Settimanale di 29 novembre 2013 attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 43 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola accendi il Natale con aleluna Birol Kiran e Alessandra Carretti Paolo Brofferio nuovo giardino d’inverno per il romeo Daniela Mammi “noi abbiamo detto no alle slot machine” Il momento più atteso dell’anno è alle porte. E, come da tradizione, il Natale è un’occasione speciale per manifestare il proprio affetto a chi abbiamo vicino, con un dono. Per immergersi nella calda magia del Natale, aleluna Luci & Colori, in corso Roma 34, è il luogo che fa per voi. il guru horst wein ha fatto lezione in città 29.11.2013 n° 43 2 Libri da non perdere! Tra le righe... Via Unione Sovietica: rogo nel ‘biscione’ Il secolo dell’orso Di Roberto Franchini “ Nel dicembre del 2006 allo zoo di Berlino nascono due orsi polari. Non accadeva da più di trent’anni. Uno dei due cuccioli, al quale viene dato il nome di Knut, diviene in poco tempo una star globale. Knut è la punta di un iceberg nascosto sotto il pelo dell’acqua, la spia di un sentimento che vibra nascosto negli animi e nelle anime di milioni di persone, l’elemento scatenante di una breve ma contagiosa malattia collettiva. Knut è il primo animale a divenire un “trademark”, ovvero un marchio registrato. Eppure, la Knutmania, come viene subito definita, non può essere liquidata come una mera invenzione del marketing; al contrario, la scienza e l’anima del commercio si sono impadroniti con notevole rapidità e agilità di un bisogno collettivo che era emerso a lato delle loro indagini di mercato. Hanno capito che esisteva una domanda latente da soddisfare. Il secolo dell’orso del modenese Roberto Franchini cerca di descrivere la punta dell’iceberg e di tuffarsi nelle acque del passato per definire i contorni della parte nascosta: una parte ampia, frastagliata e scavata da fenditure e crepacci. Quell’iceberg, uno dei tanti che lentamente fluttuano nel mare, è l’ammasso di significati che l’orso ha assunto nel tempo. “La mia ricerca di sub o di palombaro - spiega l’autore - non vuole raccontarvi i mutamenti interni a quei significati, quanto tentare di utilizzare quei mutamenti per dare senso ai cambiamenti delle nostre società. Insomma, questo libro è dedicato all’orso, ma non parla dell’orso: parla di noi”. Frase della settimana... “Si è discusso e alla fine si è deciso a maggioranza di seguire la linea del buon senso: fondo cassa comune di 1 euro a bambino, un genitore volontario che, di settimana in settimana, si occupa di comprare un cassa d’acqua in bottiglia per tutti e l’impegno a rifare il punto della situazione tra qualche mese”. Dichiarazione di un genitore della sezione 3 anni della Scuola Berengario tratta dal sito di Tempo, www.temponews.it relativamente alla somministrazione di acqua in bottiglia nelle mense scolastiche. U n rogo ha illuminato nuovamente quello spaccato di periferia degradata che è via Unione Sovietica a Carpi, in particolare quell’edifico che era soprannominato ‘il biscione’ e oggi non è altro che un palazzo ‘ghetto’. Le fiamme sono divampate al primo piano al civico 4 venerdì alle 22.30 e hanno divorato vecchi divani,materassi, scarpe, indumenti, bottiglie: i resti dei bivacchi che si tenevano in questi locali abbandonati, dove un tempo c’era una palestra coi suoi attrezzi per il fitness. Il fumo ha invaso le scale dei sei piani costringendo le 120 persone che vi abitano a scendere in strada per trascorrervi le ore fino alle 3. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato che il fuoco compromettesse la struttura a cui non è stata revocata l’agibilità ma quattro bambini e un’anziana sono rimasti leggermente intossicati e ricoverati in ospedale. Qui, dove abitano per lo più stranieri e si sente ancora forte l’acre odore del fumo, le persone si chiedono quale sia stata l’origine dell’incendio (forse un mozzicone di sigaretta) e cosa accadrà la prossima volta. Perché l’incuria ha segnato in modo irreversibile, giorno dopo giorno, questo edificio, un tempo sede di attività commerciali e imprenditoriali. Ora le attività hanno murato porte e finestre, e il ‘biscione’ è uno scheletro privo di vita in cui trovano rifugio senza tetto e disperati che, oltrepassata la porta senza serratura, in questi locali senza luce si mettono a bere birra e vodka. Le famiglie che abitano negli altri appartamenti chiedono misure di sicurezza e controlli per non dover vivere in balia del degrado. Le luci di Natale non arriveranno fin qui a illuminare questo angolo buio della città, da dimenticare in fretta. Almeno fino a quando non si verificherà un altro incendio... Sara Gelli Il graffio La Iena Liberiamo l’ostaggio. Chi, Muzzarelli? No, il popolo emiliano. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 27 novembre 2013 29.11.2013 n°43 L a pioggia non ha fermato i tanti carpigiani che, lo scorso 23 novembre, si sono ritrovati nel centro storico di Carpi, in occasione del primo sabato dedicato alle iniziative che, organizzate da Carpi C’è, ConCarpi e Comune di Carpi condurranno, da qui a quattro settimane, al Natale. Accendi il Natale, questo il nome dell’evento che ha illuminato il centro e, in particolare, per la prima volta nella storia della città, l’intero complesso di Palazzo Pio. Molto apprezzato l’intrattenimento dei talentuosi artisti di strada delle Invasioni Lunari che, tra lo stupore dei partecipanti, hanno animato il portico di Palazzo Scacchetti con la loro arte surreale ed elegante. Applauditissimo anche il giovane tenore Matteo Macchioni che, con la sua voce potente e inconfondibile, ha intonato, dal balcone del Municipo di Palazzo Scacchetti, classici natalizi quali Happy Christmas di John Lennon, l’Adeste fideles, White Christmas e Santa Claus is coming to town di Frank Sinatra. 3 Tante persone in centro storico per l’accensione delle luminarie di Palazzo Pio, in occasione dell’avvio delle iniziative in vista del Natale Il cuore di Carpi brilla di nuova luce In chiusura, il sindaco Enrico Campedelli ha ricordato come occorra “fare comunità tutti insieme, trovando insieme la strada per uscire dalle conseguenze lasciate dal terremoto. Solo un anno fa eravamo qui con preoc- cupazioni ben diverse e ora, pur tra tante difficoltà, con i cantieri avviati e, alcuni, come quello del Teatro, già ultimati, possiamo dire di essere riusciti a ripartire”. Il vescovo Francesco Cavina ha invece espresso l’au- gurio che la luce che illumina il centro possa essere il simbolo di quella che illumina le nostre vite; dopo di che si è proceduto a illuminare il Palazzo, con la suggestiva accensione delle luminarie. Questa giornata ha dato il via alle iniziative per il periodo natalizio. Il prossimo fine settimana, nel pomeriggio di sabato 30 novembre, sarà contrassegnato da una nevicata di musica, che scenderà sulle vie direttamente dai balconi del centro storico. L’iniziativa è stata molto apprezzata lo scorso anno, tanto da essere richiesta a gran voce anche per l’edizione 2013: in occasione di Christmas Vertical Music, a esibirsi non saranno solo Dj, ma anche musicisti con performance live. “Ammirare Palazzo Pio scintillante di luci – ha commentato l’assessore all’Economia e Centro storico del Comune di Carpi, Simone Morelli – è qualcosa che va ben oltre la pur intensa emozione alla vista di tanta bellezza. E’ il simbolo di una città che non solo vuole, ma riesce, a tornare a splendere, a lasciarsi alle spalle le ferite del terremoto, a superare i traumi e le paure di questi anni, per andare incontro al futuro con uno sguardo ottimista e la voglia di esserne protagonista. Di giocare un ruolo attivo anziché passivo. L’iniziativa di oggi, così come tutte quelle organizzate per il Natale da uno staff giovane e con idee comunicative forti, è insieme punto d’arrivo e di partenza. Arrivo di un percorso snodatosi durante lunghi mesi nel corso dei quali è stata sperimentata, praticata e messa a punto una prassi di collaborazione tra i vari attori del centro storico che - esercenti su tutti - hanno imparato a lavorare insieme. Hanno compreso che solo uno sforzo collettivo e diretto alla stessa meta è costruttivo. Tutto questo è soltanto l’inizio del rilancio di Carpi, che tornerà sempre più a distinguersi e a eccellere, ripartendo proprio dalla parte più importante, ovvero dal proprio cuore. Un centro storico bello, pulito, vivibile, con un arredo urbano studiato sin nel dettaglio e pieno di persone che partecipano è un modo di costruire quella coesione sociale che tutti invocano. Desiderare una Carpi sempre più bella non dev’essere considerato né sogno né, tantomeno, tabù, bensì una pratica quotidiana. Per ottenere tale risultato occorre crederci. Tutti insieme”. 29.11.2013 n° 43 4 In vendita anche a Carpi il calendario 2014 del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena Protagonisti gli animali salvati dai volontari C ivette, barbagianni, assioli, volpi, moscardini e gallinelle d’acqua sono alcuni degli animali protagonisti delle fotografie pubblicate nel calendario 2014 del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena, in vendita al costo di 5 euro in alcune edicole di Modena e in libreria a Carpi. Si tratta di esemplari salvati di recente dai volontari del Centro in situazioni di difficoltà, feriti o investiti lungo le strade, curati nella sede del Centro in via Nonantolana 1217, quindi liberati o trasferiti in habitat naturali adatti. E’ possibile acquistare il calendario anche a Carpi, presso la Libreria Mondadori in Piazza Martiri. Tutte le informazioni sui Sabato 30 e domenica 1° dicembre i volontari della Lipu - BirdLife Italia saranno in Piazza Martiri Un Natale per la natura S abato 30 e domenica 1° dicembre i volontari della Lipu - BirdLife Italia saranno in piazza in occasione dell’iniziativa Un Natale per la Natura, la campagna che sostiene i progetti dell’associazione a favore dei luoghi naturali più importanti e preziosi d’Italia. Per l’evento la Sezione Lipu Carpi sarà presente in Piazza Martiri in entrambe le giornate dalle 9 alle 18. I volontari offriranno, in cambio di una donazione, punti vendita e modalità di acquisto (è possibile anche ricevere il calendario direttamente a casa per posta) sono disponibili nel sito www. centrofaunaselvatica.it. Il calendario finanzia l’attività dell’associazione per il salvataggio e la cura degli animali selvatici in difficoltà che viene effettuata sulla base di una convenzione con la Provincia di Modena. All’interno del calendario, inoltre, sono proposti alcuni consigli utili sui comportamenti quotidiani e le piccole attenzioni che possono salvare la vita di un animale: dalla cura del proprio giardino, rispettando la fauna selvatica, ai comportamenti da tenere quando si avvista un animale ferito. prodotti biologici come le lenticchie e la pasta biologica prodotte dalla Cooperativa La Terra e il Cielo, e il vino biologico Super- Il Comitato No Inceneritori ha dato il via a una raccolta firme per dire no alla realizzazione nel Comune di Correggio degli impianti di produzione di energia a biomasse previsti da Amtrade Italia Gli ambientalisti carpigiani insorgono N ic, il Comitato No Inceneritori ha ufficialmente dato il via, lo scorso 25 novembre, a una raccolta firme per dire no alla realizzazione nel Comune di Correggio degli impianti di produzione di energia a biomasse previsti dal piano industriale di Amtrade Italia. Chi vorrà firmare potrà farlo in tre punti di raccolta: presso Marchi Musica, in via Genova 7, presso l’Ufficio V&P Consulenze in via Ciro Menotti 26 e, infine, presso la Tabaccheria Guandalini in Piazzale Gorizia. Le firme raccolte andranno a completamento delle diffide che i comitati correggesi (Comitato Ronchi per l’Ambiente e Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino in Rio) stanno già preparandoper poi inviarle a Comune, Provincia, Regione, Arpa e aziende. bio, prodotto dall’azienda vinicola Decordi, il tutto in una bellissima confezione in cartone riciclato. Con Un Natale per la Natura la Lipu intende tutelare le aree naturalistiche italiane più preziose e ricche di biodiversità, minacciate da interventi dell’uomo che spesso causano distruzione degli habitat naturali e la diminuzione o la scomparsa degli uccelli. Durante la due giorni sarà inoltre possibile firmare la petizione No ai richiami vivi nella quale l’associazione chiede il divieto di cattura e detenzione di uccelli vivi come esche per l’attività venatoria. Il 2 dicembre, alle 21, presso il Centro sociale anziani Due Ponti, il Gruppo Proposta per Carpi organizza un incontro Tuteliamo i beni comuni B eni comuni e partecipazione sono diventati ormai un mantra che pervade ogni programma politico ma qual è la realtà dei fatti sul nostro territorio? Mauro Solmi del Comitato per l’acqua di Modena e il carpigiano Roberto Galantini (in foto) del Comitato Beni Comuni di Carpi aiuteranno la cittadinanza a fare il punto della situazione a cinque anni dal referendum sulla privatizzazione di Aimag, tra impianti a biomasse, inceneritori e parchi/parcheggio. Saranno tali tematiche il fulcro del secondo incontro organizzato dal gruppo Proposta per Carpi che si svolgerà nella sala piccola del Centro sociale anziani Due Ponti in via Seneca 1/a, lunedì 2 dicembre, a partire dalle ore 21. 29.11.2013 n°43 A smentire chi pensa che il GAP - gioco d’azzardo patologico – sia solo una questione confinata alle sale scommesse, ai casinò e, in generale, a quei luoghi chiusi e anonimi nei quali si ritrovano le fasce del disagio sociale più estreme, basterebbero le parole di Pierangelo Bertoletti, psicologo del Servizio dipendenze Area Nord. “In realtà tante persone non frequentano le sale scommesse, perché li ritengono luoghi del disagio, per gente all’ultima spiaggia. E’ molto più facile vedere un’anziana signora comprare un gratta e vinci e pensare che non vi sia nulla di male. Poi, però, 20, 30 euro al giorno, o anche più, vengono spesi in bar e tabacchini e, spesso, da categorie che non navigano in situazioni di grande benessere economico”. E allora i bar con al proprio interno le slot-machine possono rivelarsi più insidiosi proprio perché, almeno all’apparenza, innocui. “Gioco 10 minuti, mi compro un gratta e vinci e mi bevo un caffè: cosa vuoi che sia?”. A chi non è capitato di sentire, all’interno di un bar o dal tabaccaio, una frase di questo tipo? Solo che poi, a volte, i minuti si sommano, sino a “Il gioco non è nel mio dna: convinto che rovini le famiglie e spinga le persone a indebitarsi pur di trovare soldi da spendere”. Daniela Mammi, Marco Malagoli e Francesco Caiola sono alcuni dei baristi carpigiani che hanno rinunciato ai guadagni legati alle slot machine Noi diciamo no alle slot! Daniela Mammi diventare ore, e la cifra spesa nel gioco supera di gran lunga non solo quella delle vincite ottenute – il 70% delle quali va ai giocatori, mentre il restante 20% circa viene diviso tra gestore del pubblico esercizio e proprietario delle macchine – ma anche la cifra giornaliera spesa in generi di prima necessità. A Carpi, stando agli ultimi dati disponibili, risalenti al 2011, sono 162 i bar che ospitano, al proprio interno, le macchinette per il gioco. A questo numero va aggiunto quello dei tabacchi, sui quali però non esistono dati ufficiali. C’è però chi ha saputo resistere all’allettante richiamo delle sirene delle slot. Una scelta non sempre semplice: “non è stata una decisione presa a cuor leggero – spiega Daniela Mammi, titolare del Francesco Caiola R icorre il 3 dicembre, anniversario della morte della carpigiana Mamma Nina, il decimo compleanno della Casa di Accoglienza Agape, che ospita – nelle tre strutture attive tra Carpi e Modena – mamme in difficoltà e i loro bambini. Per celebrare la ricorrenza, diversi sono gli appuntamenti in programma. Si comincia venerdì 29 novembre alle 19, presso la Casa Agape modenese, con la benedizione della nuova cappella. Sabato 30 novembre, alle 9.30, presso l’Auditorium Loria di Carpi, un incontro pubblico sul tema Maternità difficile. La relazione d’aiuto in contesti multiculturali, 5 Caffè De Amicis, subentrata alla precedente gestione da un paio d’anni – sono sola, Marco Malagoli Cinzia Caruso, assessore al Bilancio “Non facciamo confusione tra gli scopi dei vari tributi” “ La Tares è un’imposta relativa alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti e la normativa attuale prevede che il gettito derivante serva a coprire le spese di raccolta e smaltimento. Ci tengo poi a sottolineare che ogni riduzione tariffaria è totalmente a carico dell’ente locale e graverebbe quindi su tutti i cittadini. La percentuale di guadagno dai video-poker riservata all’erario va invece alle casse dello Stato, quindi è da lì che dovrebbero essere intraprese iniziative per premiare i gestori di pubblici esercizi che rinunciano alle slot. Nutro qualche perplessità in merito al controllo capillare sul rispetto dell’impegno preso da parte degli esercenti”. Cinzia Caruso, assessore al Bilancio del Comune di Carpi, si dice scetti- Le iniziative per i dieci anni di Agape L’opera di Mamma Nina in festa organizzato e promosso dal Centro di aiuto alla vita di Carpi e Mirandola. Domenica 1° dicembre tutte le figlie della carpigiana, accolte negli anni prima da lei stessa poi dalle consorelle Figlie di San Francesco, incontreranno Mamma Teresa Pelliccioni (in foto) alle 16, presso la Casa della Divina Provvidenza in via Matteotti 71 a Carpi. Momento conclusivo martedì 3 dicembre, 56° anniversario con due figlie di 20 e 17 anni, ho fatto dei debiti che pian piano sto ripagando e decidere di togliere le slot ha significato dover rinunciare a far studiare mia figlia all’Università, in attesa di estinguere i debiti. Ma non sopportavo di vedere un via vai di persone che si avvicendava alle macchinette. I clienti però hanno premiato la mia scelta, perché sono aumentati e il locale è molto più sano rispetto a prima”. Anche quando c’erano, Daniela lasciava le slot spente per la maggior parte del tempo, perché eticamente contraria. Per questo, racconta, i gestori delle slot, della morte di Mamma Nina e decimo compleanno della Casa Agape, la Santa Messa, alle 18.30 presso la chiesa della Sagra di Carpi. Le Case di Accoglienza Agape hanno ospitato in un decennio 269 mamme e più di 300 bambini. La prima mamma con la sua bimba fu accolta in Agape il 3 dicembre 2003, nel 2013 sono 37 quelle ospitate (dato al 31 ottobre). ca circa la possibilità di realizzare, anche alla Corte dei Pio, un’iniziativa simile a quella intrapresa da Soliera. “Sarebbe opportuna maggiore chiarezza sui tributi locali a tutti i livelli istituzionali, visto il livello di assoluta incertezza che li accomuna, tra Ici, Imu, Tari, Tasi, Trise e ora Iuc, gli enti locali sono in difficoltà e i cittadini ancor di più. Dato che la Tares è legata alla produzione dei rifiuti, in base al principio chi inquina paga, risulta poco comprensibile fare sconti, a carico di tutti i cittadini per incentivare pratiche che, con la produzione dei rifiuti, nulla hanno a che fare. Potrebbe essere interessante un’analisi a posteriori sull’esito A distanza di quasi due mesi dalla scomparsa del quindicenne carpigiano Andrea Depietri, la SG La Patria 1879, unitamente alla famiglia Depietri, vuole ringraziare tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per la creazione di una borsa di studio intitolata al giovane atleta. L’adesione al progetto, sinonimo di affetto, ma anche della volontà di poter dare un seguito al sogno di Andrea, è andata oltre ogni aspettativa. La Patria 1879, i tecnici e la famiglia di Andrea hanno individuato alcuni progetti cui indirizzeranno i fondi raccolti: acquisto di attrezzature per permettere ai futuri atleti di proseguire un lavoro di agonismo di alto livello all’interno della “Portano un po’di incasso, è vero, ma non mi va di rubare in tasca a chi è nella mia stessa situazione e spesso fatica ad arrivare a fine mese. Ora sono contenta, lavoro meglio e in modo più sereno”. notandolo, le hanno fatto qualche pressione, lamentandosi. “Portano un po’ di incasso, è vero, ma non mi va di ‘rubare’ in tasca a chi è nella mia stessa situazione e spesso fatica ad arrivare a fine mese. Ora sono contenta, lavoro meglio e in modo più sereno”. C’è anche chi, come Marco Malagoli ha deciso, spostandosi in via Pintor, di rinunciare: “quando lavoravo al Bar David in via Ugo da Carpi ne avevo tre o quattro – commenta – ma quando, quattro anni fa, ho aperto il Marco’s Bar ho deciso di escluderle a priori, perché non rientrano nella mia idea di bar, non mi piacciono e spesso disturbano i clienti che non entrano per giocare. Come se non di questa sperimentazione per vedere quanti esercenti hanno aderito perché già non avevano Cinzia al proprio interno slot e si Caruso sono dunque impegnati a non averne in futuro, e quanti hanno invece deciso, avendole già installate, di toglierle.”