1 Trimestrale di Dermatologia Cosmetologica Quarterly Review of Cosmetic Dermatology Volume 4 - Number 1 J anuary/March 1986 ISSN 0392-8543 Sped. abb. post. gr. IV 0 70 ii Officiai Journal of International Society of Cosmetic Dermatology INTERNATIONAL EDIEMME Per Campioni Medici e Documentazione Scientifica: Lieder Mavi Distributrice Via Filippo Bernardini, 22 00165 Roma Tel. (06) 63.84.348 Produzione e confezionamcnco di cosmetici e presidi medico-chirurgici esclusivamente per conto térzi, Preservami e materie prime per uso cosmetico e derm6farmaceutico. Third-pany manufacruring and packaging of cosmetics and mcdical-surg ical aids Prescrvams and raw materials for the cosmetics and dermopharmaceuticat industries Resea rch and development of formu lations Microb iologica! contro! and research -..... o LA RICERCA SCIENTIFICA NELLA DERMOCOSMESI PRODOTTI PER VISO E CORPO Detersione MAVIGEN LATTE MAVIGEN GEL ALFA 4 MAVIGEN SAPONE Detergente fisiologico Tonico analcolico Biosoluzione acida Detergente al collagene Idratante al D-collagene Nutriente alle vitamine Ph e sebonormalizzante I• Trattamenti specifici ALFA STRIA ACROMOS Smagliature e rughe Iperpigmentazioni cutanee Sole e pelle MAVISOLE MAVISOLE MAVISOLE MAVISOLE MAVISOLE 3 6 9 15 DOPO Per pelli normali ad effetto rapido Idratante per pelli delicate Filtro totale nelle iperpigmentazioni anomale Per le labbra e le zone più sensibili Arrossamenti cutanei post-sole PRODOTTI PER CAPELLI MAVIGEN SEBO MAVIGEN SHAMPOO MAVIGEN FORFORA AMINO PIL Nella eccessiva secrezione sebacea Al collagene per lavaggi frequenti Contro il ristagno della forfora Aminoacidi solforati - Uso topico .. Protezione e normalizzazione BALSAMO ZPT BALSAMO LPO Antiforfora . Protettivo: elimina le doppie punte INTEGRATORI DELLA DIETA PROTEOGEL TIO GEL BI OESSE BETAEFFE Sferule di gelatina da 500 mg Sferule di gelatina e 1-Cistina da 200 mg Tavolette di Fe, Cu, Zn, gelatina e 1-Cistina Capsule di 13-carotene, vit. E e F Aveeno è la scelta più naturale per l'igiene di tutti i tipi di pelle, anche le più delicate e sensibili, o affette da patologia. Aveeno è infatti un derivato naturale ricco di proprietà specifiche: quelle dell'estratto colloidale d'avena. Aveeno deterge, idrata e proteg, ge nel pieno rispetto del film idrolipidico e svolge inoltre un'esclu, siva azione lenitiva e decongestionante. Aveeno è la linea natu, rale.di igiene più indicata per prevenire diverse patologie cutanee. veeno ~ linea naturale di igiene e dermatologia -Aveeno Normale. per pelli normali o tendenzialmente grasse, Aveeno Oleato, per pelli secche o disidratate, Aveeno Bambini: polveri per bagni ad azione detergente, protettiva, idratante e preventiva. ...___ Aveenobar. per pelli normali o tendenzialmente grasse e Emu~ per pelli secche e disidratate, sono detergenti solidi senza sapone, molto delicati e particolarmente adatti all'igiene quotidiana. .... --- -·-.... Olio di Aveeno: olio per bagni. Indicato per la detersione e idratazione di ogni tipo di pelle, in particolar modo quella dei bambini. Si può usare anche senz'acqua. Le pratiche dosi autosigillanti ne permettono un uso parziale. ....,,,,,,,. Acnaveen: detergente ideale per pelli grasse e con tendenza acneica. Micaveen: oltre al potere detergente dell'avena, assicura un'azione disinfettante. e)f1Y15" l, • ~ , l:r~ ~~; .~ -- -·-- . ~- ...... Aveeno Piedi: polvere per pediluvi. Rinfresca, deodora e deterge i piedi in modo del tutto naturale ed esercita una benefica azione emolliente e dermoprotettiva. ' -----~·IM '~ •·1~ t ..... Aveeno Liauido: latte detergente per la pulizia senz'acqua. Particolarmente indicato per la pulizia del viso e delle pieghe dei neonati. E in tutti quei casi dove è sconsigliato l'uso dell'acqua. ; ì _... Sebaveen: detergente per capelli grassi e con forfora. Alla delicata detersione propria dell'estratto colloidale d'avena, Sebaveen associa una spiccata azione antiseborroica e antiforfora . Consigliato anche per lavaggi frequenti. Aveenoderm: crema protettiva idratante. Rende la pelle impermeabile agli agenti esterni pur non impedendo la normale traspirazione cutanea. Particolarmente indicata per pelli esposte a stimoli irritativi esterni e delicate, come quelle dei bambini. / · Emulave Fluido: detergente liquido senza sapone, protettivo, adatto per la detersione frequente di tutte le parti del corpo, comprese quelle intime. --~-~---.:.·--·--·-----·-------··---··--·--- DERMATOLOGIA COSMETOLOGICA A cura di P. Morganti e L. Muscardin Sezione IX Annessi cutanei e dermocosmesi Ed. International Ediemme 30 31 32 33 Indice 1° Volume Sezione I Considerazioni Generali 1 Cenni storici 2 La bellezza della figura umana Sezione II Fisiologia e biologia della cute 3 4 S 6 7 Sviluppo della pelle La struttura della cute Biochimica e fisiologia dell'epidermide Biologia del tessuto connettivo Sistema vascolare ed innervazione della cute Sezione III La cute come organo di assorbimento 8 Nozioni basilari sulla permeabilità e sull'assorbimento 9 Membrane e assorbimento I O Metabolismo della cute e degli annessi cutanei Sezione IV Chimica e chimico-fisica dei preparati topici 11 Materie prime e principi attivi di uso cosmetologico 12 Emulsioni ed emu lsionanti 13 Tensioatlivi di uso cosmetico 14 Gli antiossidanti e i fenomeni ossidativi dei grassi I S Antimicrobici e preservanti cutanei 16 La profumazione dei cosmetici 17 Chimica e tossicologia dei coloranti 18 Prodotti cosmetici in aerosol Indice 2 ° volume Sezione V Trattamenti dermocosmetici del viso e del corpo 19 Detersione, protezione e normalizzazione della pelle 20 La cosmesi per l'uomo 21 Cosmetici per bambini 22 Preparati per il bagno 23 Maschere e peeling 24 I depilanti Sezione VI La cute senile 2S Invecchiamento cutaneo 26 Il trattamento della cute senile Sezione VII Cosmetici e psiche 27 Aspetti psicosomatici e somatopsichici in dermatologia cosmetologica Sezione VIII I danni cutanei 28 Patologia cutanea da cosmetici su base immunologica 29 Danni da cosmetici Ghiandole sudoripare e sebacee Deodoranti e ant isudore Struttura e proprietà dei capelli Detersione, protezione e normalizzazione dei capelli e del cuoio capelluto 34 Cosmetici decorativi ad effetto duraturo 3S Le unghie 36 Prodotti decorativi ad effetto temporaneo s uperficiale Indice 3° Volume Sezione X Seborrea e dermocosmesi 37 Caratteristiche chimico-fisiche e funzioni fisiologiche del sebo 38 Produzione e modificazioni del sebo nel sano e nel seborroico 39 Influenza dei trattamenti cosmetologici sui lipidi di s uperficie del v iso e del capillizio 40 Attività ormonale e ghiandole sebacee 41 Il problema terapeutico dell'acne 42 Possibilità terapeutiche nella seborrea Sezione XI Melanogenesi e dermocosmesi 43 Il sistema pigmentario 44 Filtri solari, pigmentanti diretti e <lepigmentan t i Sezione XII Mucose orali e dermocosmesi 4S La salute della bocca e dei denti 4S Profilassi ed igiene dei denti e d ella bocca 46 Preparazioni cosmetiche per la cavità orale Sezione XIII Prodotti speciali 47 Omeopatia e cosmetici 48 Soluzioni per lenti a contatto 49 Cosmetici ipoallergenici SO Cosmesi su basi naturali Sezione XIV Trattamenti estetici correttivi SI Interventi correllivi di chirurgia plastica S2 Laserterapia S3 Crioterapia S4 Principi di mesoterapia SS Ionoforesi S6 Interventi correttivi di «Camoufflage» Sezione XV Controlli dermotossicologici 57 Valutazione delle mater ie prime e dei cosmetici finiti 58 Controlli tossicologici delle materie prime e del prodotto finito S9 Cosmetognosia: Funzionalità ed efficacia dei prodotti cosmetici Sezione XVI Problemi normativi e di marketing 60 Nozioni di marketing e di pubblicità 61 Grafica pubblicitaria: implicazioni psicologiche 62 Normative di legge sui cosmetici nei vari paesi del mondo N• POSTE 387 2SO ITALIANE " M~ o,. .,, "'• ~( - ~ ~t ao .. ~u ~ ~~ ·(r4°1,J,l~~w Dur ing the International Meeting «A New Look at Old Skin: A Challenge to Cosmetology» progressively numbered special cards were issued in a limited number of copies (1500). This card has a stamp, especially designed far the occasion, that is now par t of the museum of the Italian Post-office. A limita teci number of both cards and covers «firs t day issue» a re still available at EDIEMME . Cover «First day issue» Special card «First day issue» L. 2.000 $ 2 L. 5.000 $ 3 A new look at old skin : A challenge to cosmetology l st lnternational Meeting on Cosmetic Dermatology, Rome,ltaly, March 7-9, 1985 Editors: P. Morganti, W Montagna The proceedings contained in this volume provi de a comprehensive view of the different aspects of the skin aging with its cosmetological implications Readership: Third year undergraduates, research workers in the field of Cosmetic Chemistry, Biochemistry, Medicine, Pharmacy and Pharmacology, researchers and managers working in the cosmetic and pharmaceutical industries. Contents (main chapters) The problems of the aged (R. Butler) Nutrition and aging (M. Proja) Common structural changes in aging hurnan skin (W. Montagna) An overview of phypsiological changes (B.A. Gilchrest) The skin as a barrier and a homeostatic compartment of the body (G. Esposito) Skin collagen cross links natural and unnat ural (J.P. Bentley) Aging changes in the mucus membranes (A. Jarrett) Changes in cutaneous appendages (F.J.G. Ebling) Sebum secretion rates in re lation to age: A new look (J.S. Strauss) Aging Skin and Sun Damage (F. Serri, L. Celleno) Sunlight, age and skin cancer (J.C. van der Leun) Stereology of the skin surface: a comparison between ageing and UV-i nduced darnages (P. Corcuff) Cosmetic wri nkle smoothing (A. Meybeck) Collagen in cosmetic forrnu lat ions: A contribution to research on aging skin (I Beyssac) The cosmetic maneuver in elderly women (A.M. Kligman) Essential fatty acids and skin aging (P. Morganti, S.D. Randazzo) Treatment cosmetics and aging (L.C. Calvo) A NEW LOOK AT OLD SKIN: A CHALLENGE TO COSMETOLOGY Proceeding of 1. si lntern alional Meeling on Cosmetic Dermatology, Rome, ltaly, March 7-9, 1985 1985, 17-24 cm. Approx 300 pages. Hard-bou nd U.S. S 40 Edilors: P. Morganti, W. Montagna In l taly L. 80.000; $ 40 ali other countries (prices subjects to chan· ge without notice) ISSN 0393-5779 Order form In the USA & Canada: distributed exclusively by SCHOLIUM INTERNATIONAL INC. 265 Great Neck Road Great Neck, New York 11021 In Europe and other Countries: INTERNA TIONAL EDIEMME Via F. Bernardini 22 00165 Rome ltaly ~---·--------- ---------- ---------- -- -- - --------------·------ ---- - ------------- --------------- - --- --- --- D Please send .................................. Copy(ies) of: Orders from individuals must be pre-paid (publisher pays postage) O I enclose O cheque O bank draft O Charge my credit card: O Mastercard Cl Visa Card n ............................................. Exp. Date ........................................... Signature O Please send invoice (and add postage) Name .................................................................................................................................................. . Address .............................................................................................................................................. ................................................................... Post Code ................................................................... Signature Date .............................................. .. .. .. .,..... ..... . .ty Trimestrale di Dermatologia Cosmetologica Quarterly Review of Cosmetic Dermatology ED ITOR P. MOR GANTI Ph. D. Professor of COS METIC CHEM ISTRY an d APPLIED COSMETOLOGY UNIVERSITY SCHOOL for COSMETOLOGISTS CATHOLIC UNIVE RSITY or ROM E Via F. Bcrnardin i, 22 - 00165 Romo (lta ly) ASSOCIATE E DITOR S.D. RANDAZZO M. D. Professor or EXPERIM ENTAL DERMATOLOGY UNIV ERSITY OF CATANIA Via Iacona, 7 - 95124 Catania (ltaly) ASSISTANT ED ITORS M.B . JAMES M. D. JA MES C LI NIC 128 E F ron t Street Pcrrysburg (O l1io) USA EOITORIAt ADVISORY BOARO P. AGACHE G. B ELLO MO NTE W. F. BERGFELD B. BERRA R.CAPUTO D. CERIMELE E. CHIACCHIERINI J. COTTE M.A. DINA F.J.G. EBLING A. FIDANZA D. GRAFNETTER J.A. GRA HA M B. G UA RNERI A.J. JOUHA R F.H. KEM PE R A.M. K LJGMAN N. LOPRIENO S . MADDIN G. MAZZONE C.L. MENEGHI NI G MICA LI W. MONTAGNA L. MUSCARDI N N. ORENTREICH E PANCONESI R. PAOLETTI \V. E . PARISH G. PROSERP IO L. PUGL!S I V. QUERCIA \V. RAAB G. RABBIOSI A. RE BORA A. RIBU FFO G. SALVATORE A. SA NNA P. SANTOIANNI H. SCHAEFER MD. Prof. of Dcnnat. Ccntre Hosp. Rcgional de Bcsançon (f) CChcm, Prof. or Chcm .. Food Dcpa rt. lst. Sup. Sanità - Roma(!) MD, FACP Clc\'cland Clinic Ohio (USA) DSc. Prof. or Biol. Chem. Uni\'. of Milano (I) MD, Prof. ami Chairman, Dcpart. of Dermat. Uni\•. of Milano (I) MD, Prof. ~rnd Chairman. Dcpart. of Dermat. Univ. of Sassari (l) CChcm, Prof. and Chai rman, Dcpa rt. Techn. of Commerce Un i\'. of Roma [I) DSc. Prof. of Cos met.IPIL Lyon (f) MD. Prof. anù Chairman. Oepart. of Pa tl1ol. Anat. Catholic. Unh-. of Roma (IJ DSc, PhD, Prof. of Zoology Uni\'. of Shdficld (GB) DSc. Prof. an<I Chairman, Ocpan. of Physiol. Univ. of Roma [I) PhD. lnst. for Clin ica! and Exp. Medicine Prague (CS) B.Sc., PhD. Dept. Dermatology Un ii·. of Pcnnsyl\'ania (USA) ~·10, 1w F. SERRI A. SERTOLJ A. STAMMATI I. T AD DEI H. TRONNIER V. VALKOVIC J.B. WILKINSON Prof. ond Chairma.n, Depart. of Dcrm at. Univ. or Messina (l ) M.B .. M RSC Bcaconsficld (GB) MD, P rof. and Cha irman, Dcpart. of Pharmacol. and Tox. Un i\'. Munster (D) MD. PhD, Prof. of Dermatol. Uni\'. of Pcnnsyh·ania Philadelphia (USA) DSc, Prof. of Gencti cs Univ. of Pisa (I) MD. ERCP Clin. Prof. De rniatol. Div Derma t. Uni1. Br. Columbia, Vancou\'Cr [C) MD. Prof. and Chairman. Depan. of Pharmacol. and Tox. Uni\'. of Catania (I) M D, Prof. and Chairman. Dcpart. of Dcrmat. Un i\', of Bari O) MD. Prof. a nd Chairman , Dcpart. of Plastic Surgery Univ. of Catania (I) DSc. Prof. of Dcrmat. Oregon Hcalth Scicncc Uni\•c 1-sit y (USA) MD, Prof. of Dcrmat. Ccntre Hosp. Regional IDI Roma (I) MD, Clin. Assoc. P rof. of De rmat. New York (USA) MD, Prof. and Chainnan, Dcpart. of Ocrmat. Univ. of Firenze (I) MD, Prof. anù Chairman, Depart. of Pha rmacol. a nd Tox. Uni v. of Mi lano(!) MA. PhD. BVSc, Hcad of En' ironmcntal Safcly Dìvision, Unilc\·cr Research Shan· brook (GB) CChem. Prof. !ne. of Cosmet. Chcm. Uni,·. of Torino (I) DSe, P rof. of Pharmacog nosy Univ. or Milano (lJ CChem. Prof. of Chcm., Depart. of Pha rm. Chcm. lst. Sup. Sanita Roma (I) MO. Prof. and Chairman, Depa rt. of Dermat. Unii·. of Wien (A) MD. Prof. and Chairman, Depan . of Dermat. Univ. of Pavia (I) MD, Prof. and Chairman, Depart. o[ Dcnnat. Univ. of Gcno\'a (I) MD. Prof. and Cha irman, Dc part. of Dcrmat. Univ. of Roma (I) CChcm, Depart. of Toxicol. lst. Sup. Sanità Roma (I) MD, Prof. and Chairman. De part. of Microbio!. Catholieh. Uni\'. o f Roma (I) MO. Prof. and Chai rman, Depart. of De rmat. Univ. of Napoli (I) MD. Ph D, Prof. and Chairman, Depart. of Phannacol. CIRO So phia-Ant ipolis Valbon- rr' \10 , prof. and Chairman, Dcpart. of Dcrmat. Catholic Univ. o f Roma (!) ~10. Assoc. Prof. of Allergie and Occupational Derrnat. Univ. of Firenze (I) OSc, Oepart. of Toxicol. l st. Sup. Sanità of Roma (l) B.Sc., Prof. and Chairman, Oepart. of Pharmacol. Science, Univ. of Siena (!) MD, Prof. and Chairman. Depar t. of Dermatol. Stadtischen Klini ken of Donmunc.I (D) CC hcm, Prof. of Physic Ruder Boskovié Inst. of Zagreb (Y) MA, BSc. CChcm, FRSc, Hon. Visit. Prof. Uni\'. o f Surrey (GB) GENERAL INFORMATION The JOURNAL OF APPLIED COSMETOLOGY is an international journal devoted to publishing originai papers, reviews and other mate riai which represent a useful contribution to research on the skin and on cosmetics. It is aimed at cosmetic chemists, dermatologists, microbiologists, pharmacists, experimen tal biologists, toxicolog ists, plastic surgeons, and al! other scientists working on products which will come into contaci with the s kin and its appendages. The Journal is publishcd quarterly both in English and I talian. It is distributed to cosmetic chemists, dermatologists, plastic surgcons, medicai and pharmaceutical schools, medicai libraries, selected hospitals and research institutions throught the world, and by subscription to any other in teres ted individuals or organizations. Statements and opinions expressed are persona! to the respective contributo1·s and are not necessarily endorsed by the Editor(s), Advisers, Publi sher s or Distributors of this Journal. COPYRI GHT Submittcd materiai must be the originai work of the author(s) and must not have been submilted for publication elsewhere. By submitting a manuscr ipt, the aut hors agree that the copyright for their articles is transferred to the publisher if and when the article is accepted for publ ica tion. None of the conteni of this publica tion may be reproduced in whole or in part, lranslat ed, stored in a retrieval system, or lransmitted or distributed in any form or by any mcans (eleclronic, mechanica l, photocopy, recording or otherwise) wilhout the prior written permission of thc Publi shers. Sections of J o urnal The following sections will be features of the Journal: Originai Laboratory Studies: descriptions of originai investigative laboratory research in cosmetics and related areas. Special Reports: llcms of special interest to the readers, including reports on meetings, societies, legislation, etc. Generai Articles: scientific articles of generai interest to our readers will be considered for publication. These articles should be concerned with newer developments in such related fields as dermatology, biology, toxicology, etc. Short Communications: the lenght should not exceed 5 typewritten pages with not more than 3 figures included. Headings ("Materials", "Discussion", etc.) as well as Surnmaries are to be omitted. If accepted, these submission will appear in print in a very short time. Letter to the Editor: comrnents on Journal articles