PROGRAMMA DEL CORSO: Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia 1-Introduzione Obiettivi del corso Concetto di pagamento L’origine delle banche centrali e il central banking Le funzioni della moneta 2-L’evoluzione dei sistemi di pagamento Il sistema dei pagamenti Gli strumenti di pagamento I rischi nei sistemi di pagamento interbancari La “tecnologia di pagamento” e la sua evoluzione Gli attori del sistema dei pagamenti 3-Cooperazione e competizione nel sistema dei pagamenti Necessità di un bilanciamento La cooperazione in Italia Il ruolo dell’Eurosistema 1 4-Il ruolo delle banche centrali nel sistema dei pagamenti Gli obiettivi Il nesso tra sistema dei pagamenti e politica monetaria Il nesso tra sistema dei pagamenti e vigilanza Modalità di intervento 5-La riforma del sistema dei pagamenti in Italia La situazione pre-riforma Le iniziative intraprese L’evoluzione della riforma fino ai giorni nostri Le misure di controllo del rischio adottate 6-La sorveglianza del sistema dei pagamenti in Italia Il fondamento giuridico della funzione Modalità e criteri di esercizio Gli interventi effettuati Il nesso tra sorveglianza e vigilanza degli intermediari finanziari 7-La struttura del sistema dei pagamenti italiano Il ciclo “ negoziazione-compensazione-regolamento “ Le infrastrutture tecnologiche del sistema Il sistema dei pagamenti italiano nel sistema europeo 2 8-Il nuovo sistema di regolamento lordo europeo TARGET 2 Da Target a Target2 I principi, la struttura e le funzionalità di Target2 La proposta di Italia, Francia e Germania e il ruolo della Banca d’Italia Il ruolo degli operatori La governance di Target2 Lo stato del progetto 9-La realizzazione di un’area unica dei pagamenti al dettaglio in Europa Il progetto SEPA (Single euro payment area) La SEPA e l’ Eurosistema Le componenti della SEPA : strumenti di pagamento, infrastrutture, standardizzazione e cornice giuridica L’organizzazione del progetto in Italia 10-I fattori evolutivi Il consolidamento degli intermediari e delle infrastrutture di mercato Il processo di rimozione delle “ barriere Giovannini “ Le esigenze dell’integrazione finanziaria in Europa La nuova cornice giuridica del settore dei pagamenti in Europa Le opportunità di integrazione offerte da Target2 : alcuni progetti in corso di approfondimento 3 1. Introduzione – Obiettivi del corso (1) Oggetto - approfondimento dei fondamenti logici e teorici del SDP; la sua struttura (partecipanti, strumenti, procedure); riforme realizzate; ruolo del mercato e delle BC; nessi tra SDP, vigilanza e politica monetaria. Rilevanza - SDP è una delle infrastrutture di base per il corretto funzionamento delle economie di mercato; è una componente essenziale del meccanismo di trasmissione della politica monetaria;il loro buon funzionamento è condizione necessaria per la stabilità della moneta. Teoria - la teoria monetaria oggi prevalente privilegia la funzione di riserva di valore della moneta a scapito di quella di mezzo di pagamento che la moneta svolge nel SDP : assumono quindi rilevanza i rapporti di sostituzione tra strumenti finanziari e moneta. Fatti stilizzati - la finanziarizzazione dell’economia di questi ultimi decenni non si è accompagnata con instabilità nel mercato della base monetaria: anche gli aggregati monetari a carattere transattivo come M1 sono rimasti stabili in rapporto al PIL, contraddicendo la rilevanza dei rapporti di sostituzione tra moneta e strumenti finanziari. Tesi - lo sviluppo della struttura finanziaria produce nei confronti della moneta detenuta a scopi transattivi, oltre ad un ovvio effetto di sostituzione un meno ovvio effetto di complementarietà, riconducibile all’aumento dei rischi connesso con il forte incremento delle transazioni finanziarie e del loro regolamento nel SDP. Riportare al centro dell’analisi il SDP (dove la moneta svolge la funzione di mezzo di pagamento) consente di cogliere adeguatamente i nessi tra finanza e moneta. “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4 1. Introduzione – Obiettivi del corso (2) 5 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 1. Introduzione – Obiettivi del corso (3) 6 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 1. Introduzione – Concetto di pagamento (1) Il concetto di pagamento è strettamente legato a quello dello scambio Pagamento : l’atto mediante il quale un operatore si libera dell’obbligazione relativa alla acquisizione di un bene/servizio, atto attraverso il quale la moneta passa dalla mano del compratore a quella del venditore. Proprietà essenziali : atto finale-presenza di un mezzo di scambio Moneta legale e moneta bancaria Potere liberatorio e accettabilità generale Economia monetaria Bene/oggetto qualsiasi Potere liberatorio,non accettabilità generale Economia di baratto Multilateralismo “Doppia coincidenza dei desideri” Relazione trilaterale : Relazione bilaterale : •Compratore •Compratore •Venditore •Venditore •Altri che accettano la moneta 7 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 1. Introduzione – Concetto di pagamento (2) Pagamento : un servizio reso ai due scambisti da un “ terzo “ , colui per il quale la moneta fiduciaria ( moneta legale e moneta bancaria) costituisce una passività a vista. Presupposti: • moneta legale e moneta bancaria coesistono; assetto monetario in atto in Italia dagli anni ’30; • “accettabilità universale” fondata sulla fiducia dei creditori nella possibilità di reimpiego della moneta in altri scambi; • capacità della banca centrale di mantenere il valore dello stock di moneta nel suo complesso (non solo quella che emette direttamente), cioè di mantenere la stabilità dei prezzi. Implicazioni : la banca centrale è per sua natura al centro del SDP. 8 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 1. Introduzione – L’origine delle BC e il central banking (1) Per capire la BC bisogna prima capire la moneta Per studiare la moneta è necessario: • partire da strutture di scambio decentrate • ipotizzare l’esistenza del rischio • ipotizzare informazione imperfetta • ipotizzare l’esistenza di costi di transazione Teoria neoclassica : • scambi accentrati (banditore) • perfetta informazione • costi di transazione nulli o trascurabili • perfetta fiducia In un modello di equilibrio generale la moneta non avrebbe alcuna ragione di essere : è inessenziale e inefficiente; il “ponte tra presente e futuro” può essere svolto meglio da qualunque bene durevole • • La moneta non va considerata alla stregua di un bene : è una “istituzione” che per sorreggersi ha bisogno di fiducia nel suo potere di acquisto futuro e nella persistenza della convenzione sociale su cui si poggia la circolazione monetaria In questa convenzione va compreso anche il SDP 9 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 1. Introduzione – L’origine delle BC e il central banking (2) • Le banche centrali, secondo l’interpretazione della scuola neo-istituzionalista (O. Williamson), si sono sviluppate intorno alla funzione di assicurare la fiducia nella moneta,dando anche una risposta istituzionale alla evoluzione delle “tecnologie di pagamento” in funzione della natura del mezzo di pagamento utilizzato (moneta merce, moneta fiduciaria) • L’ essenza del ruolo del central banking è di creare “ moneta definitiva” • La missione delle banche centrali : - controllare l’offerta di base monetaria - sorvegliare il funzionamento del SDP - vigilare sul sistema bancario per garantire la fiducia nella moneta • Politica monetaria, sistema dei pagamenti, vigilanza sugli intermediari sono tre aspetti complementari e interconnessi dell’attività di central banking. 10 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 1. Introduzione – Le funzioni della moneta La teoria economica individua tre distinte funzioni della moneta : - unità di conto (numerario) - riserva di valore - mezzo di scambio • La funzione di “mezzo di pagamento” è stata considerata di primo piano fino agli anni ’30 del secolo scorso (Jevons, Wicksell , Keynes) , poi l’oblio. • Su raccomandazione di Hicks (1935), l’ analisi monetaria si è spostata dal ruolo della moneta quale mezzo di scambio a quello di riserva di valore. • Si è finito con il trascurare i problemi connessi con la circolazione della moneta, per concentrarsi su quelli relativi alla sua detenzione. • I problemi connessi con il funzionamento dei sistemi di pagamento sono scaduti al rango di mere questioni tecniche : financial plumbing del sistema monetario. • Recentemente l’applicazione delle tecnologie elettroniche alla trasmissione della moneta fa riscoprire il ruolo centrale della funzione della moneta come mezzo di pagamento. 