. Caruso fa comunque notare come il Consiglio Comunale di Carpi abbia recentemente aderito, votandola all’unanimità, alla delibera che prevede l’adesione al Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, proposta dal consigliere Paolo Gelli (Pd). Si spera in ogni caso che, oltre ad aderire a campagne per modificare la legge a livello nazionale, cosa più che sacrosanta, la politica carpigiana e il Comune possano varare un nuovo Regolamento perché, fino a quando a Roma il vento non cambierà, sui territori la puzza potrebbe aumentare parecchio. bastasse – aggiunge – sono una fonte di attrazione per i ladri”. Anche il Postal Bar, nella nuova gestione di Francesco Caiola, è ‘slotfree’. “Sono qui da poco più di un anno e quando ho preso in gestione il locale ho deciso che non ci sarebbero state slot. Il gioco non è proprio nel mio dna, e sono anzi convinto che rovini le famiglie e spinga le persone a indebitarsi pur di trovare soldi da spendere. Insomma, è una pratica che non mi appartiene e il mio bar lo rispecchia”. Il punto non è certo quello di colpevolizzare i gestori che accettano di installarle all’interno del proprio locale, dato che gli introiti derivanti possono, in tempi di magra, rappresentare una boccata d’ossigeno, quanto di proporre valide soluzioni alternative, sensibilizzare i clienti e fare appello al senso civico di ciascuno, per ricordare a tutti che in una società sana, seppure importante, il denaro non rappresenta tutto, e ci sono cose che, per denaro, non si dovrebbero vendere. Il Comune di Soliera, per esempio, ha ridotto l’importo della Tares per tutti i gestori di locali che sceglieranno di eliminare le slot, o che si impegneranno a non installarle. E dai primi dati l’iniziativa ha avuto un effetto, oltre che concreto, decisamente positivo: su 21 locali, 5 hanno aderito e detto no alle slot. Sarebbe davvero opportuno – considerato che ogni italiano, bambini compresi, spende 1.300 euro all’anno nel gioco d’azzardo legale - domandarsi se una società che accetta di ‘giocarsi’ la salute e il benessere altrui pur di racimolare fondi possa definirsi civile. Ovvero se sia sensato trattare le persone, assecondando le loro debolezze, come espedienti per fare cassa. Marcello Marchesini Borsa di studio Andrea Depietri Il sogno di Andrea continua Andrea Depietri palestra di via Nuova Ponente; sostenere attraverso delle borse di studio gli atleti meritevoli della ginnastica; stringere una collaborazione con le scuole del Comune di Carpi per portare gli alunni delle primarie il sabato mattina in palestra a far gin- nastica e, infine, dar vita a un trofeo in onore del ginnasta Andrea Depietri. Realizzare questi progetti, tutti legati al sogno di Andrea, è un modo per sentirlo ancora vicino e dare un seguito alla sua grande passione per la ginnastica artistica. 29.11.2013 n° 43 6 Sinergas è nata per promuovere il risparmio energetico e la sicurezza nell’uso del gas e, da allora, a grandi falcate, si è evoluta sino a diventare, a seguito della liberalizzazione del mercato dell’energia, una tra le prime quindici aziende italiane che vendono gas ed energia elettrica Sinergas: una bella storia italiana L a sua, è una storia iniziata 25 anni fa, ma il cammino di Sinergas prosegue a grandi passi verso il futuro. “La nostra è una storia virtuosa. Abbiamo avuto momenti difficili - spiega il presidente del Consiglio di Amministrazione, Adelmo Bonvicini - ma li abbiamo superati. Vi sono tanti tipi di imprese, credo però che la vera differenza non stia nella loro natura costitutiva, bensì nelle loro caratteristiche intrinseche: la dedizione e la qualità delle persone che vi operano, la visione strategica, la cura del cliente... le imprese sono soggetti vivi. Sinergas è nata per promuovere il risparmio energetico e la sicurezza nell’uso del gas e, da allora, a grandi falcate, si è evoluta e innovata, sino a diventare, a seguito della liberalizzazione del mercato dell’ener- Da sinistra Costi, Muzzarelli, Campedelli, Bonvicini e Sapelli gia nel 2002, una tra le prime quindici aziende italiane che vendono gas ed energia elettrica. Quella di Sinergas - prosegue Bonvicini - è una bella storia: abbiamo dimostrato in modo inequivocabile di essere vitali, di saper produrre valore e di riuscire a stare sul mercato”. A fare la differenza e a premiare l’operato di Sinergas, commenta il sindaco di Carpi, Enrico Campedelli, “è il rapporto di fiducia che la società ha instaurato coi cittadini. Sinergas è l’azienda del territorio, ciò le ha permesso di mantenere i propri clienti anche in un regime sempre più competitivo di libero mercato”. Sinergas, nata come consorzio nel 1988 a Mirandola, “Io, l’ostaggio di Errani” S i è presentato così Giancarlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività Produttive, nel corso dell’assemblea organizzata da Sinergas per i suoi 25 anni. Il politico infatti non ha rinunciato alla tentazione di spendere due paroline sulla gestione del post sisma. “Sono convinto che sul terremoto stiamo facendo un mezzo miracolo: la nostra Regione sarà un esempio per l’Italia”. E parlando di economia, Muzzarelli è lapidario: “la nostra è robusta e ce la fa nonostante la crisi e il terremoto”. Il segreto? “Non farsi prendere dalla sindrome del semaforo rosso: ovvero abbandonarsi alla paura di non farcela, ripiegandosi su se stessi”. Politichese. oggi è una fiorente S.p.A con sede a Carpi, conta 90mila clienti in quattro regioni italiane e un fatturato pari a 124 milioni di euro (2012). Il sisma ha “provocato qualche scossa dal punto di vista finanziario - ammette il presidente Bonvicini - il 29 maggio 2012 infatti, in un sol colpo, abbiamo perso circa 3.000 contatori tra Emilia e Lombardia, dove vive il N on è certo uno di quelli che le manda a dire, Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica all’Università di Milano. Nel commentare le luci e, soprattutto, le ombre della liberalizzazione dei mercati energetici, il professore ha speso parole dure, pesanti, nel confronti di una politica “ingessata” se non “corrotta” e di un’Autorità per l’energia e il gas “la cui incapacità tecnica si palesa giorno dopo giorno”. Il bilancio di questi primi dieci anni di liberalizzazione è piuttosto impietoso a causa della “rigidità della struttura dell’offerta” e della “mancanza nel nostro Paese, di una politica industriale energetica”. L’Italia, ci ha ricordato Sapelli, è la nazione con il più alto grado di frammentazione degli operatori in settori strategici delle filiere. A partire dal gas. Da un lato, è vero, sta il gigante dell’Eni, il principale interlocutore dell’estrazione all’estero e dello stoccaggio in Italia del gas naturale, seguito da Edison ma, “se guardiamo alle concessioni per la 90% della nostra clientela. Vorrei anche sottolineare come, nonostante l’Autorità per l’energia e il gas avesse previsto una moratoria sul pagamento delle bollette nei comuni del cratere, una buona parte di clientela ha continuato a pagare regolarmente. Un importante segno di eticità e fidelizzazione. A fronte del default di alcuni grossi clienti però, abbiamo “La nostra è una storia virtuosa. Abbiamo avuto momenti difficili ma li abbiamo superati. Vi sono tanti tipi di imprese, credo però che la vera differenza non stia nella loro natura costitutiva, bensì nelle loro caratteristiche intrinseche: la dedizione e la qualità delle persone che vi operano, la visione strategica, la cura del cliente”. ancora alcune sofferenze sui crediti”. Fornitore integrato di energia elettrica e gas naturale, Sinergas ha deciso di festeggiare i suoi primi 25 anni di attività “insieme ai suoi clienti”. conclude Adelmo Bonvicini. “A coloro che, alla data del 16 dicembre 2013, anniversario della costituzione della società, hanno sottoscritto un contratto standard di fornitura di gas sul libero mercato, verrà garantito uno sconto pari a 1 cent per ogni metro cubo di gas acquistato durante il 2014”. Jessica Bianchi Il professore ordinario di Storia economica all’Università di Milano, Giulio Sapelli, descrive luci e ombre della liberalizzazione dei mercati energetici “Una politica industriale energetica non è più rinviabile” Giulio Sapelli distribuzione sono ben 700, le municipalizzate e le compagnie private, con perdite di efficienza e incapacità di acquisire masse critiche”. Il nostro Paese è anche la terza nazione in Europa per consumo di gas naturale ma “fortissima è la nostra dipendenza dall’estero”, avverte Sapelli. Il gas infatti è la seconda sorgente energetica della nazione con un’incidenza del 31,4% sul totale, ma solo il 18% è di origine nazionale, mentre il 29% viene importato dalla Russia, il 28% dall’Algeria, il 19% dal Nord Europa e il rimanente 6% è composto dalle importazione di gas naturale liquefatto. E il gas rimane un fattore essenziale per la produzione industriale dell’energia elettrica. “Pensare che modificando i volumi veicolati e gli attori che li trasportano, si possa ottenere a un abbassamento del prezzo del gas e dell’elettricità è quanto meno illusorio. I problemi sono strutturali e vanno ben oltre la possibilità di accesso alle reti, sia del trasporto che dello stoccaggio del gas: la riduzione dei prezzi garantendo gli stessi livelli di sicurezza e di universalità del servizio, non si ottiene solo con la liberalizzazione. E’ necessario un aumento delle quantità prodotte. Occorre un incremento degli accessi per quanto riguarda i terminali di liquefazione del gas. Bisogna dare prospettive all’investimento privato in questo settore, interrompendo una tendenza al disimpegno che diviene strutturale. Si lavora e si investe sul trading, non si investe per costruire nuove centrali, nuovi impianti”. Una politica industriale energetica non è più rinvia- bile, prosegue il professore, “per garantire all’industria e alle famiglie di questo Paese un futuro energetico meno caro ma sicuro, così come è stato garantito per tanti anni. Questo nella consapevolezza che nell’energia, settore tecnologico con investimenti a lungo termine, i mercati ottimali non possono non essere oligopolistici sia alla fonte dell’estrazione, sia nella produzione, mentre solo la distribuzione può vedere sorgere popolazioni organizzative più numerose senza rischiare un’inevitabile inefficienza”. Insomma “il malinteso senso di concorrenza, in Italia, ha fatto superare le ragioni dell’efficienza. Il Governo deve con urgenza agevolare processi di aggregazione, affinché la filiera venga gestita da soggetti forti, con una concreta e importante capacità di investimento. Solo in questo modo la distribuzione del gas sarà moderna, sicura ed efficiente”. Impietosa la chiosa finale del professor Sapelli, secondo cui si sarebbe ingenerata una serie di “consolidamenti inefficaci governati da imprese assistite e da classi politiche corrotte quanto e più di prima. Il fallimento della liberalizzazione del gas in Italia si è quindi riverberato negativamente sulle comunità locali, colpendo duramente sia il tessuto economico (le imprese) che le famiglie. La crisi economica in corso non potrà che aumentare i disagi sociali generati da una serie di posizioni ideologiche senza alcun fondamento scientifico e senza rispetto della moralità pubblica. Una grande tradizione di cui l’Italia liberale e socialista era un tempo orgogliosa è stata travolta e umiliata”. J.B. 29.11.2013 n°43 7 sullo smaltimento in emilia romagna di rifiuti provenienti da altre parti di italia, l’assessore regionale muzzarelli è cauto: “ognuno deve fare la propria parte per dare risposte sul tema”. A Fossoli i rifiuti diventano risorsa L a nuova sezione di digestione anaerobica dell’impianto di compostaggio di Fossoli è stata inaugurata ufficialmente sabato 23 novembre. Alla presentazione dell’impianto e al taglio del nastro hanno partecipato i vertici di Aimag e le autorità locali. Il presidente di Aimag Mirco Arletti e il direttore generale Antonio Dondi hanno ricordato l’impegno dell’azienda che, da anni, porta avanti politiche di smaltimento e recupero di risorse dai rifiuti, investendo in tecnologie innovative. Paolo Ganassi, dirigente Servizi Ambientali di Aimag, ha poi spiegato nei dettagli come funziona la nuova sezione anaerobica, che si colloca a monte dell’impianto di compo- Sabattini, Campedelli, Muzzarelli e Arletti staggio, e grazie alla quale si ottengono due prodotti: il biogas, da cui si ricaveranno, tramite un cogeneratore, 4,8 milioni di kWh all’anno di energia elettrica, e il “digestato”, che viene conferito alla sezione aerobica dove prosegue il trattamento per diventare compost di qualità. Il risultato raggiunto è anche merito del lavoro di Elisa Semeghini, responsabile area impianti di Aimag, che è intervenuta durante la presentazione per ringraziare le numerose persone adoperatesi nella realizzazione di questo nuovo sistema. Il sindaco di Carpi Enrico Campedelli ha sottolineato l’importanza dell’impianto per il territorio: “spesso si parla in modo negativo di questa zona di Carpi, per la concentrazione di impianti che si occupano in diversi modi del trattamento dei rifiuti e del recupero di materiali; invece si tratta di una realtà che forse non ha eguali a livello nazionale. Una realtà che dev’essere valorizzata, perché i rifiuti possono diventare un’opportunità: con le scelte giuste si creano posti di lavoro, si recuperano risorse, e tutto questo nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone”. Per il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini è importante che le istituzioni si impegnino per rendere i cittadini più consapevoli dei miglioramenti avvenuti negli anni nei nostri territori grazie alle politiche ambientali locali e alle scelte fatte in materia di gestione dei rifiuti. All’inaugurazione era presente anche l’assessore regionale alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli; la Regione ha investito 800.000 euro nella nuova sezione dell’impianto di Fossoli, che è costata complessivamente 8 milioni. L’assessore ha elogiato il lavoro fatto sul nostro territorio in tema di green economy e di smaltimento intelligente dei rifiuti: “questo è un esempio virtuoso, e si colloca nell’ambito della strategia che l’Emilia Romagna sta seguendo; il nuovo Piano dei rifiuti, che la Regione sta sviluppando in queste settimane, va nella direzione del riuso, del riciclo e del recupero dei rifiuti in impianti di qualità come quello di Fossoli, incentivando al massimo la raccolta differenziata e bruciando nei termovalorizzatori la parte di indifferenziato rimanente, in modo da ricavarne energia. Dobbiamo lanciare un’operazione energetico-ambientale forte, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza regionale e di essere in prima fila in Europa nell’innovazione”. Muzzarelli ha anche affermato che il nostro esempio dovrebbe essere seguito a livello nazionale: “è assurdo che il nostro Paese spenda milioni di euro per mandare i rifiuti a bruciare in Olanda o in Germania, infrangendo tra l’altro i vincoli comunitari e in- correndo così in sanzioni europee”. Proprio nei giorni scorsi il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha presentato un ddl, collegato alla legge di stabilità, in cui viene proposto il monitoraggio degli inceneritori a livello nazionale, con l’intento di creare una rete integrata, in modo da sfruttare nel modo migliore gli impianti esistenti. Se approvata, una programmazione di questo tipo potrebbe implicare anche lo smaltimento in Regione di rifiuti provenienti da altre parti d’Italia, e alcuni Sindaci emiliano romagnoli (tra cui il primo cittadino di Modena, Giorgio Pighi) stanno già esprimendo il loro dissenso. Muzzarelli al riguardo è cauto: “noi pensiamo che il Governo dovrà fare prima una verifica con le Regioni, sul piano dei rifiuti e dell’energia, perché noi siamo disponibili a ragionare in un quadro complessivo nazionale, ma riteniamo che tutte le Regioni debbano fare la propria parte per dare risposte sul tema”. Laura Benatti Irremovibile la posizione del Comitato per Cortile: “il problema legato alla ricollocazione dei sinti dopo lo sgombero del Campo Nomadi di via Nuova Ponente non può essere scaricato in toto sulle nostre spalle. Noi non ci stiamo”. Operazione sinti: Cortile non ci sta! “ Cortile non è la frazione Cenerentola di Carpi. Il problema legato alla ricollocazione dei sinti dopo lo sgombero del Campo Nomadi di via Nuova Ponente non può essere scaricato in toto sulle nostre spalle. Noi non ci stiamo”. Appare davvero irremovibile la posizione del Comitato per Cortile: “i nomadi devono essere distribuiti nel tessuto urbano carpigiano e non concentrati qui, tra via Dei Fuochi e l’ex scuola”, commenta il portavoce Vanel Salati. All’assemblea pubblica indetta nei locali dell’Arci della frazione, lo scorso 20 novembre, erano presenti oltre 150 cittadini infuriati per le condizioni in cui versa il paese. “Il direttore generale del Comune di Carpi, Giordano Corradini, nell’intervista pubblicata sulle colonne del vostro settimanale ha dichiarato che tra le richieste avanzate dai residenti dell’area di via Dei Fuochi, vi sarebbero più illuminazione e il contributo da parte delle famiglie nomadi alla gestione della strada. Non sappiamo con che cortilesi abbia parlato... Qui i problemi sono ben altri”. A partire dallo stato in cui versano le strade: “sfido chiunque a percorrere via Griduzza e a sentirsi sicuro! Buche e avvallamenti rendono l’asse viario estremamente pericoloso per gli automobilisti (per non parlare dei ciclisti) e, con l’arrivo delle rigide temperature invernali, il manto stradale sarà ancor più sdrucciolevole a causa del ghiaccio”. Tra le note dolenti evidenziate dai cortilesi vi è anche la chiusura dell’ufficio postale: “in frazione la posta arriva ogni due o tre giorni. Un disagio a cui occorre porre rimedio immediatamente”. Anche sul fronte farmacia nulla si muove e le serrande continuano a restare abbassate: “il locale è stato assegnato ma son passati mesi e nessuno ci dice nulla. Perchè la farmacia è ancora chiusa? Una frazione come Cortile deve poter contare su tale servizio”, prosegue Salati. A scaldare gli animi vi sono anche la lentezza della ricostruzione post sisma (“a Cortile ci sono ancora una quindicina di sfollati che non sono tornati alle loro abitazioni e qualcuno dorme in garage”) e il fatto che numerose case coloniche, non essendo allacciate alla rete acquedottistica, si servano ancora di pozzi per l’approvvigionamento di acqua. “Insomma - aggiunge Vanel Salati - di problemi ne abbiamo già abbastanza, non crede?”