Seduta Consiliare 15 luglio 2002 SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 LUGLIO 2002 Presiede Giovanni Marra - Presidente del Consiglio Partecipa il Segretario Generale Dr. Giuseppe Albanese ----Il Presidente dispone si proceda con gli interventi ai sensi dell’art. 21 del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio Comunale. Indi dà la parola al consigliere Rizzo. Il consigliere Rizzo così interviene: “Signor Presidente, la mia richiesta di questa sera è proprio classica di articolo 21, proprio un’interrogazione orale. Alla luce di quello che ho ascoltato su quanto è accaduto alla Villa Reale di Monza e memore del fatto che almeno fino a poco tempo fa noi eravamo coproprietari della villa, volevo sapere da qualche Assessore competente, io non sono riuscito ad avere informazioni definitive nelle poche ore di quest’oggi, se il Comune di Milano non ha alcuna responsabilità nella gestione e nel controllo del cantiere e dei lavori di ristrutturazione che stanno avvenendo nella Villa Reale. Indipendentemente da questo, credo che il dispiacere di tutti i cittadini milanesi è molto forte perché consideriamo quello come 1 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 un patrimonio del circondario della Città e dell’intera Regione. Per cui saremmo comunque interessati a sapere se ci sono state delle negligenze, se è stato fatto tutto quello che è possibile fare, quanto costerà al contribuente la rimessa in funzione di questo immobile a causa della gestione del cantiere. Devo dire anche che da come sono state date le notizie dalla televisione, insomma, fa un po’ specie che un’opera pubblica di questa rilevanza e di questa importanza artistica e anche di conseguenza del suo costo, del suo valore economico, sia stata lasciata nella condizione che una pioggia, sì, intensa, ma non un nubifragio, abbia messo nella condizione di vedere così danneggiato questo immobile. Quindi la mia richiesta è quella di sapere se in qualche modo noi siamo corresponsabili del cantiere; se è stato formalizzato l’atto di cessione. Non ricordo dalla votazione che abbiamo fatto se fosse a titolo gratuito o a titolo oneroso nei confronti della Regione, ricordo che di questo ne abbiamo discusso in Consiglio; in ogni caso avere lo stato attuale della situazione e sapere se in qualche modo anche noi siamo responsabili di questo e in ogni caso come copadroni, se lo siamo ancora, che cosa intendiamo fare per tutelare il patrimonio dei milanesi e di tutta la Regione”. 2 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Il Presidente dà la parola al consigliere Ugliano. Il consigliere Ugliano così interviene: “Io naturalmente avrei desiderato che fossero presenti anche il Sindaco, il Vicesindaco e l’assessore Zampaglione perché avrei voluto - e lo farò naturalmente – offrirgli queste piantine, che sono piantine di Ambrosia, all’Amministrazione l’infestante, Comunale che il per rammentare secondo appuntamento previsto dall’Ordinanza Regionale che prevede, appunto, che i Comuni sfalcino l’erba per impedire che giunga a maturazione questo infestante e produca tra i cittadini allergie ed asma, volevo rammentare che questo è il secondo appuntamento cui l’Amministrazione Comunale si rende inosservante; volevo fare in modo che dal Consiglio Comunale ci fosse attenzione rispetto ad un problema come questo che mi pare non indifferente, anche perché dagli ultimi rilevamenti, dagli ultimi dati, provenienti dal Primario dell’Ospedale di Busto Arsizio - Divisione di Pneumologia, i dati relativi a quell’area, l’area vicino all’aeroporto di Malpensa, indicano non più un 8–9% di popolazione generale sensibile a queste problematiche, ma addirittura siamo al livello del 15% che, tradotto in cifre, se non si inizia una attività di contrasto rispetto al diffondersi di questo infestante, significa che nei prossimi anni a 3 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Milano vi saranno oltre 100 mila persone che saranno colpite da allergia, metà delle quali da asma. Io credo che questo sia un problema molto serio e il fatto che l’Amministrazione Comunale, rispetto a questa questione, non stia facendo assolutamente nulla, almeno questo a me risulta, è un elemento di gravità notevole. Io chiedo al Presidente, nel momento in cui giungeranno Sindaco, Vicesindaco e assessore Zampaglione, nel momento in cui io offrirò Loro come atto di (come dire) rimprovero questa piantina per la loro inerzia, di metterli al corrente delle cose che ho riferito al Consiglio Comunale. Utilizzo questi ultimi due minuti per dire che sui giornali in questi giorni, sia oggi che ieri, è apparsa la notizia che, nel corso di un incontro tenuto a Palazzo Marino venerdì, si sia deciso che l’Amministrazione Comunale ricorra addirittura alla Corte Costituzionale contro la decisione della Regione Lombardia che avoca parti consistenti del patrimonio ALER alla sua giurisdizione. Ora io credo, così come del resto afferma l’assessore Lio oggi su “Il Corriere della Sera”, che questo atteggiamento sia veramente singolare: finché si tratta di discutere e di affrontare questioni afferenti i problemi e i bisogni dei cittadini, e mi riferisco al fatto che il Gruppo dei DS ha tenuto una conferenza stampa 4 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 venerdì nel corso della quale è stato denunciato che oltre 3.700 alloggi dell’ALER sono attualmente sfitti e che la Commissione Assegnazione Alloggi di questo Comune ha la dotazione di circa 70 alloggi per fronteggiare l’emergenza abitativa, finché si tratta di questo da parte dell’Amministrazione Comunale non vi è nemmeno un cenno per dire: “Beh, questo è un problema, lo vogliamo affrontare, vogliamo anche coinvolgere coloro i quali l’hanno sollevato”. No. Nel momento in cui, ecco, c’è il rischio intravisto dall’Amministrazione Comunale di sottrazione di un potere di nomina all’interno del Consiglio di Amministrazione di questi Enti e quindi di fette di potere per quanto riguarda il patrimonio dell’ALER, allora ci si dà da fare, si minaccia appunto ricorso alla Corte Costituzionale, dicendola lunga sul federalismo concepito dalla Regione Lombardia, dicendola lunga anche su come questa Amministrazione Comunale intende i rapporti con la Regione. Io critico atteggiamento che fortemente non questo ha permesso atteggiamento, un all’Amministrazione Comunale, non ha fatto in modo che l’Amministrazione Comunale sollevasse una sola parola nel momento in cui la Legge era in discussione in Regione Lombardia, quando cioè l’Amministrazione Comunale poteva in qualche modo inserirsi e cercare di contare per 5 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 modificare gli andamenti di questa decisione. Io critico fortemente, perché questa è una battaglia che hanno condotto le Forze del Centro-Sinistra in Regione cercando di modificare l’andamento e comunque gli orientamenti di questa Legge, cercando di fare in modo che effettivamente elementi di federalismo fossero inseriti e cioè, a dire, fosse difeso il ruolo dei Consigli Comunali, degli Enti territoriali presenti, appunto, sul territorio, senza sottrargli competenze, capacità e risorse in questo senso. Volevo segnalare e ho finito, Presidente, la ringrazio del minuto in più che mi ha concesso, perché credo veramente grave questa cosa, assolutamente censurabile il comportamento dell’Amministrazione Comunale”. Il Presidente dà la parola al consigliere Ciccioni. Il consigliere Ciccioni così interviene: “Mi riferisco al nuovo Terminal dei bus vicino alla Stazione Garibaldi. Presidente, ancora una volta io debbo notare che cittadini e Comitati sull’area Garibaldi–Repubblica vengono perfettamente disattesi nei loro desiderata. È stata infatti presa una decisione che definire episodica e frammentaria è poco in quanto essa doveva venir sottoposta ad un quadro complessivo, 6 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 diciamo, di riferimento progettuale, che non c’è stato e che viene rinviato sul Garibaldi–Repubblica credo ormai da più di 10 anni. In difformità delle due Leggi che governano la trasparenza, la 241 e la 142, si è deciso un intervento… e queste due Leggi (naturalmente non varrebbe la pena di ricordarlo se non fosse che qualche volta la chiarezza non è mai abbastanza) sono quelle che parlano di obbligatorietà della Pubblica Amministrazione di verificare e sentire gli orientamenti dei cittadini, dei residenti e dei portatori di diritti oggettivi relativi alla sentenza del TAR, in questo caso TAR della Lombardia, numero 172, sentenza dell’anno ‘93 e del Consiglio di Stato che è la numero 14 del ’97; sentenze delle quali il sottoscritto ha già interessato questo Consiglio Comunale quando si era iniziato a parlare del Garibaldi–Repubblica e che confermano, queste sentenze, che lì, in quella situazione, doveva venir realizzato prima di tutto un Piano Particolareggiato con un progetto organico di intervento, cosa che non è stata fatta. Ricordo che l’Amministrazione Comunale aveva, sì, definito un progetto-concorso di completamento dell’assetto antistante la Stazione e io ricordo che si trattava di un impianto che veniva giudicato ben congeniato; invece la soluzione che ci appare adesso, quando passiamo davanti alla Stazione Garibaldi, incide fortemente 7 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 sul complessivo degrado con il quale si vuole lasciare aperta la vicissitudine dell’assetto definitivo dell’area Garibaldi–Repubblica. A pagina 7 della delibera di Giunta cui si rifà questo Terminal (delibera della Giunta Comunale del 21.12.99), questo modo di procedere è addirittura confermato da una affermazione assai singolare: “Anche la realizzazione dell’edificio di Stazione è prevista con una struttura prefabbricata così da ridurre i vincoli rispetto al futuro assetto dell’area”. Commentare credo sia superfluo, cioè una volta di più si è fatto qualcosa che dovrà venir distrutto e/o cambiato. Per quanto poi concerne il prezzo complessivo delle opere e le modalità di assegnazione dell’appalto e anche dei subappalti (parlo del movimento terra, degli scavi, di quelle che sono le forniture dei materiali), a me piacerebbe che il Vicesindaco ci raccontasse un po’ meglio, ci facesse conoscere qualche cosa di più sulle dichiarazioni che ha rilasciato, relative alla denuncia alla Procura della Repubblica dell’esistenza di un cartello di circa 40 imprese che si sarebbero consorziate in modo non trasparente per manovrare gli appalti del Settore sia delle Opere Pubbliche che quello dei Parchi e Giardini. Questo chiarimento, quando ci 8 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 giungerà, sarà poi propedeutico ad approfondire il problema dei costi e del contratto d’appalto. Termino soltanto ricordando che la questione del Garibaldi– Repubblica, Presidente, andrebbe affrontata con una tempestività sulla quale non capisco come mai, invece, ci sono questi tempi che definire oltremodo lunghi non si può diversamente”. Il Presidente dà la parola al consigliere Adamo. Il consigliere Adamo così interviene: “Prima di affrontare l’argomento su cui ho chiesto la parola, Presidente, mi permetta di esprimere qualche considerazione sulla vicenda ALER-Comune di Milano–Regione. Io credo che abbia assolutamente ragione il collega Ugliano quando richiama l’Amministrazione al ritardo con cui si è mossa rispetto ad una polemica che è stata sulle pagine di tutti i giornali, che ha visto il Centro-Sinistra fare ostruzionismo in aula al Pirellone, credo anche articoli 21 nostri in questa sede. Quindi questa iniziativa poi del Sindaco sembra una iniziativa un pochino tardiva, non si capisce dov’era questa Amministrazione e dov’era il Centro-Destra milanese mentre veniva scippato della gestione delle case popolari dalla Regione Lombardia. 9 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Vorrei dire, però, che questo è un tema che noi ci troveremo ad affrontare a più riprese e da questo punto di vista, Presidente, mi permetto anche di richiamare la Sua di attenzione, perché sono convinta che questo è uno dei tanti problemi che noi avremo (abbiamo già visto la vicenda IPAB, ne affronteremo delle altre), per cui io credo sia non più differibile, non più rinviabile una riflessione in quest’aula, magari preceduta da un momento seminariale sulla modifica al Titolo V della Costituzione; perché tutti i Consiglieri si attrezzino, dal punto di vista legislativo e della cultura amministrativa, su questa questione che la Regione sembra interpretare a senso unico come se la modifica del Titolo V desse solo il potere alle Regioni e non avesse costituzionalizzato, invece, per la prima volta i poteri dei Comuni e i poteri dei cosiddetti “corpi sociali”. Però, fatta questa nota, volevo richiamare l’attenzione dei colleghi, in particolare dell’Assessore al Decentramento e dell’assessore Maiolo in quanto delegata per le Politiche Femminili, sul fatto che in Zona 4 si rischia di chiudere uno dei due Centri Donna. La situazione di questi Centri è talmente trascurata da parte dell’Amministrazione che quando delega qualche cosa alle zone, le considera morte, non si preoccupa più di garantire il 10 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 personale per rendere i servizi che ha delegato ugualmente efficienti e a standard con gli altri servizi del Comune di Milano, che sono retti da un solo dipendente. Quindi abbiamo dei servizi rivolti alla totalità della popolazione che stanno aperti perché c’è un dipendente amministrativo; naturalmente, come in questo caso, basta che questo dipendente se ne vada per qualsiasi ragione e abbiamo la minaccia della chiusura del servizio. Quindi, io voglio sottoporre questa questione all’attenzione dell’Amministrazione, perché intervenga immediatamente e garantisca la continuità di questo servizio, sul quale credo avremo modo in futuro di soffermarci più ampiamente”. Il Presidente dà la parola al consigliere Antoniazzi. Il consigliere Antoniazzi così interviene: “Io non interverrò sui problemi dell’ALER e delle IPAB, su cui già altrove, altre volte, abbiamo preso la parola e siamo lieti da un certo punto di vista che il problema sia ritornato alla luce, e avremo altre occasioni per affrontarlo. Vorrei, invece, oggi, proporre un altro tema, che è la questione dell’immigrazione: è stata nei giorni scorsi approvata in Parlamento una nuova Legge, si tratta di un problema nazionale ma, come ben sappiamo, in una metropoli come quella di Milano il 11 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 problema dell’immigrazione è un problema fra quelli prioritari dal punto di vista sociale e culturale. Questa Legge desta diverse preoccupazioni, nel merito, ne accennerò brevemente, ma credo che destino una preoccupazione ancora maggiore i discorsi che si sentono intorno all’approvazione di questa Legge: slogan, parole d’ordine, osservazioni, che mi sembra destino preoccupazioni serie per quanto riguarda il loro background culturale. Io ero rimasto ad una dichiarazione del Sindaco Albertini in occasione dell’assegnazione degli Ambrogini d’Oro, che avevo particolarmente apprezzato, quando diceva che Milano deve essere una Città aperta affermazione alle molto diverse culture; importante e mi anche, sembrava una vorrei dire, programmatica, cioè un principio di riferimento per orientare l’azione del Comune. Non si può infatti, secondo me, essere una Città europea, una Città all’avanguardia, una Città mondiale, una Città nell’era della globalizzazione senza una base culturale che sopporti questa consistenza della nostra Città. Dicevo preoccupanti, che ci alcuni sono in problemi questa che Legge alcuni rischiano di aspetti sollevare pregiudiziali costituzionali, soprattutto l’atteggiamento generale della Legge che più che indirizzarsi a contrastare l’immigrazione 12 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 clandestina, vorrei dire che contrasta l’immigrato in quanto tale, cioè che interviene con delle forme spesso umilianti e repressive non nei confronti del clandestino, ma nei confronti dell’immigrato. Mi sembra una tendenza eccessiva che lascia capire quella che è la base, io credo, culturale che ha ispirato molti dei proponenti di questa Legge, un’idea per cui l’immigrato non è una persona da accogliere in maniera permanente: l’immigrato è una persona che serve per un determinato periodo di tempo e appena non serve più va assolutamente fatto ritornare al proprio Paese! C’è un’idea usa e getta dell’immigrato, c’è un’idea che ritorna indietro, forse all’esperienza della Germania di una volta, del Gest Arbeiter, di una persona che è ospite, ospite evidentemente del tutto provvisoriamente. Io ritengo che sia una linea sbagliata, ritengo che una linea giusta deve associare a problemi di regolazione, che sono assolutamente necessari, e regolazione non vuol dire innanzitutto repressione, ma regolazione vuol dire innanzitutto accordi, intese a livello comunitario, a livello degli altri Paesi soprattutto confinanti, Paesi di provenienza delle aree di immigrazione, accordi per fare in modo che ci possa essere la massima regolazione possibile di questi flussi. Contemporaneamente 13 bisogna insistere Seduta Consiliare 15 luglio 2002 sull’integrazione: una volta che l’immigrato è qui ed è qui con un lavoro regolare, è qui permanentemente, bisogna favorire il suo inserimento, e questa integrazione non è mai finita, è un grande lavoro culturale. Vorrei chiedere a questa Amministrazione di essere all’altezza di questa politica; Milano è una delle Città con il maggiore tasso di immigrazione, bisogna che Milano abbia una politica adeguata per affrontare questi problemi. Non abbiamo di fronte dei nemici, io credo che non esistano dei nemici, esistono solamente delle persone diverse e nei confronti delle persone diverse dobbiamo favorire effettivamente un rapporto costante, un dialogo, una capacità di comprensione. Se Milano e se il Comune di Milano non svolgerà questo ruolo, io credo che avremo sempre di fronte dei problemi crescenti e non saremo capaci di portare Milano all’altezza di quella che vogliamo che sia: una Città europea, una Città di carattere mondiale. Su questo, sulla politica dell’immigrazione, si misura sicuramente uno degli elementi maggiori di confronto, di capacità di questa Giunta e comunque della politica comunale”. Il Presidente dà la parola al consigliere Pennisi. Il consigliere Pennisi così interviene: 14 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 “Era una question time di un minuto. Speravo fino all’ultimo ci fosse il Vicesindaco perché volevo che spiegasse a noi e spiegasse alla cittadinanza - e dunque prego la Presidenza poi di trasmettere questa domanda al Vicesindaco - la questione “disinfestazione delle zanzare a Milano e disinfestazione zanzare nei parchi e giardini”. Nella Commissione Ambiente, l’ultima Commissione Ambiente o la penultima, l’assessore Zampaglione ha detto che sui parchi e giardini di disinfestazione di zanzare lui non ne sapeva nulla, in quanto parchi e giardini. A me risultava, invece, che tutta la disinfestazione, comunque l’appalto del Comune fosse (come dire) vinto da una ditta che intervenisse su tutta Milano, a maggior ragione nei parchi e giardini perché è uno dei luoghi dove per natura è popolato da zanzare. Come cittadino non mi interessano queste disquisizioni tra Settori, mi interesserebbe sapere se l’hanno fatto e chi lo fa. Per cui la domanda è rivolta al Vicesindaco De Corato: se nei parchi e giardini la disinfestazione è stata fatta, se la fa la “Global-Service”, se era nell’appalto, se dunque Zampaglione aveva detto cosa vera (credo di sì) o cosa inesatta. Presidente, questa question time, questa domanda, è possibile trasmetterla a…?”. 15 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Il Presidente così risponde: “Tutti gli interventi in articolo 21 vengono trasmessi d’ufficio agli Assessori competenti”. Il consigliere Pennisi così conclude: “Grazie. Questo oltre ad essere un intervento è una domanda specifica”. Il Presidente così precisa: “E verrà, come tutti gli articoli 21, trasmessa agli Assessori di competenza”. Indi dà la parola al consigliere Farina. Il consigliere Farina così interviene: “Presidente, questo intervento in articolo 21 è per ricordare a questo Consiglio Comunale che circa un anno fa ci siamo occupati abbastanza a lungo, devo dire, con dibattiti spesso su posizioni divergenti, di un evento che era il Vertice del G8 a Genova, che poi ha prodotto un amplissimo dibattito. Giusto in questi giorni, questa attenzione si è rinnovata e si rinnoverà di più, perché alla fine di questa settimana, decorrendo un anno da quei giorni (19, 20 e 21 luglio), una parte di milanesi, come degli italiani, che allora decise di manifestare a Genova, sarà di nuovo a Genova, lo farà forte di un anno in cui si sono evidenziate le ragioni di quella presenza e 16 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 con qualche elemento in più anche relativamente al percorso che hanno avuto inchieste giudiziarie, report di organismi internazionali e quindi la ragionevolezza del denunciare quanto è successo a Genova un anno fa. Se i colleghi avessero avuto - e l’avranno sicuramente avuta l’attenzione di aprire i giornali di oggi, vi troveranno due notizie, non nuove peraltro: una è il dibattito largo che ha prodotto il “Living Planet 2002”, rapporto del WWF; l’altra è l’anticipazione di un altro report che ha svolto Amnesty International proprio relativamente ai fatti di Genova. Io non sono un catastrofista, posso anche non condividere le conclusioni del WWF, cert o è però che è di cattivissimo auspicio per quanto si prepara a Johannesburg, con inizio il 26 di agosto, il summit mondiale sullo sviluppo sostenibile, che ancora una volta rischia di tradursi, come già il precedente di Rio una decina di anni fa, in un nulla di fatto proprio per l’atteggiamento dei Paesi maggiorenti e dell’Amministrazione Americana in particolare. Per quanto riguarda Amnesty International, ha messo in evidenza in realtà una situazione che più volte abbiamo denunciato: in questo Paese nei giorni di Genova, un anno fa, vi è stata una sospensione sostanziale delle libertà costituzionali 17 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 democratiche con atteggiamenti - e sono le parole dell’anticipazione del report di Amnesty International- che portano l’Italia in una vera e propria “zona rossa” per i diritti della persona. Si è aperto, dopo un anno, un confronto che ha visto di nuovo manifestanti, magari quelli della Diaz e i Sindacati di Polizia, confrontarsi e userò le parole di Aldo Calascio, che è il Segretario Nazionale del SILP, cioè il Sindacato di Polizia, in cui correttamente e in maniera coincidente con l’opinione di molti dei manifestanti qualifica quanto accaduto nei giorni del G8 come un non incidente, un percorso dentro una strategia che era stata già sperimentata a Napoli precedentemente e infine a Goteborg e quindi una strategia globale in cui si è teso a tagliare le ali a quel Movimento. Allora molti milanesi torneranno a Genova, lo fanno per dire cose oltre Genova, dopo Genova, di oltrepassamento a Genova, ma per rimettere al centro quei temi di carattere globale che ispirarono quella presenza e ispirano oggi un Movimento che le ali non si è fatto tagliare. Il consigliere Antoniazzi ricordava la nuova Legge sull’Immigrazione, ad invocare la disobbedienza contro la Legge sull’Immigrazione, questa nuova, la “Bossi–Fini”, non sono le “Tute Bianche”, non sono i “disobbedienti” cosiddetti come orizzonte 18 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 politico, ma sono fior fiore di Associazioni anche di carattere cattolico o laico, ma di tutt’altro orientamento politico. Questo Consiglio non ha ritenuto di prendere posizioni particolarmente rilevanti sui fatti di un anno fa, nonostante che fossero molti i milanesi coinvolti in quelle giornate; credo non spenderà molte parole neanche per questa tornata di manifestazioni, che per fortuna si annuncia assolutamente più tranquilla; d’altronde non c’è un G8 da contestare, non c’è un organismo internazionale di dubbia legittimità che si riunisce, c’è, invece, un insieme di Associazioni, di gruppi e di singoli che ancora una volta mette al centro i programmi contro l’arroganza di chi intende governare il mondo secondo prospettive che forse non saranno quelle catastrofiche del Living 2002 del WWF, ma certo particolarmente interessanti e foriere di buona avventura non sono. Chiudo questo intervento, 30 secondi, per rassicurare su tutt’altro tema il consigliere Ciccioni: discuteremo presto di Garibaldi–Repubblica, perché è pronto il Piano Integrato di Intervento sulla zona di via Confalonieri fuori dall’accordo di programma Garibaldi–Repubblica, ma dentro, in realtà, con uno scambio di aree, una permuta, ben dentro quell’accordo di programma. Quindi, temo che prima dell’estate, un pochino 19 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 surrettiziamente per dar poco tempo alle osservazioni dei cittadini di potersi esprimere, avremo modo di discutere, penso in chiusura di quest’anno, di anno pre-estivo, di discutere del Garibaldi– Repubblica, o almeno di una parte che è fuori dal Garibaldi– Repubblica, ma vi è pienamente dentro dal punto di vista di una logica generale”. Il Presidente dà la parola al consigliere Fanzago. Il consigliere Fanzago così interviene: “L’argomento che volevo trattare in questo articolo 21 è quello che riguarda la riforma dell’ALER. Abbiamo visto nei giorni scorsi il nostro Sindaco che questa volta, invece, si è fatto sentire; ebbene sì: udite, udite, anche Milano ha un Sindaco! Ha un Sindaco che difende la Città; ha un Sindaco che dopo diversi scippi, silenzi, assenze imbarazzanti, ad esempio in ambito di Sanità pubblica, finalmente il Sindaco -in ritardo- si è opposto e intende farlo seriamente, a quanto apprendiamo dalla stampa. Certo che però è imbarazzante quando l’Assessore alla Regione dice: “Il Sindaco sapeva tutto”. Qui Albertini potrebbe benissimo querelale l’Assessore Regionale, perché se non è vero che il Sindaco sapeva tutto, sui giornali è apparsa questa notizia, una notizia tra l’altro riportata tra virgolette. 20 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Ma qual è il contenuto di questa modifica dell’ALER? Chiaramente è in perfetta sintonia con la campagna elettorale della Casa delle Libertà, perché la Casa delle Libertà aveva detto: “Decentreremo il potere, daremo il via al vero federalismo, rispetteremo e valorizzeremo le autonomie locali”, questi erano gli slogan. Naturalmente, se l’ALER passa alla Regione è tutto fuorché un decentramento; è tutto fuorché una valorizzazione degli Enti locali, che sono i Comuni! Questo è un problema di coerenza. Naturalmente alla prossima campagna elettorale faremo presente queste cose. Naturalmente in campagna elettorale la Casa delle Libertà sbandierò la semplificazione delle procedure, lo snellimento della burocrazia ed ecco che l’ALER passa da cinque a sette membri del Consiglio di Amministrazione, coerentemente sempre con le parole dette in campagna elettorale, giusto per semplificare, naturalmente c’è una proporzione perché su sette membri del Consiglio di Amministrazione uno è stato dato alle Opposizioni, e questo mi sembra una tutela. Naturalmente, sempre in coerenza con la campagna elettorale e gli slogan della Casa delle Libertà, compito dell’ALER sarà quello di tutelare il patrimonio. Peccato che ciò avvenga esattamente dopo una settimana che la Corte dei Conti ha smentito 21 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 il Presidente della Regione Formigoni sui conti della Sanità. Il buco della Sanità in Regione Lombardia, l’unico buco che c’è in Italia nei conti pubblici, non è di 500 miliardi, come ha sostenuto il Presidente, ma è di più di 800 miliardi! Vuoi vedere che questo patrimonio dell’ALER, dato in mano alla Regione Lombardia, potrà essere un domani utilizzato, attraverso una vendita del patrimonio, per coprire questo buco? Così almeno la Regione non sarà più costretta ad aumentare l’IRPEF, come già ha aumentato, smentendo ancora una volta i proclami in campagna elettorale. Quindi, condivido le perplessità che sono state dichiarate da Torchio, Presidente lombardo dell’ANCI rispetto a questa operazione, è una operazione che va bloccata. Mi auguro che il nostro Sindaco, il Sindaco della Città di Milano, quereli innanzitutto l’Assessore Lio per le dichiarazioni rilasciate sulla stampa, visto che ha dichiarato che il Sindaco sapeva tutto, e poi si opponga fermamente, magari all’interno dell’ANCI, così almeno anche questo Organismo potrà avere più forza nei confronti della Regione Lombardia”. Il Presidente dà la parola al consigliere Lucini. Il consigliere Lucini così interviene: 22 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 “Ringrazio l’Assessore alla Sicurezza, Guido Manca, che è presente in aula, perché volevo citare un fatto abbastanza significativo che è capitato questa mattina alle 8.15 all’imbocco della Galleria. Con molta rapidità un gruppo della Polizia Municipale ha transennato tutto il perimetro della Piazza che introduce alla Galleria perché ha trovato una valigia abbandonata e sospetta da cui fuoriuscivano dei fili elettrici. Io stesso ho dovuto fare il giro dalla Piazza San Fedele per entrare negli uffici di Via Marino perché, devo dire, la Polizia Municipale è intervenuta con molta rapidità e risolutezza, riconoscendo il merito della professionalità del loro comportamento. La cosa che mi ha sorpreso, per la quale vorrei pregare l’Assessore alla Sicurezza a fare qualche verifica, è che è intervenuta qualche minuto dopo una Volante della Pubblica Sicurezza ed un Agente della Pubblica Sicurezza, sceso dall’auto, si è recato, diciamo, si può dire coraggiosamente o imprudentemente ad aprire questa valigia senza nessuna precauzione. Certamente non spetta a me, in alcuna maniera, insegnare il comportamento degli artificieri o comunque degli addetti alla sicurezza, però devo segnalare che la Polizia Municipale si è giustamente lamentata, motivatamente secondo me, del fatto che gli Agenti di Pubblica 23 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Sicurezza non li hanno fatti allontanare prima di questa azione, non li hanno fatti allontanare prima dell’apertura della valigia abbandonata. Io voglio ricordare un fatto tristemente noto: in Via Palestro, 10 anni fa, un Agente di Polizia Municipale è morto, purtroppo, proprio perché ha voluto aprire il baule della macchina che poi è esplosa! Ripeto, non è mia competenza, non è mia autorità, però segnalo questo fatto perché mi è stato segnalato con trepidazione dagli Agenti della Polizia Municipale e non riesco a capire sinceramente la ragionevolezza di un gesto eroico, tra virgolette, dell’andare ad aprire una valigia abbandonata di notte nei pressi di Palazzo Marino. Perciò vorrei pregare l’Assessore alla Sicurezza di informarsi presso il Questore e presso il Comandante della Polizia Municipale su questo fatto di stamattina in Piazza della Scala”. Il Presidente dà la parola all’assessore Manca. L’assessore Manca così interviene: “Ringrazio il consigliere Lucini per avere posto questo problema all’attenzione dell’aula e dell’Assessore di competenza; sarà certamente compito dell’Assessore verificare cos’è accaduto realmente questa mattina e valutare anche il comportamento della Polizia di Stato che, per la verità, è solitamente molto attenta e 24 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 molto accorta in tutte le sue componenti quando si verificano azioni a rischio di questo genere. Stupisce questa cosa, verificherò immediatamente come sono andate le cose e nel più breve tempo possibile informerò il consigliere Lucini e il Consiglio nel suo complesso di come si sono svolti realmente i fatti”. Il Presidente dispone si proceda all’appello nominale. Sono presenti i Consiglieri: ADAMO, ANTONIAZZI, BALDASSARRE, BASSI, BERETTA, BIANCHI DI LAVAGNA, BIANCO, CAPUTO, CARLINO, CARUGO, CIABÒ, CICCIONI, CORMIO, DALLA CHIESA, DE ALBERTIS, DI MARTINO, FANZAGO, FARINA, FERRARA, GAMBITTA, GAROCCHIO, GIUDICE, LUCINI, MAIO, MARRA, MASCARETTI, MASSARI, MASSEROLI, MATTIOLI, MOLINARO, MOLTENI, OCCHI, PALMERI, PARLANTI, PENNISI, PILLITTERI, RICCI, RIZZI, RIZZO, RUTELLI, SPIROLAZZI, TERZI, TESTORI, TINELLI, TRISCARI, UGLIANO, VAGLIATI. Sono assenti il Sindaco Gabriele Albertini e i consiglieri: ALBERTINI RICCARDO, BARUFFI, BOSSI EMILIA MORATTI, BOSSI UMBERTO, COLOMBO, DE PASQUALE, FIANO, GILARDELLI, GIOBBI MARTINI, MARTINELLI, OTTOLENGHI, SALVINI, SANTOMAURO, in numero di 13. Sono presenti gli assessori Brandirali, Manca, Predolin, Verga. 25 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Hanno giustificato l’assenza i consiglieri Albertini Riccardo, Bossi Umberto, Giobbi Martini e Salvini. Essendo, pertanto, presenti n. 47 Consiglieri, il Presidente alle ore 18,06 dichiara valida la seduta. Nomina scrutatori i consiglieri Palmeri, Gambitta, Fanzago. Indi svolge la seguente commemorazione: “Signori Consiglieri, in un giorno simbolo per la storia dell’Italia, il 25 aprile del ’45, il partigiano Valentino Zuffada fu insignito di una targa dai massimi esponenti del CLN. Quell’onorificenza, conferita a un giovane che, poco meno che trentenne, era stato tra i primi ad entrare nella Milano liberata, ne esprimeva appieno il contributo dato alla costruzione di un futuro diverso per il nostro Paese. Un futuro fondato su istituzioni libere e democratiche e su valori universali di umanità, attraverso cui misurare gli interessi, i bisogni, i diritti di tutti. Oltre mezzo secolo dopo, nel 1989, Zuffada ricevette l’Ambrogino d’Oro dall’Amministrazione Comunale milanese per il suo impegno durante la Resistenza nelle terre dell’Oltrepo’ Pavese. I principi che, in quel periodo, ne guidarono il pensiero e l’azione, la libertà, il primato della persona e della coscienza, la dignità dell’uomo, la civiltà come educazione al dialogo, il pluralismo, 26 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 segnarono poi tutta l’esistenza di Zuffada nei suoi momenti significativi: la fondazione dei Confesercenti nel 1966; la guida dell’associazione per ben un decennio; la partecipazione attiva alla vita civile di Milano come Consigliere Comunale dal 1970; l’attività politica e nell’Anpi proseguita, con la stessa dedizione di sempre, anche negli anni della pensione. A Valentino Zuffada va il nostro commosso ricordo; alla sua famiglia un silenzioso, amorevole abbraccio di solidarietà”. “La guerra, l’intervento come Ufficiale degli Alpini sui fronti greco, albanese, russo e francese, l’encomio solenne sul campo. E poi ancora, per quasi due anni, fino al 25 aprile del ’45, il ruolo di Commissario Prefettizio a Seregno, con le numerose testimonianze di amministratore capace, equilibrato e attento alle esigenze dei suoi concittadini –gli sfollati in primo luogo - per i quali organizzò diverse iniziative di soccorso alimentare e logistico. È attraverso queste tappe, caratterizzate dalla continua attenzione al fare e dall’impegno civile, culminato negli anni Sessanta con l’ingresso a Palazzo Marino come Consigliere Comunale, che si riassume la vita di Attilio Molteni. Con un dato che ne esprime e simboleggia la fedeltà alla Patria come bene prezioso per cui lavorare sempre: 27 la bandiera Tricolore, Seduta Consiliare 15 luglio 2002 gelosamente custodita dietro una delle scrivanie nel suo studio legale di Milano arredato, secondo la sua stessa definizione, in stile dannunziano. Molteni pagò il prezzo della coerenza del proprio pensiero contrassegnato fino all’ultimo dal senso della misura lontano da ogni eccesso - con l’arresto e un mese di immotivata reclusione a San Vittore: episodi, questi, che rappresentano la negazione dei diritti fondamentali dell’uomo e che, perciò, sono contrari al pensiero che si riconosce e si nutre continuamente del rispetto della persona. Alla memoria di Attilio Molteni dedichiamo un minuto di silenzio, alla signora Vilma e alla figlia Annalisa il nostro più sincero cordoglio”. Si osserva un minuto di silenzio. Il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio i verbali delle sedute del Consiglio comunale del 25.3.2002 e 26.3.2002: non essendo state mosse osservazioni da parte dei Consiglieri, i verbali stessi si intendono approvati senza votazione, giusta il disposto dell’art. 69, comma 3, del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio comunale. Indi così interviene: 28 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 “Proporrei ai colleghi, prima di affrontare le due delibere, di fare una piccola inversione dell’Ordine del Giorno, per permettere a un collega di dibattere una mozione da lui presentata, perché più tardi ha impegni professionali che lo riguardano, allora ha chiesto una piccola cortesia che credo che si possa affrontare.” Sottopone quindi all’esame del Consiglio la mozione, a firma del consigliere Rutelli ed altri, iscritta all’ordine del giorno con il n. 103, che si allega. Dà indi la parola al consigliere Rutelli perché la illustri. Entrano in aula i consiglieri Fiano e Santomauro: i presenti sono, pertanto, 49. Il consigliere Rutelli così interviene: “Grazie, Presidente, e grazie anche ai colleghi per la cort esia. In primo luogo voglio ringraziare il collega Manfredi Palmeri, la collega Marilena Adamo e la collega Maria Rosaria Parlanti che con me hanno firmato questa mozione. Milano è da sempre una Città che ha una grande attenzione nei confronti dei giovani e di una delle espressioni che è molto amata dai giovani, la musica. A Milano sono presenti storiche istituzioni che esprimono una competenza alta non solo per Milano ma per la Nazione intera e per il mondo: la Scala; il Conservatorio; 29 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 l’Accademia Internazionale della Musica, già Scuole Civiche; l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi; la Fondazione Giuseppe Verdi; l’Associazione Pomeriggi Musicali; la società del Quartetto; i concerti del Conservatorio; Musiche e Poesie a San Maurizio; suoni e visioni al Teatro di Porta Romana, sono solo alcune delle istituzioni che da anni a Milano raccolgono l’attenzione, non solo dei cittadini milanesi, sui programmi legati alle attività musicali. Quello che noi proponiamo è che il Comune si renda attivo per promuovere quella che noi definiamo la giornata di “invito alla musica per i giovani”. In cosa consiste? Già abbiamo raccolto l’adesione di molti esperti presenti in Città: dal maestro Giorgio Gaslini, al maestro Aldo Ceccato; al maestro Solvetti; Roberto Androni; maestro Agiman; maestro Ballista; personaggi di qualità internazionali che hanno offerto la loro disponibilità per promuovere, insieme al Comune, questa giornata di “invito alla musica” per i giovani. Si tratta di questo: una volta l’anno, in tutti i Teatri milanesi, questi grandi interpreti della musica sono disponibili, insieme anche ai giovani delle scuole presenti a Milano, di attivare degli incontri con le scuole, di ogni genere e grado, fino all’università, per una giornata che sia di riflessione sui valori della musica, una giornata di invito alla musica in tutti i suoi generi. 30 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Questo sta a significare, quindi, un’attenzione della Città a qualunque genere musicale, non solo al genere classico, ma al genere folk, al genere rock. In realtà, quindi, si propone che per una giornata l’anno in tutti i Teatri milanesi questi “grandi della musica” si mettano a disposizione per un incontro colloquiale con i giovani, un invito, una presentazione, come se fossero delle lezioni offerte ai giovani a livello di massa. Io credo che questa sia una iniziativa che avvicini i giovani alla musica e soprattutto avvicini le grandi istituzioni ai giovani. Infatti in queste occasioni potrebbero essere anche divulgate, ai giovani presenti, le iniziative che nell’arco dell’anno vengono sviluppate in Città. Proponiamo in particolare che iniziative di questo tipo vedano anche coinvolto il Provveditorato agli Studi e in particolare imprese e grandi Enti bancari, proprio perché questa giornata diventi tradizionalmente un momento stabile, anno per anno, dove i grandi della musica, i grandi interpreti che vivono nella nostra Città, possano incontrare i giovani e i Teatri milanesi essere un punto di riferimento per questo tipo di riflessione. Io credo che questa sia una iniziativa importante considerando che gli spazi per i giovani e per la musica nella nostra 31 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Città non sono poi così ampi; quindi una iniziativa di questo tipo si potrebbe promuovere. Io ringrazio i Consiglieri che hanno voluto porre la Loro attenzione, in particolare, ripeto, i Consiglieri Palmeri, Adamo e Parlanti che con me hanno voluto attivare questa iniziativa, questa proposta”. Il Presidente dà la parola all’assessore Brandirali. L’assessore Brandirali così interviene: “Ringrazio il consigliere Rutelli per questa mozione. Nella discussione tra me e Carrubba su chi doveva rispondere alla mozione si è forse condensato un elemento di contenuto interessante, perché effettivamente la mozione presentata dal consigliere Rutelli è un richiamo alla connessione tra la classicità delle grandi Istituzioni Musicali della Città in rapporto con i giovani e la possibilità di suscitare passione e interesse dei giovani. Però io, prendendolo dal lato dei giovani, ho da ricordare innanzitutto che esiste una certa massa di attività, di promozione culturale del mondo giovanile attorno ai temi della musica e ne cito alcuni che vengono realizzati dal mio Settore: innanzitutto la convenzione con le sale prova musicali che permette a circa 700 gruppi musicali della Città di utilizzare le sale prova con sconti fino al 50% e con 32 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 servizi comuni di registrazione, di memoria, archivio etc.. Inoltre ci sono due iniziative di selezione, diciamo, di gruppi rock, Pagella Rock e Scorribande: Pagella Rock ha visto la partecipazione di 55 band e Scorribande di 70 gruppi musicali. Infine nella festa della musica ci sono stati 100 concerti in gran parte interpretati da gruppi e da nuovi gruppi, con il Concorso “Opera Prima Talenti” che si è svolto all’interno della Festa della Musica con cui si sono individuati giovani autori da sostenere. Il tutto si racchiude nel mio Settore nella banca dati dei giovani artisti Settore Musica ed oggi in questa banca dati sono registrati 637 fra musicisti e gruppi musicali. Se questa è l’attività di promozione culturale del Settore Giovani è vero però che a me interessa molto di più che ai giovani sia data la possibilità di incontrare i maestri e che il confronto porti in questo modo a superare una situazione che io considero schizofrenica nella tradizione di gestione che ha la nostra Amministrazione, perché è come se avessimo in questa Amministrazione, in questa nostra tradizione che non riguarda solo la componente che governa oggi Milano, ma che riguarda una lunga storia, è come se avessimo due culture: una cultura che è quella degli anziani che è tendenzialmente conservatrice, classica e 33 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 una cultura, che è quella per i giovani, che invece è underground e all’avanguardia. Insomma, come se avessimo davanti due culture targate: una di sinistra e una di destra, non so, non è una situazione sana questa, non è una situazione sana! Sarebbe molto più sana e positiva, in questo senso concordo con la mozione presentata, esprimo il parere favorevole della Giunta perché in questa mozione c’è l’invito praticamente a unificare le politiche culturali, avendo ampia comprensione del mondo giovanile e tirandolo dentro in una unicità culturale, perché non è cultura se non è capace di accogliere continuamente l’apertura ai giovani, il nuovo, le correnti e le tendenze artistiche che vengono ad esprimersi a partire dal mondo giovanile. Quindi riunificazione culturale è il messaggio”. Entra in aula il consigliere Colombo: i presenti sono, pertanto, 50. Il Presidente dà la parola al consigliere Farina. Il consigliere Farina così interviene: “Una dichiarazione di voto molto breve, Presidente. Devo dire che non c’è una particolare opposizione su questa mozione bipartisan che riguarda la musica e i giovani di Milano; credo che però sia una mozione incompleta che provoca qualche mal di 34 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 pancia, lo provoca a chi, relativamente ai giovani, svolge da moltissimi anni una attività di promozione e di avvicinamento o anche soltanto di libertà di poter esprimere musica e che, invece, la Amministrazione Comunale tende a disconoscere e a disattendere continuamente. L’assessore Brandirali faceva riferimento a due esperienze che sembrano collidere: una è la musica ufficiale, dotta, alta e l’altra è la musica dei giovani cosiddetta “underground”, una di destra e una di sinistra. Allora, io non credo che la musica abbia una destra o una sinistra, se non in alcuni particolari casi che sta più all’identità culturale dei protagonisti, degli autori, etc., ma ritengo che questo sia un quadro veritiero laddove si tenga presente che le attività di promozione della musica presso i giovani sono dalle Amministrazioni (non soltanto da questa, le Amministrazioni al plurale che si sono succedute a Milano) state largamente disattese. Dei 70, 100 gruppi a cui faceva riferimento l’assessore Brandirali, l’attività di sala prova musicale convenzionata a cui faceva riferimento, io debbo ricordare che questo è il numero circa dei gruppi musicali milanesi che suonano ogni mese all’interno di un tessuto di centri sociali autogestiti che ha permesso l’emersione 35 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 anche di altre professionalità, di coloro che oggi calcano i palcoscenici e che io dubito avrebbero avuto la possibilità, almeno alcuni di questi, di poter accedere e di poter professionalizzarsi, appunto, se questo non fosse accaduto. Allora, trovo questa mozione dignitosa, percorribile, ma incompleta ed è in ragione di questa incompletezza di invito alla musica ma anche alla Giunta che governa questa Città che il Gruppo di Rifondazione Comunista si asterrà da questa mozione”. Il Presidente pone in votazione la mozione, a firma del consigliere Rutelli ed altri, iscritta all’ordine del giorno con il n. 103, precedentemente indicata. Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 44 Consiglieri, come da documento n. 1, che si allega. Al riscontro dei voti, la votazione dà il seguente esito: Presenti n. 44 Astenuti n. 2 Votanti n. 42 Voti favorevoli n. 42 (Farina, Tinelli) Il Presidente ne fa la proclamazione. --- 36 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 N/150 – PRESA D’ATTO DELLA DECADENZA DEL DR. GIANMARCO LIVA DA COMPONENTE DELLA COMMISSIONE DI MERCATO E CONTESTUALE DESIGNAZIONE DI UN CONSIGLIERE QUALE NUOVO RAPPRESENTANTE NELLA COMMISSIONE DEL MERCATO ALL’INGROSSO FIORI E PIANTE. Il Presidente dispone si proceda alla distribuzione delle schede per far luogo, con votazione a scrutinio segreto, alla designazione di cui alla proposta di deliberazione in oggetto, che si allega e già notificata ai consiglieri comunali. Si procede alla votazione. Eseguita la votazione, gli scrutatori Fanzago, Gambitta e Palmeri procedono allo spoglio delle schede. Ultimato detto spoglio, il Presidente dà lettura dell’esito della votazione: Presenti n. 50 Votanti n. 50 Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Rutelli Pietro Voti n. 31 Ciccioni Adriano Voti n. 4 37 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Fiano Emanuele Voti n. 1 Schede bianche n. 9 Schede nulle n. 5 Il Presidente pertanto proclama eletto quale rappresentate nella Commissione del Mercato all’Ingrosso Fiori e Piante il consigliere Pietro Rutelli. Entra in aula il consigliere Ottolenghi; ne esce il consigliere Rutelli: i presenti sono, pertanto, 50. N/149 - APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L’ATTIVITA’ DI BARBIERE E DI PARRUCCHIERE. Il Presidente invita il Consiglio a procedere alla trattazione dell’argomento in oggetto, di cui alla proposta di deliberazione che si allega e già notificata ai Consiglieri comunali. Dà indi la parola all’assessore Predolin affinché illustri il provvedimento. L’assessore Predolin così interviene: “Volevo dire al Consiglio che naturalmente si tratta di un lavoro effettuato in più incontri con le categorie e che lo spirito di questa deliberazione tiene conto della crescente richiesta da parte della gente, della cura della propria salute e del proprio aspetto; di conseguenza ha provocato un aumento inevitabile di richieste di 38 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 nuovi esercizi di parrucchieri. Noi abbiamo cercato di tenere conto di tutte queste esigenze, le abbiamo messe insieme in un nuovo Regolamento che è stato più volte visto e rivisto da tutte le categorie e ultimamente analizzato anche in Commissione. Non credo che ci sia da aggiungere molto perché l’abbiamo già più volte commentato, è un Regolamento che è stato accolto con favore da tutti gli ambienti del Settore, quindi io chiedo al Consiglio Comunale di poterlo votare”. Esce dall’aula il consigliere Terzi: i presenti sono, pertanto, 49. Entrano altresì in aula il vicesindaco De Corato e l’assessore Goggi. Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio l’emendamento, a firma del consigliere Pennisi ed altri, contrassegnato con il n. 1, che si allega. Dà indi la parola al consigliere Pennisi. Il consigliere Pennisi così interviene: “Sì, Presidente, questo è un emendamento che abbiamo anche visto in Commissione e che va nella direzione di aggiungere, a dei criteri indicati per un minimo di allargamento per la concessione delle licenze e il rilascio delle autorizzazioni, un altro 39 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 criterio cioè il criterio della presenza di un’isola pedonale o di una strada a traffico limitato. Va nella direzione, dunque, anche per i commercianti, ossia vogliamo indicare che quando ci sono isole pedonali o zone a traffico limitato sono un plusvalore per i commercianti e non come, qualche volta si è detto, un minus. Quindi chiediamo che si aggiunga anche questo criterio e, dunque, per il rilascio delle licenze si terrà conto anche della presenza di isole pedonali o di strade a traffico limitato, se verrà approvato questo emendamento naturalmente dal Consiglio”. Il Presidente dà la parola all’assessore Predolin. L’assessore Predolin così interviene: “Io credo che questo emendamento sia accoglibile anche perché rientra in quella filosofia di cui abbiamo parlato più di una volta di mettere nelle condizioni le aree, che sono state destinate a isola pedonale o a traffico limitato, di avere più opportunità dal punto di vista commerciale. Quindi io l’accoglierei volentieri e chiedo al Consiglio di poterlo accogliere”. Il Presidente pone in votazione l’emendamento, a firma del consigliere Pennisi ed altri, contrassegnato precedentemente indicato. 40 con il n. 1, Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 40 Consiglieri, come da documento n. 2, che si allega. Al riscontro dei voti, la votazione dà il seguente esito: Presenti n. 40 Astenuti n. 1 Votanti n. 39 Voti favorevoli n. 39 (Tinelli) Il Presidente pertanto proclama che l’emendamento è approvato. --Il Presidente dà la parola al consigliere Bianchi di Lavagna per dichiarazione di voto. Il consigliere Bianchi di Lavagna così interviene: “Una sintetica dichiarazione di voto: non parteciperò alla votazione per protesta contro il metodo con il quale questa pratica è stata istruita in Commissione, al termine e nelle varie eventuali di una riunione nella quale, quindi, il tema non era iscritto e ripresa poi in una riunione successiva svoltasi in modo garibaldino, come accade sovente quando i Presidenti sono alcuni dei colleghi e non altri. 41 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Il provvedimento non è straordinariamente importante, non meriterebbe un atteggiamento di questo tipo, ma segnalo una modalità che è bene che finisca avendo io la sensazione che molta parte del lavoro delle Commissioni sia finalizzato ad altro anziché all’esame del merito dei provvedimenti proposti. Quindi, in conclusione, non parteciperò alla votazione naturalmente rimanendo in aula”. Entra in aula il consigliere De Pasquale; ne esce il consigliere Di Martino: i presenti sono, pertanto, 49. Il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione in oggetto nel testo, che si allega, risultante dall’emendamento approvato. Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 43 Consiglieri, come da documento n. 3, che si allega. Al riscontro dei voti, la votazione dà il seguente esito: Presenti Astenuti n. 43 (ex comma Regolamento 2°, art. 44, del di 42 n. 1 (Bianchi di Lavagna) Seduta Consiliare 15 luglio 2002 organizzazione e funzionamento del Consiglio comunale) Votanti n. 42 Voti favorevoli n. 42 Il Presidente ne fa la proclamazione. (Si allega, ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore del Settore Autorizzazioni Commerciali sull’emendamento approvato). --Il Presidente così comunica: “Abbiamo terminato le deliberazioni, passiamo adesso all’esame dei primi due ordini del giorno iscritti…”. (Intervento dall’aula fuori microfono). Il Presidente così prosegue: “C’è una richiesta di portare all’attenzione del Consiglio prima le due mozioni sull’Ippodromo, se il Consiglio è d’accordo. Allora, mi è stato chiesto di anticipare la trattazione delle due mozioni che riguardano l’Ippodromo di San Siro, se il Consiglio non ha problemi…”. (Interventi dall’aula fuori microfono) 43 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Il Presidente così riprende: “No, no, va benissimo, io ho semplicemente posto una domanda, basta che mi si dica Sì o No e la cosa è risolta. Allora, affrontiamo per primo i due ordini del giorno (Parlanti e poi Ugliano), sulla manutenzione straordinaria di immobili comunali.” Sottopone indi all’esame del Consiglio l’ordine del giorno, a firma del consigliere Parlanti ed altri, collegato al Bilancio di Previsione 2002, contrassegnato con il n. 8, nonché l’ordine del giorno, a firma del consigliere Ugliano ed altri, iscritto all’ordine del giorno con il n. 110, che si allegano. Dà quindi la parola al consigliere Parlanti affinché illustri il proprio ordine del giorno. Il consigliere Parlanti così interviene: “Sicuramente la nostra Amministrazione si è distinta per l’impegno di investimento per i nostri quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica. Io con questo ordine del giorno chiedo, nel limite del possibile, all’assessore De Corato una integrazione per alcuni lavori che probabilmente risultano mancanti nella gara d’appalto che è già stata fatta, perché ritengo che questi lavori siano anche prioritari, insomma, ci sono veramente alcune cose che 44 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 riguardano la fognatura, oppure gli impianti del gas, le colonne portanti. Ora chiedo veramente all’assessore De Corato se, non certo in questi mesi, magari con l’anno venturo e nel Bilancio prossimo possiamo di fatto ritenere uno stanziamento di Bilancio per far fronte a queste spese. Cito solo la Via Lopez, però so che i lotti sono tre, probabilmente sarebbe opportuno uno stanziamento per i tre lotti”. Il Presidente dà la parola al consigliere Ugliano affinchè illustri il proprio ordine del giorno. Il consigliere Ugliano così interviene: “Molto rapidamente, sostanzialmente la richiesta è simile all’ordine del giorno della consigliera Parlanti. Certo, noi non diamo il giudizio che è contenuto all’interno della prima parte dell’ordine del giorno della consigliera Parlanti perché, evidentemente, non pensiamo che siano state fatte cose straordinarie, così come viene fatto intendere. Certo che restiamo veramente sorpresi nel constatare che per quanto riguarda gli stabili comunali di Via Lopez 4, 6, 7 e 8 il progetto di manutenzione straordinaria è privo di una serie di opere che ci sembrano francamente e assolutamente necessarie: parlo dell’installazione delle canne fumarie; del rifacimento dell’impianto di fognatura dei cortili degli stabili; della 45 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 sostituzione dei montanti dell’acqua potabile negli alloggi; del rifacimento della pavimentazione nei cortili; del rifacimento delle cancellate di recinzione con relativa verniciatura; della costruzione di un fabbricato che in questo periodo viene denominato “gazebo” per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti, così come previsto tra l’altro dal Regolamento di Igiene del nostro Comune e infine per quanto riguarda la installazione dei casellari per la posta. Quindi, la richiesta è la stessa, cioè, non è possibile immaginare che per questi caseggiati, così come per altri, ed è una pratica che sta andando avanti da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale per l’Edilizia Residenziale Pubblica, cioè quella di tagliare costantemente, di dimezzare costantemente i finanziamenti per le manutenzioni straordinarie e quindi lasciare molti stabili con dei progetti che praticamente hanno pezzi irrisolti, opere irrealizzate che, invece, sarebbe opportuno garantire per la dignità e la coerenza del patrimonio comunale. Quindi, sostanzialmente è un ordine del giorno, che chiede all’Assessorato all’Edilizia Residenziale Pubblica di verificare, con i tecnici del Settore, la necessità di ripristinare e di fare queste opere e di aumentare evidentemente lo stanziamento per dare dignità a questi stabili così come è accaduto in molti altri. 46 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Nello stesso tempo vorrei porre anche un quesito: se ritiene l’Assessore che questa pratica di dimezzare i finanziamenti (mi riferisco per esempio a Feltrinelli e ad altri ancora) sia una pratica che in qualche modo, invece di portare a risparmi per l’Amministrazione Comunale, se non invece crea le premesse per ulteriori situazioni di degrado nel prossimo futuro e una profonda insoddisfazione da parte degli inquilini legata anche ad una convinzione che le Istituzioni non rispondono compiutamente a quelle che sono le loro esigenze e quindi un rapporto che in qualche modo non fa assolutamente aumentare quello che dovrebbe essere, appunto, il rapporto tra i cittadini e le Istituzioni Comunali. Quindi questo è lo spirito dell’ordine del giorno”. Escono dall’aula i consiglieri Santomauro e Pennisi: i presenti sono, pertanto, 47. Il Presidente dà la parola all’assessore De Corato. L’assessore De Corato così interviene: “Con riferimento agli ordini del giorno esposti poc’anzi, si fa presente che il competente Settore ERP, che ha seguito il progetto di manutenzione straordinaria degli stabili in oggetto, attuato dall’ALER, ha redatto una relazione sui lavori in argomento che prevede… e sono lavori già eseguiti, in parte in fase di esecuzione e 47 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 per quel che riguarda il futuro dirò, per i lavori che vengono richiesti, quale sarà il modo con il quale procederemo per gli interventi riguardanti questi stabili. Il progetto preliminare a suo tempo pervenuto dall’ALER prevedeva una spesa di 32 miliardi di vecchie lire, circa 16 milioni 526 mila 620 Euro per l’esecuzione di tutti gli interventi necessari per la manutenzione straordinaria del complesso residenziale delimitato dalle vie Lopez e Pascarella. Successivamente si doveva stabilire, in funzione delle disponibilità finanziarie di Bilancio, un importo di circa 17 miliardi di vecchie lire, 8 milioni 779 mila Euro, entro cui contenere il redigendo progetto e sulla base di tali cifre veniva avviata la progettazione preliminare redatta dal settore ERP. In fase elaborativa si doveva ridurre ulteriormente tale somma portandola a 15 miliardi di vecchie lire in quanto il programma annuale, triennale, approvato dall’Amministrazione aveva contenuto in tale importo le risorse finanziarie da destinare allo scopo. Resta ovvio che per poter rientrare entro il limite di disponibilità finanziarie, innanzi indicato, alcune lavorazioni, originariamente previste, vennero sacrificate per consentire almeno l’esecuzione degli interventi strutturali ritenuti indispensabili, quali i 48 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 rifacimenti delle coperture, i ripristini delle condizioni statiche dei cementi armati ammalorati che creavano pericolo all’incolumità degli abitanti a seguito di distacchi, anche consistenti, di trovanti che precipitavano sui viali sottostanti, ovvero l’adeguamento alla normativa impiantistica elettrica delle parti comuni e tutta, ovviamente, la messa a norma di questa impiantistica. Con provvedimento della Giunta Comunale, in data 16 giugno 2000, regolarmente poi approvato dal Consiglio Comunale nel luglio del 2000, venne approvato il progetto preliminare dei lavori di manutenzione straordinaria del complesso di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà del Comune di Milano compreso tra le Vie Lopez e Pascarella. L’intervento esecutivo sul complesso edilizio venne così suddiviso in tre lotti omogenei, al fine di poter realizzare le opere in maniera organica ed in tempi sufficientemente ristretti in considerazione del grave stato di degrado degli immobili e consentendo così la contemporanea apertura dei cantieri. Attualmente nel primo lotto sono stati eseguiti lavori pari al 22% delle opere ed è in sospensione lavori per l’approvazione di una perizia di variante tecnica che comprende parte delle principali richieste e necessità raccolte negli incontri avvenuti con il comitato di quartiere. Essenzialmente esse riguardano le nuove ringhiere dei 49 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 balconi in sostituzione di quelle arrugginite e pericolanti; le conseguenti pavimentazioni dei balconi stessi; la realizzazione di un nuovo immondezzaio; la sistemazione della recinzione esistente e la parziale pavimentazione dei passaggi pedonali e dei cortili. La perizia è di 326 mila 908 Euro con utilizzo del ribasso d’asta e degli imprevisti. Il secondo lotto ha un andamento lavori pari al 25% del totale e come per il primo lotto è in corso una perizia per l’esecuzione delle stesse lavorazioni aggiuntive indicate per il primo lotto, fatta eccezione per i locali, l’immondezzaio e le pavimentazioni dei balconi. Questa perizia è di un importo di 575 mila 973 Euro, con utilizzo del ribasso d’asta ed imprevisti. Le vicissitudini del terzo lotto sono sintetizzabili come segue: consegnati i lavori alla ditta aggiudicataria “Concrete S.p.A.”, vennero avviati i lavori con la costruzione dei ponteggi; immediatamente dopo questa fase pervenne comunicazione di messa in liquidazione dell’impresa appaltatrice. La ditta Fenini, seconda in elenco nella gara espletata, appositamente interpellata, comunicava la propria indisponibilità all’assunzione dei lavori. A seguito di queste malaugurate circostanze attualmente è stata terminata la fase di aggiornamento del progetto in linea con 50 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 la valuta europea e secondo i prezzi del listino comunale 2002; con l’aggiunta delle integrazioni delle opere di pavimentazione e parapetti dei balconi. Il progetto aggiornato sarà a breve trasmesso per l’approvazione da parte della Giunta Comunale. Fatta questa premessa, per quanto riguarda il riscontro delle carenze di progetto, scaturite dalle evidenti motivazioni di Bilancio innanzi citate, per il completamento delle opere comprendenti la realizzazione di nuove canne fumarie adeguate alla normativa con annesse caldaie autonome di produzione di acqua calda e sanitari; la sostituzione delle tubazioni adduttrici e di scarico idriche e fognanti all’interno e all’esterno degli alloggi; la realizzazione dei nuovi immondezzai nei lotti 2 e 3 e le sistemazioni delle restanti parti di cortile e recinzioni, la quantificazione richiesta per lotto è la seguente: Primo lotto, opere quantificate di completamento, 1 milione e 900 mila Euro; Secondo lotto, sempre per opere di completamento, 4 milioni e 125 mila Euro; Terzo lotto, opere di completamento, 2 milioni 835 mila Euro, per un totale complessivo di 8 milioni 860 mila Euro, circa oltre 17 miliardi di vecchie lire. Pertanto la Giunta provvederà, nei limiti del possibile, a reperire questi fondi nel Bilancio 2003 per quanto riguarda l’esecuzione di questi lavori, atteso che ancora oggi siamo in una 51 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 fase di sospensione lavori dovuti ai motivi di cui vi ho riferito per fallimento di una impresa e per rinuncia della seconda e siamo quindi al 22% per il primo lotto dei lavori fatti e al 25% per il secondo lotto. Quindi prevediamo, compatibilmente con gli interventi che devono essere finiti e con i fondi da reperire, questo finanziamento nel prossimo anno e per l’esecuzione di questi lavori la stima degli Uffici Tecnici è di circa 8 mesi. Pertanto l’impegno del primo e del secondo ordine del giorno, se è riferito al prossimo Bilancio, in linea di massima – lo sottolineo, in linea di massima – può essere ritenuto compatibile tenendo conto che c’è anche l’appalto in corso che è in una situazione, come vi dicevo, oggettivamente di sospensione lavori dovuti a questi guai che capitano – ahimè – non solo in Via Lopez– Pascarella, ma purtroppo anche in altri stabili dove abbiamo qualche impresa che evidentemente vince gli appalti per poi rivelarsi, come è capitato in questo caso per la “Concreti” e come è capitato per la seconda aggiudicataria, la quale ha rinunciato, in una situazione di difficile amministrazione con i lavori iniziati e sospesi. Pertanto in questa direzione il parere è positivo, ripeto, con le precisazioni che ho svolto”. 52 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Entrano in aula il Sindaco ed il consigliere Gilardelli: i presenti sono, pertanto, 49. Il Presidente dà la parola al consigliere Parlanti. Il consigliere Parlanti così interviene: “Grazie, Assessore, mi ritengo pienamente soddisfatta per la risposta data e chiedo ai colleghi di votare”. Il Presidente dà la parola al consigliere Ugliano. Il consigliere Ugliano così interviene: “Voglio solo segnalare al Senatore De Corato che la parte relativa agli stabili trattati nell’ordine del giorno da me presentato hanno una caratteristica, ma credo che sia anche la caratteristica segnalata dalla consigliera Parlanti, che attualmente hanno ancora i ponteggi. Procrastinare nel 2003 credo che significhi, se ho capito bene, spostare il tutto ma lasciare i ponteggi in una situazione di grave disagio e di insicurezza, perché credo che questo sia la caratteristica. Io mi rendo conto che i problemi di carattere economico e finanziario sono probabilmente quelli che in qualche modo hanno determinato queste scelte, quindi sottopongo a Lei questo problema, un problema di rapidità e di sicurezza per quanto 53 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 riguarda gli inquilini che non mi pare sia un problema di poco conto. Voglio anche rilevare una cosa, però, che mi pare opportuno dire e cioè che questa questione della riduzione secca, molto spesso, dei progetti che l’ALER aveva fatto e che l’Ufficio Tecnico del Comune di Milano rivede e taglia sostanzialmente del 50% per poi andare a fare perizie successive che denotano il fatto che probabilmente l’ALER o comunque i progettisti del primo progetto non avevano tutti i torti nel definire i progetti preliminari di un certo tipo con finanziamenti di una certa entità, io credo debba essere in qualche modo tenuto in considerazione questo problema per evitare di ripetere cose che stanno accadendo anche, dicevo prima, in via Feltrinelli e in alcuni altri stabili. Si tratta di andare alla realizzazione di progetti e di opere che abbiano un senso unitario in modo da impedire che si manifestino attese, che poi vengono rese vane, e poi successivamente nuove proteste per riuscire a far fare opere che in qualche modo sono dovute. Quindi io direi che se il Presidente mettesse in votazione l’ordine del giorno della Consigliera Parlanti e ci consentisse di non votare la prima parte, perché evidentemente abbiamo un giudizio diverso rispetto all’operato della Giunta, è possibile, per la parte 54 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 successiva, votare tranquillamente insieme questo ordine del giorno, con la mia personale sottolineatura e segnalazione al senatore De Corato di questa grave situazione per quanto riguarda il problema della presenza dei ponteggi con i rischi di tutti i generi per gli inquilini a causa di questo”. Il Presidente dà la parola al consigliere Antoniazzi. Il consigliere Antoniazzi così interviene: “Siccome i dispositivi dei due ordini del giorno sono poi in concreto molto coincidenti, io penso che se lavoriamo un momento sulla premessa del primo dei due ordini del giorno che è stato presentato, quello della consigliera Parlanti, si potrebbe probabilmente anche arrivare a una soluzione comune. In questa premessa era esplicitato un giudizio sull’Amministrazione, evidentemente questo è un giudizio di natura politica. Se, invece, si tratta solamente di richiamare il lavoro che sta facendo l’Amministrazione, questo ci consente poi di votare l’ordine del giorno. Quindi io proporrei, se è possibile, un emendamento se è accettato, evidentemente, che suona così: “Premesso che l’Amministrazione Comunale è stata impegnata ad affrontare le situazioni di degrado esistenti nei quartieri di Edilizia Residenziale 55 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Pubblica anche con un consistente impegno finanziario, che in molti quartieri sono stati attuati interventi che contemplavano soluzioni complessive per le problematiche esistenti”… Questa sarebbe la premessa, tutto il resto l’ho lasciato uguale. Voglio richiamare solamente una cosa: Ugliano parlava specificamente di Via Lopez 4, 6, 7 e 8, la Parlanti mi sembra che abbia già chiarito nel suo intervento che quando dice “particolarmente Via Lopez 4” riguarda comunque questi lotti”. Il Presidente dà la parola al consigliere Parlanti. Il consigliere Parlanti così interviene: “Sì, possiamo tranquillamente accogliere l’emendamento fatto dal consigliere Antoniazzi; l’importante, secondo me, è votare insieme per un bisogno dei cittadini”. Entra in aula il consigliere Baruffi; ne escono i consiglieri Garocchio e Farina: i presenti sono, pertanto, 48. Entra altresì in aula l’assessore Zampaglione. Il Presidente dà la parola all’assessore De Corato. L’assessore De Corato così interviene: “Volevo precisare al consigliere Ugliano che i ponteggi riguardano la restante parte dei lavori che attualmente sono sospesi, mi sembra. Siccome quei lavori dobbiamo farli, purtroppo 56 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 le ho precisato che siamo per il primo lotto al 22% dei lavori, è evidente che questi ponteggi erano ponteggi fatti perché nelle lavorazioni, che ho precisato, andavano realizzati. Non possiamo smontare questi ponteggi per poi rimontarli quando avremo…! Purtroppo ci siamo trovati in questa situazione, quindi i ponteggi purtroppo devono rimanere; dico “purtroppo” perché so quali problemi creano i ponteggi di sicurezza per l’inquilinato delle case popolari, ma per chiunque, perché i ponteggi sono un problema per chiunque. Purtroppo c’è una impresa che è fallita mentre aveva iniziato a lavorare; ci troviamo con la seconda che ha rifiutato di fare questo appalto e siamo in una situazione di blocco. Quindi quei ponteggi non è che riguardano i futuri lavori, perché per i futuri lavori, quando verranno appaltati, andremo a mettere i ponteggi; sono ponteggi che riguardano lavori sospesi, attualmente in fase di sospensione, per i motivi di cui dicevo poc’anzi. Ecco perché sarebbe improprio che noi li smontassimo per poi doverli rimontare di qui a qualche mese, come Lei facilmente può immaginare. Sull’emendamento sono d’accordo, non c’è problema”. Il Presidente così interviene: 57 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 “Se mi fate avere il testo corretto dell’emendamento, posso leggerlo all’aula; oppure, se viene data lettura di questo testo in maniera tale che possa essere presa nota dagli Uffici. Allora, diamo lettura del testo emendato così non lo poniamo neanche in votazione; il testo emendato diventa così: “Premesso che l’Amministrazione Comunale è stata impegnata ad affrontare la situazione di degrado esistente nei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica anche con un consistente impegno finanziario e che in molti quartieri sono stati attuati interventi che contemplavano soluzioni complessive per le problematiche esistenti; verificato che in alcuni casi e specificatamente in Via Lopez 4 non è stato adottato lo stesso criterio di soluzione complessiva…” e poi prosegue normalmente. Allora, questo testo così come emendato non lo pongo neanche in votazione perché è già stato fatto proprio dai proponenti; con l’approvazione di questo ordine del giorno viene ritirato l’ordine del giorno numero 110. Pone indi in votazione l’ordine del giorno, a firma del consigliere Parlanti ed altri, collegato al Bilancio di Previsione 2002, contrassegnato con il n. 8, nel testo risultante dalla modifica apportata nel corso del dibattito, che si allega. 58 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 45 Consiglieri, come da documento n. 4, che si allega. Al riscontro dei voti, risulta approvato all’unanimità. Il Presidente ne fa la proclamazione. --Il Presidente comunica che l’ordine del giorno, a firma del consigliere Ugliano ed altri, iscritto all’ordine del giorno con il n. 110, precedentemente indicato, è ritirato. Dà quindi la parola al consigliere Ugliano per mozione d’ordine. Il consigliere Ugliano così interviene: “Sì, io volevo, come ho già detto nell’articolo 21, vista l’assenza, quando ho parlato, del Sindaco e del Vicesindaco…”. Il Presidente così interviene: “No, non è possibile dire questo, non è possibile”. Il consigliere Ugliano così riprende: “Volevo solo segnalare ai diretti interessati che farò l’omaggio della piantina di Ambrosia, così come avevo detto”. Escono dall’aula i consiglieri Cormio e Ciabò: i presenti sono, pertanto, 46. 59 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Il Presidente così interviene: “Questo può farlo senza intervenire sulla mozione d’ordine o sull’ordine dei lavori perché questo non influisce sull’andamento dei lavori. Voglio comunicare al Consiglio, prima di procedere ad altre mozioni, che mi è pervenuta una mozione firmata da parte di tutti i Capigruppo (cioè da quelli che erano presenti al momento, non vedo quella del consigliere Testori, probabilmente era assente) riguardante il trasferimento del Cral. Vi è la firma di tutti i colleghi, quindi credo che si possa fare).” Sottopone quindi all’esame del Consiglio la mozione, a firma del consigliere Antoniazzi ed altri, che si allega. Dà indi la parola al consigliere Antoniazzi. Il consigliere Antoniazzi così interviene: “Sì, proprio un minuto perché la questione credo che sia conosciuta ormai da tutti i Consiglieri: il Cral si è impegnato a sgomberare gli attuali locali per accordi intervenuti con l’Amministrazione, però voglio ricordare che non sono pronti i nuovi locali in via Bezzecca, quindi il trasferimento non è possibile sul piano pratico. Ciononostante il Cral si dichiara disponibile, con la chiusura della mensa che avverrà fra una settimana, a lasciar liberi 60 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 definitivamente questi locali, quelli della mensa e del bar, ma il Cral ha bisogno ancora per un certo periodo di tempo, degli attuali uffici che sono siti in via Silvio Pellico, in attesa che i locali di via Bezzecca possano essere resi agibili. Voi sapete qual è l’attività del Cral, non è solo la mensa e il bar, ma un’attività notevole in altri campi (artistici, culturali, sportivi, turistici) e quindi gli Uffici sono assolutamente necessari. Si tratta di procedere con quella dovuta concretezza che rende possibile sia la realizzazione dell’accordo, ma anche l’attività del Cral. Quindi la mozione è un invito a tener conto di questa situazione. La disponibilità del Cral credo che sia più che dimostrata, amplissima al riguardo, ma occorre tener presente che questi lavori devono essere fatti. Questo è il significato della mozione”. Il Presidente dà la parola al consigliere Occhi. Il consigliere Occhi così interviene: “Io vorrei fare un invito a Lei, signor Presidente, se questa mozione verrà votata, e non ho dubbi che lo sia perché è stata firmata da tutti, ossia fare in modo che poi venga (come dire) ottemperato a quanto questa mozione dice, perché in passato, ad onor del vero, abbiamo già approvato due molto simili a questa in 61 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 cui il Consiglio Comunale invitava la Giunta a fare in modo che il trasferimento del Cral fosse contestuale all’apertura dei nuovi locali. E invece scopriamo che gli mandano lo sfratto, che gli mandano le persone a buttare fuori i mobili alla fine del mese, etc.. Allora, se dobbiamo votare delle mozioni, e l’abbiamo fatto per due volte di fila l’anno scorso, e poi non hanno nessun risultato, è chiaro che o è perché qualcuno non le segue o perché qualcuno fa finta di non sapere che il Consiglio ha approvato queste cose. Quindi io facevo un invito in particolare a Lei, magari di seguire queste questioni in modo tale che per le mozioni che approviamo qualcuno si prenda poi anche la responsabilità di rispettarle, insomma”. Il Presidente così precisa: “Volevo comunicarLe che non sono sempre a verificare che tutti i locali vengano riadattati…”. Il consigliere Occhi così riprende: “No, no, per l’amor di Dio, questo era…”. Il Presidente così replica: “Quindi è concesso anche al Presidente di non…”. Il consigliere Occhi così riprende: 62 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 “No, no, siccome stasera manca l’Assessore interessato, altrimenti mi sarei rivolto direttamente a lui per questa verifica”. Il Presidente così replica: “No, vabbè, le voglio dire che non ho ancora assunto il titolo di custode generale dei beni del Comune”. Il Consigliere Occhi così riprende: “L’altra questione (naturalmente lo dico per il verbale più che altro, non vorrei che poi magari risultasse qualcosa di diverso) è che naturalmente non si parla soltanto dei locali di Ugo Foscolo, il fatto che il Cral abbia dichiarato la sua disponibilità ad abbandonare il bar entro il 28 di luglio non significa che debba farlo per forza! Nel senso che anche il bar e anche i locali di Corso Vittorio Emanuele, secondo noi, secondo questa mozione, devono restare lì sino a quando non è pronta l’altra sede. Questo è un fatto importante perché altrimenti chiudiamo un’attività ancora prima che la sede nuova sia pronta. Allora, non si può (come dire) impedire ai lavoratori e ai pensionati del Comune di Milano di avere un punto di riferimento così importante prima ancora, appunto, che venga preparata la nuova sede”. Esce dall’aula il consigliere Parlanti: i presenti sono, pertanto, 45. 63 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Il Presidente pone in votazione la mozione, a firma del consigliere Antoniazzi ed altri, precedentemente indicata. Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 37 Consiglieri, come da documento n. 5, che si allega. Al riscontro dei voti, la votazione dà il seguente esito: Presenti n. 37 Astenuti n. 1 Votanti n. 36 Voti favorevoli n. 36 (Marra) Il Presidente pertanto proclama che la mozione è approvata. --Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio la mozione a firma del consigliere Baldassarre, iscritta all’ordine del giorno con il n. 94, che si allega. Dà indi la parola al consigliere Baldassarre. Il consigliere Baldassarre così interviene: “Allora, la mozione in discussione è quella sull’Alba di luce in Piazza Duca d’Aosta. La mia proposta è praticamente di destinare l’area ad una pista di skate-board, visto che l’Assessore Bozzetti ultimamente era entusiasta di questa proposta e visto che ormai da 64 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 numerosi mesi i giovani si ritrovano in piazza per andare in skate, però rovinando l’arredo urbano. Quindi la mia proposta intende andare in direzione di questi giovani che non hanno altri luoghi per effettuare questo sport minore”. Il Presidente dà la parola all’assessore De Corato per la replica. L’assessore De Corato così interviene: “Il consigliere Baldassarre sa, come tutto il Consiglio Comunale, che l’Alba di luce è stata tolta dalla Stazione Centrale. Ora, noi avevamo già preso, come credo il consigliere Baldassarre sappia, nello scorso anno, l’iniziativa davanti alla Stazione Centrale… anche lì con qualche critica, consigliere Baldassarre, perché il tendone è stato oggetto di valutazioni che non si addicevano molto alla struttura della Stazione Centrale. Per cui nel novembre 2001 l’Assessorato ai Grandi Eventi aveva installato, davanti alla Stazione, quello che può essere definito il primo Skate Park italiano coperto, davanti alla Stazione Centrale, con l’obiettivo di dare libero sfogo, in condizioni di assoluta sicurezza e senza arrecare danno all’arredo urbano, ai numerosi giovani appassionati di questa disciplina. La manifestazione iniziò il 1° dicembre 2001 e si concluse il 24 gennaio 2002 e, a conforto di quello che Lei diceva, ha avuto un 65 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 grande riscontro di partecipanti, circa 22 mila ragazzi, abbiamo avuto 100 mila persone che hanno partecipato come pubblico a queste esibizioni di skate board; quindi queste cifre dicono che questo sport ha molti riscontri tra i giovani della nostra Città. Queste 100 mila persone hanno seguito dalle tribune e hanno avuto modo di ammirare le prodezze e i tentativi, anche falliti, dei giovani sportivi. Il notevole successo dell’iniziativa è stato possibile anche grazie al fitto calendario di eventi organizzati, tra i quali ricordiamo i Campionati Italiani di BMX, l’unica data europea del prestigioso “Van Tour”(?) e del “Contest-skate”(?). La manifestazione ha anche contribuito, secondo quanto segnalatoci dalle Forze dell’Ordine, al miglioramento complessivo delle condizioni generali che, come Lei sa, in Piazza Duca d’Aosta non sono proprio delle migliori. L’Amministrazione Comunale, in particolare l’Assessorato al Turismo, ha la ferma intenzione di riproporre la manifestazione in maniera continuativa localizzandola in maniera definitiva nei giardinetti o nell’area antistante la Stazione Centrale, però dalla parte di Luigi di Savoia, ciò per non deturpare visivamente, secondo indicazioni che abbiamo avuto dalla Sovrintendenza alle Belle Arti, la facciata centrale della Stazione. 66 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Una simile operazione necessita, come Lei può facilmente immaginare, di fondi cospicui, che ovviamente in questo momento non sono attualmente disponibili in Bilancio. Ecco perché l’Assessorato ai Grandi Eventi sta contattando alcuni potenziali sponsor che potrebbero garantire la realizzazione definitiva di questo Skate Park coperto. In questo senso ci stiamo attivando per rispondere alle giuste richieste che sono venute, non solo da Lei, ma da una vasta, enorme, come abbiamo visto dai numeri, parte del mondo giovanile, ma anche, devo dire, da parte di persone di una certa età che hanno seguito simpaticamente questo sport”. Esce dall’aula il consigliere Bassi: i presenti sono, pertanto, 44. Il Presidente dà la parola al consigliere Tinelli. Il consigliere Tinelli così interviene: “La ringrazio, Presidente. Intervengo innanzitutto per annunciare il mio voto favorevole alla proposta del collega Baldassarre e poi per contrastare un attimo le cose dette dal Vicesindaco De Corato, anche perché in questo consesso più volte abbiamo votato ordini del giorno al Bilancio per riuscire a realizzare Skate Park nella nostra Città. 67 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Io non credo che ci vogliano tanti fondi per riuscire a dotare la nostra Città di un po’ di curve, di sali e scendi in un giardinetto che non sia neanche coperto; non ci interessa, però l’importante è che i ragazzi abbiano dove andare a fare le loro attività ricreative e sportive. Io non credo che servano grandi sponsor per realizzare quanto più volte in questo Consiglio è stato chiesto. Sicché, invece di pensare a chissà quale tipologia di megaopera, pensassimo a dare immediatamente una soluzione, un piccolo Skate Park, che non sia per forza con le tribune, che non sia per forza al coperto, che non abbia tutte quelle cose che corrispondano ad un vero e proprio campo sportivo da Olimpiadi, ma semplicemente una piccola colata di cemento in qualche giardinetto e in qualche spazio della Città per far sì che i ragazzi vadano a divertirsi. Credo che per fare questo servano veramente pochi soldi e non capisco perché, viste tutte le polemiche che abbiamo sui giovani, vista l’inerzia di questa Giunta nei confronti della popolazione più giovane di questa Città, non si sia ancora predisposto un piccolo Skate Park all’interno della Città. Dopodiché abbiamo speso miliardi per montare quell’orribile barella che viene chiamata “Alba di luce” in piazza Duca d’Aosta. 68 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Non mi si venga a dire “sono stati gli sponsor”, perché quando lo sponsor si chiama AEM, sono soldi nostri! Abbiamo detto che l’avremmo smontata facendo pagare a degli sponsor il costo per smontarla in cambio di pubblicità, io non ho visto alcuna pubblicità e non credo che l’abbia pagata alcuno sponsor se non di nuovo i nostri soldi! Allora, prima di fare certe robe che sono state sul gozzo a tutta la Città, riuscire a fare un miserrimo Skate Park che costerà sì e no una decina di milioni, a voler esagerare, non vedo perché non dobbiamo farlo”. Il Presidente dà la parola al consigliere Fanzago. Il consigliere Fanzago così interviene: “Volevo dichiarare il mio voto a favore di questa mozione perché ritengo che vada a rispondere a due problemi: quello dell’opportunità di creare uno spazio per poter svolgere questa attività, che attualmente viene svolta sui marciapiedi di quella piazza, e quindi di offrire ai giovani un momento di svago e di ricreazione, ossia la possibilità, appunto, di vivere questo sport. Naturalmente, vietando questa cosa, bocciando questa iniziativa, non è che si risolve il problema di Piazza della Repubblica, a meno che non si voglia presidiarla con altra Polizia, 69 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 con la presenza dei Vigili che, secondo me, verrebbe a costare molto di più che non quel provvedimento che diceva anche la mozione e che consigliava il collega Tinelli, cioè questa pista all’aperto con degli skate; non credo che ci sia un costo eccessivo. Rispetto, invece, al discorso degli sponsor, è curioso, effettivamente. Anch’io ho letto le sue dichiarazioni, Vicesindaco, in cui diceva: “Tanto pagano gli sponsor”. Certo, gli sponsor hanno messo a disposizione dei fondi per fare quell’intervento, però avrebbero potuto benissimo mettere a disposizione gli stessi fondi per fare un altro tipo di intervento, magari più utile alla Città, che non quello di rimuovere l’Alba di luce! Quindi, giustificare questa cosa dicendo “tanto pagano gli sponsor” non credo sia opportuno, non riesco a trovare il termine, perché comunque quei fondi avrebbero potuto essere destinati ad altre iniziative”. Il Presidente dà la parola al consigliere Adamo. Il consigliere Adamo così interviene: “Io volevo svolgere una breve considerazione: la nostra non è una Città molto bella. Milano ha degli angoli belli, ma non è… Insomma, ha una cosa bella, che sono alcune viste. Per esempio: l’uscita dalla Stazione Centrale è il cannocchiale che arriva fino in 70 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Piazza Repubblica e oltre; la Galleria, la Piazza del Duomo, la Piazza Della Scala, oppure la grande vista del Cannone giù attraverso Via Dante, etc., etc.. Perché questa Amministrazione mette sempre qualcosa che chiude queste viste che sono una delle poche cose belle, secondo me, della nostra Città? A parte le cose artistiche, ma dico urbanisticamente parlando. Abbiamo già firmato una cosa, anche con molti altri colleghi, per impedire che ci siano più queste cose che bloccano l’Ottagono e che quindi impediscono sempre questa vista, oltre che il passaggio delle persone. L’Alba di luce da questo punto di vista era tremenda! Dopo che i milanesi hanno aspettato non so quanti anni per veder togliere il cantiere dalla Piazza e finalmente riacquistare questa visione uscendo dalla Stazione, si sono ritrovati l’Alba di luce! Ed è un motivo, al di là della vista, anche della mobilità, per cui non sono d’accordo di fare lì la pista di skate board per i ragazzi; sono d’accordo con quello che diceva Tinelli: ci sono spazi vicini, c’è questo sterrato tenuto male che serve da parcheggio e c’è il parcheggio nuovo sotterraneo che mi dicono sempre mezzo vuoto; si possono trovare altre soluzioni che io caldeggio moltissimo e credo che, con le cifre che diceva prima Tinelli, si possano attivare diversi punti… Però io vorrei che si potesse 71 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 scendere dal tram, entrare nella stazione, uscire dalla stazione e andare verso la Città senza trovare degli ostacoli né visivi né fisici! Sta tornando una bella Piazza, ancorché - assessore De Corato se vorrà essere anche cortese da darmi questa informazione - non credo che sia stato completato il progetto originario, sono state messe anche delle cose in più non previste dal progetto originario (pensiline, cose non bellissime!), ma, insomma, pazienza. Nell’insieme è una Piazza che è tornata gradevole, togliendo l’Alba di luce sicuramente facciamo un grosso regalo alla nostra Città, lasciamo anche che la gente scorra su questa Piazza e quindi non creiamo un altro ostacolo, ma troviamo nei dintorni… Poi ovviamente i ragazzi arrivano lì anche perché non ci sono queste altre strutture in altri posti della Città dove c’è un parco gioco, dove c’è per esempio la solita pista da pallacanestro o cose del genere. Si può, credo, con una modesta spesa, attrezzare questo tipo di strutture”. Il Presidente dà la parola al consigliere Baldassarre. Il consigliere Baldassarre così interviene: “Io accolgo le indicazioni del Vicesindaco De Corato ed emendo il mio testo in questo modo: dove c’era praticamente “propongo che” aggiungo “si destini un’area nel perimetro della 72 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Stazione Centrale a pista di skate board” e basta, poi di conseguenza quello che c’è scritto”. Il Presidente pone in votazione la mozione a firma del consigliere Baldassarre, iscritta all’ordine del giorno con il n. 94, nel testo risultante dalla modifica apportata nel corso del dibattito, che si allega. Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 38 Consiglieri, come da documento n. 6, che si allega. Al riscontro dei voti, risulta approvata all’unanimità. Il Presidente ne fa la proclamazione. --Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio la mozione a firma del consigliere Testori, iscritta all’ordine del giorno con il n. 38, che si allega. Dà indi la parola al consigliere Testori. Il consigliere Testori così interviene: “La mozione si commenta da sé; aveva due obiettivi la mozione: uno è il raddoppio in Via Ripamonti da via Ferrari fino a Noverasco, che attualmente è a senso unico di marcia. Il secondo è il parcheggio dell’Istituto Europeo Oncologico. Se passate di lì la 73 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 mattina o la sera, a qualsiasi ora, vedete una infinità di macchine sui prati dei parenti dei degenti, degenti oltretutto che si trovano in condizioni di salute gravissime. Per quanto riguarda il parcheggio dell’Istituto Europeo Oncologico abbiamo approvato, dopo la presentazione della mia mozione, il nuovo progetto che prevede la costruzione di ampi parcheggi. Quindi una risposta qui l’abbiamo già avuta, molto positiva; si tratta, semmai, di trovare una soluzione transitoria per i tempi che corrono da ora fino al momento che avremo i parcheggi nuovi, per evitare che le macchine vengano messe sui prati e sui marciapiedi infangati. Per quanto riguarda il raddoppio, invece, di Via Ripamonti, vorrei ricordare che non c’è dubbio che qualsiasi ostacolo allo scorrimento della circolazione crei inquinamento: qui possono essere semafori non utili che possono essere benissimo sostituiti con rondò, restringimenti di strade, etc.. Direi che particolarmente delicato è il problema che riguarda le direttrici di grande percorrenza che entrano in Milano; se ci sono, in quei casi, dei restringimenti, questo crea grande inquinamento perché ci sono infinite macchine che si fermano, che rallentano la propria andatura. 74 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Sintomatico è il caso che non riguarda Milano, ma riguarda i milanesi dei semafori di Monza - San Fruttuoso, ci sono tre semafori che bloccano tutto il traffico. C’è un progetto della Regione che, secondo me, dovrebbe essere attuato in breve tempo, non capisco perché non è stato ancora attuato, ma qui risolverebbe il problema dell’inquinamento nella zona di Monza, ma anche dei milanesi che, per accedere in Brianza, si trovano bloccati da queste barriere di automobili. Per quanto riguarda, invece, via Ripamonti è una cosa che riguarda direttamente il Comune di Milano, c’è un restringimento alla fine di Via Ferrari e a Noverasco della strada che effettivamente crea degli ostacoli alla circolazione gravissimi sia nelle ore di punta, nei giorni lavorativi, ma anche durante il fine settimana. Quindi lo scopo della mozione che ho presentato è quello di sapere e comunque di sollecitare i lavori per il raddoppio della via Ripamonti da via Ferrari a Noverasco”. Il Presidente dà la parola all’assessore Goggi. L’assessore Goggi così interviene: “Per quanto riguarda l’ampliamento della Via Ripamonti nel tratto compreso tra l’intersezione della via Selvanesco e il confine del Comune di Opera in località Noverasco, questo è già previsto 75 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 nel Bilancio triennale delle Opere Pubbliche; il progetto esecutivo di questo intervento è previsto per l’aprile 2003, quindi è già in corso la progettazione preliminare; entro i primi mesi del 2003 sarà completata la progettazione esecutiva di questo ampliamento della strada per il quale i fondi sono già indicati in Bilancio. La progettazione prevede anche una pista ciclabile sul lato dell’ospedale, quindi anche in questo caso abbiamo la possibilità di venire incontro alle richieste formulate dal Consiglio. Nel raddoppio stradale è previsto anche il prolungamento del tram 24 in sede propria, questo in collaborazione con il Comune di Opera e gli altri e in collaborazione con Metropolitana Milanese. Quindi il progetto complessivo prevede non solo il raddoppio della strada, ma anche il prolungamento della linea tranviaria. Per quanto riguarda i parcheggi, invece, all’interno dell’Istituto Europeo di Oncologia è previsto un parcheggio interrato e recentemente è stata approvata una variante urbanistica che consente all’Istituto Europeo di Oncologia di dotarsi di un migliaio di posti auto pertinenziali in più; per cui non spetta all’Amministrazione Comunale, ma spetta all’Istituto Europeo di Oncologia mettere a disposizione questi posti e i posti sono da questo messi a disposizione. 76 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Per cui, per quanto riguarda il punto 1 della mozione, questo è condiviso dalla Giunta; per quanto riguarda il punto 2 precisiamo che i posti sono in via di realizzazione, ma non saranno fatti dall’Amministrazione Comunale bensì dall’Istituto Europeo di Oncologia”. Il Presidente dà la parola al consigliere Testori. Il consigliere Testori così interviene: “Presidente, la parte 2, riferita all’Istituto Europeo, è superata, quindi la posso cassare, ecco. Quindi ritiriamo la seconda e votiamo la prima”. Il Presidente così interviene: “Quindi il punto 2 viene ritirato.” Pone indi in votazione l’emendamento, a firma del consigliere Ciccioni, contrassegnato con il n. 1, che si allega. Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 33 Consiglieri, come da documento n. 7, che si allega. Al riscontro dei voti, risulta approvato all’unanimità. Il Presidente ne fa la proclamazione. --- 77 Seduta Consiliare 15 luglio 2002 Il Presidente pone in votazione la mozione, a firma del consigliere Testori, iscritta all’ordine del giorno con il n. 38, nel testo risultante dall’emendamento testè approvato e dalla modifica apportata nel corso del dibattito, che si allega. Dal sistema di votazione elettronico risulta che hanno partecipato alla votazione n. 33 Consiglieri, come da documento n. 8, che si allega. Al riscontro dei voti, risulta approvata all’unanimità. Il Presidente ne fa la proclamazione. --Il Presidente così interviene: “Considerato che sono le 19.57 e che abbiamo 33 Consiglieri in aula, quindi iniziamo ad essere un pochino a rischio, per evitare di non avere il numero legale su queste mozioni, io propongo di sciogliere la seduta di questa sera.” 78