are invited as well as brief contributions on any aspects o[ cosmetic science. Letters may include figures, and/or references, but brevity is necessary. Guest Editorials: concise, authoritative, s ubstantiated commentary on specific topics of contemporary interes l. Book Reviews: books and monographs (domestic and foreign) will be reviewed depending on their interest and value to subscribers. Send materiai for review to the Editor, Dr P. Morgant i. No such materia i will be returned. Address: ali papers should be s ubmitted to: Dr. P. Morganti INTERNATIONAL EDIEMME Via F. Bernardini, 22 00165 ROME - Ita ly Tel. 06/637.87.88 INFORMATION FOR AUTHORS Papers must be s ubmitted in English. Authors whose mothe r tongue is not English should arrange for their manu scripts to be written in proper English prior to s ubmission. Ita lian authors must submit their manuscript s hoth in Italian and in English. Procedure of Submission of Manuscripts: submit three copies of both the manuscript and ali illus trative materiai to the above address. Organizalion of 1/ie Ma11uscrip1: inves tiga tive s tudies should be o rganized as follow: tit le, abstract page, introduction, materiai a nd met hods, results, discussion, acknowledgments, references, legends for figures, tables. Ali pages should be numered consecut ively starting with the abstract. The entire manuscripl is to be typewr illcn, double-spaced, and with 3 cm margins. Trade names musl be capitali zed: the common name for compounds may be used if the formai chemical name as cstablished by inlernational convention is given after the fi rs t use. Any abbreviations other than those which are generally accepted musi be defined. In the lext, references to dual authors will use both surnames throughout. For multiple authors, use the surnames of ali authors al the firs t reference and on ly thc first author followed by "et al." thereafter. Please mark in the margin of the manuscript the desired position of the figurcs and tables. To allow faster publication only set of proofs will be furnished to the author including the figures and tables in their final position. Tille page: list the title, name(s) and degree(s) of author(s), clepartment(s) and institution(s) al which the work was clone, city, state, and postai code. Any preliminary report or abstract of the work should be referred to as a footnote lo th e title. Summary: each paper must be headed by an English language title of not over 70 c haracters (including spaces) suitable for use as a running head and must also be precedcd by an English s ummary not exceecling 300 worcls typed double-spaced. Thc summary wi ll include stalements of the problem, mcthocl of study, resu lts, and conclus ions. Since this summ ary wi ll be used by absl racting journals. il musl be self-explanatory and shoulcl nol include abbreviations, footnotcs, a nd references. Footnotes: should be listed consecutively at the bottom of the page on which they fall. designateci by the following symbols in order: *, +, +, §. II, "*, etc. Key Words: key words for computerised storage and retrieval of information should be incorporated in the summa1-y. References: the references have to be a bbreviated as listed in the Index Medicus. The style of the references musi conform lo the cxamples given below: l) Robbins CR, Kellych (1970) Aminoacid composition of human hair. Text Res J 40:891-896. 2) Strehler BL (1977) Time, cells and aging 2nd edn. Academic Press, New York 3) Ebling FJ, Rook (1972) Ciclic activity of the follicle. In: Textbook of dermatology 11, Blackwell, Oxford, p. 1567-1573. lllustrations: fi gures should be numbered consecutively using Arabic numerals, Tables should be numbered consecutively, using Roman numeral s. Ali photographs should be black and white, glossy ami unmounted. Th e number and size of illustration should be restricted to the minimum needed to clarify the text. Authors requiri ng extra space for illustrations will be charge accordingly. This is a lso the case for color illustrat ions. Ali figures, photographs, graphs, or diagrams should be submitted on separate sheets. Animai Experiments: descriptions of animai experiments shoudl include full detai ls of the types of animai used (inbred, etc.) and the conditions under which they were ke pt (standard diet, etc.). Trade Names: ali common eosmetic ingredients should be referred to by their generic names, as indicateci in the latest edition of CTFA Cosmetic Ingredienl Dictionary, and the European Pharmacopeia. Ifa materiai is not listed, then the t rademarked name can be used, with the chemical composition given in footnotes. INFORMAZIONI PER L'ABBONAMENTO L'abbonamento a nnua le comprende quattro numeri. È possibile ottenere abbonamenti a prezzo ridotto da parte dei ricercatori che lavorano presso Istituti che abbiano sottosc ritto almeno un abbonamento a prezzo normale. L'Editore potrà fornire a richiesta notizie piu dettagliate. Le sottoscrizioni di abbonamen to possono essere effettuate mediante assegni postali, bancari, di conto corrente o per contanti indirizzandoli a: L'IVA è a carico dell'editore, non detraibile dall'abbonato a norma art. 74 lett. C DPR 633/72. INTERNATIONAL EDIEMME ·Via Filippo Bernardini 22, 00165 ROMA (c/c bancario n. 27/4328 Banco di Napoli Ag. 20) SOTTOSCRIZIONI ANNUALI Italia L. 60.000 - Altre Nazioni $ SO Numero singolo L. 16.000 Numcrn arretrato L. 20.000 Per la pubblicità di questa rivista: Concessionaria Italiana Pubblicità G & V s.r.l. - Via Savona, 94 - 20144 Milano -Te!. (02) 422S907-42319 10 SUBSCRIPTION INFORMATION Subscriptions are ent e1·ed on a calendar year basis only and include four regular quar t erly issues. 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Odc1e ;):'i ncL e ~~ar~: AMERlCAN EXPRESS DINERS CLL"B cum'e11iè'11ce ullly crnd ma' 1 Card Number: Expiration date ....• I Please Pri>1t) Name Address C i t y - - - - - - - - - - -- - - - - -- - - - - - - - - Postal Code----- -- - - Country STAMP Spett. Direzione «JOURNAL OF APPLIED COSMETOLOGY)) INTERNATIONAL EDIEMME Via F. Bernardini 22 00165 ROMA (ITAL Y) STAMP Spett. Direzione «JOURNAL OF APPLIED COSMETOLOGY)) INTERNATIONAL EDIEMME Via F. Bernardini 22 00165 ROMA (ITALY) Volume 4, Number 1, 1-54 (January/March 1986) Trimestrale di Dermatologia Cosmetologica Quarterly Review of Cosmetic Dermatology Contents Generai articles Disorders of skin colour and their treatment S.D. Randazzo, P. Morganti Guest Editorial 21 Common Structura l Cha n ges in Aging Huma n Skin W. Montagna Originai Laboratory Studies 39 Mu tagen icity test of the ha ir dye coupler 2-Methyl-5-N-{3-hydroxyethylaminophenol in the yeasts (forward-mutations a nd gene conversions) and in the human celi line (uds assays). N. Loprieno, G. Boncristiani Historical Special Report 47 Marvelous Secr ets W. Montagna, P. Morganti 51 Book Review XXI Announcements . J. Appl. Cosmetol. 4, 1-20 (January/March 1986) Disorders of skin colour and their treatment S.D. RANDAZZOI, P. MORGANTI2 1 Department of Experimental Dermatology - University of Catania, Via Iacona, 7, 95124 - Catania (Italy) 2 University School for Cosmetologists Catholic University of Rome - Via F. Bernardini, 22 - 00165 Roma Received: lune 24, 1984. Key words: Skin Color Disorders, Hypercromia and Leucoderma Treatments, Derma! Hypermelanosis, Depigmenting Cosmetics, Cosmetic Cutaneous Pigmentation, Camouflage. Synopsis A beautiful skin, keeping its natural and originai colour, is very important to human well-being. Socia! relationships, above ali with the other sex, can be seriously handicapped by blemishes, particularly on the exposed areas. Skin colour is genetically determined and is different in various ethnic group, ranging from whitealbin to brown-black. Melanins play the most important rote, protecting the skin against damage from sunburn. Pigment production inside melanocytes, migration and final splitting up of melanin, variably influence skin pigmentation. Hyper and hypochromias can ben genetically determined or acquired: some relevant factors can be metabolic, en<locrinic, nutritional, hematic, chcmical, physical, therapeutical, inflammatory, inCectious. Thcre are no depigmenting agents available for systemic administration. Topica) therapy interferes on enzymo-proteic activity, is cytotoxic to melanosomes and definitely destroys melanocytes. Hydroquinone derivatives, retinoic acid derivatives, some corticosteroids and phenolic compound. Are mostly used for this purpose. Sunscreen photoprotection intends to avoid «dermatoheliosis», which includes pigmentations due to melanocytes photostimulation. When the area to pigment is less than 20% it is advisable to use topica! psoralens accompanied by light or sun exposure. When it's over 20%, ora) treatment is indicate<l together with PUVA therapy. When it's over 50% is is better to hleach normally pigmented residuai areas. A combination of cantaxantin and beta-caroten can be used in case of generai leucoderma, with the possible resu lt of a carrot-like coloring. Artificial tanning can be achieved using dihidroxyacetone solutions, which would intereact with horny layer keratins, inducing the formation of yellow brown cromophores. Maquillage-camouflage can ben restricted to those forms both hyper an<l h ypochromic, resistant to any treatment. Riassunto Il colore della pelle, secondo le razze e pertanto su base genetica, varia dal bianco-albino al bruno-nero. La maggiore influenza è determinata dalle melanine, che regolano il danno conseguente all'esposizione prolungata al sole. La produzione del pigmento nei melanociti, la migrazione e la disintegrazione finale della melanina , condizionano la variabilità dell'aspetto cromatico della carnagione. Il valore estetico della integrità del colore originario della pelle è notevole per il contributo all 'armonia della figura umana, specialmente per le regioni acroesposte. Le discromie comportano infatti difficoltà nell'inserimento sociale e nelle relazioni con l'altro sesso. Fattori ereditari ed acquisiti (metabolici, endocrini, nutrizionali, ematici, chimici, fisici, medicamentosi, infiammatori, infettivi, ecc.) determinano l'insorgenza di ipercromie o di ipocromie. Non esiste un trattamento depigmentante per via generale. Il trattamento locale agisce per interferenza sull'attività proteico-enzimatica, per citossicità sui melanosomi, per d istruzione definitiva dei melanociti. A tal riguardo si utilizzano derivati dell'idrochinone, dell'acido retinoico, alcuni corticosteroidi, composti fenolici, ecc. La fotoprotezione, mediante creme schermanti, ha lo scopo di impedire lo sviluppo delle «dermatoeliosi», che comprendono le pigmentazioni fac ili tate dalla fotostimolazione dei melanociti. Se l'area da repigmentare è inferiore al 20% della superficie cutanea è opportuno scegliere il trattamento locale con psoralenici e fotoesposizione; se è superiore al 20% è giusto eseguire il trattamento orale secondo il criterio della PUVA terapia; se è superiore al 50% è preferibile depigmentare le residue zone di cute normale. Nella diffusa leucodermia è riferita la possibilità di ottenere un 'abbronzatura-carota mediante l'associazione di cantaxantina e beta-carotene. L'abbronzatura artificiale si può conseguire con applicazioni di soluzioni a base di didrossiacetone che, interreagendo con le cheratine del corneo, provoca la formazione di cromofori di color bruno-giallo. Sia per le ipercromie che per le ipocromie, resistenti ad ogni trattamento, risulta utile il trucco cosmetico mimetizzante. 2 Skin colour Skin colour varies from white-pinkish to black both in different races (Caucasoids, Mongoloids, Negroids and Celtics) and within races, according to the ethnic group, age, different cutaneous areas, and environmental conditions (1-2). Dependent upon different phenotypes and various combinations of three genens pairs, there exist brown, bionde and red complexions within seven skin classes (3). Prolonged sun exposure affects and damages different types of skin in different ways. In other words, diverse reactions are seen in erythema preceeding tanning, in tanning itself, in possible risk of cutaneous aging, in immune response modifications (photoimmunology) and in possible appearance of cutaneous neoplasias (4-5). Skin colour depends variously on brown and red melanin pigments, on horny layer colouration (yellowish), on keratohyaline granules (greyish), on haemoglobin (red when oxidized blue when reduced) and on superficial blood circulation. Melanines fundamentally influences white-albino and brown-black complexions. Methods using light absorption and dispersion may measure skin pigmentation intensity (6). Melanocytes are scattered among basal layer cells, on an average of 1/4-1/10. They are dendritic cells which play an active role in the process of melanogenesis. Biochemistry of melanogenesis involves an amino acid (tyrosine) and a copper containing enzyme (tyrosinase) and along with molecular oxygen. End products are eumelanins which are high molecular weight polymers of brown-black colour which are insoluble in common solvents and phaeomelanins reddish in colour, soluble in diluted alkali, sometimes present in urine. Both types derive from dopaquinone. Pigment Disorders of skin colour and their treatment Il colore della pelle Il colore della pelle sfuma, in molteplici tonalità, dal bianco-roseo al nero, secondo le razze (caucasica e mongoloide, negroide, celtica) e, nella stessa razza varia, in rapporto al gruppo etnico, all'età, alle regioni cutanee, all'ambiente di vita (1, 2). In rapporto all'espressione fenotipica del colore dei capelli, in dipendenza della varia combinazione di tre paia di geni, si hanno i tipi bruno, biondo e rosso con sette varie classi di pelle (3). Differente risulta nei diversi tipi la risposta, e pertanto il danno, conseguente all'esposizione prolungata al sole, la comparsa di eritema prima dell'abbronzatura, la capacità stessa di abbronzarsi, il possibile rischio di invecchiamento cutaneo, le modificazioni della risposta immune (fotoimmunologia) e l'eventuale insorgenza di tumori cutanei (4, 5). I pigmenti bruno o rosso delle melanine e le tonalità dello strato corneo (giallastra), dei granuli di cheratoialina (grigiastra), dell'emoglobina (rossa se ossidata, blu se ridotta) del sangue circolante superficiale, contribuiscono variamente a comporre il colore della pelle e dei tipi di carnagione dal biancoalbino al bruno-nero. Con opportune metodiche, basate sul principio dell'assorbimento e della dispersione della luce, è possibile misurare l'intensità del colore della pelle (6). Intersecate fra le cellule dello strato germinativo dell'epidermide, nel rapporto di 1/4-1 /10, si trovano i melanociti, cellule dendritiche attive del metabolismo delle melanine. Il metabolismo biochimico della produzione del pigmento melanico si svolge per azione su un aminoacido (tirosina) e di un cuproenzima (tirosinasi) in presenza di ossigeno molecolare. Il ruolo fotoprotettivo è svolto solo dalle eumelanine. Dopo l'irradiazione, infatti, S.D. Randazzo, P. Morganti is formed in the melanosomes, produced by the melanocytes cytocrine activity, and transferred as melanoproteins to the epidermal keratinocytes and dermal melanophores. Finally, in the epidermis, pigment is eliminated together with cornea! celi or, even earlier, broken up by lysosomes activity. At least 25 genes account far the variation of skin and hair colour, influencing tyrosinase activity, cysteine enter into the melanocyte, melanosome quantity, migration and splitting. Melanocyte stimulating hormon (MSH), secreted by the pituitary intermediate lobe, is linked to the melanocyte membrane during the G2 step, while cyclic AMP releases and activates tyrosinase function. Skin colour modifications can seriously upset the himan psyche when excess or loss of pigment is present. The damage is even worse when facial or exposed skin areas are affected. Feelings of disgust can arise in social relationships, resulting in lack of acceptance and approvai. The unpleasant appearance is not only a matter of aesthetics, but can also be related to the fear of a possible disease or contagion. This may result in serious persona! handicaps in relations with the others, producing psychological problems and personality disorders (7, 8, 9). This then is a socia! necessity and importance to a possible ther.apy and treatment with a view to restoring the previous healthy condition, or at least of masking the cutaneous alteration. Disorders of skin pigmentation In 1982 Fitzpatrick (10) has classified 3 groups of melanin and melanocytes histhopathologic changes both of epidermis and dermis: 3 i melanosomi si raggruppano sul nucleo (fenomeno capping) proteggendo il materiale genetico della cellula, mentre l'eumelanina neutralizza i radicali liberi altamente lesivi degli organelli cellulari. La produzione di radicali liberi irritativi si accentua invece ad opera delle feomelanine e delle melanine miste (rosse o gialle) che risultano pertanto veri aggressori chimici, in presenza di radiazioni ultraviolette, nei soggetti a pelle chiara con efelidi e capelli rossi (6A). Il prodotto finale è rappresentato dalle eumelanine (di colore bruno-nero, alto peso molecolare, struttura polimerica, insolubili nei comuni solventi) e dalle feomelanine (rossastre, solubili nelle basi diluite, rinvenibili nelle urine) derivanti entrambi dal dopachinone. È a livello degli organuli citoplasmatici dei melanociti (melanosomi) che si attua la formazione del pigmento che passa, come melanoproteina, nei cheratinociti {epidermide) e nei melanofori (derma); il pigmento epidermico, infine, viene eliminato con le cellule cornee in esfoliazione o, ancor prima, disintegrato dai lisosomi. Almeno 25 geni regolano il colore della pelle e dei capelli determinando l'attività della tirosinasi, l'ingresso della cisteina nei melanociti, l'entità dei melanosomi e la loro migrazione e degradazione. L'ormone melanocitostimolante (MSH) della zona intermedia dell'ipofisi si fissa sulla membrana del melanocita in fase Gi, mentre l'AMP ciclico rende libera ed attiva la funzione della tirosinasi. Tenuto conto dell'alto significato estetico dell'integrità della cosiddetta facciata monumentale del corpo umano, rappresentata dal mantello cutaneo, è ben comprensibile il danno che deriva dalle modificazioni del colore individuale della pelle, sotto forma di discromie per eccesso o per difetto della componente pigmentaria. Maggiore valore bisogna inoltre dare alla misura del danno allorché 4 1. Leukoderma (white colour): a) Melanocytopenic hypopigmentation, characterized by lack of, or decrease in number of, epidermal melanocytes. b) Melanopenic hypopigmentation, characterized by lack of, or decrease in epidermal melanin quantity. 