Neuchâtel, 1896 Ginevra, 1980 1 apprendere oggi nella società complessa omaggio a Jean Piaget a cura di Maurizio Tiriticco Neuchâtel, 10 novembre 2012 2 I viventi di tutte le specie apprendono nella misura in cui i singoli organismi devono SOPRAVVIVERE e RIPRODURSI Ciascun vivente apprende secondo i programmi genetici e i quadri concettuali che gli sono naturalmente dati 3 Ogni vivente, per sopravvivere, deve ADATTARSI all’ambiente, con un processo che Piaget distingue in due stadi: ASSIMILAZIONE e ACCOMODAMENTO se piove, mi riparo se ho freddo, mi copro se ho fame, mangio se ho uno stimolo sessuale, mi riproduco …sono le strategie adottate da tutti i viventi (dall’ameba agli esseri umani) per… sopravvivere e per riprodursi! Sono le chiavi dell’apprendimento! Se non si apprende, muore l’individuo e muore la specie! 4 5 Per il vivente uomo apprendere significa acquisire atteggiamenti, attitudini, conoscenze, abilità, comportamenti e competenze sempre nuovi per risolvere i problemi di diversa natura che di volta in volta gli vengono proposti nelle relazioni interpersonali nel sociale nello studio/ricerca nella professione nel lavoro 6 7 Più si è piccoli e più si apprende ed anche con alta velocità: la “costruzione” del cervello non è automatica, ma si sviluppa in rapporto agli stimoli a cui è sottoposto. La necessità di sopravvivere e riprodursi al più presto e meglio è fortissima. La curiosità, l’imitazione, il metter/e/si alla prova, il “gioco”, in quanto misurarsi con se stessi, con gli altri, con gli oggetti, sono molle poderose! Per queste ragioni i bambini… non stanno mai fermi!!! Man mano che si cresce, la reazione agli stimoli tende a diminuire, perché è più importante conservare e rinforzare ciò che via via si apprende. Per queste ragioni gli adulti tendono a … stare seduti!!! O a guardare indietro! “Ai miei tempi…” 8 9 Girotondo ☺ i bambini si contano ☺ cooperano ☺ tirano e mollano ☺ destra/sinistra ☺ avanti e indietro ☺ su e giù ☺ maschio e femmina ☺ alto e basso ☺ movimento e ritmo ☺ canto e comandi 10 si rifletta su quanto i bambini apprendano con i “giochi” classici - il gioco come lavoro palla moscacieca cinquesensi salto con la corda campana o settimana regina reginella quattro cantoni moscacieca rubabandiera nascondino una nave carica di… sulla spiaggia… 11 il curricolo… ovvero la metafora della carriola ● Il nuovo nato cresce, si sviluppa e apprende nella misura in cui il suo ORGANISMO è investito dagli STIMOLI che sono lanciati dall’ambiente e dalle persone. A ogni stimolo deve organizzare una risposta. Pertanto, ciascuno di noi spinge per tutta la vita una carriola invisibile (il CURRICULUM) in cui altri lanciano mattoni (stimoli). Se gli stimoli sono significativi, bene, altrimenti… ● La scuola lancia i suoi stimoli e dà luogo, appunto, al curricolo scolastico! 12 Lo sviluppo/crescita di un vivente si effettua con una graduale conquista del sé sugli assi ortogonali dello SPAZIO (la costruzione del sé corporeo) e del TEMPO (la costruzione del sé cognitivo). Il DNA genetico è sollecitato dagli stimoli ambientali e l’apprendimento si sviluppa dal meno al più in un processo a spirale. Più gli stimoli sono ricchi e positivi, più l’individuo si afferma come persona AUTONOMA (identità) e RESPONSABILE (socialità) futuro progetto qui e sotto là e sopra passato memoria Il nuovo nato costruisce spazio/tempo, schema corporeo e intelligenza 13 Sull’asse orizzontale sincronico dello SPAZIO si costruiscono i rapporti tra corpo e oggetti Dominano il vedere e le immagini: l’analogico, il continuo, la curva Sull’asse verticale diacronico del TEMPO si costruiscono le catene dei concetti, memorizzati, archiviati, implementati Dominano l’ascoltare/parlare e le sequenze ritmiche: il digitale, il discreto, la scala 14 Che ora è? Mezzogiorno e un quarto! Con gli orologi analogici si tende ad arrotondare! Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali: il termometro, il tachimetro, la bilancia, ma… il metro del falegname non può essere analogico! Che ora è? Le 14 e 3 minuti! Con gli orologi digitali la risposta è… altrettanto digitale! 15 Gli oggetti e le loro immagini sono ANALOGICI investono l’emisfero destro del nostro cervello è il disegno di una pipa pipa in italiano… e in francese, in inglese, in cinese, in arabo… ecc ??? Le parole dette e scritte sono DIGITALI investono l’emisfero sinistro del nostro cervello 16 I fumetti coinvolgono contemporaneamente… …l’emisfero destro (la parola) e l’emisfero sinistro (l’immagine) del nostro cervello 17 emisfero sinistro emisfero destro Digitale 1+1+1=3 Analogico … … 18 Quando si raggiunge la maturità l’individuo-persona ha costruito la sua identità personale, in quanto ► autonomia e Raccom. UE 04/08 ► responsabilità ATTENZIONE! In una società complessa la maturità è un processo continuo! E’ necessario apprendere per tutta la vita!!! 19 L’intelligenza umana non è sempre la stessa. E’ possibile rintracciare almeno quattro fasi del suo sviluppo: a) quella adattiva delle età primitive; b) quella magico-intuitiva del lungo periodo delle credenze premonoteistiche; c) quella razionale attiva, induttiva e deduttiva, logicolineare, sequenziale, tipica di tutta la civiltà occidentale; d) oggi ci troviamo di fronte ad un ulteriore cambiamento: lo sviluppo di una intelligenza interattiva, spaziale, sistemica, globale. Si tratta di un’attività cognitiva che sollecita aree diverse e fino ad oggi poco conosciute delle nostre facoltà cerebrali. 