Gestione della classe
Maria Paola Pietropaolo Acquaviva delle Fonti classe prima
Se
L’obiettivo è
portare gli allievi
ad un buon livello
di apprendimento
di contenuti
disciplinari
Mediante
• Lavoro individuale
• Compiti a casa per studio
• Studio prevalentemente come
ripetizione dei contenuti
• Interrogazione o verifica
scritta
• Qualche ricerca, lavoro di
gruppo, approfondimento
personale
Ma se
L’obiettivo è
costruire una
comunità di
apprendimento
(CM 3/2015)
Apprendimento cooperativo
e laboratoriale
• L’Apprendimento è un fatto
sociale, avviene nel confronto e
nello scambio (Vygotskij)
• L’apprendimento si costruisce se
c’è la libera adesione del
soggetto che apprende
• L’apprendimento è significativo
se riconosciuto come
importante per la propria vita
«ripensare il modo di fare
scuola» ma …. da dove
cominciamo?
.. cambiare programmi, finalità, ecc. non serve, se dentro
l’aula tutto rimane come prima
.. è dentro l’aula che deve avvenire il cambiamento….
… che comincia dalla qualità delle pratiche quotidiane, che
spesso fanno la differenza
Dentro l’aula: gestire la classe
 Cosa vuol dire «gestione della classe?»
Quali sono i problemi che incontro?
Durante quali attività?
In quali momenti della giornata scolastica?
Quali sono le mie aspettative, le ansie, i dubbi?
Diciamoci la nostra….col Phillips 5
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Funziona così:
Ci dividiamo in 10 gruppi di lavoro da 9 docenti
Gli spazi di incontro sono numerati da 1 a 10
Si individua un capogruppo (1 minuto)
Si comincia: ogni gruppo ha un foglio con una questione si cui
discutere. Si discute 5 minuti e il capogruppo annota tutte le
opinioni
Dopo 5 minuti esatti il capogruppo dice CAMBIO e porta il foglio al
gruppo successivo, secondo questa progressione: da 1 a 5 da 6
a 10
Ogni gruppo si ritrova con un foglio dove sono già scritte delle
cose: legge, commenta se vuole e aggiunge almeno una opinione
su ciascun lato del foglio
Dopo 5 minuti un nuovo CAMBIO fino a completare il giro di tutti e
5 i gruppi
Il portavoce di ciascun gruppo legge il foglio con le opinioni di tutti
• Caratteristiche di
una classe facile da
gestire
• Mi piace stare in
classe quando…
• Non ho alcun
problema
quando….
• Momenti della
giornata scolastica
che gestisco bene
• Attività che mi
riescono meglio
• Caratteristiche di una
classe difficile da
gestire
• Non mi piace stare in
classe quando..
• Ho qualche problema
quando…
• Momenti della giornata
scolastica che ho
difficoltà a gestire
• Attività che mi creano
problemi
Caratteristiche di una classe
facile da gestire
Caratteristiche di una classe
difficile da gestire
Mi piace stare in classe
quando…..
Non mi piace stare in classe
quando…..
Non ho alcun problema
quando…..
Ho qualche problema
quando…..
Momenti della giornata
scolastica che gestisco bene
Momenti della giornata scolastica
che ho difficoltà a gestire
Attività che mi riescono
meglio
Attività che mi creano
problemi
Le ricerche ci dicono che….
 una buona parte del tempo del docente (quasi
la metà) è impegnata nel tentativo di mantenere
la «disciplina»
A parità di tutte le altre condizioni, stabilire un
rapporto positivo con i propri alunni migliora del
30% i livelli di apprendimento degli studenti e
riduce del 70% lo stress dell’insegnante
Il rispetto delle regole
• La scuola si focalizza sulle regole, spesso espresse come
divieti:
Non si parla durante la lezione
Non si esce spintonando i compagni
Non si arriva in ritardo
Non si corre nei corridoi
• ecc.
