Tassi interbancari
Un deposito bancario è overnight se deve essere estinto il primo giorno lavorativo successivo a
quello in cui è stato costituito, sicché la sua durata è di una sola notte (donde il nome, dall'inglese
over, 'sopra', e night, 'notte').
L'aggettivo viene riferito anche al tasso in base al quale viene liquidato l'interesse corrisposto al
depositante al momento dell'estinzione del deposito (tasso overnight).
I depositi overnight sono uno dei tipi principali di depositi interbancari, quei depositi che, anziché
essere fatti da un cliente ad una banca, sono fatti da una banca ad un'altra o alla banca centrale.
Le banche che effettuano tali depositi investono a brevissima scadenza le loro eccedenze di
liquidità, mentre le banche che li ricevono possono supplire a temporanee carenze, le une e le altre
derivanti da squilibri nella distribuzione delle riserve libere.
Quindi sono utilizzati per ripianare momentanei squilibri di cassa.
Attualmente queste operazioni avvengono per lo più nell'ambito di appositi mercati telematici
organizzati, ma possono avvenire anche in base ad accordi bilaterali diretti tra gli operatori (over the
counter).
L'italiano e-MID, creato nel 1990 e privatizzato nel 1999, è stato il primo mercato telematico
organizzato per i depositi interbancari ed è tuttora il mercato monetario di riferimento in Europa.
Nell'ambito dei depositi interbancari di tipo overnight si distinguono i:
- depositi overnight, che devono essere costituiti nello stesso giorno della stipulazione ed estinti
entro il primo giorno lavorativo successivo;
- depositi tomorrow-next (o tom-next), che devono essere costituiti entro il primo giorno
lavorativo ed estinti entro il secondo giorno lavorativo successivo alla stipulazione;
- depositi spot-next, che devono essere costituiti entro il secondo giorno lavorativo ed estinti entro
il terzo giorno lavorativo successivo alla stipulazione;
- i depositi corporate, che devono essere costituito entro il terzo giorno lavorativo ed estinti entro il
quarto giorno lavorativo successivo alla stipulazione.
Nell'area dell'euro le banche possono impiegare la loro liquidità con depositi overnight presso le
banche centrali nazionali o ricevere da esse liquidità con prestiti overnight, nel rispetto delle regole
del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC).
I tassi d'interesse prefissati dal sistema per tali operazioni finiscono per diventare il livello minimo,
nel caso dei depositi, e massimo, nel caso dei prestiti, entro i quali oscillano i tassi overnight sul
mercato.
Euribor
L'Euribor (acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate, tasso interbancario di offerta in euro) è un
tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso di interesse medio delle transazioni
finanziarie in Euro tra le principali banche europee.
L'Euribor viene utilizzato come tasso medio applicato da primari istituti di credito per operazioni a
termine effettuate sul mercato interbancario (con controparte altri primari istituti di credito) con
scadenza una, due e tre settimane, e da uno a dodici mesi.
L'Euribor varia solamente in funzione della durata del prestito e non dipende dall'ammontare del
capitale.
La nascita dell'Euribor è avvenuta, contestualmente a quella dell'Euro, il 1º gennaio 1999; più
precisamente il primo tasso Euribor è stato definito il 30 dicembre 1998, con validità dal 4 gennaio
1999.
Attualmente viene determinato ("fissato") giornalmente dalla European Banking Federation (EBF)
come media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di banche, oltre 50.
I tassi applicati a tali operazioni dalle banche con il maggiore volume d'affari dell'area Euro (per
l'Italia contribuiscono Intesa Sanpaolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena) e da alcuni istituti di
credito estranei all'area vengono comunicati giornalmente, entro le ore 11 CET, all'agenzia Reuters
che provvede, per ogni singola scadenza, a calcolarne la media (arrotondata al terzo decimale)
escludendo dal computo il 15% dei valori rispettivamente più alti e più bassi (media troncata)-.
Tale esclusione permette di evitare che valori anomali falsino il valore dell'Euribor stesso. Reuters
provvede poi a pubblicare giornalmente il valore dell'Euribor.
