ACQUISIZIONI 2 ~IMPRENDITORE ARGENTINO (EX VOLARE) TRAnA UNA QUOTA Eurnekian scava per le talpe di Seli L'alleanza in cantiere è stata vagliata dal cda della Seli lunedì 16 aprile. Quando il presidente Remo Grandori (54,5%) e i rappresentanti dell'indiana Coastal (26%), di Imi fondi chiusi (15,2%) più i manager guidati dall'ad Armando Tamai hanno gettato le basi per un rimpasto strategico in seno alla Società esecuzione lavori idraulici. La Seli, appunto, sede a Roma, 180 milioni di ricavi, tra i leader nei lavori di scavo per gallerie, metro e dighe con le cosiddette talpe giganti, le tunnel boring machine impiegate nei trafori. Candidata a prendere una quota di rilievo al fianco di Grandori è la Corporacion America dell'imprenditore argentino Eduardo Eurnekian, conosciuto anche in Italia per essere stato il socio fotte di Volare (compagnia aerea poi finita in dissesto) e azionista della Sea di Linate. Già, perché gli aeroporti sono un chiodo fisso dell'uomo d'affari di origini armene. Suo è l'aeroporto di Buenos Aires, suoi gli altri scali argentini e così una quarantina di piste tra Sudamerica ed Europa. Adesso però Eurnekian ha un altro impegno. Corporacion America si è aggiudicata i lavori per il traforo di 52 chilometri che attraverso le Ande collegherà Lujan de Cujo in Argentina a Las Andes in Cile, oltre alle strade di collegamento. Una commessa che richiede capitali (3 miliardi di opere in consorzio) ed expertise. Da qui i contatti con Seli nati a inizio anno, quando Grandori aveva già esplorato una possibile apertura del capitale al fondo Clessidra che non si era concretizzata. Anche il private equity Trilantic di Vittorio Pignatti aveva studiato un'offerta. L'operazione ora in cantiere prevede invece l'ingresso di Eurnekian in più tappe con un impegno equity di circa 30 milioni, per lo più attraverso un aumento di capitale da eseguire in parte subito e in parte tra un anno. Alla Seli servono mezzi freschi Eduardo Eurnekian per far fronte al crescente impegno all'estero, lavori e scavi in Cina, Brasile, Medio Oriente. E ancora: a Copenhagen, dove Seli sta realizzando la nuova metro, così come in India dove il gruppo ha 140 milioni di commesse per 71 gallerie. Un porrafoglio frutto anche dell'alleanza con Coastal, tra i colossi locali delle costruzioni entrato un anno fa nella compagine di Grandori. Perciò servono nuovi capitali al fine di accrescere la capacità di credito bancario, il cosiddetto bonding richiesto per partecipare alle gare internazionali. Tra l'altro la Seli non è l'unico punto di contatto tra Eurnekian e la Penisola. Il patron argentino ha messo gli occhi sugli aeroporti minori del Sud (Crotone, Reggio Calabria, Trapani, Comiso) dopo aver partecipato senza successo alle prime fasi dell'asta per lo scalo di Genova. D.P. e C'T.