LE MALOCCLUSIONI DENTO-MAXILLOFACCIALI IN RELAZIONE ALLA
POSTURA.
ANALISI DI UN CAMPIONE DI 150 CASI
SECONDO LA ROSA DEI VENTI DI
SASSOUNI.
Di Trani Carmine Claudio
Introduzione



L’incremento delle ricerche e la conseguente diffusione
delle conoscenze in campo sia gnatologico che
posturologico, sempre più spesso consentono di attribuire
ai problemi di origine periferica, come ad esempio le
disgnazie, anche una supposta correlazione con le
anomalie posturali.
A tal fine, ci siamo riproposti di offrire una visione ampia e
dettagliata del fenomeno, attraverso una attenta disamina
della letteratura, che costituisce la prima parte di questo
lavoro.
Nella seconda parte, quale contributo personale, abbiamo
riferito i dati relativi ad una ricerca effettuata su 150
pazienti, considerando sia l’aspetto “Occlusione”, sia
l’aspetto “Postura”.
Postura abituale

La postura abituale è “quella posizione delle strutture ossee e muscolari in
cui l’individuo impiega la minor quantità di energia per il mantenimento
dell’equilibrio”. (Darnell; Ghiglione)
–Il corpo umano possiede un apparato di sostegno, lo
scheletro, le cui singole parti sono tra loro collegate da
muscoli, legamenti, fasce, ecc...
–Il BARICENTRO GENERALE del corpo è la risultante
della sommatoria dei baricentri delle singole parti.
–Non è possibile modificare la posizione, e quindi il
baricentro, di una parte ancorché piccola del corpo,
senza modificare la posizione del baricentro generale.
–Ogni modifica del baricentro generale provoca la
reazione di forze che tendono a riportarlo nella
posizione precedente di equilibrio.
–Questa reazione di forze interviene anche per
garantire l’orizzontalità dei piani otico, bipupillare e
occlusale, quando questi risultino deviati. (Caltabiano,
Bernkopf, Cavallaro, Stefanelli, altri)
Il sistema dei Recettori





Le più importanti informazioni sensitive atte al
mantenimento ed alla variazione della postura
corporea, provengono dai RECETTORI VISIVI,
VESTIBOLARI, MUSCOLARI e ARTICOLARI.
Queste informazioni, insieme a quelle provenienti
dai centri nervosi superiori, vengono coordinate
dal cervelletto, per raggiungere, infine, gli organi
effettori, dei quali evidenziamo i muscoli
GRAVITARI e quelli ANTI-GRAVITARI.
Un classico esempio di muscoli gravitari ed antigravitari è dato, rispettivamente, dai muscoli prevertebrali e spino-dorsali del collo.
IL TONO DI UN MUSCOLO è, dunque, influenzato
dalla posizione reciproca degli elementi strutturali,
e cioè dalla postura mandibolare, del cranio, del
tronco, ecc… (mantenimento dell’equilibrio).
A sostegno di ciò, diversi autori hanno rilevato, nel
corso delle loro ricerche, variazioni nell’attività
elettrica dei muscoli masticatori e di vari muscoli in
altre parti del corpo, in relazione alla postura
cranio-cervicale e somatica. ( De Mola, Festa,
Carossa, Cascone, Mc Lean, altri)
Schema di Brodie

Secondo lo Schema di Brodie, ripreso da Walther, la posizione nello spazio
delle diverse strutture anatomiche dipende dal tono della muscolatura
correlata con le stesse. (Walther, Esposito, Luglio, altri)
–Come è stato riferito precedentemente, il tono della
muscolatura dipende, a sua volta, dalla postura del
corpo.
– Quindi, il cambiamento della postura corporea è, sia
causa che conseguenza delle variazioni nell’attività
muscolare.
Deglutizione e Deambulazione