2. Melanoderma (brown colour): a) Epidermal hypermelanocytosis (increase in melanocytes number). b) Epidermal hypermelanosis (increase in melanin quantity). 3. Ceruloderma (blue or grey colour): a) Dermal Hypermelanocytosis (presence of melanocytes in the dermis). b) Dermal hypermelanosis (melanin deposits in the dermis) For sake of completeness we should al so include the group of «non melanic pigmentations », relateci to the forms caused by some organic product, such as bile pigments, haemosiderin, homogentisic acid, carotenoids, etc, or those other forms caused by heavy metals, accidental and voluntary decorative tattoos. It is worthwhile to keep in mind that the different clinical manifestations described in tables (I-V), are probably determined by a multiple aethiopathology (11-14). Moreover multifactorial hypercromia (haemosiderin, medicines, h eavy metals), cannot be considered solely melanic, since melanogenesis too is involved. Last but not least, some socalled primitive hypercromias (15) do appear in various cutaneous areas at different ages, while other forms appear only in connection with functional alterations of unknown aetiology, as it is the case of vitiligo. A curative treatment of hyper and hypochromias isn't therefore always so easy and successful attempts in pigmenting or depigmenting lesions are so infrequent. lt is better to avoid depigmen- Disorders of skin colour and their treatment il disturbo colpisce regioni scoperte, quali il volto. Infatti chiazze ipercromiche o leucodermiche del viso indubbiamente turbano i lineamenti di euritmia, così da influenzare, nei rapporti sociali, le impressioni di ripugnanza-repulsione o di gradimento-attrazione. Al fattore antiestetico della non uniformità e purezza della carnagione, si associa, inoltre, l'istintivo concetto dello stato di malattia e relativo timore di contagiosità. Di conseguenza le difficoltà che il soggetto constata, in particolar modo nelle relazioni affettive e sentimentali con l'altro sesso, incidono notevolmente sulla sua personalità e sul suo equilibrio fisiopsichico (7, 8, 9). È comprensibile, quindi, come le possibilità d'intervento, al fine di risolvere il problema estetico con mezzi capaci di ripristinare le condizioni normali del colore della pelle o di mascherarne il disturbo, abbiano notevole valore per le motivazioni sociali che il problema comporta. Le dermatosi discromiche Nel 1982 Fitzpatrick (10) ha classificato in 3 gruppi le variazioni istopatologiche della melanina e dei melanociti, in sede sia epidermica che dermica: 1. Leucodermia (colore bianco): a) Ipopigmentazioni melanocitopeniche (per assenza o riduzione del numero di melanociti epidermici). b) Ipopigmentazioni melanopeniche (per assenza o riduzione della quantità di melanina epidermica). 2. Melanodermia (colore bruno): a) Ipermelanocitosi epidermiche (per aumento del numero dei melanociti). b) lpermelanosi epidermiche (per aumento della quantità di melanina). 5 S.D. Randazzo, P. Morganti Table I Hypomelanosls due to genette factors Condition Inheritance Oculocutaneous a lbinism (complete, tyrosinase-negative) Oculocutaneous albinism (partial, tyrosinase-positive) Piebaldism (partial albinism) Autosomal recessive Chediak-Higash syndrome (piebaldismm, pale retinae) Autosomal recessive Autosomal dominant Autosomal recessive Cross syndrome (microphtalmos, hypopigmentation) Autosomal recessive Waardenburg's syndrome (deafness, hypopigmented iris, piebaldism) Autosomal dominant Phenylketonuria (oligophrenia, hypopigmentation) Tuberous sclerosis (epilcpsy, hypopigmentation) lto hypomelanos is (polidisplasia, hypopigmentation) Autosomal recessive Vitiligo Autosomal dominant Autosomal dominant Autosomal domina nt (probable preedisposing factor) ting, either aggressive attemps at mechanical or chemical, because of the potential risk of malignacies, like nevi, and Dubreilh melanosis. 3. Cerulodermia (colore blu o grigio): a) Ipermelanocitosi dermiche (per presenza di melanociti nel derma). b) Iperme lanosi dermiche (per presenza di depositi melanici nel derma). Hypercromias and their treatment Al fine di completare il panorama delle modificazioni del colorito della pelle va aggiunto il gruppo delle «pigmentazioni non melaniche », che comprendono le manifes tazioni ipercromiche dipendenti da sostanze che si producono nell'organismo (pigmenti biliari, emosiderina, derivati dell'acido omogentisinico, carotenoidi) o che vengono introdotte dall'esterno come alcuni metalli pesanti (oro, argento, mercurio, bismuto) per necessità terapeuti- We have only topica! therapeutic agent available for generai administration. Such agents can act interfering on ribosomial protein synthesis, blocking tyrosinase biosynthesis, inhibiting tyrosine-tyrosina se system, blocking melanin pigment transfer from melanosomes to keratinocytes, a ltering melanosomes organules, promptly scat- Disorders of skin colour and their treatment 6 Table II Acqulred hypomelanosls Generai factors Special conditions Metabolic Aminoacids deficiency or alteration (phenylalanine, tyrosine, cysteine); tyrosinase synthesis alteration. Endocrine Hyper and hypotiroidism, hypopituitarism, diabetes mellitus, hypogonadism. Nutritional Chronic pro te in deficiency, intestina) malabsorpti on syndrome. Che mie al Heavy metals (mercury, bismuth, zinc) interfering on cuproenzyme; oxidizing agents (peroxides, clorates, hy pochlorites) reducing agents (organic acids, glutathione); phenol derivatives (hydroquinone and monobenzyl monoethylether derivatives, butilamylphenols); cloroquine (phaeomelanins block); retinoic acid; corticosteroids. Physical Abrasive trauma; ionizing radiations. Miscellanea Psoriasis, eczema, pityriasis alba, pityriasis versicolor, treponematosis (syphilis, pinta, yaws), leprosy, sarcoidosis, lupus erythematosus discoid, scleroderma, Vogt-KoyanagiHarada syndrome). tering melanine granules, selectively destroying melanocytes. Hydroquinone 5 to 20% (as well as monoethyl and monobenzyl ether preparations) was the first product to be widely used. It is effective when used far prolonged treatment (16, 17), but t he high concentrations of 10-20% necessary far better results, enhance the risk of irritations resulting in erythema, oedema and desquamation. On the other hand, generally speaking, the more irritation one gets, the more evident the depigmenting effect. Hydroquinone at proper concentrations (2-5%) almost never caused irrevers ible damage, like Berloque dermatitis; its derivatives, monobenzyl and monoethyl ethers on the contrary, almost always caused irreversible depigmentations and qui te often in areas far from the site of primary application (18). che; infine vanno ricordati i tatuaggi per sostanze che giungono sulla pelle per cause accidentali (minatori, scalpellini, bom baioli) o per introduzione volontaria (tatuaggi decorativi). Nella schematica rappresentazione delle molteplici espressioni cliniche discromiche, riportate nelle tabelle I-V, è bene tener conto che probabilmente l'effetto discromico è determinato da più di una condizione etiopatogenetica (11-14). Inoltre non può essere considerata unicamente non melanica l'ipercromia provocata da fattori vari (emosiderina, farmaci, metalli) poiché contemporaneamente risulta stimolata anche la melanogenesi. Infine alcune ipercromie cosiddette primitive (15) si manifestano in sedi ed età variabili: altre forme discromiche poi compaiono solo se instaurano alterazioni funzionali non sempre chiaramente in- S.D. Randazzo, P. Morganti 7 Table III Hypermelanosis due to genetlc factors Condition Inheritance Epidermal location (brown color): Ephelides Lentigines; facial lentiginosis, periorificial, multiple Autosomal dominant (probable) Autosomal dominant (va riable expressivity) Neurofibromatosis (café-au-lait macules) Autosomal dominant with high penetrance and wide expressivity Albright's syndrome (fibrous osteitis, melanotic macules, endocrine disturbances) Variable: dominant sex-linked; autosomal recessive Periorbital melanosis Autosomal dominant Xeroderma pigmentosus Autosoma l recessive Fanconi syndrome (pancytopenia) Autosomal recessive Derma/ location (g rey-blue colour): Mongolian spot Uncertain Naevu s of Ota Uncertain Naevus of Ito Uncertain Blue naevus Autosomal dominant (possible greater penetrance in ma les) Incontinentia pigmentii (Bloch-Sulzberger) Dominant sex-linked (possible) Naegeli-Franceschetti-Jadassohn syndrome) Autosomal dominant Hydroquinone derivatives probably enter the melanosomes, interfering both with melanogenesis and intracellular metabolism (19). Melanocyte destruction would then be complete, in the sense of a negative post-reaction, producing achromia as a permanent re sul t. Reticular leukoderma, characterised by little achromic macules surrounded by an hyperchromic web ("confetto"), is then established (20). A preparation containing dividuabili, come risulta tipico in tal senso il caso della vitiligine. Per tali complessi motivi non è sempre semplice operare un trattamento patogenetico correttivo delle ipercromie e delle ipocromie; pertanto i tentativi di depigmentazione e di repigmentazione non sempre risultano coronati da facile o rapido successo. In ogni caso il trattamento depigmentante di tipo aggressivo (meccanico, chimico) è ovviamente da escludere per le lesioni po· Disorders of skin colour and their treatment 8 Table IV Acquired hypermelanosis Causative factors Condition (Brown colour) Metabolic Haemochroma-tosis (iron overload) Wilson disease (copper alteration), Gaucher disease (/3-glocosidasis deficiency, hepatolenticular degenerat ion, porphyria) Endoc rine Addison's disease (ACTH or MSH), ACTH and MSHproducing pituitary tumours ACTH therapy or oestroprogestins, pregnanc (melasma) Nutritional Kwashiarkor, sprue, pellagra, Vitamin A-C-B 12 deficiency) Chemical Arse nic, Busulfan, cyclophosphamide psoralens, bleomycin Physical Ultraviolet light, ionizing radiation, Trauma (bums, scratching, etc.) Misce llaneous Exanthems (ecze ma), Lichen planu s, Lupus erythema tosus discoid, Dermatomyosi tis, Sistemic Sclerosis, Urt icaria pigmentosa, Acanthosis Nigricans, Tumours. Condition (Grey, siate or blue color) Haemochromatosis Barbiturates, phenolphtalein, phenothialzines, chloroquine and hidroxychloroquine Pinta, erythema dyschromicum perstans, metastatic melanoma retinoic acid 0.1 %, hydroquinone 5% and dexamethasone 0.1 % is an equally effective depigmenting agent (21 ). Retinoic acid would allow pigment granules to disperse within the keratinocytes and while, speeding up epidermal cells turnover, would facilitate the elimination of the scattered pigment. Retinoic acid bleaching properties were discovered per chance when applied to acne pigmentary alterations (22). From that moment successful results were reached using it as a 0.5% cream and lotion in 89 cases af- tenzialmente tumurali (nevi, melanosi di Dubreuihl) per l'effetto stimolante che potrebbe provocare. Trattamento delle ipercromie Non esiste un agente depigmentante da somministrare per via generale. Le sostanze capaci di tale effetto, tutte di uso topico, possono agire per interferenza sulla sintesi proteica a livello ribosomiale, per ostacolo della biosintesi della ti- 9 S.D. Randazzo, P. Morganti Table V Non melanic hyperchromla Causative factor Condition Blood Purpuric capillaritis, dennatitis (ochre colour), hematoma, cryoglobulinemia, pubic phtiriasis Nutritional and metabolic Carotenodermia (carotenaemia), ochronosis, jaundice Chemical Amiodarone, mepacrine, lamprene, gold, silver, mercury, bismuth Accidental tattoos Miners, stone-cutters, mine-exploders, bitumenworkers, iron salts topica! therapy Decorative tattoos Coal (black), mercury sulphide (red), aluminous cobalt (blue), chromic oxide (green), cadmium su lphu r (yellow), iron oxides (brown) fected by pigmentary and post-inflammatory changes, chloasma, pigmentary dermatitis caused by purpuric angìodermatìtis. Since cortisone can limit hydroquinone and retinoic acid inflammatory properties, thanks to the cytotoxic and antimitotic activity of the preparation above named, it can allow a better therapeutic result. Among phenolic derivatives, the "para" preparations account for a depigmenting actioneg: paramethylcatechol, paraisopropylcatechol, paramethoxyphenol. Paramethoxyphenol 10% is widely used in France. Melanogenesis seems to be only slightly affected by short courses of therapy, evidence of which being a new hair pigmentation: on the other side long lasting courses of therapy would cause definite bleaching effects through melanocyte destruction induced by irreversible damage to the lipoproteic membrane. Though catechol derivatives are easier to handle than hydroquinones, a possible uneven action on menalocytes could provoke a lenticular leukoderma (23). rosinasi, per inibizione del processo tirosina-tirosinasi, per blocco del trasferimento del pigmento melanico dai melanosomi nei cheratinociti, per alterazione degli organelli dei melanosomi, per sollecita dispersione dei granuli di melanina, per selettiva distruzione dei melanociti. Il primo prodotto di largo uso adoperato in concentrazioni dal 5 al 20% è stato l'idrochinone (anche nelle varianti monoetil e monobenziletere); se la sua efficacia è in rapporto al prolungato trattamento (16, 17), le alte concentrazioni (10-20%) spesso utilizzate per ottenere un più rapido effetto, risultano rischiose per i conseguenti fenomeni irritativi (eritema, edema, desquamazione). D'altra parte, nella generalità dei casi, ad un maggiore segno irritativo corrisponde un più evidente effetto depigmentante. Mentre l'uso dell'idrochinone ai giusti dosaggi (2-5%) non ha quasi mai provocato danni irreversibili (dermatite di Berloque), i suoi derivati, monobenzil e monoetiletere, sono stati quasi sempre causa di depigmenta- IO Depigmenting cosmetic preparations have been formulated using ascorbile palmitate, amilparadimethylaminobenzoate or tetrahidroxybenzophenone as active ingredients, providing, however, no significant results. Trichloroacetic acid 50% in water in skilled hands is satisfactory to treat ephelids, lentiginoses and actinic keratoses. It is not, however, possible to forecast the cryotherapy effect (liquid nitrogen, solid C02 ), since this can sometimes leave heavy acropigmentation. Spoor and Lindo (24) classify 3 different chemical groups of bleaches : 1) Heavy metals, which would block copper inhibiting tyrosinase biosynthes is: mercury (ammonial, acid, cloridric compounds), bismuth (subnitrate and oxycloridric co mpound s), zinc (s ulfocarbonate). 2) Oxidizing agents, which would lighten through melanic pigment dis r uption: peroxides (hydrogen , sodium, zinc, magnesium), potassium clorates, sodium hypoclorits. 