Corsi ECM per Infermieri-Presidi DSM ASL RM-G • Azienda USL RM/G • Dipartimento Salute mentale. • Evento Formativo: Relazione d’aiuto e relazione terapeutica. • NURSING E RELAZIONE D’AIUTO • Dr. Giorgio De Dominicis prof.a.c.Università Tor Vergata Roma • Discipline Infermieristiche. RELAZIONE DI AIUTO • Si instaura tra OPERATORE e UTENTE in momenti particolarmente critici. • Crea un legame significativo che coinvolge entrambi. • Si attua un rapporto di scambio VERBALE e NON VERBALE in un clima di Fiducia e di Rispetto indispensabile al Paziente per: • Soddisfare i suoi Bisogni e per rapportarsi meglio alla sua Realtà. RELAZIONE DI AIUTO II • E’ una risorsa Complementare per risolvere il problema dell’utente • Una soluzione che deve essere percepita in un ottica di Crescita e non solo di Risoluzione del Problema. RELAZIONE DI AIUTO III • Deve portare ad un CAMBIAMENTO • Deve far sentire il Paziente a suo agio. • Più coraggioso e sicuro nelle avversità RELAZIONE DI AIUTO IV • Un Aiuto è tale quando riesce ad azzerare problemi specifici ma lascia anche una traccia in profondità. • Quando sviluppa nell’altra persona una capacità o una Risorsa Psicologica Strutturale di ordine EMOZIONALE,COGNITIVO, COMPORTAMENTALE. • L’AIUTO deve lasciare nella persona che lo riceve una qualche eredità ossia una probabilità in più per risolvere i problemi, per vivere meglio le situazioni Carl Ransom Rogers • Nacque ad Oak Park Illinois,8 gennaio 1902 • Specializzato in psicologia clinica alla Columbia University. Carl Ransom ROGERS • CONCEZIONE OTTIMISTICA DELL’UOMO • L’Uomo è un prodotto di DIGNITA’, FORZE INTERNE COSTRUTTIVE, INTENZIONI, RAZIONALITA’,VALORI. • Questi attributi combinati unicamente in ogni Persona rendono l’Uomo potenzialmente Padrone di sé, capace di far fronte alla sua natura interna e al suo Ambiente. ROGERS II • Per Rogers, all’interno di ogni persona, in condizioni adatte di sviluppo si attua una FORZA COSTRUTTIVA DI AUTOREALIZZAZIONE. • Molteplici ostacoli possono bloccare questo sviluppo. • L’Operatore deve individuare tali Ostacoli e Rimuoverli. ROGERS III • Egli mette a fuoco le “disposizioni Personali “ del Terapeuta quali: • L’EMPATIA-. • La GENUINITA’- La CONCRETEZZA. • Il RISPETTO RECIPROCO • Queste sono condizioni necessarie e sufficienti che rendono efficace colui che aiuta. ROGERS IV • Egli afferma che c’è correlazione tra gli ATTEGGIAMENTI costruttivi del Terapeuta e la Ricomposizione delle Esperienze della Persona in difficoltà. ROGERS V • Il pensiero di Rogers è improntato sulla NON DIRETTIVITA’. • Chi aiuta deve PREPARARE ma non forzare la Persona ad Agire. • Chi aiuta deve creare i Presupposti per la capacità di Azione. • L’AZIONE effettiva che la persona farà è Materia che attiene solo alla sua LIBERTA’ L’Arte di Aiutare • Robert Carkhuff ROBERT CARKHUFF • Questo autore va oltre il pensiero di Rogers e identifica nella relazione di aiuto tre fasi ordinate. • AUTOESPLORAZIONE • AUTOCOMPRENSIONE • AZIONE. ROBERT CARKHUFF II • Per Carkhuff ogni persona bloccata davanti • • • • ad un Problema per risolverlo: Deve AGIRE Deve MODIFICARE dei comportamenti O INTRODURNE dei nuovi. Aiutare la persona a vedere chiaro dentro di sé è un passaggio obbligato di ogni Relazione di Aiuto. ROBERT CARKHUFF III • L’autore mette in evidenza tre fasi in ogni Relazione di Aiuto. • I) Fase di Autoesplorazione. Un individuo per apprendere un Comportamento Nuovo dovrà ESPLORARE la sua situazione, Capire bene dove si trova, Esplorare se stesso in relazione a se stesso ed esplorare se stesso in relazione agli altri. ROBERT CARKHUFF IV • Rispondere appropriatamente ad una Persona permette “L’AUTOESPLORAZIONE” • Far attenzione ai suoi bisogni Dà sicurezza • Permette alla persona di partecipare attivamente al processo di aiuto. • Permette alla persona di “Aprirsi”all’acquisizione di Nuovi Comportamenti ROBERT CARKHUFF V • II) Fase di AUTOCOMPRENSIONE. • L’Aiuto consiste nel rendere possibile la “Chiarificazione” delle Esperienze. • La Persona che aiuta deve filtrare l’esperienza dell’altro attraverso la propria.Quanto più un individuo conosce se stesso tanto meglio riuscirà ad Agire nei confronti suoi e degli altri. ROBERT CARKHUFF VI • III) Fase di AZIONE COSTRUTTIVA. • Non vi è Autocomprensione finché l’individuo non intraprende qualche tipo di AZIONE. • Nella Fase di Azione la Persona AGISCE per passare da dove si trova a dove vuole arrivare. • Quanto più efficace sarà il comportamento ATTIVO di chi aiuta, tanto maggiori saranno le possibilità che l’altra persona modelli su di lui il proprio comportamento. La catena dell’aiuto • Una persona che ha ricevuto un aiuto efficace, sarà a sua volta in grado di aiutare un suo simile. Grazie .