DISLIPIDEMIE Definizione di dislipidemia Le dislipidemie cos,tuiscono un gruppo di alterazioni del metabolismo lipidico che si manifesta con un aumento (iperlipidemia) o una diminuzione (ipolipoproteinemia) della concentrazione delle lipoproteine plasma,che. Medicina Interna Sistema,ca. Rugarli. L'importanza clinica delle dislipidemie deriva dal fatto che esse possono determinare una condizione di elevato rischio per le patologie cardiovascolari. Dimensione del “problema dislipidemia” in ITALIA: Il 21% degli uomini e il 23% delle donne sono ipercolesterolemici Il 37% degli uomini e il 34% delle donne è in una condizione border line. Dati derivanti da “Progetto Cuore” Istituto Superiore di Sanità, 2009 Cenni Storici • nel 1913 Anitschov nutrendo conigli con colesterolo puro riuscì a produrre sperimentalmente e per la prima volta una marcata ipercolesterolemia determinante una severa aterosclerosi aortica. • Ignatowsky dimostrò successivamente che gli individui più benestanti, gli unici che allora si potevano permettere dieta ricca di grassi e proteine animali, erano più soggetti a CHD. • Negli anni 30 Muller descrisse numerose famiglie in cui elevati valori di ipercolesterolemia ed infarto miocardico in età precoce rappresentavano dei tratti ereditari (ponendo in tal modo la prima relazione genetica tra colesterolo e CHD). Prime evidenze epidemiologiche di correlazione tra colesterolemia e CHD: Framingham Heart Study condotto dal 1948 ad oggi, su una coorte iniziale di oltre 5000 soggetti. Il follow-up a più di 30 anni ha dimostrato che l’aumento di Col TOT è direttamente correlato con la mortalità per CHD (relazione curvilineare). Il C-LDL ha andamento analogo. MRFIT (Multiple Risk Factor Intervention Trial), iniziato nel 1973 e durato 16 anni, ha reclutato oltre 360 mila soggetti senza CHD. Ha confermato la relazione lineare tra Col TOT e morte per CHD fino valori di 240 mg/dl, al di sopra dei quali la relazione diviene esponenziale. PROCAM (The Munster Heart Study). Iniziato nel 1991: incidenza di eventi coronarici in 4449 uomini asintomatici, tra 40-65 anni, sottoposti a follow-up di 8 anni in relazione ai livelli di LDL. Mar,n MJ et al. Lancet 1986; 933–936. Eventi coronarici 1000 paz. In 8 anni Studio PROCAM : 4449 uomini, 40-65 anni 700600500400300200100075 Pazienti ad alto rischio Pazienti a basso rischio 100 125 175 200 Col LDL 225 mg/dl Studio PROCAM 350 Eventi osservati per 1000 in 8 anni 300 HDL > 55 mg/dl (> 1,4 mmol/l) HDL 35-55 mg/dl (0,9-1,4 mmol/l) HDL < 35 mg/dl (<0,9 mmol/l) 250 200 150 100 50 0 <135 (3,5) 135-154 (3,5-4,0) 155-195 (4,0-5,0) >195 (>5,0) LDL-C, mg/dL (mmol/L) Eur Heart J 1998; 19 (Suppl A): A2-A11. Metabolismo Lipidico Lipidi • Insieme di sostanze eterogenee raggruppa, sulla base di caraFeris,che fisiche comuni (non solubilità in acqua e solubilità in solven, non polari). • Rappresentano una quota significa,va della dieta (≅ 1/3 dell’apporto calorico globale). • Rappresentano la forma più efficiente di immagazzinamento dell’energia. • In un individuo dal peso corporeo di 70 Kg circa 12 Kg sono cos,tui, da trigliceridi, deposita, nel tessuto adiposo. Metabolismo Lipidico • Acidi grassi: • cos,tui, da catene di atomi di Carbonio, di lunghezza variabile, con un funzione ossidrilica (R-‐COOH); sono u,lizza, direFamente come fonte di energia; • Trigliceridi: • esteri forma, da tre molecole di acidi grassi e una di glicerolo; sono una importante