La comunicazione dei dati è su base volontaria per le varie banche, l'Euribor è calcolabile se
partecipano almeno 12 istituti di credito.
Non c'è un solo tasso Euribor: vengono infatti definiti tassi per durate di tempo differenti, che
variano tra una settimana e un anno. Come per tutti gli interessi in relazione alla loro durata,
l'Euribor è crescente con la durata del prestito: un Euribor a 1 anno (indicato come EUR 12M) è
maggiore di un Euribor a 6 mesi (EUR 6M), e questo è maggiore di un Euribor a 3 mesi (EUR 3M).
Da notare che il tasso è calcolato su una base di 360 giorni all'anno, per cui ad esempio spesso ci si
riferisce ad un tasso EUR 1M con l'indicazione "Euribor 1m/360". Il calcolo su base 365 giorni può
essere effettuato con una semplice proporzione.
Sono rari i casi in cui gli interessi nel breve termine sono più alti di quelli a medio-lungo: il
fenomeno è interpretato come un pessimismo degli investitori che si attendono un calo nel lungo
termine della redditività e della creazione di valore economico.
L'Euribor è un indicatore del costo del denaro a breve termine, ed è spesso usato come tasso base
per calcolare interessi variabili, come quello dei mutui.
L'Euribor è tipicamente il riferimento dei mutui ipotecari a tasso variabile: ad esempio, un mutuo
prima casa può essere offerto con cedola semestrale al tasso "euribor a sei mesi con spread
dell'1,5%
I mercati della Borsa Italiana
Il sistema di contrattazione gestito dalla Borsa Italiana si suddivide in diversi mercati:
1) MTA (Mercato Telematico Azionario) (che da marzo 2008 comprende anche il MTAX) dove
vengono scambiati i titoli azionari quotati in borsa, il mercato si divide in 3 classi principali e una
residuale in base a criteri di capitalizzazione e liquidità dei titoli (in sostituzione della precedente
segmentazione in Blue Chip, segmento Star e Standard):
- Large Cap (o Blue Chip) comprendente le prime 40 imprese maggiormente capitalizzate e con
maggiore grado di liquidità. Indice relativo: FTSE MIB.
- Mid Cap comprendente le successive 60 imprese per capitalizzazione e grado di liquidità. Indice
relativo: FTSE Italia Mid Cap.
- Small Cap comprendente le altre imprese non facenti parte delle prime cento imprese, che
superano i criteri di liquidità. Indice relativo: FTSE Italia Small Cap.
- Micro Cap comprendente le altre imprese non facenti parte dei precedenti gruppi, che non
superano i criteri di liquidità. Indice relativo: FTSE Italia Micro Cap.
inoltre permangono i seguenti segmenti:
- segmento STAR che comprende imprese che rispondono a particolari criteri di trasparenza,
governance e liquidità (con capitalizzazione tra i 40 mn euro e i 1000 mn euro). Indice relativo:
FTSE Italia STAR.
- segmento MTA International dove trovano posto le contrattazioni dei titoli azionari di imprese già
quotate in borse dell'Unione Europea.
