N U M E R O L ’ I N F O R M Z E R O A Z I - O D I C E M B R E N E DA SUBITO UN IMPEGNO CONCRETO Anzio Space. Questo il nome più appropriato per la scelta del nostro giornale. Un periodico nuovo, che si adatta in modo calzante alle esigenze del mondo giovanile. Un tentativo il nostro, di fornire uno strumento di critica, che indaghi con spirito obiettivo il grande disagio che attanaglia il nostro territorio. Con i nostri articoli vogliamo ambire ad un obiettivo ampiamente alla portata, ovvero cercare di raccontare la realtà dei fatti ed essere fedeli servitori dei nostri lettori. Crediamo di aver trovato un nome accattivante, ma il nostro non vuole essere solo un approccio di facciata, bensì ci attendiamo presto di poter creare un ponte con le migliaia di giovani del nostro territorio; condividere con loro le ansie per la delicata situazione socioeconomica (sia locale che globale ), ma soprattutto instaurare un filo diretto che porti a idee concrete. Idee nuove. Di questo ha bisogno la nostra città, dove ormai gli ultimi bagliori di coscienza civile vengono soffocati da classi politiche oscurantiste e da un’informazione che non ci racconta mai il quadro reale della situazione. Sarebbe interessante sapere a quale destino andremo incontro con la costruzione del nuovo porto, finora nessuno al di la delle sterili dispute politiche, ci ha raccontato il reale impatto di questo progetto sulla nostra cittadina. Lo stesso concetto si potrebbe applicare ad altre sfere: pensiamo al futuro nebuloso di Villa Sarsina, ad un piano regolatore che sta evidenziando un quadro urbanistico che definire improbabile sarebbe un eufemismo. In questo primo numero, grazie al prezioso lavoro dei nostri collaboratori, cercheremo di analizzare alcune di queste tematiche, portando alla luce fatti e misfatti della nostra Anzio, con l’auspicio di rendere un servizio fedele e puntuale ai nostri lettori. Anzio Space. Ovvero l’inizio di un nuovo modo di pensare ed un impegno concreto per rivitalizzare il nostro territorio. Marcello Bartoli F A 2 0 0 8 C E N T R O SECONDA EDIZIONE PER SHINGLE22J Shingle22j, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, inaugura la sua seconda edizione venerdì 23 gennaio in contemporanea presso il Forte Sangallo di Nettuno, la Sala delle Conchiglie di Villa Adele ad Anzio e il Parco Archeologico della Villa di Nerone di Anzio. Saranno presenti artisti provenienti da tutta Italia e da sette nazioni diverse; il tema che li accomuna è l’opposizione attiva e concreta a diverse forme di conflitto. per informazioni: www.shingle22j.com segue in ultima pagina > DUBBI SU VILLA SARSINA: QUALE SARÀ IL SUO DESTINO? Tra pochi giorni, dopo anni di lavoro succeduti ad anni di abbandono, Villa Sarsina tornerà in uso alla Città di Anzio. Grazie ad un grande sforzo della Provincia di Roma ed alla collaborazione del Comune di Anzio la residenza nobiliare, ex istituto dei Padri Scolopi, sta per vivere una nuova vita, ma non quella che tutti si aspettavano. L’edificio è stato destinato ad accogliere perlopiù uffici del comune e la sede del consiglio comunale. Una sorta di “Casa Bianca” di Anzio, insomma, e francamente lo troviamo eccessivo. Non riuscendo ad individuare una motivazione valida per questa scelta, fatta da un’amministrazione che non si rende conto di possedere già gran parte degli edifici storici della Città, ci chiediamo se non sia il caso di cercare una più giusta e consona destinazione per l’uso della Villa. Ci sorgono dubbi e non possiamo fare a meno di dirlo: come mai in un paese di cinquantamila persone, ricco di giovani, non si è scelto di dare vita, in villa Corsini, ad una struttura polivalente dedicata a loro? Perché non ci si accorge che mancano centri di aggregazione vera dove i ragazzi possano esprimersi e formarsi, fuori dall’orario scolastico? Perché non iniziare a dare un segno di attenzione alle problematiche giovanili del territorio creando alternative serie e civili all’attuale vuoto? Perche non donare Villa Sarsina alla cultura ed ai giovani? Lasciamo ai lettori la risposta. Anzio Space - mensile di informazione 2 ANZIO HA BISOGNO DI TRASPARENZA Secondo gli ultimi dati statistici, la cittadina di figura così importante, dando segnali di chiarezza e Anzio ha avuto un incremento di popolazione di circa trasparenza: valori di cui tutti, ormai, abbiamo un gran 11.500 persone, ovvero il 30%, in soli cinque anni (dati bisogno. Istat - vedi tabella), attestandosi attualmente intorno ai Mario Marcellini 50.000 abitanti, ovvero la popolazione di una piccola provincia ItaliDati ISTAT ana. Lettera aperta di una cittadina Popolazione di Anzio 2002 - 2007 La nostra cittadina è a due passi da Roma, è da molti considerata l’anima Sono rimasta sbalordita… ieri ho 2002 38353 abitanti. turistica ed il mare della capitale, ma impiegato 20 minuti per percorrere 2003 39457 ab. a tanto spessore non segue un adela Nettunense dal Quartiere Europa guato sistema istituzionale che vada al Centro Commerciale lo Zodiaco 2004 46022 ab. in direzione delle ultime importanti (Lavinio Stazione)!!! 