Corpora e apprendimento del lessico di Rosanna Ducati e Paola Leone (Lend) Modulo 1: corpora e loro utilizzi .................................................................................. 2 Modulo 2: corpora e didattica del lessico ................................................................ 13 Modulo 3. Percorso didattico. L’uso di corpora nella traduzione di una lettera commerciale.......................................................................................................... 27 Allegato ................................................................................................................................. 36 Riferimenti bibliografici ................................................................................................... 37 European Centres .......................................................................................................... 38 North American Centers ............................................................................................. 38 Corpus Linguistics Pages ............................................................................................ 39 Corpus analysis tools ................................................................................................... 40 1 Modulo 1: corpora e loro utilizzi Si dice così… Molto spesso l’insegnante di lingua deve spiegare proprietà semantiche e d’uso linguistico che non sono trattate né nei dizionari né nelle grammatiche. Ad esempio, il contrario dell’espressione “a lungo termine” è “a breve termine”, ma “a breve” è in relazione oppositiva con “a lungo”? In che modo si può spiegare l’uso di “insomma” ad un parlante non nativo? Dove si possono trovare validi esempi per descrivere l’impiego nella lingua parlata e scritta di tale congiunzione testuale? Rispondere a questo tipo di quesiti con l’ausilio di sussidi tradizionali quali il dizionario e la grammatica è a volte problematico perché le spiegazioni fornite, se ci sono, risolvono in modo deludente il dubbio linguistico del nostro studente. Diversamente la linguistica dei corpora permette di chiarire proprietà del lessico e della fraseologia della lingua attraverso l’analisi di un “corpus” d’uso linguistico. Tale metodologia di indagine ha messo in evidenza il fatto che, benché il lessico sia un sistema ben strutturato, in realtà non tutte le forme in uso (soprattutto le espressioni fraseologiche) dipendono da regole generali di natura grammaticale o semantica, ed è piuttosto nei corpora che si può vedere come la lingua si comporta nella realtà, “come si dice”. Diversi sono tuttavia i limiti di un corpus, come ricorda Sinclair (2004: 2) agli insegnanti: ad esempio, nessun corpus è un campione accurato di una lingua o l’occorrenza in esso di una determinata espressione non costituisce garanzia di corretto uso linguistico o, ancora, l'assenza di una forma non sempre indica che essa non esista nei testi in quella lingua. Ciò nonostante, afferma lo studioso, i dati forniti da un corpus sono sempre superiori ad esempi “inventati” e sono quindi da preferirsi. Per questa loro "superiorità" i campioni di uso naturale della lingua rintracciati in una raccolta testuale opportunamente elaborata aiuteranno l'insegnante a districarsi meglio in questioni lessicali complesse, consentendogli di affermare “si dice così” in modo attendibile. Il percorso costituisce un’introduzione all’utilizzo dei corpora per insegnanti che ancora non hanno familiarità con quest’area di ricerca, nella speranza di incuriosirli e spingerli ad avventurarsi in un campo che riteniamo di grande utilità per l’insegnamento linguistico. Che cosa è un corpus? Per secoli il termine corpus ha indicato una raccolta di testi comprendenti tutti i documenti disponibili per determinati campi di studio–ad esempio il Corpus Iuris raccoglieva tutti i documenti di diritto romano. Con l’introduzione del computer, di programmi di trattamento ed esplorazione di testi e con la nascita di una nuova branca della linguistica—la linguistica dei corpora— a partire dagli anni 60 il significato del termine si amplia. 2 Attività 1 Leggete le seguenti definizioni di corpus tratte da pubblicazioni specialistiche e da dizionari e sottolineate gli aspetti rilevanti relativi al “nuovo” significato della parola. a) “I linguisti da sempre hanno utilizzato la parola corpus per descrivere una raccolta di esempi di uso naturale di una lingua, costituita a partire da poche frasi fino ad una serie di testi scritti o registrazioni, raccolti per condurre studi linguistici.” (Hunston, 2002: 2) b) “Una raccolta di testi scritti e/o parlati archiviati su un computer ed adoperati per la ricerca linguistica e per scrivere dizionari.” (Macmillan English Dictionary, Second Edition, 2008) c) “Insieme di testi parlati o scritti utilizzati per compiere ricerche finalizzate a stabilire determinate caratteristiche del codice linguistico in esame e del suo uso.” (Corda, Marello 2004: 220) Confronta Riepilogando possiamo dire che un corpus è una raccolta di testi scritti e/o orali scelti per uno scopo e archiviati su un computer per poter condurre studi linguistici e/o per scrivere dizionari. I testi orali, solitamente, oltre ad essere archiviati nella loro forma parlata, possono essere a loro volta trascritti. I corpora possono essere oggetto di ricerche specialistiche e adoperati nelle classi per un uso a carattere didattico pedagogico. Che cos’è la linguistica dei corpora? L’analisi di corpora rappresenta, da tempo, il fondamento per una parte della ricerca glottologica e dell’educazione linguistica. Il crescente rilievo dato alla raccolta e all’analisi di dati linguistici naturali ha determinato più di recente la nascita e il fiorire di ricerche di linguistica dei corpora (in inglese corpus linguistics), che mirano a definire le norme d’uso di una determinata lingua. I corpora non sono tutti uguali Le dimensioni (numero di parole) e il profilo contenutistico (varietà di testi) di un corpus possono variare moltissimo e si stabiliscono in funzione alle finalità della ricerca che si intende svolgere. Ad esempio, per l’elaborazione di dizionari o per gli studi relativi alle regole d’uso delle diverse lingue si richiede un ampio repertorio di dati, organizzato in raccolte eterogenee, nelle quali sono presenti estratti appartenenti a diversi tipi e tipologie testuali. Citiamo a questo proposito il dizionario inglese Collins Cobuild, basato sul corpus denominato The Bank of English Language, che conta al momento circa 524 milioni di parole ed è composto da un’ampia varietà di testi scritti e orali. Il corpus, in continuo aggiornamento viene impiegato anche per altri studi linguistici e lessicografici. 3 Esigenze di insegnamento linguistico possono invece suggerire agli autori di libri di testo e agli insegnanti di far riferimento a raccolte di testi di piccole dimensioni omogenee per: - argomento trattato, ovvero testi scritti e/o discorsi pronunciati, in cui si parla di un particolare tema, ad esempio, la medicina; - tipo e genere testuale, come testi accademici o articoli di giornale; - profilo del parlante o dello scrivente. Si pensi a titolo esemplificativo ad un corpus composto dagli elaborati scritti di apprendenti di una lingua straniera (ad esempio, Prat Zagrebelsky 2004); - argomento e genere, come nel caso di un corpus di manuali di storia composto per conoscere le caratteristiche del lessico in uso nei testi (Leone & Grandi 2006; Leone, in corso di stampa). Tipi di corpora I principali tipi di corpora a cui generalmente si fa riferimento sono i seguenti. Una raccolta di testi rappresentativi dei diversi registri o varietà di una lingua costituisce un corpus generale. In essa possiamo trovare esempi linguistici provenienti da diversi contesti comunicativi la cui analisi può servire a definire: -le caratteristiche di un intero sistema; -le caratteristiche della lingua della comunicazione scritta o orale; -la varietà geografica di una lingua. Diversamente, corpora omogenei sono anche detti specialistici (special purpose) poiché sono centrati su singoli generi e/o tipi testuali o su linguaggi settoriali. A questa categoria possono fare capo anche i corpora pedagogici in cui sono presenti testi di tipo e argomento specialistico e la cui elaborazione è motivata da “particolari interessi di insegnamento e/o apprendimento” (Gavioli, 2005: 7). I corpora bilingui sono generalmente costituiti da raccolte di testi in una lingua L1 e dall’insieme delle traduzioni di questi testi in una L2. Un corpus bilingue diventa un corpus parallelo grazie ad un programma di allineamento dei segmenti di testi considerati equivalenti di traduzione. Un corpus bilingue consente l’estrazione di concordanze bilingui, ed è di evidente utilità nella mediazione linguistica (Escoubas M.-P., 2008). I corpora bilingui possono anche essere “comparabili” quando consistono di testi o generi che svolgono la stessa funzione in due lingue, senza essere uno la traduzione dell’altro. I corpora diacronici, anche detti storici, raccolgono testi di una determinata lingua appartenenti a periodi storici differenti. Essi consentono di ricostruire la storia della lingua e le sue variazioni. Recentemente, si parla anche di corpora di seconda generazione, raccolte di testi che non necessariamente comprendono vari registri e possono servire a diversi scopi, ma che, diversamente dai corpora di prima generazione, sono compilati in funzione di quesiti di ricerca specifici, e quindi possono focalizzarsi su un certo registro o una certa varietà. Citiamo infine il world wide web, descritto da Capra come “un enorme corpus multilingue che programmi di interrogazione comuni e largamente accessibili possono setacciare in pochi secondi” (Capra 2008: 357). Se, ad esempio, inseriamo in Google una determinata parola o espressione, il risultato 4 della ricerca ci fornisce contesti reali della parola/espressione, a centinaia o migliaia. Per un elenco di corpora di testi italiani, francesi, inglesi, spagnoli e tedeschi si veda: http://www.alphabit.net/Corsi/IUlinks/CorporaList.htm Attività 2 Leggete le descrizioni di alcuni corpora e indicate a quale tipo appartengono: generale, specialistico, storico, parallelo, pedagogico. Corpora/descrizione del corpus 1. Air Traffic Control Corpus (ATCC): raccolta di testi orali inerenti la comunicazione tra piloti e torre di controllo. 2. The British National Corpus (BNC): il corpus è costituito da 100 milioni di parole, provenienti sia da testi scritti sia orali, scelti secondo criteri accuratamente pre-definiti. 3. Corpus costituito da una raccolta di articoli da riviste di moda, compilato da un’insegnante per gli studenti del suo corso. 