L’OCCLUSIONE e la POSTURA PODALICA sono fattori periferici coinvolti in due
funzioni importantissime: la DEGLUTIZIONE da un lato e la DEAMBULAZIONE
dall’altro.
Esse interessano in vario modo, tutte le strutture scheletriche e muscolari interposte
tra i due estremi, e quindi la colonna vertebrale e, direttamente o indirettamente il
sistema nervoso centrale e periferico. (Esposito, Meersseman, Guaglio, Stefanelli, Bernkopf,
Ghiglione, De Mola, Balercia, altri)
Deglutizione e Deambulazione


Diversi autori hanno rilevato un riposizionamento della LINGUA e dell’OSSO IOIDE,
durante la deglutizione, sia in relazione alla postura cranio-cervicale e somatica, sia
in relazione ad una malocclusione o intervento chirurgico sui mascellari.
Il riposizionamento della lingua e dell’osso ioide, implica anche un cambiamento nel
tono della muscolatura sovra- e sotto-ioidea.
– Quest’ultima in particolare, e soprattutto i muscoli
A, B: ventri anteriore e posteriore del digastrico
C: miloioideo / D: ioglosso / E: stiloioideo
sterno-ioideo e omo-ioideo, inserendosi anche sul
cingolo scapolare, rappresenterebbero il
collegamento tra postura mandibolare e gli altri
distretti corporei; senza dimenticare la fascia
cervicale media, formazione connettivale che unisce
l’osso ioide allo sterno, alle clavicole e alle scapole.
– Tali modificazioni nella muscolatura suddetta
provocherebbero, infine, un cambiamento nella
posizione dei rapporti spaziali reciproci degli
elementi strutturali, a cui è variamente connessa
(mandibola, sterno, scapole ecc...), implicando un
mutamento della postura mandibolare (protrusione,
retrusione, deviazioni sul piano frontale ecc..). (in
accordo allo Schema di Brodie)
(Ingervall, Bibby, Linder-Aronson, Solow, Capurso, Rocabado, Gatti
Colangelo, Adamidis, Schellino, De Mola, altri)
La postura e i disturbi temporo-mandibolari (TMD)

Al mutamento della postura mandibolare, seguono dei compensi nella
funzione orale, che comportano, a loro volta, una sofferenza
dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), dei muscoli e del complesso
dento-parodontale. (La Torre, Cascone, altri)
– Diversi autori hanno osservato la presenza di TMD, in
associazione con i difetti di postura della testa e
somatici. (Luglio, De Mola, La Torre, Esposito, Capurso, Guaglio,
Kritsineli, altri)
– La variazione della postura mandibolare, può indurre
l’ATM (non solo in fase di crescita) ad un
rimodellamento adattativo (Matrice Funzionale) che può,
col tempo, portare a dislocazione condilo-meniscale.
– Si instaura un quadro di disordine intra-articolare che
assume le caratteristiche di una incoordinazione del
movimento e dei rapporti reciproci tra condilo e menisco,
nel corso della normale funzione mandibolare (possibili
clicking, locking, sofferenza della muscolatura regionale
masticatoria e para-masticatoria) (Capurso, Garino)
Correlazione ascendente, discendente, mista


In genere, si parla di Correlazione
ASCENDENTE o DISCENDENTE a
seconda che la causa di una
malocclusione sia un primitivo vizio di
postura o che sia la malocclusione
stessa ad indurre una alterazione
posturale.
La maggior parte delle volte, comunque, i
problemi a livello occlusale e quelli a
livello più caudale si influenzano a
vicenda, risultando impossibile
riconoscere un evento causale primario
(Correlazione MISTA).
(Esposito, Meersseman, Bernkopf, La Torre, Stefanelli,
Ghiglione, Festa, De Mola, altri)
Disordini posturali e morfologia dento-facciale:
Revisione della letteratura
Dagli studi di diversi autori che si sono dedicati alla ricerca di una
possibile associazione tra malocclusioni ed alterazioni della postura, i dati
più interessanti riguardano una possibile associazione tra:
Postura avanzata del capo - Iper-estensione cranio-cervicale e Classi
Seconde e/o Iper-Divergenza. (Marcotte, Ghiglione, Bernkopf, Huggare, Solow, Rocabado,
Daly, Moya, Mertensmeier, Gresham, Stefanelli, Capurso, altri)