11 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Il sistema dei pagamenti (1) Il sistema dei pagamenti: un’industria con la finalità di rendere possibile il regolamento in moneta degli scambi Condizione necessaria : esistenza di almeno un bene da impiegare come mezzo di scambio in tutti i possibili rapporti bilaterali, con costi minimi di: -informazione -detenzione -transazione Moneta fiduciaria : - dotata di “universale accettabilità” - difficoltà di mantenere nel tempo questa sua qualità - costi di informazione superiori a quelli della moneta merce Il raggiungimento di uno stabile equilibrio basato sulla moneta fiduciaria richiede un assetto istituzionale che generi fiducia nel rispetto dei contratti o delle convenzioni sociali (Hicks1967 , Gale-1982) 12 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Il sistema dei pagamenti (2) nei moderni SDP questo assetto istituzionale si poggia sull’intervento nelle attività di scambio di: Terze parti : • “terze parti” che rendono possibile il decentramento delle transazioni pur in assenza della “doppia coincidenza dei desideri”. Intervento : • - tre le forme che l’intervento delle “terze parti” ha generalmente assunto : produzione di informazione assunzione diretta della responsabilità della gestione della moneta fiduciaria predisposizione di una normativa Definizione SDP : • - un sistema dei pagamenti moderno consiste in un complesso apparato istituzionale composto di intermediari, strumenti, procedure e norme su cui si fonda la circolazione della moneta in una data area geografica ( BRI 1992). Perché il SDP possa configurarsi in tal modo, storicamente si sono andate affermando due funzioni chiave : la funzione di “ intermediazione”, assicurata dagli intermediari finanziari la funzione di “ garanzia”, assicurata dalle banche centrali 13 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Il sistema dei pagamenti (3) • A) Pagamento con moneta legale banconote AA Debitore Debitore • BB Creditore Creditore B) Pagamento con moneta scritturale Banca centrale AA Debitore Debitore Legenda: Banca di A Banca di B BB Creditore Creditore Regolamento della “gamba pagamento” “gamba pagamento” “gamba consegna” Sistema dei pagamenti interbancari 14 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Il sistema dei pagamenti (4) • i i i Ogni transazione si compone di due azioni concettualmente separate : - il pagamento (payment leg) libera il debitore dalla sua obbligazione - la consegna (delivery leg), di un bene/servizio/asset finanziario al creditore Nel caso della moneta legale (slide 11A), il pagamento si compie con il semplice passaggio di mano della banconota Nel caso della moneta bancaria (slide 11B), il pagamento avviene attraverso l’utilizzo di strumenti e di servizi di pagamento: - diversità del momento e del luogo in cui avviene la transazione da quelli in cui avviene il regolamento - implicitamente o esplicitamente vi è un’estensione di credito Ruolo cruciale dell’Agente di regolamento (Banca centrale) e degli intermediari del creditore e del debitore che devono essere “partecipanti diretti” al SDP interbancario, aprendo conti specifici presso la BC Il pagamento è dunque un servizio reso ai due scambisti da un “terzo”, colui per il quale la moneta costituisce una passività a vista 15 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Il sistema dei pagamenti (5) 16 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Gli strumenti di pagamento (1) Principali strumenti : • • • • • contante strumenti strumenti strumenti strumenti bancari cartacei bancari non cartacei postali cartacei postali non cartacei L’utilizzo di strumenti bancari/postali cartacei implica in generale una dissociazione tra mezzo di scambio (assegno o bonifico) e strumento di pagamento (trasferimento di fondi dal deposito bancario o postale del debitore a quello del creditore). Caratteristiche : - strumenti bancari (assegno) :incorpora un elemento di natura creditizia e quindi un rischio di credito strumenti bancari non cartacei (bonifico) :consiste in un trasferimento diretto di fondi dal conto del debitore, quindi non comporta rischi di credito strumenti di pagamento innovativi : carte di debito (bancomat), c.d. “moneta elettronica”, racchiudono in sé le caratteristiche della moneta legale e di quella bancaria, offrendo i vantaggi di entrambe; carte di credito, consentono di acquisire beni e servizi con pagamento posticipato; 17 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Gli strumenti di pagamento (2) Indicatori della velocità di circolazione della moneta(1985-87) 18 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Gli strumenti di pagamento (3) Utilizzo degli strumenti di pagamento diversi dal contante (in % del numero totale delle operazioni nel 1987) Paesi Assegni Carte Bonifici Addebiti diretti Operazioni pro-capite ITALIA 51 1 46 2 25 GERMANIA 9 1 55 35 105 FRANCIA 65 9 17 9 123 BELGIO 33 6 54 7 75 PAESI BASSI 19 1 63 17 104 SPAGNA 30 8 7 55 20 REGNO UNITO 57 11 23 9 91 SVEZIA 21 2 77 - 87 SVIZZERA 14 3 80 3 46 GIAPPONE 7 6 36 51 30 STATI UNITI 83 15 1 1 242 Fonte: BRI – Payment Systems in eleven developed countries, Basilea 1989 19 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – I rischi nei SDP interbancari (1) L’incertezza è caratteristica fondamentale del mondo economico-finanziario (complessità dei rapporti e interrelazioni tra agenti economici, casualità degli eventi esogeni) Rischi finanziari Intervallo temporale tra scambio e regolamento - di credito: obbligazione non viene mai assolta - di liquidità: obbligazione non viene assolta alla scadenza possibili configurazioni: Rischi operativi •malfunzionamenti delle apparecchiature •frodi tramite criminalità tecnologica •attacchi terroristici •disastri naturali - di controparte/di corrispondente: nei confronti di una singola controparte - di regolamento: nei confronti del sistema Importanza di elevati standard di sicurezza nei SDP - sistemico: inadempienza provoca effetti a catena (effetto domino) Altra classificazione utile •Pre-settlement risk: rischio di una perdita economica prima della scadenza del contratto •Settlement risk: i rischi finanziari di cui sopra •Post settlement risk: rischi di perdite connessi con la solidità della struttura legale del SDP 20 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – I rischi nei SDP interbancari (2) 21 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento (1) Le determinanti – INNOVAZIONE TECNOLOGICA – INTEGRAZIONE DEI MERCATI – FINANZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA – MAGGIORE CONCORRENZA – GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI – INTEGRAZIONE EUROPEA E AMPLIAMENTO DELL’AREA – AUMENTO E CONCENTRAZIONE DEI PAGAMENTI DA REGOLARE – NUOVI OPERATORI – NUOVI PRODOTTI E SERVIZI DI PAGAMENTO MAGGIORI RISCHI DI INSTABILITÀ FINANZIARIA MAGGIORE DOMANDA DI DEFINITIVITA’ DEI PAGAMENTI 22 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(2) Le tecnologie Nei paesi moderni, i pagamenti interbancari tradizionalmente vengono trattati utilizzando tre diverse “tecnologie di pagamento” : 1. Compensazione bilaterale (bilateral netting) con regolamento sui conti reciproci di corrispondenza (utilizzata in gran parte nei pagamenti cross border) 2. Compensazione multilaterale (multilateral netting) con regolamento in moneta di B.C. a fine giornata 3. Regolamento bilaterale su base lorda (bilateral netting on gross basis-real time gross settlement system-RTGS) in moneta di B.C. • • • RTGS “puro” RTGS con liquidità infragiornaliera RTGS con “liste di attesa centralizzate” 4. Sistemi ibridi sono il frutto degli sforzi volti a ridurre i costi associati al trade-off tra efficienza e sicurezza nei sistemi lordi e netti: sono soluzioni intermedie. 23 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento (3) Le tecnologie Vantaggi Compensazione bilaterale Svantaggi •scarsa trasparenza •competizione a favore delle grandi banche •rischio di conflitto di interessi •scarso ricorso alla moneta di BC •riduzione efficacia politica monetaria •gestione rapporti su base bilaterale •massima flessibilità •condizioni su base di reciprocità Compensazione multilaterale •assicura finalità a fine giornata •risparmio di liquidità •regole/convenzioni certe •possibilità di rischi sistemici •il sys non chiude se c’è anche un solo incapiente •possibilità di moral hazard •rischio di perdita controllo monetario •finalità dei pagamenti a fine giornata Regolamento bilaterale su base lorda •gestione rapporti su base bilaterale •assicura la finalità immediata •minimizzazione rischi finanziari •Il sistema è sempre in grado di chiudere •sensibilizzazione degli operatori sul rischio di controparte •necessità di disponibilità di liquidità infragiornaliera •rischio di “gridlock” •cancellazione a fine giornata 24 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento: Le tecnologie (4) Accordi di compensazione e regolamento : Implicazioni 100 40 10 BANCA A BANCA B 10 5 50 540 BANCA C COMPENSAZIONE BILATERALE COMPENSAZIONE MULTILATERALE RTGS SALDI SALDI PAGAMENTI Credito Debito B 30 C TOT A B Debito TOT n Credito VAL. n Debito VAL. n Credito VAL. n VAL. BANCA A 130 35 165 0 0 0 1 165 0 0 3 190 3 25 BANCA B 0 20 20 130 0 130 0 0 1 110 2 60 3 170 BANCA C 0 0 0 35 20 55 0 0 1 55 3 45 2 100 130 55 185 165 20 185 1 165 2 165 8 295 8 295 TOTALE 25 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento (5) Esiste un assetto ottimale del SDP ? • Vi è un interesse sociale all’individuazione dell’ “ assetto ottimale” da dare al sistema dei pagamenti • L’assetto “ottimale” è funzione delle caratteristiche, diverse da paese a paese, della struttura finanziaria, dell’organizzazione dei mercati, del ruolo dei pubblici poteri, delle caratteristiche della tecnologia • La configurazione “ottimale” non può essere valutata in astratto : richiede una verifica periodica dei costi e dei benefici