4. Corpus costituito da 1 annata del quotidiano La Repubblica 5. Corpus costituito da articoli di Le Monde Diplomatique e dalla loro traduzione in italiano (De Vito, Università di Cassino) 6. LIP: corpus di italiano parlato, raccolto in quattro città (Milano, Firenze, Napoli e Roma), comprendente 500.00 parole 7. The Helsinki Corpus of English Texts: raccolta di testi in inglese antico (o anglosassone), inglese medievale e inglese moderno, per un numero complessivo di 1.500.000 parole. Tipo di corpus Confronta Soluzione: 1-corpus specialistico (special purpose); 2-corpus generale; 3- corpus specialistico/ pedagogico; 4-corpus specialistico; 5-corpus bilingue/parallelo; 6-corpus generale; 7-corpus storico. A chi e a cosa serve un corpus? Attualmente i corpora vengono utilizzati in diversi ambiti. - Ricerca lessicologica. Come si è già accennato, si possono impiegare ampie banche dati testuali eterogenee, generali, per individuare le norme d’uso del lessico. Un corpus costituito da testi di italiano scritto e orale, raccolti in diversi contesti comunicativi, ha fornito il repertorio di lemmi presenti nel Grande dizionario italiano dell’uso (De Mauro, 2000), consentendo inoltre la distinzione delle singole voci a seconda di “marche d’uso” ovvero espliciti criteri di frequenza e di uso che distinguono i vocaboli più ricorrenti da quelli meno utilizzati dalla comunità linguistica. - La ricerca scientifica letteraria, la stilistica, la sociologia, la linguistica forense e clinica si basano sull’analisi di uno o più corpora per definire le norme d’uso di particolari testi o di testi specialistici. In letteratura, ad esempio, archivi testuali delle opere di Shakespeare hanno permesso di individuare la frequenza d’uso di determinati aggettivi in Romeo e Giulietta allo scopo di esaminare eventualmente il contesto verbale entro il quale tale vocabolario ricorre nel testo (Scott, 2005). Questo tipo di lettura “quantitativa” di un testo letterario è il fondamento per un’analisi dello stile dell’autore. Allo stesso modo le parole maggiormente in uso negli articoli di quotidiani pubblicati nell’anno in 5 cui si è verificato un evento di interesse internazionale (ad esempio l’attacco alle Torri Gemelle del 2001) possono essere di riferimento per tracciare un quadro storico o socioculturale dei temi ritenuti più salienti dai media in quel particolare periodo. - Realizzazione di traduzioni. Il confronto tra due raccolte testuali in due lingue (corpora paralleli) permette di vedere come alcune espressioni di una data lingua sono state rese in un’altra. Ad esempio l’avverbio inglese “still” può essere espresso in francese con “toujours” o “encore”, o con l’espressione “couramment” o addirittura con il verbo “continuer” (Hunston, 2002: 14), richiedendo in quest’ultimo caso una riformulazione dell’intera frase. - Didattica linguistica. Per l’insegnamento linguistico già da tempo il ricorso ai corpora aiuta a conoscere una lingua cogliendone tratti d’uso più vicini alla realtà. Come sottolinea Mindt (in Hunston, 2002: 13), in inglese la forma di futuro più in uso è quella con i modali e in particolare con will. Solo il 10% è costituito invece da be going to e circa il 5% dal presente progressivo. Naturalmente queste percentuali varieranno in relazione alla formalità o informalità dei testi che formano il corpus. Queste informazioni, che sicuramente l’intuito umano non potrebbe anticipare, sono fondamentali per definire la priorità di alcuni argomenti nei syllabus per l’insegnamento linguistico. Tra gli utilizzi sin qui delineati ci occuperemo, come ovvio, dell’utilizzo diretto o indiretto di corpora per la classe. Spiegheremo le ragioni per le quali un approccio basato sull’uso di corpora è di grande interesse e daremo qualche consiglio su come si possa elaborare un corpus e su quali software possano essere impiegati in classe per condurre diversi tipi di analisi. Come si crea un corpus? Per capire, anche se a grandi linee, come si crea un corpus, dobbiamo richiamarci alla sua funzione, allo scopo per il quale viene creato. Si possono così distinguere i corpora utilizzati nella ricerca scientifica dai corpora usati in ambito didattico. Nel primo caso, se il ricercatore intende fare considerazioni definitive sul sistema linguistico rappresentato, avrà bisogno di un corpus di grandi dimensioni (anche senza arrivare ai 524 milioni di parole della The Bank of English Language!) che sia bilanciato e rappresentativo di una determinata lingua o di un determinato genere testuale. Prendiamo ad esempio la creazione di un corpus di manuali di storia in uso nelle scuole medie inferiori in Italia allo scopo di individuare il lessico tipico. L’archivio testuale deve essere composto da: - testi scritti da autori diversi per evitare che stili di scrittura individuale influenzino i dati statistici; - manuali del I, II e III anno, per mettere in evidenza anche eventuali variazioni di lingua dovute all’adattamento all’età del discente; - argomenti differenti per ridurre l’incidenza della scelta tematica sulla lingua in uso. Ognuna di queste variabili (autore, anno e argomento) deve consistere di egual numero di parole (Leone-Grandi 2006). 6 Esempio 2 Facciamo un altro esempio tratto da Hunston (2002: 28) e ipotizziamo che gli studiosi vogliano condurre una ricerca sugli usi linguistici nei giornali. Il corpus da costituire deve essere bilanciato e rappresentativo dell’intero codice comunicativo utilizzato nel giornalismo. Il primo passo da fare è scomporre l’iperonimo “giornali” in categorie più piccole come “quotidiani, tabloid”, trarre articoli di vario argomento ad esempio editoriali, cronaca, notizie sportive ecc. ognuna delle quali deve essere presente nel corpus con la stessa quantità di parole. Un corpus bilanciato consiste perciò di quantità di parole confrontabili tra le diverse varietà di testi considerati che vengono nel loro complesso considerate rappresentative dell’intero genere testuale e di discorso in esame. In ambito didattico le caratteristiche di un corpus sono meno ambiziose proprio perché le finalità dell’insegnamento non sono le stesse di quelle della ricerca che vuole definire le norme d’uso di un sistema. I corpora realizzati per elaborare un syllabus o per essere esplorati in classe possono, ad esempio, avere dimensioni ridotte e consentire, nonostante questo, di oltrepassare i limiti dell’intuizione e di esaminare comportamenti linguistici ricorrenti. Come si interroga un corpus? Grazie all’evoluzione di strumenti informatici per l’archiviazione e l’interrogazione di testi, il compito di quanti manualmente conducevano analisi di vario genere (ad esempio a scopi lessicografici) basandosi su un ampio repertorio di dati è diventato molto più rapido ed agevole. Gran parte delle analisi utilizzano metodi quantitativi che permettono di determinare statisticamente l’occorrenza delle forme lessicali in un corpus ( ovvero la frequenza) e combinazioni fraseologiche (ovvero la collocazione) di particolari elementi lessicali in uso. L’analisi quantitativa di un corpus è rilevante perché “serve a precisare e affinare percezioni intuitive” (De Mauro, Chiari 2005: 9). Essa non si propone in alternativa ad indagini qualitative ma intende essere complementare ad esse per rivelare “tratti nascosti di singole lingue e dello stesso linguaggio” (De Mauro, Chiari 2005: 9). Per avere un’idea dello sviluppo degli strumenti, si può consultare il sito di The Linguist List (http://www.linguistlist.org): esso fornisce un elenco di programmi per il trattamento e l’esplorazione di corpora, che al momento in cui scriviamo superano i 200, suddivisi in categorie secondo la/le loro funzione/i (programmi per la traduzione assistita dal computer, per la ricostruzione storica, per l’analisi morfologica, per la creazione di concordanze e di liste di frequenza, ecc). Per il loro potenziale interesse per l’insegnante, ci limiteremo ad illustrare due tipi di programmi: i programmi con i quali si ricavano liste di frequenza e quelli che creano concordanze. Con il primo tipo di programma, si ottiene istantaneamente l’elenco di tutte le parole contenute nel corpus in esame, ordinate secondo la loro frequenza (dalle più frequenti alle meno frequenti o viceversa) o secondo l’ordine alfabetico. In entrambi i casi accanto a ciascuna parola apparirà il numero delle occorrenze nel corpus. I programmi di concordanze trovano e mostrano tutte le occorrenze della parola (o forma) selezionata presenti nel corpus, inserite in una riga di contesto. 7 I programmi più comuni usano il sistema KWIC (Key Words in Context) per mostrare i risultati della ricerca. Secondo questo sistema la parola selezionata è messa in evidenza al centro di ciascuna riga di contesto, e questo agevola la lettura e l’identificazione rapida delle parole che co-occorrono a sinistra e a destra della parola. Liste di frequenza Oltre a fornire risposte a domande come “quali sono le parole più frequenti nel corpus?” oppure “quanto è frequente una determinata parola nel corpus?”, l’indagine svolta attraverso le liste di frequenza può avere come finalità il confronto di due contesti d’uso, diversi per registro o per tipologia di corpus. In questo caso si potrebbe, ad esempio, confrontare l’uso di “cioè” in un corpus di testi scritti (ad esempio gli articoli di La Repubblica di un certo periodo) e di testi orali/detti (ad esempio, il LIP-- corpus del Lessico di frequenza dell'italiano parlato) per verificare l’alta occorrenza che questa parola ha nel registro colloquiale informale e poco colto. Come suggerisce Hunston (2002: 5) sarebbe inoltre possibile confrontare la frequenza di must e di have to in tre differenti sotto-corpora della Bank of English: un corpus di libri pubblicati in Gran Bretagna, un corpus di articoli di The Times, il quotidiano inglese, ed un corpus di inglese parlato in Gran Bretagna. Si vedrebbe che, laddove i corpora scritti (costituiti dai libri e dagli articoli di The Times) privilegiano must in rapporto a have to, nel corpus orale la tendenza è invertita, consentendo perciò di affermare che have to è meno formale di must. A titolo esemplificativo riportiamo le prime 20 parole di due liste di frequenza. La prima è la General Service List, una lista del vocabolario di base dell’inglese in ordine di frequenza, creata da West nel 1953 e successivamente adattata da Baumann and Culligan nel 1995. (Per la lista completa e maggiori informazioni, si veda jbauman.com/gsl.html). Come si può notare le 20 parole più frequenti dell’inglese sono parole funzionali (comprendendo in queste gli ausiliari be e have). La seconda presenta le prime 20 parole più frequenti nel corpus di manuali di storia (CoMaS), dalle quali sono stati eliminati manualmente articoli e preposizioni (Leone in corso di stampa) per scopi di ricerca. 8 General Service List 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 69975 39175 36432 28872 26800 26190 21338 20033 12458 11247 10790 9495 8555 8516 7289 7254 6976 6742 6164 5377 the be of and a to in he have it that for they I with as not on she at 9 CoMaS. Freq N Parola . 1 che 179 3 2 era 887 3 più 621 4 erano 517 5 fu 510 6 ma 477 7 anche 459 8 come 408 9 aveva 273 1 guerra 258 0 1 città 255 1 1 cioè 242 2 1 così 238 3 1 furono 228 4 1 grande 212 5 1 dopo 210 6 1 perché 208 7 1 infatti 202 8 1 solo 196 9 2 Stato 195 0 Concordanze Per vedere come è fatta una concordanza e quali informazioni se ne possono ricavare, riportiamo la concordanza di “dai”, creata da Zorzi (2001) utilizzando il corpus dell’italiano parlato LIP. L’autrice la presenta per discutere come le concordanze possono essere impiegate per insegnare agli stranieri a usare i segnali discorsivi in italiano. 1 0 Attività Leggete le occorrenze di “dai”. Che cosa vi colpisce? Quali concetti e categorie grammaticali potrebbero essere utili per spiegare ad uno straniero come si usa “dai”? Quali occorrenze/righe possono aiutare a capire l’uso di “dai” come segnale discorsivo? 1 h ecco questa qua e' aperta # da aprire dai Cacco mettilo tu lo zero 2 se io paragonassi il vomito alla merda dai B: [RIDE] C: scusa siamo 3 h ok B: ma_ l'Anna con fidanzo F: non so dai digli di portarlo_ <???> 4 arrivi? A: alle otto sono li' B: va bene dai A: si' B: <?