Le Conseguenze
dell’Incendio
Evoluzione degli ecosistemi
Ogni ecosistema è soggetto nel tempo a
modificazioni sia nelle componenti strutturali che
nei processi. In un certo senso si può dire che esso
nasca, cresca e maturi. Questo processo di
evoluzione prende il nome di SUCCESSIONE
ECOLOGICA
La Successione Ecologica
può essere quindi definita come lo svolgimento
ordinato di cambiamenti nella comunità, tali
cambiamenti hanno una direzione e sono pertanto
prevedibili.
Durante una successione l’ecosistema evolve
attraversando diversi stadi intermedi: STADI
SERALI o SERE
Per poi raggiungere uno stato finale di
maturità ad elevata stabilità: CLIMAX
La Successione Ecologica
Il climax (dal greco klímaks, "scala") rappresenta lo stadio
temporaneamente finale dell'evoluzione di un ecosistema in
una successione ecologica, un punto di equilibrio dinamico
con l’ambiente.
In realtà, è molto difficile determinare sul campo una
comunità di climax stabile.
Solitamente si riesce solo a porre in evidenza che la velocità
di variazione della successione diminuisce fino al punto in
cui ogni cambiamento diventa impercettibile all’occhio
dell’osservatore.
La Successione Ecologica
SUCCESSIONI PRIMARIE
si costituiscono in ambienti che precedentemente
non erano ancora stati mai colonizzati da
organismi, aree sterili in cui le condizioni di
esistenza non erano state all’inizio favorevoli
come ad esempio una duna di sabbia di recente
formazione.
La Successione Ecologica
SUCCESSIONI SECONDARIE
si riferiscono allo sviluppo di comunità in un
ambiente già colonizzato, in luogo in cui la
disponibilità di elementi biologici e le condizioni di
esistenza sono già favorevoli, ma che ha visto
distrutto, in tutto o in parte, il proprio patrimonio
vegetale a seguito di un disturbo più o meno
intenso, ad un sopraggiunto stress ambientale,
come
ad
esempio
campi
coltivati
e
successivamente abbandonati, prati arati, foreste
abbattute, boschi distrutti da incendi.
Gli incendi
I dati del Corpo Forestale- Legambiente
La vegetazione in Italia è costantemente minacciata dal
fuoco, ogni anno vengono distrutte decine di migliaia di
ettari di bosco e macchia.
Nel quadriennio 2003/2006 si sono verificati 35350
incendi boschivi per una superficie complessiva di
240000 ettari
Gli incendi
Cause Dolose e Volontarie
Concepite e determinate dalla volonta’ di uomini che a basso prezzo (il costo di un
fiammifero) ottengono benefici personali per i quali la societa’ paghera’ prezzi altissimi
(distruzione di un bosco) per tempi molto lunghi (ricostruzione del bosco).
•Incendi da cui gli autori sperano di trarre profitto
•distruzione di massa forestale per la creazione di terreni coltivabili e di pascolo
a spese del bosco.
•bruciatura di residui agricoli, quali stoppie e cespugli, per la pulizia del terreno,
in vista della semina;
•Incendio del bosco per trasformare il terreno rurale in edificatorio;
•Incendio del bosco per determinare la creazione di posti di lavoro.
•In relazione alle attività di ricostituzione e di spegnimento
•Impiego del fuoco per operazioni colturali nel bosco, per risparmiare mano
d'opera;
•Incendio nel bosco per perseguire approvvigionamento di legna.
Gli incendi
Cause Dolose e Volontarie
•Incendi da cui gli autori non ritraggono un profitto concreto
•Risentimento contro azioni di esproprio o altre iniziative dei pubblici poteri;
•Rancori tra privati;
•Proteste contro restrizioni all'attivita’ venatoria;
•Proteste contro la creazione di aree protette e I'imposizione dei vincoli ambientali;
•Atti vandalici.
•Incendi provocati da piromani
II piromane e’ una "persona che da’ fuoco a qualsiasi oggetto per scaricare la sua
angoscia interiore".
Senza dubbio la piromania e’ una patologia poco frequente, il cui rapporto con gli
incendi rurali in Italia e’ molto scarso.
Gli incendi
Cause Colpose o Involontarie
•mozziconi di sigaretta lanciati dalle automobili
•scarsa cura nello spegnimento dei fuochi accesi in agricoltura o
durante i pic nic
•cocci di bottiglie che lasciati a terra fungono da lento e danno origine
a fenomeni di autocombustioni
Gli incendi
Cause Naturali
Legate all'azione
autocombustione.
innescante
di
eruzioni
vulcaniche,
fulmini,
Gli incendi
L’impatto sull’ecosistema bosco
Incendio di chioma
Si sviluppa soprattutto nei
boschi di conifere e distrugge
tutto l’apparato fogliare
dell’albero. Vista l’incapacità
delle conifere di rigettare dal
ceppo o dalle radici,
solitamente tutti gli alberi
risultano irrimediabilmente
persi.
