Articolo abuso di sostanze Bevande energetiche: quello che gli adolescenti (e i loro medici) devono sapere Kwabena L. Blankson, MD,* Amy M. Thompson, DO,† Dale M. Ahrendt, MD,‡ Vijayalakshmy Patrick, MD§ Dichiarazione dell’autore I Dottori Blankson, Thompson, Ahrendt e Patrick dichiarano l’assenza di conflitto di interesse relativamente al presente articolo. Il presente commento non contiene discussioni di un impiego non approvato/per uso sperimentale di un prodotto/strumento commerciale. SANITANOVA è accreditata dalla Commissione Nazionale (Albo Provider n°12 del 10/06/2010) a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni. Sanitanova si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM. Spunto formativo In commercio sono disponibili centinaia di bevande energetiche diverse che vengono vendute agli adolescenti, comportando il rischio di abuso di sostanze, in particolare caffeina e alcol. Il medico deve essere preparato a gestire l’uso di questi prodotti da parte dei suoi pazienti. Obiettivi Ultimata la lettura della presente monografia di aggiornamento, i lettori dovrebbero essere in grado di: 1. Conoscere le dimensioni e la portata del mercato delle bevande energetiche e le comuni marche di questi prodotti. 2. Sapere che gli adolescenti sono forti consumatori di bevande energetiche e che utilizzano questi prodotti per migliorare le loro prestazioni. 3. Conoscere il contenuto delle bevande energetiche, gli effetti indesiderati e le riserve circa la loro sicurezza. 4. Sapere che negli adolescenti le bevande energetiche possono causare tachicardia, ipertensione, obesità e altri problemi di carattere medico. 5. Conoscere i pericoli derivanti dal mischiare le bevande energetiche con l’alcol. 6. Comprendere la relazione tra tolleranza/dipendenza da caffeina e tolleranza/dipendenza da alcol. 7. Comprendere che è importante sottoporre gli adolescenti a uno screening sul consumo di bevande energetiche presso il proprio ambulatorio e offrire loro un’appropriata assistenza psicologica. Introduzione Le bevande energetiche sono bevande contenenti caffeina, pubblicizzate come prodotti in grado di rafforzare il sistema immunitario, migliorare le prestazioni e stimolare o mandare “su di giri”. Le bevande energetiche, alcune delle quali contengono alcol, vengono talvolta mescolate con bevande alcoliche. Questa rassegna raccoglie le informazioni disponibili sul contenuto delle bevande energetiche, illustrando i benefìci e i rischi del loro consumo da parte degli adolescenti. Gli adolescenti hanno familiarità con le bevande energetiche e, negli ultimi 2 anni, la consapevolezza di medici, genitori e legislatori a tale riguardo è aumentata grazie ai mezzi di comunicazione. Nel 2010 nove studenti universitari dello stato di Washington furono ricoverati in ospedale e uno di loro rischiò la morte per un problema medico che fu attribuito al consumo di una bevanda alcolica al gusto di frutta contenente caffeina. Un mese prima erano stati ricoverati in ospedale 23 studenti di un campus universitario del New Jersey, anche in quel caso, secondo quanto riportato, per essersi intossicati bevendo il medesimo prodotto. In seguito a quegli episodi i due campus bandirono la bevanda alcolica caffeinata in questione. Poco dopo Rob McKenna, Attorney General dello stato di Washington, rifletteva: “È tempo di porre fine alla vendita di bevande alcoliche energetiche. Questi prodotti sono ven*Maj, US Air Force, Adolescent Medicine, Naval Medical Center, Portsmouth, VA. † Maj, US Army, Adolescent Medicine Fellow, San Antonio Uniformed Services Health Education Consortium (SAUSHEC), San Antonio, TX. ‡ Lt Col, US Air Force, Program Director, Adolescent Medicine, Fellowship, SAUSHEC, San Antonio, TX. § Psychiatrist, Brooke Army Medical Center Associate Professor, University of Texas Health Science Center, San Antonio, TX. 60 Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 abuso di sostanze bevande energetiche duti ai ragazzini grazie al fatto che il gusto di frutta maschera quello dell’alcol e contengono livelli di stimolanti così alti che la gente non ha idea dei loro reali effetti inebrianti”. La Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato un’importante avvertenza, rivolta ad almeno un produttore, esprimendo riserve sulla sicurezza del combinare alcol e caffeina nel medesimo prodotto. La messa al bando delle bevande alcoliche caffeinate sarebbe un importante primo passo, ma è probabilmente poco efficace per controllare l’abitudine di mischiare le bevande energetiche con l’alcol, che nelle feste dei campus universitari (e molto probabilmente della scuola secondaria) è una pratica consolidata. Se i pericoli dell’uso di alcol nell’adolescenza sono ben descritti nella letteratura medica, anche la sicurezza delle bevande energetiche è un argomento molto dibattuto, nonché oggetto di questa rassegna. Marketing e pubblicità Le bevande energetiche furono commercializzate per la prima volta alla fine degli anni 80. Oggi il mercato di queste bevande energetiche frutta oltre 5 miliardi di dollari l’anno. Solo nel 2006, quando il prodotto più venduto rappresentava quasi il 49% del fatturato, furono introdotti sul mercato statunitense oltre 200 nuovi marchi. Il mercato americano delle bevande energetiche è cresciuto e ha raggiunto le attuali dimensioni, concentrandosi principalmente sugli adolescenti. Secondo i dati di un’importante azienda di ricerche di mercato, il consumo di bevande energetiche tra gli adolescenti è aumentato del 16% dal 2003 al 2008 e il 35% degli adolescenti