PRODOTTI E SERVIZI PER LA RISTORAZIONE Bimestrale gratuito di informazione indipendente condividi con #ricadinforma www.ricadinforma.it [email protected] Ricad nforma Anno 3 · n n. 2 · marzo/aprile 2015 · Aut Aut. del Trib Trib. di Vibo Valentia n. n 1/13 del 14/01/2013 Direttore responsabile: Francesco Ap Apriceno DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI DON PANTANO prodotti ittici freschi e surge g lat atii carne fresca e surgelat a olio d’ d’oliv l a pomodori pelati www.tomeomare.it - [email protected] Tel. + 39 0963 81010 - Fax +39 0963 84382 I Ricad nforma pag. 2 - marzo/aprile 2015 territorio LA SITUAZIONE DELLE STRADE di Francesco Apriceno Ricadi, aprile 2015. La stagione estiva è quasi alle porte, ma il territorio soffre di incuria e di disagi, due termini che mal si legano al buon nome di una località turistica d’eccellenza dal punto di vista paesaggistico. Le criticità insistono soprattutto per quanto riguarda la rete viaria provinciale. In tal caso, la situazione è pressoché insostenibile e richiede un intervento straordinario, idea che sembra al momento improbabile vista la situazione di dissesto dell’Ente dal punto di vista ĆQDQ]LDULR La situazione è però ai limiti della sostenibilità, se non già del tutto insostenibile, se si pensa che da mesi gli automobilisti del luogo devono cimentarsi in veri e propri slalom per evitare di danneggiare le sospensioni a causa dei vari crateri causati dalle precipitazioni e da agenti di vario tipo, a tal punto da meritare un patentino speciale honoris causa per guida da stuntman. Per quanto queste parole possano apparire S scontate, questa è la situazione che, già da diversi anni, ma in misura di gravità crescente negli ultimi mesi, i residenti sono costretti ad affrontare, guidando in situazioni molto rischiose per la loro incolumità, bucando o scoppiando gomme, danneggiando ammortizzatori o altre parti meccaniche dei loro veicoli. Se la situazione dovesse aggravarsi ulteriormente e irrimediabilmente c’è da aspettarsi soltanto una legge speciale per l’acquisto obbligatorio di veicoli fuoristrada. Tutto questo accade peraltro in un territorio ad altissime potenzialità turistiche per l’ingente numero di posti letto che l’ha fatto diventare un punto di riferimento per l’economia regionale, come troppo spesso ci è stato ricordato da politici in cerca di consensi, ma smentiti dai fatti riguardo al loro interesse nei confronti del territorio. Come se www.ricadinforma.it QRQ EDVWDVVH OH IUDQH YHULĆFDWHVL QHOOH strade che portano a due bellissime località della Costa degli dei, Baia di Riaci e Formicoli, confermano lo stato di grave dissesto idrogeologico e suscitano grande preoccupazione per l’imminente stagione estiva. Sarà questa la cartolina da consegnare alle migliaia di visitatori che hanno scelto questa località come meta privilegiata delle vacanze? Tanti sono gli interrogativi di fronte a questo scenario non certamente positivo. Nei numeri precedenti abbiamo cercato anche risposte dall’Amministrazione Provinciale, impegnata in un’opera di ricerca di fondi da destinare alla soluzione dell’emergenza viabilità. Si tratta infatti di un’emergenza improcrastinabile per una serie di ragioni che sono state elencate. Nessuna garanzia si intravede all’orizzonte, ma una cosa è certa: occorre ribadire che questo territorio ha un disperato bisogno di infrastrutture reali, ancor prima che digitali. Viene da pensare ovYLDPHQWHDOODĆEUDRWWLFDODFXLLQVWDOODzione ha anche, in un certo modo, creato piccoli scompensi nel manto stradale. Una volta create le “autostrade digitali” ELVRJQDSHU´ULTXDOLĆFDUHHYDORUL]]DUH le strade reali, incrementare i servizi di collegamento, anche dal punto di vista ismo r u T e ettor le enda Up Azi k c e h C to Gratui La sicurezza sul lavoro è la nostra prima scelta. - SICUREZZA SUL LAVORO - CORSI DI FORMAZIONE MPM MAIOLO - IGIENE ALIMENTARE (HACCP) & Partners Multiservizi S.r.l. - FORMAZIONE ALIMENTARISTI 0963/93684 - www.mpmonline.it - ANALISI ACQUE mail: [email protected] - PRATICHE ANTINCENDIO I www.facebook.com/ricadinforma Ricad nforma ferroviario. 'LIĆFLOH LPPDJLQDUH DOWULPHQWL XQD prospettiva di sviluppo, facile immaginare il rischio di una regressione poiché il primo aspetto non trascurabile di una vacanza è certamente l’arrivo. Al di là del turismo, si devono anche tenere presenti i costi aggiuntivi, diretti o indiretti, causati da una simile situazione. Allora non resta altro da augurarsi che qualcuno si accorga della priorità assoluta della questione “infrastruttuUHëVPHWWHQGRODFRQODĆORVRĆDGHOUDWtoppo” e riesca a far ripartire Ricadi e il territorio vibonese, e a “farli muovere” su strade facilmente percorribili e sicure, per poter sperare in un futuro realmente degno di questo nome e dell’idea di progresso che esso evoca. cordo sempre con gratitudine e affetto. Nel lontano anno scolastico 1963/64, quando frequentavo a Tropea la prima liceale, è stato il mio professore di Italiano. Ci ritrovammo ancora, nel 1979, quando andai ad insegnare Italiano e Latino in quello stesso Liceo Classico di Tropea, nella cattedra che proprio lui DYHYDĆQRDGDOORUDRFFXSDWRHFKHDYHva appena lasciato libera, essendo diventato, in quello stesso anno, preside di ruolo. Da allora ho sempre lavorato ĆDQFRDĆDQFRFRQOXLLQLQWHUURWWDPHQte, prima come collaboratore del PresiGHSRLFRPHVXR9LFDULRĆQRDOJLRUQR del suo pensionamento, nel 2000. Le parole chiave che, a mio avviso, aiutano a comprendere l’essenza della sua azione educativa e del suo rapportarsi FRQJOLDOWULVRQRĆGXFLDHULVSHWWR (JOL FRQFHGHYD OD VXD ĆGXFLD D WXWWL ai suoi collaboratori, al personale della scuola, agli alunni. Appena arrivato al Liceo ne fui colpito e un po’ meravigliato. Anche a me chiese collaborazione, offrendomi il sostegno della sua assistenza e del suo incoraggiamento; era come se – per vie segrete e misteriose - riuscisse a comunicare al di là delle parole, a infondere serenità e a dare sicurezza. Talvolta, per rispondere alle esitazioni e ai timori di chi gli stava vicino, usava an- speciale 10 ANNI DALLA SCOMPARSA DI DON PANTANO di Luciano Meligrana Sono trascorsi dieci anni dalla morte di don Domenico Pantano. Con lui ho SHUFRUVRXQOXQJRHSHUPHVLJQLĆFDWLYR tratto del cammino della mia vita e lo ri- pag. 3 - marzo/aprile 2015 che il dialetto. A ripensarci ora, era, questa, una maniera – certamente irrituale, PDHIĆFDFHHDIIHWWXRVDåSHUULIHULUVLDG un livello più profondo del suo essere, che precedeva, non solo in senso cronologico, la sua cultura accademica e il suo ruolo istituzionale e affondava le radici nella sua più vera sostanza umana. Egli era fermamente convinto che ciascuno, pur nell’ovvia, diversa articolazione delle capacità e delle attitudini, potesse dare qualcosa agli altri: bisognava soltanto sforzarsi di comprendere e di aiutare tutti a esprimere le proprie potenzialità. Il suo concedere ĆGXFLDGXQTXHQRQQDVFHYDGDLQJHQXità, ma era un progetto civile e culturale di trasformazione della situazione data, che pure egli percepiva con estremo realismo; era un programma pedagoJLFR FKH ULĆXWDQGR GL DUUHQGHUVL DOOD contingenza, tendeva a liberare chi era DIĆGDWR DOOD VXD UHVSRQVDELOLW¢ HGXFDtiva dai condizionamenti della propria situazione. Il rispetto per la persona costituisce l’altro pilastro fondamentale dell’azione educativa svolta per un quarantennio da don Pantano. La persona non era per lui un concetto astratto, ma si incarnava nei singoli individui: egli di ciascuno – degli alunni in particolare – conosceva pag. 4 - marzo/aprile 2015 il nome, con ciascuno stabiliva una relazione personale, di ciascuno conosceva OH FDUDWWHULVWLFKH VSHFLĆFKH R SHUORmeno, cercava di comprenderle per meglio rapportarsi. Costante era in lui la tensione alla “promozione culturale e più generalmente umana dei giovani”, espressione, questa, che ricorre molto frequentemente nei suoi scritti. Se si rileggono i suoi ordini del giorno si evince chiaramente che la sua idea