> A: ciao 5 do_ dietro a cui l'abbiamo detto vengono dai paesi a cui noi mandiamo i 6 cers e' piu' buono B: piu' buono? A: si' dai questo non e' B: no e' 7 eccetera e -pi- perche' non pigli e gli dai un'occhiata e mi dici che 8 co' Lucia e lei con tuo cugino # va be' dai vieni A: si' B: allora se 9 a e' che puo' ricevere un segnale che va dai quaranta ai novecento 10 H: spinose I: la luna A: be' no spinose dai su' le zone come si 11 ra' di essere stato convinto ad accusare dai genitori del Giappone che 12 possibile ma soprattutto non e' ammesso dai fatti dalla realta' # # se Zorzi 2001: 95 Confronta Alcune osservazioni iniziali (e altre domande): La prima cosa che si nota è che “dai” appartiene a diverse classi grammaticali: alla riga 7 è un verbo; alle righe 5, 9, 11 e 12 è una preposizione articolata; nei casi restanti è un segnale discorsivo. Un po’ meno immediato è identificare la funzione di “dai” come segnale discorsivo: quando è esortativo, o un segnale di disaccordo, o una concessione? Quali parole a sinistra o a destra ci vengono in aiuto per trovare la risposta ai quesiti? Le concordanze consentono di esplorare molti importanti fenomeni lessicali tra i quali ricordiamo: a. la polisemia, ovvero la pluralità di significati che molte parole frequenti possono assumere in vari contesti. Ad esempio il significato di “passare” in diversi contesti d’uso, come “quando finisci passa da me”; “non mi passa il mal di testa”; “nella scorsa sessione molti studenti hanno passato l’esame a pieni voti”; “sono passati molti giorni dalla sua partenza”, ecc. b. la collocazione, ovvero “la tendenza delle parole a combinarsi in modo preferenziale o addirittura esclusivo in forme che non dipendono da regole generali di natura grammaticale o neppure semantica.” (Prat Zagrebelsky 1998: 27). In inglese, come sottolinea Gavioli (2001: 110), si dice infatti a long time ago e a short time ago, ma solo long ago non short ago. La collocazione inoltre può essere vista come elemento di differenze tra varietà e registri diversi della stessa lingua o tra lingue diverse. c. la colligazione, ovvero la tendenza di una parola ad occorrere in una particolare “compagnia grammaticale” o in una certa posizione in una sequenza: quale elemento grammaticale o sintattico segue un determinato verbo? Quale preposizione segue un determinato aggettivo? Quale 1 1 determinante precede un determinato sostantivo? Che posizione preferisce (o evita) una parola in una sequenza? d. la prosodia semantica, ovvero la tendenza di una parola ad associarsi con regolarità a gruppi semantici positivi o negativi. Ad esempio, in inglese il verbo cause si colloca per il 90% con parole “negative” come cancer, commotion, crisis, delay mentre il verbo provide ha tra i suoi collocati tipici parole “positive” come care, food, help, jobs, relief e support (Stubbs, M. 1995). e. il registro, ovvero la tendenza di una parola, forma di parola o sequenza di unità lessicali a comparire con maggior frequenza in testi appartenenti a particolari varietà linguistiche utilizzate in particolari situazioni comunicative. Ad esempio riconosciamo immediatamente “In riferimento alla vostra del…” come parte di una lettera commerciale o “dai su”come appartenente alla lingua orale informale o ancora “citare in giudizio” come espressione formale. f. il valore pragmatico di una parola, ovvero la funzione di una parola nell’uso. Il diverso valore pragmatico è un elemento di distinzione tra diversi registri. Tornando all’uso di “cioè” nell’italiano parlato si può esaminare la funzione che tale congiunzione testuale esplicativa ha nei testi scritti e nel discorso parlato, mettendo in evidenza così le regole sociolinguistiche d’uso. Tali fenomeni sottolineano i legami grammaticali e semantico-pragmatici tra le parole di un testo. Questi ultimi sono individuabili attraverso l'analisi statistica delle occorrenze lessicali in un corpus che mette in risalto le più attestate collocazioni di una lingua in un gruppo di testi consistente e determinato, marcando in tal modo una fraseologia di base indispensabile per la comprensione testuale e per la comunicazione. Prendiamo ad esempio l’uso della parola “vita” in un corpus specialistico composto da manuali di storia delle scuola medie (Leone, Grandi 2006). Un’analisi quantitativa delle collocazioni del lemma “vita” evidenzia che essa si associa a “politica” (Leone 2009 o in corso di stampa). Ciò implica che “vita politica” in quel contesto d’uso costituisce una locuzione il cui valore semantico va al di là dei singoli elementi che lo compongono. Questo principio che regola una lingua viene definito da Sinclair (1991) “idiom principle”, ovvero “principio dell’idioma”: esso soggiace alla costruzione dei significati di ogni singola lingua e interviene nella comunicazione. Infatti, se ascoltiamo un parola come “vita” in una narrazione a carattere storico nella quale si parla del governo e dell’amministrazione di uno Stato con molta probabilità siamo preparati a considerare “politica” come parola successiva a “vita”. 1 2 Modulo 2: corpora e didattica del lessico Uso diretto e indiretto dei corpora Leech sintetizza due modalità di utilizzo dei corpora in ambito didattico: uno diretto, quando un corpus viene consultato in classe per svolgere attività a carattere lessico-grammaticale, e uno indiretto, laddove l’archivio elettronico testuale viene impiegato per elaborare un syllabus lessico-grammaticale che potrà essere la base per creare attività ed esercizi da svolgere con gli studenti. Quest’ultima modalità di impiego è indicata per gli autori di materiali o per gli insegnanti (Leech 1997: 16). A questi noi vogliamo aggiungere l’impiego di corpora come strumento di autoformazione dell’insegnante per approfondire le conoscenze della lingua d’insegnamento (L1, L2 lingue classiche) maturata attraverso le grammatiche, i dizionari o letture di altro genere. Corpora e dizionari Sebbene l’analisi di corpora costituisca un contributo molto interessante per l’apprendimento del lessico, essa non potrà naturalmente sostituire l’impiego del dizionario. Prendiamo il caso in cui abbiamo bisogno di conoscere il significato di un termine specialistico: in questa situazione sfogliare un dizionario e leggere la definizione del lemma può essere risolutivo. Al contrario la consultazione di un corpus in cui tale elemento ricorre frequentemente può non essere di aiuto perché, come sottolinea Partington (2001), le concordanze non sempre consentono di rivelarne la natura semantica a causa dell’ insufficienza di indizi testuali presenti nel contesto. Perché usare corpora per la didattica del lessico Le ragioni per l’utilizzo di corpora nella didattica possono essere raggruppate nel modo seguente. a) Motivazioni linguistiche Un corpus, fornendo numerosi esempi testuali, lessicali e grammaticali, costituisce uno scenario sulla realtà e sulla cultura della lingua di studio; Le frasi esemplificative che si incontrano sulle grammatiche, sui dizionari o sui materiali didattici non sono così ricche di informazioni come quelle che si ritrovano in campioni di lingua realmente in uso, sia scritta sia orale; Le molteplici occorrenze di una parola rivelano, ad esempio, le diverse categorie grammaticali alle quali una stessa forma linguistica può appartenere (ad esempio “partito” come participio passato o come sostantivo) e i pattern linguistici, ovvero le parole funzionali o di contenuto (piene) con le quali il termine in oggetto ricorre con frequenza; Tali dati permettono anche di accedere ad una cultura attraverso i suoi usi linguistici. b) Motivazioni pedagogico-didattiche L’analisi di un corpus, potenziando la capacità di osservare una lingua e di notare in essa delle regolarità, educa all’osservazione metalinguistica (si veda Aston 2001: 19-20; 23). Si possono svolgere attività di tipo: 1 3 - induttivo, che consistono nel ricavare una regola da molteplici usi linguistici; - deduttivo, il cui scopo è verificare la validità di una regola attraverso l’osservazione delle diverse occorrenze della stessa parola in contesti diversi. La partecipazione a processi di analisi di un corpus, di osservazione e generalizzazione di regole d’uso reale di una lingua, educa l’apprendente a porsi delle domande sui comportamenti linguistici, problematizzando le conoscenze impartite da grammatiche, dizionari e libri di testo, attraverso attività di tipo sia deduttivo sia induttivo. Tale approccio didattico, definito da Johns (1991) come “apprendimento guidato dai dati” (in inglese data-driven learning), coinvolge l’apprendente in un’attività di ricerca per individuare soluzioni a un problema (Gavioli 2001: 109-110). Attraverso l’ esame di un corpus, come si diceva, lo studente ha davanti a sé e in modo rapido svariati esempi dello stesso elemento lessicale, avendo così accesso diretto a numerose occorrenze di lingua in uso. Sul piano metodologico l’approccio può ricordare quello adottato da un insegnante che scrive alla lavagna alcune frasi e chiede agli studenti di capire qual sia la regola grammaticale che genera le realizzazioni linguistiche, ma proprio perchè un corpus fornisce più dati, l’insegnante deve trovare soluzioni pedagogicodidattiche diverse che rispondano a quesiti come: quali e quanti dati far consultare allo studente, come aiutare lo studente ad accedere ai dati, e così via (Zorzi 2001: 93-94). Dal canto suo, l’apprendente è partecipe di un processo di ricerca e scoperta, attraverso il quale acquisisce nozioni di analisi metalinguistica che potrà “investire” anche in contesti extrascolastici oltre che in altre classi di lingua (Escoubas 2008). La capacità di raggruppare e categorizzare dati alla ricerca di fenomeni fraseologici, l’abilità di osservare un uso linguistico reale, se potenziate, lo rendono, infatti, un apprendente autonomo (Aston 2001: 23), capace di problematizzare, laddove necessario, e di ricercare soluzioni attraverso l’azione, la ricerca, la scoperta. Le attività che lo studente svolge nell’analisi di un corpus (categorizzazione, raggruppamento e osservazione dei dati) presentano, come si diceva, i vantaggi didattici di una metodologia orientata alla soluzione di problemi (problem solving), secondo la quale la soluzione di un problema, la risposta a quesiti di ricerca potenziano le competenze linguistiche e facilitano la memorizzazione lessicale. L’apprendimento del vocabolario prende l’avvio dalla possibilità di “notare” una determinata parola (in inglese noticing). L’incontro reiterato dell’ elemento lessicale in significativi contesti d’uso ne consente la memorizzazione molto più attiva ed efficace di quanto non faccia la fredda e formale ripetizione mnemonica delle liste di nuovi vocaboli. Anche se la ricerca mostra che il lessico decontestualizzato è più difficile da imparare, è obiettivamente difficile procurarsi contesti multipli: è qui che l’uso di corpora diventa prezioso. Un approccio empirico fondato sull’analisi di comportamenti linguistici più che sulla conoscenze di norme d’uso linguistico ed il conseguente sviluppo di capacità metalinguistiche sono finalità didattiche che rendono valido l’apprendimento linguistico tramite l’impiego dei corpora in classe. L’apprendimento attivo di un “approccio guidato dai dati” è tra l’altro un passo avanti nell’educazione linguistica poiché, facendo uso di strumentazioni informatiche, risulta più prossimo all’universo giovanile che fa del computer un dispositivo indispensabile per la comunicazione e per la diffusione del sapere. 1 4 Caratteristiche lessicali da esplorare con i corpora In ambito didattico i corpora si rivelano particolarmente utili per esplorare alcune importanti caratteristiche del lessico che con altri mezzi, ad esempio con il dizionario, sono difficili da analizzare o da spiegare. Tra questi ricordiamo: --la frequenza [link a *liste di frequenza* Mod1]. Ottenere informazioni su questo aspetto è di grande importanza per l’insegnante che si accinga a programmare un intervento sistematico di insegnamento del lessico, in quanto la frequenza potrà essere uno dei criteri di selezione delle parole da insegnare e delle quali esplorare i principali aspetti attraverso le concordanze. Inoltre, sapere quali sono le parole contenuto (o piene) più ripetute in un corpus consente, ad esempio, di definire i temi salienti di quel particolare genere testuale e fornisce un eventuale stimolo per la successiva consultazione di concordanze. --la polisemia [link a *concordanze* Mod 1]. Spesso non è semplice individuare (e spiegare) i vari usi di parole frequenti e polisemiche, mentre attraverso le concordanze generate da un corpus, si possono osservare gli elementi chiave del contesto che permettono di distinguere tra i diversi significati e scegliere quello giusto. --la sinonimia (o meglio, la quasi-sinonimia). Anche in questo caso il modo migliore per far capire in quali circostanze due quasi-sinonimi sono effettivamente intercambiabili è quello di confrontare i contesti, cosa possibile attraverso le concordanze. Si veda l’esempio di concordanza di “al di là” [LINK a Esempio 1 di questo modulo]. In quali casi lo potremmo sostituire con “oltre” e in quali no? --La collocazione. Le concordanze consentono ad insegnanti e studenti di osservare le collocazioni tipiche di una parola (ad esempio, quale/i aggettivo/i si ‘colloca/no’ preferibilmente con un determinato sostantivo? Che tipo di sostantivo—concreto, astratto, animato, inanimato ecc—co-occorre in qualità di soggetto con un determinato verbo?); le collocazioni fisse o unità lessicali polirematiche (ad esempio “tazza da tè” oppure “ferro da stiro”); le espressioni semifisse (ad esempio “un anno/mese fa”); le frasi idiomatiche e/o i modi di dire (ad esempio “battere la fiacca”, “andare su tutte le furie”); le collocazioni atipiche che caratterizzano un registro particolare. Ciò che è davvero importante dal punto di vista dell’apprendimento del lessico è che le concordanze mettono in evidenza “pezzetti” di lingua (in inglese chunks), costituiti dalla parola “nodo” che ci interessa e da tutte quelle che con essa si combinano nei modi che abbiamo sopra indicato. L’uso delle concordanze sviluppa negli studenti la capacità di riconoscere i chunks e li aiuta a memorizzarli come tali per poterli recuperare nel corso della comunicazione scritta e orale. [Brodine. 