Flessione del capo - Classi Terze e/o Ipo-Divergenza. (Urbanowicz, Solow,
Mertensmeier, Brill, Root, altri)


Scoliosi e Cross bite. (Huggare, Muller-Wachendorff, Prager, Larsson, Festa, altri)
Piede Piatto e Classi Terze / piede Cavo e Classi Seconde (Guaglio,
Stefanelli, Luglio, Gatti Colangelo, Root, altri)

Ipotesi patogenetiche sulla correlazione tra respirazione
e morfologia cranio-facciale








(1)
Schwarz,
LinderAronson, Solow et al.,
Mohl
(2) Schwarz, Solow et al.
(3) Linder-Aronson, Solow
et al., Ricketts, Mohl,
Rubin
(4) Schwarz, Solow et al.
(5) Linder-Aronson, Solow
et al., Warren et al.
(6) Linder-Aronson, Solow
et al., Warren et al., Fish
(7) Linder-Aronson, Solow
et al., Warren et al., Vig et
al.
(8) Linder-Aronson, Solow
et al., Warren et al., Vig et
al.
Contributo personale

Nella seconda parte, quale contributo personale, abbiamo
riferito i dati relativi ad una ricerca effettuata su 150
pazienti affetti da malocclusioni, al fine di rilevare
l’incidenza delle malocclusioni dento-maxillo-facciali,
secondo la classificazione di Sassouni (considerando i
seguenti parametri: sesso, età, classe di Angle, eventuale presenza di
open/deep/cross bite dentale, angolo SpP^GoGn, distanza A:Po, tipo
di deglutizione(atipica/infantile), varie):

sia in relazione alle Sindromi Posturali (ascendente,
discendente, mista);