di scuola prevedeva, sì, certamente, come obiettivo dell’attività didattica, l’istruzione degli allievi, ma si comprende anche che LOĆQHXOWLPRGRYHYDLUULQXQFLDELOPHQWH essere quello della formazione, nel senso più vasto e più profondo possibile. L’azione educativa di don Pantano aveva a fondamento più che principi WHRULFL H VFLHQWLĆFL SXU SUHVHQWL QHOOD sua cultura, la sua sapientia cordis, la sua naturale propensione a comprendere, amare, rispettare, nonché una convinta adesione ai principi evangelici. La dimensione religiosa, vissuta con piena fedeltà al Vangelo, si univa sempre in lui con la consapevolezza della laicità del suo ruolo, della sua responsabilità nei confronti della società civile e dello Stato: don Pantano, sacerdote, è stato un preside laico, ha rispettato sempre il pluralismo delle posizioni cul- I Ricad nforma turali, ha garantito e difeso la libertà di insegnamento dei docenti. Egli, poi, non si chiudeva mai nelle sue certezze, ma si apriva al confronto, convinto che, nella discussione franca e intellettualmente onesta, fosse sempre possibile trovare con tutti un punto di incontro. Vorrei anche rilevare un altro aspetto della personalità di don Pantano: la condivisione del processo decisionale. Egli ha sempre voluto esercitare le sue responsabilità, per quanto possibile, collegialmente, senza mai concepire il suo ruolo e la sua posizione in termini di www.twitter.com/ricadinforma potere o in maniera autoritaria. Era anche aperto al nuovo, senza timori: in occasione, ad esempio, dell’agJUHJD]LRQHGHO/LFHR6FLHQWLĆFRDO/LFHR Classico, nell’anno scolastico 1996/97, scrisse che ciò costituiva una preziosa occasione “per essere più attenti a capire le richieste dei giovani e a rispondere DOOHVĆGHGHOSURJUHVVRWHFQRORJLFRGHO nostro tempo”. Credo che la testimonianza offerta da don Pantano come educatore possa aiutare a disegnare – in maniera più convincente di quanto possa emergere dalle diverse e, per certi versi, improbabili proposte che abbiamo recentemente ascoltato – quel progetto di buona scuola di cui oggi tanto si parla. La soluzione degli endemici problemi della scuola non può consistere nei poteri PDQDJHULDOL DIĆGDWL DL GLULJHQWL VFRODstici per quanto riguarda – per fare solo un esempio – la nomina dei docenti, soprattutto in contesti fortemente condizionati da poteri altri, ma solo in una visione democratica e laica della scuola VWHVVDLQXQDFRUUHWWDHGHIĆFDFHSROLtica della formazione dei docenti e del loro reclutamento, nella concreta possibilità di esercitare il diritto allo studio da parte degli studenti. Non è questa la sede per tentare di condividi con #ricadinforma affrontare compiutamente il problema: vorrei solo, a conclusione di questo ricordo di don Domenico Pantano, riferirmi a quanto egli scriveva nel suo Testamento Spirituale, il 29 settembre del 1989, quando chiedeva a Dio di sostenerlo nel lavoro tra i giovani, per poterli aiutare a “saper dare un vero senso alla vita”. Anche nel ricordo di don Pantano, dunque, mi sia consentito esprimere la speranza che la scuola di domani possa aiutare i giovani a “dare un senso” alla propria vita, ad acquisire competenze che consentano loro di inserirsi da consapevoli protagonisti nel mondo del lavoro, sorretti dai principi della solidarietà sociale e del rispetto per la persona, che don Pantano ha testimoniato in tutta la sua laboriosa esistenza. speciale IL RICORDO DEI FAMILIARI di Carmelina Pontoriero “Diventare buon pane per essere mangiato Ćno allèultima briciola”, le parole di don Mottola descrivono perfettamente il nostro mons. don Domenico I Ricad nforma Pantano. Sono trascorsi dieci anni da quel 11 aprile 2005, giorno in cui ha lasciato la vita terrena per ricongiungersi al Padre e a Maria, la Madre Celeste che sempre gli tenne compagnia durante la vita. Era nato il 21/12/1929 a Ricadi, Ćglio di contadini e penultimo di dieci fratelli. Domenico scelse il sacerdozio e nel 1953 conseguì la laurea in Teologia. Fece opera pastorale nel seminario Vescovile di Tropea e venne poi inviato in una parrocchia sperduta e disastrata, a Cannavali di Aiello Calabro, in provincia di Cosenza. Il fratello, Nicola, ricorda sorridendo che don Domenico fu accolto con un asino, unico mezzo di trasporto, perché Cannavali distava ben 9 km dalla strada. Non cèera nulla. Mancavano le strade, i servizi igienici, tutto. Allora don Domenico lott´ al Ćanco dei suoi parrocchiani e riuscì a far costruire la strada, le scuole, il cimitero e a portare anche la corrente elettrica. /èumiltà e la grande forza erano due delle sue qualità principali. Quando fece ritorno a Tropea, dopo aver conseguito la laurea in Lettere classiche presso lè8niversità di Messina, super´ il concorso e fu preside, per decenni, al Liceo Classico P. Galluppi di Tropea. Ricoprì prestigiosi incarichi civili e sacerdotali, pag. 5 - marzo/aprile 2015 fu anche primo presidente dellèIstituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, Vicario Episcopale per la Cultura, Fratello Maggiore degli Oblati del Sacro cuore e giornalista per LèOsservatore Romano. Gli ultimi anni della sua vita li dedicò a raccogliere gli atti per il Processo di %eatiĆcazione del suo primo maestro don Francesco Mottola, faro di virtù ed esempio di carità sacerdotale. 8n uomo leggero come una nuvola, forte come il vento e profondo come il mare che tanto amava. Don Domenico Pantano è stato un grande uomo, un concittadino di cui andare Ćeri. Per questo motivo è importante farlo rivivere praticando lèesercizio di memoria, per dimostrare ai nostri Ćgli che si può essere grandi anche in una terra difĆcile come la nostra. Proprio per il decimo anniversario della sua morte abbiamo incontrato il fratello Nicola Pantano e la nipote Eleonora per tuffarci nei ricordi di quello che è stato un concittadino esemplare, uomo di cultura e soprattutto uomo dal grande cuore che amava la sua gente. Che ricordo avete di don Domenico Pantano dal punto di vista dell’uomo? Eleonora: Pregava ogni giorno. Io me lo ricordo sempre con il breviario in mano. Non cèè stato un giorno in cui pag. 6 - marzo/aprile 2015 abbia saltato le messe o le preghiere. In particolare mi ricordo che quando succedeva una tragedia (come incidenti in cui morivano giovani, suicidi) lui partiva H DQGDYD D FHOHEUDUH L IXQHUDOL /L GHĆnirei funerali scomodi, perché avvenivano in contesti poco sereni. E quando tutti gli altri non trovavano le parole per l’omelia, mio zio faceva omelie bellissime di conforto e speranza. Non si risparmiava. Era in prima linea soprattutto là dove c’era il dolore. E nonostante tornasse a casa distrutto, continuava. Ecco di lui mi colpiva questa resistenza alla sofferenza. Nicola: Io avevo un legame molto forte con mio fratello, gli sono stato sempre accanto anche durante la malattia. Dopo aver ascoltato la sua domanda mi è venuta in mente la scena di quando giocavamo a pallone e lui scendeva in campo con la veste e a piedi nudi. Era soprannominato il “Maroso”. Giocavamo al campo sportivo “Carcea”. Eravamo molto uniti. Per lunghi anni è stato parroco nella Chiesa di Orsigliadi. Qual era il suo rapporto con la comunità? Eleonora: Aveva una parrocchia piccolina. Era una piccola comunità di contadini. Per questo si trovava spesso a riVROYHUHEHJKHWUDLFRQWDGLQLSHUFRQĆQL o questioni legate alla terra. Riusciva a I Ricad nforma sedare gli animi. Era, come le dicevo, una parrocchia molto piccola e povera. Consideri gli anni di cui stiamo parlando. Mi raccontava che spesso non avendo nulla da mettere nella cesta delle offerte, la gente metteva dei bottoni. Investiva il suo stipendio nella sua Chiesa, pagava anche la corrente elettrica. È riuscito a ristrutturare la casa parrocchiale e a regalare alla sua parrocchia un bellissimo altare. Era sempre pronto a dare, come Gesù insegnava. Suonavano a tutte le ore e lui non si risparmiava. Soprattutto QRQ ULĆXWDYD QHVVXQ ĆJOLR GL 'LR $YHva una mente aperta e soprattutto era