. Quella dei nomadi, si sa, è una vera e propria gatta da pelare ma i cortilesi non mollano. Durante l’assemblea sono già stati raccolti 1.187 euro per coprire le spese legate al ricorso al Tar ma i cittadini stessi hanno proposto di organizzare cene di autofinanziamento per racimolare ulteriori fondi: “giusto per mettere le mani avanti”, continua Salati. Al centro del ricorso vi è innanzitutto la contestazione dell’urgenza dell’ordinanza di sgombero: “la situazione del campo infatti - spiegano i componenti del Comitato è annosa e cronica e non ha quindi alcun carattere d’urgenza”. Altro nodo cruciale è quello relativo ai vincoli territoriali cui è sottoposta l’area di via Fuochi: “pare che la Giunta voglia chiedere alla Regione di eliminarli affinché si possano realizzare le infrastrutture necessarie all’insediamento dei nomadi. Dove scaricheranno le fosse biologiche? Chi si preoccuperà di tutelare il canale Dottore, di origine romana, importante fonte di irrigazione per i campi? L’area presenta un equilibrio delicato che dev’essere tutelato da ogni forma di inquinamento”. Altro nodo cruciale è quello relativo ai vincoli territoriali cui è sottoposta l’area di via Fuochi:“pare che la Giunta voglia chiedere alla Regione di eliminarli per realizzare le infrastrutture necessarie all’insediamento dei nomadi. Dove scaricheranno le fosse biologiche? Chi si preoccuperà di tutelare il canale Dottore, di origine romana, importante fonte di irrigazione per i campi? In frazione serpeggia un senso di amarezza, la gente si sente “abbandonata”, “inascoltata” ma, il Comitato rappresenta per molti un motivo di speranza: “per la prima volta - hanno dichiarato alcuni partecipanti all’assemblea - si respira un’aria di partecipazione. Ora ognuno di noi può dire la sua circa le sorti di Cortile”. Sarà sufficiente? Jessica Bianchi “ 29.11.2013 n° 43 8 La marcata instabilità finanziaria, unitamente alle conseguenze nefaste dovute alla crisi economica perdurante e agli strascichi del sisma del maggio 2012, hanno indotto la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi a dover trovare un equilibrio tra erogazioni, ricorso al fondo di stabilizzazione e tutela del patrimonio dell’ente”. Un’operazione di cesello, ha commentato il segretario generale Enrico Bonasi, che ha comunque permesso alla Fondazione di “impegnarsi anche per l’anno 2014, nel sostenere interventi dalla elevata ricaduta sociale, per un valore di 4,5 milioni di euro (1.800.00 euro per Salute pubblica e attività di rilevanza sociale, 1.800.000 a Istruzione, Ricerca e Sviluppo e 900mila euro ad Arte e cultura)”. Un calo delle erogazioni “apparente”, aggiunge il presidente Gian Fedele Ferrari, “poiché all’ammontare complessivo delle risorse per il territorio, ridotto rispetto agli esercizi più recenti, si affiancano i fondi per la realizzazione della Casa della Cultura e delle Associazioni a Soliera (2.380.000 euro) e del Polo Culturale Polivalente a Novi, il quale ospiterà la biblioteca comunale e altri servizi culturali, sociali e ricreativi, compresi il centro giovanile e la Pro Loco, (1.500.000 euro), attraverso l’utilizzo di mezzi patrimoniali della Fondazione, che portano gli investimenti deliberati a circa 8 milioni di euro”. L’esercizio 2014, lo ricordiamo, coincide L ’abusivismo è un fenomeno strisciante, sotterraneo e, di conseguenza, difficile da misurare. Ben più evidenti, soprattutto nell’attuale contesto economico, sono invece i suoi effetti, non solo per le imprese che operano alla luce del sole, ma anche per i consumatori e l’intera comunità. I primi, infatti, rivolgendosi agli abusivi corrono rischi personali - da quelli relativi Claudio Saraceni La Fondazione CR Carpi è entrata nell’ultimo dei quattro anni del mandato del proprio Consiglio di Amministrazione. Per il 2014, l’Ente erogherà 4,5 milioni Fondazione: il tempo del brodo grasso è finito anche con il turn over della alla cittadinanza a gennaio, governance dell’ente: è mentre i 16 letti di medicina atteso infatti nella tarda pri- d’urgenza che fungeranmavera prossima il rinnovo no da supporto anche alla del CdA. Un passaggio di Nefrologia saranno pronti testimone che ha indotto nell’aprile 2014”. Sulle gli attuali consiglieri a non quattro nuove sale operaimpegnare eccessivamente torie invece, inaugurate le disponibilità future della “intempestivamente” e tutFondazione. tora inutiliz“I bisogni Nonostante persistono zate, aggiunge il contesto Zanoli, la e le risorse economico sia direzione calano: l’ente non sanitaria “ci tutt’altro che può fare stabile, “non ha assicurato abbiamo rinun- assistenzialismo, è che i collaudi quindi necessario sono in corso ciato al nostro dovere, ovvero mettere in campo e a gennaio delle risposte promuovere diventeranno le sviluppo operative. Il sempre più del territorio”, canalizzate”. nuovo comha chiosato parto sarà Bonasi. Prosegue l’attività utilizzato dalle cosiddette di sostegno all’Ospedale chirurgie pesanti mentre le Ramazzini di Carpi, sia dal vecchie sale, oggi complepunto di vista della riqualitamente rinnovate, ospiteficazione delle strutture che ranno le chirurgie leggere, della dotazione tecnologidall’oculistica all’endoca: “per quanto riguarda il scopia digestiva, dalla Pronto Soccorso - sottolinea citoscopia agli interventi il consigliere di amminiambulatoriali. Tale processtrazione Tonino Zanoli so dovrebbe concludersi - triage, reception e sala entro la fine del prossimo d’attesa saranno restituiti anno”. Agli stanziamenti deliberati per il Pronto Soccorso e le nuove sale operatorie (1.300.000 euro) si aggiungono quelli per il potenziamento dei singoli reparti (920.000 euro - anni 2011-2013): “quest’anno - commenta il consigliere di indirizzo Elia Taraborrelli - abbiamo accolto le richieste avanzate da nove primari del Ramazzini e abbiamo proceduto con l’acquisto di un ecografo per la Neurologia, un letto ortopedico, un topografo corneale per l’Oculistica, strumenti chirurgici con tecnologia laser per l’Otorino Laringoiatria, attrezzatura per la Ginecologia e l’Endoscopia, apparecchiature per la Radiologia e, infine, un automezzo per la Medicina Riabilitativa”. Il settore istruzione, invece, da due anni a questa parte, è l’ambito d’intervento che vede la maggior quota delle risorse per il territorio. Questa concentrazione si motiva anche dal fatto che, nonostante i significativi interventi sostenuti gli scorsi anni, che hanno consentito di far fronte alle opere edili più urgenti per la messa in sicurezza e il miglioramento sismico di numerose scuole, la fase di emergenza non si è ancora conclusa. “La Fondazione - spiega la consigliera di indirizzo Cinzia Principi - continua a sostenere interventi strutturali post sisma, concentrandosi sulle opere non coperte dai finanziamenti pubblici. Tra i principali interventi, il fronte scuola vede gli stanziamenti per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Cibeno (2 milioni di euro in 4 anni), che a regime ospiterà circa 450 studenti, quelli per la palestra scolastica di Novi di Modena (1.150.000 ripartiti in 4 anni) e il sostegno di 770mila euro per il consolidamento edile e l’adeguamento sismico degli edifici dell’Istituto Sacro Cuore. La Fondazione conferma inoltre il sostegno al costante aggiornamento tecnologico e didattico delle scuole, attraverso il potenziamento dei laboratori degli istituti superiori di Carpi”. Anche per il 2014 l’Ente conferma la sua attenzione verso interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi economica e occupazionale. “Gli sfigati” infatti, come li ha definiti, la consigliera di indirizzo Lella Rizzi, sono in aumento: “il disagio economico e abitativo continua, così come il rischio di esclusione. Siamo ormai al 50 e 50: le famiglie italiane bussano alle porte di Caritas per chiedere cibo e a quelle dei Servizi sociali per avere sconti sulle utenze. I bisogni persistono e le risorse calano, di conseguenza le erogazioni della Fondazione non possono più essere eccezionali come quelle degli scorsi anni. L’ente non può fare assistenzialismo, è quindi necessario mettere in campo delle risposte sempre più puntuali e canalizzate”. Ergo, dal prossimo anno, il Fondo Straordinario Anticrisi verrà erogato attraverso una canalizzazione diretta, che garantisce una distribuzione più mirata ed efficiente. A completamento della sua azione, la Fondazione prevede infine il Programma territorio (250mila euro), per consentire, al tessuto associativo, la realizzazione di iniziative di importo inferiore a 10mila euro, ma che “nel loro complesso contribuiscono a potenziare l’offerta socio assistenziale e culturale dell’area”, conclude il consigliere di indirizzo, nonché presidente della Casa del Volontariato, Lamberto Menozzi. Jessica Bianchi Col progetto Imprese Vere, Cna dà il via a una campagna di contrasto all’abusivismo, coinvolgendo aziende, consumatori e Forze dell’Ordine Tutti uniti contro l’abusivismo alla salute a quelli di carattere legale, con sanzioni che possono arrivare a migliaia di euro - mentre la seconda si trova a dover sostenere i costi di servizi utilizzati ma non pagati dagli abusivi. Cna ha voluto affrontare questo fenomeno attraverso il progetto Imprese vere, il quale cerca di coinvolgere tutti gli attori che possono intervenire per contrastarlo: le aziende, i consumatori e le Forze dell’Ordine. “A livello nazionale – sottolinea Claudio Saraceni, presidente di Cna per l’Area Terre d’Argine – nel 2012 sono stati stanati evasori totali per 22,7 miliardi di euro, ovvero ciò che nello stesso anno l’Inps ha speso per finanziare tutti gli ammortizzatori sociali”. E’ stato predisposto un protocollo che individua all’interno del “Comando della Polizia Municipale un apposito Ufficio che avrà il compito di raccogliere il materiale utile alle azioni di controllo, attraverso le segnalazioni che potranno arrivare anche via mail (protocollo.abusivismo@ terredargine.it o telefonando al numero verde di Cna 800.200.220), spiega Barbara Bulgarelli, responsabile di zona di Cna. “Con spot e annunci sui media – prosegue Bulgarelli - cercheremo di mettere al corrente i consumatori dei rischi che si corrono rivolgendosi agli abusivi; rischi che abbracciano un po’ tutti i servizi, dal commercio al benessere – acconciatura ed estetica, ad esempio dall’informatica all’autoriparazione. Ma cercheremo anche di convincere gli abusivi a emergere, sfruttando i regimi fiscali agevolativi in essere, come ad esempio, quello che permette di accedere a una tassazione forfettaria del 5% per i primi tre anni di attività”. “Non ci aspettiamo certo di risolvere del tutto il problema – conclude Saraceni – ma Cna con questo progetto vuole dare un segnale alla comunità. Barbara Bulgarelli Vorremmo contribuire a creare una cultura che abbia la piena considerazione del fatto che l’abusivismo ha costi diretti e indiretti: tra i primi ci sono i rischi per la salute, tra i secondi l’evasione fiscale che si nasconde dietro al ricorso a falsi commercianti, artigiani e professionisti truffaldini. Persone che, non pagando i servizi pubblici di cui si servono, non solo praticano concorrenza sleale nei confronti degli operatori veri, ma fanno pagare di più l’intera collettività”. 29.11.2013 n°43 T rasparente. Cristallino. Come un candido fiocco di neve. E’ il nuovissimo Giardino d’inverno del Romeo Restaurant, in via Marx, 99. Un cubo interamente realizzato in vetro all’interno del quale gustare una cena, assaporando un bicchiere di vino, magari a lume di candela, insieme agli amici e a coloro che amiamo. Un luogo magico, dall’atmosfera quasi sospesa, che consente di godere della bellezza del giardino e della natura anche durante la fredda stagione invernale. “Cresce tra la gente il desiderio di tornare alla natura, di vivere all’aria aperta, anche in inverno, per questo motivo - spiega Paolo Brofferio, titolare del Romeo - abbiamo deciso di creare questo spazio. Un’idea innovativa che non ha precedenti in città”. Un luogo nel quale interno ed esterno si fondono con grazia, dove la natura è la vera protagonista. I toni delicati della terra impreziosiscono 9 Venerdì 6 dicembre, a partire dalle 18,30, Paolo Brofferio e il suo staff presenteranno alla città il nuovo look del Romeo - Restaurant dove debutta il Giardino d’inverno. Un cubo interamente realizzato in vetro nel quale gustare una cena, assaporando un buon bicchiere di vino, magari a lume di candela, insieme agli amici e a coloro che amiamo Romeo, il Ristorante! Paolo Brofferio Ph Marco Lugli gli arredi e colorano tessuti rigorosamente naturali. Il lino veste le tavole e i divani, conferendo allo spazio un tocco di intramontabile eleganza, seppure con discreta semplicità. Essenziale e carico di suggestione, il Giardino d’inverno segna un cambiamento profondo nell’anima dello storico locale carpigiano. Secondo natura: è questa la filosofia che Paolo Brofferio sta perseguendo, a partire dai piatti. “In cucina c’è un nuovo chef, il carpigiano Marcello Ferrarini, che ha fatto esperienza a Bologna, in uno dei più quotati ristoranti biologici del nostro Paese. Insieme a lui abbiamo completamente rivoluzionato la nostra proposta gastronomica, la quale prevede prodotti biologici certificati e a chilometri zero. Una cucina sana, che affonda le sue radici nelle eccellenze del nostro territorio, e si rivolge anche ai celiaci, proponendo piatti senza glutine”. Contemporaneo e raffinato, il Romeo si rifà il look. Una nuova veste glam e naturale dove, assicura il titolare, “qualità e bellezza vanno di pari passo”. Un locale per tutti, “perché la ricercatezza e la bellezza devono essere alla portata di ciascuno”. Nel Giardino d’inverno potrete respira- A tutta birra! Birra cruda: cos’è e come gustarla al meglio S i fa un gran parlare di questo prodotto che par venuto dal cielo e non dalla terra, tanto che nei locali sta diventando sempre più frequente la richiesta di birra cruda. Ma cos’è veramente questa bevanda? Sappiamo ciò che stiamo ordinando? Cosa differenzia una birra cruda da una “normale”? Come distinguere una birra cruda da una comune? Si chiama “cruda” una birra senza aggiunta di conservanti che, nel processo di preparazione, non subisce filtratura nè, soprattutto, pastorizzazione. Due processi atti a rimuovere i residui presenti nel liquido, derivanti dalla lavorazione del cereale, e a sterilizzare il prodotto finale portandolo a una temperatura di 60°C per circa 20 minuti. Queste due fasi della brassazione fanno sì che il sapore della bevanda sia più uniforme, caratteri- re un’atmosfera raccolta, calda, lasciandovi cullare dal ritmo della pioggia o dall’incantevole danza dei Contemporaneo e raffinato, il Romeo si rifà il look. Una nuova veste glam e naturale dove, assicura il titolare,“qualità e bellezza vanno di pari passo”. Un locale per tutti, “perché la ricercatezza e la bellezza devono essere alla portata di ciascuno”. fiocchi di neve... Il Giardino d’inverno fa il suo debutto ufficiale venerdì 6 dicembre, a partire dalle 18, quando, chi lo vorrà, potrà prenotare un tavolo per la cena e, alle 23,30, brindare a questa nuova avventura tutta carpigiana, aperta tutti i giorni a pranzo e a cena. “Reinventarsi, rimettersi in discussione, è essenziale per non cedere alla routine e offrire sempre qualcosa di diverso alla cittadinanza. Aprirsi al nuovo e andare oltre, passo dopo passo, è fondamentale, soprattutto oggi. Bisogna crederci e, se il momento è propizio, allora il gioco è fatto...”. Jessica Bianchi a cura di Erik Cantarelli stica non sempre positiva, poichè tale linearità può arrivare a rendere la bevuta un po’ monotona. Eliminando tali procedure, ciò che avremo nel bicchiere conserverà tutte le proprietà organolettiche originali risultando particolarmente gradevole al gusto che, gradualmente, muterà. Altro importante svantaggio della pastorizzazione è la quasi totale eliminazione di vitamine e proteine; vengono inoltre a mancare, oltre a gran parte delle proprietà nutritive, i lieviti, protagonisti vivi e vitali per un buon risultato. La birra cruda è un alimento completo e trabocca di una flora di microrganismi dalla comprovata azione benefica (sempre in riferimento a un consumo moderato e consapevole), nonchè di vitamine e antiossidanti. Parliamo dunque di una birra dalla lavorazione più tradiziona- le, o “artigianale”, se così vogliamo definirla; e spesso le due cose coincidono in quanto le birre industriali subiscono sempre determinati passaggi. Per gustare al meglio una birra cruda è consigliabile l’uso di un ampio calice, preferibilmente il Teku (in foto). 29.11.2013 n° 43 10 H a 24 anni, è una ragazza solare e allegra, ed è carpigiana. Tuttavia non è facile trovarla a spasso per la sua città natale. Ha passato gli ultimi cinque anni in molti luoghi diversi, in Italia e all’estero, per inseguire i propri sogni: diventare interprete e scoprire il mondo. Senza mai rinunciare, fra un’avventura e l’altra, a fare ritorno a casa. Abbiamo chiesto a Teresa Cavazzuti di raccontarci la sua vita di instancabile viaggiatrice. In questo momento dove vivi e cosa fai? “Vivo a Roma e ho da poco iniziato il mio ultimo anno di studi per ottenere la Laurea magistrale in Interpretariato. La capitale è stupenda, è davvero l’ombelico del mondo, una città in cui si respira la Storia in ogni angolo”. Quali sono le tue precedenti esperienze in Italia e all’estero? “Due anni fa mi sono laureata alla Scuola per Interpreti e Traduttori di Forlì, e durante gli anni universitari ho vissuto per alcuni mesi in Francia, grazie all’Erasmus. In seguito ho svolto un anno di esperienza lavorativa in Irlanda; per i primi tempi ho trovato un impiego in un’agenzia di traduzioni a Dublino, poi ho lavorato come guida turistica in giro per l’Irlanda, cosa che La 24enne carpigiana Teresa Cavazzuti ha passato gli ultimi cinque anni in molti luoghi diversi, in Italia e all’estero, per inseguire i propri sogni: diventare interprete e scoprire il mondo Carpigiana giramondo Teresa Cavazzuti continuo a fare tuttora come lavoro stagionale estivo: l’anno che ho passato sotto il cielo irlandese mi è rimasto profondamente nel cuore. Al ritorno in Italia ho deciso di riprendere i miei studi di interpretariato, prima con un Master di un anno a Torino e ora con la laurea magistrale qui a Roma, per completare la mia formazione”. Hai sempre desiderato viaggiare o hai iniziato per caso ad allontanarti da Carpi? “Ho iniziato a viaggiare tardi, ma da quando ho iniziato non sono più riuscita a smettere. Il mio primo grande viaggio è stato quando ho iniziato l’università a Forlì, andando a vivere fuori casa; da quel momento in poi ho incontrato persone di tutti i tipi e provenienti da tanti luoghi diversi, e grazie a loro mi si sono aperti nuovi orizzonti al di fuori dell’ambiente in cui ero cresciuta”. Quali sono i tuoi progetti futuri? Tornerai a vivere a Carpi? “Forse un giorno potrei LE AMICHE DEL PRIMO, E FINORA UNICO KNIT CLUB DI CARPI, SI SONO RECENTEMENTE TRASFERITE AL KISS & COFFEE, AL CIVICO 2 DI CORSO ROMA tornarci, ma non così presto. Per ora ho intenzione di continuare a scoprire il mondo e voglio cogliere qualsiasi opportunità si possa presentare, anche se ancora non so cosa mi riserverà il futuro. D’altronde, il mio quadro preferito è il Viandante sul mare di nebbia: ritrae un viaggiatore che non vede davanti a sé; perché l’importante non è la meta, bensì il viaggio stesso, come occasione continua di cambiamento della propria vita attraverso il contatto con mondi diversi. Inoltre penso che la flessibilità sia una componente essenziale della società in cui viviamo: bisogna sapersi adattare. Con la crisi economica, spesso non è semplice trovare lavoro vicino casa, ma ciò non è necessariamente un ostacolo, perché può rivelarsi un’ottima opportunità per crescere. La mia ambizione è quella di diventare interprete di conferenza, cosa