1998: 173]. Esempio La vasta gamma di collocazioni di una parola evidenzia il tipo di associazioni che essa ha nell’uso. Stubbs (in Hunston, 2002: 118) osserva che la collocazione di “family” in inglese (family home, family friend, family holiday, family business, family reunion, family income, family gatherings, family outings, family bereavement) ne denota le caratteristiche semantiche di “famiglia come gruppo coeso di persone che agiscono come un’unica entità” (ibidem, 118-119) 1 5 allargando pertanto il significato comune di questo lemma che nel Cobuild English Dictionary è “gruppo di persone imparentate tra loro, specialmente i genitori e i loro figli”. --La colligazione. Come sanno bene gli insegnanti, soprattutto di lingua straniera, questa è un’area problematica, anche perché gli studenti tendono a trasferire costruzioni della L1 nella L2, mentre queste spesso non coincidono. Si pensi, ad esempio, a “bravo in” ma “good at”; “mi piace + infinito” ma “I like + gerundio”. Gli usi indicati negli esempi possono essere reperiti in un dizionario, ma in molti casi non è così; in tali casi le concordanze ci possono essere di grande aiuto. I corpora per la didattica In ambito didattico è consigliabile utilizzare corpora di ampiezza limitata: i grandi corpora generali, oltre che essere di difficile accesso, forniscono troppe informazioni, difficilmente gestibili dalla classe. Tuttavia è possibile utilizzare corpora di media estensione compilati da esperti, come viene indicato, ad esempio, nel percorso di Nannetti. Naturalmente, se da un lato la possibilità di utilizzo di corpora già esistenti è per l’insegnante una grande opportunità sul piano organizzativo, dall’altro non sempre soddisfa le esigenze didattiche che possono, ad esempio, prevedere un lavoro sul parlato della classe nel corso di interrogazioni per analizzare i problemi di espressione dei temi di una determinata disciplina. In relazione al livello e all’indirizzo di studi degli studenti, l’insegnante potrà costruire corpora ad hoc o “fai da te”, da cui si potranno ricavare sia liste di frequenza sia concordanze degli elementi lessicali ritenuti particolarmente importanti per la costruzione di un lessico di base e/o specialistico. Come suggerisce Escoubas (2008), un progetto didattico definito in termini di obiettivi precisi può dar luogo alla creazione di un corpus che permetta di trovare risposte, ad esempio, sulle strutture dell’argomentazione (corpus di testi argomentativi) o per l’elaborazione di un glossario (corpus di documenti relativi all’ambito tecnico-professionale desiderato). Se si volesse costruire, ad esempio, un glossario della cittadinanza plurilingue, il corpus comprenderà documenti europei, carte costituzionali, ecc. Come costruire un corpus ad hoc Poiché un corpus si compone di testi scritti o trascritti salvati in formato digitale in uno o più file, una volta stabiliti l’estensione e il profilo contenutistico del corpus in relazione agli scopi, si procede alla digitalizzazione dei testi. Il dato originale può essere già formulato per iscritto o in forma orale. Se il testo è già riportato su carta (ad esempio articoli di giornale o pagine di un libro), il primo passo da fare è digitalizzarlo, ovvero farne la scansione per trasformarlo in un documento in un formato leggibile dal software che utilizzeremo. Se invece la forma iniziale è una conversazione registrata dalla TV, è necessario prima trascriverlo sul computer per ottenere il dato interrogabile tramite un software. Per un esempio concreto di modalità di costruzione di un corpus a scopo didattico, si veda il percorso didattico di Nannetti. 1 6 Quali programmi sono consigliabili per la didattica Per la didattica del lessico è consigliabile scegliere un programma che sia dotato degli strumenti per la creazione di liste di frequenza e di concordanze. Come già visto, il comando per la creazione di concordanze è basilare perché attraverso di esso è possibile vedere le occorrenze di un lemma in diversi contesti, “apprezzare” le forme morfologiche che può assumere e i diversi contesti linguistici d’uso nei quali può trovarsi. E’ possibile inoltre individuare eventuali pattern ricorrenti, cioè usi frequenti di particolari caratteristiche della singola parola e del cotesto. Nella scelta del programma di concordanze, è importante assicurarsi che esso, oltre a consentire di modificare l’ordine di successione, e di salvare e stampare la concordanza, sia dotato di altre funzioni o opzioni, come ad esempio la possibilità di cancellare la parola “nodo”. Ciò consente di creare esercizi di varia natura, come ad esempio far “indovinare” la parola mancante usando il contesto. È inoltre importante assicurarsi che il programma sia di facile utilizzo e, possibilmente, non costi molto o, addirittura, sia gratuito. Quasi tutti i programmi sono a pagamento, anche se in rete si possono trovare programmi demo scaricabili gratuitamente. Le liste di frequenza e le concordanze da noi riportate a titolo esemplificativo sono state create con MicroConcord e/o con WordSmith Tools. WordSmith Tools è un programma facile da usare che contiene un set completo di strumenti (tools) utili per l’analisi di testi e la costruzione di corpora; tra questi ricordiamo per l’impiego nella didattica del lessico: Lo strumento Concord che permette di creare concordanze; Lo strumento WordList che consente di creare liste di parole in ordine alfabetico e di frequenza permettendo il confronto lessicale con altri testi o corpora. Questa opzione, inoltre, fornisce dati statistici quali il numero totale di parole, la loro lunghezza o il numero di frasi. Per quanto concerne la costruzione di corpora, WordSmith propone lo strumento Text Converter utile per modificare il format dei file raccolti rimuovendo spazi superflui o sostituendo caratteri accentati. Per informazioni sul software si veda www.lexically.net/wordsmith/ . Per la segnalazione di alcuni programmi sulla base della loro efficienza e facilità d’uso, si può consultare il sito: www.alphabit.net/Corsi/IUlinks/SOFTWARE%20INDEX.htm La selezione dei dati da presentare in classe L’uso in classe di corpora presuppone che l’insegnante abbia ben chiara la metodologia di analisi dei dati e le diverse fasi da seguire per portare a termine il compito che si è prefissato. Prima di realizzare una ricerca didattica, è necessario che gli studenti abbiano acquisito familiarità con il software da utilizzare e con i concetti cardine che sin qui abbiamo descritto (corpus, frequenza, collocazione, polisemia, ecc.). Dopo la fase preparatoria, si può avviare lo studio di particolari caratteristiche testuali (se i dati sono testi scritti) e di discorso (se i dati sono di parlato). A questo punto l’insegnante, come afferma Zorzi (2001: 94-97), deve scegliere se sottoporre agli studenti: 1 7 - tutte le occorrenze individuate in un corpus. In questo caso, gli studenti devono fare una selezione dei dati a seconda delle finalità del loro studio. Se intendono ad esempio indagare il lemma “partito” come sostantivo e non come aggettivo o come participio passato del verbo “partire” devono chiaramente escludere queste ultime categorie dalla lista di occorrenze. La selezione dei dati richiede naturalmente competenze metalinguistiche; - solo una selezione dei dati. Questa opzione è proficua nei casi in cui l’obiettivo non sia tanto quello di potenziare capacità di analisi dei dati ma quello di far individuare caratteristiche dell’input con estrema facilità. Sebbene, infatti, non si escluda di usare le concordanze come vengono generate da un programma, generalmente è preferibile che l’insegnante conduca un’analisi “prepedagogica” della concordanza e selezioni gli esempi che sono più funzionali ai suoi obiettivi didattici. Questo soprattutto nei casi in cui si lavora con corpora molto estesi. L’insegnante potrà presentare agli studenti le occorrenze nell’ordine casuale della creazione oppure riorganizzate in modo da mettere in evidenza le sequenze linguistiche ricorrenti. Questa ultima scelta ovviamente facilita il compito e rende più evidente la soluzione dell’ipotesi di ricerca. Esempio L’esempio è tratto da una ricerca sugli usi di “che” nel parlato italiano, utilizzando il corpus dell’italiano parlato LIP. (Aureli 2005: 173-177). Si possono raggruppare le occorrenze in cui “che”: - serve ad introdurre una completiva (ad esempio: “sembrava che fosse rimasto molto colpito”;” importante che tu mi facessi…”) - serve ad introdurre una relativa (ad esempio: “è una scorta che va bene per tutto l’esercito…”); - corrisponde a forme non standard in cui viene utilizzato il pronome “che” in luogo di altri pronomi ovvero cui, il quale, la quale, le quali (ad esempio: “Le brigate rosse l’unico partito che volevano trattare era il partito socialista” in cui il “che” corrisponde alla forma standard “con cui”); - si utilizza all’interno di frasi scisse (ad esempio:”E’ da Aprile che va avanti”). Attraverso l’osservazione di questi dati lo studente impara a condurre un’analisi sintattica e comprende che il parlato colloquiale accetta forme non standard che in situazioni formali scolastiche o di altro genere sarebbe meglio evitare. Il “che” in luogo di prep. + pron. si adatta infatti al parlato, così come la frase scissa. Precedentemente o in seguito alla presentazione delle concordanze si può porre agli studenti il quesito, un’eventuale ipotesi di ricerca sulla quale lavorare. Esempi di utilizzo di concordanze a scopo didattico Esempio 1. Un’espressione polirematica: “al di là” La seguente concordanza è stata creata da noi utilizzando WordSmith Tools 5 su un piccolo corpus di 2718 parole costituito da titoli di articoli reperiti nel sito di La Repubblica contenenenti l’espressione polirematica “al di là”; l'abbiamo quindi ridotta al formato attuale di 15 righe, selezionando i contesti più interessanti per l’attività. Le righe sono state riordinate alfabeticamente secondo la prima parola a destra. 1 8 N Concordance 1 2 3 4 5 6 7 migliore conoscenza dell' imprenditore " al di là del rating" (tra il 200507 gli a causa...se succedesse proprio al di là delle Colonne di Eracle, quelle Una stagione di crescita per i mercati al di là dei timori e delle incertezze sono stati fatti passi avanti al di là delle previsioni: sono state salvato. «Fa delle cose che vanno al di là delle sue stesse intenzioni: non — sezione: CULTURA Il Nord ovest al di là del guado ...delle grandi imprese FIRENZE Montalbano come Maigret al di là del bene e del male 8 10 — sezione: NAPOLI 'Andiamo al di là degli slogan da anni Settanta' 9 Angela Merkel, la Cancelliera cresciuta al di là del Muro ...Amburgo. Non ebbe la 10 rispetto della legge, gli "affari" non sono al di là dell' etica». Le parole del 11 sotto la superficie, l' impressione di un al di là dove si trama qualcosa". Tutti i 12 GENOVA 'Chi è colpevole deve pagare al di là della sua etnia' 'Valentina non 13 15 — sezione: ROMA Eguaglianza, al di là delle religioni ...culture coordinati 14 sezione: MILANO Spalletti: 'Vincere al di là delle assenze' Preso Diamoutene 15 Un Pirandello che va al di là del comico ...edizione presentata Attività 1 Osservate la concordanza. Quali significati di “al di là” potete identificare? Quali parole occorrono a destra? Potete identificare qualche combinazione ricorrente (pattern)? Potete identificare qualche espressione idiomatica o modo di dire? Confronta Alcune osservazioni Negli esempi 2 e 9 “al di là” è quasi-sinonimo di “oltre” in senso spaziale, oltre un varco. L’antonimo è “al di qua”. Negli esempi 3, 4, 5, 7, 8, 10, 11, 13, 15 è quasi sinonimo di “‘oltre” nel senso di superamento. Negli esempi 1, 12, 14 “al di là” significa “indipendentemente da”. Nell’esempio 11 “al di là” è un sostantivo e significa “ciò che sta oltre la morte; vita ultraterrena”. Nell’esempio 6, “al di là del guado” costituisce un'espressione idiomatica che significa il superamento di un ostacolo. Si può notare la combinazione ricorrente: andare+ al di là+ di Infine è d’obbligo notare che un corpus così ridotto non consente certo di trarre conclusioni statisticamente fondate (cioè non potremmo scrivere una voce di dizionario!). Tuttavia a scopo didattico i risultati ci paiono interessanti non solo per le informazioni che ci forniscono, ma anche per le procedure richieste per eseguire l’attività. Attività 2 Potete ideare un esercizio per i vostri studenti perché riflettano sui diversi significati di “al di là”? 