consuma regolarmente questi prodotti. In uno studio sul consumo di bevande energetiche da parte degli studenti universitari, il 50% riferiva di consumarne almeno da una a quattro al mese. (1) Le ragioni di tale consumo erano la carenza di sonno, il bisogno di energia e il desiderio di fare miscele con alcol. Una bevanda energetica sarebbe stata sufficiente per soddisfare quasi completamente le necessità dei consumatori; spesso, tuttavia, chi mescolava le bevande energetiche con alcol ne consumava tre o più. Quasi uno studente su tre riportava episodi settimanali di “picchi di energia seguiti da spossatezza” con cefalee e palpitazioni. (1) Le bevande energetiche sono vendute soprattutto agli adolescenti, e in particolare ai maschi. I produttori di queste bevande destinano notevole quantità delle risorse di mercato alla sponsorizzazione di attività sportive, cioè di squadre di calcio, gare automobilistiche e atleti che praticano sport estremi. In un’indagine condotta su quasi 800 studenti universitari il 39% riferiva di avere consumato bevande energetiche nel mese precedente (i maschi più delle femmine); il profilo comportamentale dell’atleta “tutto muscoli e niente cervello” era associato positivamente alla frequenza del consumo di bevande energetiche (e di bevande energetiche mischiate con alcol). (2)(3) A dispetto del pesante consumo di bevande energeti- che negli Stati Uniti, nel triennio 2007-2009 la penetrazione del mercato da parte di questi prodotti si è livellata al 15% in tutti gli adulti dai 18 anni di età in poi. Chi non consumava bevande energetiche citava il prezzo elevato (48%), l’eccessivo contenuto di caffeina (43%) o semplicemente l’impressione generale che quei prodotti non fossero adatti (43%) tra le ragioni per non averne consumate nel trimestre precedente. Atteggiamenti di questo tipo spingono i produttori di bevande energetiche ad adottare nuove strategie di mercato, per esempio a rivolgersi alle donne, ai consumatori entusiasti di prodotti erboristici e vitamine, a chi ha buone disponibilità di denaro e ai giovani. (4) Tra il 2004 e il 2008 le bevande energetiche di cui si sostiene un contenuto calorico “basso, nullo o ridotto” sono aumentate dal 6% all’11%. I principali produttori di bevande gassate hanno iniziato a commercializzare “bevande energetiche” di loro produzione o stanno diventando distributori di questi prodotti, confondendo ulteriormente i confini che separano le normali bevande gassate dalle bevande energetiche caffeinate. Che cos’è una bevanda energetica? Caffeina La maggior parte delle bevande energetiche contiene gli stessi ingredienti di base: guaranà, taurina, ginseng, zuccheri e vitamine B (cioè riboflavina, piridossina). Sebbene tutte le bevande energetiche in testa alle vendite contengano caffeina, è raro che la caffeina sia ufficialmente riportata tra gli ingredienti. Per molti prodotti di questa categoria il contenuto di caffeina o di altri ingredienti non è dichiarato: tali informazioni vengono protette dall’eti- Alcune popolari bevande energetiche Tabella. Nome commerciale della bevanda mL per lattina Caffeina* (mg totali) Red BullTM Monster Energy AssaultTM Monster Energy XXLTM RockstarTM Amp Energy-LightningTM Full ThrottleTM Wired X505TM CocaineTMa ~ 470 ~ 470 ~ 710 ~ 473 ~ 473 ~ 473 ~ 710 ~ 248 154 160 240 160 160 144 505 280 *Non include le quantità di altri stimolanti, quali il guaranà, o di additivi in grado di aumentare gli effetti della caffeina. Notare la variabilità del contenuto in mg di caffeina in 30 mL o in una lattina. Per informazioni sulle altre sostanze, visitare il sito http:// www.energyfiend.com/the-caffeine-database. a Vietata nel 2007 per un breve periodo, ribattezzata “No-name” e ora nuovamente disponibile negli Stati Uniti, con l’eccezione del Texas, con il nome originale. Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 61 abuso di sostanze bevande energetiche chetta “formula brevettata”. Quando il contenuto di caffeina è dichiarato la quantità riportata spesso non è accurata. La quantità di caffeina nelle bibite a base di cola è regolamentata dalla FDA. Le bevande energetiche e quelle a base di caffeina non sono sottoposte alle medesime normative. Una ragione è che la caffeina viene generalmente ritenuta dalla FDA una sostanza sicura, anche se la stessa FDA regola la vendita dei farmaci da banco contenenti caffeina, uno dei quali contiene da 100 a 200 mg di caffeina. Una tazza di caffè da circa 200 mL contiene da 80 a 120 mg di caffeina, in rapporto alle modalità di preparazione dell’infuso. Una tazza di tè contiene circa 50 mg di caffeina. Una bibita a base di cola da 360 mL non può contenere, per legge, più di 65 mg di caffeina. Anche le bibite gassate erogate dai distributori alla spina dei fastfood e delle stazioni di servizio contengono meno di 49 mg di caffeina per porzione da circa 480 mL. (5) La Tabella cita alcune delle bevande energetiche più vendute, riportando di ognuna il volume. Il contenuto di caffeina in circa 350 mL delle principali marche di bevande energetiche varia da 154 a 280 mg (l’equivalente di 2-3 tazze di caffè). Alcune bevande energetiche contengono 500 mg o più in una sola lattina. Alcune di esse contengono altri stimolanti, come il guaranà, o additivi in grado di aumentare gli effetti della caffeina. Numerosi siti Internet pubblicano informazioni specifiche sul contenuto di caffeina di questi prodotti. Benché per la caffeina non esista una quantità giornaliera raccomandata, la American Dietetic Association sostiene che le donne in età riproduttiva