3) Reducing agents, which would induce leukoderma through their action on praemelanin: organic acids (acetic, ci tric, tartaric acid), lemon juice (ascorbic acid), glutathione. Bismuth subnitrate is associated with zinc oxide 5-6% and titanium dioxide (25)_ Ammonial mercury chloride 5-10%, is no longer allowd for U .S.A. and EEC cosmetic preparations, since its continued use can cause damage due to percutaneous absorption. Ascorbic acid can be easily oxidized, therefore it has been substituted with stabler agents as magnesium salt of ascorbic-3-phosphate 3% and palmitate or ascorbile oleate 3-5%, as emulsion pH 5.5-6. However, the results were neither significant nor had any scientific relevance. Nazzaro Porro and Passi original tria ls on acromizìng tinea versicolor pathogenesis, do report on some dicarboxylic acids as Disorders of skin colour and their treatment zioni irreversibili, anche in zone distanti dalla primitiva sede di applicazione (18). I derivati dell'idrochinone infatti diffondono a livello dei melanosomi, interferendo sia sulla melanogenesi che sul metabolismo intracellulare (19). L'effetto distruttivo dei melanociti risu lta così definitivo (dopo-reazione negativa) con conseguente esito acromico permanente. Si determina quindi il fenomeno della leucodermia a coriandoli, o reticolare, caratterizzata dalla formazione di piccole chiazze acromiche circoscritte da un reticolo ipercromico (20). Un buon effetto depigmentante è stato conseguito anche con l'applicazione di un composto contenente O, 1 % di acido retinoico, 5% di idrochinone e O, 1% di desametazone (21). L'acido retinoico provoca dispersione dei granuli d i pigmento nei cheratinociti e, accelerando il turnover delle cellule epidermiche, faciliterebbe l'eliminazione del pigmento disperso. In seguito alla fortuita constatazione dell 'effetto sbiancante dell 'acido retinoico negli esiti pigmentari da acne (22) abbiamo conseguito risultati favorevoli utilizzandolo sotto forma di crema e lozione allo 0,5% in 89 pazienti con esiti pigmentari, post-infiammatori, da cloasma e da dermatite pigmentaria da angiodermite purpurica. Il cortisone che ha tra l'altro capacità citotossica ed antimitotica, nell'associazione citata, contribuisce a contenere le capacità flogistiche dell'idrochinone e dell'acido retinoico, così da permettere meglio il proseguimento della terapia. Fra i derivati fenolici dimostrano di svolgere azione depigmentante i composti para: para-metilcatecolo, para-isopropilcatecolo, ed il para-metossilfenolo, ampiamente utilizzato in Francia al 10%. Brevi periodi di trattamento, di qualche settimana, sembrano determinare solo temporanee interferenze sul processo di melanogenesi, facendo constatare la repigmentazìone S.D. Randazzo, P. Morganti depigmenting agents (e.g. azelaic acid) thanks to their inhibiting action on tyrosinase activity and because of their cytotoxic effect on melanocytes (27, 28). Results attaining azelaic acid's real role are still under discussion. Primary and secondary haemochromatosis were tentatively treated with desferoxamina, and as a consequence of such therapeutic trials the possibility of using chelating agents in cutaneous hyperpigmentation caused by hemosiderin has been considered. It seems that Harvey Myers, Jamaica Qeens Hospital Center, has achieved significant results carefully rubbing the lesions with EDTA in a lanolin vehicle, for severa! weeks. Laser therapy obtains 50% positive results on decorative tattoos (29). When no other sa tisfactory therapies are available. The maquillage-camouflage, however, is surely the best way both to conceal pigmented lesions and to hide vitiligo acromia or other cutaneous imperfections. These are actually special make-u_ps which are heat, perspiration and water-resistant. Their colours match with that of the complexion. The right shade (nuance) can be obtained mixing up different colours. Camouf!age can be the best and most useful way to make socia! life easier and acceptable to people affected by cutaneous blemishes. This can ben achieved by cleaning affected areas, matching the right skin tonai nuances and fixing the preparation with fine powder cleaning agents appropriate to this system are available. Since actinic radiations enhance aera! cutaneous pigmentation, by increasing melanosomes quantity (30), especially from May to September, it is advisable to use photoprotective preparations. Photocutaneous protection is realized with topica} preparations containing substances capable of filtering UV radiations. Paraminobenzoic acid derivatives 11 di di applicazione si sono avuti, però, effetti leucodermici definitivi, per distruzione dei melanociti provocata da danni irreversibili della menbrana !ipoproteica. Per quanto i derivati catecoloci risultino più maneggev oli degli idrochinoni, è possibile che, per azione non uniforme sui melanociti, si abbiano esiti discromici a coriandoli (23). Sono stati formulati anche prodotti cosmetici depigmentanti utilizzando come principi attivi il palmitato di ascorbile, l'ami/ para-dimetilamino benzoato o il tetra idrossi benzofenone, senza ottenere, però, risultati brillanti. In mani esperte risulta utile per il trattamento di efelidi, lentiggini e cheratosi attiniche il metodo chimico dell'acido tricloroacetico al 50% in acqua; imprevedibile è invece l'effetto della crioterapia (azoto liquido, neve carbonica), che non raramente può far residuare intense i per-pigmentazioni sulle regioni acroesposte. Spoor e Lindo (24) schematizzano i seguenti tre gruppi di sostanze chimiche di varia natura ad ' azione sbiancante: 1) Metalli pesanti, che agirebbero attraverso il blocco del rame con impedimento della biosintesi della tirosinasi: mercurio (composti cloridrici, ammoniacali, acidi), bismuto (sottonitrato e composti ossicloridrici), zinco (solfocarbonato). 2) Ossidanti, che agirebbero decolorando mediante distruzione del pigmento melanico: perossidi (composti di idrogeno, sodio, zinco, magnesio), clorati (di potassio), ipocloriti (di sodio). 3) Riducenti, che favorirebbero la leucodermia per azione sulla premelanina: acidi organici (acetico, citrico, tartarico), succo di limone (acido ascorbico), glutatione. Il sottonitrato di bismuto viene associato, con il 5-6% di ossido di zinco e biossido di titanio (25). Il cloruro di mercurio ammoniacale al 5-10%, non è più permes- 12 are most used: glyceryl PABA, amyldimethyl PABA, octyldimethyl PABA, benzophenone like oxibenzone, sulisobenzone, cinnamates as octylmethoxy cinnamate, cynoxate, salicilates, as homomethylsalicilate etc., active on UVB, UVA or both wavelengths. Titanium dioxide (5-20%), tale (magnesium silicate), zinc oxide, kaolin and iron dioxide are considered tota! filters due to their capability of reflecting and tailing off both UV and visible radiations. The above named substances have the property of variably absorbing incident light rays of particular wavelengths, transforming them into radiation totally devoid of both acute and chronically erythematogenic degenerative effects. Such filters are then adopted with the purpose of inhibiting the manifestation named «dermatoheliosis», by Fitzpatrick, which are caused by sun exposure and accompanied by modifications of blood vessels and characterized by burning, erythema, vasodilation, telangiectasie, modifications of keratinocytes, with hyperplasia and keratosis, modifications of melanocytes with pigmentation, and of connective tissue with degenerating atrophy. While cosmetic photoprotection's exclusive aim is to allow tanning without burning, medicai photoprotection solely intends to prevent relapses of preexisting dermatoses and occurence of photo damage (31 ). The choice of SPF (Sun Protection Factor) value, from 3 to 15 and aver, depends on the persona! sensitivity to light (32). It is advisable to examine throughly the possible photoprotection conferred by generally administered therapies like synthetic antimalarial preparations (hydroxycloroquine 200 mg/day, quinacrine 100-300 mg/day, cloroquine 250 mg/day, amodiaquine 200-400 mg/day), because of the Disorders of skin colour and their treatment a livello dei peli. A seguito di lunghi perioso per i prodotti cosmetici né dalla CEE né dagli USA per il danno da assorbimento cutaneo che l'uso continuativo del prodotto può provocare. L'acido ascorbico, facilmente ossidabile, viene sostituito con derivati più stabili come il sale di magnesio dell'ascorbico-3-fosfato al 3% e il palmitato od oleato di ascorbile al 3-5%, sotto forma di emulsioni a pH 5,5-6. I risultati ottenuti sono però molto scarsi e praticamente di nessun valore reale (26). In seguito alle ricerche originali di Nazzaro-Porro e Passi, condotte sulla patogenesi acromizzante della Pitiriasis versicolor sono stati attuati tentativi sperimentali utilizzando quali depigmentanti alcuni acidi dicarbossilici (acido azelaico), per l'effetto inibente l'attività tirosinasinasica e per la capacità citotossica svolta nei confronti dei melanociti (27-28). I risultati ottenuti sono ancora oggetto di indagini atte a determinare il vero ruolo svolto dall'acido azelaico. Dai tentativi di terapia con desferossamina nella emocromatosi primaria e nella emosiderosi secondaria, si è ritenuto possibile applicare i chelanti nelle iper-pigmentazioni cutanee da emosiderina. Infatti sembra che Harvey Myers, del Queens Hospital Center di J amaica, abbia ottenuto risultati favorevoli, dopo qualche settimana di trattamento, con EDTA veicolato con lanolina e massaggiato a fondo sulle lesioni. Anche il laser farebbe conseguire il 50% di buoni risultati nei tatuaggi decorativi (29). Quando non sia possibile ottenere risultati soddisfacenti con altri presidi terapeutici, il metodo cosmetico correttivo del trucco mimetizzante (maquillagecamouflage) rappresenta sicuramente il sistema più accettato sia per dissimulare le lesioni pigmentate, che per mascherare le manifestazioni acromiche vitiligoidee o altre imperfezioni cutanee. Si tratta in realtà di fondo-tinta speciali, re- S.D. Randazzo, P. Morganti chance of causing retinopathy and hepatic damage (33), and since there exists a scanty margin between photoprotective and photodynamic effect. Results, by the way, have been almost always disappointing. Equally unacceptable are sunscreens containing 5-methoxypsoralen. These are potentially phototoxic and, through activation of epidermal ornithine decarboxylase, capable of inducing cutaneous neoplasias (34). Moreover to prevent disorders of pigmentation, it is necessary to avoid any possible stimulus which could either produce or enhance sun toxic action on the epidermis through both a phototoxic and a photoallergic mechanism (35). As a consequence patien ts on generai therapy with sulfonamide, sulfonylureas, nalidixic acid, tetracyclines, phenothiazines, griseofulvin, estrogens and progestins, barbiturates, arsenicals, cyclamates, amantadine, thiazide diuretics should avoid sun exposure; it is equally to avoid the external use of perfumes containing bergamot, cosmetics preparateci with derivatives of brominesalicylanilides, lotions containing quinine and paraphenylendiamina, as well as photodynamic substances which are sometimes present in soaps and detergents. Leocoderma and its treatment Pigmenting procedures do help vitiligo and vitiligo-like lesions. The difference between type A vitiligo which can pigment again and type B, resistant to pigmentation, is based just on treatment results ra ther than on clinica! and diagnos tic features. Pigmenting therapies are generally based on a mechanism of photosensitivity and are longlasting (12-18 months), therefore it is advisable to select patients 13 sistenti all'azione del calore, del sudore, del sole e dell'acqua, di tonalità corrispondenti alla carnagione del soggetto da trattare. Mescolando tonalità differenti è possibile ottenere la sfumatura desiderata. Con appropriato procedimento (pulizia della parte, composizione della giusta tonalità del prodotto, fissaggio con polvere sottile), e eventuale rimozione volontaria con un detergente appropriato, il trucco mimetizzante si dimostra utile e soddisfacente per rendere più accettabile e priva di impaccio la vita sociale dei portatori di difetti estetici cutanei. Tenuto conto che l'esposizione alle radiazioni attiniche accentua la pigmentazione cutanea delle regioni acroesposte, per incremento dei melanosomi (30) è sempre opportuna l'applicazione di prodotti fotoprotettivi, in particolar modo nei periodi stagionali da maggio a settembre. La fotoprotezione cutanea si avvale dell'uso topico delle sostanze ad effetto cosiddetto filtrante, nei confronti degli U.V. I composti maggiormente utilizzati sono rappresentati dai derivati dell'acido paraminobenzoico (gliceril PABA, amildimetil PABA, octildimetil PABA), del benzofenone (ossibenzone, solisobenzone), dei cinnamati (octilmetossi cinnamato, cinoxate), dei salicilati (omomentil salicitato), ecc. attivi sugli UVB, sugli UVA o su entrambe le lunghezze d'onda. Per la capacità di riflettere e disperdere sia i raggi U.V. che le radiazioni visibili, sono considerati ad effetto schermante totale il biossido di titanio (5-20% ), il talco (silicato di magnesio), l'ossido di zinco, il caolino e l'ossido di ferro. Le sostanze esogene citate hanno la proprietà, a livello cutaneo, di assorbire variamente le radiazioni luminose incidenti di particolare lunghezza d'onda, modificandole in radiazioni prive di effetti acuti eritematogeni e cronici degenerativi. Questi filtri, pertanto, assolvono allo scopo di impedire lo sviluppo della «der- 14 and estimate extension of the areato be treated: 1) if the lesion is less than 20%, topical treatment may be used; 2) if it is more than 20%, oral therapy should be considered; 3) aver 50% consider depigmentation (36) of remaining normal areas. 0,25 ml of a 8-methoxypsoralen lotion 0,1 % (solution in etanol and propylene glycol) should be applied on an area of 50 cm 2 ; after 30-45 minutes, the area should be exposed either to sun or UVA lamps (0,12-0,25 J /cm 2 the first time) (37). Pigment may reappear after 10-20 exposures. Risks involved are: overexposure which entails blistering with edema and intense itching, hyperpigmentation of normai skin for an acci den tal application on normally pigmented areas; after treatment the area should be washed up with soap and water and very effective sunscreens should be applied (cinnamate and benzophenone or PABA esters and benzophenone), to avoid serious phototoxic reactions. 8-methoxypsoralen (0.3-0.6 mg/kg) or 4,5', 8-trimethyl-psoralen (0.6-0.9 mg/kg) orally administered and subsequent gradua! exposure (after 2 hrs) either to sun or UVA fluorescent lamps, 320, 400 nm, gives satisfactory results, even if pigmentation can fade again and be often uneven (38). Patients to be pu ton PUVA therapy for psoriasis are evaluated according to their melanization degree and sunburn history before using PUVA equipment. Pigment reappears first after 15-25 exposures and is complete after 100-300 exposures at a rate of three times a week. Significant results appear in 18% of patients exposed 50 times and in 83% of those with more than 200 (39). Variable results were obtained with khellin (furochrome isolated from Ammi Visnaga, isomer of methoxalen furocumarin extracted from Ammi Majus), orally ad- Disorders of skin colour and their treatment matoeliosi» intesa secondo Fitzpatrick come risposta polimorfa della cute all'esposizione al sole con modificazioni al livello dei vasi (ustione, eritema, vasodilatazione, telangectasie), dei cheratinociti (iperplasia, cheratosi), dei melanociti (pigmentazioni) e del connettivo (atrofia degenerativa). Mentre la fotoprotezione ad indicazione cosmetica persegue il solo scopo di permettere l'abbronzatura evitando le ustioni, la fotoprotezione medica vuole garantire la prevenzione del riacutizzarsi di dermatosi preesistenti e di reazioni generali (31 ). La scelta dell'indice di fotoprotezione da parte del consumatore (da 3 a 15 e oltre) è da porre in rapporto alla fotosensibilità del proprio tipo di pelle (32). È bene tener presente che, oltre alla valutazione della dose minima eritematogena (MED), è bene tener conto della sensibilità all'irradiazione solare in base al fototipo individuale (capacità di pigmentazione della cute; colore dei capelli, degli occhi, della cute; presenza o meno di efelidi) ed al tempo di latenza tra irradiazione per il fototest e comparsa della fase pigmentaria posteritematosa. L'eventuale fotoprotezione mediante l'uso di medicamenti somministrati per via interna, come gli antimalarici di sintesi (idrossiclorochina 200 mg al giorno, clorochina 250 mg al giorno, chinacrina 100-300 mg al giorno, amodiachina 200-400 mg al giorno), è da vagliare attentamente per la possibile insorgenza di retinopatia e danno epatico (33) oltre che per i minimi margini di sicurezza esistenti fra l'effetto fotoprotettivo e quello fotodinamico. I risultati ottenuti sono stati, d'altra parte, sempre molto deludenti. Inaccettabili sono anche i protettori solari contenenti 5-metossipsoralene, in quanto capaci di indurre notevoli effetti fototossici e possibile stimolazione di tumori cutanei mediante attivazione della S.D. Randazzo, P. Morganti ministered far 4 months, before exposure to sun (40). PUVA mechanism of action probably depends on photoconjugation of psoralen with DNA pyrimidine, involving hypertrophy and functional increase of melanocytes stimulation and enzymatic activity of tyrosinase (41). There is some disagreement on photochemotherapy because of the possible occurrence of cutaneous neoplasias, nevi, cataracts and alteration of immunitary system. Even if some undesired effects ha ve been diminished using some pyrido-psoralens derivatives (42, 43). Arsenical compounds (Fowler solution) together with sun exposure is occasionally still adopted: after 2 months treatment, pigmentation occurs at hair follicles leve!. Hydrocortisone as a 2.5 % cream is used for limited areas of depigmentation: it should be applied twice a day and checked each month to avoid telangiectasias especially in the periorbital region. Vitiligo lesions have been repigmented with topica! application of betamethasone-17-valerate (44) and with clobetasol propionate (45), and intradermally with triamcinolone acetonide (46). The prolonged use of cortisone preparations is anyway not advisable because of the well know untoward effects (striae rubrae, telangiectasias, hypertrichosis, dismenorrhea). Cortisone probably causes pigmentation through inhibition of T cells, which would enhance mitosis and melanocytes migration. 5-fluoracile 5% . cream, under occlusion or without dermabrasion would stimulate melanocytes increase in number at hair follicle leve! (47). The treatment with PABA (Paraminobenzoic acid) (2 cps 500 mg day for children; 4 cps for adults, 3-6 months) which has a photosensitizing,· angiospamolitic action stimulating oxidation and reduction 15 ornitina decarbossilasi epidermica (34). Nell'ambito della prevenzione delle discromie cutanee vanno soppressi infine tutti i fattori stimolanti che possono indurre o potenziare l'azione nociva della luce solare a livello cutaneo, siano essi ad effetto fototossico o fotoallergico (35). È da proibire, pertanto, l'esposizione al sole ai soggetti che devono far uso, per necessità terapeutiche, di: sulfamidici, sulfaniluree, acido na lidixinico, tetracicline, fenotiazine, griseofulvina, estroprogestinici, barbiturici, arsenicali, ciclamati, amantidina, diuretici-tiazidi, per uso interno; ed è da evitare l'uso esterno di profumi a base di bergamotto, cosmetici contenenti derivati della bromosalicilanilide; lozioni per capelli a base di chinina, parafenilendiamina; azzurranti ottici inclusi in saponi e detergenti. Trattamento delle leucodermie Il trattamento repigmentante riguarda la vitiligine ed i processi vitiligoidei. La distinzione della vitiligine in tipo A, capace di repigmentare e tipo B, resistente, è soltanto una constatazione successiva al trattamento che non poggia però su premesse clinico-diagnostiche accertabili. Il principale meccanismo sul quale si fondano le terapie di repigmentazione è basato generalmente sul fenomeno della fotosensibilizzazione. Tenuto conto del lungo periodo di tempo (12-18 mesi) richiesto per questo tipo di terapia, è opportuno, nella scelta del metodo, selezionare i pazienti e valutare l'estensione dell'acromia: 1) se l'area da repigmentare è inferiore al 20% della superficie cutanea, è opportuno scegliere il trattamento topico; 2) se è superiore al 20%, è più giusto pensare alla terapia orale; 3) se infine è superiore al 50%, è da preferire la depigmentazione delle residue zone a pigmentazione normale (36). 