1 9 Esempio 2. Una famiglia di parole: apply, application, applicant La concordanza seguente è stata creata utilizzando WordSmith Tools 5 su un piccolo corpus assemblato da noi, costituito da 25 annunci di lavoro pubblicati su una rivista inglese specializzata per l’industria della ristorazione (Catering & Hotelkeeping), per un numero totale di 12.027 parole. Dato che si tratta di un annuncio di lavoro, non è sorprendente che le parole apply (far domanda di lavoro), application (domanda di lavoro) e applicant (richiedente) siano frequenti e sicuramente la loro conoscenza necessaria per chi cerca un lavoro. Per ottenere la concordanza che contenesse le tre parole, si è inserita nella ricerca la forma appl* N Concordance 1 Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier Applicants should ideally have at least 2 Grand Designs, Stylish Careers Please apply by sending an up to date CV and 3 leave other companies in the shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs) 4 ages of 21-30 can be considered. To apply please send a copy of your CV 5 Maitre’d / sommelier/ Wine waiter To apply send your CV and covering letter 6 including dental and other benefits. Apply in writing to: Yellowfin Ltd PO Box 7 a loyal and knowledgeable clientele. Applicants must have proven experience 8 9 10 to transfer after 6-12 months. To apply, please send your CV to the day week, live in or out (Rent £40p.w.) apply to: Manager, Roundabout Hotel positions should send a handwritten application together with a relevant CV 11 Due to our “edge of town” location applicants for permanent positions 12 important “hint of Spain”. We now seek applications from suitably qualified and 13 14 15 16 Hamilton HMJX Bermuda Or fax application to: 1-441-292-9338 or E-mail must be 21 years and over. Please apply in writing to P.O. Box HM2211 are subject to immigration approval. Applicants must be 21 years and over. an excellent tax-free income, please apply. Job offers are subject to Attività 1 Osservate la concordanza. Potete identificare combinazioni ricorrenti? Ad esempio, quali parole si trovano ripetute a sinistra di apply? Quale verbo ricorre a destra di apply? Quali preposizioni seguono apply, quando ci sono? Quali strutture trovate a destra di applicants? Quali verbi si collocano con application? Confronta Alcune osservazioni: A sinistra di apply si trovano to (marca dell’infinito di scopo, in questo caso) e please. Le due combinazioni che ne derivano sono: to apply… e please apply; A destra di apply si trova il verbo send. Se ampliamo l’osservazione vediamo che send si trova dopo to apply, non dopo please apply, che invece è seguito da by sending e in writing; Apply è seguito da to + persona (Manager) o + indirizzo 2 0 A destra di applicants ricorre must + be/have e c’è un’occorrenza di should have di significato analogo; ampliando l’osservazione alle parole che seguono, vediamo che si tratta di requisiti richiesti (età, esperienza) Con application si collocano i verbi send e fax, da cui si possono ricavare le collocazioni tipiche: send an application; fax an application. Per facilitare gli studenti nell’identificazione di combinazioni ricorrenti, l’insegnante potrà riordinare la concordanza secondo l’ordine alfabetico della parola nodo, della prima parola a sinistra o della prima parola a destra. Vediamo come appare la concordanza riordinata secondo la prima parola a destra. N Concordance 1 Grand Designs, Stylish Careers Please apply by sending an up to date CV and 2 leave other companies in the shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs) 3 Due to our “edge of town” location applicants for permanent positions 4 important “hint of Spain”. We now seek applications from suitably qualified and 5 including dental and other benefits. Apply in writing to: Yellowfin Ltd PO Box 6 must be 21 years and over. Please apply in writing to P.O. Box HM2211 7 an excellent tax-free income, please apply. Job offers are subject to 8 are subject to immigration approval. Applicants must be 21 years and over. 9 a loyal and knowledgeable clientele. Applicants must have proven experience 10 to transfer after 6-12 months. To apply, please send your CV to the 11 ages of 21-30 can be considered. To apply please send a copy of your CV 12 Maitre’d / sommelier/ Wine waiter To apply send your CV and covering letter 13 Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier Applicants should ideally have at least 14 day week, live in or out (Rent £40p.w.) apply to: Manager, Roundabout Hotel 15 16 Hamilton HMJX Bermuda Or fax application to: 1-441-292-9338 or E-mail positions should send a handwritten application together with a relevant CV Attività 2 2 1 Utilizzando le informazioni nella concordanza, quali esercizi pensate potrebbero essere utili per la classe? Confronta Un esercizio che può essere creato con la funzione di cancellazione della parola nodo (“blank out”) del programma di concordanze è il seguente: Completate la concordanza con apply, applicant/s o application. N Concordance 1 Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier should ideally have at least two 2 Grand Designs, Stylish Careers Please by sending an up to date CV 3 Call 023 9233 4600 Ref 24 leave other companies in the shade. To 4 ages of 21-30 can be considered. To please send a copy of your CV 5 Maitre’d / sommelier/ Wine waiter To send your CV and covering 6 including dental and other benefits. 7 a loyal and knowledgeable clientele. in writing to: Yellowfin Ltd PO must have proven experience in 8 to transfer after 6-12 months. To 9 day week, live in or out (Rent £40p.w.) , please send your CV to the to: Manager, Roundabout Hotel 10 positions should send a handwritten together with a relevant CV and 11 Due to our “edge of town” location for permanent positions should, 12 important “hint of Spain”. We now seek 13 Hamilton HMJX Bermuda Or fax 14 must be 21 years and over. Please 15 are subject to immigration approval. 16 an excellent tax-free income, please from suitably qualified and to: 1-441-292-9338 or E-mail to: in writing to P.O. Box HM2211 must be 21 years and over. . Job offers are subject to In alternativa, si può espandere il contesto della concordanza con la funzione “grow”, per ricavare contesti più estesi che l’insegnante potrà utilizzare per esercizi di completamento, utilizzando la parte che vuole del contesto. Ecco come appaiono le prime quattro righe della concordanza, applicando la funzione “grow” una volta. N Concordance 1 iting for the various positions: Demi Pastry Chef Chef de RangSommelier Applicants should ideally have at least two years’ experience in a similar estab 2 et secures a certain place in history. Grand Designs, Stylish Careers Please apply by sending an up to date CV and covering letter in English to Cunard Seabo 3 aining and global career prospects that leave other companies in the shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs) sunsail.com/hr Or fax your CV with cov 2 2 4 s with a degree equivalent and between the ages of 21-30 can be considered. To apply please send a copy of your CV and recent photo to: Liz Robinson, The Whit Ed ecco come appaiono le prime righe della concordanza, applicando la funzione “grow” due volte. N Concordance 1 Star, 3 AA Rosettes We are now recruiting for the various positions: Demi Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier Applicants should ideally have at least two years’ experience in a similar establishment, be highly motivated, able to use their open initiative and be able to work under pressure. To arrange an interview 2 may have gathered, working on illustrious fleet secures a certain place in history. Grand Designs, Stylish Careers Please apply by sending an up to date CV and covering letter in English to Cunard Seabourn Limited Hotel Recruitment, Richmond House, Terminus Terrace, Southampton SO14 3PN. Email: 3 love and you’ll go far, with on-the-job training and global career prospects that leave other companies in the shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs) sunsail.com/hr Or fax your CV with covering letter to 971 4337 54444 Live it. Breathe it. Dream it. We do. Clubs Sunsail 24 With a rich heritage built upon over 4 Due to visa constraints only candidates with a degree equivalent and between the ages of 21-30 can be considered. To apply please send a copy of your CV and recent photo to: Liz Robinson, The White Barn Inn PO box 560 C, Kennebunkport, ME 04046, USA e-mail: [email protected] Phone: Esempio 3. Frasi lessicali e ricorrenze tipiche di una parola ad alta frequenza: way L’esempio e la discussione sono di Brodine (1998: 179-181). La concordanza è stata creata dall’autrice con il software Microconcord da un corpus costituito dalle lettere di “Ask Beth” (rubrica del genere “posta del cuore”) del quotidiano americano The Boston Gobe. Si noti che way è una delle parole più frequenti della lingua inglese. Attività 1 Che cosa potete osservare in queste concordanze? Prendete nota delle vostre osservazioni e poi confrontatele con i commenti di Brodine. Example 1 1 ater I started feeling the same way about her, but now she likes someone else 2 t two girls. They feel the same way about me.I've been thinking about asking 3 d of you. Do you feel the same way about me?” If he assures you he does, the 4 go out with who feels the same way about them. So quite a few never date in 5 Talk to her in an understanding way about these pressures, and try to instill 6 ng you he doesn't feel the same way about you. Why not consult your brother? 7 e I'm younger and he wants his way all the time. I had to go to a psycholog 2 3 8 bad temper and wants things his way all the time. He wants to quit school, o 9 g beaten in a cruel and abusive way, and I should have advised him to get hel 10 have sex. It can be the other way around, too. When a girl tells a guy she w 11 low self-esteem, not the other way around. Make an appointment to talk with a 12 nfected from men than the other way around. 13 an idiot she is, and the other way around. What am I to do about these two? 14 rainstorming together is a good way for parents and teen-agers to negotiate c 15 ith AIDS is the most effective way for teen-agers to learn how to avoid beco 16 at an allowance is an important way for young teen-agers to learn to manage m 17 my real personality isn't the way I act. But what is it? Text: R 18 ture friends who accept me the way I am, not for how I look. Too bad I didn't 19 n tough, but I like myself the way I am. So hang in there. Don't think of 20 about my hair, my attitude, the way I dress. I know it's part of being a teen Confronta Commenti di Brodine (1998:181) “Avrete probabilmente notato, fra altri, alcuni di questi particolari e fatto alcune di queste riflessioni: • [to feel] the same way about [someone] (righe 1-4 e 6) è evidentemente una sequenza ricorrente in questo corpus. (Ciò non sorprende in una rubrica in cui adolescenti chiedono e ricevono consigli per i loro problemi, che spesso riguardano i rapporti con gli altri). • La riga 5 (talk to her in an understanding way about these pressures) si differenzia dalle altre cinque occorrenze di way about, ma ha più tratti in comune con loro che non con find their way about dove way ha un significato diverso, e about è avverbio. Così, vediamo ancora l'importanza di capire in che misura le sequenze simili rappresentano vere analogie. • Nelle due espressioni in cui way cooccorre con want (wants things his way all the time [riga 7] e wants his way all the time [riga 8]), la costruzione è diversa ma il significato è simile (vuole sempre che le cose siano fatte a modo suo). • Anche se questa concordanza non ce lo mostra, può essere utile sapere che l'espressione è in realtà costituita da due elementi separati: wants (things) his way e all the time. • Le quattro ripetizioni nelle righe 10-13 mettono a fuoco la sequenza the other way around (l'opposto), e suggeriscono che una sua posizione ricorrente potrebbe essere alla fine di una proposizione; ulteriori ricerche con altri corpora potrebbero aiutarci a capire se questa tendenza è di fatto frequente nella lingua. Non di rado una concordanza fa osservare, rispetto a un'espressione già familiare, aspetti del suo uso non notati prima come, per esempio, la sua posizione tipica nella frase. 