non certo facile in un paese come l’Italia che non riconosce ancora questa professione in modo adeguato. Trovo sempre bello, comunque, tornare a Carpi dopo un viaggio, perché ogni volta vedo la realtà di casa in modo diverso, grazie alle esperienze che mi hanno insegnano a guardare la quotidianità da prospettive nuove”. Un tuo consiglio ai nostri lettori? “Viaggiate, gente: se non con il corpo, almeno con la mente. Del resto, un grande giornalista e scrittore come Tiziano Terzani, che ha viaggiato moltissimo, alla fine della sua vita si è reso conto che il viaggio più importante è quello interiore”. Laura Benatti Sabato 7 dicembre presso il Piazzale Ramazzini si svolgerà l’importante evento a scopo benefico Cioccolato Carpi for Madagascar, organizzato dal Centro Missionario diocesano in collaborazione con il Bar Kiss & Coffee e il Liceo Fanti Al Kiss & Coffee si sferruzza in compagnia S D Carpi for Madagascar opo gli esordi presso il Bar Sport di via Ugo da Carpi, adesso potete ritrovare le amiche del primo, e finora unico, Knit Club di Carpi al Kiss & Coffee al civico 2 di Corso Roma. E’ qui infatti che si ritrovano ogni martedì a partire dalle 20,30 per una serata di chiacchiere e ferri, lane e centrini, costituendo un gruppo affiatato ma sempre aperto a quanti vogliano unirsi a loro. “Dal momento che al martedì sera al Bar Sport hanno cominciato a ritrovarsi i tifosi del Club Juventus - ha raccontato Enrica Arletti, ideatrice del progetto che ha preso il via nel marzo del 2012 - abbiamo deciso di spostare il nostro Knit Club al bar Kiss & Coffee dove Raffella Iaffaldano e Raffella Prandi ci hanno accolte con grande entusiasmo, coccolandoci con le loro prelibatezze”. E così, tra un caffè e una leccornia, Enrica, Lorella Sassi e Lorena Gozzi insieme alle altre “knitter” carpigiane si scambiano idee, consigli, modelli e sono sempre disponi- bili a insegnare la loro arte ai neofiti che desiderano approcciarsi per la prima volta all’affascinante mondo del knitting. “Ci teniamo a precisare ha spiegato Enrica - che il nostro è un gruppo assolutamente aperto a tutti, a donne e uomini di qualsiasi età, e completamente gratuito. Quindi, ragazze e ragazzi che avete voglia di iniziare a lavorare a maglia, all’uncinetto e al ricamo, con noi potrete imparare divertendovi tra amiche e senza dover spendere un euro”. “Oltre all’appuntamento settimanale al Kiss & Coffee - ha commentato Lorena - ci piace condividere il nostro hobby e tenerci aggiornate partecipando a fiere del settore. L’ultima a cui siamo andate è stata la fiera Abilmente di Vicenza che si è Da sinistra Lorena Gozzi, Enrica Arletti e Lorena Sassi svolta dal 17 al 20 ottobre”. “E’ bello ritagliarsi almeno una volta alla settimana - ha aggiunto Lorella - un momento tutto per sé, per rilassarsi in serenità e allegria, e al contempo dedicarci alla nostra passione per i lavori a maglia. Inoltre, quando veniamo a conoscenza di iniziative di raccolta fondi a scopo benefico, regaliamo con grande gioia alcune delle nostre creazioni. La nostra attività non ha fini di lucro. I nostri lavori li teniamo per noi, oppure li doniamo a parenti e amici o li offriamo in beneficenza”.I lavori a maglia riscaldano il cuore perché evocano le atmosfere familiari di una volta, quando ci si riuniva intorno al focolare domestico o davanti alla soglia di casa per creare insieme oggetti unici realizzati con tanto amore, pazienza e abilità. E siccome manca poco a Natale, potrebbe essere un’idea carina realizzare i regali con le proprie mani, proprio come fanno le amiche del Knit Club che vi aspettano per darvi tante ispirazioni e farvi trascorrere una piacevole serata in compagnia. Chiara Sorrentino arà un evento dolcissimo quello in programma sabato 7 dicembre dal titolo Bontà cioccolato Carpi for Madagascar che avrà luogo nella bella cornice di Piazzale Ramazzini, sia perché ci si potrà deliziare e riscaldare con squisite cioccolate calde e inebrianti bicchieri di vin brulé, ma soprattutto perché si potrà dare una mano a chi, ogni giorno, soffre per la mancanza di cibo. Raffaella Iaffaldano e Raffaella Prandi, titolari del bar Kiss & Coffee al civico 2 di Corso Roma, spesso impegnate in attività di solidarietà, hanno subito accolto l’importante iniziativa di Suor Elisabetta Calzolari che da Da sinistra Raffaella Prandi e Raffaella Iaffaldano tempo si sta adoperando per i bambini del villaggio Analakova in Madagascar, e che ha organizzato una raccolta fondi a cui collabora anche il Liceo Fanti. Sabato 7 dicembre dal pomeriggio fino a sera, acquistando una tessera di degustazione del valore di 5 euro potrete contribuire alla raccolta fondi per aiutare i bambini del villaggio Analakova in Madagascar. Il ricavato sarà infatti utilizzato per la costruzione di una mensa scolastica per garantire un pasto giornaliero ai trecento bambini che frequentano l’asilo, la scuola elementare e media della missione di Suor Elisabetta ad Analakova. Chiara Sorrentino 29.11.2013 n°43 “ Il nostro non è un libro contro la Chiesa, ma contro un certo modo di intenderla. Una speranza c’è, e si chiama Francesco”. Con queste parole lo storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso si è difeso dalle critiche di quanti, nel saggio da lui scritto insieme al procuratore aggiunto a Reggio Calabria Nicola Gratteri, tra i magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta, vedono un testo pregiudiziale contro l’istituzione ecclesiastica. I due autori sono venuti a presentare il loro libro, Acqua santissima. La Chiesa e la ‘ndrangheta: storie di potere, silenzi e assoluzioni, in una delle prime date italiane, proprio a Carpi, in Sala Mori, nell’ambito della rassegna Ne vale la pena, promossa da Comune di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, Radio Bruno, Libreria Mondadori e Rock No War Onlus. “La Chiesa è una sola – ha continuato Nicaso, dialogando con il caporedattore di Radio Bruno, Pierluigi Senatore – ma è pur sempre fatta di uomini. Coi loro lati oscuri. Come Don Giovanni Stilo, che ospitava in Calabria mafiosi del calibro di Riina o Don Antonio Esposito. Oppure 11 Antonio Nicaso e Nicola Gratteri hanno presentato a Carpi il loro discusso saggio dal titolo, Acqua santissima. La Chiesa e la ‘ndrangheta: storie di potere, silenzi e assoluzioni La Chiesa ha una speranza: si chiama Francesco potrei parlarvi del Santuario della Madonna di Polsi, dal cui conto corrente transitavano miliardi di lire di dubbia provenienza”. Sono tante, insomma, le prove che dimostrano come una parte della Chiesa abbia chiuso un occhio, o entrambi, sul problema del rapporto di alcuni suoi esponenti con le organizzazioni mafiose. Del silenzio, quando non della complicità. “Per questo è arrivato il momento di aprire un dibattito, che mostri luci e ombre, per scegliere se si vuole una Chiesa del potere o una Chiesa dell’amore”. Perché è proprio questo che Acqua santissima racconta, la storia di uomini che hanno abdicato al proprio compito, che hanno scelto di stare dalla parte dei potenti. Detentori di un enorme potere criminale, essendo la ‘ndrangheta la mafia più ricca tra le cinque presenti in Italia; talmente forte da avere un giro d’affari stimato intorno ai 44 miliardi di euro. “Le mafie sono distorsioni del potere – continua Nicaso – e per questo non sono Da sinistra Gratteri, Senatore e Nicaso mai state rivoluzionarie, nè dalla parte della povera gente. Non bisogna pensare la ‘ndrangheta attraverso il paradigma dell’arretratezza, dei semianalfabeti che bruciano immagini sacre e si pungono in strani riti tribali sulle sperdute colline della Calabria, poiché si tratta di un’organizzazione che, espandendosi in tutti e cinque i continenti, ha saputo coniugare tradizione e innovazione in un modo moderno ed efficace. Se le mafie mettono radici è perché qualcuno accetta il dialogo con loro, perché trovano interlocutori”. E, nel Sud Italia, la Chiesa cattolica è stata, per lungo tempo, un’istituzione molto forte. Al contempo, purtroppo, sostengono gli autori, anche molto distratta sul tema della lotta alla mafia: “l’obiettivo della sua azione di contrasto, sin dopo l’unificazione del Paese, sono stati i massoni prima, i comunisti poi e, infine, i divorziati. Queste erano le priorità, mentre gli ‘ndranghetisti, formalmente assai devoti, capaci di organizzare le feste patronali, di elargire cospicue donazioni, di riempire le Chiese ogni domenica, esponenti insomma di una mafia pia, hanno fatto comodo”. Almeno fino al ’75, quando l’ondata di sequestri, l’indignazione dell’intera nazione e l’attenzione dei media puntata sulla Calabria hanno fatto sì che anche la Chiesa iniziasse a denunciare la ‘ndrangheta, dando il via a un processo che però rimarrà per decenni ancora a livello delle mere dichiarazioni, alle quali non seguiranno fatti concreti. Ma se fu Giovanni Paolo II ad aver chiesto con forza ai mafiosi, durante un suo viaggio in Sicilia, di pentirsi, secondo Gratteri (magistrato competente al punto tale da essere scelto dal presidente del consiglio Enrico Let- ta per far parte della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata) l’azione di Papa Francesco sta andando oltre. “Non solo nel suo stile comunicativo, nel suo appello alla semplicità, all’abbandono del lusso e dell’ostentazione, ma anche nelle azioni concrete, questo pontefice ha iniziato a dire cose che, a mio avviso, lo sovraespongono, ma questa è una mia sensazione, che non si basa né su fatti concreti né su qualche dato d’indagine. Nominare otto cardinali per riformare lo Ior e tutta l’architettura economicofinanziaria del Vaticano, che per decenni hanno rappresentato un vero e proprio buco nero nel quale sparivano tutte le rogatorie e le richieste di chiarimenti, vuol dire toccare centri di potere dentro e fuori la Santa Sede”. L’ultimo appuntamento della rassegna Ne vale la pena sarà con il celebre scrittore di best seller d’avventura Marco Buticchi, lunedì 2 dicembre, alle 21, presso Sala Mori. Marcello Marchesini 29.11.2013 n° 43 12 I l momento più atteso dell’anno è alle porte. E, come da tradizione, il Natale è un’occasione speciale per manifestare il proprio affetto a chi abbiamo vicino, con un dono. Un pensiero, anche piccolo, per ricordare ad amici e parenti quanto siano importanti per ciascuno di noi. Per immergersi nella calda e scintillante magia del Natale, aleluna Luci & Colori, in corso Roma al civico 34, è il luogo che fa per voi. Un angolo pieno di fascino, dove mille riverberi colorati vi faranno assaporare la bellezza e la gioia che, anno dopo anno, accompagnano le festività natalizie. L’architetto e interior designer istanbuliota Birol Kiran vi accoglierà in questo angolo in cui risuonano echi lontani. Carico di suggestioni d’Oriente, aleluna è il posto giusto per concedervi una pausa, assaporare una tazza fumante di profumato tè turco e scegliere con calma i vostri doni tra un’ampissima gamma di manufatti unici e originali, molti dei quali nati tra le mani di Birol, artista nell’arte del vetro e della moglie Alessandra Carretti, nota stilista carpigiana. Un’unione, la loro, di culture, gusti e tradizioni differenti, che traspare in ogni oggetto, conferendogli un tocco di originale bellezza. Da Uzbeki- Il momento più atteso dell’anno è alle porte. E, come da tra proprio affetto a chi abbiamo vicino, con un dono. Un pensiero importanti per ciascuno di noi. Per immergersi nella cald in corso Roma al civico 34 Colora il tuo Nat stan, Turkmenistan e Turchia, sulle orme dell’antica via della seta, arrivano preziosi tessuti per arredare la vostra casa: tappeti, scendiletto, copriletti, federe per cuscini, copridivani, pouf, tovaglie e tovagliette, borse... Classici o moderni, dalle linee geometriche o arabescate, questi straordinari tesori d’arte racchiudono una sapienza e una maestria artigianali millenarie. Fatevi poi conquistare dalle impalpabili pashmine: tanti colori diversi tra cui scegliere e la medesima delicata morbidezza! Bellissime le creazioni di Alessandra: monili in rame, interamente realizzati a mano, le cui piccole imperfezioni raccontano la nascita e l’evoluzione del gioiello e rappresentano la firma dell’artista. Pezzi unici dalle molteplici fogge: spille, orecchini, collane e anelli... arricchiti di pietre dure, bottoni, coralli, scelti per donare a questo metallo differenti sfumature di luce; materiali offerti dalla natura per regalare ai gioielli e a chi li indossa un’emozione. Incantevoli, soprattutto per le giovanissime, anche i bracciali e gli orecchini realizzati in filo con l’uncinetto. O, ancora, i ciondoli e le collane in vetro Continua a pagina 13 29.11.2013 n°43 13 adizione, il Natale è un’occasione speciale per manifestare il o, anche piccolo, per ricordare ad amici e parenti quanto siano da e scintillante magia del Natale, aleluna Luci & Colori, 4, è il luogo che fa per voi tale con aleluna Continua da pagina 12 o resina colorati, le cinture, i portachiavi... aleluna fa rima anche con il design del recupero: “amo ridare vita alle cose. Molti oggetti - spiega Alessandra - pur essendo datati hanno ancora qualcosa da dire e da dare. Lampade, specchi, piatti di ceramica, gioielli possono essere ridecorati. Ripensati. In questo modo, oggetti che hanno un valore affettivo e ci sono cari, si riempiono di nuova energia. Molti clienti ci hanno affidato alcuni complementi d’arredo chiedendoci di personalizzarli e noi abbiamo raccolto la sfida. E’ sempre stimolante confrontarsi con materiali e forme diversi”. Punto forte di aleluna però, resta la luce: il negozio, infatti, è un vero e proprio concentrato di scintillii sfavillanti che si rincorrono in giochi di luce mozzafiato. Impossibile non restare abbagliati da applique, portacandele, abat-jour, plafoniere, piantane, lampadari da tavolo e sospesi dalle infinite sfuma- ture: punti di luce in grado di scaldare la vostra casa con una pennellata d’oro o d’arancio o, al contrario, di donare una nota di carattere all’insegna dei più moderni toni di bianco, grigio e blu. In vetro policromo lavorato rigorosa- mente a mano o mosaicati, questi capolavori dalle molteplici forme possono anche essere realizzati su misura, poiché, ripete Birol, “credo sia fondamentale cercare di dar forma ai desideri delle persone”. Ma da impacchettare e mettere sotto il vostro albero di Natale vi sono tante altre idee: dall’oggettistica in vetro-fusione (magneti, piatti, tavoli, piastrelle, portafortuna, specchi, cornici, portafoto, portacaramelle e vasi) alla ceramica dell’Anatolia. Coppe e piattini da mettere sulla tavola delle feste o da appendere per creare originali decori sulle vostre pareti. Frammenti d’arte per rendere la vostra casa, e quella di chi amate, calda e avvolgente, colorata e luminosa, dove Oriente e Occidente si fondono, in uno stile nuovo, glam, moderno, capace di rileggere la millenaria tradizione di Costantinopoli. Ogni prodotto è pensato e disegnato in Italia e affidato a sapienti maestranze turche per la realizzazione tecnica. Oggetti a prezzi piccoli, perché “vogliamo dare a tutti la possibilità di fare acquisti da noi”, aggiungono Birol e Alessandra. Per info: 059.7420582 - alelunacarpi@ yahoo.it - www.aleluna.weebly.com - pagina Facebook, Aleluna Carpi. Jessica Bianchi 29.11.2013 n° 43 14 I n carcere vi sono regole rigide per ogni richiesta e ciò comporta spesso difficoltà e disagi. Abbiamo iniziato a parlare del problema Salute e Carcere nella scorsa rubrica e vorremmo ora continuare ad affrontarlo attraverso quelle che sono le nostre esigenze legate all’alimentazione. Nella sezione femminile della Casa Circondariale S. Anna di Modena vi era un’attrezzata cucina professionale; in realtà c’è ancora ma ha smesso di funzionare da più di un anno. All’interno della sezione vi erano detenute che, accedendo a progetti di lavoro, facevano i turni e cucinavano per la sezione. Il cibo era vario, sano e sufficiente a mantenere una dieta regolare. I fondi per queste attività però ora scarseggiano e, a maggio del 2012, il terremoto ha condannato la cucina alla chiusura per inagibilità. Ora, l’unica cucina funzionante è quella della sezione maschile, alla quale Alimentazione & Salute: il bisogno del cibo sono pollo, verdure bollite e insalata. Alla sera, zuppe di verdure, pastine in brodo e tante, tante uova sode. La cena della domenica e dei festivi si digiuna perché la cucina, al maschile, è chiusa. Ritornando al “carrello”, tutte mangeremmo volentieri dal carrello ma spesso risulta davvero impossibile. L’alternativa a ciò è che, chi può permetterselo, si acquista il cibo da sé e, grazie a un fornellino a gas (se la sua condanna lo permette), se lo cucina in cella. Il cibo è parte fondamentale della vita e della salute. Oltre a mantele detenute non possono accedere. Il cibo che viene distribuito, il cosiddetto “carrello”, non permette una scelta di dieta e, a causa dell’aumento del lavoro per i cuochi e del lungo percorso che il cibo deve compiere per giungere alla nostra sezione, arriva a noi ormai freddo e di qualità compromessa. Qui, non abbiamo certo la “puzza sotto al naso”. Cerchiamo di adattarci a tutto, ma vi assicuriamo che, a volte, il cibo del carrello non è propriamente ciò che ci si aspetterebbe da un pasto giornaliero. Non ci resta che attingere a una lista di prodotti appaltati a qualche grossista che giornalmente la cucina del maschile ci propone. Tra questi prodotti, si trovano numerose stranezze: paste multicolori di forme insolite e di marche sconosciute con tenute di cottura impossibili, carni dalle consistenze imprevedibili e, soprattutto, non possiamo variare più di tanto la dieta prevalentemente costituita da pasta al pomodoro, bistecca detta suoletta, riso con piselli, sedano e carote, qualche volta bocconcini di carne o piccole salsicce. Al martedì e al venerdì c’è il pesce che ci ricorda sempre il proverbio che lo paragona all’ospite che non se ne va più… Alla domenica ci medici ci chiedono di attenerci alle regole dietetiche che ci prescrivono, ma come facciamo se poi non possiamo accedere agli alimenti e agli ingredienti necessari per cucinare? E prendendo spunto da questa situazione, il nostro gruppo di lavoro, insieme a Cristina e Stefano, si accinge a produrre un evento teatrale legato al cibo, evento che verrà raccontato e divulgato sulla rubrica nei numeri di gennaio e febbraio prossimi. Per il momento continueremo a mangiare pasta in bianco, riso bollito, tonno in scatola... se non altro, manteniamo una linea invidiabile. Catia dell’Istituto. “ Pur nell’esiguità del numero, trenta detenute circa, gli aspetti di tutela della salute alla Casa Circondariale S. Anna sono particolarmente complessi considerata la sensibilità femminile che, anche all’interno del carcere, ha una risonanza molto più acuta rispetto ad alcune tematiche. Abbiamo un medico che si dedica specificatamente a questo settore, mentre da un punto di vista infermieristico si ha una turnazione per mattino e sera. I servizi offerti sono esattamente analoghi a quelli della parte maschile con la particolare attenzione agli screening oncologici femminili (Pap test e mammella). La specialista ginecologa, in media, viene due volte al mese. Da un punta di vista psichiatrico le consulenze sono come per la parte maschile così come per il Sert (Servizio Tossicodipendenze) e nei confronti di alcune situazioni particolarmente complesse, si riesce ad attivare un supporto di ascolto più concentrato che per il resto dell’istituto. Nella sezione femminile, come in quella maschile, sono stati inoltre attivati più corsi di educazione alla salute durante gli ultimi tre anni”. Guido nere sani, aiuta anche psicologicamente ad affrontare le diverse difficoltà giornaliere. Il cibo è anche un importante veicolo di aggregazione, relazione nonché scambio culturale e sociale e, anche se detenute, avremmo bisogno di qualche “coccola” che ci aiutasse a superare tutte le nostre difficoltà. Spesso i Desideriamo ringraziare il Dottor Guido Federzoni, referente per la Medicina Penitenziaria dell’Azienda Usl di Modena, che ci ha inviato un suo contributo in risposta al numero del mese scorso, Salute! S. Anna, in cui descrive l’organizzazione del Servizio sanitario all’interno La natura che cura Il gruppo di lavoro della sezione femminile della Casa Circondariale S. Anna di Modena (dal progetto di laboratorio espressivo d’Arte e di Danzamovimentoterapia proposto e realizzato da ArServizi di Carpi e promosso dall’associazione Gruppo Carcere-Città di Modena) rinnova l’invito a partecipare a questa rubrica con pensieri, articoli o lettere indirizzate a: [email protected] di Vitor Chiessi E ’ consuetudine in Sudamerica scambiare due chiacchiere davanti a una bella tazza di caldo matè. Pare anche che Papa Francesco, da buon argentino, sia un amante di questa squisita bevanda, consumata nei paesi latini da secoli, apprezzata per il sapore, l’aroma e le numerose virtù. La preparazione tradizionale del matè è la stessa che utilizzavano secoli fa gli indigeni Guaranì: le foglie essiccate vengono poste in una zucca vuota con acqua calda e lasciate in infusione qualche minuto per poi essere sorseggiate con la bombilla (una sorta di cannuccia in argento o in legno). Ancora oggi il matè resta la bevanda più consumata in Argentina e Il Matè una pianta dell’altro mondo nell’intero Sudamerica con consumi che sfiorano i 7 chili l’anno a persona! Dal punto di vista farmacologi- co, il matè è una pianta della quale si utilizzano foglie e rami, ricchi di principi attivi come acidi clorogenici, caffeina e teobromina, sostanze che il matè ha in comune con caffè, tè e cacao. La presenza di questi principi attivi rende la yerba mate una bevanda tonica ed energizzante, in grado di stimolare il sistema nervoso centrale, ridurre il senso di stanchezza e spossatezza, migliorare il tono dell’umore e favorire memoria e concentrazione. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che il matè è in grado di favorire la diuresi, stimolare la termogenesi e ridurre la fame nervosa quindi può dimostrarsi anche un valido alleato per la perdita di peso corporeo. Una tazza di matè ha un contenuto in caffeina che è circa la metà rispetto a quello del caffè, nonostante questo è opportuno non abusarne, evitarne il consumo in gravidanza e durante l’allattamento. Il matè si può trovare in farmacia o erboristeria sotto forma di erba taglio tisana con cui preparare degli infusi (6 grammi in 200 millilitri di acqua per 2/5 minuti) la cui dose consigliata è di massimo un paio di tazze al giorno. E allora brindiamo al Papa con una buona tazza di matè! 29.11.2013 n°43 P er iniziativa del Rotary Club di Carpi, presieduto quest’anno dal professor Giampiero Lugli, docente all’Università di Parma, è stata posata la prima pietra del nuovo Centro polivalente della frazione novese di Sant’Antonio in Mercadello, ribattezzato “il palazzetto della solidarietà”. L’intervento, del costo di 350mila euro, è interamente finanziato dai club Rotary della Provincia di Modena ed è stato il past president carpigiano, architetto Stefano Righi, a elaborare il progetto in legno di 200 metri quadrati su un’area di 400, messa a disposizione dal Comune di Novi. La struttura sarà pronta nel giro di tre mesi: avrà una hall, una sala riunioni, uffici, aule, 15 L’Angolo di Cesare Pradella Il Rotary ricostruisce il centro culturale di Sant’Antonio servizi, un magazzino e sarà costruita secondo norme antisismiche. Raffrescamento e riscaldamento saranno invece garantiti tramite pannelli radianti a pavimento e pannelli fotovoltaici. Alla posa della prima pietra erano presenti, oltre alla popolazione della frazione, il governatore del Rotary Giuseppe Castagnoli, i dirigenti del club carpigiano e i sindaci di Carpi e Novi, rispettivamente Enrico Campedelli e Luisa Turci. Nell’occasione è stato ricordato che la nuova opera sostituisce la precedente, crollata a causa del terremoto del maggio 2012. A breve Sant’Antonio in Mercadello sarà quindi dotata di una struttura accogliente che ospiterà attività ricreative e di promozione culturale, soprattutto per i più giovani. La presentazione del libro dello scrittore modenese Mario Lugari, dal titolo Viaggio sentimentale nella Bassa, ha offerto la possibilità di fare il punto sullo stato del nostro patrimonio edilizio storico dopo il sisma del maggio 2012 “Il recupero dei beni culturali non deve passare in secondo piano” L a presentazione del libro dello scrittore e giornalista modenese Mario Lugari, dal titolo Viaggio sentimentale nella Bassa, ha offerto la possibilità di fare il punto sullo stato del nostro patrimonio edilizio storico dopo il sisma del maggio 2012. Al convegno, svoltosi nella ristrutturata Sala d’Aragona della Rocca Estense di San Martino in Rio, nel reggiano, hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, il sindaco di San Martino Mario Lugari Oreste Zurlini, l’autore del volume e l’architetto Mauro Severi, esperto in recuperi e restauri architettonici. In tutti gli interventi è emersa la speranza che si proceda in tempi solleciti al recupero, alla conservazione e al riutilizzo delle centinaia di beni artistici e architettonici della Bassa seriamente danneggiati dal terremoto. “Ridare vita alle rocche, ai castelli... non è un optional, bensì una necessità dell’uomo per favorire il suo sviluppo civile. Quelle legate al recupero dei beni storici danneggiati non sono spese superflue da relegare all’ultimo posto nella scala dei valori e delle priorità”. Mario Lugari ha ricordato che “il nostro territorio, anche se caratterizzato da nebbie, zanzare, gelo, afa e umidità, ha sempre rappresentato un forte richiamo per viaggiatori e cultori di storia dei popoli, come Goethe, Montesquieu, Bayron, Carducci, Semper... artisti che hanno decantato i luoghi, l’ospitalità della gente, le bellezze naturali e monumentali, i piatti tipici della nostra cucina e il nostro lambrusco. Un territorio – ha aggiunto – vario e imprevedibile, arricchito da fiumi e colline, che ha dato i natali a personaggi divenuti famosi nel mondo in tutti i settori: dalla musica all’arte, dall’editoria all’industria, alla politica”. La Rocca di San Martino in Rio, che ha ospitato il convegno, ‘vecchia’ di mille anni, dopo la distruzione avvenuta per mano di Federico Barbarossa nel 1100, venne ricostruita dai principi Roberti per poi passare, nel 1400, sotto il dominio degli Estensi e successivamente degli Erri, di Borso d’Este e di Rango d’Aragona, ultimo marchese ad abitarla. Oggi la rocca, coi suoi preziosi soffitti lignei del XV e XVI secolo, il possente torrione, le merlature ghibelline, i soffitti a cassettoni e gli stucchi e gli affreschi di particolare bellezza, ospita uffici di Comune, Biblioteca e Museo dell’Agricoltura. Cesare Pradella 29.11.2013 n° 43 16 Camillo A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi Q Q uesti due mici sono stati trovati insieme a Campogalliano. Quello rosso, un cucciolo, stava cercando di prendere il latte da quello bianco e grigio, adulto. Peccato che quest’ultimo sia un maschione e quindi certamente non in grado di nutrirlo... sono stati recuperati da Monica, volontaria del Gattile e portati al caldo. Non dimentichiamo che per i gatti abbandonati questo è il periodo dell’anno peggiore; sono costretti a trovare ripari di fortuna per proteggersi dalle intemperie e sono in balia del freddo e delle gelate notturne. Quasi tutti i micini recuperati adesso sono magrissimi e col raffreddore. Chi non vuole un gatto non lo lasci per strada condannandolo a soffrire; contatti il Gattile per trovare una soluzione. Il micino rosso è buono, un po’ spaventato, ma prende già volentieri le coccole. Il micio bianco e grigio è invece più timoroso. uesta micia è stata trovata lungo la strada a Ganaceto: un’auto l’aveva colpita e lei era distesa tra l’asfalto e l’erba del fossato. Una persona di buon cuore l’ha notata e vedendo che era ancora viva l’ha portata immediatamente in una clinica veterinaria dove è stata curata e rimessa in sesto. Nessuno l’ha ancora reclamata, ma era certamente una micia di casa: sporca nella cassettina, è affettuosa, le piace leccare i capelli, ma non tira mai fuori le unghie: è perfetta anche per una famiglia con bambini. In centro a Carpi, per tutto il periodo natalizio, saranno come sempre allestiti i banchetti per contribuire al sostentamento del Gattile. Per adozioni e informazioni, Aurelia 339.3851247 [email protected] Tempo Games! C ari lettori, oggi, in concomitanza con le uscite Next Gen (di cui parlerò nel prossimo numero), vorrei disquisire con voi di qualcosa di davvero unico nel suo genere. Qualcosa che cambierà di certo il vostro Natale. Il 29 novembre, infatti, diventerà una data da tramandare ai posteri per un ottimo, motivo: Super Mario 3D World.Per chi non lo conoscesse, il titolo Nintendo, in esclusiva WiiU, arriverà nei negozi il 29 novembre, ponendo fine a un’attesa dei fan divenuta ormai insostenibile. Il gioco, presentato allo scorso E3 di Los Angeles, non ha subito incantato il pubblico e la critica, forse a causa della nostalgica voglia di un nuovo capitolo in pieno stile Galaxy, forse per la scarsa qualità della demo mostrata un po’ ovunque o, forse, per le ambientazioni fino a quel momento mostrate al grande pubblico. Tutto però, pian piano ha iniziato a prender forma e a plasmare, nel corso di questi ultimi mesi, un prodotto a dir poco straordinario. Super Mario 3D World infatti, rappresenta la perfezione del platforming, del gameplay e del divertimento puro e semplice, disarmante quanto basta e astutamente complesso quando necessario. Provandolo con mano infatti, si può subito percepire l’immediatezza e la perfezione di ogni singolo movimento, di ogni salto o di ogni trasfor- Il Re è tornato. Illumina l’oscurità mazione: la “cat suite” poi, prima criticata poi osannata, rappresenta l’elevazione verso la totale esplorazione dei livelli targati Nintendo, dando vita a una tridimensionalità mai provata sino a oggi. Mario Gatto infatti, può balzare addosso ai nemici, muoversi come un felino e arrampicarsi sulle pareti rivelando zone altrimenti del tutto inaccessibili. Ma Super Mario 3D World non è solo questo: ritorna Mario Tanuki (trasformazione in Procione), il Fiore di Fuoco (capace di farvi lanciare sfere ardenti contro i nemici), Mario Boomerang, Mario Gigante e le simpatiche trasformazioni “Mattoncino” che vi permetteranno di indossare i panni Voto Generale: 10 Grafica: 10 Sonoro: 10 Giocabilità: 10 Longevità: 10 di un Mattoncino Lancia Sfere di Metallo, Mattoncino Illuminante (per uccidere i fantasmi, finalmente direi!) o ancora Mattoncino Moneta. Come avrete capito, la varietà è a dir poco immensa e non si ferma soltanto ai “Power UP”, ma per la prima volta dopo Super Mario Bros.2, potremo scegliere tra i 4 personaggi principali, tutti con caratteristiche peculiari: Mario, è equilibrato come al solito, perfetto nello stile, Luigi è invece più abile nel salto e riesce a stare in aria pochi istanti in più rispetto al fratello grazie all’ormai famoso movimento della gambe, Toad corre più di tutti e riesce a essere in generale più rapido mentre la Principessa Peach ha la capacità di rimanere sospesa in aria per alcuni secondi. Com’è facile intuire, la giocabilità, il gamplay e le possibilità sono quasi infinite. Se poi Nintendo introduce per la prima volta in un gioco Super Mario 3D World, il di Giuseppe Attanzio [email protected] fattore “multiplayer locale” fino a 4 giocatori, beh allora il divertimento è assicurato! Al di là della mole impressionante dei contenuti (ai quali si aggiungono livelli a tempo, segreti a non finire, un nuovo personaggio sbloccabile... coff coff Rosalinda coff coff... livelli segreti e missioni con stravaganti capitani Toad), quello che colpisce è senza dubbio la straordinaria qualità del level design e della struttura di gioco generale: migliori selezioni orchestrali di tutti i tempi. E come se non bastasse, la longevità del titolo risulta elevatissima. Oltre a completare la storia principale infatti, nella quale si sottolinea il cambio di canovaccio narrativo per il quale si vedeva sempre Peach rapita da Bowser, cosa che non accade in questa circostanza, vi sono tre stelline verdi da la grafica è perfetta, pulita, in altissima risoluzione, senza mai una sbavatura e mantenendo i 60 frame al secondo, registra caricamenti del tutto inesistenti tra un livello e l’altro. I colori sono sgargianti e gli effetti di luce sono mozzafiato, regalando scorci di ineguagliabile bellezza. Persino la mappa di gioco risulta curata nei minimi dettagli, regalando anche una certa libertà di movimento ed esplorazione. La colonna sonora? Epica. Una delle scovare in ogni livello, sommate ai timbri nascosti anche questi in ogni stage e poterlo fare con tutti e quattro, pardon cinque, gli stili di gioco differenti è a dir poco mozzafiato se non infinito. Il titolo merita di essere acquistato? Sì! Giustifica da solo l’acquisto della console? Può risanare le sorti di WiiU? Sì! Senza dubbio. Stiamo parlando di un capolavoro senza tempo, un perla di raro valore incastonata nelle profonde sabbie del tempo. Lo consiglio a tutti, grandi, piccini, neofiti e vecchi fan, poiché non ho mai visto nulla del genere. Ah, a questo punto dovrei parlarvi dei difetti del gioco. Alcuni annoverano il multiplayer su Internet, io vi dico, che Mario, questo Mario, va vissuto sul divano di casa propria, da soli, davanti al proprio televisore, tralasciando per qualche ora, i problemi della vita. Se poi, avete voglia di giocare e fare baldoria, beh, avrete la scusa per invitare qualcuno a casa vostra, non credete? E vi assicuro, che nessuno potrà annoiarsi. Illumina l’oscurità. 29.11.2013 n°43 17 Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi Non è difficile, riordinando, di ritrovare cose dimenticate, nelle quali cogliere tracce di un mondo superato e volendo, comprenderlo. In dl’angòl d’un casètt Nell’angolo di un cassetto Elêgant e artistich un bigliètt éra spùntèe da un casètt ch’a s’vrivn’ed cêr. Fórse šmìnghèe, a n’sò gnanch dir da quand cun parôli d’un têimp ch’pêr già luntan. Raffinato e artistico un biglietto era apparso da un cassetto che aprivamo raramente. Forse dimenticato, non saprei dire da quando con parole di un tempo che sembra già lontano. A s’dirèv, che dê dlè a n’s’fùss môs mai. A chi ghiva avùu la fortuna ed truvêrela pariva fìn ch’al gh’vlìss fêr l’ucètt per règalêr un mònd, dmàndènd pèrmèss. Si direbbe, che da lì non si fosse mosso mai. A chi aveva avuto la fortuna di ritrovarlo sembrava perfino volesse fargli l’occhiettoregalare un mondo, chiedendo permesso. Éra, n’invid a léšêr, per capir la dêlicatèsà ch’fiuriva da cal scrìtt. Al parôli érèn lè, al pêr d’un quêl ch’psiva vrir un têimp, per sêrt vêrs, più bêl. Era, un invito a leggere, per comprendere la delicatezza che fioriva dallo scritto. Le parole erano lì, come una cosa che poteva aprire un tempo, per certi versi, più bello. Adês, bastêva tórl’in man, léšer e a ôç srèe… inmaginêr, sintir cùmè n’ônda chêlma ch’rivêva alšéra per purtêr ricôrd… ed sicur d’n’êtr’éra. Ora, bastava prenderlo in mano, leggere e a occhi chiusi… immaginare, sentire come un’onda quieta che arrivava leggera per portare ricordi… forse di un’altra era. A gh’éra sól da scùltêr, mò in silêinsi cla vóš che, cun dal ghêrb, la sùsùrêva d’insònì, d’pròpôšit, ed quèl ch’a srèv stèe, propria cùmè ch’fùss iér, anch sê già pàsèe. Vi era solo da ascoltare, ma in silenzio quella voce che, con garbo, sussurrava di sogni, di propositi, e di ciò che sarebbe stato, proprio come fosse ieri, anche se gia trascorsi. Spèransi, ch’érèn lè, da tuchêr cun man. Sól guardènd… parivèn dvintêr véri e cêri, ancòr d’più d’un rag ed sól e nuêter, nuêter…éren cal sól. Spèranze, che erano lì, da toccare con mano. Solo guardand o sembravano divenire vere e limpide, ancor più di un raggio di sole e noi, noi… eravamo quel sole. Cl’ônda, ancòr la purtêva spèransi e nuêter, nuêter… éren spèransi cùmè ’na cansôun bêla ch’a n’sa mia e dla cansôun, nuêter… éren la poêšia. Quell’onda, ancora portava speranze e noi, noi… eravamo speranze come una canzone bella che non saprei dire della canzone, noi… eravamo la poesia. Bastêva scultêr sêinsa pêrder gnint e lasêres purtêr, sêinsa prìmà nè dôp. L’éra la stôria di nôstr’an più bée; e d’fantašia, chi s’viéta… ed turnêr indrée. Bastava ascoltare senza tralasciare nulla e lasciarsi portare, senza prima né dopo. Era la storia dei nostri anni più belli; e di fantasia, chi ci vieta… di tornare indietro. Islam e dintorni... di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna Houda e Arafat, i Romeo e Giulietta del Medio Oriente L a “Giulietta” mediorientale, così è stata definita sulle testate internazionali. Lei, Houda al-Niran, ragazza saudita di 22 anni proprio come la Giulietta shakespeariana è innamorata del suo Romeo, Arafat Mohamed Tahar un 25enne yemenita. Ma la famiglia di lei si è opposta talmente tanto alle nozze da farle decidere di scappare di casa e correre in Yemen dal suo amato, sfidando le decisioni famigliari e venendo arrestata per essere entrata irregolarmente a Sana’a. A dicembre ci sarà il processo, al quale la ragazza ha scelto di andare assistita da un avvocato di una Ong umanitaria yemenita invece di quello propostole dall’ambasciata saudita. Siamo tutti Houda, hanno scritto sugli striscioni i simpatizzanti alla causa che hanno manifestato in Yemen contro l’espulsione di Houda. La ragazza infatti ha fatto richiesta in Yemen per ottenere lo status di rifugiata e non rischiare di essere allontanata dal Paese. Il giudice che terrà il processo è in attesa di un responso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che si esprimerà in merito. Sperando che tra i due il finale sia decisamente diverso rispetto a quello del classico inglese, anche Human Rights Watch si è attivato affinchè la ragazza non venga rimpatriata, affermando che la sua vita potrebbe essere in pericolo in caso di ritorno in Arabia Saudita. PER APPROFONDIRE http://www.huffingtonpost.it/2013/11/24/giulietta-yemen-arafat-mohamed-tahar_n_4333721.html?utm_hp_ref=italy Locali: se non sei “in” non entri! di Clarissa Martinelli [email protected] Cara Clarissa, vorrei porre l’attenzione su una discriminazione troppo spesso ignorata. Quella che c’è per accedere ai locali, diciamo così, alla moda. Io ho un figlio timido, mite che ha 18 anni e frequenta da sempre due amici d’infanzia con cui condivide gli stessi interessi: fumetti, videogiochi, musica. Ragazzi normali. Non sono interessati alle firme sugli abiti, sono in un’età un po’ difficile e non sono ancora “né carne, né pesce”. Per due volte sono stati respinti da buttafuori di locali. Una volta è successo la scorsa estate a Milano Marittima, più recentemente in un locale del reggiano. Ufficialmente perché non avevano l’abbigliamento adeguato, ma io credo sia perché sono troppo “normali”, poco spavaldi, mentre adesso la “bella gente” dei locali prevede ragazzi muscolosi e ragazzine seminude. Vorrei capire se non c’è modo di ribellarsi; mio figlio e i suoi amici non ci provano neanche più. Mio figlio dice che non si divertirebbe nemmeno in quei luoghi perché sono finti, ma vorrei fosse davvero una scelta sua e non quella di un buttafuori che magari è anal- L una e Amar, giovane coppia di innamorati, fanno del loro meglio per superare gli ostacoli inaspettati che minacciano la loro relazione. Luna perdona al marito le nottate passate a bere, ma Amar viene sospeso dal suo posto di lavoro. Rifiuta l’offerta