20 Alcune riflessioni sui cambiamenti in atto nel cervello/mente dei nostri ragazzi I “nativi digitali” di oggi nelle società ad alto sviluppo crescono in un mondo sovralimentato dai videogiochi, dai cellulari, da youtube e da tutte le altre diavolerie che veicolano dati e informazioni a iosa sull’asse spaziale, a danno dell’asse temporale su cui, invece sono veicolate le informazioni dal passato e si progettano idee per il futuro. Questa proiezione delle nuove generazioni sull’asse spaziale e su una sorta di eterno presente, più che su quello temporale, implica profondi cambiamenti nei modi di Essere, di Pensare e di Apprendere. In effetti le nuove generazioni sono sollecitate fin dalla nascita a costruire schemi cognitivi e quadri concettuali assolutamente nuovi, diversi da quelli che conosciamo. 21 le quattro fasi dello sviluppo secondo Piaget • Fase senso-motoria (0/3 anni): pensiero egocentrico; continuità tra il soggetto e gli oggetti; non vi sono cause, non c’è futuro; curiosità, interesse, tutto va toccato, afferrato, smontato • Fase intuitiva (3/7 anni): il bambino proietta se stesso negli oggetti e si sente al “centro del mondo”; è la fase dell’egocentrismo • Fase operatorio-concreta (7/11 anni): il pensiero interagisce con gli oggetti, supera l'egocentrismo e con il linguaggio riconosce regole e rapporti formali tra gli oggetti • Fase ipotetico-deduttiva (11/14 anni): il soggetto si fa adulto, fissa il valore del simbolo e dell’astrazione, definisce i rapporti formali che regolano l'attività del pensiero (categorie logiche); elabora ipotesi e sa procedere per via deduttiva 22 L’apprendimento coinvolge con diversi criteri e modalità le quattro aree dello sviluppo/crescita e della comunicazione: * fisico-senso-motoria * emotivo-affettiva * cognitiva * socio-collaborativa l’identità personale l’autonomia la responsabilità sociale NB – L’epigenesi: l’area successiva ingloba quella precedente 23 Che grande fatica deve fare il bambino quando passa da uno stadio analogico (le prime due fasi piagetiane) a quello digitale (le altre due fasi piagetiane)… … o, come si suol dire, dal mondo della fantasia al mondo della ragione 24 l’identità personale (essere) il corpo, la personalità, il carattere, le emozioni io SONO io e mi chiamo Maurizio la responsabilità sociale (fare) le conoscenze, le competenze, la professionalità per il vivere insieme io sono il Prof. Tiriticco e FACCIO l’ispettore 25 Le otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva da conseguire al termine dell’obbligo di istruzione (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/06) - Comunicazione nella madre lingua - Comunicazione nelle lingue straniere - Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie - Competenza digitale - Imparare ad imparare - Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica - Imprenditorialità - Espressione culturale 26 La scelta italiana – ambiti e definizioni delle competenze chiave di cittadinanza (dm 139/07) Costruzione del sé La persona Imparare ad imparare una e trina Progettare Il sé Relazioni con gli altri Il sé e gli altri Comunicare Il sé e le cose comprendere rappresentare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Rapporto con la realtà Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione 27 L’apprendimento è l’esito continuo di una costante attività del patrimonio genetico del vivente con gli stimoli lanciati dall’ambiente. Ciò si realizza in un CAMPO DI COMUNICAZIONE sempre attivo Principali modalità di apprendere: * l’imitazione * la curiosità * il tentativo e l’errore e… il successo * il gioco * il simbolo i segni – l’icona , l’indizio, il segnale i linguaggi – non verbali, verbali * il supporto della memoria per la costruzione e l’archiviazione di dati, concetti, principi, procedure, regole, norme, ecc. * il rinforzo attivo di ripetizione esperienza innovazione creatività 28 Insieme e sottoinsiemi linguaggi non verbali oralità scrittura La parola scritta è una conquista recente: è povera di “fisicità”, è ricca di “cognitività”. Serve soprattutto a ricercare (sperimentazione, ermeneutica) oltre che a informare e ad esprimere 29 Insieme e sottoinsiemi linguaggi non verbali oralità scrittura La parola digitale mette in discussione la primazia della scrittura e recupera tutto il grande insieme della comunicazione simbolica 30 Bibliographie Le langage et la pensée chez l'enfant, La représentation du monde chez l'enfant Le jugement moral chez l'enfant La naissance de l'intelligence chez l‘enfant La construction du réel chez l'enfant Classes, relations et nombres: essai sur les groupements de la logistique et sur la réversibilité de la pensée Introduction à l'épistémologie génétique 31