derivanti dalla tecnologia applicata ai sistemi (Small Value Transfer Systems-SVTS , Large Value Transfer Systems-LVTS) • Vanno valutati i trade-off rischio/costo e rischio/efficienza e la presenza di esternalità 26 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento (6) Confronto tra tecnologie di pagamento in termini di: efficienza, rischio, costi ed esternalità TAV. 2 Compensazione bilaterale sui conti di corrispondenza Compensazione multilaterale in moneta di banca centrale Sistema di regolamento lordo in moneta di BC-RTGS Senza misure di controllo rischi Con misure di controllo rischi Credito infragiornaliero non collateralizzato Credito infragiornaliero collateralizzato Bassa/Media Alta Media Alta Bassa/Media •LIQUIDITA’ Medio/Alto Alto Basso Nullo Medio •CREDITO Medio/Alto Alto Medio Nullo Nullo n.a n.a n.a Alto Nullo Medi Bassi Medi Bassi Alti/Medi Rischio Sistemico Rischio Sistemico Rischio Sistemico Medio Alto Medio Nullo Nullo EFFICIENZA RISCHIO PER I PARTECIPANTI RISCHIO PER GLI OPERATORI COSTI ESTERNALITA’ •PERDITE •PUNTUALITA’ Gridlock Basso Nullo Gridlock Basso Nullo Gridlock Medio 27 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(7) Elementi qualificanti della strategia seguita dalle BC e dalle autorità pubbliche nel disegno dei SDP in Europa: 1. Introduzione di modifiche della regolamentazione miranti a limitare i rischi nei sistemi 2. Introduzione di sistemi di regolamento lordo in tempo reale 3. Adozione nei principali mercati finanziari di schemi di “consegna contro pagamento” (DVP – delivery versus payment) per le transazioni in titoli e “pagamento contro pagamento” (PVP – payment versus payment) per le operazioni in cambi 4. Sviluppo di una autonoma funzione di sorveglianza del SDP da parte delle BC Vediamo più da vicino ogni singolo punto 28 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(8) PUNTO 1 : Introduzione di modifiche della regolamentazione miranti a limitare i rischi nei sistemi • è il portato delle indicazioni di policy formulate dalle BC, come presupposto della : - stabilità del sistema finanziario - possibilità di svolgere la funzione di “prestatore di ultima istanza” - efficacia nella conduzione della politica monetaria • Il Rapporto Lamfalussy (1990) fissa i “requisiti minimi di affidabilità” per i sistemi di netting internazionali; due (I e IV) appaiono di particolare rilievo: • I Criterio fissare un legame tra prassi operativa e principi giuridici: dare valore legale ai saldi rivenienti dalla compensazione rispetto alle singole operazioni di pagamento (c.d. “compensazione per novazione” • IV Criterio nel richiedere che ogni procedura sia in grado di completare il regolamento pur in presenza di inadempienze, invoca implicitamente l’adozione di meccanismi per la ripartizione delle perdite e di fondi o garanzie precostituiti (per gli altri criteri si veda la slide seguente) 29 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(9) Principi di Lamfalussy : 30 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(10) L’approvazione a livello europeo di una serie di direttive miranti a ridurre il rischio nei SDP ha dato importante supporto all’azione delle banche centrali Settlement finality directive (1998) fornisce protezione dagli effetti delle procedure d’insolvenza Directive on financial collateral arrangements (2000) disciplina alcuni aspetti della legge sul collaterale, ad es. la possibilità di utilizzare il collaterale al di fuori del paese di emissione, e le regole sui conflitti di legge Winding – up directive for credit institutions (2001) introduce il principio del controllo da parte del paese della casa madre per le insolvenze delle istituzioni creditizie con filiali di altri stati membri, al fine di assicurare l’applicazione di un’unica procedura fallimentare e di una sola legge fallimentare 31 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(11) PUNTO 2 : Introduzione di sistemi di regolamento lordo in tempo reale • lo sviluppo di sistemi RTGS è una delle linee di azione indicate nel Rapporto “Le caratteristiche minime comuni per i sistemi di pagamento nazionali”, fissate dal Comitato dei Governatori nel 1993, quale strategia da seguire nella prospettiva dell’avvio dell’Unione monetaria e della transizione all’euro il Rapporto espone i principi relativi alla armonizzazione dei sistemi nazionali in sei aree: • – – – – – – accesso controllo dei rischi caratteristiche legali standard tecnici e le infrastrutture politiche di prezzo orari operativi Vedi le 4 slide seguenti 32 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(12) 33 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(13) 34 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(14) 35 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(15) PUNTO 3 : Adozione di schemi DVP e PVP • l’adozione di tali schemi è resa possibile proprio dalla presenza di un sistema RTGS per il regolamento della “gamba” contante • Tre i modelli elaborati (BRI – 1992) : ognuno ipotizza un legame tra il sistema nel quale avviene il regolamento dei titoli (“consegna”) e quello in cui avviene il trasferimento dei relativi fondi (“pagamento”) • DVP – modello 1 (gross-gross) i titoli vengono depositati su un conto “bloccato” presso il gestore del sistema e vengono liberati contestualmente al versamento del corrispettivo DVP – modello 2 (gross-net) la gamba titoli viene regolata su base lorda, la gamba contante, invece su base netta a fine giornata DVP – modello 3 (net-net) ambedue le gambe dell’operazione vengono regolate su base netta multilaterale • • 36 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(16) PUNTO 4 : Sviluppo di un’autonoma funzione di sorveglianza del SDP da parte delle banche centrali (SSP) • la definizione e lo sviluppo di questa funzione prende corpo già con il Rapporto Lamfalussy (1990) • fino ad allora le banche centrali consideravano tale attività come “implicita” nelle loro funzioni istituzionali • l’esistenza di rilevanti esternalità nel SDP (sia negative che positive) portano al riconoscimento di un interesse pubblico nel buon funzionamento del sistema • il Trattato di Maastricht (1992) assegna al futuro SEBC il compito di “assicurare il buon funzionamento del sistema dei pagamenti” • nel 1993 il Comitato dei Governatori fissa i principi di “sorveglianza cooperativa” per i casi di partecipazione cross-border ai SDP domestici e definisce le regole di sorveglianza per il sistema di clearing dell’ECU (il primo sistema ad essere valutato sulla base degli standard Lamfalussy) • nel 2001 il G10 adotta i “Core Principles for Sistemically Important Payment Systems”” (SIPS): soprattutto infrastrutture operative destinate a trattare i pagamenti d’importo rilevante e servire i mercati finanziari ma anche quelli “rilevanti” nel settore del dettaglio) 37 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(17) I “Core Principles” I. Il sistema dovrebbe avere una solida base giuridica in tutte le giurisdizioni interessate II. Le regole e le procedure del sistema dovrebbero consentire ai partecipanti di avere una chiara cognizione dei rischi finanziari nei quali incorrono attraverso la loro partecipazione III. Il sistema dovrebbe prevedere procedure chiaramente definite per la gestione dei rischi di credito e di liquidità, le quali specifichino le responsabilità rispettive del gestore e dei partecipanti e forniscano appropriati incentivi per gestire e contenere tali rischi IV. Il sistema dovrebbe assicurare un pronto regolamento definitivo alla data di valuta, di preferenza nel corso della giornata operativa o, al più tardi, in chiusura di giornata V. Un sistema di compensazione multilaterale dovrebbe, come minimo, poter assicurare la tempestiva esecuzione dei regolamenti giornalieri nel caso in cui il partecipante con la più elevata posizione debitoria netta non sia in grado di effettuare il regolamento VI. L’attività utilizzata per il regolamento dovrebbe rappresentare, di preferenza, un credito nei confronti della banca centrale o, se sono impiegate altre attività, queste dovrebbero comportare rischi di credito e di liquidità bassi o nulli VII. Il sistema dovrebbe assicurare un elevato grado di sicurezza e di affidabilità operativa e prevedere dispositivi di emergenza per il tempestivo perfezionamento del ciclo di trattamento giornaliero VIII.Il sistema dovrebbe fornire servizi di pagamento che siano pratici per gli utenti ed efficienti per l’economia IX. Il sistema dovrebbe prevedere criteri di partecipazione obiettivi e palesi, che consentano un accesso su base equa e non discriminatoria X. L’assetto di governo del sistema dovrebbe ispirarsi ai principi di efficacia, responsabilità e trasparenza 38 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – La tecnologia di pagamento(18) I “Core Principles”: Le responsabilità della banca centrale nell’applicazione dei princìpi fondamentali A. La banca centrale definisce chiaramente i suoi obiettivi in materia di sistema dei pagamenti e rende noti il proprio ruolo e le politiche adottate riguardo ai sistemi di pagamento di importanza sistemica B. La banca centrale assicura che i sistemi da essa gestiti siano conformi ai princìpi fondamentali C. La banca centrale sorveglia sulla conformità ai princìpi fondamentali dei sistemi gestiti da terzi D. Nel promuovere la sicurezza e l’efficienza dei sistemi di pagamento attraverso i princìpi fondamentali, la banca centrale coopera con altre banche centrali e con ogni altra autorità competente, nazionale o estera. 