2005 47112 ab. innovazioni legislative in tema di Fiumi e fiumi di macchine... 2006 48235 ab. trasparenza e di strumenti a tutela Mi è venuto da pensare: quando tutte 2007 49939 ab. della cittadinanza. le case che stanno sorgendo ovunque Nonostante sia prevista dalla stagrazie al nuovo piano regolatore pari ad un incremento di 11.586 tuto comunale, Anzio non è – atsaranno comprate e naturalmente abitanti, il 30,2% della popolazione tualmente – provvista di una figura abitate, dovremo andare a piedi??? iniziale. istituzionale importantissima sotto Considerato che le strade della il profilo dei rapporti con i cittadini nostra cittadina sono strette e tutte come il difensore civico. costeggiate da abitazioni o esercizi Il Difensore Civico rientra tra le figure che la Giuriscommerciali, sembrerebbe molto difficoltoso apportare prudenza amministrativa qualifica come “autorità ammodifiche strutturali. ministrative indipendenti” e si occupa di analizzare e Nel giro di pochissimo tempo assisteremo al collasso della studiare tutte le istanze dei cittadini per la tutela degli incircolazione, per non parlare della prospettiva rappresentata teressi legittimi e collettivi. dalla realizzazione del nuovo porto. Anzio avrebbe di sicuro bisogno di figure istituzionali di Mi viene da ridere, si, ma di un riso molto amaro. questo tipo, se lo merita la città, se lo merita la gente e Diventeremo anche noi come quei quartieri di Roma tutta la popolazione onesta che ha sempre più bisogno di attraversati dalle sopraelevate? Perché non vedo soluzioni... avere un rapporto diretto e chiaro con chi li amministra. Ci auguriamo che l’amministrazione attuale di Anzio Anzio si merita veramente tutto questo scempio? ponga in essere delle iniziative per l’istituzione di questa Anzio Space - mensile di informazione 3 “ D O U T D E S ” “ Io do affinché tu dia”… palesi si potrebbe richiedere una creazione di aree forse è di questo che aveva bisogno l’ordinanza N’29 graffitabili: spazi liberi dove i writers possano sfogare la deliberata il 10/10: L’ordinanza n. 29 prevedeva infatti loro arte e perché no creare un dialogo con gli stessi:indire che entro 15 giorni i proprietari degli stabili dovessero gare, concorsi, sarebbero una possibilità importante di eliminare scritte e graffiti dei espressione.Abbiamo visto infatti Writers dai muri esterni, a proprie che esperimenti del genere come la Una pubblicazione dell’associazione spese. Pena una multa da 80 a 480 commissione di lavoro verso questi “00042” euro. artisti nella stazione di Villa Claudia, Direttore Responsabile: É idea comune preservare il decoro e prossimamente nella stazione Maria Chiara Mingiacchi pubblico, soprattutto quando di Lavinio, hanno contribuito alla Capo Redattore: Marcello Bartoli talvolta si vedono scritte o tag ricerca di questa collaborazione. neanche tanto carine artisticamente. Un’altra idea potrebbe essere Segretaria di Redazione : Roberta Treglia Allora arriviamo al punto: l’istituzione di un nucleo operativo Garante del lettore: Diego Tortis malcontento perché privati e per il decoro urbano, organo Redazione: commercianti sono obbligati a pubblico già esistente nei più grandi Marcello Bartoli, Stefano Chiappini, ripulire “danni” che loro non hanno comuni. Sul sito del Comune di Mario Marcellini, Diego Tortis, Giampaolo Gallinari, Simone Selva commesso. Malcontento anche Roma infatti si possono apprezzare da parte dell’ARPE Associazione le attività svolte dall’ “Ufficio decoro Design: Domenico Condello Romana della Proprietà Edilizia urbano”, dove tra i primi obbiettivi c’è www.anziospace.com che rappresenta sia la capitale proprio la prevenzione e repressione che la provincia,e ricorre contro del vandalismo grafico, ma allo stesso la stessa ordinanza ritenendo il momento legalizza e coltiva un arte provvedimento non sorretto da una necessaria base di comunque ormai diffusissima con alcuni spazi dedicati al legge. writing con il progetto denominato CROMIAE. Forse alla popolazione farebbe piacere che la stessa Dove oltre ai muri legali il progetto prevede anche amministrazione lavorasse parallelamente per risolvere il l’organizzazione periodica di eventi culturali legati all’arte problema e non far ricadere la responsabilità