e i bambini non debbano assumere più di 300 mg di caffeina al giorno (23 tazze di caffè). (5) Il consumo di caffeina e la relativa astinenza sono stati messi in relazione con vari effetti sulla salute, tra i quali irritabilità, ansia, confusione mentale, tremore delle mani e degli arti, osteoporosi, problemi digestivi, nausea, insonnia e sonnolenza, frequenza urinaria, cefalea, palpitazioni, aritmie e innalzamento della pressione arteriosa. (6) È stata dimostrata l’associazione tra consumo di caffeina e prematurità, aborto, ritardo della crescita fetale e ridotto peso alla nascita. Sintomi di astinenza sono stati riportati in bambini in età scolare che assumevano non più di 120-145 mg di caffeina al giorno (1-2 tazze di caffè oppure 3-5 bibite gassate) nell’arco di 2 settimane. (7) Gli effetti cardiovascolari derivanti da un pesante consumo di caffeina possono essere un’importante causa di morbilità negli atleti. Ipertensione e palpitazioni nell’atleta adolescente spesso portano a estese valutazioni mediche. Negli atleti che non bevono liquidi a sufficienza per compensare le perdite idriche, l’effetto diuretico di alti livelli di caffeina può causare disidratazione. La World Anti-Doping Agency (WADA), che nel 2004 aveva rimosso la caffeina dall’elenco delle sostanze vietate, 62 Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 sta riconsiderando il divieto sulla caffeina in seguito a un evento avverso che ha recentemente interessato un atleta del campionato di calcio australiano. Il giorno della partita, gli atleti del campionato assumono abitualmente fino a sei compresse di caffeina come stimolante, poi prendono un sonnifero per “smaltirne l’effetto”. Una stella del campionato è stata portata urgentemente in ospedale per complicanze dovute all’ingestione di questo cocktail di farmaci. Benché non ufficialmente vietata dalla WADA per gli atleti olimpici, la caffeina viene notoriamente utilizzata come supporto ergogenico e per migliorare le prestazioni (8) e resta nell’elenco della WADA dei farmaci sottoposti a monitoraggio intensivo. La National Collegiate Athletic Association considera la caffeina illegale se il suo consumo, stimato in base alla concentrazione nelle urine, si avvicina alle 5-8 tazze di caffè in un’ora, che equivalgono a 1-3 bevande energetiche, a seconda della marca. I profili di consumo di caffeina sono stati studiati non solo negli atleti adolescenti ma anche nella popolazione adolescente in generale. Secondo un’indagine su studenti della scuola secondaria, il 95% consumava caffeina, per lo più sotto forma di bevande gassate. Il primo consumo del giorno era serale. Gli studenti che bevevano più caffè si aspettavano dalla caffeina sia sintomi da dipendenza sia un aumento dell’energia; inoltre riportavano più sonnolenza diurna e riferivano di consumare caffeina per superare la giornata. (9) Alcuni studi condotti su giovani depressi mostrano che essi consumano più caffeina rispetto ai non depressi e che probabilmente la caffeina aggrava l’ansia giornaliera. (10) Un altro studio ha rilevato in alcuni adolescenti un’associazione tra uso giornaliero di caffeina e dipendenza. Di fatto questi adolescenti soddisfacevano i criteri per la dipendenza contemplati dal Diagnostic and Statistical Manual-IV: sperimentavano infatti tolleranza, astinenza, desiderio persistente o sforzi infruttuosi di controllare l’uso di caffeina e riferivano di bere caffeina nonostante i problemi fisici o psicologici associati alla sua assunzione. In questi utilizzatori giornalieri, il consumo di caffeina si limitava a 2-3 tazze di caffè. (6) Nel medesimo studio gli adolescenti che soddisfacevano i criteri per dipendenza da marijuana (o abuso/dipendenza da una qualsiasi altra droga) consumavano significativamente più caffeina di quelli non dipendenti da marijuana o da altre droghe. I giovani adolescenti sono a rischio; un’indagine su oltre 5.000 tredicenni ha mostrato che quelli ritenuti ad alto rischio riguardo al consumo di caffeina (cioè, che avevano consumato oltre sei tazze di caffè nel mese precedente) avevano maggiori probabilità di consumare tabacco o alcol nel corso dell’anno successivo. (6) Quando si consuma alcol, l’intensità della risposta diminuisce col consumo ripetuto, cioè si sviluppa tolleranza. abuso di sostanze bevande energetiche Possono essere necessarie dosi superiori di alcol per ottenere l’effetto iniziale, il che crea i presupposti per l’abuso e la dipendenza. La caffeina può agire nello stesso modo e ci sono evidenze del fatto che, rispetto all’esposizione ad alcol e caffeina assunti singolarmente, la combinazione delle due sostanze aumenti la tolleranza all’alcol. Si tratta di dati che fanno riflettere, giacché si costata che gli adolescenti mischiano le bevande energetiche con l’alcol. (11) Guaranà Il guaranà, noto anche come cacao brasiliano, è una pianta del Sudamerica che viene comunemente aggiunta alle bevande energetiche. Contiene una sostanza chiamata guaranina che è in realtà caffeina; 1 g di guaranà può contenere fino a 40 mg di caffeina. (12) Si noti che, quando si riporta il contenuto di caffeina in una bevanda energetica, di solito non si considera il guaranà, di cui è documentato un effetto più prolungato di un’uguale quantità di caffeina. In realtà affermare che una bevanda contiene caffeina più guaranà equivale a dire che essa contiene caffeina più caffeina. Poiché il guaranà non è stato valutato dalla FDA in termini di sicurezza, efficacia o purezza, è possibile che non siano noti tutti i potenziali rischi e vantaggi associati