39 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2.L’evoluzione dei sistemi di pagamento–La tecnologia di pagamento(19) La piramide del SDP BANCA CENTRALE SISTEMI DI REGOLAMENTO (Conti di regolamento) SISTEMI DI COMPENSAZIONE BANCA A INTERMEDIARIO E Legenda: BANCA B INTERMEDIARIO F = Procedure di scambio interbancarie BANCA C INTERMEDIARIO G = BANCA D INTERMEDIARIO I INTERMEDIARIO H Clienti POSTE = Relazioni bilaterali 40 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 2. L’evoluzione dei sistemi di pagamento – Gli attori del Sistema dei pagamenti Nella rappresentazione della piramide dei SDP sono implicitamente considerati i mercati (monetari e finanziari) dove i singoli soggetti operano; non lo sono, invece, i provider tecnici (c.d. centri applicativi) CENTRI APPLICATIVI (C.A.) Entità che svolgono una funzione di supporto all’operare del SDP e dei mercati C.A. Specializzati Organismi che sviluppano e gestiscono specifiche applicazioni rivolte alla generalità degli intermediari: •SIA (Società Interbancaria per l’Automazione) - Gestione della Rete Nazionale Interbancaria (RNI) - Gestione della piattaforma tecnologica dei mercati finanziari italiani •Monte Titoli - depositario centrale e gestore della Liquid. Titoli C.A. Standardizzati Società che gestiscono in competizione, sulla base di standard definiti su base cooperativa, le applicazioni informatiche attraverso cui avviene il trasferimento delle informazioni contabili relative alle operazioni disposte dalla clientela: •SSB (Società per i Servizi Bancari) •SECETI (Servizi centralizzati) •ICCREA (Istituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo) •Cassa di Compensazione e Garanzia - gestisce il Fondo di garanzia dei contratti - gestisce il Fondo di garanzia delle liquidazioni 41 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP – Necessità di un bilanciamento (1) Qual ‘è il ruolo della cooperazione e della competizione nel perseguire gli obiettivi di efficienza e stabilità del sistema dei pagamenti ? • Nel perseguire gli obiettivi richiamati, la minimizzazione dei costi e la minimizzazione dei rischi del trasferimento monetario sono i due strumenti in conflitto • la complessità degli assetti del SDP e la molteplicità degli attori coinvolti possono determinare: - difetti di coordinamento (coordination failures) - carenze di mercato (market failures) • la presenza di esternalità negative: - asimmetria informativa - imperfezioni nell’organizzazione del mercato dei servizi di pagamento - il SDP come “economia di rete” - conflitti di interesse 42 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP – Necessità di un bilanciamento (2) La presenza delle esternalità negative richiamate può impedire il raggiungimento spontaneo della massima utilità sociale nell’offerta di servizi • necessario un giusto mix tra concorrenza e cooperazione - per la singola banca : ottimizzazione di obiettivi di reddito e di crescita aziendali nel medio-lungo periodo - per l’autorità monetaria : obiettivi di stabilità, sicurezza ed efficienza di sistema - per l’industria dei servizi di pagamento : competizione di prezzo e di prodotto e cooperazione nella progettazione e realizzazione delle infrastrutture di supporto 43 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP – La cooperazione in Italia(1) ITALIA BANCA D’ITALIA EUROPA/MONDO CONSOB CONFINDUSTRIA POSTE TESORIERI D’IMPRESA AUTHORITIES MINISTERI CIPA Comitato SEPA ABI CASPER TUG - G-7: Financial Stability Forum - G-10 (BRI): CPSS e sottogruppi Group of Computer Experts - Commissione Europea - ECB: PSSC e sottogruppi Information Technology Committee - ECB: Contact Group on Euro Securities Infrastructures (COGESI) Contact Group on Euro Payments Strategy (COGEPS) - PSC: Payment Steering Committee e sottogruppi Target Working Group (TWG) 44 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP – La cooperazione in Italia(2) Con le Associazioni di categoria e gli intermediari Interoperabilità ABI, CIPA Banche Standardizzazione Poste e altri operatori Innovazione Con altre funzioni della Banca e con l’U.I.C. Vigilanza sugli intermediari Sorveglianza sui mercati U.I.C. Trasparenza Frodi/Rischio operativo Rischio di reputazione Gestione delle crisi Controllo rischio sistemico Antiriciclaggio Con le autorità esterne Mintesoro Garante Privacy AIPA CONSOB Antitrust Norm. Tesoreria e supp. legisl. Tutela della riservatezza Sicurezza informatica Controllo rischio sistemico Concorrenza 45 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (1) TRATTATO DI MAASTRICHT E STATUTO SEBC/BCE Il Trattato di Maastricht riconosce esplicitamente all’Eurosistema due funzioni in materia di SDP : • uno specifico ruolo operativo • la sorveglianza del sistema • “The ECB and NCB promote the smooth operation of payment systems”(art. 105 Trattato e art. 3 Protocollo Statuto SEBC/BCE) • “The ECB and NCB may provide facilities, and the ECB may make regulations, to ensure efficient and sound clearing and payment systems within the Community and with other countries” (art. 22 dello Statuto SEBC/BCE) 46 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (2) Altri punti rilevanti con riferimento al Trattato di Maastricht : Non c’è alcuna distinzione tra pagamenti di piccolo o grande importo (retail/wholesale payments o small/large value payments). Il legislatore Europeo pone l’accento non solo sul rischio, ma anche sull’efficienza. Non c’è alcun richiamo esplicito ai sistemi di regolamento dei valori mobiliari (SSS-Securities Settlement Systems) Non fanno parte del sistema di pagamenti? Escono dal perimetro delle responsabilità e dell’azione delle banche centrali? Sono comunque evidenti le strette interrelazioni tra SSS e sistemi cash e la possibilità di svolgere efficacemente le funzioni di banca centrale. 47 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (3) I compiti statutari dell’Eurosistema devono essere svolti nell’ambito di due principi basilari fissati dal Trattato Principio del “libero mercato”: “The Eurosystem shall act in accordance with the principle of an open market economy with free competition, favouring an efficient allocation of resources…”(Art.105(1) del Trattato). L’Eurosistema deve assumere una posizione neutrale nella competizione tra sistemi, centri finanziari, categorie di banche ecc. In una economia di mercato, le autorità devono intervenire solo quando è presente un forte “interesse pubblico” (public good) e/o si manifestano coordination/market failures. Principio di “sussidiarietà” : “…to the extent deemed possible and appropriate, (…) the ECB shall have recourse to the national central banks to carry out the operations which form part of the task of the Eurosystem” . (Art.12(1) dello Statuto BCE) Le banche centrali sono direttamente coinvolte nella gestione operativa dei sistemi e nella loro sorveglianza, secondo le linee di policy e sulla base delle ripartizioni definite a livello SEBC. 48 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (4) • • • • • • La più importante manifestazione di cooperazione tra BC europee si è avuta in occasione della prospettiva dell’avvio della terza fase della UEM Nel gennaio 1991 viene costituito il gruppo ad hoc WGPS (Working Group on Payments Systems) con il mandato di analizzare i problemi posti dal completamento del mercato interno e dall’introduzione dell’euro La cooperazione tra BCN si intensifica e l’azione si caratterizza per una forte integrazione tra le problematiche del SDP, della supervisione bancaria e della politica monetaria Interventi sui SDP nazionali secondo 2 linee: - rafforzamento della compensazione con l’applicazione degli standard Lamfalussy; - realizzazione/ampliamento dell’utilizzo dei sistemi di regolamento lordo in tempo reale Linee guida concordate per gli interventi sui sistemi nazionali : - coesistenza di compensazione e RTGS; - ricerca dell’efficienza attraverso una certa specializzazione nell’esecuzione dei pagamenti alla tipologia delle operazioni trattate: nell’RTGS operazioni che implicano DVP o PVP, pagamenti urgenti indipendentemente dall’importo; nella compensazione soprattutto pagamenti al dettaglio di importo medio ridotto La specializzazione avrebbe evitato la duplicazione dei costi e consentito di limitare in compensazione gli interventi suggeriti da Lamfalussy 49 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (5) TARGET T rans-european : area dell’Unione Europea : sistema automatizzato Automated : tempo reale R eal-time Gross-settlement : regolamento lordo : immediato E xpress T ransfer system : trasferimento di fondi 50 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (6) RIFERIMENTO AI PRINCIPI DEL TRATTATO DI MAASTRICHT (Febbraio 1992) • Decentramento delle funzioni presso le Banche centrali nazionali (sussidiarietà) • Minimizzazione dei costi e dei tempi di realizzazione (armonizzazione minima) • Coesistenza di sistemi pubblici e privati purché dotati di adeguate misure di copertura dei rischi al fine di realizzare un’efficiente allocazione delle risorse (libero