della pulizia urbana. cittadina a privati e attività. Cioè laddove i provvedimenti Una volta presi determinati provvedimenti forse si potrà a proprie spese del comune non arriverebbero il privato dire di aver fatto il possibile per risolvere la questione potrebbe anche accettare di contribuire con la propria sollevata… economia. Forse non sarebbe bene applicare una sorta di prevenzione Stefano Chiappini invece solo di deliberare una costosa cura? Tra quelle più Anzio Space - mensile di informazione 4 L E FA L A S C H E S T R A N G O L AT E L’approvazione del piano regolatore e la sua attuazione hanno comportato un incremento notevole dell’agglomerato cementizio in tutto il territorio di Anzio. In particolare, a subire il maggiore impatto ambientale è stata la periferia, soprattutto dove lo strumento urbanistico è stato più penetrante, cioè in quelle zone dove si è stabilito di attuare un’intensa urbanizzazione (zona B, di completamento); Proprio in questa aspecifica zona ricade il quartiere di Falasche che, negli ultimi due anni, ha visto un incremento esponenziale dei suoi abitanti “fissi”. Il rione, una volta roccaforte di alcune famiglie provenienti dai paesi a ridosso dei monti Lepini, oggi si è trasformato in un quartiere dormitorio, dove nuclei familiari provenienti dalla capitale hanno stabilito la propria dimora abituale, scegliendo una vita da pendolare ferroviario. A tale aumento delle abitazioni “prima casa” non è seguito alcun potenziamento delle infrastrutture che, quando presenti, connotano in via esclusiva la qualità ed il livello di vita raggiunto dagli abitanti di un determinato luogo. A fronte della realizzazione di un vero e proprio “quartiere nel quartiere” gli abitanti delle Falasche non hanno visto potenziare la rete idrica, con evidenti problemi di approvvigionamento dell’acqua, specialmente nel periodo estivo; non hanno visto destinare aree a parcheggio, soprattutto nei pressi della stazione ferroviaria di Villa Claudia; non hanno avuto l’ampliamento della scuola di Via Jenne, che nei prossimi anni non sarà in grado di soddisfare la domanda di istruzione; non hanno ottenuto l’aumento della capienza della rete fognaria; insomma non hanno la creazione di nuovi servizi essenziali (sarebbe forse già bastato il potenziamento di quelli esistenti!). Invece, come se bastasse a risolvere i prevedibili problemi che si presenteranno a medio e lungo termine, i cittadini delle Falasche si sono visti “recapitare” sotto casa un bel fast food, perfettamente integrato tra i muri delle villette a schiera tra le quali rimane prigioniero. Diego Tortis > prosegue dalla prima pagina L’idea di ripensare i luoghi di Anzio e Nettuno dall’ultimo drammatico sbarco come repertorio della memoria si concretizza oggi in un progetto artistico. Un progetto artistico che dichiara guerra alla guerra e che si apre a un nuovo sbarco. Lo sbarco di artisti che non navigano più per mare attraversando salsedine e tempeste, ma che intraprendono una navigazione immateriale attraversando le rotte del web, della rete, delle nuove connessioni del “vedere lontano”. Hanno risposto all’annuncio che Andrea Mingiacchi ha lanciato sul web, da luoghi lontani, da lingue diverse si sono ritrovati per un progetto artistico per approdare su queste spiagge lasciando il loro segno di pace, di speranza, ma soprattutto di testimonianza. Già testimonianza come una delle funzioni possibili dell’arte oggi. L’artista si pone come testimone quando assume una posizione, un proprio punto di vista, un’etica che ne contraddistingue la singolarità di un punto di vista come differenza e come indicazione. Se l’immagine pervasiva prodotta dal mondo rischia di rendere invisibile il mondo stesso e l’uomo, svuotando il pensiero, l’artista indica nuove vie e si pone come “testimone oculista” nel senso che cerca una via di correzione dello sguardo. Dopo Auschwitz, dice Adorno, la poesia è un crimine. Di fatto dopo l’esperienza della guerra tecnologica, l’arte “non è serena” non serve a conciliare, si pone cime rammento, come disordine nel suo stato di artefatto. L’arte è testimonianza critica del reale. Le opere d’arte criticano il reale non riproducendolo, ma pro-ducendolo in una “forma” che esprime un contenuto come coscienza di un processo. La funzione dell’arte nella società moderna, assistita dalla tecnologia, assume una dimensione etica come testimonianza e come indicazione. Un’arte che non sia in grado di farsi testimonianza del ricordo, incapace di conservare e usare la memoria si riduce a mero intrattenimento “culinario”, o a provocazione fine a se stessa in una società dove tutto è provocazione. Questo sarà Shingle22J. AM