COMUNE DI SANTO STEFANO DI MAGRA PROVINCIA DELLA SPEZIA PROGETTO COLORE Legge Regionale 5 agosto 1987 n. 25 e ss. mm. e ii. -ooOooANALISI MINERALOGICO – PETROGRAFICA DI INTONACI Sono state eseguite analisi mineralogico-petrografiche su campioni di intonaco prelevati dalle facciate di diversi edifici allo scopo di caratterizzare gli intonaci attraverso la definizione del tipo di impasto utilizzato per la fabbricazione delle malte, definire le stratigrafie degli strati pittorici e i pigmenti utilizzati, nei limiti delle metodologie analitiche applicate, per ottenere informazioni utili per l’attuazione del Progetto Colore. Per il presente studio sono state applicate tecniche analitiche in microscopia ottica condotte mediante stereomicroscopio e microscopio polarizzante per l’esame di sezioni lucide trasversali e di sezioni sottili. La terminologia adottata nelle seguenti descrizioni e le procedure di analisi seguono le raccomandazioni NORMAL 12/83, 13/83, 14/83 e 19/85. Nella documentazione fotografica: MOLP = microscopio ottico in luce polarizzata; N// = Nicols paralleli; NX = Nicols incrociati. I colori sono stati determinati mediante analisi comparativa a vista con campionario colori N.C.S. (Natural Color System), sistema logico di ordinamento dei colori che si basa sul modo in cui questi vengono percepiti. Con N.C.S. si è in grado di codificare i 10 milioni di colori che l’occhio umano distingue. Ogni colore può essere identificato da una notazione N.C.S. esatta. Nella notazione N.C.S. XXYY AXXB, XXYY (due coppie di numeri che esprimono valori percentuali) indica la nuance, cioè il grado di somiglianza con il nero (S) e con la massima cromaticità (C). In questo caso la nerezza (S) è del XX% e la cromaticità (C) è del YY%. La tonalità AXXB indica la somiglianza in percentuale del colore a due colori elementari A e B (questi possono essere G green-verde, Y yellow-giallo, R redrosso, B blue-blu) in questo caso, AXXB indica un A con un XX% di B. I colori grigi neutri sono privi di tonalità (hanno quindi cromaticità uguale a 0) e sono determinati solo dalla nuance seguita da N, in quanto colore neutro. 0300-N è il bianco, seguito da 0500-N, 1000-N, 1500-N, ecc. fino al 9000N, che è il nero. La lettera S che precede la notazione NCS completa (S XXYY-AXXB) significa che il campione NCS è Standard e fa parte di NCS Edition 2. 1 Sono stati selezionati dieci campioni i cui esami permettono di sviluppare le seguenti considerazioni generali sugli intonaci e strati pittorici. L’esame mineralogico-petrografico effettuato sui frammenti di intonaco pervenuti hanno messo in evidenza differenze nel tipo di legante utilizzato, nella granulometria e nel grado di selezionamento dell’inerte e, infine, nei rapporti inerte/legante. Per quanto riguarda la composizione dell’inerte sono state osservate leggere variazioni tra un campione e l’altro, ma, nel complesso, si può ipotizzare la provenienza delle sabbie dalla stessa area di approvvigionamento. Si tratta in tutti i casi, di sabbie di origine fluviale a composizione quarzoso-silicatica. I granuli costituenti l’inerte sono dati da frammenti di rocce la cui composizione rispecchia con buona approssimazione le litologie della zona. Ai fini di una progettazione del Piano del Colore, si ritengono maggiormente significative le differenze riscontrate nel tipo di legante impiegato. A tale scopo si possono suddividere i campioni esaminati in tre gruppi: 1. legante a base di malte bastarde: calce + piccola percentuale di cemento. Tale gruppo di intonaci può essere datato a un periodo non precedente al 1844, quando fu prodotto il primo legante con caratteristiche analoghe agli attuali cementi. Se si suppone poi la provenienza esclusivamente italiana dei materiali, per i costi probabilmente inferiori, si ricorda che nel 1892 venne prodotto per la prima volta in Italia il cemento portland. 