sia in relazione ad una serie di parametri scheletrici
(postura cranio-cervicale, scoliosi, curve sagittali a livello dorsale e
lombare del rachide, valgismo/varismo delle ginocchia, morfologia e/o
atteggiamento dell’arco plantare).
Esempio di Tabella - Maschi
SE DATA DI
PZ X NASCITA ETA' CL. ANGLE
A D
M 30/07/1986 14,5
A D
M 25/06/1978 21,8 I Dx, II Sx
M 18/01/1984 15,1
II
B G
B R
01/02/1991 7,9
B C
14/05/1987
B
B
B
M
M
N M
F M
M M
III
I Dx, NTR Sx
13 II Dx, I Sx
22/07/1990 9,5
I
13/01/1983 7,2
III
26/07/1986 12,2 II Dx, I Sx
CROSS
Postura
Statica
ANT.
21
-1
COMP.
DISCENDENTE
sx
Sx
12
19
-3
6
COMP.
DISCENDENTE L dx/R dx
25
22
28
28
6
7
7
12
3
7,6
COMP.
21
0
DEEP
27
DEEP
DEEP
DEEP
DEEP
Sx
DEEP
Dx
BIL.
Dx
C M
M 26/12/1981 12,6
III
C C
M 05/07/1971 29
II
C F
C S
M 11/10/1990
M 05/05/1975
25+10
I
I
C G
M 06/08/1984 15,9
I
D R
M 10/02/1982 17
III
AN+BIL.DEC.
D P
M 18/01/1970 27,6
III
Sx
D D
M
M
M
M
M
I
D F
D D
D
NA
E A
9
26/07/1987 11,9
17/04/1982 17,5 III Dx, I Sx
20/04/1992 7,5
12
08/02/1985 12,7
19/01/1987
III
III
III
COLONNA
postura scoli c .s a g
Visita Kines.
capo
osi it t a li piede ginocchia
SpPG
OPEN DEEP oGn Apo DEG.
ANT.
ANT.
Dx+ANT
SX
BIL.
Sx
BIL.
COMP.
MISTA
L sx
MISTA
L dx
F
DISCENDENTE L dx/R dx dx
L dx/R sx C sx
INF
COMP.
MISTA
ATIP
COMP.
MISTA
COMP.
MISTA
L sx
F
COMP.
DISCENDENTE
L dx
16
COMP.
MISTA
L sx
L dx ±
25
10
6
-4
COMP.
DISCENDENTE
SCOMP.
ASCENDENTE
L sx
L dx
F
L sx
15
1
COMP.
MISTA
L sx/R dx
F
22,9 -8,8 ATIP
COMP.
MISTA
L sx
D sx
COMP.
DISCENDENTE
L sx
S
20
ANT+BIL
Sx
BIL
Sx
COMP.
F
S
-1
33,9 9,4
14
-7
33 12
25
-4
34
4
ATIP
INF
ATIP
INF
COMP.
MISTA
L dx
D sx
F
F
F
F
F
P
F
F
P
F
Vare
Vare
Vare
Vare sx
F
P
Vare
Valghe
F
P
F
MISTA
L sx
sx
DISCENDENTE L dx/R sx F ± p
COMP.
F
Vare
F
p
COMP.
COMP.
F
±P
F
ASCENDENTE L dx/R sx D dx ± p
L dx/R sx
F
P sx
SCOMP.
MISTA
P sx
Valghe
P
P
P
Valghe
Vare
Valghe
Valghe
± P ± Valghe
VARIE
M A CROGLOSSIA , M ORDICCHIA M . LA B B RO
INF., P UP P A M .LINGUA FINO A 10 aa
B R O D IE (14/44), A SIM M ETRIA B A SA LE, CLICK
B IL., DOLORE TEM P ORA LE
SUCCHIA M ENTO P ENNA
SOP RA NNUM ERA RI IN SEDE P REM OLA RE II
QUA DRA NTE
SUCCHIA M . DITO
SUCCHIA M ENTO DITO
A GENESIA 15,25
INTERP OSIZIONE LA T.DELLA LINGUA , LINEA
M EDIA NA DEVIA TA , GRA VE A SIM M ETRIA
OVJ A UM ENTA TO, A FFOLLA M . SUP .INF., CLICK
SA LTUA RIO A Sx
M ORDICCHIA M .LA B B RO INF., ONICOFA GIA ED
EXTR.P REGRESSE 73
B RUXA , EXTR. 18
ONICOFA GIA , M ORDICCHIA M .LA B B RO INF., 2
EP ISODI DI LOCKING
DEVIA ZIONE DEL SETTO NA SA LE ELINGUA
IP ERTROFICA
ONICOFA GIA , EXTR.48-32-34-35-38,
DEVIA Z.LINEA INCISIVA
INTERP .LINGUA A RIP OSO ED
INCOM P ETENZA LA B IA LE E
TIM P A NOP LA STICA P ER P ROB LEM I
A NA TOM IA TUB A Sn
R E S P .O R A LE , A GENESIA 45
R E S P . O R A LE
OVERJET A UM ENTA TO
Legenda: età(il segno ‘+’ o la virgola precedono i mesi) - Deglutizione(INF:infantile/ATIP: atipica) - Postura
Statica(COMPensata/SCOMPensata) - Postura del capo/collo(L:lateroflessione/R:rotazione/F:± nella norma) Scoliosi(C:cervicale/D:dorsale/L:lombare/S:a S italica) - Curve sagittali della colonna(: iper/ipo-lordosi lombare/:iper/ipocifosi dorsale/ p:curve appiattite/F:± nella norma) - Piedi(P:piatti/C:cavi/F:± nella norma) - Ginocchia(Valghe/Vare/F: :± nella
norma) - : mancanza di dati - VARIE
Distribuzione percentuale delle malocclusioni, secondo
la classificazione di Sassouni, in tutto il campione
Distribuzione percentuale
delle CLASSI scheletriche
Distribuzione percentuale delle
malocclusioni scheletriche sagittali
e/o verticali, in 150 soggetti
esaminati
1%
3%
9%
6%
9%
14%
30%
23%
5%
21%
35%
classe I
meso-classe1
meso-classe2
meso-classe3
deep-classe1
deep-classe2
deep-classe3
open-classe1
open-classe2
open-classe3
classe II
44%
classe III
Distribuzione percentuale
delle DIVERGENZE
10%
47%
meso-divergenti
43%
iper-divergenti
ipo-divergenti