• Le regole sono necessarie: rispettare compagni e docenti,
studiare e fare i compiti, ecc.
• L’insegnante le discute con gli alunni e le fa votare
• L’idea di fondo è: mettiamo tranquilli gli alunni così possiamo insegnare
• Le regole possiamo anche condividerle, ma sull’insegnamento comanda
l’insegnante!
• In realtà così non funziona, perché apprendimento e relazioni sono
strettamente collegati
• Si tratta di organizzare i diversi aspetti della vita scolastica facendo
partecipare attivamente gli alunni.
La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
• 1. Passare dalle regole alle procedure
• Elaborare procedure con gli alunni per gestire i tempi intermedi:
pause, bagno, mensa, merenda, ingresso/uscita, cambio docenti,
uso laboratori ed attrezzature
• Per gestire i momenti di ascolto e concentrazione: lezione, lavoro
individuale, lavoro in gruppo, lavoro di coppia, verifiche
• 2. Condividere le procedure con i colleghi, concordare criteri
comuni di gestione
La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
L’informazione degli alunni: il planning delle attività
Incarichi: chi fa che cosa, riti e routines
Il lavoro personale
•Il metodo di studio
•Le procedure condivise
•I ruoli del docente
•La diversificazione dell’insegnamento
•I raggruppamenti
•Lavorare in contemporanea
•Ruotare le attività
•L’uso dei materiali didattici
Pannelli, cartelloni, poster
I compiti a casa
Esercitazioni e compiti autentici (situazioni-problema CM 3/2015)
La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
• Procedure e Problem Solving
• Per realizzare procedure, per avviare percorsi di
ricerca, per affrontare e risolvere insieme agli alunni
problemi di gestione e di apprendimento, è
opportuno l'uso del modello delle 4R.
• E' una strategia di problem - solving che possiamo far
conoscere ai ragazzi e ai bambini ed utilizzare con
loro.
Le 4 R: una modalità fondata sull’action - research
Riflettere e Progettare
Realizzare (agire)
Revisionare (valutare,
rivedere, valorizzare)
Redigere (scrivere /
documentare)
100 modi per gestire la classe
1 - ATTEGGIAMENTI E STRATEGIE DEL DOCENTE
Marzano e Marzano (2003)
Informare e saper negoziare le attività e gli obiettivi
con gli allievi
dare agli allievi la possibilità di definire i propri obiettivi
dare preventivamente agli studenti una rubrica di
obiettivi relativi all’argomento / percorso da affrontare,
in modo da renderli consapevoli del significato
dell’attività
presentare gli argomenti in anticipo (qualche giorno
prima ad esempio)
dare materiale per una prima ricognizione in modo da
assistere alle lezioni con qualche informazione
sull’argomento
1 - ATTEGGIAMENTI E STRATEGIE DEL DOCENTE
(Marzano e Marzano 2003)
parlare con gli allievi dei loro interessi
salutare singolarmente e per nome ciascun
allievo
individuare un piccolo gruppo di alunni e parlare
con loro a pranzo
discutere di avvenimenti che coinvolgono i propri
studenti (musica, giochi, sport, ecc.)
complimentarsi per i successi extrascolastici
salutare ciascuno quando entra e quando esce
dalla classe (alla porta).
1 - ATTEGGIAMENTI E STRATEGIE DEL DOCENTE
(Wolk2003)
gestione dello spazio in modo che
l’insegnante possa muoversi e andare vicino
a ciascun alunno
attribuire la proprietà di idee e suggestioni
agli alunni
incoraggiare tutti a partecipare alle
discussioni
mettere in atto atteggiamenti avalutativi
Scegliere
Importanza della scelta
di prendere le decisioni,
di essere responsabile del proprio
apprendimento (spesso è già tutto deciso
dai docenti, dai programmi, ecc.)