16 mechanisms, entails no special risks, but isn't very effective. Tattoing technique has proved to be difficult in application as regarding to vitiligo and burn induced leucoderma (48). Generalized vitiligo can ben treated by bleaching normally pigmented residua] areas. Beta-carotene (60-120 mg/day) per os can be added to topica} sunscreens treatments, since many people do prefer the orange-yellow colour (carotinoderma) to the alabaster white colour typical of vitiligo (49). An association of canta.xantine (a nonprovitamin A carotenoid) 360 mg and beta-carotene (provitamin A) 40 mg pro dose is already distributed both in France and Germany. It is administered as 2 cps per day for tanning. High oral dosages of carotenoids never entail the risk of hypervitaminosis «A». Artificial tanning can be also achieved using a dihidroxyacetone lotion containing. Maquillage-camouflage adopted in clinica! forms resistant to any treatment has been already taken in consideration in section «Leucoderma and its treatment». Disorders of skin colour and their treatment L'uso locale del 8-metossipsoralene in lozione allo O, 1% (soluzione in etanolo e glicol propilenico) prevede l'applicazione di circa 0,25 ml su 50 cm 2 d i superficie cutanea, da esporre, dopo 30-45 minuti, al sole o alle lampade UVA (O, 12-0,25 J/cm2 ), 1-2 minuti per la prima seduta) (37). La repigmentazione può manifestarsi dopo 10-20 sedute. I rischi del trattamento sono: la sovraesposizione, che comporta la reazione fototossica bollosa, con edema ed intenso prurito; la comparsa di iperpigmentazione su cute normale, per accidentale applicazione fuori delle lesioni acromiche. Dopo il trattamento è necessario lavare con acqua e sapone e fotoproteggere la cute con creme ad alto indice schermante (a base di cinnamato e benzofenone o di esteri PABA e benzofenone), al fine di evitare gravi reazioni fototossiche. L'uso orale del 8-metossipsoralene (0,3-0,6 mg/kg) o del 4,5',8-trimetil-psoralene (0,6-0,9 mg/kg) e la successiva graduale esposizione (due ore dopo) alle radiazioni del sole o di lampade fluorescenti UVA da 320 a 400 nm, fa ottenere effetti soddisfacenti, anche se spesso si ottiene repigmentazione instabile e cosmeticamente imperfetta (38). L'apparecchiatura, utilizzata anche per la PUVA terapia della psoriasi, prevede lo studio del paziente in riferimento alla catalogazione del colore della carnagione ed alla dose minima eritematogena. La repigmentazione si manifesta dopo 15-25 sedute e si completa dopo 100-300 sedute, con ritmo di tre sedute la settimana. I risultati favorevoli si conseguono nel 18% dei pazienti sottoposti a meno di 50 sedute e nell'83% di quelli che hanno praticato più di 200 sedute (39). Con la kellina (furocromo isolato dall'Ammi visnaga, isomero del metoxalene-furocumarina estratta dall'Ammi majus), somministrata per via orale per 4 mesi con successiva esposizione al sole, si sono ottenuti risul- S.D. Randazzo, P. Morganti 17 tati discontinui di repigmentazione (40). Il meccanismo d'azione della PUVA terapia si ipotizza dipendere dalla fotoconiugazione dello psoralene con la pirimidina del DNA, con ipertrofia ed incremento funzionale dei melanociti e stimolazione dell'attività enzimatica della tirosinasi (41). . Notevoli riserve sono state avanzate sulla fotochemioterapia per la possibile stimolazione all'insorgenza di tumori cutanei, nevi, cataratta, alterazioni del sistema immunitario, anche se è stato possibile ridurre alcuni effetti indesiderati mediante l'utilizzazione di alcuni derivati pirido-psoralenici (42, 43). La terapia arsenicale (liquore di Fowler), in unione alla esposizione al sole, trova ancora qualche sostenitore; la repigmentazione si determina, dopo due mesi di trattamento, a livello dei follicoli piliferi. Per chiazze acromatiche limitate viene suggerito l'uso di idrocortisone in crema al 2,5%, da applicare due volte al giorno e da controllare ogni mese per evitare l'insorgenza di telangectasie soprattutto nelle regioni periorbitali. Repignìentazione della vitiligine è stata ottenuta: per applicazione topica con betametasone-17-valerianato (44) e con clobetasol proprionato (45), per via intradermica con triamcinolone acetonide (46). L'uso protratto dei cortisonici è, comunque, sconsigliabile per la nota insorgenza degli effetti secondari (strie atrofiche, telangectasie, ipertricosi, dismenorree). L'effetto repigmentante dei cortisonici sarebbe provocato dall'inibizione delle cellule T che favorirebbero le mitosi e la migrazione dei melanociti. Il fluorouracile crema al 5%, applicato in occlusiva dopo o senza dermoabrasione, stimolerebbe a livello dei follicoli piliferi l'aumento del numero dei melanociti (47). Senza particolari rischi, ma con il conseguimento di modesti risultati, è il trattamento con acido paraminobenzoico (2 18 Disorders of skin colour and their treatrnent compresse da 500 mg al giorno nei bambini; 4 compresse negli adulti per 3-6 mesi), per l'azione fotosensibilizzante, angiospasmolitica, stimolante i processi ossido-riduttivi. Di difficile gradazione del colore si è dimostrata la tecnica del tatuaggio nella vitiligine e negli esiti leucodermici da ustione (48). Nel caso di vitiligine generalizzata, oltre all'eliminazione delle chiazze residue di cute normalmente pigmentata, si può impiegare, in associazione all'applicazione locale di filtri solari, la somministrazione orale di beta-carotene (60-120 mg al giorno), capace di produrr e una colorazione giallo arancio (carotinodermia) che alcuni pazienti preferiscono al bianco alabastro della vitiligine (49). Sia in Francia che in Germania è in vendita l'associazione tra cantaxantina (carotenoide non provitaminico A) 360 mg e beta-carotene (provitamina A) 40 mg pro dose, da somministrare alla dose di 2 compresse al giorno a scopo abbronzante; in ogni caso la somministrazione orale di alti dosaggi di carotenoidi non sembra dar mai luogo a rischi di ipervitaminosi «A». Una abbronzatura artificiale può essere ottenuta utilizzando anche una lozione al 3-5% di diidrossiacetone . Per quanto riguarda l'uso del trucco cosmetico mimetizzante (maquillagecamouflage), esteticamente utile nelle forme resistenti ad ogni trattamento, se ne è già parlato a proposito del trattamento correttivo delle ipercromie. S.D. Rand azzo, P. Mo rganti 19 REFERENCES 1. Byard P.I. (1981) «Quan t itative genetics of human skin color. • Am. 1. Phys. A nthropol., 56, 123. 2. Quevedo W.C. Jr., Fitzpatrick T.B., Pathak M.A., Jimbow K. (1975) «Ro le of light in human skin color var iatio n.» 3. Cesarinl J.P. (1981) «Structure et fonctions du systèrne pigmentaire.• - In: P runiéras. Précis de cosm étologie dermatologique. Masson, Paris. 4. Garcovlch A., Serri F. (1981) «Il sistema c u taneo.» I n: Patologia medica - Piccin Padova, Vol. 2°. 5. HonJgsmann H . (1981) «Epidermal reaction to ultraviolet light (a concise review).» In: Marks R., Christopher E.: The epidermis in disease. Lippincott Compa ny, Philadelphia-Toronto. 6. Korol B., Bergfeld G.R., Goldman H. 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MONTAGNA, Departement of Dermatology The Oregon Health Sciences University, Portland (USA) Received: March 7, 1985. Presented at the Jsr International Meeting on Cosmetic Dermatology. A New Look at Old Skin: A Chal/enge to Cosmetology, March 7-9, 1985 Rame - ltaly Key words: Wrinkles, Ageing, Aged Skin, Elastic and Collagen Fibers, Blood Vessel s. Synopsis Riassunto This presentation is a brief account of I) the natural history of wrinkles; 2) the aging changes that occur in the epidermis; 3) the age-related alterations that occur in the elastic fiber architecture; 4) changes in the superficial vasculature, particularly in mucous membranes; and S) the aging changes in nerves and nerve end-0rgans in mucous membranes. Whereas these cutaneous alterations are age-related and affect everyone, they do not progress at a similar pace in everyone. Questa presentazione è un breve resoconto d i: l) la storia naturale delle rughe; 2) le alterazioni dovute all'età che si verificano nell'epidermide; 3) le alterazioni collegate all 'età che avvengono nell'architettura delle fibre elastiche; 4) le alterazioni dei capillari superficiali, in particolare delle membrane mucose; 5) le alterazioni dovute all'invecchiamento delle terminazioni nervose e degli organi con terminazione nervosa nelle membrane mucose. Queste alterazioni cutanee sono collegate all'età e sono fenomeno comune a tutti, t uttavia non progrediscono in tutte le persone con la stessa velocità. In this report I have availed myself of some previously published materia! (Montagna, 1965) and emphasize at the start that "One cannot appreciate the progressive transformations that occur with aging, if one is not familiar with the undamaged skin of young adult persons" (Montagna and Carlisle, 1979). This statement was made about the epidermis, but is applies as well to the other structures of the skin. The gross changes that occur in aged skin, and particularly in skin that has been exposed chronically to sun, are so striking that it surprises the histologist when he can record so few details comfortably. Even the wrinkles, the hallmarks of old skin, have mostly defied Per questo articolo mi sono avvalso di materiali già pubblicati (Montagna, 1965). Per cominciare, vorrei sottolineare che «Non si possono riconoscere le trasformazioni progressive che si verificano con il passare degli anni se non si ha familiarità con la pelle non danneggiata dei giovani» (Montagna e Carlisle, 1979). Questa affermazione è stata fatta a proposito dell'epidermide ma si applica ugualmente alle altre strutture cutanee. Le notevoli alterazioni che si verificano nella pelle invecchiata, e in modo particolare nella pelle che è stata esposta al sole per anni, sono impressionanti ed è sorprendente il fatto che l'istologia ne possa registrare soltanto pochi dettagli. Persino le rughe, «il marchio di fabbrica» 22 Common Structural Changes in Aging Human Skin accurate histological description. Furthermore, many of the alternations that characterize the histology of old skin can also be found here and there in young skin, and, in addition, the histologist has often been hindered by the limitations of the techniques he has used. In these studies we have combined old with new techniques (i.e., split-skin preparations viewed under the scanning electron microscope) and looked at very thick frozen sections when we wished to follow the path of elastic fibers, blood vessels and nerves. Furthermore, we have never avoided doing the ordinary thing when the unusual seemed to be less rewarding. We will begin with the outer surface of the skin, which particularly in chronically sun-exposed areas becomes progressively incised by ever deepening della pelle invecchiata, sfuggono in gran parte ad una accurata descrizione istologica. Inoltre, molte delle alterazioni che caratterizzano l'istologia della pelle invecchiata possono talvolta essere rintracciate anche nella cute giovane. Inoltre, l'istologo ha spesso incontrato notevoli ostacoli dovuti ai grossi limiti delle tecniche utilizzate. Negli studi riportati in questo articolo sono state utilizzate tecniche istologiche vecchie e nuove (cioè, preparati di pelle sezionata osservati al microscopio elettronico a scansione e quando desideravamo seguire il cammino delle fibre elastiche, dei vasi sanguigni e delle terminazioni nervose, sono state preparate sezioni cutanee congelate del dovuto spessore. Inoltre, non abbiamo mai evitato di utilizzare le tecniche usuali quando quelle più insolite ci sem- Flg. 1. Small wrinkle from the face of a 31 years old man. Note the accumulation of desquamated horny layer cells in the groove of the wrinkle. S.E.M. 250X. Fig. l: Piccola ruga del volto di un uomo di 31 anni. Notare )'accumulo di cellule dello strato corneo desquamato ne l solco della ruga. SEMx250. W. Montagna 23 creases (Fig. 1). Those who claim that skin protected by clothing is spared wrinkling bave probably been deceived by the upper abdominal skin which, at least grossly appears unscarred by time. It will be shown that regardless of visible wrinkles, ali skin mirrors the passage of time and that such structures as wrinkles have an anatomica} bases. The primary cause of small wrinkles seems to be loss of skin turgidity, a result, amon g others, of the reduction or outright loss of the fatty layer in an area. You will have noted that a fat face has fewer wrinkles than a lean one. The major wrinkles on our skin are always present, whether or not they are discernible; they become accentuateci with time and with use. The gluteal fold and the nasolabial creases, for example, can be recognized even in the fetus (Montagna bravano meno proficue. Cominceremo con la superficie esterna della pelle che, in particolare nelle zone regolarmente esposte al sole, viene progressivamente segnata da pieghe sempre più profonde (Fig. 1). Chi afferma, però, che la pelle protetta dagli indumenti sia risparmiata dalle rughe è stato probabilmente ingannato dalla cute addominale che, almeno ad un'osservazione superficiale, appare non danneggiata dal trascorrere del tempo. Mostreremo, così, che, a parte le rughe visibili, tutto il mantello cutaneo rispecchia il passaggio del tempo e che anche le rughe hanno una base anatomica. La causa principale delle piccole rughe sembra essere legata alla perdita di turgidità della pelle come risultato, tra gli altri, della riduzione o della perdita totale, in una zona, dello strato di grasso. Fig. 2. The arrangement of elastic fibers under a small wrinkle on the axilla of a 13 year-0ld boy. Fig. 2: La disposizione delle fibre elastiche sotto una piccola ruga dell'ascella di un ragazzo di 13 anni. 24 Common Structural Changes in Aging Human Skin and Parakkal, 1974). It must be recalled that although the skin of infants and children is free of visible creases expect aver joints, true congenita! flexure lines are nonethless there, and register the folding points of the skin; the more loosely anchored skin on either side of the flexural lines is folded passively toward them. Flexural lines and all wrinkles are indicated on the undersurface of the epidermis by grooves or depressions. Thus, at the sites os wrinkles, the epidermis is much thinner than elsewhere. Histological preprations do not show this thinning of the epidermis as well as splitskin preparations (Figs. 12, 14). Eventually all wrinkles, whether congenita! or acquired, have this anatomica! feature: they are indicated by a groove on the epidermis at the underside, their in- Avrete notato che un volto grasso ha meno rughe di uno asciutto. Che siano o no visibili, le rughe sono sempre presenti sulla nostra cute; tendono ad accentuarsi con il tempo e con l'usura. Le pieghe dei glutei e quelle nasolabiali, per esempio, possono essere riconosciute persino nel feto (Montagna e Parakkal, 1974). Si deve ricordare c he sebbene la cute dei neonati e dei bambini sia priva di pieghe visibili, tranne che in corrispondenza delle giunture, presenta, tuttavia, delle linee di flessione congenite, caratteristiche dei punti in cui la pelle si piega; la cute ancorata meno saldamente su ambedue i lati delle linee di flessione si piega passivamente nella loro direzione. Le linee di flessione e tutte le rughe sono chiaramente indicate, sulla superficie sottostante dell'epidermide, da solchi o depressioni. Flg. 3. Elastic fibers under a small wrinkle on the abdomen of an 18 year-old boy. Note their arrangement. Flg. 3: Fibre elastiche sotto una piccola ruga dell'addome di un ragazzo di 18 anni. Notare la loro disposizione. W. Montagna 25 terface with the dermis is flat and largely free of the cytoplasmic serrations that characterize the rest of the epidermal basal cells. The architecture of the dermis at the base of wrinkles also has some distinctive features. All small superficial blood vessels at the site of the wrinkles are squeezed out and the appearance of the elastic fibers is severely altered. The fine terminal fibers which elsewhere in the skin are characteristically numerous, are rarified under wrinkles. Both collagen and elastic fibers are compacted under the wrinkles, the fibers being oriented at a right angle to the wrinkle (Figs. 2-4). The gross changes that occur in the structure of elastic fibers in sun damaged skin bave so impressed students of aging skin that they have tended to overlook the subtle changes that occur in protected skin. depressioni. Pertanto, nel punto dove sono presenti le rughe, l'epidermide è assai più sottile che altrove . I preparati istologici, come pure i preparati di cute sezionata, non mostrano questo assottigliamento (Figure 12, 14). Apparentemente, tutte le rughe, siano congenite che acquisite, presentano uno stesso aspetto anatomico: sono caratterizzate dalla presenza di un solco sulla superficie sottostante dell'epidermide; inoltre, la loro interfaccia in contatto con il derma è piatta e per lo più priva delle creste citoplasmiche, che caratterizzano il resto delle cellule epidermiche basa li. Anche l'architettura del derma alla base delle rughe ha degli aspetti caratteristici. Tutti i piccoli vasi sanguigni superficiali, presenti nella zona delle rughe, risultano compressi e l'aspetto delle fibre elastiche si presenta gravemente altera- Fig. 4. Elastic fibers under wrinkle from the knee of a 51 year-old man. Fig. 4: Fibre elastiche sotto una ruga.del ginocchio di un uomo di 51 anni. 26 And yet, Braverman and Fonferko (1982) who studies the characteristic features of elastic fibers in progressively older individuals, using combined enzymatic and staining techniques and the transission electron microscope, concluded that "derma! elastic fibers are more numerous in old persons than in young people ... ". These authors also found elastic fiber distortion in older persons. To avoid confusing sun damage with aging process, Montagna and Carlisle (1979) studied the skin of the axilla, breas ts and external genitalia of women because these regions are normally shielded from the sun. In spite of individuai differences, they did found consistent changes in the elastic fibers. These changes, though less severe, had a superficial resemblance to those changes that occur in sun-exposed Fig. 5. Long terminal elastic fiber filaments under the epidermis of the knee of a 32 year-old man. Common Structural Changes in Aging Human Skin to. Al di sotto delle rughe, le sottili fibre terminali, generalmente numerose in qualsiasi altra parte del corpo, sono diradate. Al di sotto delle rughe sia le fibre di collagene che quelle elastiche sono compatte e sono orientate ad angolo retto rispetto alla ruga stessa (Figure 2, 4). Le alterazioni evidenti che si producono nella struttura delle fibre elastiche della cute danneggiata dal sole hanno talmente impressionato gli studiosi da indurli a trascurare le sottili modificazioni che avvengono nella pelle protetta. Tuttavia, Braverman e Fonferko (1982) che hanno studiato gli elementi caratteristici delle fibre elastiche in individui progressivamente più anziani, utilizzando una combinazione di tecniche enzimatiche e colorimetriche unitamente al microsco- Fig. 5: Filamenti di fibra elastica lunga terminale sotto l'epidermide del ginocchio di un uomo di 32 anni. W. Montagna 27 skin (Figs. 5-10). The ultrastructural studies of Braverman and Fonferko (1982), however, show that there are "significant qualitative differences between the 2 conditions" (suo damage and aging changes). Nilnberger et al. (1978) (9), Danielsen and Kobayasi (1972) and Lavker (1979) had already reached the same conclusions. Since most morphologists who have attempted to study aging changes in human skin have primarily relied on histological sections, even the gross alterations that have occured in the epidermis have escaped them. The downgrowth of epidermal clurnns (improperly called rete pegs), for example, are often so irregular in tissue sections, even in young skin that no statement can be made with confidence about them. To understand one pio elettronico a trasmissione, hanno concluso che «le fibre elastiche dermiche sono più numerose nelle persone anziane che in quelle giovani...» Questi autori hanno, inoltre, rilevato una distorsione delle fibre elastiche nelle persone più anziane. Per evitare di confondere i danni dovuti all'azione del sole con quelli dipendenti dal processo di invecchiamento, Montagna e Carlisle (1979) hanno studiato la cute dell'ascella, del seno e dei genitali esterni di donne, dato che queste zone sono normalmente protette dall'azione del sole. Oltre alle differenze individuali, essi hanno riscontrato nelle fibre elastiche evidenti alterazioni. Queste alterazioni, sebbene sembrassero meno gravi, mostravano una somiglianza superficiale con le alterazioni che si verificano nella cute esposta al sole (Figure 5, Flg. 6. The elastic fibers under the epidermis of the knee of a 92 year-old man. Compare with Figure 5. Flg. 6: Fibre elastiche dell'epidermide del ginocchio di un uomo di 92 anni. Confrontare con la figura 5. 28 of the most conspicuous aging changes that occurs in skin, we looked at the undersurface of whole epidermal sheets split off the dermis after treatment with sodium bromide. Thus, even a casual look at Figures 11 to 14 shows the dramatic epidermal changes that occur not just on the breasts but in all regions, regardless of sun exposure or protection. The point is that the epidermis flattens down with the passing of time. Even the downgrowth of the basal epidermal cells cytoplasmic processes become rarified and largely disappear. Flg. 7. The terminal and preterminal elastic fibers underneath the epidermis of the nipple of a 23 yearold woman. Common Structural Changes in Aging Human Skin IO). Gli studi ultrastrutturali di Braverman e Fonferko (1982) mostrano, comunque, che esistono «significative differenze qualitative tra le due condizioni» (danno dovuto all'azione del sole e alterazioni dipendenti dall'invecchiamento). Niimberger et al. (1978), Danielsen e Kobayasi (1972) e Lavker (1979) erano già arrivati alle stesse conclusioni. Poiché la maggior parte degli studiosi di morfologia che hanno studiato le alterazioni cutanee da invecchiamento si sono affidati principalmente alle sezioni istologiche, sono sfuggite loro persino le più Fig. 7: Fibre elastiche terminali e preterminali sotto l'epidermide di un capezzolo di una donna di 23 anni. W. Montagna 29 The changes that take place in the dermis are reported by many authors. It is noteworthy, however, that Carlisle and Montagna (1979) saw some similarities between the derma! changes that occur in the sex skin of macaques during the postovulatory period of the cycle with those that occur in aging human skin. These authors pointed out that whereas the dermis of young human skin is characterized by the presence of many large, obviously active fibroblasts with distended endoplasmic reticulum and extensive Golgi bodies, the fibroblasts in older dermis are small, inactive and con- grossolane alterazioni che hanno luogo nell'epidermide umana. Per esempio, la crescita verso il basso delle creste epidermiche (chiamata impropriamente «rete pegs») è spesso così irregolare nelle sezioni di tessuto, persino nella cute giovane, che al suo riguardo non si può fare con sicurezza alcuna affermazione. Per comprendere una delle più rilevanti alt~razio ni dovute all'inveçchiamento che avvengono nella pelle, abbiamo osservato la superficie inferiore di interi fogli epidermici staccati dal derma dopo trattamento con bromuro di sodio. Così, anche ad una osservazione superficiale, le Fig. 8. The elastic fibers in the nipple of a 72 yearold woman. Compare with Figure 7. Fig. 8: Fibre elastiche di un capezzolo di una donna di 72 anni. Confrontare con la figura 7. 32 Common Structural Changes in Aging Human Skin women, the vessels of the microcirculation are collapsed, disorganized and even disappeared. (It will be noted that the ruby surface of the lips and mucocutaneous surfaces, which are usually a vivid pink in young adults become blanched in aged women.) The face, normally greatly vascularized in the young also shows a decimation of its superficial vessels in the aged, as does the scalp (Ellis, I 958). It is difficult to interpret what happens to peripheral cutaneous nerves from histological preparations. No one has taken the time to count them and voice an opinion concerning what happens to them with aging. This is probably a blessing since it would not be possible to judge the accuracy of such judgments. Nonetheless, from our best preparations nitali durante la fase postovulatoria. La pelle degli organi genitali, tuttavia, è unica in quanto invecchia ogni mese e poi ringiovanisce. Molti autori hanno descritto le variazioni che si verificano a livello della microcricolazione della pelle che invecchia. Questo breve articolo, pertanto, avrà carattere generale. Nella pelle giovane il numero dei capillari che si trovano subito al di sotto dell'epidermide ed il loro reticolo sono collegati al tipo di s uperficie interna dell'epidermide. Pertanto, il numero maggiore di capillari superficiali si trova nella pelle glabra (Palma delle mani e pianta dei piedi, labbra, pelle della parte dorsale delle falangi distali dei digitali in prossimità delle unghie, capezzolo e aureola del seno, glande del pene e glande del clitoride). An- Fig. 11. The underside of the epidermis of the nipple and areola of a 23 year-old man. Note the architecture of the epidennis and the numerous galactophores from Montgomery tubercles, in the areola. Fig. 11: Superficie inferiore dell'epidermide del capezzolo e dell'aureola di un uomo di 23 anni. Notare l'architettura dell'epidermide e i numerosi galattofori dei tubercoli di Montgomery dell'aureola. W. Montagna we have gained the impression that the nerves around glands and hair follicles are little affected by age (Montagna and Parakkal, 1974). There are certain areas of the skin, however, where alterations have been found. In the mucoucutaneous membranes of the genitalia there are fewer genital corpuscles and they are smaller. We found the most striking nerve alterations in the vagina! wall. In old women the rich nerve net just under the epithelium disappears altogether. In sune-xposed areas actinic changes are superimposed upon tempora! changes and the total effect appears to be that of precocious aging. We do not yet know how to fully separate these two factors Fig. 12. The underside of the epidermis of the nip· pie and areola of a 79 year-old woman. The epidermal underside is largely flattened and there are fewer galactophores in the areola. The radiating lines are wrinkles. Compare with Figure 11. 33 che se l'epidermide in queste ed in altre zone subisce, con l'invecchiamento, un appiattimento minore della superficie interna, i vasi superficiali subiscono delle alterazioni, come si può osservare nelle figure 15 e 16. Persino in s uperfici mucocutanee come le labbra e la vulva, e i capezzoli e le aureole del seno femminile, i vasi della rnicrocircolazione risultano sgonfi, disorganizzati e talvolta persino scompaiono. (Si noterà che la superficie vermiglia delle labbra e delle superfici mucocutanee, che normalmente hanno una vivida colorazione rosa nei giovani, tendono a sbiancarsi nella donna anziana). Anche il viso, normalmente molto vascolarizzato nei giovani mostra una Fig. 12: Superficie inferiore dell'epidermide del capezzolo e dell'aureola di una donna di 79 anni. La superficie epidermica inferiore è molto appiattita e presenta un numero più esiguo di galattofori nell'aureola. Le linee radianti sono rughe . Confrontare con la Figura 11. 34 Common Structural Changes in Aging Human Skin time and sun. Neither is kind to the skin, and this is someth ing to remember for the woman who wants to look 17 at age SS. Avoiding the onslaught of the sun stays off some grotesqueries but ultirnately everyone falls prey to wasting disasters before the coming of the Rea per. Today's cult, for women to attempt to rernain beantiful at SO and beyond, means that at SO or 60 a woman must depart little from an image of a 2S year old or younger. Some professionale "beautiful" people manage to hang on to a youthful appearance longer than others; they ha ve written books about the mature look and have become even richer than before. The mature look means that they have moved only imperceptibly away fron a neotenous look. Is it really a youthful riduzione dei vasi superficiali negli anziani, così come avviene nel cuoio capelluto (Ellis, 19S8). È difficile dare una interpretazione di ciò che avviene alle innervazioni cutanee periferiche nei preparati istologici. Nessuno si è preso pena di contarli e di formulare un'opinione su ciò che accade loro durante l'invecchiamento. Questa lacuna è probabilmente un fatto positivo poiché non sarebbe possibile valutare l'accuratezza di tali giudizi. Cionondimeno, dall'osservazione dei nostri migliori preparati, abbiamo tratto l'impressione che le innervazioni attorno alle ghiandole ed ai follicoli piliferi siano poco modificate dall'età (Montagna e Parakkal, 1974). Vi sono, comunque alcune zone cutanee in cui sono state riscontrate alterazioni. Nelle membrane mucocutanee dei geni- Fig. 13. Enlargement of Figure 11. Note the complexi ty of the areolar epidermal undersurface and the numerous galactophores. Flg. 13: Ingrandimento della Figura 11. Notare la complessità della superficie epidermica inferiore dell'aureola e i numerosi galattofori. W. Montagna 35 look what we should be hanging on to? Is the retention of youthful beauty (neoteny) what it is to be a beautiful human being? Despite daily professional skin care, despite avoidance of any and all factors that might interfere with their beauty, beautiful peoples' faces will become fuzzy and wrinkled unless they are very fat and ha ve never had facial expression, their noses and ears will become larger, puffy bags will develop under their eyes, their eyelids will sag progressively. Fatty deposits will insidiously and incongruously accumulate on the cheeks, belly, thighs, buttocks and elsewhere, some mucles will waste away and arthitis will inevitably set in. It is time to begin to look at old people in their own image. As we should not expect a young adult to look like a child, we tali vi è un numero inferiore di corpuscoli di dimensioni più piccole. La più sorprendente alterazione nervosa l'abbiamo riscontrata nella parete vaginale. La ricca rete nervosa che si trova subito al di sotto dell'epitelio scompare completamente nelle donne anziane. Nelle zone esposte al sole le alte razioni attiniche si sovrappongono a quelle temporali e l'effetto globale sembra essere quello di un invecchiamentoprecoce. Non sappiamo ancora come separare completamente questi due fattori: il tempo e il sole. Nessuno dei due è indulgente con la pelle, e questo lo deve ricordare la donna che a 55 anni ne vuole dimostrare 17. Evitando le violente aggressioni del sole ci si tiene alla larga da qualche effetto negativo, ma da ultimo si cade comunque preda di devastanti disastri provocati dal- Fig. 14. Enlargement of Figure 12. The Light radiai and circular lines are wrinkles. Compare with Figure 13. Fig. 14: Ingrandimento della Figura 12. Le leggere linee radiali e circolari sono rughe. Confrontare con la Figura 13. 36 should not and cannot expect venerable persons to retain youthful beauty. It isn't nice to become old, and the only choice we have is to do so with grace. Fig. 15. The complex superficial blood vessels in the clitoris of a 19 year-old woman. Common Structural Changes in Aging Human Skin l'avvento della maturità. Il culto di oggi, per la donna che cerca di rimanere b ella oltre i 50 anni, è un culto per l'immagine di una donna di 25 anni o meno. Alcune «be llezze professionali» riescono a mantenere un aspetto giovane più a lungo di a ltre persone; esse hanno scritto libri s ull '«aspetto maturo» e sono diventate ancora più ricche di prim a. L'aspetto maturo significa che esse si sono allontanate solo in modo impercettibile da un aspetto neotenico. È veramente un aspetto giovane ciò a cui dovrem mo rimanere aggrappati ? È il mantenimento della bellezza della gioventù (neotenia) ciò che fa di una persona un essere umano b ello? A dispetto di qualsiasi cura giornaliera profess ionale della pelle, e pur evitando accuratamente tutti i fattori che potr ebbero interferire con la loro bellezza, i volti delle persone be lle diventeranno rugosi a meno che queste non siano molto grasse Fig. 15: I complessi vasi sanguigni superfic iali nel clitoride di una donna di 19 anni. 37 W. Montagna e non abbiano mai avuto segni cutanei espressivi; il naso e le orecchie diventeranno più grandi; sotto i loro occhi si verranno a formare borse cutanee, e le palpebre tenderanno progressivamente a cede re. Depositi di grasso s i accumuleranno in modo insidioso ed incongruo sulle guance, il ventre, le coscie, i glutei ed altrove; alcuni muscoli scompar iranno e l'artrite si insedierà inevita bilmente. È ora di guardare alle persone anziane tenendo conto de ll'immagine che è loro propria. Così come non ci s i può aspettare che un g iovane adulto abbia l'aspetto di un bambino, non dovremmo e non possiamo aspettarci che persone di età vener abile m a ntengano la bellezza della gioventù. Non è be llo diventare anziani e la sola scelta che abbiamo è quella di farlo con grazia. '•. I'- \ iJ _ ~· / Flg. 16. Largely degenerated superficia l bllod vessels in the clitoris of a 72 year-old woman. Compare with Figure 15. ..,.._<JFig. 16: Vasi sanguigni superficiali gravemente degenerati nel clitoride di una donna di 72 anni. Confrontare con la Figura 15. 38 Common Structural Changes in Aging Human Skin REFERENCES 1. Montagna, W. and Carlisle, K. (1979) cc Structural changes in aging human skin ». J. Invest Dermatol 73 47-53. 2. Carlisle, K. and Montagna, W. (1979) • Aging model for unexposed human skin •. J. Invest Dennatol 73 54-58. 3. Braverman, I. M. and Fonferko, I. (1928) «Studies in cutaneous aging: I. The e last ic fiber network». J. lnvest Dermatol 18 434-443. 4. 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Cosmetol. 