sempre pronto a dare. La generosità era un’altra delle sue qualità più belle. Com’era avere in famiglia don Domenico? Nicola: Eravamo tutti orgogliosi di lui, soprattutto mio padre. Noi lo siamo ancora. Ci ha supportati nella vita, ci ha dato l’esempio della carità cristiana. Eleonora: Quello che mi colpiva di lui era la sua apertura agli altri e la sua capacità di non giudicare. Cercava sempre di mettersi nei panni degli altri. Anche quando ci lamentavamo con lui diceva sempre di non preoccuparci per il futuro “ad ogni giorno la sua pena”. Era un esempio di cristianità in casa. Qual è un ricordo particolare che avete di don Pantano? [email protected] Nicola: Uno dei ricordi più belli è legato al giorno in cui è stato ordinato sacerdote nella Chiesa di San Nicolò. La sua ordinazione a San Nicolò è stata un evento straordinario perché era un paesano che veniva ordinato nella sua Chiesa. E questo non succedeva spesso. Abbiamo fatto una grande festa, c’erano i dolci fatti in casa. E in più con una piccola compagnia teatrale abbiamo messo in scena “Mamma vivrai”. È stato bellissimo. Un altro episodio che PLYLHQHLQPHQWHªOHJDWRDOODĆJXUDGHO prof. Antonio Arena. Erano amici fraterni culturalmente e religiosamente HODGRPHQLFDGèHVWDWHĆQLWDODPHVVD passeggiavano per il paese discutendo in latino.” Eleonora: Il momento che ricordo di più, purtroppo, è stato quello della morte. Ero appena partita per Roma quando ho ricevuto quella telefonata che non avrei mai voluto ricevere. Ho lasciato tutto e sono tornata. Era come VH PL VWHVVH DVSHWWDQGR +D ĆQLWR GL respirare tra le mie braccia. Siamo sempre stati insieme, mi ha cresciuta. Però voglio dirle anche i ricordi belli che ho, in particolare la tenerezza che dimoVWUDYDYHUVRLPLHLĆJOLHOHQXRWDWHFKH facevamo insieme ai Quattro scogli, le lunghe passeggiate. Lui amava moltissimo il mare. E amava viaggiare. visita anche www.tropeainforma.it Per lui aiutare gli altri era una missione? Eleonora e Nicola: “Si, per lui era una missione. Anche a scuola, quando era preside del Liceo Classico, se c’erano ragazzi problematici lui li seguiva. Li chiamava spesso in presidenza e parlava con loro amorevolmente, ma in maniera decisa proprio come fa un padre. Ai tempi delle contestazioni giovanili, quando le bande delle diverse fazioni si fronteggiavano, si è trovato svariate volte a intervenire per farli calmare. È VWDWRSUHVLGHLQXQSHULRGRPROWRGLIĆcile. Ma diceva sempre che bisognava seguire le pecorelle smarrite. Infatti era PROWRRUJRJOLRVRGHOIDWWRFKHDOODĆQH del percorso di studi, i capi delle due bande contrapposte erano diventati grandi amici. società LE INIZIATIVE DEGLI “AMICI DEL MARE” di Pasquale Scordamaglia “Il mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti terrà per sempre nella sua aura di meraviglia”. Il regista e oceano- I Ricad nforma grafo francese Jacques-Yves Cousteau descrisse con queste magiche parole OèDVVROXWDEHOOH]]DGHOPDUH7DOHULćHVsione sembra anche la più appropriata per descrivere l’impegno sociale e reale dell’Associazione “Amici del Mare”. &RVWLWXLWRXIĆFLDOPHQWHQHOOèDSULOHGHO 2010, il sodalizio non ha mai smesso di adoperarsi per rendere più accoglienti e gradevoli alcune aree pubbliche del territorio. Da diversi anni, infatti, l’Associazione “Amici del Mare” è impegnata nella valorizzazione di due luoghi preziosi e strategici per l’intero comprensorio di Ricadi: l’area presente nel prestigioso sito archeologico di Torre Marrana (frazione di Brivadi) e l’area pubblica della Stazione Ferroviaria di Ricadi dove, tra l’altro, è regolarmente attiva anche la VHGH XIĆFLDOH GHOOè$VVRFLD]LRQH IUD]LRne di San Nicolò). Era esattamente il 2011 quando, in pag. 7 - marzo/aprile 2015 totale accordo con l’amministrazione dell’epoca, i membri di “Amici del Mare” avviarono una convenzione per rivalutare le suddette aree e ottenere la gestione dell’attuale sede associativa. Il JUXSSRGDDOORUDĆQRDGRJJLKDVHPSUH mantenuto fede al progetto tramite una costante attività di cura e di miglioramento delle due zone. Come hanno ribadito i rappresentanti di “Amici del Mare”, tale impegno nasce in una realtà, dove spesso è tangibile la mancanza di servizi essenziali per il cittadino, ma anche dove le associazioni provano a ottimizzare, con le proprie disponibilità e mezzi, le condizioni sociali del territorio. L’Associazione raggruppa al suo interno ben 130 soci iscritti ed è caratteriz]DWD GDO SHUVHJXLUH ĆQDOLW¢ DSROLWLFKH e di natura civica. Dal 2011, inoltre, è aderente al Circuito Nazionale “ARCIPESCA FISA”, ente attivo dal 1971 per la promozione e diffusione della pesca sportiva. Utile e rilevante è stata anche l’iniziativa messa in atto nel 2013 presso la località “Petrario”di Santa Maria. I soci di “Amici del Mare”, in quell’occasione, hanno reso agibile uno scivolo costruito per l’accesso al mare, ovviamente con i dovuti permessi del Comune e, teniamo a sottolineare, a proprie spese. I Ricad nforma pag. 8 - marzo/aprile 2015 7DOHSURJHWWRªVWDWRFRQFHSLWRDOĆQHGL offrire un acceso sicuro e fruibile a tutti i cittadini e, naturalmente, per il passaggio delle piccole imbarcazioni. Tra le iniziative che l’Associazione “Amici del Mare” organizza di consueto un posto speciale è occupato dalla giornata dedicata alla pulizia delle spiagge. Ogni anno i soci di “Amici del Mare” si recano con le loro imbarcazioni presso le suggestive e incantevoli spiaggette di “Praia di Focu”. Svolto per tradizione prima della stagione estiva, l’evento punta a preservare alcuni dei tratti di litorale che rimangono tra i più esclusivi e ricercati del comprensorio. L’associazione “Amici del Mare” si è già mobilitata anche per realizzare un nuovo interessante appuntamento. Il 25 aprile prossimo, infatti, si svolgerà una gara di pesca originale e curata nei minimi particolari. L’iniziativa avrà luogo per la prima volta a Capo Vaticano, presso la nota e affascinante Spiaggia di Grotticelle. Alla gara potranno prendere parte tutti i bambini che hanno dai cinque ai quattordici anni di età. Mostrando forte entusiasmo per l’iniziativa, il presidente Antonio Giuliano e i componenti del Consiglio di Amministrazione hanno dichiarato: “Il vero scopo di quest’attività sociale è principalmente quello di aggregare tutti i cittadini del comune di Ricadi, specialmente i giovanissimi con la loro voglia di partecipazione”. Il presidente Antonio Giuliano ha rinJUD]LDWRLQĆQHWXWWLFRORURFKHFROODERrano a qualsiasi titolo per l’Associazione “Amici del Mare” contribuendo a renderla una realtà sensibile e attiva. religione LE PARROCCHIE DEL COMUNE: SAN NICOLO’ di Michele Giuliano Per la nostra rubrica dedicata alla scoperta delle Parrocchie e alla devozione degli abitanti delle comunità che fanno parte del territorio di Ricadi, in questo numero ci occuperemo della Chiesa e della Parrocchia di San Nicolò di Ricadi. 3DUH FKH OèHGLĆFLR UHOLJLRVR VLD VWDWR costruito da un certo Gangemi di Reggio Calabria. Non si hanno molte notizie a riguardo. Quello che appare certo è che il sig. Gangemi ha lavorato molto in questi luoghi. La Chiesa, che ha una sola navata, ha subito molti danni nel terremoto del 1905, ragion per cui ha avuto bisogno www.ricadinforma.it di lavori di consolidamento, con muri di sostegno all’esterno del monumento. La volta è stata sostituita da un sofĆWWR SLDQR GHOLPLWDWR GD GHFRUD]LRQL tinteggiate. Una via crucis del 1779 arricchisce l’aula che termina senza una zona absidale e accoglie la statua di San Nicola che è il patrono della comunità di San Nicolò. In alto è posta una icona dell’Immacolata. Le quattro nicchie laterali accolgono diverse statue: la Madonna delle Grazie, molto venerata dai fedeli, la cui festa si celebra il 2 luglio; la statua di San Biagio, altro santo molto venerato con la tradizionale benedizione della gola che si celebra il 3 febbraio; la statua della Madonna Addolorata con LOPDQWRQHURGLVWRIIDSUHJLDWDHLQĆQH la statua del Cuore di Gesù. Nel presbiterio si trovano due granGL WHOH UDIĆJXUDQWL 6DQ 1LFROD H OD GHposizione di Gesù le quali non recano Q« GDWD Q« ĆUPD GL DXWRUL GHO SDVVDWR Nella sacrestia si trovano una tela particolare dei fratelli Bagnati di Tropea GHOOèDQQR UDIĆJXUDQWH LO VDFUR &XRUHGL*HV»HXQèDOWUDWHODFRQOèHIĆgie di Sant’Alfonso Maria De’ Liguori del sec. XVIII. Per quanto riguarda la Parrocchia, il rettore è don Tommaso Fiamingo che è la guida spirituale di questa comuni- NOVITA’ 2015 PUNTO AUTORIZZATO A SANTA DOMENICA DI RICADI CARNI PREGIATE SPECIALITA’ GASTRONOMICHE SALUMI ARTIGIANALI VINI E SPUMANTI DI QUALITA’ NOLEGGIO E VENDITA BARBECUE E ACCESSORI PER GRIGLIATE _______________ CARNE COTTA AL MOMENTO ALLA FORNACETTA WEBER INFO 347.0141058 www.facebook.com/ricadinforma I pag. 9 - marzo/aprile 2015 Ricad nforma tà da circa 25 anni. Le messe vengono dell’Oratorio. Periodicamente invece celebrate tutti i giorni alle ore 11 e ogni vengono organizzate feste e altre inidomenica alle ore 9. ziative rivolte agli anziani da parte del Circolo Auser di Santa Domenica. InĆQH SUHVVR OD FDVD GL DFFRJOLHQ]D $' 2000 si svolge anche il catechismo dalle 15 alle 17.30. ex sindaci INCONTRIAMO DOMENICO LARIA, SINDACO NEGLI ANNI 2000 di Ilaria Giuliano Ogni giovedì alle 15 si svolge invece la consueta esposizione del Santissimo. Una realtà molto importante per la parrocchia è costituita dalla Casa Accoglienza-Oratorio AD.2000, sita in via 9DLVHWWHGRYHOHVXRUHĆOLSSLQHDLXWDWH a volte da alcuni volontari, si occupano di assistere gli anziani. Ogni sabato dalle 15 in poi nella stessa struttura si svolgono le attività Maggio 2006. Il comune di Ricadi si apprestava a eleggere il suo nuovo primo cittadino, dopo la prematura scomparsa nell’aprile 2005 del sindaco Francesco Laversa, indiscusso protagonista della scena politica ricadese. Il già sindaco facente funzioni Domenico Laria, all’epoca dirigente amministrativo di un’impresa turistica, si presentava come candidato a sindaco con la lista “Uniti per Ricadi” e vinceva le elezioni di quella primavera con una squadra di undici consiglieri che andava a comporre la maggioranza. Come si ricorderà, nel settembre 2010 ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino. Oltre a gravi problemi di salute che purtroppo ha dovuto affrontare, le dimissioni dalla sua carica sono dipese anche da una magJLRUDQ]DRUPDLDVVHQWHYDFLOODQWHĆQR all’abbandono del progetto elettorale. A distanza di quasi dieci anni da quelle elezioni, abbiamo incontrato Laria per conoscere la sua esperienza nella politica locale ricadese. Signor Laria, sono trascorsi quasi dieci anni da quella primavera del 2006 in cui è diventato primo cittadino di Ricadi. Cosa l’ha spinta a candidarsi alla guida del Comune? La mia risposta a riguardo è molto semplice e naturale. Ero già vicesindaco durante l’amministrazione guidata da Laversa. Quindi, al momento di decidere il suo successore, ho ritenuto opportuno e giusto portare avanti il programma elettorale che avevamo condiviso e approvato insieme. Avevamo le stesse idee e gli stessi progetti, per questo la mia decisione a candidarmi a sindaco mi è sembrata naturale. Cosa prevedeva il suo programma elettorale? E quali opere sono state realizzate durante la sua amministrazione? Il programma elettorale, approvato “L’energia e i servizi per crescere, insieme” Stazione di Servizio “Zanetta” SP 22 - RICADI (VV) Tel. +39 Bar - Tabacchi 0963 665708 eMail [email protected] # Carburanti 24h (con servizio Pagobancomat) # GPL # Autolavaggio Self Service I Ricad nforma pag. 10 - marzo/aprile 2015 da tutti i componenti della mia squadra, era sicuramente a favore dello sviluppo politico-culturale di Ricadi. I progetti e le idee per il rilancio del territorio erano diversi. Sotto la mia amministrazione è VWDWRUHDOL]]DWROèDQĆWHDWUR7RUUH0DUrana nella frazione di Brivadi. Un’opera molto importante, realizzata in poco tempo, con la quale abbiamo voluto valorizzare la cultura e la bellezza dei paesaggi che offrono questi antichi borghi ricadesi. Ricordo anche l’ammodernamento dei centri storici delle altre frazioni, come San Nicolò e Orsigliadi. I punti di forza che prevedeva il mio programma elettorale consistevano nella redazione del Piano Strutturale Comunale, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la valorizzazione delle risorse comunali, in particolare il settore turistico, la promozione di Ricadi dal punto di vista culturale. Tutte intenzioni valide per rilanciare Ricadi. Diversi progetti, per la maggior parte già approvati e appaltati, praticamente solo da eseguire, purtroppo non hanno visto la luce. VoJOLRLQĆQHULFRUGDUHFKHLO0X5LGLFXL si parla tanto adesso, è stata una nostra idea, il Museo Paleontologico per valorizzare la cultura ricadese, con sede presso la frazione di Santa Domenica. Era un progetto da realizzare insieme alla Stazione Biologica di Capo Vaticano e al Parco Marino. Insomma, c’erano importanti progetti e programmi da portare avanti. www.twitter.com/ricadinforma inizialmente. Con l’opposizione il clima non era diverso. I rapporti non erano dei migliori purtroppo. Non c’era armonia, sicuramente. InĆne, secondo lei, cosa riserverà il futuro per il comune di Ricadi? Alla luce di quanto sta venendo fuori, per i tributi non riscossi e il maxi-debito accumulato, secondo il mio parere Ricadi sarà destinata al degrado e all’abbandono totale. Come d’altronde ora. Il problema principale è certamente il recupero dei soldi. Serve l’adozione di una linea dura per la riscossione dei crediti, e soprattutto la collaborazione tra tutti gli imprenditori. Bisogna che essi facciano squadra proprio perché costituiscono la risorsa economica principale del territorio ricadese. Finché l’evasione ĆVFDOHQRQYHUU¢VFRQĆWWDVHFRQGRPH non si può parlare di futuro. Quali erano i rapporti con la mag- eventi gioranza e l’opposizione? Devo ammettere che ormai con la maggioranza non mi sentivo più dentro a una squadra. I rapporti erano radicalmente cambiati, si respirava un’aria di Giovanni Pecoraro diversa. Anche questi sono stati i motivi per cui ho lasciato il ruolo di sindaFR &èHUD GLVJUHJD]LRQH H GLIĆFROW¢ QHO L’Associazione Generazione Speranportare avanti quei progetti approvati za organizzerà quest’anno una speciale A S. DOMENICA LA FESTA DELLA CHITARRA Bar Caffetteria Gelateria Pasticceria Rosticceria Tavola Calda Tabacchi Super Enalotto Slot Machine La Nostra Specia lita’: Torta Baba’ Fashion Cafè - Q8 a Ricadi - SP 22 Garden Bar a San Nicolo’ di Ricadi GPL - CARBURANTI 0963.663205 - 329.6333208 I condividi con #ricadinforma Ricad nforma festa musicale che si terrà l’1 maggio in Piazza Roma a Santa Domenica. I temi dell’evento saranno: l’ambiente, la legalità, il lavoro (poiché il 1° maggio è la festa dei lavoratori) e, ovviamente, la musica. I promotori dell’evento (Domenico Lorenzo, vice presidente dell’associazione AGS, insieme ad altri tre giovani appartenenti a questa realtà associativa) hanno deciso di dare questo nome alla manifestazione poiché ognuno degli organizzatori è appassionato di musica e suona la chitarra, e vuole che proprio questo strumento musicale sia protagonista assoluto dell’evento, in quanto la chitarra è uno strumento che ci riporta con la mente a momenti di allegria, è apprezzato da tutti e si può portare ovunque per allietare qualsiasi occasione. Insieme ad AGS altre associazioni collaboreranno per la buona riuscita dell’evento: la Pro Loco di Capo Vaticano, LaboArt, Musicalmente, Anni 60. L’evento inizierà nel pomeriggio con giochi a tema per i bambini e subito dopo inizierà la manifestazione vera e propria con l’esibizione di gruppi musicali emergenti e non. Inoltre, gli organizzatori dell’evento hanno istituito una riffa a premi tra cui una chitarra classica yamaha, un lettore PS SRUWDWLOH FRQ FXIĆH H XQR VWHUHR XVE OèHVWUD]LRQH DYYHUU¢ DOOD ĆQH GHOOD festa dopo l’esibizione di tutti i gruppi musicali. I biglietti della riffa sono già disponibili presso alcune attività commerciali