Analisi microbiologica del latte Tratti dal libro “Chimica delle fermentazioni” di Giuseppe Sicheri editore Hoepli Saggi sul latte • • • • • • Saggio all’alizarolo Saggio alla resazurina Saggio all’alcol Acidità titolabile Determinazione della caseina Conta dei batteri lattici nello yogurt Saggio all’alizarolo Il latte trattato con alizarina assume colorazioni diverse a seconda del suo grado di acidità correlato al grado di freschezza. Si tratta di un saggio colorimetrico rapido e comodo •Procedimento: si Addizionano 2ml di latte e un uguale volume di soluzione alcolica di alizarina (2 g per litro di alcol etilico a 68°) e agitare. Metodica STATO DEL LATTE Latte fresco Latte leggermente acido Latte mal conservato Latte mastitico COLORE Rosso-lilla Roseo rossastro Giallo-bruno Rosso-viola scuro Saggio della resazurina • Il saggio serve a verificare lo stato microbico del latte; maggiore l’attività e la concentrazione dei microbi e più velocemente la resazurina si riduce, diventando incolore. • Preparazione: introdurre 1 mL di resazurina allo 0,5% e 10 mL di latte in una provetta. Dopo aver agitato si pone a bagno maria a 40 °C per 10 minuti, quindi si osserva la colorazione. Saggio alla resazurina • Colorazioni: • Blu – azzurro: il latte è considerato ottimo, cioè con scarsa carica microbica. • Blu – violetto: il latte è considerato buono, cioè con modesta carica microbica. • Rosso: il latte è appena accettabile, con alta carica microbica. • Incolore: il latte è pessimo, con carica microbica esagerata. Saggio all’alcol Il Saggio all’alcol consiste nel verificare se il campione in esame è fresco, mal coservato o inacidito correlato sempre al grado di freschezza Metodica Introdurre in una provetta 5ml di latte e 5ml di alcol etilico a 68°. Osservare l’eventuale separazione di grumi o di un precipitato che testimonia un inacidimento avanzato. Acidità titolabile Acidità titolabile consiste nel trovare quanto acido latico è presente nel campione Con pH leggermente inferiore a 7 il latte presenta reazione acida dovuta ad alcuni acidi organici (quello citrico) e inorganici liberi (carbonico e fosforico ed altri legati alla miscela di caseina). Determinazione della caseina Determinazione della caseina consente di trovare quanto questa proteina è presente nel campione di latte. METODICA 1) Si prelevano 25 ml esatti (con la buretta) e si pongono in un beacher da 250 ml insieme a 25 ml di acqua distillata. 2) Si riscalda la miscela a 40° C e si addizionano goccia a goccia, 2ml di CH3COOH al 10%, agitando continuamente. 3) Si lascia in riposo la miscela per 5’ e si aggiungono 2 ml di CH3COONa 1M, che tamponano la soluzione a pH 4.5 si agita, si raffredda a temperatura ambiente e si filtra sul filtro buchner, lavando prima il beacher e poi la caseina con pochi ml d’acqua fredda per volta. 4) << si sospende>> in beacher il precipitato con 10 ml di etanolo al 95% e si filtra sul filtro buchner, lavando prima il beacher, poi il precipitato con 5 ml per volta di alcool(2 volte). 5) Si lascia gocciolare bene l’alcool dal filtro, asciugando bene il filtrato con il vuoto. 6) Si risospende la caseina in 10 ml di etere etilico. Si filtra e si lava il beacher e il precipitato con due porzioni di 5 ml ciascuna di etere. 7) Si lascia asciugare all’aria la caseina, quindi si pesa e si determina la resa percentuale. La densità del latte si considera uguale a 1.0 g/ml. Contenuto teorico di caseina nel latte: 3,5g/100ml. Conta dei batteri lattici nello yogurt Questo metodo ha lo scopo di determinare il numero di batteri lattici in un campione di yogurt in riferimento a quanto indicato nel telegramma Min. San.prot.700.3/24.66/707 del 1992 In riferimento al T. Min. San. protocollo n°700.3/24.66/707 del 1992 che prevede alla produzione di yogurt un numero di batteri lattici (inteso come somma di lactobacillus vulgaricus e streptococcus thermophilus ambedue presenti) ≥ 1x 108 – 1x109 /g e alla scadenza non inferiore a 1-5 milioni /g; il presente metodo consente di determinare il numero dei batteri latttici nello yogurt. A partire dalla diluizione 10-1 fino alla diluizione 10-8 si semina 1mL rispettivamente in due piastre Petri e si aggiunge 15-20mL di terreno MRS per la numerazione dei lactobacilli. Lo stesso procedimento si esegue con il terreno M17 (per la numerazione degli streptococchi). Si incubano le piastre capovolte in termostato l’MRS a 37° per 72 ore e l’M17 a 37° per 48 ore. Si esegue poi la conta su conta colonie delle piastre in cui si è sviluppato un numero di colonie tra 10 e 300 e si esegue la media aritmetica dei singoli conteggi su entrambe i terreni e si moltiplica il risultato otenuto per il reciproco della diluizione e la somma dei risultati ottenuti rappresenta il numero dei batteri lattici totali in 1g di yogurt.