insegnare la responsabilità,
dare competenze
SCEGLIERE NELL’ ATTIVITA’
Decidere le modalità di esecuzione di compiti
(rispetto ad un argomento: un
approfondimento, un testo riassuntivo, un
poster, una presentazione)
Decidere le modalità di organizzare una
ricerca
Decidere sugli spazi da impiegare
Decidere sull’organizzazione del tempo
Decidere gli esercizi da fare
Decidere i compiti a casa (Austria)
Presentare, illustrare
Presentare il proprio lavoro ai genitori
Presentare le attività della classe
Allestire mostre
Allestire make learning visibile
PROGETTARE E VALUTARE
Progettare insieme un’attività
Costruire assieme criteri valutativi
Costruire prove di autovalutazione
Elaborare rubriche di valutazione
1 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’ AULA
pianificare bene la giornata scolastica
evitare tempi morti
evitare interruzioni
evitare disturbi, proteggere l’aula
dare 30 sec. - 1 minuto prima di rispondere ad una
domanda
2 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’ AULA
Evitare il comportamento «alzare la mano»
quando possibile
Evitare quando è possibile il comportamento
«parlo a tutti» (chi di voi mi sa rispondere,
bambini, state attenti, ragazzi alzatevi in piedi,
ragazzi state zitti); preferire il comportamento
personalizzato
3 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’AULA
arrivare almeno 10 minuti prima a scuola per
entrare in sintonia con l’attività
preparare per tempo i materiali per far lavorare gli
alunni
avere sempre a disposizione attività di riserva
4 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’AULA
 gestire in modo fluido il passaggio da
un’attività all’altra (evitare le transizioni
lunghe, disturbanti)
avere chiaro quello che si intende fare nella
giornata e condividerlo con gli allievi
evitare di voler controllare tutto
1 - I RITMI DELLE ATTIVITÀ
Spaced repetition: dopo un certo intervallo viene
riproposto quel determinato materiale di
apprendimento che era stato oggetto di una
precedente attività
Spacing effect: si impara meglio se le attività
vengono organizzate per brevi step e riprese
successivamente per tempi più lunghi, piuttosto
che lavorare intensamente per un breve tempo
Stacco: si impara meglio se le attività sono
intervallate da brevissimi stacchi che impegnano
aree diverse del cervello e l’intera dimensione
corporea, piccole danze, ascolto di musica, breve
conversazione mirata
RITI
accoglienza / ingresso salutare dando la
mano
«warm up» entrare in funzione
presentare la giornata (settimana, anno) –
il timetable, il planning
i ritmi: quanto dura un’attività? Lo sforzo
di considerare i tempi
la sintesi e la conclusione
RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI
Autonomia
Relazione
Partecipazione
AUTONO
Responsabilità
Flessibilità
Consapevolezza
(CM 3/2015)
Insegnamento
diversificato
Lavoro ai tavoli e agli
angoli con diversi
raggruppamenti
Lavoro cooperativo:
divisione dei compiti per
gruppi, per singoli, per
coppie
Lavoro individuale, di
coppia, di gruppo
Rotazione
LEZIONE FRONTALE
Il timetable
Iniziare bene: cosa impariamo
La spiegazione
La discussione
Le modalità di risposta (sottolineare,
esprimere emozioni, domande)
Costruire mappe, individuare parole-chiave
Esercitarsi,
Concludere bene: cosa abbiamo imparato
GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELL’AULA
Gli spazi, gli arredi, la disposizione
L’ordine e l’organizzazione
La comunicazione visuale (lo spazio
verticale)
La voce
Le consegne
I materiali
……
La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
L’informazione degli alunni: il planning delle attività
Incarichi: chi fa che cosa, riti e routines
Il lavoro personale
•Il metodo di studio
•Le procedure condivise
•I ruoli del docente
•La diversificazione dell’insegnamento
•I raggruppamenti
•Lavorare in contemporanea
•Ruotare le attività
•L’uso dei materiali didattici
Pannelli, cartelloni, poster
I compiti a casa
Esercitazioni e compiti autentici (situazioni-problema CM 3/2015)
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