forma di deposito dell’energia; • Colesterolo: • alcol a struFura policiclica; • cos,tuente delle membrane cellulari; • cos,tuente gli ormoni steroidei (ormoni sessuali e della corteccia surrenalica); • cos,tuente gli acidi biliari; • Fosfolipidi e cerebrosidi: • cos,tuen, delle membrane cellulari. Metabolismo Lipidico Assorbimento (I lipidi introdo0 con la dieta sono per lo più Trigliceridi e Colesterolo) • Il Colesterolo è assorbito come tale • I Trigliceridi introdoZ con la dieta vengono: • scissi nel lume intes,nale ad Acidi Grassi e Monogliceridi o Glicerolo, • assorbi, come Acidi Grassi o come monogliceridi, • ricombina, nelle cellule della parete intes,nale a riformare Trigliceridi, • immessi in circolo nei Chilomicroni, • capta, dal tessuto adiposo tramite la Lipoproteinlipasi. NB I Lipidi sono non idrosolubili, per questo motivo, per poter essere trasportati nel sangue, devono essere legati a proteine (Apoproteine) a formare composti, Lipoproteine, che sono idrosolubili . Dosaggio delle lipoproteine La separazione tra le diverse classi viene effettuata sulla base delle diverse caratteristiche chimico-fisiche: Ultracentrifugazione: Il contenuto lipidico conferisce alle lipoproteine una densità più bassa rispetto a quella di altre proteine e ogni classe di lipoproteine ha una diversa densità. Elettroforesi: tecnica di separazione basata sulla velocità di migrazione delle lipoproteine sottoposte ad un campo elettrico. La mobilità elettroforetica è legata alle diverse dimensioni, carica e forma delle lipoproteine. Misura della concentrazione delle apoproteine: Le apoproteine possono essere analizzate con metodiche quantitative o qualitative. CM VLDL Principale B-48 Apoproteina B-100 Principale (45-55%) Lipide TG (85-90%) TG (60-70%) C (20%) IDL LDL HDL B-100 B-100 A-I C C P (30%) TG • In seguito ad eleFroforesi le lipoproteine possono essere classificate in α-‐lipoproteine → HDL (high low density) pre-‐β-‐lipoproteine → VLDL (very low density) β-‐lipoproteine → LDL (low density) • I chilomicroni non migrano (30%) (50-60%) TG (8%) C (20%) .. ma per Colesterolo LDL? Il colesterolo LDL, deve essere valutato ed eventualmente ridotto con dieta e/o farmaci nell’ambito della considerazione del rischio cardiovascolare globale Formula di Friedwald: Col TOT – (C HDL + trigliceridi/5) Più alto è il rischio cardiovascolare, maggiore è la necessità di abbassarlo, anche con terapia farmacologica più aggressiva. Composizione CM VLDL Principale B-48 Apoproteina Principale Lipide TG (85-90%) B-100 TG C CM= chilomicroni VLDL= very low density lipoprotein IDL= intermediate density lipoprotein LDL= low density lipoprotein HDL= high density lipoprotein (60-70%) (20%) IDL LDL B-100 B-100 C C (30%) TG (30%) (50-60%) TG TG= trigliceridi C= colesterolo P= proteine (8%) HDL A-I P (45-55%) C (20%) Metabolismo Lipidico Chilomicroni § Sono prodoZ dalle cellule della parete intes,nale assemblando Trigliceridi, Colesterolo e Apolipoproteine. § In circolo la LipoProteinLipasi (LPL) endoteliale idrolizza i trigliceridi a glicerolo ed acidi grassi, rapidamente capta, dal muscolo e dal tessuto adiposo. Metabolismo Lipidico VLDL Ø Sono molto ricche di Trigliceridi. Ø Cedono i Trigliceridi al tessuto adiposo per opera della LPL. Ø In parte vengono captate dal fegato, dopo aver perso i Trigliceridi, e metabolizzate, in parte diventano LDL. Metabolismo Lipidico LDL Ø Ø Ø Ø Ø Sono ciò che resta delle