al suo utilizzo. Zuccheri La maggioranza delle bevande energetiche contiene zucchero sotto forma di saccarosio o di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio; il contenuto di zuccheri varia da 21 a 34 g per 240 mL. Alcuni studi sugli adulti hanno mostrato che il glucosio combinato con la caffeina è in grado di migliorare in modo sinergico le prestazioni atletiche e cognitive. (13)(14) Uno studio ha dimostrato che una specifica bevanda migliorava le prestazioni in uno spettro di parametri mentali e fisici. (15) La quantità di glucosio nelle bevande energetiche è simile a quella che si trova nelle bibite gassate e nelle bevande alla frutta. Chi consuma 2-3 bevande energetiche potrebbe assumere 120-180 mg di zuccheri, cioè 4 volte la quantità giornaliera massima raccomandata dalle linee guida per una sana alimentazione dello United States Department of Agriculture. Quale conseguenza dell’assunzione di zuccheri, gli adolescenti che consumano bevande energetiche in abbondanza possono rischiare obesità e problemi di salute dentale. Taurina La taurina è uno degli aminoacidi più abbondanti nell’organismo umano nonché uno dei più comuni ingredienti delle bevande energetiche. L’organismo umano produce autonomamente taurina a partire da altri aminoacidi, sebbene i lattanti e gli adulti con patologie debbano ricavarla dalla dieta o da supplementi dietetici. La taurina è presente nella carne, nel pesce e nel latte e si sostiene che abbia effetti benèfici per l’organismo. La maggior parte di questi effetti, tuttavia, non è attribuibile alla sola taurina, giacché questa è mischiata con la caffeina e con altre sostanze. Benché le evidenze di eventi avversi dovuti all’uso di taurina siano limitate, la quantità di taurina assunta con il consumo regolare di bevande energetiche supera di gran lunga quella derivante da una dieta normale (40-400 mg/die). (12) Dati ottenuti da modelli animali suggeriscono che la taurina possa minimizzare alcuni degli effetti avversi del consumo di alcol e possa, di conseguenza, incoraggiare un maggiore consumo di alcol. (16) Ginseng Il ginseng è una radice che si trova soprattutto nell’Asia orientale. Si sostiene che il ginseng migliori le prestazioni atletiche, stimoli il sistema immunitario e migliori l’umore. Il ginseng è stato messo in relazione con eventi avversi quali insonnia, palpitazioni, tachicardia, ipertensione, edema, cefalea, vertigini, mania ed effetti simili a quelli degli estrogeni, quali dolenzia mammaria e amenorrea. Molte bevande energetiche non contengono dosi terapeutiche di ginseng (100-200 mg/die): la dose terapeutica minima equivale al contenuto di 2-4 lattine di una bevanda energetica. (17) Le evidenze scientifiche del fatto che il ginseng migliori significativamente le prestazioni fisiche sono scarse. Altri additivi Di molti altri additivi (per esempio vitamine B, glucuronolattone, Yohimbe, carnitina e arancio amaro) si riportano numerosi effetti positivi per i consumatori. Tuttavia per la maggior parte delle proprietà dichiarate di questi ingredienti, quali il fatto che riducano il rischio di cancro, migliorino le prestazioni sessuali e prevengano il diabete, mancano sufficienti evidenze scientifiche. Spesso questi ingredienti sono presenti nelle bevande energetiche in dosi sub- o sovraterapeutiche, cioè in quantità così basse o così alte che non se ne conosce l’effetto sul corpo umano. Anche considerando alcuni degli effetti benèfici noti, poco si sa circa gli effetti a lungo termine sulla salute del consumo giornaliero delle bevande energetiche. Alcol In una recente indagine condotta in dieci università del Nord Carolina, un quarto degli studenti universitari riferiva di avere consumato nel mese precedente bevande energetiche mischiate con alcol. (4) Questi studenti avevano maggiori probabilità di essere relativamente giovani, bianchi, maschi, di praticare l’atletica leggera e di essere membri di associazioni maschili o femminili. Tra gli studenti che consumavano alcol mischiato con bevande energetiche (rispetto a quelli che consumavano alcol da solo) si rilevava una prevalenza significativamente maggiore di conseguenze correlate all’uso di alcol, quali: Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 63 abuso di sostanze bevande energetiche • Subire abusi sessuali • Abusare sessualmente di un’altra persona • Viaggiare in auto con un guidatore sotto l’influsso dell’alcol • Ferirsi o farsi male • Richiedere un trattamento medico Un’altra indagine su studenti universitari ha rilevato tra i consumatori di bevande energetiche (rispetto ai non consumatori) un consumo di alcol più pesante e maggiori probabilità di avere utilizzato altre sostanze d’abuso (per esempio marijuana, farmaci da prescrizione) sia nel periodo dello studio sia nell’anno precedente. (18) Le bevande energetiche sono commercializzate in lattine grintose, colorate, con nomi accattivanti e con un linguaggio familiare agli adolescenti. I messaggi che sostengono la vendita di una popolare bevanda energetica fanno riferimento alle “feste a casa” e al “jungle juice”, un termine, quest’ultimo, che si riferisce a varie bevande alcoliche preparate artigianalmente; entrambe le allusioni sono fortemente associate al bere sfrenato dei minorenni. Alcune delle bevande energetiche più popolari contengono già l’alcol tra gli ingredienti. Queste bevande energetiche alcoliche sono molto simili alle loro controparti analcoliche. Nella maggior parte dei casi i sottoprodotti contenenti alcol sono meno costosi. È possibile che i produttori di bevande