2 4 • Quando la parola way è seguita da for (più l'indicazione di una persona) e da to (seguito da un verbo all'infinito) (righe 14-16) è sempre preceduta da un aggettivo che valuta positivamente way, come qualcosa di efficace o di importante (ad esempio, an effective way for teen-agers to learn). • In queste concordanze the way è sempre seguito da una frase dipendente senza la congiunzione that: the way I act / dress (il modo in cui mi comporto/ mi vesto); nelle righe 17-20 abbiamo feel, look, solve problems, talk. Ha poca importanza se le vostre intuizioni e interpretazioni differiscono dalle mie, o se esse sollevano nuove questioni da investigare con corpora diversi e/o con ipotesi di ricerca basate su parole chiave diverse. Non mi sembra nemmeno rilevante, per ora, se abbiate imparato o meno cose nuove sulla lingua, o se abbiate trovato alcune difficoltà dovute a quello che non sapete della lingua. Ciò che mi pare più interessante è notare quali conoscenze avete utilizzato per compiere queste operazioni: avete dovuto ricorrere a concetti non sempre facili da esprimere in parole, e probabilmente avete fatto emergere cose che prima non eravate consapevoli di sapere. Guardando le concordanze, infatti, a volte troviamo conferma delle nostre idee sul funzionamento della lingua; a volte scopriamo cose mai considerate prima, ma che, una volta notate, ci sembrano familiari; a volte, ancora, troviamo forme così strane che ci fanno ipotizzare la presenza di usi linguistici che non ci sono familiari, se non addirittura sospettare errori tipografici.” Attività 2 Come potreste utilizzare questa concordanza con la classe? Esempio 4: Parole che si possono confondere: do e make. Prendiamo un altro esempio e relativa discussione di Brodine (1998: 189-190). “L'esempio si avvale della capacità del programma di interrogazione di generare concordanze con più parole chiave diverse e di vederne la distribuzione nello stesso corpus: qui vediamo come si potrebbe aiutare lo studente a distinguere l'uso di do e di make. Cancellando le due parole chiave, si costringe così il lettore a focalizzare l'attenzione sul contesto per identificare la parola corretta. Questo esercizio di completamento di una concordanza è utile per verificare la conoscenza delle espressioni specifiche in cui questi elementi occorrono; le concordanze sono state, di conseguenza, ripulite per ridurre le ripetizioni e presentate in ordine casuale, così da eliminare eventuali regolarità che derivano dall'ordine con cui questi elementi compaiono nel corpus. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 the facts. The doctor can n ask to get them talking. e friends, you know how to me space. Everyone needs to homesick at first, and they and trying to find ways to . You once said, ''Let him vision. She says to read or hould be flexible enough to hen it moved on from there. a better job if you are frank abou a mental list of things that ha conversation. That's basic. You her own thing some of the time. Y a special effort to keep their e a good living. This is hard wor all the work,'' but that doesn't h homework, and I do, but I need fr exceptions if Mark has a reason yourself a favor, don't start 2 5 11 12 13 14 15 16 17 18 issues can teach him how to nd. It's getting harder to paper or important test. I s he doesn't really want to us. They want very much to e, or any sexual abuse, can e the myth that girls can't hat he really cares about. decisions of his own. Memo: excuses. How can she sleep over. well in school and my grades have a choice. Girls are usually mo a good impression, so they may a lifelong damage if not dealt with math. Some are weaker in it than friends with others who don't f Come si vede, si tratta di un tipo di attività diversa da quelle presentate nelle precedenti sezioni: qui, come si diceva, scopo dell'attività è verificare conoscenze acquisite, là scopo delle attività è sviluppare nell'apprendente procedimenti di ricerca. Le attività che richiedono l'inserimento di una o più parole chiave sono chiuse, diversamente da quelle finalizzate alla consapevolezza linguistica, in cui le cose potenzialmente interessanti e che possono portare alla costruzione di nuove concordanze, sono tali e tante, che l'attività si conclude quando l'osservatore decide autonomamente di interrompere la ricerca.” Confronta 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 the facts. The doctor can do a better job if you are frank abou n ask to get them talking. Make a mental list of things that ha e friends, you know how to make conversation. That's basic. You me space. Everyone needs to do her own thing some of the time. Y homesick at first, and they make a special effort to keep their e and trying to find ways to make a good living. This is hard wor . You once said, ''Let him do all the work,'' but that doesn't h vision. She says to read or do homework, and I do, but I need fr hould be flexible enough to make exceptions if Mark has a reason hen it moved on from there. Do yourself a favor, don't start issues can teach him how to make decisions of his own. Memo: nd. It's getting harder to make excuses. How can she sleep over. paper or important test. I do well in school and my grades have s he doesn't really want to make a choice. Girls are usually mo us. They want very much to make a good impression, so they may a e, or any sexual abuse, can do lifelong damage if not dealt with e the myth that girls can't do math. Some are weaker in it than hat he really cares about. Make friends with others who don't f Ci auguriamo che questi pochi esempi possano stimolare i lettori a pensarne altri, adatti ai loro contesti di insegnamento. 2 6 Modulo 3. Percorso didattico. L’uso di corpora nella traduzione di una lettera commerciale Premessa In questo modulo presentiamo un esempio di percorso didattico in cui si utilizzano i corpora per la traduzione di una lettera commerciale. Il percorso è stato proposto da Paola Nannetti come lavoro conclusivo del Corso Pilota del Progetto Poseidon da lei seguito come corsista nell’anno 2006-2007. Del lavoro riportiamo qui la descrizione della parte operativa, corredata da alcune informazioni essenziali per chi si voglia avventurare in un analogo lavoro con la propria classe. Contesto e modalità organizzative. L’attività didattica progettata si rivolge ad una classe quinta di un Istituto Professionale, corso Economico Aziendale, ma può essere proposta anche in un Istituto Tecnico Commerciale (corso IGEA e Erica). L’attività è programmata per la fine del primo quadrimestre, come prima attività da svolgere all’interno del modulo concernente la vendita e la distribuzione (selling and distributing). Il numero di lezioni dedicate allo svolgimento di questa unità didattica va dalle 4 alle 5 lezioni, a seconda del tempo necessario per reperire i testi che costituiranno il corpus da analizzare e per la familiarizzazione col software WordSmith Tools 4.0. L’attività si svolge sotto forma di lavoro di gruppo. Costruzione del corpus. Spiegato ai ragazzi il significato di corpus e appurato che ciò che si intende costruire è un corpus “speciale” relativo al linguaggio settoriale (quello del commercio), si chiederà ai gruppi di reperire in Internet tramite ricerche attraverso Google (molto utile risulta l’opzione Advanced research) materiale autentico costituito da lettere commerciali o testi specifici relativi al settore dell’import-export, prestando attenzione al criterio fondamentale dell’affidabilità. Per questo gli studenti dovranno prediligere materiale scaricato da siti il cui dominio sia .org, .eu, .uni o .edu. Ciascun gruppo deve reperire materiale per un totale di almeno 5.000 parole e ridurlo in formato di documento eliminando spaziature non necessarie e qualsiasi elemento grafico. I gruppi presentano il materiale reperito alla classe e, nel caso di risultati analoghi, si procede ad eliminare le copie uguali, in quanto la presenza di materiale ripetuto può compromettere o falsare i risultati della ricerca. Il corpus così costruito viene salvato sul computer in una specifica cartella. Prima di passare alla fase della traduzione del testo che verrà loro sottoposto dall’insegnante, si illustra l’utilizzo di WordSmith Tools focalizzando l’attenzione sul programma relativo alle concordanze e su quello relativo alla compilazione di liste di parole. I gruppi ricevono poi il testo della lettera da tradurre in inglese e cominciano il loro lavoro di ricerca, analisi linguistica e ipotesi traduttive. Materiali e supporti tecnologici. Gli studenti fanno uso del computer, di Microsoft Word, di un cd-rom 1.200 Contratti e Lettere Commerciali pubblicato da Evviva Software, del software WordSmith Tools 4.0 e di Internet con 2 7 particolare riferimento al sito della Comunità Europea EuroDicAutom, la banca terminologica multimediale della Commissione Europea, e al motore di ricerca Google che consentirà di verificare l’effettivo utilizzo di determinati termini e dei fraseologismi (un numero di risultati alto presuppone un’ampia diffusione del termine). Viene distribuita copia cartacea del testo da tradurre e viene messo a disposizione di tutti il Dizionario inglese-italiano, italiano-inglese economico, commerciale e di lingua moderna di Fernando Picchi edito da Zanichelli. Criteri di valutazione Il rispetto delle consegne (ad esempio l’attenzione verso i criteri di costruzione del corpus indicati dall’insegnante) sarà il primo criterio che l’insegnante terrà presente ai fini della valutazione. Per quanto concerne l’ abilità di scrittura, la correzione del testo tradotto terrà in considerazione la correttezza delle scelte lessicali, la correttezza morfo-sintattica delle strutture e l’organizzazione testuale (conventions, lay-out, etc.), attribuendo punteggi diversi che confluiranno nella formulazione di un voto. Il valore del testo prodotto in inglese mette in evidenza le intrinseche capacità di lettura degli studenti, in quanto la redazione della lettera è preceduta dall’analisi di testi in inglese. La comprensione ed elaborazione dei dati utilizzando i corpora sarà quindi un ulteriore, importante criterio di valutazione. Per la valutazione è stata elaborata una rubrica di valutazione che tiene conto dei criteri esposti, in allegato. Realizzazione pratica del percorso didattico. In questa parte cercherò di ipotizzare le modalità di lavoro seguite dagli studenti e le strategie messe in atto per realizzare la traduzione. Si consegna copia della lettera da tradurre. Intestazione (gli studenti sono liberi di scegliere l’azienda che rappresenteranno, reale o di fantasia) luogo e data Indirizzo (queste voci saranno compilate secondo le preferenze degli studenti) Prot. n°... Spettabile Ditta, Con riferimento alla Vostra lettera del ... Vi spediamo il catalogo dei nostri prodotti con listino prezzi. Possiamo praticare sconti del ... a partire dalle quantità indicate sul listino. Per la prima ordinazione possiamo proporVi un’offerta speciale con uno sconto del 5 %. Per le condizioni di pagamento, si prega di pagare in contrassegno, oppure a mezzo versamento su conto corrente bancario. La merce sarà consegnata entro 15 giorni dalla data di ricezione dell’ordine. Restando a vostra disposizione per ulteriori informazioni ed eventuali ordini, Vi porgiamo distinti saluti. 