mercato) OBIETTIVI DI TARGET • • • Attivare un’infrastruttura per la ridistribuzione della liquidità bancaria all’interno dell’UE per consentire la conduzione della politica monetaria comune Dotare l’Unione di un sistema sicuro per il regolamento in tempo reale dei pagamenti in euro Aumentare l’efficienza dei pagamenti cross-border all’interno dell’UE 51 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (7) Target: decentramento e aree di armonizzazione • DECENTRAMENTO • conti di regolamento presso le BCN • AREE DI ARMONIZZAZIONE – LIQUIDITA’ INFRAGIORNALIERA • gratuita, illimitata, completamente garantita • creata attraverso overdraft o pronti contro termine • stessa tipologia di titoli da utilizzare per la politica monetaria e i sistemi di pagamento – TARIFFE • recupero dei costi • evitare riflessi negativi sulla conduzione della politica monetaria • garantire uniformi condizioni tra i partecipanti – ORARI OPERATIVI • facilitare la conduzione della politica monetaria comune • ridurre il rischio di regolamento Herstatt 52 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP – Il Ruolo dell’Eurosistema (8) Tempo espresso in central european time per Usa e Giappone orario locale tra parentesi R Giorno D -1 Giorno D Giorno D +1 T G S I-BIREL 8.00 16.30 A GR-HERMES Z I 18.30 14.00 7.00 17.00 9.00 NL-TOP 20.30 N UK-CHAPS 20.30 17.00 17.30 9.30 P-SPGT E-SLBE L 7.30 IE-IRIS O A 15.30 9.00 DK-DNF F-TBF 15.00 8.15 D-EIL-AZV N 16.45 8.30 B-ELLIPS 16.30 8.00 9.30 O-ARTIS 8.00 FIN-BOF 8.00 15.30 16.15 8.15 S-RIX 18.00 13.00 I TARGET 7.00 USA-FEDWIRE (da fine 97) CH-SIC 18.00 0.30 (18.30) 6.30 (0.30) 1.00 (9.00) J-BOJ-NET 18.00 9.00 (17.00) 16.15 18.00 53 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP- Il ruolo dell’Eurosistema (9) Struttura del sistema Target PL paesi “in” BCE GR UK Partecipanti Diretti: 1100 Indiretti: 2000 Dipendenze bancarie: 45000 LU 19 CHAPS euro NL EE 37 HERMES paesi “out” IT PT 118 EPM BI-REL 37 SPGT AT 84 ARTIS SE 100 11 c TOP 31 LIPS-Gross E-RIX FI 17 BoF 21 IE IRIS 15 ELLIPS 144 TBF FR BE 32 179 SLBE ES SL 171 ELS, RTGSplus KRONOS euro DK DE 54 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP – Il Ruolo dell’ Eurosistema (10) Il modello CCBM Bankitalia “Correspondent” Bankitalia “Home” INFORMAZIONE SU TITOLI INFORMAZIONE SU TITOLI TITOLI TITOLI CREDITO INFORMAZIONE SU TITOLI ISTRUZIONI SUI TITOLI CREDITO INFORMAZIONE SU TITOLI ISTRUZIONI SUI TITOLI 55 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 3. Cooperazione e competizione nel SDP - Il ruolo dell’Eurosistema (11) TARGET: principali risultati raggiunti i Livellamento dei tassi del mercato monetario europeo i Accresciuta efficienza del sistema dei pagamenti: sul totale delle transazioni regolate in TARGET i pagamenti della clientela sono passati dal 16% (30% in Italia) nel 1999, al 53% (64% in Italia) nel 2005 i Nel 2005 oltre l’89% del totale dei pagamenti di importo rilevante in euro è stato regolato in TARGET (70% nel 1999) i Elevata disponibilità tecnica del sistema (99,83% nel 2005, rispetto al 99,4 previsto nella Target Guideline) i TARGET è il più grande sistema di pagamento nel mondo: dalla fine del 2005, 1.902 miliardi di euro regolati ogni giorno (più del Fedwire USA) 56 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – Gli obiettivi (1) • Origine delle BC: è strettamente legata all’esigenza di: - emettere passività accettate da tutti gli operatori economici - rafforzare la fiducia in un SDP basato su moneta fiduciaria - assicurare la stabilità e l’efficienza • Funzioni delle BC: la funzione svolta nel SDP costituisce il compito “primigenio” rispetto a quelli della politica monetaria e della vigilanza • Base monetaria : in un SDP fondato sulla moneta fiduciaria, la base monetaria è lo strumento che attribuisce “finalità” alle transazioni. Sulla centralità della base monetaria si fonda la centralità della BC nel sistema monetario; è attraverso la regolazione della sua offerta che la BC persegue gli obiettivi di politica monetaria. La rilevanza autonoma del ruolo istituzionale delle BC nel SDP si fonda, quindi, sull’esistenza di un “interesse pubblico” al buon funzionamento del sistema monetario. E’ nel mercato monetario che la politica monetaria prende corpo, con lo scambio di base monetaria a regolamento delle posizioni debitorie insorte tra banche o in contropartita di titoli. Nello svolgimento quotidiano dei propri compiti, le BC verificano come sia concreto il nesso tra SDP, mercati monetari e finanziari, politica monetaria e vigilanza 57 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – Gli obiettivi (2) NELLE MODERNE ECONOMIE L’INTERVENTO DELLE BANCHE CENTRALI TROVA FONDAMENTO NELL’ESPOSIZIONE DEI SISTEMI INTERBANCARI AL RISCHIO DI CRISI SISTEMICHE E NELLA PRESENZA DI CARENZE DI MERCATO CHE POSSONO DETERMINARE CONDIZIONI DI SCARSA EFFICIENZA OBIETTIVO FINALE • FIDUCIA NELLA MONETA – SUI SISTEMI INTERBANCARI – SUGLI STRUMENTI DI PAGAMENTO OBIETTIVI INTERMEDI • • • AFFIDABILITA’ ASSICURARE L’ORDINATO FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI DI COMPENSAZIONE E REGOLAMENTO EFFICIENZA SALVAGUARDIA DEI CANALI DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA LINEE DI POLICY • • • • IL SEBC DEFINISCE GLI OBIETTIVI E I PRINCIPI GENERALI DELL’AZIONE DELL’EUROSISTEMA LE BCN E LA BCE SONO RESPONSABILI DELLA LORO ATTUAZIONE PER LE AREE NON DI PERTINENZA DELL’EUROSISTEMA GLI INTERVENTI DELLE BCN DEBBONO ESSERE COERENTI CON I PRINCIPI GENERALI DEL SEBC LE AUTORITA’ SALVAGUARDANO I PRINCIPI DI CONCORRENZA FRA GLI INTERMEDIARI/PRODUTTORI 58 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – I nessi tra SDP e politica monetaria (1) SCHEMA OPERATIVO DI POLITICA MONETARIA E RIDISTRIBUZIONE DELLA LIQUIDITA’ BANCARIA BCE BCN BCN BCN BCN Banche Maggiori Banche Maggiori Banche Maggiori Banche Maggiori Banche minori Banche minori Banche minori Banche minori SEBC CANALI SDP T A R G E T C C B M MERCATO INTERBANCARIO MID-MERCATO TELEMATICO 59 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – I nessi tra SDP e politica monetaria (2) Il legame tra SDP e gestione della politica monetaria è rilevante • SDP è il canale attraverso il quale passa la politica monetaria: l’efficienza del SDP è una condizione necessaria per l’efficace trasmissione degli impulsi al sistema • Strumento della riserva obbligatoria con duplice finalità: di politica monetaria e di buffer di liquidità (mobilizzazione infragiornaliera) per il buon funzionamento del SDP e per lo sviluppo di un mercato monetario efficiente • Ogni specifica “tecnologia di pagamento” utilizzata impatta sulla velocità di circolazione della moneta e quindi sulla domanda di riserve da parte delle banche e sui tassi d’interesse • Minori sono i rischi nel SDP (quanto è più sicuro) e più alta è la probabilità che le decisioni della BC circa la creazione di moneta siano funzionali all’obiettivo della stabilità dei prezzi: maggiore autonomia della BC nelle sue decisioni di politica monetaria • Maggiore è l’utilizzo della moneta di banca centrale nei regolamenti interbancari e più aumenta la reattività del sistema monetario 60 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – I nessi tra SDP e vigilanza Il SDP rappresenta la fonte di un potenziale rischio sistemico e di contagio tra i sistemi finanziari dei diversi paesi collegati tra di loro dai SDP • • • • • • l’organo di vigilanza non può quindi restare estraneo a sviluppi che possono avere conseguenze sulla struttura del mercato creditizio, la stabilità dei singoli intermediari e dell’intero sistema finanziario può valere anche l’opposto: la funzionalità del SDP è influenzata dalla stabilità e dalla solidità delle istituzioni che vi operano esigenza di un controllo dei partecipanti, attraverso l’esercizio della funzione di vigilanza gestione delle crisi: intervento del “prestatore di ultima istanza” ; rischio di “moral hazard” la vigilanza deve assicurare che le banche partecipanti direttamente al SDP siano finanziariamente solide, abbiano adeguate capacità manageriali, organizzative e informatiche per la gestione dei rischi la natura delle attività finanziarie è in continua evoluzione: potrebbe divenire necessaria l’estensione della vigilanza a nuovi intermediari o l’adozione di nuovi strumenti di controllo 61 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – Modalità d’intervento (1) • Le banche centrali hanno sostanzialmente tre strumenti a loro disposizione per intervenire nel SDP e perseguire gli obiettivi di stabilità del sistema finanziario, integrità, sicurezza e efficienza del SDP: - offerta diretta di servizi - sorveglianza sul SDP - promozione e coordinamento di iniziative interbancarie • L’intervento diretto delle BC nel SDP è motivato da: - tradizioni storiche - indicazioni legislative - specifiche previsioni statutarie delle BC In altri paesi (es. Regno Unito), l’iniziativa è lasciata al mercato: il ruolo della BoE si limita ad offrire alle banche il servizio di apertura di conti per finalità di regolamento e il servizio di rifinanziamento • Negli anni più recenti: evoluzione verso maggior coinvolgimento delle BC nella gestione diretta di alcuni servizi di pagamento, sia all’ingrosso che al dettaglio e una progressiva omogeneizzazione delle funzioni delle BCN