica delle particolarità dei mantelli
PARTICOLARITA’ GENERALI
A sede non fissa
PARTICOLARITA’ SPECIALI
alla testa
PARTICOLARITA’ SPECIALI
al tronco
PARTICOLARITA’ SPECIALI
alle estremità
MARCHE INDIPENDENTI
DAL MANTELLO
♦
zaino
♦
rabicano
♦
specchiato – pomellato – tigrato – zebrato – lavato – focato – orlature – macchie di neve – macchie di
carbone – morfee – liscio – spighe o remolini (ordinari – straordinari)
♦
alla testa
♦
♦
♦
pochi peli bianchi in fronte
fiore in fronte
palla di neve
♦
stella in fronte
♦
♦
♦
♦
a mezzaluna
anulare
biforcata
irregolare
♦
lista
♦
♦
♦
♦
sottile
larga
bella faccia
mezza faccia
♦
bevente in bianco
♦
♦
♦
a tutte e due le labbra
al labbro superiore
al labbro inferiore
♦
liscio
♦
♦
fra le nari
alla punta del naso
♦
testa di moro
♦
cavezza di moro
♦
riga di mulo o mulina o linea nera dorsale o linea dorsale
♦
traccia di riga mulina
♦
striscia trasversale o crociata
♦
ventre di cervello o di biscia
♦
crini bianchi
♦
crini lavati
♦
crini mescolati
♦
balzane
♦
♦
♦
leggermente rabicano
fortemente rabicano
rabicano ai fianchi, alla testa, al petto, ecc.
♦
estensione
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
tracce di balzana
principio di balzana
piccola balzana
balzana propriamente detta
grande balzana
balzana calzata
balzana alto calzata
balzana altissimo calzata
♦
forma
♦
♦
♦
♦
♦
regolare
irregolare
dentata
frastagliata
inter rotta
♦
numero
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
una balzana
due balzane bipede anteriore
due balzane bipede posteriore
due balzane bipede laterale destro
due balzane bipede laterale sinistro
due balzane laterale diagonale sinistro
due balzane diagonale destro
tre balzane
quattro balzane
♦
composizione
♦
♦
♦
orlata
moscata
macchiata
♦
♦
♦
neri
bianchi giallastri
misti
♦
zebrature
♦
arborizzazioni
♦
colore degli zoccoli
. . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . .
♦
naturali
♦
♦
colpo di lancia
colpo di accetta
♦
accidentali
♦
♦
macchie bianche
cicatrici
♦
volontarie
♦
♦
a caldo
a freddo
Glossario internazionale per la compilazione dei dati segnaletici
(francese-ingese-italiano)
FRANCESE
Male-Etalon
Femelle-Jument
Hongre
Alezan
Alezan Brulé
Bai
Bai Foncé
Bai Brun
Gris
Souris
Rouan
Aubère
Louvet
Isabelle
Café ua Lait
Pie
Palomino
Tigré
Tache
Truiture
Rubican
Neigeure
Charbonnure
Herminure
Oeil Vairon
Oreille Fendure
Coupe de Lance
Bec de Perroquet
Zébrures
Raie de Mulet
Epi
Epi Penne
Epi Sinueux
Pelote-Etoile-En Tete
Quelques poils
Pelote Allongée
Pelote Irreéguliére
Liste
Fine Liste
Large Liste
Liste Débordante
Boit Dans Son Blanc
Liste Interrompue
Liste Bordée
Ladre
Petit Grisonné
(entre naseaux)
Principe de Balzane
Balzane au Paturon
Balzane au dessus du Boulet
Balzane à mi-canon
Balzane jusq’au genou
(jusqùau Jarret)
Trace de Balzane
- en pince
- en dehors
- en dedans
- en talons
INGLESE
Stallion
Female-Mare
Geldin
Chestnut
Dark or Liver Chestnut
Bay
Dark Bay or Brown
Bay-Brown or Black
Grey
Mouse-Coloured
Roan
Strawberry
Dun
Isabella
Cream
Piebald-S kewbald
Palomino
Leopard
Patch
Brown Spot-Red Spot
Grey-ticket
Flecked
Dark or Black Mark
Black Spot in White Mark
Wall-eye
Nicked Ear
Prophet’s Thumb Mark
Parrot Mouth
Zebra Marks
List-Dorsal Band
Whorl
Feathered Whorl
Sinuous Whorl
Star
Few White Hairs
Elongated Star
Irregular Star
Stripe
Narrow Stripe
Blaze
White Face
White Muzzle
Interrupted Stripe
Bordered Stripe
Flesh Mark
Snip
(between nostrils)
White Coronet
White Pastern
White Fetlock
Half Cannon White
White to Knee
(White to Hock)
White Ppatch on Coronet
- in front
- outside
- inside
- on heel
ITALIANO
Stallone
Femmina-Fattrice
Castrone
Sauro
Sauro bruciato
Baio
Baio Scuro
Baio Bruno
Grigio
Sorcino
Roano
Ubero
Lupino
Isabella
Crema
Pezzato
Palomino
Tigrato
Macchia
Picchiettature
Rabicano
Nevicato
Carbonature
Dentellature
Occhio Vaio
Orecchia Tagliata
Colpo di Lancia
Becco di pappagallo
Zebrature
Riga dorsale
Remolino
Remolino Spigato
Remolino Sinuoso
Stella
Qualche pelo bianco
Stella Prolungata
Stella Irregolare
Lista
Fine Lista
Larga Lista
Bella Faccia o Mascherino
Beve nte in Bianco
Lista Interrotta
Traccia di lista
Liscio
Grigio
(tra le nari)
In Corona Balzana
Piccola Balzabna
Balzana oltre nodello
Grande Balzana
Balzana Calzata
(fino a Garretto)
Traccia di balzana
- in punta
- esternamente
- internamente
- al tallone
PRINCIPALI MANTELLI DEI CAVALLI
nero
morello deciso
morello maltinto
sauro
sauro dorato
bianco
baio
baio ciliegio
isabella
isabella a crini bianchi
isabella con riga mulina e zebrature
sorcino
grigio
grigio pomellato
grigio macchiato di nero
grigio roanato macchiato di nero
ubero
lupino
roano
roano chiaro
tobiano sauro
tobiano baio
overo isabella a crini bianchi
overo sauro
Scarica

Identificazione, segnalazione e registrazione degli equidi