di terapie psicologiche per curare la dipendenza dall’alcol. La coppia si trova di fronte a una nuova sconfitta quando, dopo due anni di tentativi per avere un bambino, non ha altra scelta che procedere all’inseminazione artificiale. Amar trova lavoro come insegnante di informatica, grazie all’incontro con Bahrja, un vecchio amico dei tempi della leva militare che, nel frattempo, è diventato un musulmano ortodosso, rigido seguace della dottrina wahhabita. Luna non è entusiasta della proposta, perché costringerà Amar a vivere lontano dalla città e fabeta anche se ha la maglietta firmata. Annarosa entile Annarosa, abbiamo parlato proprio di questo qualche settimana fa a Brunomattina e ci sono stati riferiti innumerevoli casi analoghi; si va dai locali che non accettano le scarpe da ginnastica e le infradito a quelli che richiedono la camicia lasciando fuori chiunque indossi una T shirt o un maglione. I ragazzi in lista hanno la precedenza su chi non lo è (e per essere in lista occorre conoscere qualcuno che lavora per il locale) e i ragazzi che hanno prenotato un tavolo vengono prima di tutti perché, tra l’altro, garantiscono profitti maggiori rispetto all’ingresso di un singolo. C’è chi arriva all’ingresso ed è già ubriaco e molesto, c’è chi ha un atteggiamento collerico perché non vuole restare in fila e in quei casi viene allontanato perché potrebbe arrecare disturbo anche una volta entrato. I locali hanno una capienza massima e, se non vogliono problemi in caso di controlli, quando sono esauriti non fanno entrare più nessuno. Detto questo, al di là delle G ipocrisie, è vero che c’è da sempre anche una questione legata alla “moda”, è innegabile: sono locali in cui si va anche per mettersi in mostra, agghindarsi, conoscere persone e flirtare con qualcuno. Ci sono le ragazze più carine che non fanno mai una fila e non pagano il biglietto e quelle un po’ meno carine che invece pagano sempre. Ci sono ragazzi spigliati, ben inseriti e di bell’aspetto che trovano le porte spalancate e altri che quasi si nascondono e non hanno mai alcuna agevolazione. C’è chi ha il tavolo migliore sulla pista e conosce tutti e chi sta da solo, col succo di frutta, appoggiato alla parete di fianco al bagno per ore. Anche i locali sono piccoli spaccati di come è strutturata la società. Però, Annarosa, suo figlio ha 18 anni; l’età per votare, l’età per guidare l’auto. Ha provato a vedere cosa fossero quei locali e non è riuscito a entrare, li trova finti; magari si diverte di più con i suoi amici in birreria dove incontra ragazze che, come lui, si divertono in modo differente e hanno interessi più vicini ai suoi. Nulla di cui preoccuparsi. E’ adulto, ora. All’Auditorium della Biblioteca Loria, sabato 30 novembre, alle 21, proiezione del film Il sentiero, di Jasmila Zbanic Mondi separati poi non le piace la faccia di Bahrija e quella di sua moglie coperta con un velo nero. Tuttavia si rende conto che Amar non può permettersi di rifiutare un lavoro ben pagato, la condizione di disoccupato lo sta trascinando sempre più a fondo nella disperazione e nella frustrazione. Separata da Amar, senza neppure poterlo contattare, Luna ottiene il permesso di andarlo a trovare durante il lavoro nella reclusa comune wahhabita. Lì, Luna scopre un mondo misterioso, la comunità islamica fondamentalista è un mondo antico, senza alcol, sigarette o cellulari; una società in cui le vite quotidiane di uomini e donne sono separate e rigidamente sorvegliate. Luna supplica Amar di tornare a casa, ma lui riesce a convincerla che questo luogo isolato, santuario di preghiera, gli ha restituito la pace e l’ha aiutato a smettere di bere. Quando, settimane dopo, Amar ritorna a casa, Luna nota un tragico cambiamento in suo marito e comincia a rendersi conto della distanza crescente tra loro quando lui le suggerisce di astenersi da rapporti sessuali e aspettare di avere figli finché non saranno sposati secondo la legge islamica. Angosciata, Luna cerca di capire il nuovo Amar e il suo credo, ma questo la rende ancora più confusa. Veramente l’amore, da solo, è sufficiente per tenere unita la coppia in cammino verso una felicità durevole? La proiezione del film Il sentiero, di Jasmila Zbanic, si terrà sabato 30 novembre, alle 21, all’Auditorium della Biblioteca Loria. Conduce Pietro Marmiroli. Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 1° dicembre, alle 20,30, proiezione del film Salvo, di Fabio Grassadonia Un’opera prima fuori da ogni cliché sulla mafia S alvo, killer di mafia a Palermo, uccide il fratello di Rita davanti a lei. La ragazza è cieca dalla nascita, ma il drammatico evento è causa di un miracolo: Salvo, disturbato dagli occhi di Rita che lo fissano senza vederlo, li chiude con le mani coperte di sangue e quando lei li riapre vede per la prima volta. Da quel momento i due vivranno isolati in un magazzino abbandonato, ma la nuova situazione li renderà consapevoli del bisogno di una vita diversa e libera per entrambi. II vero successo italiano a Cannes, nell’edi- zione 2013, è questa opera prima a due firme coprodotta con la Francia. Tra poliziesco, storia d’amore, western e dramma sociale, un film quasi senza parole, ma che parla il linguaggio del cinema: inquadrature accuratissime (la fotografia è di Daniele Ciprì), rumori d’ambiente importanti quanto le immagini, ellissi e reticenze . Applaudito vincitore della Semaine de la Critique di Cannes, un’opera prima fuori da ogni cliché sulla mafia, viva e stimolante, riscattata da un’idea di speranza. 29.11.2013 n° 43 18 L’aforisma della settimana... “Sii amabile, se vuoi essere amato”. Ovidio, Ars Amatoria La carpigiana Erika Marchi partecipa alla Biennale di Firenze appuntamenti A regola d’arte Teatro CARPI appuntamenti su prenotazione Teatro Comunale 29 novembre - ore 21 Uto Ughi e i Filarmonici di Roma Violino Romantico Musiche P.I. Tchaikovsky, L. van Beethoven, P. de Sarasate, C. Saint-Saëns, J. Massenet, A. Piazzolla, A. Dvorak, H. Wieniawski, M. De Falla, F. Kreisler, G. Pugnani Teatro Comunale Mostre 30 novembre - ore 18.30 Il terremoto non ferma la musica Non stop musicale A cura di Mundus e Ater Ore 18.30 - Kalàscima Allegria dalla Puglia In collaborazione con Puglia Sounds Ore 21 Rita Marcotulli, pianoforte – Israel Varela, percussioni Ore 21.50 Giovanni Guidi, pianoforte – Enrico Rava, tromba Ore 22.40 Vinicio Capossela, pianoforte – Enrico Lazzarini, contrabbasso Teatro Comunale Da lunedì 2 a martedì 31 dicembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Beppe Battaglia O&A Centro Affari 30 novembre - ore 17 Rialziamo il sipario Con l’aiuto di tanti il Teatro riapre per la città Intervengono: Graziano Delrio, ministro per gli Affari Generali e le Autonomie Vasco Errani, presidente Regione Emilia Romagna Enrico Campedelli, sindaco del Comune di Carpi Alessia Ferrari, assessore alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Carpi Simone Morelli, assessore al Centro Storico, Economia e Turismo Giovanni Gnoli, dirigente Settore Restauro e Conservazione del Patrimonio Artistico e Storico del Comune di Carpi Proiezione del Corto Cantieri girato durante i lavori di restauro A cura di Federico Baracchi Teatro Comunale 1° dicembre - 16 - 20 Il teatro nel teatro Con le Associazioni teatrali e musicali Non stop performances Coordinamento Sara Gozzi, Gigi Tapella e Gabriele Zambelli Teatro Comunale 1° dicembre - ore 10 - 13 Viste guidate al Teatro restaurato CARPI 30 novembre - 11 gennaio Traiettorie Balcaniche Sala espositiva Biblioteca Loria Fino al 30 novembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giuseppe Festino O&A Centro Affari L a pittrice carpigiana Erika Marchi partecipa alla IX edizione della Biennale di Firenze. Dopo i positivi riscontri ottenuti quest’anno a Venezia presso la Galleria di Xante Battaglia e la recente mostra in centro a Carpi, il confronto questa volta ha un sapore internazionale. I suoi ultimi lavori vogliono trasmettere un cambiamento nel modo di esprimersi. Cambiamento che è stato notato dalla giuria internazionale di selezione, che ha ammesso la pittrice carpigiana, classe ’73, alla Biennale. Concerto al Teatro Regio, un olio su tela 60 x 80 sarà il suo quadro pubblicato sul catalogo della biennale. E’ un lavoro del 2009 ma attuale e padre di tutti i lavori sviluppati nel 2013. La mission della nuova Biennale di Firenze, progettualmente denominata The New Florence Biennale, si focalizza sull’Etica come Dna dell’Arte e promuovendo e riscrivendo la definizione di artista del nuovo millennio. Gli spazi espositivi sono quelli della suggestiva Fortezza da Basso e saranno aperti dal 30 novembre all’8 dicembre. La Biennale di Firenze da oltre sedici anni opera per la promozione e la valorizzazione degli artisti, influenzando il modo di proporre, concepire e osservare l’arte contemporanea. Dal 1997, anno della sua fondazione, la Biennale ha visto la partecipazione di oltre 5.000 artisti provenienti da oltre In arrivo il musical Scooby Doo: il mistero della piramide Scooby Doo in musical D opo i cartoni animati creati nel 1969 da Joe Ruby, Ken Spears e Iwao Takamoto per HannaBarbera e la versione cinematografica del 2002 con gli attori in carne e ossa, Scooby Doo, l’alano parlante e fifone insieme ai suoi amici umani, Shaggy, Fred, Velma e Daphne, buffi investigatori dell’occulto, arrivano in Italia anche a teatro. Debutta il 30 novembre a San Marino, il musical Scooby Doo: il mistero della piramide, trasposizione italiana diretta da Fabio Galli, e presentata da Warner Bros Entertainment, dello spettacolo attualmente in tourneé in Europa. Il musical, con 11 attori-ballerini in scena (5 protagonisti e gli altri in più ruoli) pensato per le famiglie, compresi i bambini più piccoli, dopo San Marino, sarà a Bologna (6-8 dicembre); Milano, al Teatro degli Arcimboldi (8-9 febbraio). Previste più avanti altre date in giro per l’Italia, anche in città più piccole. “Mancava in Italia un family avventuroso un po’ più maschile, con cui i papà possano portare a teatro i propri figli, come succede all’estero – spiega il produttore Ermes Bonini - noi abbiamo introdotto varie novità. Ad esempio faremo uscire i protagonisti sul palco direttamente da un film proiettato su uno schermo led. Vogliamo che la sala non sia passiva, ma che partecipi il più possibile. Anche attraverso gli speciali occhiali indossati da Shaggy, i bambini potranno dare consigli a lui e Scooby doo. Del cartoon originale, votato sulla rivista americana Tv Guide tra i cinque migliori cartoni animati di sempre, il regista Fabio Galli ha sempre apprezzato “l’intelligenza, la varietà dei personaggi, e il racconto di puzzle e misteri, a cui diamo più spazio per rendere la trama interessante anche per i genitori. Si parte da uno spunto vero. Al centro dell’avventura fantastica c’è il faraone Hatcepsout, realmente esistito, e ci sono simboli dell’Antico Egitto, come Iside, Osiride e Anubis”. I costi dei biglietti andranno dai 20 ai 40 euro, ci sono pacchetti famiglia e i bambini fino a tre anni, se tenuti in sala in braccio dai genitori, entrano gratis. 100 nazioni, che hanno trovato a Firenze il palcoscenico ideale per promuovere la loro arte mettendo a confronto le loro diversità culturali. Senza nessun filtro, ad esclusione di quello qualitativo, gli artisti invitati a partecipare, durante i dieci giorni di esposizione, possono così riunirsi operando uno scambio dialettico di idee e valori ed entrando in contatto diretto con il pubblico presente. Molti degli oltre 4.000 artisti che hanno partecipato a una delle edizioni della Biennale hanno avuto l’opportunità di farsi conoscere e di essere presi in considerazione o aver esposto in altre grandi manifestazioni internazionali, quali la Biennale di Venezia e quella di Pechino. Giovedì 5 dicembre, alle 21, al Guerzoni di via Genova Omaggio alla Callas G iovedì 5 dicembre, alle ore 21, al Circolo Guerzoni di via Genova si terrà il concerto Omaggio alla Callas col soprano Elena Rossi (in foto). L’accompagnamento è affidato a un duo di musicisti di grande esperienza, il flautista Matteo Ferrari e il chitarrista Andrea Candeli, che ripropone la pienezza e l’espressività del colore orchestrale attraverso rivisitazioni arricchite dalla purezza di un approccio di tipo cameristico. Oltre ad accompagnare i brani cantati, il Duo Estense si esibirà in alcuni movimenti tratti da celebri titoli arricchendo così il concerto di una varietà di linguaggi secondo una formula di alternanza tra musica vocale e strumentale ampiamente collaudata dagli artisti e che riscuote sempre grande successo tra il pubblico. Fino al 1° dicembre XVI Biennale della Xilografia: Mimmo Paladino Xilografia 1983 - 2013... un elmo e 8 filosofi Musei di Palazzo Pio Fino al 5 dicembre Locus Solus Bi-personale di Marina Burani e Silvia Manazza Dark Room Silmar Gallery Fino al 5 gennaio Passaggi Mostra delle opere di Veronica Azzinari Acura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 6 gennaio Le stanze dell’Amore cieco Sale dei Trionfi e dell’Amore di Palazzo Pio Fino al 7 dicembre Il Paesaggio della Bonifica Esposizione fotografica per raccontare l’intreccio degli elementi che hanno concorso alla formazione del paesaggio della Pianura Padana: acque, suolo, coltivazioni, cascine, mulini, manufatti della bonifica e azione quotidiana dell’uomo L’iniziativa si inserisce nella Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile dedicata ai temi del paesaggio, della bellezza e della creatività Sala Cabassi Eventi CARPI 29 novembre - ore 20.30 Tiroidiamo Brillante commedia dialettale per tutti proposta dalla Compagnia Dialettale Anna & the Hospitalists L’incasso della serata servirà a sostenere l’attività di Associazione Pazienti Tiroidei Cinema Teatro Ariston 29.11.2013 n°43 appuntamenti 29 novembre - ore 21 I venerdì della fotografia La fauna appenninica Con Matteo Carletti Sede Cai 19 Per due fine settimana, dal 29 novembre al 1° dicembre e dal 6 all’8 dicembre, ModenaFiere ospita la quarta edizione della mostra-mercato dedicata alle festività natalizie Tutti a Curiosa! 29 novembre - ore 17.30 Mediazione Civile Relatori Claudio Alberghini, docente in Mediazione Civile e Familiare Gianni Lupi, mediatore civile Giovanni Lanna, mediatore civile Anna Ferraresi, mediatore esperto materia medica e sanitaria Anna Maria Lucà, mediatore esperto materia condominiale Maurizio Montanari, psicologo, psicanalista Sala Congressi 2 dicembre - ore 21 Presentazione del libro La stella di pietra Di Marco Buticchi Finalista del Premio Bancarella 2012, vincitore del Premio Salgari 2013 e primo e unico italiano a essere inserito nella collana longanesiana I maestri dell’avventura in compagnia di giganti del calibro di Clive Cussler e Wilbur Smith Dialoga con l’autore: Pierluigi Senatore caporedattore di Radio Bruno Sala dei Mori di Palazzo dei Pio 29 novembre - ore 14.30 Prevenzione e sorveglianza delle malattie del fegato Relatore: dottor Stefano Bellentani, sastroenterologo Centro Sociale Cibeno Pile 30 novembre - ore 16 Inaugurazione Palestra della Solidarietà Programma Ore 16: Taglio del nastro e saluto dell’autorità Ore 16.30: Spettacolo delle Cheerleaders della A.P.D. Nazareno Ore 17: Partita inaugurale di Basket con A.P.D. Nazareno Saranno presenti: Stefano Vaccari, senatore Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna Enrico Campedelli, sindaco di Carpi Carmelo Alberto D’Addese, assessore allo Sport e Benessere Maria Cleofe Filippi, assessore alle Politiche Scolastiche Viale dell’Industria 30 novembre - ore 16./19 Christmas Vertical dj set Dai balconi del Centro Storico una cascata di musica Centro Storico 30 novembre - ore 20.30 Festa Anziani in Rete Circolo Graziosi 1° dicembre Motorama (Russia) Mattatoio Culture Club 1° dicembre - ore 17 Ora d’arte Il Palazzo dei Pio. Sette secoli di architettura e arte Visita guidata Ingresso gratuito Palazzo Pio 1° dicembre - ore 16 Cinema che passione Un mostro a Parigi (4-8 anni) Circolo Graziosi 2 dicembre - ore 21 Materia oscura Di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti Incontro con Angelo Signorelli, direttore del Bergamo Film Meeting Alberto Valtellina, regista e responsabile produzione Lab80film Auditorium Loria 29 novembre - ore 22 Tange’s Time Kalinka Arci Club 30 novembre 17ª Giornata Nazionale della colletta alimentare 2013 Sedi varie appuntamenti N on solo una semplice vetrina per gli acquisti natalizi, ma un’occasione unica per trovare un oggetto particolare, per riscoprire la gioia della ricerca del regalo giusto da fare agli altri o, perché no, anche da fare a se stessi. Venerdì 29, sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre e venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 dicembre ModenaFiere ospita Curiosa in fiera (www.curiosainfiera.it), la quarta edizione della mostramercato dedicata alle festività natalizie. Qui sono proposte soluzioni nuove e originali, che spaziano dagli articoli per la casa a quelli per la persona, passando per il tempo libero, fino agli addobbi e le decorazioni per l’albero di Natale e il presepe, e molto altro ancora. Spazio ha anche la Creatività, con tante tipologie di prodotti creativi tra cui bigiotteria, decoupage, decorazione, maglia, miniature, stencil e molto altro. I visitatori potranno anche realizzare con le loro stesse mani un oggetto unico e originale: a Curiosa è infatti protagonista la decorazione con i corsi di restauro del mobile a cura di Lara Vella, i corsi di pittura in stile country di Micaela Negretti e la possibilità di realizzare biglietti di auguri di Natale personalizzati, grazie alla stampa con presse manuali. Nei padiglioni di ModenaFiere si potrà poi imparare l’arte dell’intaglio della frutta e della verdura con i corsi di Arte in cucina, organizzati da Confesercenti, mentre se siete appassionati di fiber art non potete non partecipare all’iniziativa Yarn Bombing - Filo a tutta velocità. Meglio matte che noiose. A cura della fiber artist Luisa De Santi e in collaborazione con il portale dedicato alla creatività, Creare Insieme (www.creareinsieme.it), il progetto prevede una sfida per realizzare, in maglia, un’installazione scenografica che, nei giorni della manifestazione, andrà a ricoprire la supercar artigianale Uragano, pezzo unico realizzato da Moreno Filandi, e una moto Harley Davidson Dyna Street Bob in collaborazione con la concessionaria Onorio Moto. L’area Enogastronomia si presenta invece come un vero e proprio paradiso dei golosi e dei buongustai, con una vasta scelta di prodotti tipici e tradizionali da tutta Italia per assaporare cibi e bevande di ogni regione. Un percorso fatto di assaggi e degustazioni nel quale troveranno ampio spazio le aziende agricole del territorio e le aziende alimentari con produzione a chilometro zero, alla ricerca della qualità garantita dal produttore al consumatore. Quali erano le Scene sacre che abbellivano le case di un tempo? Per chi volesse scoprirlo imperdibile è una visita alla mostra Il sacro domestico, santi sotto campana tra fede e devozione popolare. Tra le altre opere si potranno ammirare un presepe sorrentino, completamente originale, della fine dell‘800, denominato il Sepolcro, e un pastore in legno del ‘700 di notevole dimensione racchiuso in una teca originale dello stesso periodo. Una manifestazione come Curiosa, profondamente radicata sul territorio, non poteva certo dimenticare il terribile sisma che lo scorso anno ha sconvolto l’Emilia, la provincia di Modena in particolare. Così alla mostramercato anche quest’anno sarà presente il team di EmiliAmo, nato da un gruppo di imprenditrici - al 90% donne - interamente residente nella provincia di Modena, per concretizzare lo spirito di solidarietà verso le concittadine più colpite. Ritorna così l’EmiliAmo Village, il mercatino dei prodotti terremotati EmiliAmo, che consente di continuare l’attività lavorativa indispensabile per la ripresa economica e morale del cratere. I visitatori vi potranno trovare tanti articoli interessanti, cosmetici, borse, bijoux, articoli di erboristeria, articoli per la casa, abiti da sposa, accessori da cucina, magliette e idee regalo con logo cuore/ tortellino, aiutando così in modo diretto le attività fortemente colpite. Infine non può mancare un occhio di riguardo per i più piccini: Ludo-Merenda proposta da Happy Mama offre cibi naturali e biologici in un’area allegra e colorata e ai laboratori di Gufolandia a tema natura, legati al mondo dei gufi e, grande novità, anche al microcosmo delle farfalle e delle coccinelle. L’edizione 2013 di Curiosa in fiera sarà arricchita dallo svolgimento in contemporanea, entrambi i fine settimana, di 7.8.Novecento, il Gran Mercato dell’antico: una kermesse che da oltre vent’anni richiama a Modena migliaia di appassionati di antiquariato e modernariato, oltre a curiosi e collezionisti a caccia di tesori d’altri tempi. 