all’interno del SEBC 62 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – Modalità d’intervento (2) www.ecb.int 63 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – Modalità d’intervento: L’offerta di servizi (3) FINALITA’: • assicurare la “finalità” dei pagamenti • rendere minimo il rischio di crisi sistemiche in caso di insolvenza di un intermediario • sopperire a eventuali carenze del mercato NELLA PRATICA LA BANCA D’ITALIA: • gestisce il sistema di regolamento lordo dei pagamenti di importo elevato (BI-REL) • gestisce il sistema di compensazione dei pagamenti di importo contenuto (BI-COMP) gestisce il CCBM (correspondent central banking model) per l’utilizzo cross border nelle OBIETTIVI garanzieDI TARGET • • gestisce la Tesoreria per conto dello Stato • gestisce servizi per la clientela privata (Centrale di Allarme Interbancaria-CAI, vaglia cambiari, depositi) • gestisce i “conti di corrispondenza-ERMS” (a favore di organizzazioni internazionali, BC non UE) 64 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 4. Il ruolo delle BC nel SDP – Modalità di intervento: La SSP (4) • • • • • La sorveglianza del SDP (SSP) è una funzione per lungo tempo è stata svolta nell’ambito delle più ampie funzioni di BC (moral suasion) Nella maggior parte dei paesi industrializzati, l’attribuzione formale della SSP alle BC è successiva alle disposizioni in materia del Trattato di Maastricht e dello Statuto del SEBC/BCE nei quali vi è il riconoscimento formale della funzione al SEBC. Il Consiglio direttivo della BCE ha definito l’articolazione della funzione all’interno dell’Eurosistema, ripartendo responsabilità e competenze tra BCE e BCN: - BCE definisce la policy comune, con l’emanazione di regolamenti, linee guida, o con la “moral suasion” - BCN applicano gli orientamenti strategici; secondo il “principio di sussidiarietà”, nelle aree non espressamente disciplinate dalla policy comune, le BCN definiscono le proprie politiche nella cornice dei principi fondamentali fissati dall’Eurosistema SSP e vigilanza hanno molto in comune in termini di obiettivi finali, ma esistono cruciali differenze: - la vigilanza si rivolge alla stabilità e all’efficienza delle singole istituzioni - la SSP è focalizzata nell’affidabilità ed efficienza del sistema nel suo insieme La promozione e il coordinamento di iniziative interbancarie è svolto da tutte le BCN secondo modalità stabilite dalle singole BC; per l’Italia Vedi slide 42/43 65 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – La situazione pre-riforma Dalla metà degli anni ’80, la BI ha promosso una profonda riforma del SDP i Pubblicazione del LIBRO BIANCO nel 1987: il SDP italiano presentava gravi ritardi rispetto alle possibilità offerte dalla tecnologia: - basso livello d’integrazione del sistema - regolamento sui conti di corrispondenza - utilizzo esteso di tecnologie tradizionali i L’analisi per strumento mostrava che: - importanza dei servizi postali maggiore in Italia che in altri paesi assegno strumento bancario più diffuso, ma ridotta accettabilità scarsa rilevanza della procedura bonifici e altre procedure elettroniche delle banche ruolo della moneta legale molto più elevato che in altri paesi 66 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – Le iniziative intraprese (1) i La riforma del SDP fu avviata nel 1989 lungo quattro direttrici : - riduzione dei tempi di trasferimento dei fondi - generalizzare il regolamento in base monetaria - aumento del livello di integrazione - estesa applicazione di tecnologie informatiche Rilevanza strategica assegnata al controllo dei rischi, all’aumento dell’efficienza nell’esecuzione dei pagamenti, alla sicurezza e stabilità delle procedure e dei mercati i I 9 progetti pianificati e implementati nel biennio 1989-90 portano ai primi importanti risultati: - riforma della compensazione (centralità della stessa; aumento dei pagamenti regolati in moneta di BC: da 6 a 22 volte il PIL dal 1988 al 1992; utilizzo ancora marginale dell’RTGS: “movimentazione diretta dei conti” –RTGS “puro” ) - aumento dell’efficienza dei servizi di pagamento offerti alla clientela attraverso innovazioni di processo (troncamento degli assegni) e di prodotto (utilizzo delle carte di debito sui POS/ATM); la riduzione dei tempi di esecuzione delle operazioni di pagamento ha creato le condizioni di una riduzione dell’uso del contante 67 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – Le iniziative intraprese (2) Le innovazioni nel circuito interbancario, con la creazione di sistemi telematici di compensazione e regolamento e la riforma della riserva obbligatoria, hanno consentito una più elevata fluidità della circolazione dei fondi detenuti dalle banche presso la BC, dando sostegno allo sviluppo dei mercati finanziari aumentandone l’efficienza. della riserva obbligatoria(1990): parziale mobilizzazione (3-5-7% dello stock) su base infragiornaliera, nel rispetto dell’obbligo medio nel periodo di mantenimento iriforma icreazione del mercato telematico dei titoli di stato (MTS,1988): la sua operatività a partire dal 1990 aumenta in modo significativo a seguito delle riforme nel settore monetario (volume degli scambi in rapporto al valore complessivo dei titoli di stato in circolazione passa dal 7,9% del 1989 al 41,7% del 1990); nel 1990 viene istituito un conto accentrato titoli (CAT) gestito dalla BI: favorisce il regolamento (tipo DVP) dei contratti icreazione del mercato telematico dei depositi interbancari (MID,1990), con regolamento automatico in moneta di BC; gli scambi medi giornalieri sono passati da 6mila miliardi di lire nel 1990, a 13mila nel 1992 e a 20mila nel 1993, soprattutto nel comparto overnight Il MID è divenuto il luogo privilegiato dell’aggiustamento delle posizioni di liquidità dopo l’utilizzo dei fondi di proprietà delle aziende di credito. L’aumentato spessore e la crescita di efficienza dei mercati si sono riflessi sulla significatività dei tassi di interesse: iquelli espressi dal MTS sono diventati un essenziale punto di riferimento per i titoli di nuova emissione ile variazioni dei tassi di mercato monetario hanno acquisito sempre maggiore capacità segnaletica degli indirizzi di politica monetaria (dopo la riforma della ROB la volatilità dei tassi overnight si è ridotta a circa un quarto di quella precedente dal 44 al 12 per cento). 68 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – Le iniziative intraprese (3) 50 45 40 41 TIMES GDP 35 (1) (3) 30 EUR trillion 30,6 TIMES GDP 33 TIMES GDP (2) 25 20 6 TIMES GDP 15 TARGET 10 5 Clearing system RTGS system 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 0 Total flow s=Clearing+RTGS (1) June 1997: launch of the Italian RTGS system (only for large-value customer payments) (2) January 1998: BIREL fully operational (also for interbank payments) (3) January 1999: removal of FX transactions within the Eurosystem 69 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (1) OBIETTIVI – REGOLAMENTO DEI PAGAMENTI INTERBANCARI IN BASE MONETARIA ANNI 87-90 – AUMENTO DELL’EFFICIENZA NELL’ESECUZIONE DEI PAGAMENTI E NELLA FUNZIONALITA’ DEI MERCATI ANNI 94-98 – MINIMIZZAZIONE RISCHIO SISTEMICO – INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ITALIANO NELL’UE – SOSTEGNO AL PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE DEI MERCATI IN ITALIA INTERVENTI – REALIZZAZIONE DI PROCEDURE INTERBANCARIE E DI COMPENSAZIONE SPECIALIZZATE PER TIPOLOGIA DI PAGAMENTI – AUTOMAZIONE DELLE PROCEDURE DI GESTIONE DEI PAGAMENTI – SVILUPPO MERCATI TELEMATICI DEI TITOLI DI STATO (MTS) E DEI DEPOSITI INTERBANCARI (MID) – MOBILIZZAZIONE DELLA RISERVA OBBLIGATORIA – CREAZIONE DI UN SISTEMA DI REGOLAMENTO IN TEMPO REALE (BIREL) – SPECIALIZZAZIONE TRA OPERAZIONI ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO – COLLEGAMENTO CON IL SISTEMA DEI PAGAMENTI EUROPEO (TARGET) – SVILUPPO DEL SISTEMA DI UTILIZZO CROSS-BORDER DELLE GARANZIE (CCBM-CORRESPONDENT CENTRAL BANKING MODEL) 70 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – L’evoluzione fino ai giorni nostri (2) OBIETTIVI – ASSECONDARE LE FORZE DI MERCATO ANNI 1999-2003 ANNI 2004-2007 e a seguire – RAFFORZARE LE CONDIZIONI DI STABILITA’ FINANZIARIA INTERVENTI – POTENZIAMENTO DI BIREL (NEW BIREL): NUOVE FUNZIONI DI GESTIONE DELLA LIQUIDITA’ E ADOZIONE STANDARD TECNICI INTERNAZIONALI (SWIFT) – TESORERIA STATALE TELEMATICA – EVOLUZIONE DI TARGET – AUMENTARE LA CAPACITA’ COMPETITIVA DELLA PIAZZA FINANZIARIA ITALIANA – SVILUPPO FUNZIONE DI SORVEGLIANZA SUL SISTEMA DEI PAGAMENTI – MAGGIORE INTEGRAZIONE FINANZIARIA NELLA UE – PERSEGUIMENTO DELLA PIU’ ELEVATA ARMONIZZAZIONE POSSIBILE IN TERMINI FUNZIONALI, NORMATIVI E TECNICI – SVILUPPO DI TARGET2 – CENTRALE ALLARME INTERBANCARIA (CAI) – SVILUPPO DEL PROGETTO SEPA (SINGLE EURO PAYMENTS AREA) – INTEGRAZIONE SISTEMI DI REGOLAMENTO TITOLI E CONTANTE (T2S-TARGET2-SECURITIES) E GESTIONE DELLE GARANZIE (CCBM2) – SERVIZI DI GESTIONE DELLE RISERVE IN EURO (ERMS-EUROSYSTEM RESERVE MANAGEMENT SERVICES) – SALVAGUARDIA DELLA PARITÀ CONCORRENZIALE TRA LE DIVERSE COMUNITÀ BANCARIE NAZIONALI E TRA GLI ANCILLARY SYSTEM. – NUOVI SERVIZI E PIÙ ELEVATI LIVELLI DI ARMONIZZAZIONE – CONTINUITÀ DEL SERVIZIO – ALLARGAMENTO DELL’UE – PASSAGGIO LIQUIDAZIONE TITOLI DALLA BANCA D’ITALIA ALLA MONTE TITOLI 