VLDL perdu, mol, dei Trigliceridi. Sono molto ricche di Colesterolo. S e r v o n o a l t r a s p o r t o d e l colesterolo dal centro alla periferia. Le LDL in eccesso vengono ricaptate dal fegato aFraverso un r e c e F o r e s p e c i fi c o e metabolizzate (solo il fegato può eliminare il colesterolo). Se la concentrazione eccede la capacità di captazione l’eccesso viene captato dai macrofagi che penetrano a>raverso l’endotelio nella parete arteriosa e danno l ’ a v v i o a l p r o c e s s o d i aterosclerosi. Metabolismo Lipidico HDL Ø Ø Ø Ø Le HDL nascen,, sinte,zzate dal fegato e povere in lipidi, in periferia acquisiscono fosfolipidi e colesterolo. Una volta associato alle HDL nascen, il colesterolo viene e s t e r i fi c a t o d a l l a l e c i , n a -‐ colesterolo-‐aciltransferasi (LCAT). Giocano un ruolo nel trasporto dalla periferia al fegato del colesterolo. Infine le HDL «piccole» possono essere escrete a livello renale. Aterosclerosi -‐ Patogenesi Evento centrale e iniziale è il danno endoteliale I monoci, aZva, (macrofagi) e LDL penetrano nella tonaca media I macrofagi aZva, fagocitano i lipidi e diventano foam cells Produzione di citochine infiammatorie che reclutano altre cellule dell’infiammazione (Linfoci,, Piastrine, Cellule Muscolari Lisce) Danno della parete arteriosa Progress and challenges in translating the biology of atherosclerosis. Peter Libb, Paul M Ridker,Göran K. Hansson. Nature473 2011 DISLIPIDEMIE FAMILIARI Le dislipidemie (primarie) sono state finora distinte secondo la classificazione di Fredrickson, basata sull’individuazione delle frazioni lipoproteiche aumentate Principali forme di origine genetica Sindrome Fenotipo Rischio CHD Ipercolesterolemia familiare (monogenica/poligenica) IIa ++++ Iperlipidemia familiare combinata (diversi fenotipi in stessa famiglia) IIa, IIb, IV ++ Ipertrigliceridemia familiare IV, V + Ipertrigliceridemia familiare ü Feno,po IV/V di Fredrikson; ü aumentata sintesi o più spesso ridoFa clearance delle VLDL; ü livelli di trigliceridemia eleva, (400-‐800 mg/dl); ü faFore di rischio cardiaco indipendente; ü spesso associato a ridoFa tolleranza glucidica, diabete ed obesità; ü si possono riscontrare bassi valori di HDL. Iperlipidemia familiare combinata ü forma comune, ereditata come traFo autosomico dominante; ü presenza di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, bassi livelli di HDL; ü ,pico osservare diversi feno,pi nei membri della stessa famiglia; ü variabilità nella modificazione delle frazioni lipidiche in esami successivi; ü associata ad aumento del rischio coronarico. Ipercolesterolemia familiare Deficit gene,co con elevata/molto elevata ipercolesterolemia (C-‐TOT /C-‐ LDL). Si dis,ngue la forma: Poligenica: frequente; ad eziologia mul,faForiale, data da faFori ambientali (dieta ad alto contenuto di grassi saturi/inaAvità fisica) che agiscono in presenza di faFori gene,ci predisponen, (aumento di VLDL/ diminuita clearance di LDL) con C-‐TOT fino 400 mg/dl. Monogenica: difeFo gene,co a carico del gene che codifica per il receFore per LDL (ridoFo o addiriFura assente). Trasmesso in modo autosomico dominante a penetranza incompleta. 