del luogo, ma possono anche essere richiesti ai responsabili dell’associazione. Lo staff di AGS ricorda inoltre che è ancora aperta l’iscrizione per altri gruppi di musica emergente che vogliono partecipare all’evento; per saperne di più basta contattare l’organizzazione presso la pagina Facebook (Associazione Generazione Speranza) . Molte altre novità saranno svelate tra qualche settimana attraverso i social network. L’Associazione Generazione Speranza e tutte le altre associazioni collaboratrici invitano tutti a partecipare ed assistere numerosi a questo evento. pag. 11 - marzo/aprile 2015 territorio DIGITAL CHAMPIONS A RICADI di Giuseppe Meligrana Il Digital Champion è una nomina istituita dalla Comunità Europea nel 2012; ogni Stato membro nomina un Digital Champions, che ha lo scopo di promuovere una società digitale, consigliando l’Unione Europea per l’attuazione dell’Agenda digitale per l’Europa. Il Digital Champions italiano, 5LFFDUGR/XQDVLDIĆGDORFDOPHQWHDG altri Digital Champions, attualmente 842 sul territorio italiano. Ogni comune italiano dovrebbe avere il suo Digital Champion; si tratta di volontari esperti del settore, che credono nella possibilità di essere realmente utili per l’alfabetizzazione digitale del loro comune. I Digital Champions locali possono essere consultati gratuitamente dagli enti locali per ricevere suggerimenti sull’attuazione della propria agenda digitale. Per il Comune di Ricadi, la nomina di Digital Champion è andata a Simone look fashion. capelli. estetica. stylist. make-up OFFICINE ® h a i r b e a u t y d a l 2 0 0 4 i n s i e m e viaromacentodiciannovesantadomenicadiricadi telefono: 0963.669826-347.6660224 pag. 12 - marzo/aprile 2015 I Ricad nforma Vorrei che la mia terra e la mia gente possano usufruire degli enormi EHQHĆFL FKH OèLQIRUPDWLFD RIIUH SHU rilanciare l’economia ma soprattutto la cultura. [email protected] turismo ACQUA DEGLI DEI: UN’ESSENZA MEDITERRANEA di Ilaria Giuliano Quali eventi di alfabetizzazione digitale hai pianiĆcato sul terTocco. ritorio comunale? Classe 1986, Simone Tocco si è Abitiamo in un Comune dove non è semplice riunire le persone o accedere ad una location pubblica dove tenere eventi. Sono quindi partito per gradi, ho aperto un mio blog personale (www.simonetocco.it) dove per gli utenti è possibile rivolgere domande su problemi che impediscono l’avvicinarsi alle risorse informatiche e ricevere gratuitamente una consulenza. Grazie a Ricadinforma ho inoltre ricevuto la possibilità di curare, a partire dal prossimo numero, una rubrica che tratta argomenti digitali per aziende e privati. All’inizio del nuovo anno scolastico conto inoltre di organizzare seminari nelle scuole per affrontare problematiche di sicurezza informatica con i ragazzi. Quali reputi siano le situazioni da dover trattare con priorità nel Comune di Ricadi? Il nostro Comune è ricco di aziende soprattutto turistiche, ritengo sia quindi importante parlare dell’utilizzo di strumenti di promozionali sul web, dell’introduzione di servizi informatiCosa vorresti fare in quanto Di- ci per i vacanzieri, di agenda digitale e gital Champion per il Comune di di sicurezza informatica soprattutto per i ragazzi. Ricadi? laureato in Informatica presso l’Università della Calabria, con una tesi sul Search Engine Optimization e succesVLYDPHQWH KD FRQVHJXLWR OD FHUWLĆFDzione Google PartnerTM e Microsoft 4USTM. È un consulente informatico, esperto programmatore, sistemista/analista di rete, Web Marketer, Web Designer, si occupa in particolare di Sicurezza Informatica, Web Development e Web Marketing. Attualmente lavora come consulente informatico freelance e docente di Marketing Informatico. Cosa ti ha spinto a diventare il Digital Champion del Comune di Ricadi? Onestamente non conoscevo questa realtà sino a qualche tempo fa, poi, durante un “hackathon” (evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica) tenutosi a Roma un caro amico, conoscendo la mia passione per l’alfabetizzazione digitale, mi ha invitato ad entrare in questo mondo e dopo qualche colloquio ho ricevuto la nomina. Un nuovo progetto di marketing territoriale sarà a breve lanciato sul mercato. Si tratta di un prodotto denominato “Acqua degli Dei - Mediterranean Essence” presentato in anteprima nella suggestiva ed elegante cornice offerta da “Le Pietre Volte” in località Tonicello a Capo Vaticano nel mese di marzo. Più che un semplice prodotto, Acqua degli Dei è un progetto di promozione territoriale esperienziale. L’innovazione sta nel promuovere questo angolo di paradiso che è la Costa degli Dei, sotto una nuova luce. Non si parla più di territorio soltanto sotto l’aspetto dell’enogastronomia locale e dei tradizionali pacchetti vacanze nei villaggi turistici o residence, bensì di un vero e proprio percorso olfattivo che inebri l’ospite con gli odori e gli aromi della Costa degli Dei. La nuova linea di profumi, è stata presentata dagli imprenditori Fabrizio Giu- visita anche www.tropeainforma.it liano e Fabio Muzzupappa, soci della Pubblicom sas, con la collaborazione di Stefania Cicoria, Gianfranco Lupo della Scent Agency e del designer Dario Benedetti. Sono previste due principali linee. La linea Blu, dedicata all’uomo, che racchiude la bellezza e gli odori tipici del mare della Costa degli Dei, e la linea Oro, dedicata alla donna, che attrae con note calde, passionali e avvolgenti. Fragranze che riusciranno ad affascinare la clientela, ricordandole i posti meravigliosi in cui ha trascorso la bella stagione, ad evocare il fascino e attrarre nuovi potenziali visitatori. L’intento consiste dunque nel far conoscere la Costa degli Dei anche attraverso queste sensazioni olfattive, anzi tramite un vero e proprio “Logo Olfattivo”. Inoltre, con l’acquisto di un prodotto Acqua degli Dei (profumi, creme corpo, bagnoschiuma, profumatore per ambiente e telo mare) il cliente riceverà una brochure informativa che racconta la Costa degli Dei tra mito e realtà, ma non solo. Abbinata alla vendita dei prodotti Acqua degli Dei vi sarà la possibilità per strutture turistiche e fornitori di servizi, GL DIĆOLDUVL H GLYHQWDUH SDUWQHU GHO FLUcuito. Questo permetterà ai clienti “Ac- I Ricad nforma pag. 13 - marzo/aprile 2015 qua degli Dei” di ricevere una “brochure delle esperienze” con dei vantaggi forniti dalle attività convenzionate, ad es. tramite percorsi di trekking, lezioni di cucina locale, lezione di musica popolare, escursioni. Lo scopo e la scommessa consistono quindi nel creare un coinvolgimento olfattivo tramite il profumo, ed esperienziale per vivere il territorio e valorizzare questo splendido angolo di Calabria tramite i vantaggi e le esperienze fornite dai partner. Di prossima apertura a Tropea sarà il Concept store esperienziale, un esercizio commerciale che prevede, oltre alla vendita di Acqua degli Dei, un’area riservata all’olfazione. ,QĆQHJOLLGHDWRULGLTXHVWRSURJHWWRVL augurano di poter espandere i concept store e soprattutto avvalersi della collaborazione e del sostegno degli operatori turistici e dei commercianti, creando un format che sia d’esempio per gli altri comuni calabresi. integrazione DALLE FILIP PPIN NE MATA XY-ZA FE EM di Valeria Muzzupappa Per la rubrica integrazione, che da tre anni ci porta a scoprire la diversità etnica che abita il comune di Ricadi, in questo numero abbiamo incontrato Xyza Fe Emata. Nata nell’ottobre del 1986 a Malitbog )LOLSSLQHSULPDGLWUHĆJOLKDVWXGLDWR presso l’università cattolica per laurearsi poi all’età di 22 anni in Scienze infermieristiche. Arrivata in Italia per lavoro nel 2008, nel 2012 conosce il marito, Giuseppe Bruzzese, ricadese doc, che sposa nel 2013 e con cui ha una bambina. Nello stesso anno gli viene riconosciuta la laurea in Scienze infermieristiche ed è quindi riconosciuta anche in Italia come infermiera. Xy-za Fe Emata, quando ha deciso di trasferirsi dalle Filippine a Ricadi? Ho deciso di trasferirmi dalle Filippine