Risultano prevalenti le Classi II (soprattutto gli Open bite di Classe II)
Risultano prevalenti i Meso-divergenti (soprattutto quelli di Classe I )
Distribuzione percentuale delle Sindromi Posturali
Distribuzione percentuale delle
tre sindromi posturali in tutto il
campione
sindrome
25%
ascendente
sindrome
discendente
sindrome mista
56%
19%
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nelle CLASSI I
basali
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nelle CLASSI II
basali
23%
19%
30%
52%
60%
17%
sindrome ascendente
sindrome mista
sindrome discendente
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nei soggetti MESODIVERGENTI
55%
18%
sindrome ascendente
sindrome mista
sindrome discendente
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nei soggetti IPERDIVERGENTI
20%
59%
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nelle CLASSI III
basali
sindrome ascendente




sindrome mista
27%
31%
46%
54%
21%
sindrome discendente
sindrome discendente
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nei soggetti IPODIVERGENTI
27%
15%
sindrome ascendente
26%
sindrome mista
sindrome ascendente
sindrome discendente
sindrome mista
sindrome ascendente
sindrome discendente
Risultavano prevalenti le sindromi posturali Miste (soprattutto nei Meso-divergenti).
Le sindromi Ascendenti erano più frequenti negli Iper-divergenti e nelle Classi II.
Le sindromi Discendenti erano più frequenti nelle Classi III e negli Ipo-divergenti.
Le sindromi Miste riducevano la loro frequenza negli Iper- e Ipo-divergenti.
sindrome mista
Distribuzione percentuale dei Maschi e delle Femmine
Distribuzione percentuale dei sessi nelle
CLASSI III basali
45%
55%
Distribuzione percentuale dei maschi
e delle femmine, in tutto il campione
maschi
femmine
33%
Distribuzione percentuale dei sessi, nei
soggetti IPODIVERGENTI
maschi
67%
femmine
40%
60%
maschi
femmine


Il campione è formato da 101 femmine e 49 maschi.
Le femmine riducono la loro frequenza nelle Classi III e negli Ipo-divergenti,
dove prevalgono i maschi.
Distribuzione percentuale delle Sindromi Posturali, in
base al Sesso
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nelle CLASSI III
basali
Distribuzione percentuale delle sindromi
posturali, nelle femmine di Classe III
basale
19%
6%
36%
24%
55%
sindrome ascendente
Distribuzione percentuale delle sindromi
posturali, nei maschi di Classe III basale
sindrome ascendente
sindrome ascendente
26%
sindrome discendente
sindrome discendente
sindrome discendente
sindrome mista
Distribuzione percentuale delle
sindromi posturali nei soggetti IPODIVERGENTI
70%
29%
Distribuzione percentuale delle sindromi
posturali, nelle femmine Ipo-divergenti
0%
17%
Distribuzione percentuale delle sindromi
posturali, nei maschi Ipo-divergenti
22%
45%
46%
sindrome ascendente
27%