2) MIV (Mercato Telematico degli Investment Vehicles), che ha sostituito il MTF (Mercato
Telematico dei Fondi), è un mercato regolamentato dedicato ai veicoli di investimento. Il mercato si
compone di 3 segmenti in funzione della tipologia di strumenti finanziari che vi sono negoziati:
- segmento Fondi Chiusi, dedicato alla negoziazione delle quote di fondi chiusi mobiliari e
immobiliari
- segmento Investment Companies, per la negoziazione delle azioni delle Investment Companies
segmento RealEstate Investment Companies, in cui sono negoziate le azioni delle RealEstate
Investment Companies
3) AIM Italia rivolto alle piccole imprese che ha sostituito il precedente Mercato Expandi
- MAC mercato alternativo dei capitali
4) IDEM (Italian Derivatives Market) in questo mercato, nato nel 1994, sono negoziati contratti
relativi agli strumenti derivati quali futures, minifutures e opzioni relativi ai titoli che rientrano
nell'indice S&P/MIB
5) SEDEX dove vengono negoziati covered warrant, leverage certificates, certificates della
categoria investment
6) MOT (Mercato Telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato) in questo mercato vengono
negoziati i titoli di Stato (BOT; BTP; BTPi; CCT; CTZ), obbligazioni di Enti locali, obbligazioni
bancarie e corporate "plain vanilla" e strutturate non convertibili, euro-obbligazioni, obbligazioni di
emittenti esteri e asset backed securities. Questo mercato si suddivide in due segmenti:
- DomesticMOT, dove vengono trattati strumenti finanziari liquidati presso sistemi di liquidazione
italiani. Questo segmento è ulteriormente diviso in due classi:
- Titoli di Stato nazionali
- Titoli di debito in Euro o in altra valuta
7) EuroMOT, dove vengono trattati strumenti finanziari liquidati presso sistemi di liquidazione
esteri
8) ETF Plus dal 2 aprile 2007 la Borsa Italiana si è dotata di un mercato dedicato alla negoziazione
degli strumenti finanziari che replicano l'andamento di mercato quali ETF (Exchange traded funds),
ETC (Exchange traded commodities), ETF strutturati.
Indici di Borsa
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Il FTSE MIB (pronunciato futsi mib) è attualmente il più significativo indice azionario della
Borsa italiana. È il paniere che racchiude le azioni delle 40 maggiori società italiane ed
estere quotate sui mercati gestiti da Borsa Italiana.
L'indice è nato in seguito alla fusione tra Borsa Italiana (S&P Mib) e il London Stock
Exchange.
È operativo a partire da 1º giugno 2009 e rappresenta all'incirca l'80% della capitalizzazione
del mercato azionario italiano.
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Il FTSE Italia Mid Cap è un indice di borsa che considera le quotazioni di aziende italiane
ed estere che facevano parte del segmento Blue Chip del MTA e del MTAX (ex Nuovo
Mercato) e che non erano incluse nell'indice S&P Mib.L'indice è stato creato il 31 dicembre
1994 con il nome di Midex con un valore pari a 10.000. In seguito alla fusione tra Borsa
Italiana e London Stock Exchange ha preso il nome attuale di FTSE Italia Mid Cap.
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L'indice FTSE Italia STAR, la cui sigla STAR è acronimo di Segmento Titoli con Alti
Requisiti, è un indice del Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana che
comprende Società per Azioni di medie dimensioni (con capitalizzazione fino ad 1 miliardo
di Euro).Creato nel 2001, il segmento ha successivamente preso il nome di All Stars, che
comprendeva i titoli dei segmenti di Borsa Italiana Star e techSTARS.Con la chiusa del
segmento techSTARS di Borsa Italiana, e del relativo indice, i titoli quotati nel techSTARS
sono confluiti nel segmento Star.L'indice accoglie attualmente oltre 70 società e richiede,
per esservi ammessi, caratteristiche ed impegni piuttosto vincolanti per le società che ne
fanno parte, in particolare requisiti di trasparenza, liquidità del titolo e Corporate
governance. L'attuale denominazione di FTSE Italia STAR risale alla fusione tra Borsa
Italiana e London Stock Exchange.
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FTSE Italia Small Cap è un indice della Borsa di Milano. È il paniere di quei titoli azionari
a bassa capitalizzazione, che attualmente rappresentano il 4% della capitalizzazione di Borsa
italiana, l’1% di controvalore giornaliero totale e il 6% dei contratti totali di una seduta
media.
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FTSE Italia Micro Cap è un indice della Borsa di Milano. È il paniere di quei titoli
azionari di piccole società che non soddisfano determinati criteri di liquidità e a
capitalizzazione molto bassa. Rappresenta attualmente l’1% della capitalizzazione di Borsa
italiana e un controvalore e scambi in percentuale inferiore allo 0,5% in media su una intera
seduta.
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Statistiche dei mercati