1. Eterozigote: la più comune (1/500), con Col TOT da 220 a 500 mg/dl. 2. Monozigote: molto più rara (1/1000000), ma più grave. Si riscontrano valori di Col TOT da 550 a 1000 mg/dl. Associata a CHD in giovane età. Ipercolesterolemia eterozigote (forma meno grave): può essere asintomatica e la diagnosi può quindi essere casuale. In alcuni casi, e comunque solo in fase adulta, possono comparire xantomi, xantelasmi earco corneale. Ipercolesterolemia omozigote (più grave): solitamente si osservano fin dalla infanzia xantomi, xantelasmi e arco corneale. Possono anche insorgere tendiniti e artriti acute. Le malattie cardiovascolari sono frequenti fin dalla giovane età, in media 10-15 anni prima dell’atteso. Diagnosi clinica: 1. Col TOT >290 mg/dl o C LDL >190 mg/d in adulto. Oppure Col TOT > 260 mg/dl o C LDL >155 mg/dl nei bambini <16 anni. 2. Associata a riscontro di xantomi in parenti di I°/II° grado (diagnosi certa). 3. In presenza di storia familiare per CHD precoce (IMA <60 aa) o Col TOT >290 mg/dl in parenti di I°/II° grado (diagnosi possibile). Da NICE 2009: Familiar hypercholesterolemia. Iden,fica,on and management of familiar hypercholesterolaemia Xantelasmi: placche giallastre che compaiono sulle palpebre. Tratta da Akhyani M et al. Dermatol Online J. 2006 Xantomi: noduli cutanei giallastri dati da accumulo di colesterolo che si osservano su nocche delle mani e tendine di Achille. Tratta da, Kumar et al. Cases Journal 2008 Arco corneale: deposi, di par,celle lipidiche ricche di esteri di colesterolo intrappolate nella matrice extracellulare nello stroma corneale. Tratta da: http://www.provisu.ch/PROVISU/Structure/C11.204.299.070_sp.html hFp://www.simg.it/default2.asp?ac,ve_page_id=1176 Dislipidemie Secondarie hFp://www.simg.it/default2.asp?ac,ve_page_id=1176 Presidi farmacologici CHI TRATTARE??? ü Cardioopatia nota? ü DM tipo II o DM tipo I con microalbuminuria? ü Elevato numero di RF individuali? ü Insufficienza renale cronica? SI RISCHIO MOTO ALTO NO Carta di rischio SCORE Linee Guida ESC - Il rischio cardiovascolare globale: Sistema SCORE (Systematic Coronary Risk Evaluation) • il rischio è definito come probabilità assoluta di sviluppare un evento cardiovascolare fatale a 10 anni. • a rischio elevato i soggetti con probabilità di eventi fatali ≥0,5% per anno nei successivi 10 anni (5% totale). • il fattore di conversione tra punteggio SCORE e probabilità di eventi fatali e non fatali è 3. European Guidelines on CVD Prevention Third Joint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice SCORE chart: 10 year risk of fatal cardiovascular disease (CVD) in populations at high CVD risk based on the following risk factors: age, gender, smoking, systolic blood pressure, and total cholesterol. ESC/EAS Guidelines 1775 To convert the risk of fatal CVD to risk of total (fatal + non-fatal) hard CVD, multiply by 3 in men and 4 in women, and slightly less in old people. Note: the SCORE chart is for use in people without overt CVD, diabetes, chronic kidney disease, or very high levels of individual risk factors because such people are already at high risk and need intensive risk factor advice. http://eurheartj.oxfordjournals.org/ by guest on October 23, 2012 SCORE chart: 10 year risk of fatal cardiovascular disease (CVD) in populations at low CVD risk based on the following risk factors: age, gender, smoking, systolic blood pressure, and total cholesterol. To convert the risk of fatal CVD to risk of total (fatal + non-fatal) hard CVD, multiply by 3 in men and 4 in women, and slightly less in old people. Note: the SCORE chart is for use in people without overt CVD, diabetes, chronic kidney disease, or very high levels of