Sviluppo prodotto g Giorgio Aldini Il design in una valvola È sotto gli occhi di tutti ormai che il concetto di design ha invaso ogni settore del fare umano. Difficile dunque, per un designer, stupirsi di fronte ad una richiesta che apparentemente sembra non lasciare molto spazio al proprio intervento, come quella di un’azienda che produce manufatti in plastica per l’edilizia C onfesso di aver affrontato il primo colloquio con i tecnici dell’azienda in questione con la curiosità di sapere come e dove avrei potuto aiutarli nello sviluppo di questo genere di prodotti estremamente tecnici. La Redi è un’azienda che produce tubi, raccordi e accessori in plastica per l’edilizia situata nei pressi di Bologna. Ormai da alcuni decenni, fa parte del gruppo internazionale Nicoll, a sua volta tra i protagonisti mondiali del settore con sede a Parigi e che possiede diverse realtà produttive in tutta Europa. Scoprirsi possessori di qualcuno dei prodotti realizzati da questa ormai storica azienda emiliana è cosa più facile di quanto non sembri, dato che il catalogo Redi copre un percorso che tocca quasi tutto ciò che nel settore edile ed idrosanitario è fatto di plastica. Il caso a cui l’articolo si riferisce è relativo al progetto di una valvola anti-riflusso. Quale sia la funzione di questo dispositivo è presto detto. Chi almeno una volta nella vita non si è trovato dopo un temporale più violento del solito a svuotare il garage o la cantina allagati dalle acque reflue che avevano risalito le condotte di scarico? Una valvola anti-riflusso serve proprio a scongiurare questa fastidiosa eventualità, impedendo alle acque di scarico di innestare la pericolosa retromarcia. Perché dunque un dispositivo così tecnico che passerà la quasi totalità della sua vita chiuso in un pozzetto buio, nascosto agli occhi di tutti, ha bisogno dell’intervento di un designer? Abbiamo già avuto modo di dichiarare co- me lo scrivente, nella fattispecie il designer stesso, resti perplesso di fronte a formule descrittive dell’attività di design che si allontanino troppo dall’assioma modernista che prescrive la sottomissione della forma all’assolvimento di una qualsivoglia funzione. La risposta sta dunque nello schematizzare in una lista di parametri le funzionalità del prodotto esistente e limitarsi, si fa per dire, a creare un oggetto che ottenga risultati migliori. Nelle righe che seguiranno tenteremo dunque di descrivere in breve le attività e i ferri del mestiere, attraverso i quali il team di progetto dell’azienda con l’aiuto di competenze esterne affronta la sfida. Il progetto La prima cosa che un progettista deve fare è capire la ragione che spinge il cliente ad intraprendere quel percorso tortuoso e pieno di imprevisti che è il progetto di un nuovo prodotto. Nel caso in oggetto è bastato poco per capire che la motivazione prevalente che spingeva l’azienda a confrontarsi con le idee di un progettista esterno era una sana e sincera voglia di intraprendere un cammino di innovazione. La parola d’ordine attraverso cui passare per perseguire un risultato innovativo è stata fin dall’inizio: riduzione. Riduzione delle dimensioni, del numero di componenti, del numero di materiali impiegati e possibilmente di costo. Tanto per essere chiari l’unico aspetto da non ridurre, anzi da incrementare era naturalmente quello delle prestazioni. Si potreb- 34 marzo 2012 Condizioni di funzionamento della valvola be pensare che il logico risultato di un’attività di riduzione o semplificazione, come volete, non possa essere raggiunto se non con un decadimento anche prestazionale. Si potrebbe, se non fosse che uno dei mantra del progettista moderno è, o dovrebbe essere, quell’ormai abusato “less is more” che, per chi ci crede, identifica la perfezione nell’essenzialità assoluta. Si da il caso che io ci creda. Iniziamo quindi una breve di analisi del progetto partendo da una sommaria descrizione del prodotto. La valvola che trattiamo altro non è che una scatola con coperchio sigillante, all’interno della quale due piattelli basculanti, il secondo dei quali agganciato ad un setto rimovibile, permettono al flusso di muoversi soltanto nella direzione consentita, garantendo una tenuta ermetica nel verso opposto. È presente anche un bloccaggio sul