energetiche stiano confondendo i confini tra i loro prodotti e le bevande alcoliche, e che il consumatore adolescente faccia confusione tra un marchio e l’altro. Quanto alcol contengono le bevande energetiche alcoliche? Il grado alcolico volumetrico (alcohol by volume = ABV) è una misura della quantità di alcol contenuta in una bevanda. L’ABV di una lattina da circa 700 mL di una popolare bevanda energetica alcolica è 12%. L’ABV di una birra domestica (360 mL) varia da 4,2% a 5%. L’ABV di una bottiglia di vino standard è circa 12%. Quando l’ABV e il volume della bevanda sono noti, si può meglio comprendere la forza di una bevanda alcolica in termini di unità alcoliche. Un’unità alcolica è la quantità di alcol che un adulto sano medio è in grado di metabolizzare in un’ora. Le unità alcoliche sono calcolabili con una semplice formula: Nel caso di una popolare bevanda energetica alcolica la determinazione delle unità alcoliche è la seguente: (12% ABV/1.000) 695 mL = 8,3 unità. Pertanto una lattina di questa bevanda ha essenzialmente la stessa forza di un’intera bottiglia di vino (9 unità). Se si stima un contenuto di caffeina pari a 500 mg, consumare una lattina di questa bevanda equivale a bere quasi 6 lattine di birra più 5 tazze di caffè. In altre bevande alcoliche caffeinate (lattine da circa 700 mL) l’ABV varia da 6,5% a 12%. Pertanto bere da due a tre di queste bevande a una festa potrebbe equivalere a bere 2-3 bottiglie di vino/confezioni da 6 lattine di birra più 10-15 tazze di caffè. Mescolare le bevande alcoliche caffeinate con altro alcol, come hanno fatto i nove studenti universitari dello stato di Washington, può essere particolarmente pericoloso, dato il loro già elevato contenuto di alcol. Tale pratica dimostra una scarsa conoscenza della quantità di alcol contenuta nelle miscele oppure un totale disprezzo del pericolo. Gli adolescenti che combinano le bevande energetiche con l’alcol hanno una scarsa percezione degli effetti dell’alcol. (19)(20) Per esempio uno studio ha osservato che giovani adulti che avevano consumato bevande energetiche insieme ad alcol accusavano meno sintomi quali cefalea, debolezza e ridotto coordinamento muscolare. (19) Questi giovani mostravano comunque una compromissione della coordinazione motoria e un prolungamento del tempo di reazione visiva. Nello studio di O’Brien, il 15% degli adolescenti mescolava le bevande energetiche con alcol “per bere di più e non sentirsi ubriaco” e il 5% degli adolescenti “non voleva sembrare ubriaco”. (4) C’è dunque il grave pericolo che gli adolescenti percepiscano il proprio stato come immutato mentre sono di fatto compromessi quanto una persona con lo stesso livello ematico di alcol, che di conseguenza possano bere molto più di quanto inteso e cerchino di guidare per accompagnare a casa gli amici e per tornare a casa. Una bevanda ad alta potenza potrebbe fornire la carica di 5 tazze di caffè; ma la triste realtà è che oggi l’adolescente è, come ha affermato un funzionario scolastico, “un ubriaco completamente sveglio”. Discussione Intervento dei medici (ABV/1.000) quantità (millilitri) = forza della bevanda (in unità alcoliche) Il numero di unità alcoliche in diverse bevande è il seguente: Bicchiere di vino (grande): 3 unità Lattina di birra da 360 mL: 1,75 unità Un bicchierino di liquore (whisky, rum, vodka): circa 1 unità 64 Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 Che cosa può fare il medico? In primo luogo, come con qualsiasi altro aspetto delicato riguardante l’adolescente, egli dovrà informarsi, chiedendo al paziente se consuma bevande energetiche. Altrettanto importante è come la domanda viene posta. Una domanda come “Non bevi bevande energetiche, vero?” può ostacolare un confronto aperto con il paziente adolescente. L’intervista HEEADSSS (dall’acronimo in lingua inglese Home, Education, Eating, Activities, Drugs/Alcohol abuse, Sexual activity, Safety, Suicide/Depression = casa, abuso di sostanze bevande energetiche educazione, alimentazione, attività fisica, abuso di sostanze/alcol, attività sessuale, sicurezza e suicidio/depressione) è un metodo facile e uno strumento efficace per esaminare importanti sfere dell’adolescenza che influiscono su salute e benessere. (21) Sotto la lettera E, molti medici includono l’educazione (Education), l’alimentazione (Eating) e l’attività fisica (Exercise); il sonno va di pari passo con questi aspetti. Il contesto dell’intervista sarebbe anche perfetto per interrogare il paziente circa l’uso di bevande energetiche, fatto per consentire di restare alzati a studiare, per dare il via alla giornata o per migliorare le prestazioni sportive. Relativamente alla lettera D, il medico farà domande sul consumo di droghe (Drugs), caffeina e bevande energetiche: infatti la ricerca ha mostrato un legame tra consumo pesante di caffeina e uso di sostanze illegali. L’intervistatore potrà informarsi anche sul consumo di alcol, procedendo con domande specifiche sull’assunzione di alcol mescolato con bevande energetiche in funzione di un’eventuale risposta positiva. L’intervista potrebbe offrire un’opportunità di educazione; sospettiamo, infatti, che molti adolescenti non abbiano idea di quanto alcol e di quanta caffeina essi stiano assumendo quando consumano queste bevande energetiche. L’acronimo CRAFFT si riferisce a uno strumento validato per lo screening degli adolescenti riguardo all’abuso di sostanze. (22) Si tratta di una serie di sei domande per l’accertamento, nell’adolescente, di disturbi legati a un profilo ad alto rischio di consumo