individual risk factors because such people are already at high risk and need intensive risk factor advice. http://eurheartj.oxfordjournals.org/ by guest on October 23, 2012 Inserisci immagine del trattamento sec LDL-C ESC lineeguida pag 1780 http://eurheartj.oxfordjournals.org/ by guest on October 23, 2012 http://eurheartj.oxfordjournals.org/ by guest on October 23, 2012 FARMACI IMPIEGATI NELLE DISLIPIDEMIE • Niacina, 1955 • Resine sequestran, acidi biliari, 1961 • Fibra,, 1967 • Sta,ne (inibitori HMG-‐CoA reduFasi), 1987 • Inibitori dell’assorbimento del Colesterolo (eze,mibe), 2002 LE NOSTRE ARMI CLASSI DI FARMACI IPOLIPEMIZZANTI • Acido nico,nico (inibitori della lipolisi) • Inibitori dell’assorbimento del colesterolo ( Resine a scambio ionico-‐ eze,mibe) • Inibitori dell’esterificazione del colesterolo (Inib dell’ACAT) • Inibitori del trasporto del colesterolo (inibitori della CEPT) • Inibitori della sintesi del colesterolo (sta,ne) • InduFori del PPAR alfa (fibra,) NIACINA o VITAMINA B3 o PP • COMPLESSO DELLA VITAMINA B IDROFILO • Sembra che agisca inibendo la lipolisi nel tessuto adiposo, con conseguente riduzione della sintesi epa,ca di VLDL • EffeZ collaterali: vasodilatazione, prurito al viso ed alle par, superiori del tronco, eritema, vampate • Non in commercio in Italia Meccanismo d’azione dell’acido nicotinico Lipoproteinlipasi DGAT2 Sintesi ApoA1 Knopp R. NEJM 1999;341:498-511 FARMACI INIBENTI L’ASSORBIMENTO DEL COLESTEROLO RESINE LEGANTI I SALI BILIARI. Farmacodinamica. RESINE LEGANTI I SALI BILIARI COLESTIRAMINA-‐COLESTIPOLO-‐ COLESEVELAM Dal punto di vista chimico sono resine che legano anioni • EffeZ collaterali: s,psi, nausea • Interazioni farmacologiche: diverse classi di vitamine an,coagulan, orali glicosidi cardioaZvi diure,ci β-‐bloccan, Macrolidi e penicillina G EZETIMIBE: farmacodinamica L’assorbimento intestinale del colesterolo è un processo mulistep regolato da numerosi geni Lume Enterocita Sterol Influx Transporter ERα Lammert F. Gastroenterology 2005;129:718-734 Linfa EzeJmibe: Parametri FarmacocineJci • Assorbimento: Rapido,dopo somministrazione orale • Picco di concentrazione plasma,ca di metabolita aZvo in 1–2 ore • Metabolismo: Rapidamente metabolizzato a metabolita aZvo: eze,mibe-‐ glucuronide • Eliminazione: aFraverso le feci • Emivita : ~22 ore / dose giornaliera Ezetimibe OH OH F N O Glucuronidazione F OGluc OH F Glucuronide N O F EZETIMIBE: FarmacocineJca EZETIMIBE GLUCURONIDE ESCREZIONE FECALE INTERAZIONI • Eze,mibe non è metabolizzato a livello del CYP 450. • Non sono state osservate interazioni tra EZ e i farmaci comunemente u,lizza,( digossina, contracceZvi, midazolam, warfarin) • Sono state notate interazioni nella cosomministrazione con coles,ramina (diminuzione dell’AUC di EZ ), fibra, (aumento della concentrazione sierica si EZ) e ciclosporina (aumento dell’AUC di EZ nei pazien, trapianta,). • Non sono state osservate interazioni con l’assunzione del cibo. EffeL dell’ EzeJmibe sull’ Assorbimento del Colesterolo % Assorbimento Colesterolo 2 settimane 80 54% Riduzione dell’assorbimento di colesterolo con l’ezetimibe 70 60 50 49.8% 40 30 22.7% 20 10 Individuali livelli di assorbimento Principali livelli di assorbimento 0 Placebo Ezetimibe Inibitori dell’esterificazione del colesterolo Avasimibe( in fase 3 di sperimentazione). • Inibisce anche la foirmazione di cellule schiumose. • Riduce i valori di VLDL e trigliceridi. INIBITORI