2. legante a base di calci con deboli proprietà idrauliche. Anche per quanto riguarda la datazione di tali materiali si può ipotizzare un periodo non precedente al 1800. A questo secolo si può far risalire la fabbricazione industriale e lo studio dei leganti idraulici in maniera scientifica, sebbene il primo brevetto di calce idraulica risalga al 1796, dovuto all’inglese Parker. 3. legante a base di calce aerea. In questo caso non si può fornire alcuna indicazione circa il periodo di messa in opera. Comunque, la quasi totale assenza di calcinaroli può suggerire l’impiego di calci preconfezionate. Si può far riferimento alla messa in opera di tali intonaci in epoca moderna, successivo, cioè, al periodo in cui le tecnologie di fabbricazione della calce prevedevano lo spegnimento in vasca attuato direttamente in cantiere. Di seguito si schematizzano i diversi colori esaminati. AZZURRI In tutti i casi osservati questo colore è stato ottenuto utilizzando un pigmento blu sintetico applicato a calce. Presumibilmente si tratta di blu di cobalto, ma per la determinazione esatta occorrono altre metodologie analitiche, pigmento molto stabile sia alla luce solare sia agli ambienti acidi e alcalini e la cui fabbricazione è posteriore al 1800. La calce è stata utilizzata sia come legante sia per schiarire la tonalità di blu. GIALLI Questo colore è stato ottenuto in genere con l’impiego di un pigmento a base di idrossidi di ferro e 2 calce (pigmenti utilizzati in tutte le epoche). In alcuni casi è stato impiegato un pigmento giallo sintetico (probabilmente giallo di cromo, la cui fabbricazione è posteriore al 1800). ROSSI Per quanto riguarda questo colore sono state osservate diverse tipologie, a seconda anche della tonalità di rosso che si voleva ottenere: 1. a base di terra rossa, nero di carbone e calce; 2. a base di terra rossa, nero di carbone e calce con dispersi granuli di pigmenti blu e verde di origine sintetica, sicuramente databili a partire dal 1800; 3. ematite e nero di carbone applicato a tempera; 4. ematite e calce. La calce è stata impiegata sia per la sua funzione legante sia, addizionata in diverse proporzioni, per ottenere diverse tonalità di rosso (più o meno chiaro). I campioni selezionati hanno fornito una serie di dati che possono essere riassunti e sintetizzati per i diversi strati, per brevità espositiva, in virtù di una discreta omogeneità di risultati. Stratigrafia e caratterizzazione del materiale ARRICCIO I risultati sono pressoché omogenei. L’impasto è generalmente confezionato utilizzando un legante a base di calce idraulica e un inerte costituito da una sabbia quarzoso-silicatica di origine alluvionale. Il rapporto legante/aggregato apprezzabile visivamente è di circa 1:2. L’aggregato risulta scarsamente selezionato con granulometria equivalente a quella di una sabbia medio fine (0-1 mm con granuli di dimensioni intorno a l,5 mm). INTONACO L’impasto è confezionato utilizzando un legante diversificato a base di calce aerea, calce aerea e cemento, calce idraulica e un inerte costituito da una sabbia quarzoso-silicatica di origine alluvionale. Il rapporto legante/aggregato apprezzabile visivamente varia da circa 1:4 nel caso di malta di calce aerea a 1:3 per malte idrauliche e bastarde. L’aggregato risulta generalmente ben selezionato con granulometria equivalente a quella di una sabbia fine (0-0,5 mm) o medio fine (0-1,5 mm). FINITURA I risultati sono pressoché omogenei. L’impasto è generalmente confezionato utilizzando un legante a base di calce idraulica e un inerte costituito da una sabbia quarzoso-silicatica di origine alluvionale. Il rapporto legante/aggregato apprezzabile visivamente è di circa 1:4. L’aggregato risulta scarsamente selezionato con granulometria equivalente a quella di una sabbia fine (0-0,5 mm con granuli allungati con dimensioni intorno a 1-1,5 mm). 