di alcol e di altre droghe. Hai mai viaggiato su un’AUTO (CAR) guidata da te o da altri dopo aver assunto alcol o droghe? Hai mai usato alcol/droghe per RILASSARTI (RELAX), per sentirti meglio o per sentirti all’altezza? Usi mai alcol/droghe quando sei SOLO (ALONE)? Ti capita di DIMENTICARE (FORGET) delle cose quando usi alcol/droghe? I tuoi familiari o i tuoi AMICI (FRIENDS) ti hanno mai detto che devi smettere di bere/di usare droghe? Ti sei messo nei GUAI (TROUBLE) quando hai usato alcol/ droghe? Potrebbe essere utile aggiungere domande riguardanti il consumo di bevande energetiche mischiate con alcol. Gli studenti universitari bevitori che riferiscono di mischiare l’alcol con bevande energetiche sono a elevato rischio di conseguenze correlate all’uso di alcol. È preoccupante notare che la probabilità di tornare a casa in un’auto condotta da un guidatore intossicato è doppia per gli studenti che riferiscono di consumare bevande energetiche mischiate con l’alcol. (4) Poiché gli adolescenti che consumano alcol mescolato con bevande energetiche sottovalutano il grado di intossicazione, è molto importante istruire adeguatamente tutti gli adolescenti, sia come autisti sia come passeggeri. Se il guidatore che accompagna a casa in auto un adolescente dice di essere sobrio ma ha bevuto alcol mischiato con bevande energetiche, il pas- seggero adolescente può presumere che questa persona stia valutando il proprio livello di sobrietà in modo inaccurato. Il medico non deve temere di affrontare la questione con i propri pazienti adolescenti. Come per ciò che riguarda la sessualità, ci sono scarse evidenze del fatto che parlare del problema favorisca attività o comportamenti pericolosi. Piuttosto l’educazione dovrà essere protettiva. Gli adolescenti sono già informati riguardo al mischiare le bevande energetiche con l’alcol; gli adulti (e specificamente il medico di base) hanno bisogno di maggiore educazione. Subito dopo la messa al bando di una popolare bevanda energetica mescolata con alcol alcuni studenti universitari hanno provveduto a farne scorte, mentre altri hanno pubblicato in rete dei video su come produrne una versione casalinga usando caramelle dure, liquore di malto e bevande energetiche. Inoltre un popolare sito Internet descrive oltre 200 bevande alcoliche che citano le bevande energetiche tra gli ingredienti. Nel discutere del consumo di bevande energetiche, il medico potrà applicare i concetti dell’intervista motivazionale. Una discussione filmata sull’intervista motivazionale è reperibile in Pediatrics in Review (Barnes AJ, Gold MA. Promoting Healthy Behaviors in Pediatrics: Motivational Interviewing. Pediatr Rev. 2012;33(9):e57-e68) [www. pedsinreview. org/content/33/9/e57.full]. Educazione Il pediatra deve parlare del consumo di bevande energetiche con i propri pazienti adolescenti. (23) Le evidenze suggeriscono che le bevande energetiche possano produrre un certo beneficio terapeutico (aumento della vigilanza e della concentrazione, migliori prestazioni nell’attività fisica). Ma poiché non si conoscono i livelli di caffeina e di altri additivi poco studiati, il rischio associato al consumo di bevande energetiche da parte dell’adolescente è significativo e può superare i benefìci. Le bevande energetiche contengono molta caffeina, un ingrediente non regolamentato che nell’adolescente può portare a morbilità e a conseguenze importanti (effetti cardiovascolari, sintomi di astinenza, combinazione con alcol, associazione a dipendenza da sostanze). Additivi quali guaranà, ginseng, taurina, carnitina e arancia amara non sono regolati dalla FDA e i loro effetti collaterali a breve e a lungo termine non sono compresi appieno. Poco si sa circa le potenziali interazioni negative tra bevande energetiche e farmaci comunemente assunti dagli adolescenti, quali stimolanti, antidepressivi e antipsicotici atipici; sono descritti casi di consumo di bevande energetiche associato a un primo episodio di convulsioni e a episodi maniacali. (17) Quando mischiate con l’alcol, le bevande energetiche comportano un alto rischio di danno e di abuso. Un’assistenza psicologica fornita dal medico presso il proprio ambulatorio circa l’importanza di praticare quotidianamente attività fisica, andare a letto presto e Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 65 abuso di sostanze bevande energetiche osservare una dieta adeguata tiene conto di alcuni degli obiettivi sottostanti le ragioni per cui gli adolescenti scelgono di consumare bevande energetiche. Il medico di base deve sapere che anomalie dei segni vitali (tachicardia, ipertensione), insonnia, ansia, palpitazioni e cefalea sono tutti potenziali effetti del consumo di bevande energetiche. Educando se stesso, gli adolescenti e i genitori circa le conseguenze potenzialmente pericolose del consumo di bevande energetiche, il pediatra potrà evitare inutili accertamenti per sintomi dovuti agli effetti delle bevande energetiche e porre fine all’ospedalizzazione di giovani adulti che mescolano le bevande energetiche con l’alcol. Riassunto • L’industria delle bevande energetiche commercializza con successo i suoi prodotti vendendoli agli adolescenti. • Si teme molto per la sicurezza e per gli effetti negativi delle bevande energetiche sulla salute, dato l’elevato contenuto di caffeina in questi prodotti e data la pratica, comune presso i campus universitari, di mischiarli con l’alcol. • Mancano informazioni sulla sicurezza delle bevande energetiche nella popolazione adolescente. • L’uso di caffeina è associato a vari effetti