primo piattello per impedire lo scarico nel caso di valutazione dell’impianto sotto pressione. Il tutto è chiuso da un sistema di sgancio del coperchio che si vuole il più semplice e rapido possibile per agevolare la manutenzione. La riduzione degli ingombri implica che anche per liberare e sollevare il coperchio lo spazio necessario non debba aumentare. La funzionalità del dispositivo nei suoi vincoli geometrici essenziali è determinata da una serie di normative che definiscono i parametri di base. Uno di questi, il più importante è che il condotto abbia nella sua sezione più stretta un’area minima che non La serie di valvole “Ottima” di Redi. Innovazione per la sicurezza della casa oppure foto allagamento,oppure entrambe 35 marzo 2012 Sviluppo prodotto scenda al di sotto del 90% dell’area della sezione di ingresso. La prima novità sta nella scelta di abbassare il corpo della valvola trasformando attraverso una veloce metamorfosi la forma del condotto da circolare a quasi rettangolare compensando con un allargamento della sezione ciò che si perde per effetto dell’abbassamento. La realizzazione di una geometria tanto complessa è frutto dell’integrazione tra il progettista e chi deve realizzare le attrezzature per lo stampaggio che dovrà prevedere i necessari accorgimenti per estrarre dallo stampo tale geometria. In questo caso si tratta di un movimento nel maschio dello stampo che realizza il corpo della valvola tale da liberare durante la fase di estrazione proprio la zona critica di battuta del piattello. Tale movimento risulta particolarmente ardito dal momento che dovrà essere adattato tramite versioni intercambiabili a tutti i diametri previsti in ingresso. Giusto per dare le dimensioni del problema la gamma di queste valvole anti-riflusso è composta da due corpi di dimensioni diverse. Ognuno porta diversi diametri dei condotti di entrata e uscita. Il più piccolo prevede i due diametri 100 e 110 mm, mentre il corpo più grande consente tre diametri 125, 140 e 160 mm. Il sistema di chiusura del coperchio sul corpo è affidato a quattro ganci che diventano sei nel modello più grande solidali con il corpo. I ganci ruotando vengono portati in una posizione che pur non incrementando la dimensione di ingombro laterale della valvola permettono al coperchio di essere estratto verticalmente. Con la stessa attenzione a limitare gli ingombri la manopola che blocca il piattello anteriore ruota su un asse sghembo che ne limita l’alzata nella posizione di chiusura. Come si vede la limitazione di un parametro come quello dimensionale ha implicazioni che vanno trattate da molti punti di vista. In pratica la riduzione degli ingombri significa che la valvola può essere alloggiata in un pozzetto meno profondo e risulta essere più raggiungibile per le ope- Gli ingombri non aumentano anche durante la manutenzione Come è fatta una valvola antiriflusso di ultima generazione Il morphing del condotto La gamma di valvole per diversi diametri di tubo razioni di manutenzione. Trattandosi di una clientela di installatori attenti alle caratteristiche funzionali del prodotto l’aspetto ergonomico risulta importante. Così se per il corpo e il coperchio della valvola si è scelto il colore nero, tutte le parti con cui viene a contatto l’utente durante le fasi di installazione e manutenzione sono evidenziate dal colore arancione. Come è facile prevedere per un dispositivo idraulico il sistema delle guarnizioni rappresenta un aspetto a cui dedicare particolare attenzione, soprattutto se, come in questo caso, i fluidi contenuti non sono dei più nobili. La scelta di co-iniettare gli anelli di tenuta in materiale morbido su coperchi, piattelli e setto consente di ottenere componenti già finiti dopo la sola 36 marzo 2012 operazione di stampaggio evitando ulteriori operazioni di montaggio. In questo caso il maggior investimento iniziale in attrezzature aumenterà la qualità dei particolari e ne garantirà la costanza nel tempo. I materiali Passando al capitolo dei materiali, bisogna notare come rispetto al passato in cui l’accoppiamento tra coperchio e corpo avveniva con viti metalliche, oggi si preferisca, per evitare l’ossidazione utilizzare componenti in materiale plastico. Ancora una volta questa scelta è resa