Numeri con riga e compasso Costruzione di insiemi numerici con riga e compasso Laura Citrini Data una retta, e fissati sulla retta due punti arbitrari O e U, se fissiamo come unità di misura per le lunghezze la lunghezza del segmento OU sappiamo che c'è corrispondenza biunivoca tra l'insieme R dei numeri reali e i punti della retta, se assegniamo ad ogni punto della retta che stia dalla stessa parte di U spetto a O, la sua distanza da O (nell'unità di misura scelta) ed ad ogni punto dell'altra parte l'opposto della sua distanza. Abbiamo costruito un sistema di scisse sulla retta. Supponiamo dunque che i dati iniziali siano due punti distinti del piano, che chiamiamo O e U. Costruiamo la retta x passante per O e U; quali sono i punti della retta che possono essere costruiti con riga e compasso? Se assegniamo al punto O il numero 0 e al punto U il numero 1, abbiamo detto che ogni punto della retta x è in corrispondenza biunivoca con un numero reale, la sua coordinata (ascissa) sulla retta; il problema può dunque essere enunciato in termini algebrici: quali sono i numeri reali che sono in corrispondenza biunivoca con l'insieme E dei punti di x costruibili elementarmente, cioè con riga e compasso? Cerchiamo ora di caratterizzare l'insieme E. Innanzitutto osserviamo che l'insieme degli interi relativi è elementare. Infatti con il compasso di apertura UO, possiamo riportare il segmento di lunghezza 1 tante volte quante vogliamo sia dalla parte di U, ottenendo tutti i numeri interi positivi, sia dalla parte di O, ottenendo tutti i numeri interi negativi. Inoltre anche l'insieme dei numeri razionali è elementare. 1 Infatti: per ogni numero naturale n, è possibile costruire elementarmente il punto di coordinata ; si n tratta di dividere il segmento OU in n parti uguali. Esistono due costruzioni alternative, entrambe ottenute mediante l’applicazione del teorema di Talete. Per la prima, si consideri una semiretta di vertice O e distinta da OU e si riportino su di essa col compasso n punti equidistanti B1 , B2, , Bn. Si congiunga U con Bn e si traccino le parallele alla retta UBn per i punti B 1, B2, , Bn-1, che intersecano OU in Q=A1, A2 , , An -1. Poiché le lunghezze dei segmenti OB1, B1 B2, , Bn-1Bn sono uguali per costruzione, per il teorema di Talete sono uguali 1 anche OA1, A1A 2, , An-1An che quindi sono della lunghezza n unitaria OU . 1 Laura Citrini Numeri con riga e compasso La seconda costruzione è la seguente: si traccino la circonferenza di centro O e raggio OU, e la circonferenza di centro O e raggio OP, dove P è il punto di coordinata n; una semiretta qualsiasi di origine O, distinta da OU interseca le circonferenze tracciate rispettivamente nei punti U' e P'. Si congiunga U con P', e da U' si tracci la parallela alla retta UP'; questa interseca la retta OP in un punto Q; ____ 1 1 poiché OU ' OU OP OP ' , per il teorema di n n 1 1 Talete risulta OQ OU . Dunque Q è il punto di coordinata . n n Si noti che la seconda costruzione è molto più generale della prima (che è forse più intuitiva), perché non richiede che il punto P abbia coordinata intera, cioè calcola l'inverso di un numero qualsiasi, dato che non è neppure detto che OP e OU siano commensurabili. m 1 Possiamo ora costruire qualunque numero razionale : si costruisce il punto di coordinata , e lo si n n m m riporta con il compasso m volte dalla parte di U se > 0, dalla parte di O se <0. n n Dunque tutti i numeri razionali sono numeri elementari. Un altro modo di dimostrare che i numeri razionali sono numeri elementari è quello di dimostrare che con riga e compasso è possibile eseguire le quattro operazioni razionali, e cioè: dati due punti P e Q di coordinate p e q, è possibile costruire elementarmente i punti di coordinata p + q, p - q, p q, p/q. ADDIZIONE E SOTTRAZIONE. Dati i punti P e Q e l’origine O, si traccia la circonferenza di centro P e raggio OQ; questa interseca la retta x in due