sulla salute, tra i quali palpitazioni, ansia, insonnia, problemi digestivi, innalzamento della pressione arteriosa e disidratazione. La caffeina è il principale ingrediente nella maggioranza delle bevande energetiche, ma per nessuna di queste si riporta con esattezza il contenuto di caffeina. Questi prodotti, inoltre, non sono regolati dalla FDA. Le bevande energetiche più vendute possono contenere l’equivalente di due o tre tazze di caffè e più caffeina delle compresse stimolanti, che sottostanno alla regolamentazione della FDA. • Un pesante consumo di bevande energetiche può causare negli adolescenti una significativa morbilità, che spesso conduce a estesi accertamenti medici. • Recenti notizie di eventi verificatisi nei campus universitari ci rammentano che spesso gli adolescenti combinano le bevande energetiche con l’alcol e che molti giovani sottovalutano la forza di una bevanda energetica mischiata con l’alcol. Bere una lattina di una bevanda alcolica caffeinata può equivalere a bere una bottiglia di vino più alcune tazze di caffè. Consumare più di una di queste bevande (o mischiare queste bevande con altro alcol) può essere molto pericoloso. • Un quarto degli studenti universitari riferisce di mescolare le bevande energetiche con l’alcol ed è a elevato rischio di conseguenze correlate all’uso di alcol. Il medico deve essere consapevole di questo comportamento ed educare adeguatamente gli adolescenti. • L’intervista HEEADSSS è un facile metodo per esaminare le sfere dell’adolescenza che influiscono sulla salute 66 Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 complessiva. Questa intervista è lo spunto perfetto per interrogare il paziente circa l’uso di bevande energetiche e di bevande energetiche mischiate con l’alcol, per accertare comportamenti rischiosi e per fornire assistenza psicologica. • Il questionario CRAFFT è un eccellente strumento di screening per l’uso e l’abuso di sostanze, nonché un altro approccio per accertare l’abuso di bevande energetiche (bevande energetiche mischiate con alcol). Considerazioni sulla realtà italiana Bevande energetiche: ne fanno uso due adolescenti su tre. Fino a qualche tempo fa l’attenzione era focalizzata sui cosiddetti “soft drink”, cioè le comuni bibite gassate e/o dolcificate, il cui consumo eccessivo rientra tra le abitudini scorrette più diffuse e spesso associate a sovrappeso e obesità. Attualmente, però, a destare allarme sono gli “energy drink”, ossia bevande finalizzate a dare carica, sensazione di forza, instancabilità, resistenza e potenza. Gli energy drink si sono affacciati in epoche più recenti ma hanno fatto presa con sorprendente rapidità grazie a politiche commerciali e pubblicitarie aggressive e di notevole impatto visivo: contengono sostanze stimolanti quali caffeina, taurina, guaranà, ginseng e niacina e vengono assunti dai bambini già a partire dai tre anni d’età oltre che dal 68% degli adolescenti. In effetti questa moda trae spunto proprio dal mondo dello sport, in cui da sempre la ricerca della forma fisica attraverso integratori e sostanze naturali è un obiettivo perseguito sin dai ragazzi alle prime armi, che mirano a raggiungere proprie mete se non a diventare veri atleti professionisti. Soft ed energy drink, dunque, sono rappresentativi di due fenomeni paralleli e non complementari, da differenziare opportunamente dall’abuso di bevande alcoliche. Va poi sottolineato che la normativa italiana è più rigorosa sul contenuto di caffeina, che in una lattina da 250 ml non deve superare gli 80 mg, pari a una tazzina di caffè. Lo scenario europeo: una realtà poco confortante I dati che emergono dal recente rapporto Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), frutto di un’indagine a livello europeo, parlano chiaro e confermano pienamente le rilevazioni già emerse nel 2009. Ecco una sintesi delle conclusioni principali, che chiamano in causa anche gli adulti. • Adulti (dai 18 ai 65 anni): circa il 30% degli adulti intervistati ha dichiarato di consumare abitualmente energy drink. Tra questi il 12% ne consuma regolarmente per 4-5 giorni o più a settimana, con un consumo medio di 4,5 litri al mese. • Adolescenti (dai 10 ai 18 anni): il 68% degli adolescenti tra i 10 e i 18 anni di età dichiara di consumare energy drink. Tra questi il 12% è bevitore cosidetto “cronico” con un consumo medio di 7 litri al mese mentre un altro 12% risulta consumatore “acuto”. abuso di sostanze bevande energetiche • Bambini (dai 3 ai 10 anni): il 18% circa dei bambini di questa fascia di età consuma energy drink. Tra di essi il 16% ne consuma in media 0,95 litri a settimana (almeno 4 litri al mese). • Consumo combinato con l’alcol: il 56% degli adulti e il 53% degli adolescenti dichiara di farne un consumo combinato con l’alcol. • Consumo associato con l’attività sportiva: Circa il 52% dei consumatori adulti e il 41% degli adolescenti ha dichiarato di consumare energy drink prima di iniziare un’attività sportiva. • Contributo degli energy drink all’esposizione totale di caffeina: circa l'8% per gli adulti, il 13% per gli adolescenti e il 43% per i bambini. Un fenomeno in aumento nei mesi estivi Il Dipartimento per le politiche antidroga (Dpa) della Presidenza del Consiglio dei ministri e varie istituzioni e società scientifiche da tempo si sforzano di richiamare l’attenzione su questo fenomeno, che nei ragazzi sembra aumentare a dismisura nella stagione estiva, quando più forte è l’esigenza di bere e maggiore è la sensazione di spossatezza. La vera preoccupazione, a monte di tutto, riguarda però la