LQ,WDOLDDSSHQDĆQLWROèXQLYHUVLW¢HSUHcisamente nel 2008, per lavoro, poiché in Italia si trovavano già dei miei parenti e ho deciso quindi di avventurarmi. Io dovevo lavorare perché volevo aiutare mia sorella a completare gli studi. Quali sono le maggiori differenze tra la mentalità del suo paese d’origine e quella calabrese? Differenze di mentalità non ne ho riscontrate tantissime poiché nella zona dove sono nata e ho studiato c’è la presenza viva del cattolicesimo occidenWDOHFKHKDLQćXHQ]DWRPROWRODQRVWUD cultura. Cosa le piace di più di Ricadi e dei suoi abitanti? E cosa di meno? Di ricadi mi ha affascinato da subito il clima e la bellezza; gli abitanti si sono dimostrati socievoli e pazienti specialmente quando, appena arrivata, non pronunciavo neppure una parola di italiano. Di Ricadi mi piace meno il perio- I Ricad nforma pag. 14 - marzo/aprile 2015 www.ricadinforma.it Sì, essere cattolici è segno di comudo invernale quando, dopo aver vissuto l’estate affollata di gente, si ritorna alla nione e, grazie anche alla vicinanza del normalità, ma adesso mi sono abituata. SDUURFR FKH KD DLXWDWR QRL ĆOLSSLQL PL sono inserita ancora più velocemente nella comunità ricadese. cultura MICHELE FURCHÌ, E IL SUO LIBRO SU PEPPE BONFORTI di Carmelina Pontoriero Quando è arrivata qui è stato facile integrarsi nel contesto sociale? Inizialmente no a causa della lingua, ma col passare del tempo, imparando l’italiano sono riuscita ad integrarmi bene. Si è sentita accolta o ha notato una certa difĆdenza? Sì, mi sono sentita accolta perché nel comune era già presente una piccola comunità di miei connazionali. Qual è la cosa che dalle Filippine porterebbe a Ricadi per migliorare il paese? E quale invece da Ricadi alle Filippine? Dalle Filippine porterei in Italia il metodo di studio che abbiamo; ho notato che per laurearsi in Italia la gente arriva anche a 30 anni, diversamente da noi a 22 anni si è già laureti. Nelle Filippine invece porterei la sanità che, anche se talvolta non è eccellente, a differenza delle Filippine non pesa in modo grave sulle tasche della gente. Nel mio paese la sanità è totalmente a pagamento e grava quindi sul singolo individuo che, in casi di povertà, rischia anche di morire. La comunanza religiosa tra le Filippine e l’Italia ha inćuito sull’inserimento in questa comunità? “Ricordo che quand’ero ragazzino vedevo quasi sempre seduto su un sedile di pietra granitica, davanti casa mia, un vecchietto con la barba e i capelli lunghi che fuoriuscivano da sotto due grossi cappelli posti sulla testa uno sull’altro che gli davano un aspetto ridicolo ma imponente: sembrava un personaggio GHLĆOPPXWLFKHIDFHYDQRWDQWRULGHUH i bambini”. “L’uomo che prevedeva il futuro” è l’ultimo libro di Michele Furchì, il decennale barbiere di Santa Domenica di Ricadi. Questa volta il libro è un omaggio a Giuseppe Bonforti, persona umile e illuminata da Dio, realmente esistita, che riusciva a vedere in anticipo tutto ciò che nel tempo sarebbe poi avvenuto. Con la sua narrazione Furchì ci porta nella sua amata terra: Tropea, Santa Domenica, Pizzo, località Torre Marino… tutti luoghi in cui ognuno di noi si riconosce. Le pagine di questo libro ci portano in un tempo che sembra lontano, quando a comandare erano i cosiddetti “gnuri”. La storia si apre proprio con la morte della madre di Giuseppe, causata dalla sfruttamento che questi ricchi signori perpetravano a danno dei più poveri. Era una società dominata dal potere fondiario-latifondista che dettava legge. E in questa società, priva di pietà H FDULW¢ XPDQD VL LPSRQH OD ĆJXUD GL Giuseppe, protagonista principale della storia, prima ragazzo e poi uomo umile, onesto, generoso e disponibile, sempre pronto a porgere la sua mano e il suo aiuto ai più bisognosi pur non avendo nulla di materiale da offrire. Intorno a lui ruotano tutta una serie di personaggi, uomini e donne colti nei loro gesti quotidiani, nella fatica del lavoro, nella lotta disperata contro una violenza che vuole rinnegare la loro dignità di esseri umani, contro la povertà e la carestia FKHDIćLJJHYDQRLQTXHOSHULRGRLSDHVLni della Calabria. Nelle sue storie, accanto ai buoni, depositari dei valori sacri della vita, si muovono gli immancabili cattivi, guidati dalla rabbia, dall’egoismo, dall’invidia, dall’incapacità di accettare ciò che è diverso e soprattutto di favorire il cambiamento. Tutto deve andare come è sempre andato. Così Armando e Francesca, come il Romeo e la Giulietta di Shakespeare, non possono coronare il loro sogno d’amore perché le due famiglie si odiano e si danno la morte. Ciccio e Marta non possono sposarsi perché appartengono a tradizioni diverse. ( LQĆQH DQFKH *LXVHSSH H ,GD SXU I www.facebook.com/ricadinforma Ricad nforma si susseguono, sono dettagliate. Furchì come Kadarè ama i particolari, coglie i dettagli. Inoltre proprio come lo scrittore albanese, Furchì, nonostante il libro sia frutto della fantasia dell’autore, si ispira alla storia e agli abitanti che popolano il suo paese, si intrecciano personaggi inventati a personaggi realmente esistiti, storie inventate a fatti realmente accaduti. I nomi di personaggi, località e situazioni narrative costituiscono la nervatura del mondo di invenzione narrativo di Kadarè proprio come accade per quello di Michele Furchì. Il libro si chiude con un messaggio, che pervade l’intera storia dall’inizio alla ĆQHê3URSULRLSRYHULJOLDIćLWWLLELVRgnosi di affetto perché soli, sono quelli che il Signore manda a ognuno di noi per saggiare il nostro cuore. […] Beati i poveri perché di loro è il Regno dei Cieli”. Quello che ci vuole lasciare Michele Furchì con il suo libro è un messaggio d’Amore, d’amore fraterno: il suo è un invito ad amarci gli uni con gli altri, abbandonando le armi dell’odio. amandosi, verranno indotti alla separazione dall’odio di un solo uomo. È una storia avvincente quella che ci racconta Michele Furchì. La narrazione è dinamica, gli eventi si susseguono uno all’altro e le storie si intrecciano continuamente. ,ćDVKEDFNIDQQRGDFRUQLFHDOODVWRULD Si tratta di storie dentro la storia. Michele Furchì può essere paragonato a buon ragione a Ismail Kadarè, uno dei massimi rappresentanti della letteratura albanese. Le descrizioni degli ambienti, così come delle vicende che società 4 CHIACCHERE CON ELENA FRANZINI di Maurizio Pantano Nativa di Reggio Emilia, ricadese di adozione, Elena Franzini ha messo in piedi una delle realtà più concrete sul nostro territorio in ambito di formazione personale. La incontriamo in un caldo pomeriggio di marzo, nel suo giardino, in Località Priscopio, a Ciaramiti. Vive in compagnia di Trillo, un pastore maremmano, in un paradiso dalla vista PR]]DĆDWRLQFLPDDGXQDFROOLQDGDOOD quale si scorgono diversi kilometri della Costa degli Dei, dalla punta di Capo Vaticano a Tropea, e anche oltre. La semplicità di Elena e la sua capaFLW¢ GL DGDWWDUVL DG XQ DPELHQWH GLIĆcile le hanno permesso di integrarsi a Ricadi da una quindicina d’anni. Dopo aver vissuto per 23 anni a Vienna, dove ha conseguito una Laurea in Agraria e un Dottorato di Ricerca in AgroMeteorologia, nonché una formazione post lauream in Psicologia Transpersonale, ha maturato l’esigenza di comprendere pag. 15 - marzo/aprile 2015 la crescita interiore delle persone attraverso la trasformazione personale e socio-culturale. La crescita parte dall’individuo il quale, in una fase di necessità, cerca l’integrazione collettiva attraverso l’inserimento in un gruppo, dove si instaurano UDSSRUWLGLĆGXFLDUHFLSURFL,SULQFLSDOL motivi di crescita individuale sono l’auWRVWLPDHODĆGXFLDYHUVRV«VWHVVLFKH FXOPLQDQR QHOOD ĆGXFLD UHFLSURFD LQ VLtuazioni di gruppo. Qui nasce il bisogno di creare degli VSD]LGHLSRVWLDQFKHQRQĆVLFLGRYHOH persone possono accedere a sé stesse in piena libertà. La Franzini sostiene questa idea attraverso l’Associazione di Formazione “Aura Sviluppo Sostenibile”, e lo fa stimolando ognuno a cercare la propria strada, senza imporre con logi- pag. 16 - marzo/aprile 