punti, di coordinate rispettivamente p+q e p - q. In altro modo, (utilizzando il punto medio di un segmento e la nozione di simmetria) si può mostrare p q che p+q è il simmetrico di O rispetto al punto medio tra P e Q (che ha ascissa ), mentre p - q è il 2 simmetrico di Q rispetto al punto medio tra O e P. MOLTIPLICAZIONE. Dati i punti P e Q (supponiamo per semplicità grafica di coordinate positive), si traccia una semiretta qualsiasi di origine O, e con il compasso si riportano su di essa i punti U' e Q' tali che OU' sia congruente a OU e OQ' a OQ. Dal punto Q' si traccia la parallela alla retta U'P, e questa, sempre per il teorema di Talete, interseca la retta x nel punto di coordinata pq. 2 Laura Citrini Numeri con riga e compasso Caso particolare di tale costruzione è la costruzione di p2: in questo caso basta pensare P = Q e procedere allo stesso modo (la seconda delle due figure). DIVISIONE. Dati i punti P e Q (supponiamo per semplicità di coordinate positive), si traccia una semiretta qualsiasi di origine O, e con il compasso si riportano su di essa i punti P' e Q' tali che OP' sia congruente OP e OQ' a OQ. Dal punto P' si traccia la parallela alla retta UQ', e questa, per il teorema di Talete, interseca la retta x p nel punto di coordinata . q 1 Caso particolare è la costruzione di , già q vista precedentemente e ottenuta prendendo P = U. Se p e q sono numeri interi abbiamo dimostrato che Q E, ma, come già osservato per la divisione, le costruzioni fatte valgono per le operazioni con numeri p e q qualsiasi. ATTENZIONE: le costruzioni fatte per la moltiplicazione e la divisione prevedono che i numeri siano lunghezze di segmenti, e come tali siano positivi; quindi i punti sono scelti nel primo quadrante. Se utilizziamo uno strumento come Cabri per eseguire la costruzione, i due punti P' e Q' sono una ben precisa tra le due intersezioni della circonferenza usata come compasso con la semiretta scelta. Cosa succede se si deforma, ad esempio, la costruzione della moltiplicazione in modo che il punto Q abbia coordinate negative? Come deve essere, il punto che individua il prodotto viene ad avere ascissa negativa. Ma se è P il punto a coordinata negativa, il prodotto continua ad avere coordinata positiva, e questo non va bene. Se peraltro si considera l'altra intersezione della circonferenza di centro O e passante per P con la retta ausiliaria, il problema si inverte ma non viene risolto. Il tutto dipende dal fatto che il punto Q' è una qualsiasi delle due intersezioni della circonferenza di centro O per Q con la retta ausiliaria, mentre a risolvere il problema basta utilizzare sempre la rotazione di un angolo positivo, o, meglio ancora, invece che caratterizzare Q' mediante una circonferenza, fare il simmetrico di Q rispetto alla bisettrice dell'angolo QOQ', che al variare del punto ha coordinata con lo stesso segno di Q. Con riga e compasso è possibile inoltre eseguire l'operazione di radice quadrata. 3 Laura Citrini Numeri con riga e compasso RADICE QUADRATA. Sia P un punto di coordinata positiva p. Usando il secondo teorema di Euclide si può procedere in questo modo. Sulla retta OP si costruisca il punto U’ simmetrico di U rispetto ad O (e che quindi ha ascissa 1) e la semicirconferenza di diametro U’P. Si porti la perpendicolare dal punto O alla retta OP che interseca la semicirconferenza in Q. Il triangolo U'QP è rettangolo in Q perché inscritto in una semicirconferenza. Per il secondo teorema di Euclide l’altezza OQ è media proporzionale tra le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa, OP e OU' , quindi OQ p . L’arco di circonferenza di centro O e raggio OQ in figura interseca la retta x nel punto Q' di coordinata p. Appartengono quindi a E non solo i numeri razionali, ma anche i numeri reali ottenuti mediante un numero finito di operazioni razionali e radici quadrate; è elementare, per esempio, il numero x= 3 2 . 5 7 2 3 4 Laura Citrini