3 Si riportano di seguito le schede analitiche relative a due campioni significativi tra i dieci eseguiti. Campione n.3 edificio 74 Tipologia di campione: frammento di intonaco costituito da 1 strato, con spessore pari a 6- 7 mm. Presenta pellicole pittoriche a vista di colore rosso. foto 1: campione 3 - macrofotografia (scala millimetrica) - osservazione in sezione lucida trasversale ARRICCIO (strato 1 – spessore 3-4 mm) L’impasto è stato confezionato utilizzando un legante a base di calce idraulica e un inerte costituito da una sabbia quarzoso-silicatica di origine alluvionale. Il rapporto legante/aggregato apprezzabile visivamente è di circa 1:2. L’aggregato risulta scarsamente selezionato con granulometria equivalente a quella di una sabbia fine (0-1 mm con granuli di dimensioni intorno a l,5 mm). FINITURA (strato 2 – spessore 3-4 mm) L’impasto è stato confezionato utilizzando un legante a base di calce idraulica e un inerte costituito da una sabbia quarzoso-silicatica di origine alluvionale. Il rapporto legante/aggregato apprezzabile visivamente è di circa 1:4. L’aggregato risulta scarsamente selezionato con granulometria equivalente a quella di una sabbia fine (0-0,5 mm con granuli allungati con dimensioni intorno a l1,5 mm). COLORE (strato 3 – spessore 200-500 µm) 4 ROSSO - pigmento a base di ossidi di ferro, nero di carbone, a cui è stato addizionato un pigmento verde e del pigmento blu sintetico, la cui identificazione richiede altre metodologie analitiche. Tali pigmenti sono stati aggiunti probabilmente per ottenere la particolare tonalità di rosso. foto 2: campione 3 - fotomicrografia al MOLP in luce trasmessa, NX, 32x - tessitura dello strato di arriccio foto 3: campione 3 - fotomicrografia al MOLP in luce trasmessa, NX, 32x - tessitura dello strato di finitura 5 Dati analitici STRATO 1 Descrizione macroscopica aspetto dimensionale: arenaceo; aspetto strutturale: stesura uniforme; colore: fondo bianco con punteggiatura in prevalenza sul grigio; coesione: friabile. Descrizione microscopica Aspetto micromorfologico morfologia aggregati: la carica inerte è costituita da granuli a contorno arrotondato con prevalentemente sfericità media; gli elementi risultano con distribuzione omogenea; addensamento: Medio, la percentuale dei clasti rispetto al totale del campione è stimabile intorno al 30%; granulometria aggregati: gli aggregati sono scarsamente classati ed evidenziano le seguenti classi granulometriche: rari elementi arenaceo molto grossolano (2-1 mm); arenaceo grossolano (1-1/2 mm); arenaceo medio (1/2-1/4 mm); arenaceo fine (1/4 -1/8 mm); arenaceo molto fine (1/8 -1/16 mm); siltoso grossolano (1/16 -1/32 mm) Caratterizzazione fisica e mineralogico-petrografica natura del legante: legante a base di calce idraulica; presenta struttura omogenea e tessitura micritica (<4µm) omogenea; sono state osservate alcune plaghe isotrope di non chiara natura che suggeriscono trattarsi di materiale a comportamento pozzolanico; natura degli aggregati: composizione mineralogica e petrografica in ordine di abbondanza decrescente (stima visiva): • quarzo, mono e policristallino • arenarie • argilloscisti • serpentiniti • calcite • plagioclasi • calcari micritici • marmo • diaspro • miche. porosità dell’impasto: prevalentemente di origine primaria di tipo intergranulare da matrice dovuta a bollosità, rare microfessurazioni intergranulari derivate da degrado; la percentuale dei pori rispetto