71 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (3) BI-REL (giugno 1997) Obiettivi • armonizzazione con i sistemi RTGS europei in vista della creazione di TARGET • miglioramento della sicurezza ed efficienza del SDP italiano per le operazioni di importo rilevante • coesistenza di Compensazione e RTGS, con ambiti di specializzazione sulla base della tipologia dei pagamenti immessi (LVPS, SVPS) Scelte strategiche • standard di comunicazione domestici (RNI-SIA) • offerta di liquidità infragiornaliera: mobilizzazione della ROB, scoperto garantito da titoli • creazione di un meccanismo di “liste di attesa” centralizzate • struttura informativa ampliata e orientata all’utente • penalizzazione del mancato rimborso della liquidità infragiornaliera a fine giornata • monitoraggio del sistema nel continuo (ottimizzazione dei pagamenti in coda; gridlock) 72 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (4) Periodo: 23.06.1997-31.10.1997 Pagamenti immessi e regolati Utilizzo della liquidità infragiornaliera valore in mld di lire valore in mld di lire 700 12000 600 10000 500 8000 Vol immessi Vol regolati 6000 Val immessi 400 Anticipazione infragiornaliera 300 Mobilizzazione della riserva Val regolati 4000 7 -1 6 16 -1 5 15 -1 4 14 -1 13 _1 3 2 12 _1 9 1 11 _1 10 9_ 8_ -1 7 16 -1 6 15 -1 5 14 -1 4 13 _1 2 12 _1 11 _1 10 9_ 8_ 3 0 1 0 10 100 9 2000 10 200 73 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – L’evoluzione sino ai giorni nostri (5) Le determinanti del processo di trasformazione della “piazza finanziaria” italiana i i i i i Direttiva europea sui servizi di investimento (n.93/22 CEE) : consente libertà di accesso, anche in via remota, a tutti i mercati. La percezione che la concorrenza tra piazze finanziarie all’interno dell’area europea si accentuerà con l’integrazione e l’adozione dell’euro Il recepimento della Direttiva europea sui servizi di investimento (D.L.23.7.1996 n.415) trasforma i mercati da enti di natura pubblica a soggetti privati, capaci di meglio rispondere alle sfide competitive Il Testo Unico della Finanza (TUF,1998) fa venir meno il monopolio della Banca d’Italia nella gestione della compensazione e regolamento dei valori mobiliari: inizia il processo che porterà alla dismissione della liquidazione titoli da parte della BI a favore di Monte Titoli Il mutato clima concorrenziale coinvolge anche le BC che operano a fianco degli operatori per aumentare la loro capacità competitiva (Nuovo BIREL, strategia per il futuro di Target, servizi ERMS, rafforzamento dei presidi di controllo) 74 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (6) Il “Nuovo BI-REL” (giugno 2003) Le spinte al cambiamento • L’esperienza maturata nei primi anni di operatività di TARGET • L’evoluzione del contesto esterno (Continuous Linked Settlement BankCLS, DVP/PVC, consolidation, innovazione tecnologica, etc.) • La necessità di soddisfare le esigenze degli utenti • L’armonizzazione spontanea dei sistemi RTGS domestici che compongono TARGET (RTGS plus in Germania, New Chaps in Gran Bretagna, Kronos in Danimarca) Obiettivi • Accrescere il livello di servizio di BIREL per aumentare la capacità competitiva delle banche italiane nell’area dell’euro • Migliorare i servizi di regolamento e l’integrazione con le infrastrutture di mercato Modifiche operative • Nuove funzioni per agevolare la gestione della liquidità infragiornaliera • Nuove infrastrutture in linea con l’evoluzione tecnologica e gli standard internazionali per aumentare l’interazione e garantire l’interoperabilità 75 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (7) Il “Nuovo BI-REL”: aree di intervento Adozione standard internazionali • Utilizzo dei messaggi SWIFT per tutti i pagamenti che regolano sul sistema RTGS (domestici e cross-border) Nuove tecnologie per l’interazione con il sistema • Servizi in tempo reale basati sulla tecnologia internet (SWIFTNet) Gestione della liquidità • • Riserva della liquidità per facilitare il regolamento dei pagamenti urgenti e dei saldi del nuovo sistema di regolamento delle transazioni in titoli (Express II) Meccanismo di ottimizzazione della liquidità (avvio gennaio 2004) Nuove modalità di partecipazione • Sistema di partecipazione a due livelli (diretta e indiretta) Nuovo regime tariffario • Canone commisurato ai servizi e tariffa basata sul volume di traffico (degressive fee) anche per i pagamenti domestici 76 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (8) La Tesoreria telematica i i i i I pagamenti per conto dello stato sono rappresentati da pagamenti al dettaglio (stipendi, pensioni, incassi di imposte, etc) e all’ingrosso (operazioni finanziarie, spese di investimento, trasferimenti ad enti, etc) Tali pagamenti vengono effettuati nell’ambito della Tesoreria provinciale dello Stato, gestita dalla Banca d’Italia sin dal 1894, e dalla Tesoreria centrale dello Stato, affidata fino al 1998 al Ministero del Tesoro e dal 1999 alla Banca d’Italia Il regolamento contabile delle operazioni tra Min. Econ. e Fin. e la Banca d’Italia è eseguito con accreditamenti e addebitamenti sul Conto disponibilità del Tesoro per il servizio di Tesoreria, istituito per legge nel 1993 nel quadro dei provvedimenti introdotti per l’adesione dell’Italia all’Unione Europea (divieto di finanziamento al Tesoro da parte delle BCN) L’assetto “tradizionale” della Tesoreria, basato sull’utilizzo di supporti cartacei e procedure in gran parte manuali e quelle informatiche su procedure ad hoc non conformi agli standard adottati nei sistemi di pagamento interbancari, viene nel corso degli anni ’90 sostituito dalla “tesoreria telematica” che opera con processi informatici per eseguire le operazioni, elaborare i dati e produrre la rendicontazione. 77 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (9) i L’avvio del Sistema informatizzato dei pagamenti della Pubblica Amministrazione (SIPA2000, costituito da Rag.Gen. dello Stato, Corte dei Conti, Centro nazionale per l’informatica nella PACNIPA, Banca d’Italia) ha prodotto la diffusione delle procedure telematiche nella gestione della tesoreria statale: evidenze informatiche hanno sostituito la documentazione cartacea, i titoli di spesa, le ricevute e gli elaborati per la rendicontazione i Nell’ambito del SIPA viene realizzata una rete telematica di interconnessione tra le Amm. pubbliche (RUPA) e il suo collegamento con le RNI. Ciò pone le basi per la piena realizzazione della Tesoreria telematica, intesa come sistema per la gestione dei pagamenti dello Stato interamente basata sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e pienamente integrata nel SDP Tali realizzazioni assicurano: certezza delle informazioni, efficacia dei controlli, rapidità dei pagamenti, maggiore efficienza della PA e migliore qualità dei servizi offerti ai cittadini, e favorisce una visione integrata e una conoscenza tempestiva dei flussi monetari movimentati dal settore pubblico • Nel 2003 il Min.Econ.Fin. ha affidato alla Banca d’Italia, nell’ambito del Servizio di tesoreria statale, la realizzazione e la gestione del Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici (SIOPE); nel 2006 sono iniziate le sperimentazioni del sistema con un numero limitato di enti i Il Ministero è proprietario dei dati contenuti nel sistema informativo, ne disciplina e coordina il funzionamento e l’elaborazione dei dati. La Banca d’Italia sovraintende allo sviluppo del sistema informativo e delle tecnologie informatiche impiegate Il SIOPE consente il monitoraggio dei conti pubblici, la programmazione e la gestione delle politiche di finanza pubblica per il rispetto dei vincoli europei (Patto di Stabilità) 78 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (10) Eurosystem Reserve Management Services (ERMS) Finalità: offrire da parte dell’Eurosistema un ampia gamma di servizi per la gestione delle riserve in euro con termini e condizioni standardizzati; migliorare l’immagine internazionale dell’area europea ed evitare la concorrenza tra BCN Destinatari: organismi sovranazionali e banche centrali di paesi non appartenenti alla UEM che intendano detenere attività denominate in euro Servizi: sono offerti da 6 BCN (Italia, Germania, Francia, Lussemburgo, Spagna, Olanda) su base volontaria, in qualità di Eurosystem Service Providers (ESP) per l’intera gamma dei servizi standardizzati o Individual Service Providers (ISP) per un sottoinsieme di servizi Banca d’Italia: dal 1° gennaio 2005 offre l’intera gamma di servizi previsti e attualmente gestisce circa 50 conti di corrispondenza, dei quali il 70% ERMS, di paesi con consolidate relazioni commerciali con l’Italia, soprattutto dell’Area del mediterraneo, America Latina, Paesi dell’EST che utilizzano i servizi ERMS come punto di accesso alla piazza finanziaria europea Servizi Cash • Tenuta dei conti di pagamento in euro • Investimento automatico delle giacenze di fine giornata (investimento presso la BI entro un limite prefissato; investimento sul mercato interbancario) • Compravendita di valuta non-euro dei paesi G10 Servizi titoli • Tenuta dei conti di custodia titoli di emittenti dell’area dell’euro con gestione degli stessi (estratto conto, incasso cedole, rimborso titoli) • Immissione di ordini sul mercato secondario dei titoli • Regolamento