sindrome mista
sindrome mista
27%
sindrome ascendente
35%
sindrome discendente
sindrome mista
83%
sindrome discendente
sindrome mista
sindrome ascendente
33%
sindrome discendente
sindrome mista
La riduzione delle Sindromi Ascendenti nelle Classi III (rispetto ai controlli), è da
attribuirsi principalmente al sesso femminile, mentre vi è addirittura un aumento di
tale valore nei maschi.
Nessuna femmina Deep bite presentava una correlazione Ascendente e l’incremento
di tale sindrome, in questo gruppo di malocclusione, era invece determinato dal
sesso maschile.
Valutazione della Postura Statica, in base alle Sindromi
Posturali e alle Malocclusioni (secondo Sassouni)
Distribuzione percentuale delle
DIVERGENZE, nelle posture statiche
COMPENSATE
Distribuzione percentuale delle CLASSI
scheletriche, nelle posture statiche
COMPENSATE
23%
meso-divergenti
9%
36%
iper-divergenti
ipo-divergenti
classe I
classe II
classe III
41%
Distribuzione percentuale delle CLASSI
scheletriche, nelle posture statiche
SCOMPENSATE
15%
50%
41%
Distribuzione percentuale delle
DIVERGENZE, nelle posture statiche
SCOMPENSATE
13%
38%
33%
classe I
meso-divergenti
classe II
52%



classe III
iper-divergenti
49%
ipo-divergenti
La Postura Statica risultava Compensata in quasi tutte le sindromi posturali
Discendenti e Miste (eccetto due) (98%); tutte le Ascendenti, invece, risultavano
Scompensate (100%) (²=136, p=0).
Nelle Posture Statiche Compensate prevalevano i Meso-divergenti.
Nelle Posture Statiche Scompensate prevalevano gli Iper-divergenti.
Distribuzione percentuale della Lateroflessione e/o
Rotazione cranio-cervicale
Distribuzione percentuale della
Lateroflessione e/o Rotazione craniocervicale, in tutto il campione
7%
Lateroflessione e/o
Rotazione craniocervicale
93%

Posizione del capo/collo
± nella norma sul piano
frontale
Quasi tutto il campione presentava una Lateroflessione e/o Rotazione
cranio-cervicale (112 soggetti su 120).
Distribuzione percentuale delle Curve Sagittali a livello
Dorsale e Lombare del Rachide
Distribuzione percentuale delle CURVE
SAGITTALI a livello dorsale e lombare del
rachide (121 dati disponibili)
11%
Distribuzione percentuale di tali
curve sagittali nelle CLASSI I
scheletriche
10%
15%
38%
iperlordosi lombare
36%
20%
ipolordosi lombare
ipercifosi dorsale
20%
17%
iperlordosi lombare
ipolordosi lombare
ipercifosi dorsale
ipocifosi dorsale
curve ± nella norma
ipocifosi dorsale
curve ± nella norma
13%
Distribuzione percentuale di tali
curve sagittali nelle CLASSI II
scheletriche
20%
13%
41%
19%


La maggior parte dei soggetti esaminati
presentava una Iper-lordosi Lombare del
Rachide
Solo nell’11% dei casi tali curve sagittali
risultavano ± nella norma.
8%
19%
iperlordosi lombare
ipolordosi lombare
ipercifosi dorsale
ipocifosi dorsale
curve ± nella norma
Distribuzione percentuale di tali
curve sagittali nelle CLASSI III
scheletriche
6%
26%
29%
11%
L’iper-lordosi lombare era più frequente nelle Classi II
L’ipo-lordosi lombare era più frequente nelle Classi III
28%
iperlordosi lombare
ipolordosi lombare
ipercifosi dorsale
ipocifosi dorsale
curve ± nella norma
Distribuzione percentuale della Morfologia e/o
Atteggiamento dell’Arco Plantare
Distribuzione percentuale della morfologia
dell'ARCO PLANTARE, in tutto il campione
(99 dati disponibili)
Distribuzione percentuale della
morfologia dell'arco plantare, nelle
CLASSI I scheletriche
27%
29%
2%