Gli incendi
L’impatto sull’ecosistema bosco
Incendio
sotterraneo
Interessa solo le sostanze
organiche presenti sotto il
livello del suolo (humus
decomposto, torba ecc.). La
combustione è lenta e
senza fiamma. Può
danneggiare seriamente
alberi e suolo, ma è di solito
di ridotte estensioni
Gli incendi
L’impatto sull’ecosistema bosco
Incendio di
superficie
Interessa la lettiera, rami
tronchi ed erbe presenti sul
suolo.Il fronte avanza
rapidamente e i tronchi
possono subire danni letali.
Dopo il passaggio del fuoco il
suolo si presenta privo di
lettiera e coperto da uno stato
di cenere che lo sigilla e
impermeabilizza senza però
proteggerlo dall’erosione.
Gli incendi
Effetti sul suolo.
•Impermeabilizzazione della superficie del suolo e aumento
del deflusso superficiale e dell’azione erosiva dell’acqua,
Questo influsso è tanto maggiore quanto più intenso è il
fuoco.
Gli incendi
Effetti sul suolo.
•Erosione di materiale solido di superficie, formazione di tipici
microsolchi erosivi dovuti all’impatto delle gocce di pioggia sulla
superficie nuda del terreno e creazione di solchi e trincee di
erosione a causa dell’acqua di ruscellamento superficiale.
•Dilavamento di molte sostanze nutritive presenti nel suolo e nelle
ceneri di combustione.
•Aumento significativo dell’attività dei microrganismi del suolo.
Gli incendi
Effetti sulla copertura vegetale
Alcune specie arboree esercitano una difesa attiva contro il fuoco
grazie all’effetto isolante della parte più esterna della corteccia.
La
quercia
da
sughero
(Quercus
suber), è isolata da
una corteccia che
può raggiungere più
di 10 cm.
Se vi è stata la
"decortica", le querce
incendiate
reagiscono
emettendo polloni
dalla base del fusto.
Gli incendi
Effetti sulla copertura vegetale
Esistono anche meccanismi di difesa passiva che
consistono nella capacita di rigenerarsi dopo aver subito
una distruzione parziale o totale delle parti aeree.
Riproduzione vegetativa a
partire dalla ceppaia o dalle
radici.
Riproduzione da seme.
Il seme di
betulla portato
dal vento
colonizza l’area
bruciata.
Gli incendi
Il pino
I semi dei pini sono racchiusi
in pigne dalle squame
fortemente lignificate, che
spesso cadono al suolo
ancora chiuse.
Il fuoco non riesce
generalmente a danneggiare
i semi, efficacemente protetti,
ma le temperature elevate
che si raggiungono causano
l'apertura delle pigne
favorendo la dispersione dei
semi stessi che ben si
adattano a condizioni di
suolo scoperto, privo di
copertura vegetale.
Gli incendi
Le specie pirofile
Sono specie che hanno spinto all’estremo l’adattamento
al fuoco (pyros=fuoco, philos=amante di). Lo choc
termico causato dalle fiamme e le condizioni ambientali
create dal fuoco sono condizioni d’importanza vitale per
queste specie.
Cistus salviifolius
Geopyxis carbonaria
Gli incendi
La vegetazione dopo il fuoco.
1° anno: poche specie, con
predominanza di quelle che si
riproducono per via vegetativa.
2°-3°anno: la ricchezza floristica
raggiunge valori massimi.
5° anno: stabilizzazione
Il ritorno ad uno stadio identico a
quello che esisteva prima del
passaggio del fuoco è rapido: in
certi casi, 10-12 anni.
di LOUIS TRABAUD
nrs, Centre d'Ecologie Fonctionelle et Evolutive - Montpellier
Ciò è dovuto alla presenza di
specie estranee alla comunità che
spariranno in seguito, eliminate
dalla competizione esercitata dalle
specie endogene
Gli incendi
La vegetazione dopo il fuoco.
La felce aquilina (Pteridium aquilinum) domina il paesaggio dopo l’incendio.
Gli incendi
La prevenzione.
•Monitoraggio e sorveglianza
•Personale specificatamente addestrato
•Il fuoco prescritto
•I viali tagliafuoco
•Educazione scolastica
•Corretta informazione
…solo laddove la gente può vedere nel bosco un bene capace di
molteplici funzioni (assorbimento della C02 atmosferica, produzione di
legname, protezione idrogeologica, fruizione turistica, conservazione
della biodiversità ecc.), si può sperare che il bosco non "bruci“…
MARCO BORGHETTI Cattedra di Ecologia Forestale - Università della Basilicata
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La successione secondaria dopo l`Incendio