DEL TRASPORTO DEL COLESTEROLO Meccanismo del trasporto inverso del colesterolo. Forrester J S et al. Circulation 2005;111:1847-1854 FARMACI CHE ATTIVANO IL PPAR alfa FIBRATI. Farmacodinamica • Aumentano l’ossidazione degli acidi grassi. • Aumento sintesi lipasi • Ridotta espressione di APO C III Aumento trigliceridi • Aumento espressione di APO A I e APO A II Aumento delle HDL-C FIBRATI: FARMACOCINETICA INIBITORI DELLA SINTESI DEL COLESTEROLO STATINE: farmacodinamica HMG-CoA HMG-CoA reduttasi Mevalonato STATINE Geranyl-difosfato Geranylgeranyl difosfato Ubiquinone Farnesyl-difosfato Squalene Colesterolo Dolicolo FARMACOCINETICA • Le sta,ne vengono quasi tuFe somministrate in forma aZva, tranne Lovasta,na e Simvasta,na, somministrate come profarmaco. • Il picco di concentrazione plasma,co (Tmax) viene raggiunto in 1-‐4 ore. • Dato l’intenso metabolismo epa,co di primo passaggio meno del 5-‐20% della dose raggiunge la circolazione sistemica. • Essendo tuFe le sta,ne, tranne Prava-‐ e Rosuva-‐, lipofiliche, sono legate per più del 90% all’albumina plasma,ca. • L’escrezione è per il 70% epa,ca. FARMACOCINETICA Differenze farmacocineJche delle staJne: metabolismo epaJco Pitavastatina Rosuvastatina Fluvastatina Pravastatina Lovastatina Simvastatina Atorvastatina 50 – 80% <5 % CYP2C9 CYP3A4 Prodotti di degradazione attivi o inattivi TRASPORTTORI PROTEICI IN GRADO DI INFLUENZARE IL METABOLISMO DELLE STATINE ü Le statine sono i farmaci più studiati in ambito cardiovascolare ü Un ampio numero di trial clinici su larga scala ha dimostrato la riduzione della mortalità e morbidità cardiovascolare EUROASPIRE:UNDERTREATMENT 46% dei pz che dovrebbero essere trattati, rimane a rischio perché o è sotto trattato o perché non raggiunge il target raccomandato per la propria classe di rischio ??? ü NON COMPLIANCE: intolleranza ü NON PRESCRIZIONE: riluttanza del medico a prescrivere adeguate dosi per paura di eventi avversi Può una migliore conoscenza della FARMACOCINETICA delle statine condurre ad una riduzione di questa percentuale??? EFFETTI AVVERSI DELLE STATINE (ADRS) q INNALZAMENTO TRANSAMINASI: 8-10% ( x3 ULN: 1%) q MIOPATIA • MIALGIA • MIOSITE • RABDOMIOLISI 5-10% 0.1-0.5% 0,02-0,04% ü La miopatia è rara con la monoterapia con statina ü Assume proporzioni più rilevanti in caso di interazioni con altri farmaci che ne aumentino la concentrazione ü Ciò assume ancora più importanza nel pz in polifarmacoterapia (tipico pz cardiovascolare) IMPATTO EPIDEMIOLOGICO DELLE ADRS ü PRESCRIZIONI INAPPROPRIATE ü POLIFARMACOTERAPIA ü ERRORI NEL MONITORAGGIO Si stima che un quarto delle ospedalizzazioni per ADR sia attribuibile a questi tipi di errore In ampi studi retrospettivi è stata registrata una media del 19-30% di prescrizione simultanea di una statina metabolizzata dal CYP3A4 ed un farmaco inibente il medesimo enzima INIBITORI E INDUTTORI DELLE VIE ENZIMATICHE COINVOLTE NEL METABOLISMO DELLE STATINE CYP C3A4 CYP 2C9 MDR/P-gp OATP-C/ 2/1B1 UGT Substrati Sostanzialmente si evince come i pz candidati a tp ipolipidemizzante ricevano spesso altri farmaci per la presenza di comorbidità. Come cresce la complessità del pz, così aumenta il numero di farmaci prescritti ed il rischio di interazioni farmacologiche. La cosa più auspicabile sarebbe che il medico potesse anticipare addirittura i futuri farmaci in base al profilo di comorbidità del pz per scegliere adeguatamente il farmaco ipolipidemizzante.