4, 3946 (January-March 1986) Mutagenicity tests of the hair dye coupler 2-Methyl-5-N-/3hydroxyethylaminophenol in the yeasts (forward-mutations and gene conversions) and in the human cell line (uds assays). N. LOPRIENO, G. BONCRISTIANI, Istituto di Biochimica Biofisica e Genetica Università di Pisa (Ita ly). Received: Aprii 20, 1984 K ey words: 2-methyl-5-N-/3-hydroxyethylaminophenol, S.pombe, S.cerevisiae, HeLa Cells-negative. Symposis Sommario 2-Methyl-5-N-,8-hydroxyethylaminophenol is a hai r dye coupler ingredient. lts potential ability to induce gene mutations in the yeast S. pombe, mitotic gene conversion in the yeast S. cerevisiae, and unscheduled DNA synthesis in cultured human HeLa cells was eval uated. The chemical proved unable to induce detectable genotox ic effects according to these tests. Il 2-meti l-5-N-/3-idrossietilammi nofenolo è una sostanza compulante di tinture di capelli. È s tata valutata la sua potenziale capacità di indurre mutazioni geniche nel lievito di S. pombe, la conversione genica mitotica nel lievo di S. cerevisiae e la sintesi di DNA non programmata in cellule umane coltivate del tipo HeLa. In queste prove, la sosta nza chimica ha mostrato di non essere in grado di indurre effetti genotossici rilevabili. The present paper reports the results obtained with short-therm mutagenicity stu dies applied to 2-methyl-5-N-{3-hydroxyethylaminophenol, a ha ir dye coupler (Fig. 1). Its mutagenic and genotoxic potentia l has been assessed with 2 widely used assays with yeasts (forward mutation assay and mitotic geneconversion assay) s_pombe (strain Pl ) and S_ cerevisiae (strain D4) a nd with a test for the induction of unscheduled DNA synthesis (UDS) in human cell line (HeLa) (Loprieno et al., 1982, 1983). Il presente lavoro riferisce i r isultati ottenuti negli studi di m u tagen icità a breve termine condotti sul 2-metil-5-N-{3idrossietilamminofenolo, un copulante di tint ure per capelli (Fig_ 1). È stato determ inato il s uo potenzia le m utagenico e genotossico per mezzo di due saggi largamente impiegati (prova di m utazione in avanti e di conversione genica mitotica) con i lieviti di S. pombe (ceppo Pl) e di s_ cerevisiae (ceppo D4) e con una prova per l'induzione della sintesi di DNA non programmata (unscheduled DNA synthe- Fig. l : 2-Methyl-5-N-/3-hydroxyethylaminophenol Fig. 1: 2-Metil-5-N-/3-idrnssietilamminofenolo 40 Mutagenicity tests of the hair dye coupler 2-Methyl-S-N-t3-hydroxyethylaminophenol in the yeasts (forward-mutations and gene conversions) and in the human celi line (uds assays). According to a proposed sequential sch eme of mutagenici ty testing (Loprieno, 1982, 1983) there is a need for using eukaryotic mutagenicity assays to verify the results obtained with the Ames test: the verification a ssays may consists of a test for the induction of genemutation and one of or more tests for the induction of genotoxic effects. The assays employed in the present analysis provide to fulfill these proposed requirements. Materials and methods Forward mutation assays with Schizosaccha romyces pombe were performed on strain SPade-60/radl0-1 98h-wich a llows the d etection of point mutations in 5 genetic loci of the adenine pathway: basepair transition and transversion mutations, as well as base-pair insertiondeletion mutations, have been sh own to be produced in this genetic system or in a s imilar system of the same yeast species. In treatment with chemicals, cell suspension of the yeast cells (Sx l06 cells/ml) were incubated far 16 h in a sh a king waterbath at 32°C. This tr eatmen t a llow the yeast cells to undergo celi division, thus making the growing cells more sens itive to the test chemicals. Mitotic gene conversion assays with t he yeast Saccharomyces cerevisiae were performed on strain D4 of the genotype a/a; gal2/ +; ade 2-2/ade2-l; trpS-12/trpS-27; leul/ +. This strain allows the detection of intragenic mitotic geneconversion events at the leve! of 2 loci, namely ade2 and trpS. Yeast-cell suspensions were treated during growth, as in the S. pombe assay. Unscheduled DNA synthesis (UDS) test was performed on the H eLa human celi line obtained from a cervical carcinoma. The cells were exposed to the chemical sis, UDS) in una linea di cellule umane (HeLa) (Loprieno et a l., 1982, 1983). Secondo una proposta di schema sequenziale di indagini sulla mutagenesi (Loprieno, 1982, 1983), si prospetta la necessità di impiegare saggi di mutagenicità eucariotica p er verificare i r isultati ottenuti con il test di Ames; i saggi d i verifica possono consistere nella prova per l'induzione di mutazione genica e in una o più prove per l'induzione di effetti genotossici. I saggi impiegati nella presente analisi soddisfano questi requisiti così come sono stati proposti. Materiali e metodi I saggi di m utazione in avanti con lo Schizosaccharomyces pombe sono stati condotti sul ceppo SP ade-60/rad10-l 98h. che consente l'identificazione delle mutazioni punto in 5 loci genetici del controllo della sintesi dell'adenina; si è dimostrato che le transizioni e transversioni di coppie di basi e le mutazioni per l'inserzione o delezione di coppie di basi vengono prodotte in questo sistema genetico o in un sistema similare dello stesso tipo di lievito. Nel trattamento con le sostanze chimiche, le sospensioni cellulari delle cellule di lievito (Sx 106 cellule/ml) sono state incubate per 16 ha 32° C in un bagno ad acqua munito di agitatore. Questo trattamento consente la divisione cellulare delle cellule di lievito così da rendere qu elle in crescita più sensibili alle sostanze chimiche di prova. I saggi di conversione genica mitotica con il lievito di Saccharomyces cerevisiae sono stati condotti sul ceppo D4 dal genotipo a/a; gal2/+; ade2-3/ade2-l; trpS-12/trp5-27 leul/ +. Questo ceppo consente di rilevare fenomeni di conversione intragenica mitotica al livello di 2 loci, cioè ade2 e trp5 . Come per il saggio con il S. pombe, le so- N. Loprieno - G. Boncristiani for 1 h and the USD was evaluated by the incorporation of [3H]TdR in hydroxyurea-trea ted cells. The [3 H]TdR was assessed by liquid scintillation counting in a Packard Tri-Carb spectrorneter and by normai autoradiography, according to the method described by Abbondandolo et al. Metabolic activation assays All the rnethodologies described above were used with and without a metabolic activation system obtained from mammalian liver homogenate. In particular they were performed by using extracts of liver from CD-1 male rats trea ted with phenobarbital + {3-naphthoflavon e (Loprieno et al., 1982). In ali test the S9 fraction of the liver homogenate, with the addition of the required co-factors, was used. Analysls of the results Ali the data obtained from more than 1 experiment were treated by regression analys is , according to the equation y =a+ bx.and the correlation factor was calculated for the evaluation of the statistica! significance of the data. In some cases the simple x 2 test was applied in order to compare contro! and treated data. Chemicals 2-Methyl-5-N-{3-hydroxyethlaminophenol (Fig. 1), provided by l'Oreal, was a technical product purified by recrystallization. The following chemicals were used as reference positive controls in the various mutational assays: N-nitrosodimethylamine (NDMA): hycanthone : methyl methanesulfonate: 2,4-Diaminoanisole 2 HCl. 41 spensioni cellulari di lievito sono s tate trattate durante la crescita. La prova della sintesi di DNA non programmata (UDS) è stata realizzata su una coltura di cellule umane del tipo HeLa ottenute da un carcinoma cervicale. Le cellule sono state esposte per 1 ora alle sostanze chimiche e l'UDS è stato valutato dal [3 H]TdR incorporato nelle cellule trattate con idrossiurea. Secondo il metodo descritto da Abbondandolo et a l., il [ 3 H]TdR è stato determinato per mezzo della conta in scintillazione liquida in uno spettrometro Packard Tri-Card e con una autoradiografia normale. Saggi di attivazione metabolica Tutte le metodologie sopra descri t te sono state impiegate con e senza un sistema di attivazione metabolica ottenuto da omogenati di fegato di mammiferi. Questi, in particolare, sono stati realizzati usando estratti di fegato ottenuti da r a tti maschi CD-1 trattati con fenoba rbital + {3-naftoflavone (Loprieno et al., 1982). In tutte le prove è stata utilizzata la frazione S9 deWomogenato di fegato addizionata dei necessari co-fattori. Analisi dei risultati Tutti i dati ottenuti da più di un esperimento sono stati elaborati con l'analisi della regressione secondo l'equazione y = a+ bx ed il coefficiente di correlazione è stato calcolato dalla valutazione della significatività statistica dei dati. In alcuni casi è stato applicato il semplice criterio del x2 al fine di confrontare i dati delle sostanze di controllo e di quelle trattate. Sostanze chimiche Il 2-metil-5-N-{3-idrossietilamminofenolo (Fig. 1), fornito dall'Oreal, era un prodot- 42 Mutagenicity tests of the hair dye coupler 2-Methyl-5-N-13-hydroxyethylarninophenol in the yeasts (forward-rnutations and gene conversions) and in the hurnan celi line (uds assays). Table I Forward gene mutation assay of 2-Methyl-5-N-/3-hydroxyethylamlnophenol on S. pombe straln PI wlth and without metabolic system. Dose rnM (x) S-9 mix o IO 20 30 40 o 10 20 30 40 + + + + + Survival % N° rnutants N° colonies Mut. frequency x 1Q-4 surv. 100 96 77 72 14 100 71 61 60 35 1/24,450 1123,475 1/24,825 1/17,625 1/19,310 1/36,660 1/37,425 1/28,425 1151,380 1/15,450 0.41 0.43 0.40 0.57 0.52 0.27 0.27 0.35 0.19 0.65 Regression analysis - S-9 mix y=0.3940+0.0036x r=0.75861 N.S. + S-9 mix y=0.2100 +0.0068x r=0.60029 N.S. Results and discussion Table I reports the results of the experiment performed with the chemical on the yeas t S. pombe in the presence and absence of S9 mix: the regression analysis applied to the data showed data the compound has not been able to induce any stastically significant increase aver the contrai value. When tested in the same conditions 2,4-Diaminoanisole, in the absence of a metabolic system, and N-Nitrosodimethylamine, in the presence of a metabolic system, resulted positive (Table Il). Table III reports the results of the experiment performed with the chemical on the yeast S. cerevisiae in the presence and absence of S9 mix: the results proved to be negative for both loci investigateci. Positive compounds were also tested in the same system (2,4-Diaminoamisole, and Hycanton) (Table IV). The results of the UDS assays are reported in table V for 2-Methyl-5-N-{3-hydroxyethylaminophenol and in table VI for the positive contro!, 2,4-Diaminoanisole. to tecnico purificato per ricristallizzazione. Come controlli positivi di riferimento per i diversi saggi mutazionali, sono state impiegate le seguenti sostanze chimiche: Nnitrosodimetilammina (NDMA), icantone, metil metansulfonato, 2,4-diamminoanisolo.2HC1. Risultati e discussione La Tavola I riporta i risultati dell'esperimento realizzato con la sostanza chimica in esame sul lievito di S. pombe sia in presenza che in assenza della miscela S9; l'analisi della regressione applicata ai dati ha mostrato che il composto non ha indotto alcun aumento statisticamente significativo rispetto a l valore del controllo. Il 2,4-diamminoanisolo, in assenza di un sistema metabolico e l'N-nitros odimetilammina, in presenza di un sistema metabolico, sono ris ultati positivi nelle stesse condizioni di prova (Tavola II). La Tavola III riporta i risultati dell'esperimento realizzato con la sostanza chimi- N. Loprieno - G. Boncristiani 43 Table II Results of two positive compounds, namely 2, 4-Diaminoanisole and N·Nitrosodimethylamine tested on the S. pombe forward mutation assay Chemical 2, 4-Diaminoanisole N-Nitrososimethylamine Dose S-9 nM(x) mix o l.25 2.50 5.00 o + 0.5 + 1.0 + 10.0 + Survival % N° mutants N° colonies Mut frequency x 10-4 surv 100.0 100.0 87.9 79.3 100.0 100.0 100.0 100.0 2/20,418 4/13,796 8/11,976 12/10,780 1/10,772 14/13,464 25/11 ,336 105/10,500 0.98 2.90 6.68 11.13 0.93 10.40 22.05 100.00 Regression analysis 2,4-Diaminoanisole: y=0.8580+ 2.086x r=0.99391 ••• N-Nitrosodimethy]amine: y=6.2011 +0.4414x r=0.99433* .. Table III Mitotic gene conversion assay of 2·Methyl·S·N·/3·hydroxyethylaminophenol on S . cerevisiae strain D4 with and without metabolic system Dose mM(x) S-9 mix o IO 20 40 o 10 20 40 + + + + Survival % Gene-conv.fre. x IO-S:ade 2 Gene-conv .fre. X 10-S:trp 5 100 77 78 66 100 100 53 88 0.76(38) 1.49(57) 1.38(54) 1.88(62) 0.60(25) 0.95(52) 1.10(53) 0.44(36) 0.54(27) 1.20(47) 1.10(41) 1.33(44) 0.52(48) 0.85(47) 0.85(4 1) 0.60(49) Regression analysis - S-9 mix ade2:y=0.5920+0.02431x r=0.89452 NS trp5:y=0.7580+0.0162x r=0.79787 NS + S-9 mix ade:y=0.8720-0.00569x r=- 0.31837 NS trp:y=0.7020 + 0.00017x r=0.01716 NS. The results proved negative for the chemical under test and positive for the 2,4-Diaminoanisole on the basis of x2 analysis. From these experiments, it may be concluded that 2-Methyl-5-N-,B-hydroxyethylaminophenol does not produce gene mutation in the S. pombe yeast cells, it does not induce mitotic gene conversions in S. cerevisiae yeast cells and it does not ca in esame sul lievito di S. cerevisiae, sia in presenza che in assenza della miscela S9; si sono avuti risultati negativi per ambedue i loci esaminatì. Anche i controlli positivi (il 2,4-diamminoanisolo e l'icantone) sono stati esaminati nello stesso sistema (Tavola IV). I risultati del saggio dell'UDS per il 2-metil-5-N-,B-idrossietilamminofenolo sono riportati nella Tavola 5 e nella Tavola 44 Mutagenicity tests of the hair d ye coupler 2-Methyl-S-N-13-hydroxyethylaminophenol in the yeasts (forward-mutations and gene conversions) and in the human celi line (uds assays). Table IV Results of two positive compounds, namely 2, 4-Diaminoanisole and hycanton tested on the S. cerevisiae mitotlc gene conversion assay Chemical 2,4 Diaminoanisole Dose nM(x) S-9 mix o IO 15 o + + + IO 15 o Hycanton Gene-conversion fre xl0-5 Survival 0.05 O.IO 0.20 % 100 0.37 0.06 JOO 2.13 0.86 100 88.9 74.5 29.3 ade 2 trp 5 0.67 10.83 54.90 0.65 5.52 37.74 0.62 15.63 57.17 260.00 0.67 13.67 52.94 0.78 7.87 45.42 0.76 14.24 39.30 317.54 Regression analysis 2.4-Diaminoanisole - S-9 mix a de2 y= -4.4725+0.24559x2 r = 0.96039• trp5 y= -3 .J0389+ 0.23567x2 r=0.97625• + S-9 mix ade2 y= -3.6340 + 0.1686Sx2 r =0.94327 NS trp5 y= -3.9393+0.20304x2 r = 0.95185* Hycanton ade2 y= - 2.3171 +6540.0x2 r=0.99440 .. * trp5 y= - 10.3489+8110.4x2 r=0.99185 .. * Table V Results of the assay for the induction of the unscheduled DNA synthesis by 2-Methil-SN-13 Hydroxyethylaminophenol on human Hela cell line Dose mM S-9 mix o 6 17 50 o 6 17 so + + + + n° grains/nucleus (mean T.S.D.) -HU + HU 4.53±2.03 0.79±0.58 1.36±0.50 Toxic 1.81±1.05 0.80±0.42 2.10±1.18 Toxic 1.56 ±0.89 2.21±1.32 4.68±2.24 Toxic 1.24±0.83 1.50±0.71 2.96:1:4.35 Toxic 45 N. Loprieno - G. Boncristiani Table VI Results of the assay for the induction of the unscheduled DNA synthesis by a positive contro! chemical Chemical Dose S-9 mM mix N° grains/nucleus (means ± S.D.) - HU 2,4-Diaminoanisole o I 3 IO o I 3 IO + + + + 0,89±0.83 6.11±2.45 3.93±0.96 >50 0.78±0.80 2.00±0.88 2.77± 1.07 4.07±2.14 +HU 0.90± 0,87 3.39±0.99 2.86±0.79 <SO . 0.64 ±0.93 1.1 5±0.82 1.54 ± 1.04 2.90±0.75 2,4-Diaminoanisole has resulted positive for t he induction of UDS in the absence of a metabolic activation system, on the basis of X2 analysis. stimulate UDS in the human HeLa cell line. The present negative results obtained with three different short-term assays for testing the potential ability to produce different genotoxic effects together with other n egative data r eported by other AA.. in this journal (Kalopissis, 1983, Shahin, et. al., 1983) allow the conclusion that 2-Methyl-5-N-{3-hychoxyethylaminophenol does not re present a mutagenic risk in somatic cells. 6 sono riportati que lli del controllo positivo 2,4-diamminoanisolo. Sulla base del criterio di x2, si sono avuti risultati negativi per la sostanza chimica in esame e positivi per il 2,4-diamminoanisolo. Da questi esperimenti s i può conclude re che il 2-metil-5-N-{3-idrossietilamminofenolo non produce mutazioni geniche nelle cellule di lievito di S. pombe, non induce conversioni geniche mitotica nelle cellule di lievito di S. cerevisiae e non s timola l'UDS in una linea di cellule umane del tipo HeLa. Questi ris ultati negativi ottenuti con tre differenti saggi a breve termine per la verifica della potenzia le capacità di produrre differenti effetti genotossici, ins ieme ad ulteriori dati n egativi riportati da altri AA. su questo argomento (Kalopissis, 1983, Shanin et al., 1983), consentono di concludere che il 2-metil-5-N-{3-idrossietilamminofenolo non rappresenta un rischio mutagenico per le cellule somatiche. 46 Mutagenicity tests of the hair dye coupler 2-Methyl-5-N-,S-hydroxyethylaminophenol in the yeasts (forward-mutations and gene conversions) and in the human celi line (uds assays). Acknowledgments Ringraziamenti This work was supported by SAIPO S.p.A. (contract n ° 140/20.12.79) and CNR, Roma. Hanno contribuito al lavoro la SAIPO S.p.A. (contratto d i ricerca n° 140/20.12.79) ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Progetto finalizzato chimica fine e secondaria, Roma, Italia. REFERENCES 1. Loprleno, N. 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A lady called Marchese used this water, as did many others, with great success. ' Libra is a unit of mea sure equivalent to . 2The author writes m ele, which me ans apples, but this is p roba bly a misprint for miele, which is honey. 3Storace is probably . 4Muschio is e ither mu sk o r moss; e it her might bave been used, although it was proba bly mu sk. Another scended water for the face (2) Rx. The best quality rose water (eight libre), well water (12 libre), musk (one dram), benzoin (one ounce). Put these ingredients in a glass double boiler and stop the process when you can see the first vapor. Place in a well-stoppered glass jar and expose to the sun for 15 days. Transfer the sediment to a larger glass jar and pour over it 24 libre well water. Expose this mixture to the sun and you will have an exquisite water for washing the hands . Water that makes skin clean, soft and lustrous as a mirror (3) Rx. Crush in a mortar two fat, plucked, eviscerated domestic squabs, three ounces of saltpeter1, two libre aquavit (brandy), one ounce benzoin and half libra wheat flour. Put the mixture in a stoppered glass urn and piace on hot ashes until vapors begin to come out of the stopper. Remove the contents and distill. To the distillate add one dram levantine musk and ounce 5 each of good rose water and m e rangoli. Let the mixture stand unti! it clears. Before washing your face with this mixture, smooth it with ashes and bran. After washing dry your face thoroughly. When used in the morning and evening your skin will be so beautiful as to astound people and this can ben accomplished without usign solimati3 or other filth. 'The author says «alume di rocca•>, which means rock alum and which we interpret a s saltpeter, which is not a lum. 2Muschio - musk or fern , probably musk. 3Solinati. 48 Marvelous Secrets s E e cr a<lelio:l 1hQ poi tro D o. 