piede piatto
piede piatto
71%
piede cavo
3%
68%
piede ± nella norma
70 soggetti su 99 presentavano una morfologia
dell’arco plantare Piatta, ovvero
“funzionalmente piatta” secondo gli schemi ed i
test della Kinesiologia generale.
solo in 2 soggetti il piede si presentava Cavo.
Non si è riscontrata quella correlazione Piede
Piatto-Classi Terze / Piede Cavo-Classi
Seconde riferito da alcuni Autori (Guaglio, Stefanelli,
Luglio, Gatti Colangelo, Root, altri).
piede cavo
piede ± nella norma
Distribuzione percentuale della
morfologia dell'arco plantare, nelle
CLASSI II scheletriche
20%
2%
piede piatto
piede cavo
78%
piede ± nella norma
Distribuzione percentuale della
morfologia dell'arco plantare, nelle
CLASSI III scheletriche
41%
piede piatto
59%
0%
piede cavo
piede ± nella norma
Distribuzione percentuale del Valgismo/Varismo delle
gambe
Distribuzione percentuale del
VALGISMO/VARISMO delle gambe, in tutto
il campione (107 dati disponibili)
35%
Distribuzione percentuale del
valgismo/varismo delle gambe, nei
soggetti MESO-DIVERGENTI
29%
41%
38%
ginocchia vare
ginocchia valghe
ginocchia vare
24%


ginocchia ± nella
norma
33%
ginocchia ± nella norma
In tutto il campione, risulta prevalente il
Valgismo delle gambe, rispetto al Varismo o alla
normalità.
Il valore percentuale del Valgismo aumenta
negli Iper-divergenti e si riduce negli Ipodivergenti, dove prevalgono ginocchia ± nella
norma.
ginocchia valghe
Distribuzione percentuale del
valgismo/varismo delle gambe, nei
soggetti IPER-DIVERGENTI
35%
48%
ginocchia valghe
ginocchia vare
ginocchia ± nella
norma
17%
Distribuzione percentuale del
valgismo/varismo delle gambe, nei
soggetti IPO-DIVERGENTI
27%
ginocchia valghe
ginocchia vare
55%
18%
ginocchia ± nella
norma
Distribuzione percentuale della Scoliosi in relazione al
Cross bite
Distribuzione percentuale della
scoliosi, in tutto il campione (118
dati disponibili)
26%
scoliosi
74%
Distribuzione percentuale della
scoliosi, nei soggetti con CROSS bite
(67 dati disponibili)
27%
curve frontali ±
nella norma
Distribuzione percentuale della
scoliosi, nei soggetti senza CROSS
bite (51 dati disponibili)
25%
scoliosi
scoliosi
73%


curve frontali ±
nella norma
75%
curve frontali ±
nella norma
I risultati ottenuti rivelano che Curve Scoliotiche sono presenti nel 74%
dei casi (87 soggetti su 118).
Diversamente da quanto riferito da alcuni Autori (Huggare, Muller-Wachendorff,
Prager, Larsson, Festa, altri), non è stata riscontrata alcuna correlazione tra
Cross bite e Scoliosi.
Conclusioni
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I dati risultanti da questo lavoro di ricerca, sono discordanti
in alcune parti da quelli riportati e riferiti in letteratura
sull’argomento dai vari autori.
I dati emersi non ci permettono di affermare l’esistenza di
una correlazione fra un particolare tipo di malocclusione ed
una specifica sindrome posturale, né tra le varie
malocclusioni ed una patologia strutturale in particolare, in
quanto non ci sono stati risultati statisticamente significativi
al test del Chi-quadrato (²).
Ci consente comunque di rilevare, così come riportato dalla
maggior parte degli autori stessi, una correlazione tra
malocclusioni e postura, come si può evidenziare dai nostri
risultati, elaborati secondo la metodologia della scienza
delle statistiche.
Grazie per la cortese attenzione
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le malocclusioni dento-maxillo-facciali in relazione alla