5 dicembre - ore 21 W la pappa! Dall’introduzione dei cibi solidi all’alimentazione adulta Educare i nostri figli, e noi stessi, a mangiare sano e vivere bio Incontro con Paola Negri, autrice di W la pappa! In collaborazione con Gaam Auditorium Biblioteca Loria 5 dicembre - ore 21 Omaggio alla Callas Elena Rossi, soprano Matteo Ferrari, flauto Andrea Candeli, chitarra Centro sociale L. Guerzoni Sala Cabassi di Palazzo Pio La grande bellezza della Pianura Padana I l C.e.a.s. delle Terre d’Argine partecipa alla Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile con la mostra Il Paesaggio della Bonifica, realizzata in collaborazione con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. La mostra, esposta nella sede del C.e.a.s. (Sala Cabassi di Palazzo Pio), racconta l’intreccio degli elementi che hanno concorso alla formazione del paesaggio della Pianura Padana: acque, suolo, coltivazioni, cascine, manufatti della bonifica e azione quotidiana dell’uomo. La mostra sarà visitabile fino a sabato 7 dicembre nei seguenti orari: lunedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 13; giovedì dalle 15 alle 18 (gli altri giorni sono riservati alle scuole su prenotazione). Ingresso gratuito. 29.11.2013 n° 43 20 Calcio – Cabassi ancora stregato (e semivuoto): Carpi ko col Siena (0-1) La svolta che non c’è Alla squadra è mancata misura, lucidità e la sintesi Concas. Ma anche il pubblico latita: la città non sta meritando la B. Sabato c’è il Pescara, avversario nobile e convalescente. I l derB lascia dietro di sé un piccolo paradosso. Resta, e resterà per sempre, una svolta nella storia del Carpi. Ma sul presente non ha effetti: non riesce a spartire le acque di questa stagione. Né a smuovere quelle del tifo, desolantemente povero. Rispetto al recente passato c’è stata una crescita appena percettibile, non certo quel boom che era lecito auspicarsi. Nel giorno del ringraziamento, anziché il massimo si registra quasi il minimo. Questo trend è pericoloso: mette a repentaglio il futuro. La città non sta meritando questo palcoscenico. E’ entrata a far parte del calcio vero, quello cosiddetto liquido. Che scende in campo ogni giorno, ed è più visibile perché è articolato per espandersi e penetrare in tutte le pieghe della società. Pretendendo la reazione uguale e contraria. Perciò obbedisce alle regole dello spettacolo, più che mai: senza una massa critica al seguito, non si può investire. E di conseguenza si esce di scena. CAMPO - Ai pochi fedeli presenti, comunque, il Siena ha rovinato la festa. Vincendo in trasferta come non era ancora riuscito a fare, in fondo a una gara disputata con 24 ore di ritardo. Considerazione a margine: risulta questo il primo rinvio per allagamento del campo in 85 anni di vita del Cabassi. E’ abbastanza evidente che il restyling del manto erboso imposto dalla Lega per esigenze televisive (cablaggio e livellamento del profilo “a schiena d’asino”) ne abbia irreversibilmente alterato l’equilibrio idrogeologico. Non drena più come prima: le aree appiattite si gonfiano e le fasce allargate bevono poco. Un bel guaio, il cui cumulo di conseguenze sarà chiaro solo a primavera inoltrata. Non sempre il progresso è avanzamento: in alcuni casi fa regredire. E questo è esattamente uno di quelli. MATCH - Vecchi ha perso la partita pur portandola dove voleva per un’ora buona, cioè sul territorio della corsa e dei ribaltamenti. Beretta è riuscito a resistere, presentando il conto dei suoi giocatori migliori nei momenti cruciali. D’Agostino ha equalizzato il primo tempo, ovviando al sottoritmo con il proprio esclusivo magistero tecnico. Angelo ha aperto il gas solo quando Memushaj gliel’ha permesso, salvo poi smettere non appena è comparso Di Gaudio (tardi). Vergassola e Valiani hanno dilatato il finale palla a terra, senza forzare, se non per trovare Giannetti (straordinario) puntualmente in profondità. Il resto, ovvero la differenza definitiva, è stato Rosina. Che ha costeggiato il match, quasi in perpetua osservazione, fino al porto che gli ha offerto un attracco per deciderlo. Lì, dal suo sinistro, ha alzato una manciata di polvere di stelle dritta sugli occhi del Carpi. Non un semplice assist. Bensì il calcio del singolo che batte un collettivo.Avolte, basta. Perché, come Federico Buffa ha recentemente detto di Platini: “C’è il tempo, c’è il luogo, e c’è l’insostenibile leggerezza di giocarci esattamente nel mezzo”. Al Carpi non è mancata la prestazione, ma sì le solite cose che mancano in casa. Una reazione allo svantaggio che oltre ad essere rabbiosa fosse anche lucida. E la misura sotto porta. Più Concas, cioè l’ultimo inserimento. Priva di lui, tutta la fase offensiva perde sintesi, dunque completezza. Vecchi ormai ha capito che, non essendoci un bomber, conviene rimanere senza attaccanti. Mbakogu svaria per ricevere, e Sgrigna lo asseconda facendo il playmaker a tutta ampiezza. Così facendo, si muovono le difese avversarie. Ma senza il centrocampista più verticale, l’area di rigore resta vuota. E si tira una volta sola in porta, contro le 7 abituali registrate mediamente finora. CAMPIONATO – Altrove: Mancosu torna a comandare la classifica cannonieri e l’Empoli quella generale. Ha ritrovato il pilota automatico, tutti gli equilibri da trasferta e soprattutto i grandi attaccanti: Maccarone e Tavano, 15 gol in combinato disposto. Nessun altro reparto produce quanto loro due. Non so se sia il principio della fuga definitiva. Ma la sensazione è che quest’abbondanza, presto o tardi, peserà. La notizia più La classifica *CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice importante viene dal Barbera, dove il Palermo si scioglie col Latina. Che oggi, probabilmente, è l’unica squadra compiuta nell’oceano di centroclassifica. Breda toglie l’imbattibilità a Iachini e mantiene la propria: 12 risultati utili, la striscia positiva più lunga dell’intero torneo. Si ripropone il Lanciano, con un altro splendido gol di Casarini, che costa il posto a mister Stefano Sottili. Davvero pazzo questo gioco: il Varese è partito meglio che mai in B, non ha perso nulla di quanto avesse un anno fa, ha anzi valorizzato 6 nuovi giovani del vivaio, eppure il tecnico deve pagare. Un dazio certamente poco chiaro e meno che mai logico. Non tornerà dunque da ex nello stadio che l’aspettava per tributargli quel doveroso applauso che non ebbe quando fu mandato via in silenzio. Ma è un appuntamento solo rimandato. Cambiano guida anche le più depresse in coda, facendo scelte drastiche per quanto sono opposte. Il Novara sostituisce Aglietti (un sofista del gioco) con Calori (un agonista). La Juve Stabia licenzia Braglia, ovvero l’uomo ne ha fertilizzato quest’ultimo grande ciclo con il proprio sangue caldo, per assumere la sua antitesi antropologica: Fulvio Pea, un freddo apostolo del pragmatismo. Due rovesciamenti netti delle linee editoriali. Anche le prospettive sono agli antipodi. Il Novara ha 4 punti in più rispetto alla scorsa stagione, dove pure concluse ai playoff. La Juve Stabia invece è la squadra più peggiorata (-17), e transita alla stessa quota del Grosseto, che finì ultimissimo. Ma, al momento, i confronti non provano nulla più di quanto dimostrino. Perchè questo campionato è ancora denso a tutte le latitudini. Restano perciò troppe cose da decifrare. Fino alla chiusura del mercato di Gennaio sarà impossibile farsi idee più precise. Enrico Gualtieri PROSSIMO AVVERSARIO: PESCARA Le statistiche splendono, la classifica no S abato il Carpi affronta un’altra aristocrazia. La seconda di tre retrocesse, l’unica ad essere ritornata in B subito dopo averla scalata. Una nobile convalescente che soffre appunto di questo: sindrome da up&down, come il Novara lo scorso anno. Quando non si ha il tempo materiale per mettere a fuoco le strategie, è difficilissimo ricalibrare i programmi, riprendere contatto con la categoria, riaccendere l’ambiente. La rosa ha un enorme potenziale finora abbastanza inespresso. Il mister, Pasquale Marino, ha più volte rischiato il posto. Ma resiste perché è ancorato alla filosofia societaria. Riprende e rielabora il lavoro di Zeman: calcio palleggiato, alto, largo e vertiginoso, pieno di accelerazioni improvvise. Sono i principi di quel 4-3-3 estremo che due stagioni fa dominò il campionato e consegnò alla Nazionale due supergiovani pronti per il Brasile (Insigne e Verratti). Il Pescara non perde da 5 partite. Fa però fatica a vincere, si distrae troppo. La classifica dunque è magra. Ma le statistiche dicono che i flussi di gioco sono estremamente qualitativi, che i singoli impattano e che il collettivo ha tutto quel che serve per risalire. E sarà da corsa fino in fondo. Il database Panini Digital ne quantifica uno straordinario potere offensivo: è la seconda squadra di B per numero di palle giocate, passaggi riusciti, corner battuti e indice di pericolosità; la terza per possesso e supremazia territoriale; la quarta per tiri nello specchio, la quinta per numero di gol segnati. Anche i rendimenti individuali sono molto elevati: figurano ben sei giocatori nella top 15 di ruolo. Sono i capisaldi della difesa (Schiavi, Capuano e Balzano), la mente del centrocampo (Brugman) e i vertici del tridente (Ragusa e Cutolo). Capocannoniere è Maniero (6 reti), centravanti scuola Juve, efficace in area e forte di sponda, dunque molto funzionale agli equilibri della manovra. Per far risultato, il Carpi dovrà togliergli profondità. E imporre una gara di logoramento: alla distanza i “Delfini” tendono a inabissarsi. Nei secondi tempi, infatti, subiscono i 2/3 dei gol. E.G. I PRECEDENTI L’anno scorso decise Abbruscato N on ci sono precedenti in campionato tra Carpi e Pescara. Solo uno in TIM CUP, all’Adriatico, 469 giorni fa, nell’afosissima notte del 18 agosto 2012. Stava prendendo forma la squadra che avrebbe riscritto daccapo il secolo di pallone biancorosso. Ed era già nella Storia, avendo raggiunto per la prima volta il terzo turno di Coppa Italia maggiore, massimo piazzamento di sempre. Lì si arrestò (0-1), pur dominando a lungo. Decise per gli abruzzesi un gol del reggiano Elvis Abbruscato, oggi alla Cremonese. Cioffi-Tacchini schierarono: Sportiello in porta; Poli, De Bode, Lollini e Fusar Bassini in difesa; Concas e la meteora Obeng in mediana; Potenza e Letizia alti sulle fasce; Ferretti e Arma di punta. Subentrò Pasciuti, il quarto dei reduci di quell’incontro arruolabili da Vecchi. Il quinto e ultimo è Simone Romagnoli, che vestiva l’altra maglia e sarà dunque l’ex di turno insieme a Roberto Inglese. E.G. PROSSIMO TURNO Il big-match nell’anticipo 16ESIMA GIORNATA I MARCATORI Svetta Mancosu 10 RETI: Mancosu (Trapani) Sabato 30/11/2013, ore 15 AVELLINO – CESENA LATINA – J.STABIA MODENA – SIENA PADOVA – CROTONE PALERMO – NOVARA PESCARA – CARPI REGGINA – SPEZIA TRAPANI – V.LANCIANO VARESE – CITTADELLA ANTICIPO Venerdì 29/11/2013 Ore 20.30: EMPOLI – BRESCIA POSTICIPO Lunedì 2/12/2013 Ore 20.30: BARI – TERNANA 9 RETI: Babacar (Modena) Tavano (Empoli) Hernandez (Palermo) Antenucci (Ternana) Pavoletti (Varese) 7 RETI: Giannetti (Siena) 6 RETI: Galabinov (Avellino) Caracciolo (Brescia) Maccarone (Empoli) Maniero (Pescara) Ebagua (Spezia) … 2 RETI: Concas Memushaj e Sgrigna (Carpi) 29.11.2013 n°43 21 CALCIO – Carpi, settore giovanile: quarto ko consecutivo per i ragazzi di Galantini e Garzon CALCIO - DILETTANTI La Primavera è lontana W C Perdono anche i Nazionali. I Regionali invece trionfano sul Monte Titano. ontinua, purtroppo, l’autunno freddo del vivaio di via Marx. Proseguono le strisce negative di Primavera e Allievi. Perdono anche i Giovanissimi Nazionali nel santuario di Parma, davvero una condanna per la gioventù biancorossa. Ottime notizie invece dai Regionali: la doppia trasferta sul Monte Titano si conclude con un bottino trionfale. PRIMAVERA – Assume contorni pesanti la crisi dei ragazzi di Gianluca Garzon e Maurizio Galantini (nella foto) che, di fatto, non sono mai ritornati dalla maledetta sosta di ottobre. Il bilancio di novembre è nerissimo: quattro sconfitte consecutive, l’ultima a Cesena, netta nello scarto (1-3), ancor più dura per evidenza di contenuti. Inutile il guizzo di Lamberti. Solo le parate di Seveso (debuttante nella ripresa, al posto dell’infor- tunato Pellegrinelli) evitano un passivo peggiore. La prestazione delude, e va archiviata in fretta. Urge un sussulto d’orgoglio. Ora la classifica è davvero brutta: il Carpi resta solo al penultimo posto, superato anche dal Siena, che sabato sarà ospite a Reggiolo. Davanti, a quattro turni dal giro di boa, la lotta per il titolo d’inverno è apertissima. Empoli e Juventus vincono e accorciano sul Torino, fermato dal Bologna. NAZIONALI – Non c’è tampone nemmeno per l’emorragia degli Allievi di Stefano Belloni, a digiuno di punti da 5 gare e di gol da ben 7. Non riesce a sbloccarsi la pur promettente coppia d’attacco Natali-Saric. Il Genoa passa e chiude nel finale (0-2) su un “Sigonio” assai appesantito dalla pioggia. Soccombono anche i Giovanissimi di Ferdinando La Manna, castigati a freddo dal solito imprendibile Parma (secondo della classe) ed incapaci di rispondere (0-1). REGIONALI – Va meglio “all’estero”. A rendere meno amaro il weekend biancorosso è la doppia spedizione delle rappresentative Regionali nella Repubblica del Monte Titano. Contro i pari età della Federazione San Marino, maramaldeggiano sia gli Esordienti di Cavicchioli (2-0: Meloni e Cicciriello) che i Giovanissimi di Borghi (3-0) trascinati da Del Prete (tripletta), di nuovo straripante come nelle primissime uscite stagionali. Enrico Gualtieri IL PROGRAMMA DEL WEEKEND ESORDIENTI PROVINCIALI PRIMAVERA CARPI - SIENA Sabato 30/11/2013 Reggiolo (RE) – Campo “Rinaldi” – Via Rinaldi, 14 Ore 14.30 V.CASTELFRANCO - CARPI Sabato 30/11/2013 Castelfranco Emilia (MO) Campo “R.Pedretti” Via Gramsci, 1 Ore 15.30 PULCINI PROVINCIALI ALLIEVI NAZIONALI GIOVANISSIMI REGIONALI SPEZIA - CARPI Domenica 1/12/2013 La Spezia (SP) - Campo “Bruno Federghini” – Via Melara, 91 - Ore 15 CARPI - CESENA Domenica 1/12/2013 Carpi - Campo Sportivo “Sigonio” – Via Sigonio, 21 Ore 10.30 GIOVANISSIMI NAZIONALI ESORDIENTI REGIONALI SAN MARINO - CARPI Domenica 1/12/2013 Dogana (RSM) - Campo Dogana – Via Caiese - Ore 11 CARPI – FORLI’ Sabato 30/11/2013 Carpi - Campo Sigonio Via Sigonio, 21 - Ore 16 CARPI – SASSUOLO – BOLOGNA (1° Torneo di Calcio Integrato) Domenica 1/12/2013 San Donnino (MO) - Campo “Polisportiva S.Donnino” Via della Genziana, 18 Ore 9.25 / 10.15 eekend inevitabilmente condizionato dal maltempo. In D, la rimaneggiata Correggese resiste fino in fondo su un campo durissimo: è un punto importantissimo che ne alimenta la fuga. In Promozione, la Solierese riprende due volte il Fiorano confermandosi squadra vera, da primissimi posti. La pioggia ferma i campionati provinciali: rinviata la dodicesima a data da destinarsi. Probabile, ma non ancora certo, domenica 8 dicembre. In precedenza, nell’attesissimo recupero infrasettimanale di Seconda Categoria, la Virtus non è andata oltre l’1-1 col Cavezzo (gol di Pederielli) e ha così mancato nuovamente il sorpasso in vetta ai danni del Mandrio. SERIE D Un punto d’oro A ltra svolta del campionato. La Correggese (in foto) riesce a resistere ai problemi, alle assenze e a una trasferta durissima (nella bicocca di Borgo San Lorenzo, profondo Mugello): tre infortuni importanti, la squalifica di Selvatico, i dolori di Luppi (a mezzo servizio, recuperato in extremis). Divide lo 0-0 con una rivale tosta, la Juve Fortis, pregna di toscanità tamugna e ben allenata da un’inossidabile gloria del Granducato calcistico: Vitaliano Bonuccelli, ex attaccante di Massese, Pisa, Viareggio, Camaiore, Pontedera, Ponsacco, Gavorrano, Bozzano, Cascina, ben 24 stagioni di pallone giocato col coltello tra i denti. Poche grandi occasioni, ha dominato quell’equilibrio robusto che si sublima perfettamente quando si affrontano due ottime squadre che non vogliono e non possono perdere. Soprattutto, gli uomini di Bagatti hanno saputo aggrapparsi a quel senso di gruppo che è l’ingrediente fondamentale per avere continuità. E alla fine, il punto è tutt’altro che piccolo: vale un quarto di fuga, perché la Lucchese cade a Mezzolara per la terza volta e segna il passo. Comincia la volata per il titolo d’inverno. Prima dello scontro diretto che chiuderà l’andata (22/12, a Lucca), Zini e compagni affronteranno un ciclo piuttosto probante. Riceveranno domenica il rigenerato Castelfranco. Poi faranno visita al Mezzolara (che in casa ha il record di gol, 20, e vittorie, 6) e ospiteranno la Massese (ottima in trasferta: 12 punti su 22). PROMOZIONE Un punto d’orgoglio G irandola di nervi e centrifuga d’emozioni selvagge allo Stefanini: una domenica da ricordare. Il rovente bigmatch della quattordicesima si conclude senza un vincitore, con 5 espulsi (compresi ambo i tecnici) e una mezza zuffa sintomatica dell’importanza del momento. Il Fiorano fa la voce grossa, ma alla fine viene silenziato. La Solierese salva l’imbattibilità (decimo risultato utile), segna due volte alla capolista (miglior difesa del campionato). Riprende la partita all’ultimo assalto (2-2), in inferiorità numerica. Rimanda dunque il salto in classifica, ma certifica quello di qualità attraverso una notevole dimostrazione di carattere e orgoglio. Ancora in gol Azzouzi, davvero impressionante per regolarità e varietà di colpi: sale a quota 12 in classifica cannonieri (con un solo rigore), a un passo dal trono. Pareggia lo scatenato Di Costanzo, con prodezza balistica. La ricorsa al vertice prosegue domenica prossima: i gialloblu saliranno a Monteombraro senza gli squalificati Lusvardi e Farina. E.G. 29.11.2013 n° 43 22 N on è andata come sperato la prima al PalaPanini in campionato per la Liu•Jo Modena. Davanti a un pubblico caloroso, le ragazze di coach Chiappafreddo hanno faticato a entrare in gara subendo una sconfitta da vendicare già sabato prossimo nell’anticipo della quinta giornata contro le vice campionesse d’Italia di Conegliano. Dopo il rientro nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia per la Liu•Jo Modena, Rondon parte nel sestetto titolare in diagonale con l’opposta Fabris. Rousseaux e capitan Piccinini sono i posti quattro, Ruseva e Crisanti al centro con Cardullo libero. Per Novara c’è Kim al palleggio con Vanzurova opposta, Milos e Casillo sono le centrali, Rosso e Lombardo i posti quattro con Paris libero. E’ un inizio di set in pieno equilibrio; equilibrio che permarrà a lungo con le due squadre che, a piccoli strappetti, si allontanano e si riavvicinano. Sono sempre due i punti che, di volta in volta, vengono guadagnati, persi o recuperati con Modena G iornata densa di