possibile dal notevole avanzamento nel comportamento meccanico dei polimeri termoplastici. Per quanto riguarda il corpo e il coperchio, l’azienda ha scelto per motivi di installazione di utilizzare PVC, materiale che tradizionalmente viene utilizzato nella realizzazione dei condotti che si interfacciano con la valvola e che pertanto in questo modo possono anche venire incollati ad essa. I piattelli e il setto che portano tenute co-stampate sono stampati in polipropilene e pertanto si avvalgono della piena compatibilità chimica con le gomme termoplastiche a base poliolefinica che fanno da guarnizione e che quindi si fondono con continuità sulla struttura durante la fase di stampaggio. L’unico componente metallico rimasto è una sottile copertura in acciaio inox per proteggere il dorso del piattello dall’eventuale azione di roditori che abitini nei paraggi. Per la leva di bloccaggio del piattello che deve sempre assicurare una rotazione esente da impuntamenti è stato scelta una resina acetalica dello stesso colore delle manigliette di chiusura che sono invece in poliammide con una forte carica minerale per incrementare la resistenza meccanica rispetto ad una sollecitazione di flessione prolungata nel tempo. Pur limitando la scelta dei materiali a polimeri facilmente reperibili e di ampia diffusione, la forte differenza funzionale e ambientale tra componenti interni direttamente interessati dal flusso ed altri esterni e strutturali ha costretto ad una scelta specifica per ogni La valvola anti-riflusso serve per scongiurare l'eventualità di un allagamento in seguito a un violento temporale Analisi fem del corpo valvola componente. L’analisi strutturale ancora una volta ha supportato le scelte progettuali soprattutto nella definizione di quei particolari cruciali per una buona tenuta meccanica del sistema. Così pur rimanendo nell’ambito di una “semplice analisi statica lineare” sono state simulate varie condizioni di pressione all’interno del corpo, nonché il carico a cui avrebbe dovuto essere sottoposto il sistema di chiusura. Ancora una volta come spesso accade con manufatti da realizzare con materiali anisotropi di forma complessa non ce la siamo sentita di accettare i risultati quantitativi di questa attività. Mentre troviamo sicuramente fondamentale la risposta qualitativa in termini di indicazione dell’andamento della tensione e deformazione nelle varie zone del componente in oggetto. Molto utile in tutte le operazioni di sostituzione del metallo con materiali plastici o nello studio di forme di una certa complessità un’analisi reologica delle condizioni di stampaggio. Seppur condotta in modo superficiale senza entrare profondamente nel dettaglio dei parametri tecnici del ciclo di stampaggio consente ancora una volta di giungere ad una serie di indicazioni qualitative molto utili, per esempio ad identificare le zone che potrebbero originare difetti estetici o presentare alterazio- 37 marzo 2012 ni geometriche dovute a ritiri localizzati eccessivi. Essendo la Redi da diversi decenni uno dei maggiori trasformatori di PVC per il settore edile in campo nazionale, forte di un reparto di stampaggio ad iniezione con esperienza pluridecennale, risultava chiaro fin dall’inizio come la produzione delle valvole sarebbe stata destinata ad essere realizzata internamente all’azienda. Pertanto in questo caso il progetto oltre a soddisfare i consueti requisiti tecnico funzionali ha dovuto fare i conti fin dall’inizio con le esigenze più propriamente produttive ben rappresentate all’interno del team di progetto. Dopo la realizzazione dei primi esemplari di serie, è seguita una fase di test che ha permesso da un lato l’ottenimento delle omologazioni necessarie alla commercializzazione in ambito internazionale e dall’altro l’ottimizzazione dei parametri di trasformazione consentendo così di portare in breve tempo il ciclo produttivo a regime. Pare che il prodotto stia rispettando le aspettative che i suoi contenuti innovativi avevano creato. L’innovazione è faticosa da perseguire. E’ un processo dispendioso ma essenziale che ha bisogno di essere alimentato quotidianamente ma non c’è niente di meglio del successo per convincere le persone a sostenerlo. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA