Carissime,
ricordatevi che la prima cosa
è la cura della nostra anima,
fare bene
tutte le pratiche di pietà:
la Messa, la meditazione,
la Visita, l’esame
di coscienza.
Se non siamo nutrite noi,
spiritualmente, non si può
fare del bene alle anime.
Chiediamo sante
per la Congregazione!
(La Congregazione)
ha bisogno di gente santa.
Chi di noi lavora
per farsi santa?
Spero tutte.
Carissime,
se non siamo fervorose,
non siamo vere
Figlie di S. Paolo,
l’apostolo tutto zelo
per la gloria di Dio e
la salvezza delle anime.
E’ facile addormentarsi nella
tiepidezza;
è facile formarci
un metodo di vita comodo,
senza darsi pensiero
di progredire e di farsi sante.
Rinnoviamoci nel fervore!
Carissime,
se tutte si fosse
un cuor solo
ed un’anima sola,
quanto maggior bene
si potrebbe fare
alle anime
di tutto il mondo!
Cerchiamo solo
la sua gloria?
Il bene delle anime?
Facciamoci furbe!
I meriti sono di chi se li fa; la vita passa in
fretta. Cerchiamo di prepararci un bel posto
nell’eternità dove staremo per sempre.
Carissime,
la fedeltà ai voti e
la perseveranza
richiedono una
catena di grazie,
una catena
di preghiere,
una continua
vigilanza su
noi stessi.
Carissime,
talvolta, in pratica,
ci dimentichiamo
di aver fatto
i voti religiosi:
si è fatto il voto
di obbedienza
e poi si vuol fare
come si vuole;
si ha il voto di povertà
e si vorrebbe essere trattate secondo i nostri gusti…
si è fatto il voto di castità e si dimenticano,
talvolta, a questo riguardo, le cose più elementari.
Carissime,
la pace è frutto
di carità,
di comprensione,
di concordia.
Facciamo in modo
che nelle
nostre Comunità
regni una
grande pace.
Perciò sappiamoci
compatire,
sopportare, scusare.
Sappiamo tacere e
prenderci i piccoli torti,
anche quando
crediamo
di avere ragione.
Carissime,
essere veramente
capaci di convivenza
serena e cordiale con
tutte indistintamente…
Quanto è bello
trovarsi assieme,
scherzare un poco,
scambiarsi le idee!
Mi sembra che sarebbe
proprio di sollievo
nelle pene
e di incoraggiamento
nelle difficoltà…
Cercare quindi
di aiutarci,
di saperci compatire.
Carissime,
diamo tutte
le nostre energie
per l’apostolato.
San Paolo diceva:
“Guai a me se non avrò
evangelizzato”;
e noi diciamo pure:
“Guai se, entrata a fare parte
di questa Congregazione,
non metto tutte le forze
a servizio di Dio…
Pensiamoci, e con animo lieto
e sereno lavoriamo, lavoriamo
tanto per la Gloria di Dio
Carissime,
a volte ci accontentiamo di sapere
e di dire che i nostri mezzi di
apostolato sono “i più celeri
ed efficaci”, poi ci lasciamo sfuggire,
per negligenza e per pigrizia,
l’occasione di usare della loro efficacia
per la salvezza delle anime.
Non stanchiamoci mai.
Carissime,
noi, chiamate a un apostolato così vasto
che può abbracciare tutto il mondo, dobbiamo sentire
il bisogno di aiutare tutte… far loro del bene…
Dobbiamo, come dice la coroncina alla Regina
degli Apostoli, sentire i bisogni della povera umanità:
dell’Asia tutta, dell’Africa, delle Americhe,
dell’Oceania, dell’Europa.
Carissime,
tutti adesso dicono:
“Questo è proprio l’apostolato
dei nostri tempi, è l’apostolato
necessario oggi”.
Perciò, sempre farsi coraggio,
sempre guardare avanti, sempre
stare serene. Fidatevi di Dio,
il Signore non ci lascia mancare
niente, provvede a noi ed
è sempre vicino per aiutarci.
Abbiate fede!
Carissime,
Quanto è grande e quanto è vasto
il nostro apostolato!
E bisogna che ci mettiamo tutta la mente,
il cuore e la volontà per farlo sempre meglio.
Carissime,
preghiamo con fede
per intercessione della
Regina degli Apostoli,
e le vocazioni verranno.
Perché è sempre
il Signore che suscita
le vocazioni; è Lui che
dispone ad un Istituto
o ad un altro; che le
arricchisce delle qualità
e delle doti richieste.
Carissime,
però il Signore lascia anche a noi
una piccola parte da fare nella
ricerca delle vocazioni.
La compiamo sempre bene?
Ci industriamo per avvicinare le
giovani, parlare loro della
bellezza di una vita spesa
tutta per Lui, per suo amore,
in una donazione totale?
Carissime,
ho imparato che noi siamo
niente, non contiamo niente e
non possiamo fare niente
senza la grazia di Dio.
Ho imparato, inoltre, che conta
veramente solo ciò che è eterno.
Le cose transitorie
non valgono nulla,
finiscono presto e non soddisfano.
Non facciamo gran conto
di ciò che passa,
attacchiamoci all’eterno, a Dio.
Carissime,
Occorrono apostoli,
ma veri apostoli,
che abbiano
il cuore pieno d’amor di Dio.
Bisogna formarsi
il cuore missionario:
cuore generoso,
distaccato dalle comodità,
pronto a tutto.
vi sono tante anime
che aspettano
la salvezza
e sono pochi
gli operai
del Vangelo.
Pensate:
ancora la metà
dell’umanità
non conosce Dio,
e l’altra metà
lo conosce e
lo serve poco…
Carissime,
noi non dobbiamo solo
imparare sui libri;
le nostre Case sono scuole
ove si danno continue lezioni.
Imparare
da tutto
e imparare tutto:
a fare la propaganda,
a stare in libreria,
a esercitare l’apostolato
cinematografico,
a disimpegnare gli uffici di casa…
Alla Prima Maestra dovete tutto e
devo anch’io molto perché mi ha illuminato
e orientato in cose e circostanze liete e tristi,
è stata di conforto nelle difficoltà
che intralciavano il cammino…
Vi vorrei tutte come la Prima Maestra.
Niente senza di lei e con lei tutto.
Don Alberione
La pietà era sempre per lei
la prima occupazione…
Dalla pietà intima e fervente
riceveva lumi da Dio, la forza per
compiere i doveri di ufficio,
quello che riguarda l’apostolato,
quello che riguarda la santificazione.
Don Alberione
Offerta della mia vita
perché tutte le Figlie di
San Paolo siano sante
Con cuore umiliato e
contrito Vi prego
Divine Persone
della SS. Trinità,
Padre, Figlio e Spirito
Santo, di accettare
l’offerta
della mia vita
per tutta la Congregazione
delle Figlie di san Paolo,
che tutte si facciano sante.
Tutto è vostro, anche questa
misera vita. Ma che tutto sia
secondo la maggior vostra
gloria o Trinità SS.
e per compiere la santissima
vostra volontà.
Tutto metto nelle mani
della SS. Vergine, che pure
te o Maria fai parte della
Trinità SS. come Madre
del Figlio e Sposa dello
Spirito Santo. O san Paolo
dà a tutte il tuo amore a Dio
e zelo per le anime.
Così sia, ora e sempre.
Suor Tecla Merlo
Preghiera
alla
Prima Maestra
Santissima Trinità,
ti ringraziamo per i doni singolari di luce,
di grazia e di virtù concessi a suor Tecla Merlo,
e per averla eletta e costituita madre sapiente
e guida sicura delle Figlie di San Paolo.
Per sua intercessione, concedici di vivere
dei suoi grandi amori: Gesù Maestro Eucaristia,
il Vangelo, la Chiesa, le anime, cercate e servite
nell’evangelizzazione con gli strumenti della
comunicazione sociale fino al completo sacrificio.
O Signore,
se è nei disegni della tua divina sapienza, compi anche
qui in terra, per questa devotissima Figlia di san Paolo,
la tua divina promessa: “Chi mi serve, il Padre mio
lo glorificherà”. Esalta questa serva fedele, a gioia della Chiesa,
a bene di tante anime e concedici, per sua intercessione,
quanto noi ti chiediamo. Amen.
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