Al principio della storia, l’uomo
dispone soltanto dell’energia vivente,
cioè della forza dei suoi muscoli
e di quella degli animali.
Riesce poi a trasformare in fonti
energetiche l’acqua e il vento, ma per
farlo egli deve superare paure che oggi
difficilmente riusciamo ad immaginare..
Secondo la
mentalità e la
religiosità degli
antichi, quegli
elementi non sono
dominio dell’ uomo,
ma di forze
sconosciute o di
potenti dei.
L’ energia
dei
fulmini
accende
in maniera
naturale
il fuoco
L’Homo erectus impara prima a
conservare il fuoco e poi ad
accenderlo. Con la scintilla
prodotta per sfregamento di
frammenti di selce, si inaugura
l’era energetica del legno.
L’uso del fuoco non offre
solo la possibilità di
scaldarsi e cuocere il cibo,
ma l’uomo impara
anche a cuocere l’argilla
per forgiare recipienti, a
fondere la sabbia per
produrre vetro, ad
estrarre metalli dalle
rocce per costruire
strumenti ed armi.
Anche l’energia dell’acqua
trova la sua maggiore
applicazione nel mulino per
far ruotare la ruota idraulica
che mette in moto le macine
per la produzione di farina.
L’energia del vento, che prima
veniva sfruttata limitatamente
alla propulsione delle navi, è
utilizzata come forza motrice
per far girare le pale del
mulino.
Nonostante queste scoperte ed
invenzioni, il lavoro degli uomini
continua ad essere la principale
fonte energetica,
Si realizzano vere e
proprie “mega-macchine”
umane ad altissima
efficienza, per mezzo delle
quali si costruiscono
edifici monumentali.
Nel Medioevo, il grande sistema energetico
muscolare va in crisi: il prezzo degli schiavi è
proibitivo ed una forte crisi demografica provoca
una carenza di manodopera.
Vengono perfezionate macchine per produrre e
utilizzare energia a partire dalle tre fonti disponibili:
acqua (mulini e argani),
vento (mulini e velieri),
trazione animale (sono
introdotti i filamenti a
collare e la ferratura ai
cavalli, migliorando di
molto la loro efficienza).
L’enorme progresso
tecnico-scientifico che si
realizza nel
Rinascimento e nei
secoli successivi,
determina la
trasformazione delle
vecchie botteghe
artigiane in piccole
officine e aumenta la
domanda di energia:
le ruote ad
acqua si
perfezionano,
si moltiplicano,
fornendo
abbondante
energia
meccanica.
E’ grazie a Marco Polo che, vedendo
usare in Cina il carbone come
combustibile, si comincia ad usarlo
anche in Europa.
Nel 1807 viene montata
una macchina a vapore
su una nave e nel 1825
una locomotiva a vapore
muove il primo treno.
Continuano intanto in
Europa le ricerche sull’
energia nucleare e
alcuni anni dopo, nei
laboratori di ricerca, si
assiste alla fissione
dell’uranio.
Ha inizio in Inghilterra un periodo di grande
trasformazione:
la Rivoluzione Industriale.
Ben presto questa si dilaga anche negli altri paesi europei, ma …
… i nuovi metodi di
produzione industriale
hanno esigenze
energetiche altissime
ed ecco arrivare sulla
scena i nuovi grandi
protagonisti
dell’energia: il
petrolio, i motori a
scoppio e l’elettricità
Energia, nel ventesimo secolo, significa
essenzialmente petrolio, una risorsa non
rinnovabile. Si creano forti pressioni da parte delle
compagnie petrolifere per esercitare un maggior
controllo su questo combustibile.
Il continuo e crescente
sviluppo delle attività porta
ad una richiesta di energia
sempre maggiore; scienziati
e tecnici sono alla continua
ricerca di fonti e cercano di
perfezionare lo sfruttamento
di quelle conosciute.
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Energy story - Provincia di Sondrio