2 8 Firma Il primo problema che gli studenti affrontano è la traduzione del termine italiano protocollo. Una prima proposta è quella di utilizzare il corrispondente inglese protocol, trovato nel dizionario bilingue, e verificarne l’uso attraverso il programma di concordanze di WordSmith Tools che trova un solo contesto. Refund Policy Employee of the Month Best Practices Quality Assurance Surveys Client Recovery Process Training Internal Employee Survey Employee Feedback (CS Hotline and CRM Suggestion Box) Protocol of Communications The U.S. Commercial Service: A Snapshot Founded in 1980 The U.S. Commercial Service is a Commerce Department agency that helps U.S. companies, particularly small and medium-sized businesses, make sales in international markets. La seconda ipotesi traduttiva, anch’essa trovata sul dizionario, cade sul termine reference. In questo caso le concordanze sono 19 e in alcuni contesti reference è seguito dalle parole number o numbers: ci si rende quindi subito conto di avere ottenuto il primo risultato positivo. Compliance with harmonized standards, of which the reference numbers have been published in the Official Journal and which have been transposed into national standards, provides presumption of conformity to the corresponding essential requirements of the EC directives. It also indicates the phone number where a person could provide technical information on the dangerous goods and, in certain cases, the emergency response plan reference number and the telephone number to activate the plan. A questo punto si passa alla parola spettabile partendo dall’ipotesi più semplice e si cercano contesti riferiti all’inglese dear. I risultati sono oltre 150 e una rapida analisi permette di osservare che questa parola è seguita da Sir o Madam senza specificare il cognome del destinatario mentre quando il cognome è noto si utilizzano i titoli Mr., Miss o Mrs. Queste sono le uniche alternative riscontrate, di conseguenza gli studenti deducono che in inglese non ci si rivolge all’azienda in generale, ma sempre e comunque a una persona specifica. L’espressione con riferimento alla vostra lettera del, viene tradotta con la frase in response to your letter of che era stata notata durante la lettura e l’analisi dei contesti riferiti al termine dear. Dear Mr. Logan: I am writing to you in response to your advertisement for a Legal Assistant specializing in Port Regulatory Law, which appeared in the Seattle Times on Sunday, June 15. Si pensa di verificare questa espressione su Google: i risultati sono 234.000, ma risulta interessante notare che nella maggior parte dei casi in response to your letter of è preceduta dalla frase I am writing to you, frase che compare 2 9 anche nei testi analizzati attraverso WordSmith. Gli studenti decidono di optare per la formula completa We are writing to you in response to your letter of seguita dalla data prescelta scritta in forma estesa. La parte successiva del testo si riferisce a Vi spediamo il catalogo dei nostri prodotti. La ricerca parte dal termine catalogo tradotto con l’inglese catalogue e, ancora una volta, la lettura e l’analisi dei contesti permettono di trovare interessanti spunti traduttivi utili per produrre una frase coerente e corretta. Catalogue è infatti preceduto, in alcuni contesti, dal verbo send e non è mai seguita da ulteriori specificazioni, mentre è spesso preceduta dall’aggettivo possessivo our abbinato, in alcuni casi, al superlativo latest. Digitando “send you the catalogue” in Google, viene confermato il dato secondo cui non è necessario specificare che il catalogo riguardi i prodotti venduti dal mittente. La traduzione prescelta è dunque, we are sending you our catalogue. Importante è notare la scelta del present continuous tense dettata dal fatto che i contesti relativi all’invio del catalogo utilizzano forme verbali coniugate in questo tempo, mentre quando si richiede l’invio si predilige la formula “Could you please send…” With reference to your advertisement in yesterday’s New York Times, could you please send me a copy of your latest catalogue. I would also like to know if it is possible to make purchases online. We are enclosing our latest catalogue which we trust will meet with your full approval. With regard to prices, we have calculated a careful quotation in US $, which you will also find enclosed, based on quantities ordered and selected means of transport, by land or air. Ciò che segue si riferisce al listino prezzi e la scelta traduttiva cade nuovamente su un’espressione notata all’interno di uno dei contesti apparsi sullo schermo digitando la parola catalogue. Will you please therefore send us your catalogue and full details of your export prices and terms of payment, together with samples of leathers used in your articles and, if possible, specimens of some of the articles themselves. Il testo in italiano con listino prezzi, viene reso con l’espressione and full details of our prices. Per quanto riguarda la frase successiva, Possiamo praticare sconti del ... a partire dalle quantità indicate sul listino, si procede cercando contesti relativi alla parola che veicola il significato della frase, vale a dire discount, e l’attenzione si rivolge alle forme verbali che la precedono, esclusi i contesti relativi alla richiesta di sconto, la nostra lettera presenta, infatti, una situazione opposta in quanto lo sconto viene proposto. I fraseologismi che attraggono l’attenzione degli studenti sono we are ready to ensure a 10% discount we also set up a discount based on the quantity 3 0 - we would be willing to allow you a special 3% discount. Tramite Google si cerca di definire quale sia la forma verbale più utilizzata quando si parla di sconti: set up a discount registra 1.200 risultati, ensure a discount registra 285 risultati e allow a discount ottiene 36.300 risultati La scelta cade, di conseguenza, sull’ultima opzione, ma alcuni elementi presenti negli altri due contesti sembrano comunque utili per la resa in inglese di tutto il periodo. Importante è notare come la quantità percentuale preceda la parola discount e sia accompagnata sempre dall’articolo indeterminativo, inoltre, sembra molto interessante l’espressione based on the quantity. Il risultato finale potrebbe essere: we would be willing to allow a ... discount based on the quantities available on the price list. Our usual terms of payment are Document against Payment. Please note that we are ready to ensure a 10% discount on our already low prices. We also set up a discount based on the quantity purchases. We explain to our customers that these pricing schedules were based equitably on maximum value. However, we would be willing to allow you a special 3% discount if you could increase your order to 65,000. We await your reply. La frase successiva, per la prima ordinazione possiamo proporVi un’offerta speciale con uno sconto del 5 %, sembra abbastanza complessa, i termini specifici offerta e ordinazione non destano problemi di traduzione, ciò che crea difficoltà sono la struttura stessa della frase e le forme verbali utilizzate. In questo caso potrebbe essere richiesto l’intervento dell’insegnante che rassicuri gli studenti e li autorizzi a rielaborare la frase, cambiare l’ordine dei suoi elementi, evitare ripetizioni. È importante che gli studenti si rendano conto che una buona traduzione non si ottiene operando su ciascun vocabolo isolato, ma che si produce quando si opera in modo coerente sulla frase, addirittura sul paragrafo, lavorandoci sopra, eliminando ciò che è superfluo per la lingua di arrivo o cambiando l’ordine degli elementi e salvaguardando sempre la completezza e l’efficacia del messaggio veicolato. Digitando offer nella finestra di ricerca di Concord si ottengono oltre 120 contesti, alcuni dei quali presentano l’espressione special offer che, verificata con l’ausilio di Google, registra oltre 6.000.000 di risultati. We thank you for your interest in our special offer of … and are pleased to advise you that your order has been despatched today by Road Transport Services, Ltd. L’espressione possiamo proporVi sembra creare dubbi e problemi, ma, come sempre, la lettura dei contesti permette di elaborare un’ipotesi traduttiva efficace; il contesto che attira l’attenzione dei ragazzi è il seguente: 3 1 As an introductory offer to our new _____(location) store, we’re offering you a ___(number of discount) discount on ALL regularly priced merchandise. We also have a "get-acquainted" gift for you. Il verbo offer potrebbe essere utile, soprattutto perché qui, come nel testo della lettera in italiano, è seguito da una percentuale di sconto, inoltre, il contesto in cui è inserito aiuta anche nella scelta del tempo verbale da utilizzare. È interessante notare come si utilizzi il present continuous nella corrispondenza commerciale finalizzata alla vendita o alla promozione dei propri prodotti, questo tempo indica la certezza nel futuro, quella certezza e stabilità che le aziende vogliono far trasparire quando si affacciano sul mercato; come già detto, le lettere di richiesta presentano una scelta di tempi e modi verbali ben diversa, si predilige il condizionale e, come riscontrato dall’analisi di ormai molti contesti raccolti nel corpus qui utilizzato, espressioni contenenti would, could, might sono molto frequenti. Una volta verificato l’utilizzo di questo verbo sulla rete, per “offering you a discount” si ottengono 23.400 risultati. Il problema che si presenta nella traduzione è legato a “offer” che deve essere usato due volte all’interno della stessa frase, come verbo e come sostantivo. La soluzione è quella di eliminare offerta speciale, di mantenere il concetto di straoridinarietà legando special a discount, e di spostare prima ordinazione da una posizione di testa nella frase in italiano a una di coda nella corrispettiva inglese. L’ultimo passaggio riguarda la parola discount che, questa volta, non è solo legato al valore percentuale numerico, ma anche all’aggettivo special; tramite Concord è molto semplice risolvere anche questa piccola perplessità Many thanks for your letter in which you ask us for extra discount of 5% over and above the usual trade discounts. Come si nota l’aggettivo precede la parola discount seguita da of che introduce la percentuale. Non resta che scegliere tra the first order e your first order. Gli studenti hanno già potuto verificare come in inglese, in alcuni contesti, per esempio quando ci si riferisce alle parti del corpo umano, si preferisca l’aggettivo possessive all’articolo determinativo; una rapida ricerca con Google permette di optare per la seconda ipotesi. Il risultato finale sarà la frase: we are offering you a special discount of 5% on your first order. La frase che segue è ricca di termini specifici, ma selezionando i contesti relativi al termine inglese payment è possibile risolvere tutti i dubbi ed i problemi con estrema rapidità, i risultati che si ottengono sono 88 e di notevole importanza è il contesto: Our usual terms of payment are Document against Payment. Please note that we are ready to ensure a 10% discount on our already low prices for payment with order. Dopo avere verificato che document against payment significa in contrassegno, utilizzando la banca dati terminologica della Comunità Europea (EroDiCautom), si passa a controllare terms of payment per condizioni di pagamento; è 3 2 possibile che come alternativa a terms si scelga conditions per assonanza con la formula italiana, ma in realtà terms of payment registra 1.300.000 risultati, mentre per conditions, Google ne registra solo 191.000. Si deve ora determinare la traduzione di “a mezzo versamento su conto corrente bancario”. Nella finestra di ricerca di Concord si digita account; i risultati sono 82, ma in molti casi i contesti sono utili solo ad avere conferma del significato del vocabolo selezionato. Scorrendo lungo lo schermo si trova però un’espressione interessante che, traducendo la frase in cui compare, sembra coincidere con ciò che si sta cercando. Please be assured that we will be very happy to replace the ____ (item) or credit your account. Non resta che verificarne la validità cercando ulteriori contesti utili tramite Google. “Credit our account” registra 14.900 risultati ed una scorsa ai contesti permette di confermare l’ipotesi. Si tratta di un fraseologismo molto particolare ed interessante che difficilmente si sarebbe potuto ipotizzare senza il supporto di WordSmith Tool. La frase che viene prodotta dovrebbe essere: Our terms of payment are Document against Payment or credit our account. L’ultima frase prima di analizzare le formule di chiusura di una lettera commerciale riguarda I tempi di spedizione: La merce sarà consegnata entro 15 giorni dalla data di ricezione dell’ordine. Nella finestra di ricerca di Concord si digita Ship* che permette di selezionare contesti in cui compaia ship solo o suffissato. I risultati, come prevedibile, sono oltre 400 ed in molti casi veramente risolutivi. The order will be shipped within three days via