progetti Giorgio F. Brambilla Rossella Moioli L’idea forte del progetto viene fornita dalla morfologia del sito su cui sorgono le otto cellule abitative. È una zona di campagna, alla periferia di Noceto, caratterizzata dal letto sinuoso di un corso d’acqua e da un percorso rurale rettilineo che collega due zone dell’abitato urbano. Ed è proprio questa strada di campagna che diventa l’asse principale attorno al quale si è sviluppato il complesso residenziale, che si impone sul paesaggio con la sua recinzione compatta in muratura lungo tutto il perimetro. Si ha l’impressione di imbattersi in una costruzione fortificata e serrata, senza guido canali Case con patio a Noceto Planimetria generale e localizzazione nel territorio. Fotografie Alessandro Romagnoli Alberto Castagna Paolo Vincenzo Genovese aperture verso l’esterno; ma varcando la soglia d’ingresso si avverte la complessa articolazione degli spazi, sia comuni che privati. Il percorso pedonale centrale rettilineo crea un effetto prospettico molto marcato, ulteriormente enfatizzato da un pergolato ottenuto con una serie ritmica di travi,che collega la sommità degli edifici prospicienti, le cui ombre disegnano le campate di un porticato virtuale. Le unità abitative, quattro per lato, sono disposte a schiera, con una planimetria ad “H”.Il nucleo residenziale,composto da due ali distinte, connesse da un elemento rettangolare trasversale, in modo che all’occorrenza se ne possano ricavare due alloggi indipendenti distribuiti su due livelli, è caratterizzato da un’area interna scoperta, il patio, che permette allo spazio esterno e allo spazio interno di compenetrarsi creando nuove possibilità compositive. In realtà questa situazione compare in 246 ogni cellula abitativa per ben tre volte: il patio di ingresso, a cui si accede da un doppio cancello che permette di rendere autonome le due ali dell’edificio; un patio più piccolo, collegato al primo e su cui prospettano due locali, ed un terzo che si trova in una zona di disimpegno. In ognuno di questi casi il patio assume una funzione diversa: costituisce, ad esempio, un luogo di mediazione tra la parte pubblica e la parte privata, oppure dilata la superficie dei locali che vi si affacciano ed infine sostituisce un vestibolo diventando una fonte di luce. Nel progetto si assiste ad una continua contrapposizione di termini, dal generale al particolare. All’estrema chiusura verso l’esterno si contrappone la dinamica articolazione dello spazio racchiuso dal perimetro; la rigida simmetria delle due schiere di abitazioni è contrastata dalla libertà della distribuzione interna, e così via fino all’uso dei materiali:l’effetto compatto della muratura in mattoni e l’inconsistenza delle grandi finestre a nastro, montate su esili infissi in ferro. Ultimo aspetto degno di nota, ma non per questo meno importante, è l’uso della luce; i volumi certo sono definiti dal limite fisico delle pareti, ma sembrano svincolarsene grazie ad un intreccio di pieni e di vuoti e alla luce che,con le sue variazioni di intensità,mette in risalto le diverse valenze di uno stesso spazio. Per ottenere ciò, oltre alle aperture sugli ambienti esterni, giardino e patio, i locali sono illuminati dall’alto tramite lunghe e strette fenditure,attraverso le quali la luce si diffonde ed evidenzia la tessitura regolare della muratura in mattoni. Il tema dello spazio collettivo è stato qui interpretato come fattore opposto, o meglio subordinato,all’esigenza di isolamento di ogni singolo alloggio. La tipologia a schiera non sempre permette di realizzare questa condizione, basandosi sulla ripetizione di moduli che possiedono diverse parti in comune; in questo caso si è cercato di rendere le residenze COS TRUIRE IN L ATERIZIO 64 Vista prospettica del complesso residenziale. il più possibile svincolate l’una dall’altra, quasi come se si trattasse di ville singole. Ciò non significa che il progetto manchi di unità compositiva;entrambi i prospetti sono scanditi da elementi modulari; ad esempio gli alti setti in muratura che, posti ad intervalli regolari come a segnare il passo di un portico, spezzano la linearità dei fronti sud e nord. I progettisti, inoltre, hanno dimostrato una particolare attenzione al contesto sia ambientale che storico scegliendo di realizzare un intervento che si estende orizzontalmente sul territorio e che,anche se non intenzionalmente, richiama le proporzioni e le tonalità cromatiche del paesaggio agrario. ¶ Fronte nord ripreso dalla campagna circostante. Ingressi secondari alle due unità abitative adiacenti. Planimetria delle otto unità abitative in cui risalta la distribuzione simmetrica degli alloggi. 248 COS TRUIRE IN L ATERIZIO 64 249 PROGETTI Scorci particolari dai quali emerge la cura posta nei dettagli. Piante del piano terra e del primo piano con un’indicazione di arredo. 251 PROGETTI Vetrata verticale a tutta altezza. Doppia entrata all’unità abitativa sottolineata dalla presenza del setto murario. Percorso pedonale centrale. Fronte ovest. Patio d’ingresso. 252 COS TRUIRE IN L ATERIZIO 64 253 PROGETTI