UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE AZIONI DA VENTO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Normativa di riferimento La circolare 4 Luglio 1996 contiene le Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al decreto ministeriale 16 gennaio 1996. C.3.2. COMBINAZIONI Dl CARICO Le azioni debbono essere cumulate secondo condizioni di carico tali da risultare più sfavorevoli ai fini delle singole verifiche, tenendo conto della ridotta probabilità di intervento simultaneo di tutte le azioni con i rispettivi valori più sfavorevoli. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Combinazioni di carico C.3.2.1. STATI LIMITE ULTIMI Si adotteranno le combinazioni espresse simbolicamente come segue: n Fd = γ g Gk + γ p Pk + γ qQ1k + ∑ γ q (ψ 0i ⋅ Qik ) i =2 γg = 1,4 (1,0 se il suo contributo aumenta la sicurezza); γp = 0,9 (1,2 se il suo contributo diminuisce la sicurezza); γq = 1,5 (0 se il suo contributo aumenta la sicurezza); Ψ0i coefficiente di combinazione allo stato limite ultimo, da determinarsi sulla base di considerazioni statistiche; non inferiori a 0,7 per neve e vento. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Combinazioni di carico C.3.2.1. STATI LIMITE D’ESERCIZIO Si adotteranno le combinazioni espresse simbolicamente come segue: Rara: Frequente: n Fd = Gk + Pk + Q1k + ∑ (ψ 0i ⋅ Qik ) i =2 Fd = Gk + Pk + ψ11 ⋅ Q1k + ∑ (ψ 2i ⋅ Qik ) n Quasi permanente: n i =2 Fd = Gk + Pk + ∑ (ψ 2i ⋅ Qik ) i =1 In mancanza di analisi più approfondite si assumono i valori minimi UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Azione del vento Il vento è dovuto al movimento dell’aria causato dalla differenza di temperatura e quindi di pressione tra i diversi strati. La superficie della terra esercita un’azione di frenatura e quindi all’interno di uno strato, detto Strato Limite, la velocità è variabile lungo l’altezza. La variazione della velocità del vento con l’altezza è legata alla rugosità del terreno L’attrito con la superficie terrestre genera turbolenza: vf v Strato limite V (t ) = Vmedia + v~ (t ) vmedia t UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Azione del vento Il vento, la cui direzione si considera di regola orizzontale, esercita sulle costruzioni azioni che variano nel tempo provocando, in generale, effetti dinamici. Per le costruzioni usuali tali azioni sono convenzionalmente ricondotte alle azioni statiche equivalenti. La pressione del vento si calcola a partire dalla sua Parete di sottovento velocità mediante il teorema di Bernoulli nell’ipotesi di arresto totale della massa fluida e totale trasformazione EDIFICIO EDIFICIO di energia cinetica in pressione. 1 2 Parete di sopravvento q = ρV 2 Essendo ρ la densità dell’aria pari a 1.25kg/m3 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Pressione del vento La pressione del vento è data da: P = qref ⋅ Ce ⋅ C p ⋅ Cd dove qref è la pressione cinetica di riferimento; ce è il coefficiente di esposizione; cp è il coefficiente di forma (o coefficiente aerodinamico), funzione della tipologia e della geometria della costruzione e del suo orientamento rispetto alla direzione del vento. Il suo valore può essere ricavato da dati suffragati da documentazione o da prove sperimentali in galleria del vento; è il coefficiente dinamico con cui si tiene conto degli effetti riduttivi cd associati alla non contemporaneità delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alle vibrazioni strutturali. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Azione tangente del vento L’azione tangente per unità di superficie parallela alla direzione del vento è: Pf = qref ⋅ Ce ⋅ C f dove qref è la pressione cinetica di riferimento; ce è il coefficiente di esposizione; cf è il coefficiente di attrito, funzione della scabrezza della superficie sulla quale il vento esercita l’azione tangente UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Pressione cinetica di riferimento La pressione cinetica di riferimento qref (in N/m2) è data dall’espressione qref = 2 Vref 1.6 nella quale vref è la velocità di riferimento del vento (in m/s). La velocità di riferimento vref è il valore massimo, riferito ad un intervallo di ritorno di 50 anni, della velocità del vento misurata a 10 m dal suolo su un terreno di II categoria e mediata su 10 minuti. Vref = Vref ,0 se as ≤ a0 Vref = Vref ,0 + ka (as − a0 ) se as > a0 Dove: as è l’altitudine del sito rispetto al livello del mare espressa in m; a0 è l’altitudine di riferimento; Vref,0 è dimensionalmente una velocità, ka è espresso in 1/secondi. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Pressione cinetica di riferimento La normativa italiana suddivide il territorio nazionale in 9 zone per ognuna delle quali sono tabellate le precedenti quantità. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Periodi di ritorno Per le strutture di grande importanza, il progettista può adottare valori della velocità di riferimento del vento associati a un intervallo di ritorno TR superiore a 1,5 50 anni. In tal caso: dove: vref è la velocità di riferimento per TR = 50 anni αR è un coefficiente fornito dalla figura e corrispondente alla espressione: 1 α R = 0.65 ⋅ 1 − 0.14 ln − ln1 − TR αR Vref (TR ) = α RVref 1,0 0,5 2 10 100 1000 Tr (anni) Per le costruzioni isolate che interessano solo marginalmente la pubblica incolumità o per le strutture a carattere temporaneo eventuali riduzioni della velocità di riferimento associate ad un intervallo di ritorno inferiore a 50 anni dovranno essere autorizzate dal Servizio Tecnico Centrale. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di esposizione Il coefficiente di esposizione ce dipende dalla quota z del punto a cui calcolo la pressione, dalla rugosità e dalla topografia del terreno, dall’esposizione del sito ove sorge la costruzione. E’ dato dalla formula Ce ( z ) = kr2 Ct ln z z 7 C ln + t z0 z0 Ce ( z ) = Ce ( zmin ) se z ≥ zmin se z < zmin Dove: Ct è il coefficiente di topografia; kr , zo , zmin sono assegnati in funzione della categoria di esposizione del sito della costruzione Il coefficiente di topografia Ct è posto di regola pari a 1 sia per le zone pianeggianti sia per quelle ondulate, collinose, montane. Nel caso di costruzioni ubicate presso la sommità di colline o pendii isolati il coefficiente di topografia Ct deve essere valutato con analisi più approfondite. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Zone e Classi di Rugosità La normativa italiana considera quattro classi di rugosità del suolo. 8 1 2 7 3 9 Isola della Maddalena 9 6 5 Capo Teulada 4 4 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Categoria di esposizione ZONE 1,2,3,4,5 ZONA 6 costa 750m costa 500m mare -- IV IV V V V B C --- III * III III IV III IV IV IV IV D I II II II III ** * Categoria II in zona 1,2,3,4 Categoria III in zona 5 ** Categoria III in zona 2,3,4,5 Categoria IV in zona 1 mare mare 1.5 km 0.5 km 2 km 10 km 30 km A costa costa 500m mare 2 km 10 km 30 km ZONA 9 ZONE 7,8 A -- III IV V V B C --- II II III III IV III IV IV D I I II II III A -- -- IV A -- I B C --- --- IV III B C --- I I D I II * * Categoria II in zona 8 Categoria III in zona 7 D I I Nota la zona, la classe di rugosità del terreno e la posizione della struttura su cui agisce il vento è possibile determinare la categoria di esposizione. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Categoria di esposizione Determinata la categoria di esposizione posso determinare kr, z0 (m) e zmin (m) e quindi il coefficiente di esposizione ce. z (m) V IV III II I 200 Ce ( z ) = kr2 Ct ln z z + C ln 7 t z0 z0 Ce ( z ) = Ce ( zmin ) 100 se z ≥ zmin 50 20 se z < zmin 10 5 2 0 1 2 3 4 ce 5 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di topografia Nel caso di costruzioni ubicate presso la sommità di colline o pendii isolati il coefficiente di topografia Ct deve essere valutato con analisi più approfondite. Dette H l’altezza della collina o del dislivello, e H/D = tanΦ la sua pendenza media il coefficiente Ct fornito varia lungo l’altezza z della costruzione secondo un coefficiente β dato da: β = 0.5 β = 0.8 − 0.4 β=0 z ≤ 0.75 H per z H direzione del vento per 0.75 < per Φ D z ≤2 H z >2 H Z Z X Φ D (b) H H (a) Z H h Φ D (c) UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di topografia Dette H l’altezza della collina o del dislivello, e H/D = tanΦ la sua pendenza media il coefficiente Ct fornito varia con la pendenza H/D secondo un coefficiente γ dato da: γ=0 γ= 1 H − 0.1 0.2 D γ =1 per H ≤ 0.10 D per 0.10 < H ≤ 0.3 D per H > 0.3 D direzione del vento Z Φ D Z X Φ D (b) H H (a) Z H h Φ D (c) UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di topografia Valutati i coefficienti β e γ si avrà: direzione del vento Z a) Costruzioni ubicate sulla cresta di una collina: Φ D Ct = 1 + βγ H (a) Z b) Costruzioni sul livello superiore di un dislivello: X X Ct = 1 + βγ ⋅ 1 − 0.1 ≥ 1 H H Φ D (b) c) Costruzioni su di un pendio: h Ct = 1 + βγ ⋅ H Z H h Φ D (c) UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di forma Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde inclinate o curve: α Per la valutazione della pressione esterna: α +1 Direzione del vento + 0,8 Per elementi sopravvento con inclinazione sull’orizzontale α ≥ 60°: + 0,6 Superficie sottovento C pe = +0.8 Per elementi sopravvento con inclinazione sull’orizzontale 0° < α < 20° e per elementi sottovento: C pe = −0.4 Superficie sopravento + 0,4 + 0,2 Per elementi sopravvento con inclinazione sull’orizzontale 20° < α < 60°: C pe = +0.3α − 1 Cpe -90 -80 α -60 -40 Inclinazione sull'orizzontale -20 0 0 +20 +40 +60 +80 +90 α - 0,2 - 0,4 - 0,6 - 0,8 Cpe UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di forma Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde inclinate o curve: Per la valutazione della pressione interna: Per costruzioni completamente stagne: C pi = 0 Per costruzioni non stagne, scegliendo il segno che dà la condizione più sfavorevole: C pi = ±0.2 Per costruzioni che hanno una parete con aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale: C pi = +0.8 C pi = −0.5 per parete aperta a sopravvento; per parete aperta a sottovento o parallela al vento. Per costruzioni che presentano su due pareti opposte, normali all’azione del vento, aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale: C pe + C pi = ±1.2 C pi = ±0.2 per elementi normali alla direzione del vento; per gli altri elementi. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di forma Travi ad anima piena e reticolati: Nel caso di travi isolate, indicata con S la superficie delimitata dal contorno delle travi e con Sp la superficie della parte piena della trave, si definisce: ϕ= Sp S Il coefficiente di pressione è determinato come: 4 Cp = 2 − ϕ 3 se 0 ≤ ϕ < 0.3 C p = 1.6 se 0.3 ≤ ϕ < 0.8 C p = 2.4 − ϕ se 0.8 ≤ ϕ < 1.0 Nel caso di più travi di altezza h disposte parallelamente ad una distanza d tale che: d < 2h , il valore della pressione sull’elemento successivo sarà pari a quella sull’elemento precedente moltiplicata per: µ = 1 − 1 .2 ϕ se ϕ ≤ 2 3 µ = 0 .2 se ϕ > Se, invece, d > 5h le travi sono considerate isolate per cui µ = 1; Per valori intermedi del rapporto d/h si procede per interpolazione lineare. 