significati al PalaFerrari dove Cec e Itas Trentino celebrano insieme la giornata contro la violenza sulle donne. Importante anche la posta in palio con i ragazzi di Molinari impegnati a confermare il secondo posto in classifica appena conquistato e i giovani terribili di Trento in agguato proprio alla ricerca dell’aggancio ai padroni di casa. Squadre entrambe schierate in formazione tipo, quindi carpigiani con Dall’OlioBigarelli, Porcellini-Fontana, Insalata-Quarta e Trentin libero. Trento si presenta col “colosso” Nelli opposto al palleggiatore Gianelli, Chiappa e Mazzone schiacciatori, Polo e Bressan al centro e De Angelis libero. Buonissima partenza per la Cec che, con il solito Dall’Olio in battuta, pratica il primo mini vantaggio 5-1 e un muro di Insalata su Nelli porta le squadre al primo riposo sul punteggio di 8-5. Due ace di Bigarelli au- Pallavolo Femminile Serie A - Liu Jo Modena battuta 3 a 0 da Igor Gorgonzola Novara Esordio amaro al PalaPanini che spesso conduce per poi essere recuperata da Novara la quale appoggia la maggioranza del proprio gioco sull’opposta Vanzurova. Le fiammate di Rousseaux e Piccinini, invece, sono quelle che regalano i punti per Liu•Jo. Si arriva in parità al 18-18 quando per Novara entrano Alberti e Mollers rispettivamente per Casillo, in battuta e nel giro dietro, e Kim. E’ questo il cambio decisivo nel parziale, con le ospiti che allungano grazie a un parziale di 4-0, proprio i punti che separeranno Pallavolo Maschile Serie B Vittoria netta di Cec Carpi su Itas Trentino, battuta 3 a 1 Biancoblu inarrestabili Pallamano Serie A Terraquilia testa di serie Terraquilia Carpi - Ambra: 28 - 27 T le due squadre al cambio campo che arriva sul 21-25. Confermati i due sestetti in partenza del secondo parziale e le cose sembrano andare esattamente come nel precedente. Grande equilibrio e punteggio che non si schioda da un testa a testa fino al erraquilia Carpi, è stata dura! I ragazzi di coach Serafini hanno sofferto nel primo tempo, per poi capovolgere la partita a loro favore, nel finale hanno dovuto subire il ritorno dei toscani ma, alla fine, il Vallauri è esploso di gioia per una vittoria che consolida il primato in classifica alla fine del girone d’andata e permette ai biancorossi di entrare nella final eight di Coppa Italia come testa di serie. Inizio di gara equilibrato (4-4- al 7’), poi Ambra con l’immarcabile Raupenas opera il primo allungo (4-6 al 9’), ma Polito firma il pareggio sul 6-6 all’ 11’. I toscani insistono, Terraquilia pecca in difesa e con qualche errore in attacco permette agli avversari di allungare fino al massimo vantaggio (7-10 al 15’). Lo scarto rimane immutato (9-12 al 19’), ma qui Terraquilia si ritrova e grazie alle parate del rientrante Malavasi e la tenacia di Basic (ex di turno e miglior realizzatore in casa carpigiana), con un Pallanuoto Cabassi I risultati Parma 2 - Cabassi: 2 - 24 parziale di 4-0, i biancorossi ribaltano il risultato (13-12 al 26’), nonostante si siano trovati anche in inferiorità numerica. Un incisivo Pieracci e il solito Basic permettono poi a Terraquilia Carpi di andare sul + 3 (16-13 al 29’), a fil di sirena gli ospiti, sempre con Raupenas, riducono lo scarto. L’inizio di ripresa vede l’Ambra riagguantare subito la parità, il punteggio rimane in equilibrio (21-20 al 12’), Marrochi suona la carica e firma il massimo vantaggio a favore dei biancorossi (25-20 al 18’), ma la partita non è ancora finita. L’Ambra non si arrende (25-22 al 21’), Tojcic realizza 3 reti consecutive (28-24 al 24’), ma sarà questa l’ultima segnatura in casa carpigiana. Il finale di tempo è tutto di marca toscana; secondi finali palpitanti, viene annullata la rete del pareggio all’Ambra per una irregolarità, nel contrattacco i biancorossi sbagliano il tiro, ma sulla sirena Terraquilia riesca a mantenere l’esiguo vantaggio. P per Rousseaux in banda. L’avvio di parziale è come al solito in equilibrio e il cambio in posto quattro sembra dare i suoi frutti in ricezione. Novara trova un primo piccolo allungo dopo i punti iniziali poi, però, la Liu•Jo dà segnali importanti e, a trascinare verso il riaggancio e il sorpasso, sono Fabris e Heyrman. Dall’altra parte, però, c’è la solita Vanzurova a tenere Novara a contatto e questo sarà fondamentale nell’economia di set e partita. Si arriva quindi sul 19-19 quando, ancora una volta, è Modena a facilitare le cose a Novara sbagliando un paio di palloni che, alla fine, risulteranno decisivi. Le ospiti si portano sul 2024, Modena annulla i primi due match-point, ma cade alla terza occasione utile. Sabato 30 novembre, alle 20.30, presso il Pala Verde di Villorba, quinta giornata di Master Group Sport Volley Cup Serie A1 fra Imoco Volley Conegliano e Liu•Jo Modena. mentano a cinque lunghezze il vantaggio fino mani-out di Porcellini per il 16-11 del secondo timeout tecnico. La Cec continua a macinare gioco ed è Quarta con un primo tempo a chiudere il set 25-15. Trento è imponente a muro, i biancoblu rispondono con servizi incisivi, un gioco di squadra molto vario e spettacolare e un magistrale Bigarelli con 8 su 9 in attacco e due ace. Secondo set e ancora super Cec che in un attimo si ritrova avanti 8-1, 13-4 e 16-7 alla seconda sosta tecnica. Un attacco di Insalata sancisce il 21-12 e un mani-out di Bigarelli chiude il parziale 25-16. Il ritmo della Cec, guidata da un ottimo Dall’Olio, sembra troppo alto per i giovani trentini che però non mollano e nel terzo set partono fortissimo al servizio portandosi 1-5 e poi 3-8 alla sosta tecnica. Il match ora sembra cambiato. Il muro di Mazzone e compagni sembra diventato invalicabile e l’Itas ora è devastante in attacco e attenta in difesa. In compenso la Cec pare incapace di reagire e il divario si fa pesantissimo fino al 17-25. Quarto set, Porcellini e compagni non si abbattono e si portano subito sul 4-0 con una bellissima azione prolungata chiusa dallo stesso attaccante romagnolo. I ragazzi di Molinari arrivano come massimo vantaggio al 16-9 ma questa partita dai mille volti non smette di sorprendere il pubblico del PalaFerrari. L’Itas infatti non molla e con un fantastico recupero si avvicina fino al 17-16, ma la Cec vuole i 3 punti e scava il divario con un break di 4 punti che si porta fino al 25-21 finale con un servizio out di Cavuto nel tripudio di un PalaFerrari in festa. Secondo posto conservato e sabato prossimo sfida esterna alla capolista Motta. Da segnalare purtroppo l’infortunio muscolare patito da Giovanni Bellei nel riscaldamento prepartita. Bocce - Nella gara internazionale trionfa l’atleta della MP Filtri di Budrione Milano incorona Paleari D rima partita di Campionato per la Categoria Under 15. La Cabassi Carpi al suo esordio parte subito col botto. Troppo forte la formazione carpigiana per gli atleti di Parma 2 che già alla fine del primo parziale chiudono il risultato sull’8 a 0. Gli altri parziali vengono amministrati dai biancorossi senza problemi. Primi tre punti guadagnati. 5-6 firmato dall’ace di Rosso. Sarà questo lo spartiacque di un set che, punto dopo punto, diventa sempre più difficile per la Liu Jo. Novara, con una buona ricezione, riesce a giostrare il gioco mettendo spesso fuori casa il muro bianconero e così diventa semplice per le attaccanti trovare pertugi e spazi in cui colpire. Il divario si dilata punto dopo punto sotto i colpi di Rosso, in attacco e battuta, e Vanzurova. Non bastano i time out discrezionali a coach Chiappafreddo a cambiare l’andamento del parziale, così Rosso può chiudere per il 15-25 finale. Cerca un riscatto e una reazione coach Chiappafreddo, per questo prova a cambiare qualcosa inserendo nel sestetto Heyrman per Ruseva al centro, Perinelli opo la bella vittoria di domenica 17 novembre a Legnano, Diego Paleari della MP Filtri Rinascita di Budrione ha trionfato anche domenica 24 a Milano in occasione del 2° G.P. Città di Milano, gara internazionale a cui hanno partecipato 532 individualisti di categoria A1-A-B-C-D, provenienti anche da Svizzera, Austria, Germania e Russia. Classifica finale: 1° Diego Paleari (Rinascita MP Filtri, Modena); 2° Roberto Manghi (Fontanella, Piacenza); 3° Gianluca Menghini (Ponte, Monza Brianza). Pallavolo Femminile Serie C Bassa reggiana - Texcart città di Carpi: 1-3 Buona prova per Texcart B uona prova per Texcart Città di Carpi sul parquet di Gualtieri. Partenza difficile per la squadra di Mister Pisa, con l’assenza di Serrapica e la convalescenza di capitan Garuti: Guerzoni e Corghi in prima fila sin da subito. Partenza a razzo per le carpigiane che impongono subito il proprio ritmo, mettendo in difficoltà la formazione locale. Il primo set scivola via con facilità ed è vinto per 25-13. Sulla stessa falsariga il secondo parziale: Pini e compagne sempre avanti, vincono ancora 25-19. Le reggiane però non mollano più una palla e, mettendo pressione sulle avversarie, riescono a chiudere il terzo set 25-20. Nel quarto set non c’è più partita e le carpigiane chiudono l’incontro 25-18. Prossimo appuntamento, sabato 30, alle 18, presso la Palestra Gallesi, con il Pegognaga. 29.11.2013 n°43 I giorni 22, 23 e 24 novembre un Club Giardino gremito e tirato a lucido per l’occasione ha accolto il gotha della pedagogia e della formazione calcistica: Horst Wein, rivoluzionario teorico di una prassi di formazione “totale” del giovane calciatore, e i suoi collaboratori (Nardini e Anglana) hanno tenuto un ciclo di lezioni insieme ad Adriano Bacconi. Quest’ultimo, noto agli appassionati di calcio per le frequenti apparizioni televisive in qualità di analista tattico puntualissimo ed ex collaboratore di Marcello Lippi in Nazionale, è impegnato nello sviluppo del progetto Calcio 4D: si tratta di un ciclo di corsi tesi a divulgare sul territorio italiano i valori di aggregazione e ‘cooperazione solidale’ stanti alla base del gioco di squadra oltre che a promuovere uno studio concettuale approfondito del calcio, con il supporto delle moderne tecnologie. Al cospetto di circa 250 tra allenatori e addetti ai lavori, si è dunque concretizzata una sinergia destinata a proseguire in futuro se, come sembra, le due ‘scuole di pensiero’ intendono intraprendere insieme un percorso didattico all’interno della Sports 4D University (nome che allude alle quattro dimensioni tanto care a Bacconi, vale a dire le tre dimensioni spaziali e cui si aggiunge quella temporale della ‘sincronia’, che risulterebbe decisiva nell’esecuzione tattica). Le due elites di studiosi saranno infatti impegnate a promuovere un ciclo di lezioni e seminari su tutto il territorio nazionale rivolti a chi intenda conseguire una certificazione universitaria nell’ambito e, dunque, concretizzare professionalmente la propria passione. Anche al Club Giardino l’appuntamento ha riscosso grande successo tra i presenti. L’apertura è stata dedicata all’esposizione dei principi fondamentali di quella che pare potersi definire una filosofia umana e calcistica, quella di Horst e Anglana. Il termine non pare fuori luogo se si pensa che Horst è da tempo teorico di un’idea complessiva del calciatore che, quasi cartesianamente, importa come soggetto pensante ancor prima che come esecutore del gesto tecnico. “Gli allenatori si concentrano sistematicamente sull’esecuzione” è la critica sollevata da Anglana in avvio “laddove prima viene l’interpretazione, la scelta e la percezione dello scenario di gioco in cui ci si sta muovendo e si opera”. “Il 23 Un Club Giardino gremito ha accolto il gotha della pedagogia e della formazione calcistica: Horst Wein, rivoluzionario teorico di una prassi di formazione totale del giovane calciatore, e i suoi collaboratori hanno tenuto un ciclo di lezioni insieme ad Adriano Bacconi “Il muscolo più importante è il cervello” muscolo più importante di cui l’uomo, e dunque il calciatore, è dotato, è il cervello e, paradossalmente è quello che alleniamo in minor misura”, constata con amarezza lo stesso Anglana, mentre alle sue spalle scorrono le immagini dello scriteriato posizionamento tattico della mediana inglese in un recente match con la Polonia. Di accenti quasi mistici è il monito, affascinante, ad “applicare le regole della natura, senza avere fretta e con pazienza”, in modo tale da poter plasmare l’apprendista calciatore. Nella trattazione tattica e pedagogica non mancano allusioni di colore, a sostegno di concetti altrimenti non sempre facili: “un calciatore che conosca alla perfezione ogni singolo gesto tecnico rischia di rivelarsi come quel giapponese che conosce tutto il vocabolario inglese ma, una volta in Inghiliterra, non è in grado di mettere insieme una frase”. E’ dunque la necessità di insegnare ‘sintassi calcistica’ uno degli aspetti più cari a Horst e Anglana, che amano assimilare l’apprendimento del gesto tecnico da parte del bambino alla naturalezza con cui si apprende la lingua madre. Ma vi è un altro punto su cui Horst è estremamente chiaro: la formazione calcistica (“noi non siamo istruttori, che è una brutta parola, ma formatori”) dev’essere graduale e ragionata: scaraventare il giovane calciatore in un contesto in cui si muovono altri 21 individui, equivale a “gettare un neonato in piscina e pretendere che impari a nuotare immediatamente”. Di qui l’accento posto su una diversa metodologia teorica e di allenamento centrata sul cosiddetto Funino, ovvero una delle più significative acquisizio- ni pratiche che il calcio deve al ‘metodo Horst’: si tratta di partite di 3 contro 3 a quattro porte che, secondo la tradizione, costituirono un punto fermo della formazione tecnica di Xavi Hernandez, capitano del Barcellona notoriamente dotato di un’intelligenza tattica non comune (e non a caso, Wein Horst è considerato uno degli ispiratori della cantera blaugrana e della convinzione che fosforo e ingegno costituiscono l’indiscussa premessa alla formazione del calciatore). In un contesto di gioco di questo tipo, asserisce Horst, non solo l’abilità tecnica ma anche le facoltà intellettuali risultano sistematicamente sollecitate: il calciatore è costretto a pensare e a farlo rapidamente. Venerdì pomeriggio è stato anche il turno di Adriano Bacconi, che negli ultimi tempi si è dimostrato capace di affascinare anche il pubblico di non addetti ai lavori, come dimostra il grande successo televisivo riscosso dalle sue analisi tattiche. Bacconi introduce le proprie convizioni a partire dal cosiddetto metodo “El-Sha – Montolivo”. Con questa formula l’esperto allude a un’azione in particolare di MilanLazio in cui il comporta- Da sinistra Riccardo Soragni, Marcello Nardini e Horst Wein mento dei milanisti El Shaarawy e Montolivo esprimerebbe la necessaria sintonia “umana e psicologica ancor prima che tecnica”. Nel caso particolare, afferma Bacconi, “Montolivo sa che El Shaarawy vuole la palla sulla corsa, ed El Shaarawy va negli spazi perché sa che da Montolivo può aspettarsi un lancio di 40 metri preciso, sui piedi. Ma c’è di più, c’è sincronia, c’è intesa”. L’esperto inizia dunque a testare la ricettività del pubblico con una domanda: “quando è che El-Shaarawy inizia a correre?”. Dopo qualche risposta non del tutto soddisfacente, dal fondo della sala proviene l’intuizione che riscuote il plauso del relatore: “quando i due si guardano”, ossia quando, precisa il relatore, “si crea un canale percettivo”. E’ qui che le due scuole di pensiero si incontrano, che le convinzioni di Horst e Bacconi non possono che confluire in una naturale sinergia, a prescindere dai backgrounds diversi da cui i due provengono: l’estrema attenzione per il calcio come ‘scienza umana e logica’ incontra e ben si sposa con l’analisi scientifica di come le relazioni umane incidono sugli assetti tattici. Della bella iniziativa del Csi di Carpi, grazie all’impegno di Riccardo Soragni, si ricorda il grande successo riscosso tra i partecipanti, entusiasti della competenza, della chiarezza didattica e della vivacità dei relatori Domenica 1° dicembre, alle 15,45, presso il negozio Nuovi Orizzonti, in via Nicolò Biondo, 53, si terrà una presentazione con video, esperienze, dimostrazione pratica e un rinfresco Nordic Walking: emozioni e salute in cammino P erché ci piace camminare? Perché quest’azione è diventata un’attrattiva globale? Che la medicina, con ogni mezzo divulgativo, ci inviti tutti ad abbandonare la sedentarietà e a praticare quella sana camminata giornaliera che preventivamente ci aiuta a combattere i disturbi e le patologie più diffuse, è assodato. Medici, oncologi, dietologi, psicologi, chirurghi… ogni branca della medicina guarda con molta attenzione al Nordic Walking perché è dimostrato che questa disciplina ottiene risultati davvero inaspettati. Il Nordic Walking oltre a farci godere e riscoprire la natura, fa bene al cuore e alla circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la postura della schiena e tonifica glutei e addominali. Ma questa tecnica ci regala molto di più: dona emozioni vissute nell’intimo ma condivise con coloro che ci camminano al fianco. Camminare è un dialogo con noi stessi, con ciò che ci circonda, con la vita. Camminare è la vita! Significa ritrovare una dimensione interiore che abbiamo perduto nel tempo. Volete conoscere e provare la tecnica e scoprire cosa offre il Nordic Walking? Allora recatevi presso il negozio Nuovi Orizzonti domenica 1° dicembre, alle 15,45, in via Nicolò Biondo, 53 a Carpi dove si terrà una presentazione con video e esperienze, dimostrazione pratica e rinfresco. animati da una passione d’altri tempi, e soprattutto la ferma convinzione che una nuova pedagogia calcistica e dunque un nuovo calcio siano possibili. La formazione del calciatore non può prescindere dal divertimento. Horst è noto per la sua critica a un sistema educativo, particolarmente diffuso in Italia, che, troppo spesso, si dimentica del piacere del gioco, della componente ludica che costituisce la sola e unica ragione per cui, sin da piccolini, si è indotti a rincorrere un pallone. “Se chiedete a loro - affermava egli stesso in una recente intervista, alludendo ai bambini cui proponeva il proprio metodo - vi diranno che non vedono l’ora di tornare al campo d’allenamento; e dato che allenarsi due volte a settimana non è assolutamente sufficiente, e che d’altra parte è mostruoso dover costringere un bambino, appare fondamentale educare al gesto tecnico nel segno del divertimento e non della competizione sfrenata, delle tensioni controproducenti e di una sciocca ambizione a tutti i costi. La mania di stilare campionati e classifiche porta solo negatività e tensioni”. Un aspetto, questo, cui ha accennato lo stesso Bacconi, il quale ribadiva durante il meeting che “l’agonismo, in quanto innato e istintivo nel bambino, non necessita di essere instillato o esasperato: al più occorre disciplinare l’energia, la passione e il sentimento”. Non certo annientarlo in un ingorgo di competizione sfrenata e ansie da cui non possono che conseguire maleducazione e mancato rispetto reciproco. E, in questo senso, l’Italia non costituisce uno degli ambienti più favorevoli all’educazione umana e quindi tecnicotattica del calciatore se, come sentenziava lo stesso Horst, certi allenatori e “troppi genitori” ispirano l’insana ambizione di vincere subito “già a dodici anni”. Un macroriflesso dello status quo di incultura calcistica imperante, ci permettiamo di aggiungere, si può scorgere nei vari ranking europei: un calcio italiano logorato da tensioni, ansie di vittoria e sindromi di complotto arranca paurosamente al cospetto di chi, sul talento e sulla novità, sui giovani e sull’internazionalizzione, sull’incontro di diverse etnie e culture calcistiche ha costruito un impero con cui, a ora, la resistenza al cambiamento e l’incultura di un sistema come quello italiano non possono ambire a competere. Federico Campedelli