al volume della malta è stimabile attorno a valori inferiori al 5%. STRATO 2 Descrizione macroscopica aspetto dimensionale: arenaceo; aspetto strutturale: stesura uniforme; colore: fondo bianco con 6 punteggiatura in prevalenza sul grigio; coesione: friabile. Descrizione microscopica Aspetto micromorfologico morfologia aggregati: la carica inerte è costituita da granuli a contorno arrotondato con prevalentemente sfericità media. Gli elementi risultano con distribuzione omogenea; addensamento: alto, la percentuale dei clasti rispetto al totale del campione è stimabile intorno al 50%; granulometria aggregati: gli aggregati sono scarsamente classati ed evidenziano le seguenti classi granulometriche: rari frammenti arenaceo grossolano (1-1/2 mm); arenaceo medio (1/2-1/4 mm); arenaceo fine (1/4 -1/8 mm); arenaceo molto fine (1/8 -1/16 mm); siltoso grossolano (1/16 -1/32 mm) Caratterizzazione fisica e mineralogico-petrografica natura del legante: legante a base di calce idraulica; presenta struttura omogenea e tessitura micritica (<4µm) omogenea; natura degli aggregati: composizione mineralogica e petrografica in ordine di abbondanza decrescente (stima visiva): • quarzo, mono e policristallino • arenarie • argilloscisti • serpentiniti • calcite • plagioclasi • calcari micritici • marmo • diaspro • miche. porosità dell’impasto: prevalentemente di origine primaria di tipo intergranulare da matrice dovuta a bollosità, rare microfessurazioni intergranulari derivate da degrado; la percentuale dei pori rispetto al volume della malta è stimabile attorno a valori inferiori al 5%. 7 Campione n. 8 edificio 108 Tipologia di campione: Residui di strati pittorici, spessore complessivo intorno a 2-3 mm. foto 4: campione 8 - macrofotografia (scala millimetrica) - osservazione in sezione lucida trasversale INTONACO (strato 1 – spessore 2-3 mm) L’impasto è stato confezionato utilizzando un legante a base di calce aerea e un inerte costituito da una sabbia quarzoso-silicatica di origine alluvionale. Il rapporto legante/aggregato apprezzabile visivamente è di circa 1:4. L’aggregato risulta ben selezionato con granulometria equivalente a quella di una sabbia fine (0-0,5 mm). COLORE (strato 2 – spessore 0,5-1 mm) BIANCO – a base di calce; GIALLO CHIARO – a base di calce pigmentata con idrossidi di ferro. Dati analitici STRATO 1 Descrizione macroscopica aspetto dimensionale: arenaceo; aspetto strutturale: stesura uniforme; colore: fondo bianco con punteggiatura dal bruno al grigio; coesione: friabile. Descrizione microscopica Aspetto micromorfologico morfologia aggregati: la carica inerte è costituita da granuli a contorno arrotondato con prevalentemente sfericità media; gli elementi risultano con distribuzione omogenea; addensamento: 8 alto, la percentuale dei clasti rispetto al totale del campione è stimabileintorno al 50%; granulometria aggregati: gli aggregati sono ben classati ed evidenziano le seguenti classi granulometriche: arenaceo medio (1/2-1/4 mm); arenaceo fine (1/4 -1/8 mm); arenaceo molto fine (1/8 -1/16 mm); siltoso grossolano (1/16 -1/32 mm) Caratterizzazione fisica e mineralogico-petrografica natura del legante: legante a base di calce aerea; presenta struttura omogenea e tessitura micritica (<4µm) omogenea; natura degli aggregati: composizione mineralogica e petrografica in ordine di abbondanza decrescente (stima visiva): • quarzo, mono e policristallino • argilliti • marne • calcite • serpentiniti porosità dell’impasto: prevalentemente di origine primaria di tipo intergranulare da matrice dovuta a bollosità, rare microfessurazioni intergranulari derivate da degrado; la percentuale dei pori rispetto al volume della malta è stimabile attorno a valori inferiori al 5%. 9