'l7. itt3 in un Libro. AetJ'"' odorifuil. ,be fà biAnc11 /4 /"cc iti, I).O Va frelche, CJ!lella quantità, che vuoi falli cuocer i11 acqua , che li i e 1Hcid4. (1) be11 to/H, mondali, e cav:rne i I rotfo, e conferva'il bianco, dipoi pi~lia di deuo bianco lib.2. mele comm.on.8.trement.li. mtz. fioraçe liquida 011.1. beb.oìno on.2. acqua rofJ lib. 1. met~i il tutto in u ccia di vetro,edifiilJ:i~rb.i-g1 aria, e ne ~ cpia, ch'ufcirà per 9gt1i lib. rnemicì mufchio grani 4. è f~J1.i fiar al Sole per dieci giorni, e farà fatta quell'acqua l'ufava·un:i Sig. Marchefe, e molt'altre Sign. con belliiTì1t1ofuc~lfo. - Vn'11lrr•.lUJHA o-doriftrA ptr /A faui11 • Cquarofa 1iniffima lib. 8. acqua di pozzo lib. 12, mufchio dr. 1. belzoirio-oncie UIJil,_ ditlilliil tutto in bagno maria perv.ittt'O, e come incominciano ad apparirei fu·mi, non diftillare pitì, €falla ftarea'l Sokin vafo di vetro ben turare per 15. giorni è quello, che refra in fondo della boccia,~ttHo in-altra boccia p.ìù gran~ de infondendovi fopra lib. 24. d'acqua di poz:z:o, e fallo fiu'al Sole, e hlverai un'acqua e(quiuta per hvarti le mani. Acqm•, che fà la &Mnt pg/ita, e lllO(bid11, f: Ju'/lr11 comt/pecchio. ~ Oi , piccioni giovani C'lfaricci ,. e guUi pelaliae levali 1'1utel'iori alu~· A D ~ m~ (2) (3) W. Montagna - P. Morganti 49 1t o. s .E e O N Do. me di rocca onc.3.1 vita lib.?. beJzoi· ravigliofa, e non pfl! villa. no onc. 1. farina di grano lib. mua, pilla 1'n'11Jrt-A •ul"" pv J•f•ui11. ogni cofa dentrounmoruro, emettiin • ·sOJimatoon.1.canforadr.1.Gpolve. orinai di vetro col (uo capello.-e recipien· rii.i il tutto fotilmente, e rnettati in te,e diftilla per cenere fin taoto,che com in fugo di limoni puri.tìate, acqua rofa, ac. ciano ad apparire li fumi nel capello, a.Il'- qua di nenufari di cocozza,edi fiori di fa. hora leva 11recipiente, {erba quello.., che e, di ciafched.lib. 1. e meza '1 mecta il tut· far~ dillillato, nelJa qual difiillatione ag· o in vafo di vetro per quimfeci giorni al giongivi mufchio .:f i Levante dra.1. acqua ol~, & '1 uG, perche ècofa mirabile da. ve. rofa fina, e di merangoli di ciafched. onc. ete~perche fà Ja faccia lullra,rotfa, e bella. · AL1r1uct/1'4AIJ'ifl~jfa. Ja(ciala cosìlino,che 6 facci chiara, equi iJJ b vuoi adopràre fà li(cia con cenere, e ~· Irra oné. due, incenK>, matlici di {emola, e con quella lavati la faccia, & ciafched. oncie meza, zedoaria, a{ciag3ti bene, poi b:ignati con queft'ac- canella di ciafched. dra. tre, canfora dra. 1. qiu (C't'a:, "C mattina, cMl•cune diventarà bianchi di ova libre 1.sbatti ben.e l'ova , e sì bella, CM~ di ltuporc fenza. ufar pitta il refi:o, e me{cola :affieme,, e meni .tanti (othhati, &"altre porrfaerie. dentro il ventre di una gallim,aggiongenM-4t11iif11,. •11'•"1"" ptrc011/trt1Ar '" dovi latte di capra libre tre, e ii ditlilli per luçit,1/fi11111, tgiot11mlt. . • bagno: s'adopra come l'.altra, & ~ Còfa da •· In bianco potente libre 1 r.'miele gran Signore , perclM:ù:nbNn" a allaftta _. commune li.i. ova fr~che nu.10. & immo rbidifce la peHe. . ~,oj pic~ioni cafarkci, che ancor non hai>- Vnalm• ebt ia/,i1111c4 ltt f•ed11, e . lev4 Je nucchit lk•111ttrt1iglioni. bfho fini ce le pene,tutte le dette cofe pi Cl-ale groffamente: t•ova con la fcorza: tutte Qua rofa, fugo di ilimoni di cia- fched.on.8. Colimato dr.i. bianchi l'alcre cofe · l'iilerai nel vino per quattro giorni, poi B diCl-illi per vetro cavandone d'ova nu. 4· mefcola affieme, dopò metila folo lib.z. e nel diftiJlato aggiongi vi oglio a1Sol:e per 8. giorni , e 11 V.1ti con etra: ma di tartaro non tropp6 forte onc.2.e onc.r. avverti no le donne, che tutte 1•acque dod'acqua rou,e 1. d·acqua di fiori di melan· ve entra il folimato con {l.a·ceffione di . oli, e grani dieci di rnufchio foluto in ac.. tempo rugano b peUe, fanno fidenti neri, u.i rofa, di quefl.i lavatifcra, e mattina e fanno pt1zzar itfiatoi però le ufino con . a façcia , de-mani, che vederai cofa ma. difcrectione, e quefto·bafti .. ravi- _ ', .dc· M ··V'';" JJ!•A ! "''I"", (5) (6) so Marvelous Secrets How to the make a water that keeps the face very shiny and youthful (4) Rx. Fifteen libre of strong white wine, two libre of common honey, 10 fresh eggs with shells and two domestic squabs with feathers not fully emerged, crush ali these ingredients coarsely in the wine for four days and distill in glass, obtaining only two libre. To the distillate add two ounces of tartaric oil (not too strong) and one ounce each of rose water and water of melangoli flowers. Add 10 grains of musk dissolved in rose water. Wash hands and face with this mixture and you will see marvels never before seen. Another water for the face (5) Rx. Place in a glass jar one ounce of solimato and one dram of camphor finely powdered together. Add one ounce each of the following: purified lemon juice, rose water, lotus flower water, pumpkin flower water, faba flower water. Expose to the sun for 15 days. This wonderful stuff makes the face lustrous (glowing red) and beautiful. Another water for the same (6) Rx. Two ounces of myrrh, half ounce each of mastic and incense, three drams each of zedoaria and cinnamon, on dram camphor and one libra of egg whites. Beat the eggs well, crush the rest and mix all together. Place the mixture inside the addomen· of a fowl, adding three libre goat milk and distill by bath (double-boiler). Use like the other one. This is stuff for great Ladies since it whitens, shines and softens the skin. ·Here we come to a stop. The author says «ventre di una gallina» which cou ld mean stomaclz (birds have a crop, which is part of the esophagus, a gizzard and a proventriculus; only the latter is anologous to the stomach of mammals). Ventre could also mean belly, abdomen or gut, none of which make sense in this context. Since this Rx. is somewhat equivocai we give you its !iterai translation. «Two ounces of myrrh, incense, mastics of each half ounces, Zedoaria, cinnamon of each three drams, one dram of camphor. Beat the eggs well, and crush the rest, and mix together, and put ins ide the belly of a chicken, adding to it three libre of goat milk and distill by bath: it is used like the othe r one, and it is stu ff for great Ladies, because it whitens, given shine to and softens the skin.» Book-Review J. Appl. Cosmetol. 4, 51-52 (January-March 1986) Trattato di Fitoterapia e Aromaterapia (Diretto da Paul Belaiche) Vol. I: L 'AROMATOGRAMMA di P. Belaiche, H. Audhoui, G. Sens-Olive 1 - Fitoperapia; 2 - Essenze, impiego terapeutico; 3 - Farmacologia; 4 - Ricerche di laboratorio Ed. Lito Corti, Buccinigo D'Erba, 1983, 240 pag., cm 24, ill. L. 48.000 The Journal have just received an interesting book «The Aromatogram» first volume of the series «Treatise of Phytotherapy and Aromatotherapy» by Paul Belaiche. After an interesting historical introduction devoted to the assessment of antiseptic power and mainly to the technical definition of aromatic materials, a review is given of the main techniques employed to analyzed the bactericidal power of natural essences. A special effort is made by the authors to allow the reader to fully understand the importance of the technique employed to prepare, for testing, a sample of an essential oil. As a matter of fact, the bactericidal power of the essential oil is closely related to the germ/product contact surface. The greater the distribution of the product in the substratum, the more active the bactericidal activity will result. Based on these interesting premises, a comparative study is given on the germicida! activity developed by various essential oils against the main pathogenic or not bacterial strains. This study on aromatograms that are overlapping with and comparable to real antibiograms, shows, for example, the relevant antibacterial activity developed especially by certain essential oils such as those extracted from thyme, cinnamon, dove and origanum floribundum. The last chapters of the book are devoted to define exactly which should be the Ci è pervenuto in redazione un interessante libro «l'aromatogramma», primo volume della collana «Trattato di Fitoterapia e Aromaterapia» di Paul Belaiche. Dopo un'interessante introduzione storica sulla verifica del potere antisettico e soprattutto sulla definizione tecnica del materiale aromatico, vengono passate in rassegna le principali tecniche utilizzate per analizzare il potere battericida delle essenze naturali. È posta molta attenzione nel far recepire al lettore l'importanza che riveste la tecnica di preparazione del campione di un olio essenziale da analizzare. Infatti il potere battericida dell'olio essenziale è strettamente correlabile alla superficie di contatto germe/prodotto. Maggiore è la distribuzione del prodotto nel substrato e più attiva risulterà l'attività battericida. Partendo da queste interessanti premesse viene riportato uno studio comparativo sull'attività germicida di diversi oli essenziali nei confronti dei principali ceppi batterici patogeni e non. Attraverso questo studio sugli aromatogrammi sovrapponibili e paragonabili a veri e propri antibiogrammi, risulta, ad esempio, evidente la notevole attività antibatterica esplicata da alcuni oli essenziali quali quelli di timo, di cannella, di garofano e soprattutto di origanum floribundum. Gli ultimi capitoli del libro sono dedicati a definire esattamente quali debbano es- 52 most important characteristics of an essential oil and how their control should be standardized before they are practically applied. Finally, the concluding part of the book reports the chromatographic characteristics of essential oils most important for aromatotherapy, together with their possible u se in human therapy. In view of the easy readability of the book and of the interes ting data reported, this first volume should b e present in the library of both physicians and chemists concerned with Cosmetic Dermatology. Book Review sere considerate le caratteristiche salienti di un olio essenziale e come debba essere standardizzato il loro controllo prima di una sua eventuale applicazione pratica. A conclusione vengono riportate infine le caratteristiche cromatografiche degli oli essenziali più interessanti per la aromaterapia ass ie me ad un loro possibile impiego in terapia umana. Considerata la facilità di lettura del libro e gli interessanti dati riportati, questo primo volume dovrebbe far parte della biblioteca sia di medici che di chimici interessati alla Dermatologia Cosmetologica. Book Review J. Appl. Cosmetol. 4, 53-54 (January-March 1986) Cosmetic Science and Tecnology (Series Editor E. Jungermann) COSMETIC ANALYSIS: SELECTIVE METHODS AND TECHINIQUES (Technology Series, Val. 4) Edited by P. Boré. 1985. 552 pages, bound, illustrateci. $ 85.00 (U.S . and Canada);$ 102.00 (All other countries). ISBN: 0-8247-7113-3. (Pr ices subject to change without notice). Cosmetics is an art dating back La Cosmetica è un'arte antica di millenthousands of years tha t has been ni che con il passare degli anni si è semdeveloped and enriched by becoming pre più sviluppata ed arricchita diventanmore and more an exact science. do sempre più una scienza esatta. As cosmetic formulations and com- Dal momento che le formule ed i compoponents become increasingly complex nenti cosmetici diventano sempre più there is a constant need to distinguish complessi nasce la necessità di distinsubtle structural differences and deter- guerne le differenze strutturali e determine trace amounts of impurities. This minare quantitativamente le eventuali timely book portrays a number of impurezze presenti in tracce. sophisticated instrumental techniques Questo libro illustra un certo numero di for analyzing cosmetics and cosmetic raw tecniche strumentali molto sofisticate sia per l'analisi dei cosmetici che delle relamaterials. Addressing an array of methods ap- tive materie prime. plicable to the investigation of substances Considerando un certo tipo di metodiche that are of interest to those in the field applicabili all'analisi di sostanze, partiof capillary cosmetics, Cosmetic Analysis colarmente interessanti per coloro che covers approaches responsible far the trattano i cosmetici in maniera specifica, identification, characterization, or quali- Cosmetic Analysis esamina gli approcci ty contro! of specific active ingredients or relativi alla identificazione, caratterizzaformulations, and focuses on new and zione, controllo qualità di formule o ingredienti specifici attivi, evidenziando anemerging uses of electrochemistry. This ground-breaking reference also che i nuovi ed emergenti usi dell'elettrodescribes procedures far the extraction chimica. of polymers from various cosmeti for- Sono, inoltre, descritte in modo dettagliamulations ... gives severa! examples of to le procedure di estrazione dei diversi determinations using differentially puls- polimeri dalle varie formulazioni cosmeed polarography... illus trates gas tiche; vengono riportati esempi di dete rchromatography capability where the minazione mediante l'uso di tecniche posalute of interest is mercaptoacetic acid, larografiche; vengono illustrate le possia compound of rather high polarity ... pre- bilità d'uso della gas-cromatografia ansent nonconventional aspects of gas che nel ricercare e determinare la presenchromatography such as pyrolysis/gas za dell'acido mercaptoacetico, composto chromatography ... illustrates the poten- ad alta polarità; sempre sulla gastial of headspace gas chromatography for cromatografia vengono posti in rilievo Announcement J. Appl. Cosmetol. 4, XXIV-XXV (January-March J 986) 2nd International Meeting on Cosmetic Dermatology Office Dermatology: The Cosmetic Connectlon Rome: May 4-6-1987 FIRST CIRCULAR Organlzlng Commlttee: P. Morganti (Rome) Via Innocenzo XI, 41 - 00165 Rome {Italy) S.D. Randazzo (Catania, Italy) B. James (Perrysburg, Usa) Sclentlflc Secretariat International Society of Cosmetic Dermatology Europe: P. Morganti, PhD Via Innocenzo Xl, 41 - 00165 Roma (Ita ly) Te!. (06) 6380839 Usa: MB . James, M.D., 128 E. Front St., Perrysburg, Ohio 43551, Usa Te!. (419) 874-2245 Scientific Committee: (Preliminary List) Agache P.G. Ebling F.J .G. Montagna W. Panconesi E. Paoletti R. Par ish L.C. Raab W.P. (Besancon, France) (Sheffield, U.K.) (Portlanc.l, USA) (Florence, Italy) (Mila n Italy) (Phila de lphia, USA) (Wicn, Austria) Alms This is the second of a continuing series, of intemational meetings on Cosmetic Dermato logy. This symposium is intended to previde interaction among <lermato logists, cos metic chemists, pharmacologists, biologists a nd experts from ali other disciplines that may be rclated to Cosmetic Dermatology. Its purpose is to ou tline these common areas where cosmetic technologies may be applied to basic problem s in the study and therapy of the s kin. Scientific program Dates: May 4-6, 1987 Piace: Rome, Italy Sessions will be held in the Greal Hall Auditorium of the National Institute of Public H ealth (Aula Magna dell'Istituto Superiore di Sanità) Viale Regina Elena 299, Rome, Italy List of Toplcs 1 Office Dermatology: Cosmetic Co ncerns 2 Cosmetic Surgery 3 Cosmetic Camouflage 4 Cutaneou s B iology S Cosmetic Protection 6 Assessment of Efficacy of Cosmetic Products 7 Mechanism of solar erythema 8 Water in keratins 9 Mechanical behaviour of huma n skin IO Cosmetic Products on Border line: t he low approach Call for Papers: This notice represents a forma] cali for papers. A special form for submitting abstracts, with detailed instructions, will be sent to those who are interested. xxv Announcement Deadline for Abstract Submission: February lst, 1987. Ali requests for information and completed abstracts should be mailed to: P. Morganti, Ph. D., Generai Secretary of ISCD, Via Innocenzo Xl 41 - 00165 Rome, Italy. Tel. 06-6380839. Authors will receive detailed information regarding their presentation upon notification of acceptance of their abstract not later than March 15, 1987. Language: The officiai languages of the symposium will be Italian and English. A service of simultaneous translation into Italian or English will be provided. Formats: Ora! Presentatlons: 10 minutes will be allowed for each ora! presentation. This shall be followed by a 5 minute discussion period. Time limits shall be closely adhered to. - Only slides measuring 5 X 5 cm (35 mm) will be accepted for projection by slide centre. - Video tape presentations in ordinary VHS format are acceptable, provided that the origina! is in English. Posters: Posters for presentation should measure not more than 120 cm (high) X 70 cm (wide) or 4 8 inches (high) X 24 inches (wide). Technical Exhibition: An exhibit area will be available for display of the la test innovations for the cosmetics industry, including new products, quality contro! materials, technical services, literature, etc ... Interested exhibitors should contact the organizing committee. Publications: Abstracts of ali papers will be distributed to registered participants. The proceedings will ben printed by International Ediemme (Rome-Italy). ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~>{ Please return as soon as possible to: P. Morganti, Ph.D. Secretary Generai ISCD Via Innocenzo XI 41 - 00165 Rome, Italy I am interested in attending the 2nd lnternational Meeting on Cosmetic Dermatology «Office Dermatology: The Cosmetic Approachn. Please keep my name on the mailing list for further information. NAME: ................................ . ADDRESS: .......................... . AFFILIATION: ...................... D I would like to attend I pian to present: Oral communication D D I shall be accompained Poster D Journal of Applied Cosmetulug~· p ubb lished quarterly b~· INTERl\ATIONAL EDIEMME, Via F. Bernard ini 22, 00165 Roma Italy. Direltore Responsabi le P. Mo1·gan ti. Direzione, Reda7.ione ed Amministra zione: Vi'1 F. Bernardini 22, 00 165 Roma Italy. Fotocomposizione e stampa ELITEGRAPHICA S.r.l. Progetto grafico e copertina B. Lisi. Im paginazione e grafica: E. Francioso. Spedizione in abbonamento postale gruppo IV/70. Autoriz;wzione del tribunale d i Roma n. 3173/83 del 8.7.1983. 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