2 3 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di attrito In assenza di più precise valutazioni suffragate da opportuna documentazione o da prove sperimentali in galleria del vento, si assumeranno i valori riportati nella tabella UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente dinamico In mancanza di più precise valutazioni suffragate da opportuna documentazione, le figure forniscono il coefficiente dinamico degli edifici e delle ciminiere di altezza minore di 200 m 200 non significativo 100 altezza h (m) d h b Vento 50 40 30 20 10 5 10 20 50 larghezza b (m) Edifici in c.a. o in muratura 100 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente dinamico In mancanza di più precise valutazioni suffragate da opportuna documentazione, le figure forniscono il coefficiente dinamico degli edifici e delle ciminiere di altezza minore di 200 m 200 non significativo 100 altezza h (m) d h b Vento 50 40 0, 30 95 20 10 5 10 20 50 larghezza b (m) Edifici a struttura in acciaio 100 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Applicazione per un edificio Supponiamo di avere un edificio sito in: • Zona 4; • Classe di rugosità B; • Distanza dalla costa: 10 km ≤ d ≤ 30 km • 390 m sul livello del mare E avente: • altezza d’ interpiano h1 = 4m; hi = 3m • L = 15.80 m L UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Pressione cinetica di riferimento Poiché 390 m = as < a0 = 500 m si ha: Vref = Vref,0 = 28 m/s e quindi qref = 490 N/m2 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Zone e Classi di Rugosità 8 1 2 7 3 9 Isola della Maddalena 9 6 5 Capo Teulada 4 4 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Categoria di esposizione ZONE 1,2,3,4,5 ZONA 6 costa 750m costa 500m mare -- IV IV V V V B C --- III III * III III IV III IV IV IV IV D I II II II III ** * Categoria II in zona 1,2,3,4 Categoria III in zona 5 mare mare 1.5 km 0.5 km 2 km 10 km 30 km A costa costa 500m mare 2 km 10 km 30 km ZONA 9 ZONE 7,8 A -- III IV V V B C --- II II III III IV III IV IV D I I II II III A -- -- IV A -- I B C --- --- IV III B C --- I I D I II * * Categoria II in zona 8 Categoria III in zona 7 D I I ** Categoria III in zona 2,3,4,5 Categoria IV in zona 1 Per calcolare il coefficiente di esposizione considero i valori tabellati per terza categoria di esposizione UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di esposizione Dalla tabella si ha: kr = 0.2 z0 = 0.10 m zmin = 5 m Ce ( z ) = kr2 Ct ln z z + C ln 7 t z0 z0 Ce ( z ) = Ce ( zmin ) se z ≥ zmin se z < zmin Piano Z (m) Ce 1 4<5 1.708 2 7 1.919 3 10 2.138 4 13 2.307 5 16 2.451 6 19 2.570 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Coefficiente di forma Secondo indicazioni di normativa si ha: per la parete di sopravvento Cp =+0.8 per la parete di sottovento Cp =+0.8 Cp = -0.4 Cp = - 0.4 H Poiché l’impalcato è rigido nel proprio piano posso non considerare separatamente pressione e depressione e assumere: Cp =+1.2 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Pressione del vento La pressione del vento è data da: P = qref ⋅ Ce ⋅ C p ⋅ Cd Assumendo in mancanza di dati specifici il coefficiente dinamico e quello di topografia unitari si ha: Piano Z (m) qref (N/m2) Ce Cp P (kN/ m2) 1 4<5 490 1.708 1.2 1 2 7 490 1.919 1.2 1.12 3 10 490 2.138 1.2 1.26 4 13 490 2.307 1.2 1.36 5 16 490 2.451 1.2 1.44 6 19 490 2.570 1.2 1.51 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Forze agenti La pressione del vento urta contro la superficie d’ingombro dell’edificio larga L. La forza risultante ad ogni impalcato, in valore caratteristico, è quindi pari a: hi L hi +1L Fi = Pi + 2 2 P (kN/ m2) hi/2 + hi+1/2 Fi (kN) Piano Z (m) 1 4<5 1 2+1.5 55.98 2 7 1.12 1.5+1.5 53.11 3 10 1.26 1.5+1.5 59.60 4 13 1.36 1.5+1.5 64.50 5 16 1.44 1.5+1.5 68.48 6 19 1.51 1.5 35.54 L Valore caratteristico.