di operazioni con modalità DVP • Pronti contro termine di provvista • Operazioni di prestito titoli 79 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (11) La riforma della procedura di trattamento dell’assegno L’assegno è uno strumento di pagamento che in Italia ha un ruolo rilevante sebbene frenato da una non piena accettabilità tra gli operatori economici i 1. Banca d’Italia e Abi pubblicano nel 1995 il Libro Bianco dell’Assegno da cui emergono due linee di azione: 1. -razionalizzazione del circuito interbancario per lo scambio 2. -rafforzamento della fiducia nello strumento aumentando i presidi a tutela della sua circolazione Nella seconda metà degli anni ’90 BI e sistema bancario intervengono per razionalizzare il circuito per la negoziazione elettronica degli assegni di importo contenuto: - adattamento della check truncation per poter trattare per via telematica tutti gli assegni di importo contenuto - realizzazione della procedura “esito elettronico” per consentire alle banche di segnalare gli assegni impagati per via telematica anziché con la riconsegna materiale del titolo - interventi organizzativi circa le modalità per lo scambio materiale degli assegni di importo superiore al limite di troncamento: concentrazione sulle sole Stanze di Roma e Milano, i cui capi stanza in qualità di pubblici Ufficiali: - rilasciano su richiesta della banca trattaria, la “ dichiarazione sostitutiva del protesto” per gli assegni insoluti negoziati in compensazione - comunicano mensilmente gli elenchi dei protesti ai Presidenti delle Camere di commercio per la pubblicazione nel Registro informatico dei protesti - trasmettono ai Prefetti i rapporti di accertamento degli illeciti amministrativi riguardanti l’emissione di assegni senza autorizzazione e senza provvista 80 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (12) 2. i i i i i i La Centrale di Allarme Interbancaria (CAI) Il Libro bianco propone la realizzazione della CAI sulla base della modifica del quadro normativo e regolamentare dell’assegno: la Legge n.386/90 cosi come modificata da D.L. 30.12.99 n.507 riforma la disciplina sanzionatoria degli assegni bancari e postali emessi senza autorizzazione o senza provvista: da reato penale a illecito amministrativo con l’applicazione di sanzioni pecuniarie e accessorie Il regime sanzionatorio “amministrativo” basa la propria efficacia sulla disponibilità delle informazioni circa gli assegni per tutti gli operatori e sull’applicazione di misure interdittive nei confronti degli autori di comportamenti illeciti Dalla revoca aziendale alla revoca di sistema: interdizione per 6 mesi di tutte le autorizzazioni a emettere assegni e divieto di stipulare nuove convenzioni di assegno Il prefetto del luogo di pagamento dell’assegno è competente per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, una o più delle seguenti sanzioni amministrative accessorie (divieto di emettere assegni da 2 a 5 anni, interdizione dall’esercizio di attività professionale o imprenditoriale, incapacità a contrarre con la PA, ect) Le sanzioni penali sono disposte dall’Autorità Giudiziaria nei casi di inosservanza delle sanzioni amministrative accessorie disposte dal Prefetto La Banca d’Italia incaricata dal Parlamento di realizzare l’archivio informatizzato CAI: BI titolare dell’archivio e autorità di sorveglianza sul SDP controlla il funzionamento ed emana istruzioni per gli enti segnalanti e la SIA che è ad oggi la concessionaria del servizi L’iscrizione nella CAI è il presupposto che determina la revoca di sistema 81 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (13) La Centrale di Allarme Interbancaria (CAI) La CAI è composta di 6 segmenti che raccolgono le informazioni su: CAPRI ASA Nominativi di coloro a cui è stata revocata l’autorizzazione all’emissione assegni Sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie ASP CARTER PASS PROCAR Sanzioni penali Nominativi di coloro a cui è stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo delle carte di pagamento Assegni non restituiti, smarriti e rubati Carte di pagamento revocate, smarrite e rubate • L’accesso (presso gli enti segnalanti e le Filiali della Banca d’Italia) ai dati nominativi è consentita: - ai diretti interessati (o persone delegate), - ai soggetti segnalanti - al Prefetto e all’Autorità giudiziaria I dati identificativi degli assegni e delle carte di pagamento smarriti, rubati e non restituiti dopo la revoca dell’autorizzazione possono essere divulgati a tutti • Architettura informatica: sezione centrale presso la Banca d’Italia e sezioni remote presso gli enti segnalanti (banche, poste, intermediari finanziari vigilati, emittenti carte) e le prefetture. Lo scambio dei dati tra le sezioni avviene per via telematica (RNI) 82 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (14) SEZIONE CENTRALE DELLA CAI Titolare : B.I. Gestore Tecnico : SIA BANCHE, POSTE, EMITTENTI CARTE • segnalazioni • consultazione AUTORITA’ GIUDIZIARIA (MIN.GIUSTIZIA) • segnalazioni sentenze e divieti accessori • consultazione nell’ambito dei procedimenti penali PREFETTI (MIN. INTERNO) • segnalazioni • consultazione SEZIONI REMOTE B.I. A.C. SOGGETTI INTERESSATI E TERZI • consultazione 83 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 7 B.I. FILIALI 5. La riforma del SDP italiano – L’evoluzione fino ai giorni nostri (15) LA CAI E’ REGOLATA DAI SEGUENTI PROVVEDIMENTI: • D.lgs. 30 dicembre 1999, n. 507 (art. 36) • Decreto del Ministro della Giustizia 7 novembre 2001, n. 458 • Regolamento della Banca d’Italia 29 gennaio 2002 LA CAI SI COMPONE DI UNA SEZIONE CENTRALE PRESSO IL SOGGETTO AFFIDATARIO E DI SEZIONI REMOTE PRESSO GLI ENTI SEGNALANTI (BANCHE, UFFICI POSTALI, EMITTENTI CARTE) E I PREFETTI 1. Gli enti segnalanti, i prefetti e l’A.G. inviano i dati alla sezione centrale 2. Il gestore della sezione centrale acquisisce i dati 3. Il complesso dei dati viene inviato alle sezioni remote (l’A.G. accede direttamente alla sezione centrale) 4. I dati si considerano iscritti quando risultano simultaneamente consultabili presso tutte le sezioni (centrale e remote) 8 84 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – L’evoluzione fino ai giorni nostri (16) La Centrale di Allarme Interbancaria (CAI) Alcuni dati statistici: Alla fine del 2006 nell’archivio CAI risultavano: Per gli assegni circa 67 mila soggetti iscritti; circa 262 mila assegni segnalati per mancanza di autorizzazione o carenza di fondi per un importo complessivo pari a 1 mld di euro; Per le carte di pagamento circa 144 mila soggetti iscritti; circa 5 milioni di carte di pagamento bloccate (sottratte, smarrite, revocate). 85 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – Le misure di controllo del rischio (1) i L’azione si è sviluppata lungo tre direttrici di fondo: i I momenti importanti di questa strategia: - fissazione di requisiti per la partecipazione ai sistemi - gestione diretta di alcuni servizi - monitoraggio delle esposizioni infragiornaliere - riforma della compensazione (vedi slide successiva) - realizzazione di BI-REL e del Nuovo BI-REL (forte ricomposizione dei flussi lordi regolati in moneta di BC; saldi della Liquidazione titoli nel sistema di regolamento lordo non più in compensazione) - controllo dei rischi nei mercati specializzati all’ingrosso : -nei mercati nei quali operano anche soggetti non bancari, la copertura del rischio deve essere assicurata dai partecipanti (Direttiva CEE sui servizi di investimento) -per il mercato futures e per i mercati azionari le garanzie fanno capo alla Cassa di Compensazione e Garanzia -introduzione di caps bilaterali in liquidazione per controllare l’esposizione del partecipante diretto che opera per conto suo e di eventuali partecipanti indiretti 86 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici 5. La riforma del SDP in Italia – Le misure di controllo del rischio (2) La riforma della compensazione ha consentito una più efficace gestione dei rischi finanziari perché ha determinato una: progressiva riduzione dell’utilizzo dei c/c di corrispondenza, maggiore trasparenza dei rapporti interbancari e delle condizioni di regolamento, maggiore tempestività di regolamento. •requisiti di partecipazione : decreto 7.5.1991 attribuisce alla BI la facoltà di stabilire le modalità di partecipazione degli operatori (diretta all’intero ciclo o indiretta alla sola fase di scambio con regolamento sul diretto; requisiti tecnicoorganizzativi e patrimoniali); riserva la partecipazione alle sole istituzioni creditizie e a BI, Tesoro e Poste. •applicazione della “novazione” : è un istituto giuridico, previsto dalla Legge fallimentare, che applicato ai saldi bilaterali finali dei sottosistemi di compensazione permette di considerare le singole obbligazioni originarie, in essere tra coppie di aderenti, estinte e sostituite da una nuova obbligazione contrattuale pari al saldo delle obbligazioni originarie. •monitoraggio delle esposizioni : informativa in tempo reale agli aderenti •politiche tariffarie : finalizzate a favorire il regolare svolgimento delle fasi finali della compensazione penalizzando le coperture tardive delle aziende incapienti 87 “Evoluzione, struttura e regolamentazione del Sistema dei Pagamenti in Italia” - Prof. Roberto Valcamonici