UPS and should arrive at your store in about 10 days. Your order will be shipped ____ (day and week it will be shipped) and will arrive within ____ (time period). Please forgive the delay. We will be able to ship the goods within 20 days of receiving your order. We enclose full details of our terms of business, and have sent you by separate post a set of descriptive brochures of our products, and supply of sales literature. Il terzo contesto proposto corrisponde a quanto si stava cercando, in quanto contiene anche l’indicazione dei tempi di consegna. È molto interessante notare la particolarità della formula of receiving your order, un fraseologismo che dovrà essere ricordato. Google conferma questa struttura registrando 340.000 risultati utili. La proposta di traduzione sarà, quindi, we will be able to ship the goods within 15 days of receiving your order. La frase conclusive è la seguente: Restando a vostra disposizione per ulteriori informazioni ed eventuali ordini, Vi porgiamo distinti saluti. Si pensa di ricercare contesti per disposal, ma i risultati sono solo 4 e soltanto uno sembra poter essere interessante legando il termine ricercato alla preposizione 3 3 at, seguita da un aggettivo possessivo e citando la formula di saluto yours faithfully che dovrà essere controllata successivamente. Our technical representatives are at your disposal at all times. Yours faithfully Il passo successivo porta a cercare contesti relative all’espressione for further information; i risultati sono migliori rispetto alla ricerca precedente in quanto è possibile stabilire che questa espressione viene utilizzata frequentemente a conclusione di lettere commerciali. Non avendo trovato una frase già strutturata in inglese, non resta che comporre i dati raccolti e cercare di produrre una proposta plausibile da verificare, questa volta, con l’aiuto di Google. Digitando “for further information we are at your disposal” si ottengono meno risultati del previsto, solo 58. Si decide di procedere, verificare yours faithfully e di ricercare eventuali alternative. Gli studenti già conoscono questa formula e sanno che le lettere informali possono concludersi con yours seguito dal nome del mittente, per visualizzare tutte le possibili alternative decidono, quindi, di digitare yours ottenendo risultati interessanti: yours, yours faithfully, yours sincerely o yours truly. La frequenza maggiore spetta a yours faithfully che viene considerato come scelta finale. Ancora una volta l’analisi dei contesti porta a riscontrare dati interessanti a prescindere dal termine ricercato e, in questo caso, risolutivi. La formula yours sincerely è, infatti, preceduta dalla frase please contact us che potrebbe essere un’ottima alternativa a we are at your disposal, lasciata precedentemente in sospeso. Please contact us again if we can help in any way. Yours sincerely, Kenneth Beare Director of Ken’s Cheese House 2520 Vista Avenue Olympia A questo punto si procede alla verifica della frase “for further information please contact us” attraverso Google e, con sorpresa, si ottengono 23.600.000 risultati. Senza dubbio la conclusione della lettera sarà la seguente: for further information please contact us. Yours faithfully. Ora non resta che rileggere il testo ottenuto e procedere a piccoli ritocchi formali che rendano il tutto più scorrevole e naturale. Ancora una volta Concord potrà essere d’aiuto, unito all’esperienza accumulata e alla memorizzazione di connettivi o frasi ricorrenti incontrati durante la lettura ed analisi dei contesti presi in considerazione durante lo svolgimento dell’attività.. La proposta di traduzione finale potrebbe, dunque, essere la seguente: Ref. n° … Dear Sir, We are writing to you in response to your letter of …. We are sending you our catalogue and full details of our prices. We would be willing to allow a ... discount based on the quantities available on the price list. Please note that we are offering you a special discount of 5% on your first 3 4 order. Our terms of payment are Document against Payment or credit our account. We will be able to ship the goods within 15 days of receiving your order. For further information please contact us. Yours faithfully, (Signature) 3 5 Allegato PROPOSTA DI RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA LETTERA COMMERCIALE GRUPPO ______________ Scala OTTIMO BUONO SODDISFACENTE DEVE MIGLIORARE Svolge interamente il compito assegnato nei tempi indicati Svolge quasi interamente il compito assegnato nei tempi indicati Svolge in buona parte il compito assegnato nei tempi indicati Svolge in minima parte/non svolge il compito assegnato nei tempi indicati Individua con sicurezza i dati rappresentativi scartando quelli non pertinenti o poco significativi e li adatta al compito Individua i dati rappresentativi scartando, con qualche esitazione, quelli non pertinenti o poco significativi e li adatta al compito Utilizza layout, registro e stile adeguati Individua un certo numero di dati rappresentativi, ma stenta a scartare quelli non pertinenti o poco significativi e li adatta al compito, con qualche incertezza Individua, non senza difficoltà, un numero esiguo di dati che non sono sempre pertinenti e/o che non riesce ad adattare al compito. Utilizza layout, registro e stile parzialmente appropriati Usa le strutture in modo adeguato, commettendo alcuni errori di sintassi che non inficiano la comprensibilità Utilizza Layout, Registro E Stile Inadeguati Dimensione Esecuzione del compito p. 3+3 Comprensione ed elaborazione dei dati utilizzando i corpora p.3+3 Organizzazione p. 3 Espressione Utilizza layout, registro e stile appropriati Usa le strutture morfosintattiche in modo articolato, corretto ed appropriato Usa le strutture morfosintattiche in modo abbastanza articolato, con poche inesattezze Il lessico è sempre preciso e pertinente Il lessico è generalmente preciso e pertinente p.3+3+3 Uso del lessico specifico p.3+3 Il lessico presenta qualche inesattezza Usa le strutture morfosintattiche con evidenti difficoltà. Gli errori compromettono spesso la comprensibilità Il lessico è spesso inesatto e/o non specifico del settore TOT. ____/30 3 6 Riferimenti bibliografici Aston, G. (a cura di) (2001). Learning with corpora. 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Corpus Linguistics at the University of Birmingham The University of Birmingham and Collins Publishers COBUILD Bank of English The European Corpus Initiative at Edinburgh University The HCRC Map Task Corpus at Edinburgh University The International Corpus of English at the Survey of English Usage, University College London The Machine Readable Corpus of Spoken English (Universities of Reading and Leeds) The SUSANNE Corpus Corpus holdings at the University of Lancaster Bergen Corpus of London Teenage Language (COLT) Corpus of Written British Creole The Lingua Parallel Concordancing Project RELATOR (European Linguistic Resources Repository Network) ShATR: A Speech Science Corpus English-Norwegian Parallel Corpus English Turkish Aligned Parallel Corpora The Standard Corpus of everyday English Usage A multimedia project. And, of course, the British National Corpus North American Centers The Linguistic Data Consortium The CHILDES database at Carnegie-Mellon Consortium for Lexical Research at University of New Mexico The Penn-Helsinki Parsed Corpus of Middle English The TRAINS Spoken Dialogue Corpus Air Traffic Control Corpus (ATC Corpus) SPIDRE Corpus - Recorded Telephone Conversations ARTFL: American and French Research on the Treasury of the French Language MLTS: Multilanguage Telephone Speech Corpus 3 8 Corpus Linguistics Pages CORPORA The electronic mailing list for everyone interested in linguistic corpora ACL SIGLEXSpecial Interest Group on the Lexicon of the Association for Computational Linguistics The ACL NLP/CL Universe Links to computational linguistics resources, including corpora. Neologisms from R&D Unit for English Studies, Liverpool University A series of lists of neologisms in context from journalistic text, particularly intended for teachers of English language Michael Barlow's Corpus page A comprehensive, and extremely useful collection of corpora and resources relating to corpus linguistics Tim Johns Data- driven Learning Page Particularly useful for those interested in the use of corpora in English language teaching, as it contains a large archive of the results of students' work. The Centre for English Corpus Linguistics (CECL) A research centre run by Professor Sylviane Granger, CECL specialises in computer learner corpora and French-English contrastive linguistics. The Internet Grammar of English A new project based at the Survey of English Usage. It involves writing a new grammar of English and publishing it exclusively on the World Wide Web. Corpus Linguistics Course These web pages are intended to supplement the book "Corpus Linguistics" , written by Tony McEnery and Andrew Wilson, published by Edinburgh University Press. Tutorial: Concordances and Corpora A tutorial derived from a Corpus Linguistics course taught by Catherine Ball, at Georgetown University. Penn Treebank Remote Query Evaluation Facility On online service which allows you to enter a corpus query, which is then evaluated on a 2 million word subcorpus of the Penn Treebank. Groupe de Travail Corpus et Syntaxe A collection of corpus research sites and tools, collected by this Parisian research group. Annotated list of resources on statistical natural language processing and corpus-based computational linguistics A listing of corpus tools and text sites aimed particularly at those working on NLP. Contragram The online version of the Quarterly Newsletter of the Contrastive Grammar Research Group at the University of Gent. European Language Resources Association 3 9 ELRA provides a centralized organization for the validation, management, and distribution of speech, text, and terminology resources and tools, and promotes their use within the European telematics R&TD community. ELSNET The European Network in Language and Speech. This has a particularly useful listing of newspaper corpora. Lund University- Department of Linguistics and Phonetics A collection of resources for computational linguistics TELRI (Trans European Language Resources Infrastructure) A European Commission-funded initiative which fosters collaboration between industry and academic research centres and supplies the NLP community with precompetitive/ public domain language resources, such as corpora, machine readable dictionaries and lexica and software tools for linguistic data. Corpora for research A collection of resources for research into corpus linguistics. Corpus Research, University of Birmingham Information about the Corpus Research Group at Birmingham University, divided into three sections, Staff, Publications and Projects. Euralex The European Association for Lexicography mailing list The Language Technology Group Helpdesk -- Frequently Asked Questions This includes information about Corpora, and corpus analysis tools and software. Corpus analysis tools Automatic Mapping Among Lexico-Grammatical Annotation Models: (AMALGAM) An experimental POS tagger, available over email. Corpus Research, University of Birmingham Part-of-Speech Tagging Service An experimental E-Mail Tagging Service for English texts Link Grammar An original theory of syntax related to dependency grammar. This page includes a parser for English. Given a sequence of words, the system determines its grammaticality and extracts its syntactic structure. Textual Corpora and tools for their exploration A project at the University of Stuttgart designed to develop a representation for texts and mark-ups, along with a query language and a corpus access system for linguistic exploration of the text material. LT NSL A development environment for SGML-based corpus and document processing, created by the Language Technology Group at the University of Edinburgh. Corpus Wizard A "Text Find" utility to produce KWIC concordance. Version 1.05 supports regular expressions in KWIC Search. Corsica Corsica is a client/server software system for the creation and access of linguistic text corpora. It was initially developed by Marco Zierl and is maintained by him at Department of Computational Linguistics at the University of Erlangen. 4 0