mancanza di conoscenza degli effetti: gli energy drink sono infatti ancor più facilmente reperibili degli alcolici e non è possibile una stretta sorveglianza del loro utilizzo. Più rischiose sono le occasioni di ritrovo, in cui è più facile per i giovani perdere di vista il quantitativo assunto, tanto che si stima che in una serata un ragazzo possa assumere parecchi drink, fino a un quantitativo complessivo di caffeina di 1500 mg. Tra i professionisti sanitari la figura del pediatra è quella che meglio risponde ai requisiti di una sentinella comportamentale e sociale. Va tuttavia precisato che il pediatra di famiglia segue normalmente i propri assistiti fino ai 14 anni, anche se talvolta i genitori preferiscono consultarlo anche oltre, essendo il medico che ha seguito i loro figli sin dalla nascita o per gran parte della loro esistenza. Occorrono molto tatto e circospezione nell’indagine su abitudini che difficilmente un adolescente rivelerà di propria iniziativa, anche perché non ha la percezione dei potenziali rischi. Da qui l’importanza dei genitori, che possono fornire informazioni preziose sul contesto di vita familiare e sui comportamenti dei propri figli. Testo a cura di P.C. Salari Bibliografia 1. Malinauskas BM, Aeby VG, Overton RF, Carpenter-Aeby T, Barber-Heidal K. A survey of energy drink consumption patterns among college students. Nutr J. 2007;6(6):35 2. Miller KE. Wired: energy drinks, jock identity, masculine norms, and risk taking. J Am Coll Health. 2008;56(5):481–489 3. Miller KE. Energy drinks, race, and problem behaviors among college students. J Adolesc Health. 2008;43(5):490–497 4. O’Brien MC, McCoy TP, Rhodes SD, Wagoner A, Wolfson M. Caffeinated cocktails: energy drink consumption, high-risk drinking, and alcohol-related consequences among college students. 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L’unico vantaggio di questo genere di bevande è il reintegro di liquidi e quindi il miglioramento dell’idratazione B. La caffeina contenuta in questa bevanda influisce negativamente sulle capacità cognitive C. L’assunzione di queste bevande si associa a ipertensione D. Le prestazioni della squadra verranno probabilmente compromesse dal consumo di queste bevande 22. Una delle ragioni per cui le bevande energizzanti riscuotono notevole interesse e successo è: A. B. C. D. La frequente presenza del marchio nel mondo sportivo L’impiego di colori vivaci e spunti accattivanti Una strategia aggressiva di marketing Tutti i precedenti 23. Un ragazzo di 14 anni di età frequenta assiduamente un centro atletico. Malgrado i suoi eccellenti buoni risultati sia nello sport sia nello studio, sua madre è preoccupata perché il ragazzo, che va a letto dopo la una di notte per svegliarsi alle 6 del mattino, si sveglia spesso, appare irritabile e durante i fine settimana lamenta spesso cefalea. La sera, per stare sveglio e ultimare i compiti, assume bibite gassate. I sintomi accusati dal ragazzo sono molto probabilmente legati al consumo di: A. B. C. D. Carnitina Alcol Caffeina Taurina 24. Una ragazza di 13 anni di età è una nuova promessa del nuoto. Spinta da un’amica, ha incominciato ad assumere bevande energetiche analcoliche ogni pomeriggio prima dell’allenamento. La madre teme che questa non sia una buona abitudine e vuole conoscere la vostra opinione al riguardo. Tra le seguenti risposte, ritenete corretto affermare che: A. Il beneficio apportato dagli additivi vitaminici nelle bevande energizzanti compensa gli effetti indesiderati della caffeina B. Una bevanda energetica (470 mL) può contenere la stessa quantità di caffeina contenuta in 3 tazze di caffè C. Non ci sono particolari riserve, purché la ragazza si limiti alle bevande analcoliche D. Non è dimostrato che le bevande energetiche possano comportare danni per la salute 25. Visitate una ragazza che fa parte di una squadra di corsa su pista. Durante l’intervista HEEADSSS la ragazza riferisce di aver incominciato a bere alcol nei fine settimana con le sue compagne di squadra sotto forma di bevande energizzanti alcoliche. La giovane sdrammatizza la propria abitudine affermando di rimanere molto più sobria delle sue compagne, che il sabato sera si ubriacano con la birra. Le spiegate che l’effetto dell’alcol nelle bevande che lei consuma è: A. B. C. D. Mascherato dagli effetti della caffeina Attenuato dalla presenza di zuccheri Inferiore a quello di una lattina di birra Simile a quello di un bicchiere di vino 68 Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 abuso di sostanze bevande energetiche 26. Tra le varie possibili conseguenze, il consumo di elevate quantità di bevande energizzanti può comportare un maggior rischio di: A. B. C. D. Stanchezza visiva Carie dentarie Diabete mellito Svenimento improvviso 27. Un teenager calciatore vi confida di voler emulare il fratello maggiore, di 17 anni d’età, che pratica il medesimo sport e consuma regolarmente alcune bibite “segrete” di cui è tenuto all’oscuro. Gli rispondete che: A. Se vorrà anche lui migliorare le sue prestazioni atletiche potrà assumere ginseng in quanto privo di effetti indesiderati B. L’ingrediente principale di questo genere di bevande è la caffeina; il miglioramento delle prestazioni, però, può essere ottenuto soltanto con l’allenamento C. Gli effetti di queste bevande sono dovuti soprattutto all’aggiunta di taurina, utile perché gli adolescenti non ne assumono a sufficienza con la dieta D. Gli zuccheri nelle bevande energetiche consentono di ridurre il grasso corporeo Pediatrics in Review Vol.23 No.2 Febbraio 2013 69