2015 ca terapeutica una unica via di guarigione dai problemi della vita. Metaforicamente ci riferisce: “È come se io avessi un fuoco, la gente vede e viene a scaldarsi. Non sono io a chiamare le persone. Fino a qualche anno fa lo facevo, poi ho capito che non era il metodo giusto”. Chiunque può individuare un metodo per migliorare il proprio ego secondo le proprie necessità, ad esempio attraverso la meditazione individuale e di gruppo. Da qualche anno Elena ha attivato dei Workshop europei, a cadenza periodica, che rappresentano la migliore occasione per far incontrare le persone e predisporle all’apprendimento. Anche in questo ambito permane l’idea che non bisogna intimare a nessuno quale sia il modo migliore per nutrire le proprie visioni, ma almeno perseguire la via relazionale collettiva. A tal proposito, è in programma per il mese di settembre un Workshop che si terrà in Località Formicoli, dove sarà possibile raffrontarsi con persone di tutta Europa (e non solo) e condividere le proprie esperienze. Quando le chiediamo cosa pensa che non funzioni a Ricadi, riferendoci alle relazioni interpersonali, Elena preferisce guardare alle realtà che sono attive e funzionano, con quell’ottimismo che la contraddistingue. Si riferisce alle associazioni giovanili e, più in generale, a tutte quelle organizzazioni che puntano alla valorizzazione del territorio, dal momento che crede che gli individui i quali ricercano la propria armonia la debbano trovare in primo luogo con la natura. Ed in tutto ciò, lei ha trovato la sua armonia vivendo in un luogo privo di contaminazioni, a stretto contatto con le cose più care. Oltre alla sua attività di formatrice, Elena nutre la passione per l’agricoltura I Ricad nforma www.twitter.com/ricadinforma biologica. Coltiva un piccolo orto, nonostante ritenga che non sia il suo forte. Inoltre possiede un uliveto con diverse centinaia di piante, dal quale ogni anno riesce a produrre un olio biologico extravergine. La particolarità di tutto ciò sta nel fatto che le olive sono raccolte a mano ad una ad una e, in tempi record, vengono frante presso un frantoio di sua proprietà, adiacente all’uliveto stesso. Più kilometro zero di così? ricadesi fuori ANNA MARIA SCHIARITI di Alessandro Giuliano Per la rubrica “Ricadesi fuori”, dedicata ai ricadesi residenti in altri paesi d’Italia o del mondo, intervistiamo Anna Maria Schiariti. Originaria di Ricadi, nata in Via Commercio, risiede a Milano da molti anni dove svolge l’attività di docente presso il Liceo Artistico “Boccioni di Milano, dopo essersi formata presso la prestigiosissima Accademia di Belle Arti “Brera”. Abbiamo scelto di intervistarla per cogliere il suo punto di vista, da ricadese residente lontano dalla sua realtà d’origine e conoscere la sua storia attraverso domande a cui ha risposto con molta disponibilità e spontaneità. Anna Maria Schiariti, lei ha origini ricadesi, vuole raccontarci la sua storia? Quali ricordi ha del suo paese di origine? Premetto che la mia emigrazione si può considerare di seconda generazione, sebbene io sia nata a Ricadi, già ad un anno vivevo a Milano. Il trasferimento dei miei genitori fu dovuto alla mancanza di lavoro (mio padre non trovava un lavoro adeguato ai suoi studi di ragione- ria), mentre mia madre già insegnava da alcuni anni. La sensazione che ho provato? Non dovrebbe essere stata positiva, perché mia madre mi raccontava che da bambina super nutrita (nata già sovrappeso) quale ero, smisi improvvisamente di mangiare. I miei ricordi della terra natia si possono considerare quasi esclusivamente quelli del periodo estivo. Ho ricordi delle meravigliose estati da bambina nella casa dei nonni nella quale ero nata. Rispetto alla vita che si faceva a Milano, chiusi in un appartamento con unico sfogo un balcone ed il giardinetto sotto casa, mi sembrava un paradiso. Non solo per il mare, anche la campagna GLHWURODFDVDJOLDOEHULGLĆFRHJOLXOLYL i gelsi ed i mandorli… la frutta mangiata appena raccolta… tutto questo mi ricorda le lunghe giornate estive trascorse con fratelli, cugini ed amici. Ma il mare… la sabbia bianca, l’acqua trasparente che sembrava di poterla bere, i profumi delle alghe, della salsedine… come dimenticarli! Purtroppo oggi le spiagge (soprattutto in luglio ed agosto) sono irriconoscibili, sporche e puzzolenti, così come il mare. Crede che la causa dell’emigrazione di oggi sia esclusivamente economica? Credo che mentre 50 anni fa la causa fosse esclusivamente di natura econo- condividi con #ricadinforma I Ricad nforma da all’abbandono e alla desolazione. Sicuramente la causa principale è il continuo “esodo” delle nuove generazioni. Come si immagina che sia il futuro demograĆco del nostro comune? 6XO IXWXUR GHPRJUDĆFR GHO FRPXQH non riesco a fare previsioni, forse perché non sono sul posto anche nel periodo invernale. Quello che io vedo è l’estate, anche troppo movimentata ed affollata per quella che è l’estensione del territorio, c’è persino una manifestazione di spettacoli teatrali di alto livello. I ragazzi, almeno in quel periodo, se vogliono trovano un lavoretto. Quello che servirebbe, oltre al sostegno al lavoro magari cooperativo, sono maggiori servizi: dal trasporto pubblico, ai cinema, ai teatri, ai circoli culturali, agli eventi di interesse almeno nazionale. mica, oggi il discorso è un po’ diverso. In questo periodo di crisi economica a livello mondiale, il lavoro non è più garantito in nessun luogo. Forse, però, oggi si è aggiunto un fattore culturale. I giovani, nonostante la globalizzazione, sentono una specie di “chiusura” culturale, ancora non risolta. C’è, mi pare, una visione molto miope delle cose, a partire dal turismo, ad esempio, che ad oggi è la risorsa economica maggiore. Trovo che non ci sia una visione ampia del territorio, che consideri i servizi comuni e che sia rispettosa dell’ambiente. Sembra che gli unici problemi siano a livello individuale ed appunto limitati al riempirsi OH WDVFKH DEEDVWDQ]D LQ IUHWWDð ĆQFK« dura la pacchia... (con le ovvie eccezioni, naturalmente… molto poche). Ancora oggi molti ragazzi partono per nuove mete. Regioni d’Italia e del mondo dove potersi affermare. A suo avviso, quali sono i limiti del nostro territorio? I ragazzi, oggi (ho un esempio in famiglia: laurea con 110 e lode in Ingegneria a Cosenza, dottorato a Londra), scelgono di affermarsi in altri Stati, perché in tutta Italia i problemi culturali sono simili ed anche quelli di corruzione e concussione. Oggi molti paesi sembrano in pre- Quali maggiori differenze ha riscontrato tra la realtà ricadese e quella in cui vive attualmente? Se ne avesse la possibilità tornerebbe a risiedere a Ricadi? Le differenze fra la realtà in cui vivo e Ricadi si evincono da quanto ho scritto sopra. Se avessi un lavoro e risolvessi alcuni problemi di famiglia, forse ritornerei, certamente è un pensiero realizzabile una volta in pensione, avendo la possibilità di vivere, per periodi dell’anno, in luoghi diversi a seconda delle esi- pag. 17 - marzo/aprile 2015 genze. Aggiungo che negli ultimi anni ho notato un certo fermento culturale, come il vostro giornale, ad esempio. Mi auguro che si possa sviluppare con il sostegno delle Istituzioni e di tutti. attività commerciali CATALDO CALABRETTA, UN VITICOLTORE CALABRESE di Fabrizio Giuliano Per la rubrica che ci porta a scoprire le aziende e le attività commerciali della nostra zona o della nostra regione, in questo numero abbiamo deciso di fare un salto virtuale a Cirò Marina, per capire come lavora ed opera l’azienda vinicola “Cataldo Calbretta Viticoltore”. I Calabretta sono una famiglia di viticoltori da ben quattro generazioni e di recente, per dare nuovo input alla produzione e rilanciare il marchio vinicolo, hanno rinnovato i vigneti, continuando a coltivare il vitigno Gaglioppo su terreni collinari. Cataldo Calabretta Viticoltore coltiva a Cirò le proprie vigne secondo i dettami dell’agricoltura biologica, praticando una viticoltura legata alla tradizione, nessun diserbante nei vigneti, lavorazione del terreno con l’aratro, zappatura manuale delle viti, interramento del favino da sovescio, utilizzo di solo zolfo LQSROYHUHSHUODGLIHVDĆWRVDQLWDULDUDFcolta delle uve manuale in cassetta. In cantina l’azienda ha inoltre recuperato le vecchie vasche in cemento, ottiPHSHUOèDIĆQDPHQWRGHOYLQR&LU´4XL le uve diraspate seguono lunghe macerazioni sulle bucce e non si utilizzano I Ricad nforma pag. 18 - marzo/aprile 2015 lieviti selezionati o attivanti di fermentazione, utilizzando dosi molto basse di VROĆWL I vitigni, che hanno dai 5 ai 40 anni, impiantati in azienda sono: Gaglioppo (80%), Alicante (10%), Ansonica (7%) e Malvasia (3%). Una produzione vinicola che regala bottiglie uniche in cui c’è dentro tutto il gusto della Calabria del vino. Prodotti dunque 100% “made in Calabria”, che meritano di essere scoperti e di essere promossi ai numerosi turisti che cercano nelle loro vacanze anche di scoprire gusti e odori che solo la nostra terra sa regalare. Per informazioni su prenotazioni prodotti o escursioni in azienda: Cirò Marina - via Mandorleto, 47 88811 (KR) - Tel. 392.3418219 - www.cataldocalabretta.it - [email protected]. [email protected] (www.prontoestate.it) – per permettere la consultazione della guida online o scaricarne il pdf sul proprio pc, smartphone o tablet – ma ha anche da un folto gruppo di fans sui Social Network di Fabrizio Giuliano dove gli utenti sono invitati a scambiare opinioni e informazioni. PRONTO ESTATE TROPE-CAPO VATICANO è la guida turistica e culturale, itinerante e tascabile, economica e pratica del comprensorio di Tropea e Capo Vaticano. Pubblicata per la prima volta nel 2010 è divenuta il principale riferimento editoriale della zona dal punto di vista tuPronto Estate, dunque, giunta ormai ristico. Anche quest’anno tante novità al 6° anno di pubblicazione, scalda i moe conferme: le 5 lingue (l’italiano, l’in- tori per la prossima stagione estiva. Per glese, il tedesco e poi anche il francese aumentare il senso di partecipazione e ed il russo), 120 pagine (invece di 112), far sentire Pronto Estate sempre più viOHPDSSHIRWRJUDĆFKHGLWXWWDOD&RVWD cina alla gente, Pubblicom e Meligrana, degli Dei, la consegna porta a porta ideatori della rivista, hanno indetto per gratuita di ben 5000 copie a Tropea e il secondo anno consecutivo il contest Capo Vaticano in esercizi commerciali e IRWRJUDĆFR GDO WLWROR ê352172 (67$abitazioni private, il formato più grande TE 2015... FALLA TU! - Scatti e momen(17×24 cm) per fornire sempre più indi- ti del comprensorio Tropea-Capo Vaticazioni e informazioni utili circa le cose cano”. da fare, da comprare e da assaggiare sul MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE. territorio ma anche gli sport praticabili Per partecipare al Contest basta inviae i posti o gli avvenimenti da non perde- re max 5 foto entro il 30 aprile 2015 a re nella stagione estiva. LQIR#PHOLJUDQDHGLWRUHFRP VSHFLĆFDQLa rivista (tiratura cartacea 17.000 do i contatti (Nome, Cognome, Indirizcopie) è supportata da un sito Internet zo, E-mail, Numero di telefono), “l’auto- turismo PRONTO ESTATE 2015... FALLA TU! visita anche www.tropeainforma.it rizzo al trattamento dei dati personali in base all’Art.13 del D.Lgs 196/2003” – solo per contatto in merito al Contest – e la dichiarazione di “accetto il Regolamento del CONTEST FOTOGRAFICO PRONTO ESTATE 2015… FALLA TU!”. L’autore, inviando le foto e accettando il Regolamento, autorizza in caso di vincita o segnalazione speciale l’uso delle foto spedite su Pronto Estate 2015 per copertina o interni a titolo gratuito nelle modalità che la redazione riterrà più opportune – previa citazione dello stesso autore sulla rivista – e dichiara che le foto sono inedite, che è l’unico autore delle stesse e che ha tutte le facoltà necessarie per partecipare al Contest in base al Regolamento dello stesso. TEMA DELLE FOTO. Le foto debboQRUDIĆJXUDUHVFRUFLGLSDHVHSDHVDJJL (marini o collinari), enogastronomia, feste, eventi culturali o sportivi relativamente ai paesi di Joppolo, Spilinga, Ricadi, Tropea, Parghelia, Zambrone, Briatico, Drapia. VINCITORI E PREMI. Vinceranno le 9 foto che saranno valutate, a suo insindacabile giudizio dalla redazione di Pronto Estate, più espressive, autentiche e uniche a trasmettere le emozioni del territorio. Le stesse saranno apposte in copertina. I nomi verranno citati nel colophon della rivista. Tutti i vincitori otterranno visibilità personale sui social network Pronto Estate. Ai 9 vincitori verrà recapitato inoltre un plico contenente 25 copie di Pronto Estate 2015 e dei gadget a sorpresa. Le foto più belle che non rientreranno nelle 9 vincenti possono ricevere una “segnalazione speciale” ed essere poste in una delle pagine all’interno della rivista. Anche in questo caso i nomi verranno citati nel colophon della rivista. I Ricad nforma pag. 19 - marzo/aprile 2015 Per info su prenotazioni spazi pubbli- Loco Capo Vaticano. Intendiamo mettere a disposizione la citari: 3476035518 - 3899296009. sede della Pro Loco ai giovani perché absocietà biano un luogo dove potersi incontrare, aggregare e promuovere iniziative ed intendiamo mettergli a disposizioni gli strumenti per dar voce alle loro esigenze e supportare le loro idee; vorremmo di Romina Vietti inoltre cercare di creare un calendario comune con tutte le Associazioni preDopo le numerose iniziative organizsenti sul territorio e creare una Consulta zate in occasione delle festività natalidelle Associazioni perché si sa che l’uniozie, del Carnevale e della Santa Pasqua, ne fa la forza e riteniamo che sia il miglior che hanno visto grande partecipazione modo per dare voce al nostro Territorio. da parte dei cittadini di tutto il comune Ricordiamo che la Pro Loco è di tutti di Ricadi, tante sono le idee e le iniziatie per tutti e vi invitiamo a partecipare ve che questo Direttivo sta cercando di alla vita dell’Associazione per l’orgoglio portare avanti a favore del territorio e di d’appartenenza a questo meraviglioso tutti cittadini. territorio. Siamo consapevoli che per poter raggiungere gli ambiziosi obbiettivi che ci RICADINFORMA VLDPR SUHĆVVDWL ª GL IRQGDPHQWDOH LPportanza la partecipazione di tutti alla Bimestrale gratuito di informazione indipendente Autorizzazione dei Tribunale di Vibo Valentia vita della Pro Loco. n. 1/2013 del 14 gennaio 2013 Ci piacerebbe riuscire a coinvolgere i Anno 3 - n. 2 - marzo/aprile 2015 Chiuso in redazione il 31 marzo 2015 più giovani e, a tal proposito, con l’aperTiratura uscita 2000 copie tura del nuovo tesseramento per l’anno [email protected] | www.ricadinforma.it 2015 si è deciso di istituire la Tessera Giovani con una quota associativa di soli Direttore responsabile: Francesco Apriceno € 15,00 per dare modo a tutti i ragazzi Direttore editoriale: Giuseppe Meligrana di potersi associare e partecipare attivamente alla vita dell’Associazione Pro Ricadinforma è un progetto di: I PROPOSITI DELLA PRO LOCO Fabrizio Giuliano, Giuseppe Meligrana e Fabio Muzzupappa Proprietà letteraria riservata. È vietata la copia totale o parziale di foto o articoli pubblicati sul bimestrale senza citarne l’autore e la fonte. La collaborazione è da intendersi a titolo gratuito e a scopo divulgativo. Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità: PUBBLICOM Sas Via Provinciale, snc 89866 Capo Vaticano di Ricadi (VV) Cell. 3476035518 - 3899296009 www.pubblicom.biz [email protected] Stampa: Romano Arti GraĆche - Tropea Prosciutto Cotto Conad “Freschi e Convenienti” gr. 120 Yogurt “i Cremosi” Conad - Vari Gusti gr. 125 x 2 Pane Bianco Conad “Morbido a fette” gr. 400 Fette Biscottate Dorate Conad gr. 315 - 40 fette €1,90 €0,64 €0,70 €0,95 Frollini Conad “con Ganelli di zucchero” “con Uova” - “con Panna” gr. 350 €0,90 Via Provinciale snc, Santa Domenica di Ricadi (VV) - Tel. 0963 669824 Via Castello 27, Nicotera (VV) - Tel. 0963 81060