Manuale d’uso e manutenzione. Cotto San Michele: più che una copertura, una copertura completa. Indice 1. Linea flessibile orizzontale Dispositivi di ancoraggio in classe C pag. 4 2. Punti di ancoraggio per superfici verticali, orizzontali, inclinate Dispositivi di ancoraggio in classe A1 pag. 18 3. Punti di ancoraggio per superfici inclinate Dispositivi di ancoraggio in classe A2 pag. 26 4. Dati installazione Programma di manutenzione periodica pag. 35 Indicazioni generali Prescrizioni Grazie per aver acquistato un prodotto della linea Pro.Vita di Cotto San Michele. Il presente Manuale d’uso e manutenzione fornisce le informazioni relative al prodotto acquistato e le istruzioni necessarie per la sua corretta installazione, pertanto un’attenta lettura del manuale consente di lasciare in utilizzo, ai futuri manutentori della copertura, un dispositivo di ancoraggio correttamente installato. Il presente manuale è rivolto a personale competente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed in particolare sull’impiego combinato di dispositivi di ancoraggio e dispositivi di protezione individuale (D.P.I.). •Il montaggio e l’uso dei dispositivi di ancoraggio sono consentiti solo dopo aver consultato le caratteristiche tecniche riportate in questo manuale. IMPORTANTE: prima di procedere all’installazione del prodotto verificare la corrispondenza e la completezza del contenuto della scatola di imballo e l’integrità strutturale degli elementi che compongono il dispositivo. La ditta produttrice operando in regime di qualità assicura che il prodotto da Voi acquistato è esente da difetti. Si declina ogni responsabilità per difetti non imputabili al fabbricante. 2 •L’installazione, la verifica e la manutenzione dei dispositivi di ancoraggio deve essere effettuata da personale qualificato. •Qualora in fase di installazione di un dispositivo, le indicazioni tecniche del fabbricante non dovessero corrispondere all’effettiva messa in opera dello stesso si dovrà immediatamente contattare il fornitore o altra figura tecnica autorizzata dal produttore. •Il ripristino dell’impermeabilizzazione della copertura dalle infiltrazioni piovane, nel punto del fissaggio di un dispositivo di ancoraggio, dovrà essere effettuata a regola d’arte seguendo le direttive vigenti. •La scelta di tutti i fissaggi dei dispositivi utilizzati, devono essere dimensionati e/o accomandati da una figura competente e qualificata. •La scelta ed il posizionamento dei dispositivi e/o sistemi di ancoraggio devono essere effettuati secondo le indicazioni riportate sull’elaborato di copertura previa verifica ed assenso delle figure tecniche responsabili. 3 1. Linea flessibile orizzontale 1.2 Componenti e accessori della linea Accessori Dispositivo di ancoraggio in classe C Certificato UNI EN 795:2002 Cavo in acciaio inox cod. LV9200 - LV9210 - LV9215 - LV9220 - LV9225 - LV9230 Cavo in acciaio inox AISI 316 diametro 8 mm, 7x19 - 7 x (1+6+12) EN12385 (133 fili crociata dx). Carico di rottura 42 kN, completo ad un estremo di capocorda a occhiello con redance e manicotto di serraggio in rame. 1.0 Che cos’è un dispositivo di ancoraggio Un dispositivo di ancoraggio è un sistema composto da un elemento o serie di elementi che, correttamente installati, costituiscono un ancoraggio di sicurezza contro le cadute dall’alto da parte del personale manutentore (antennisti, idraulici, tecnici d’impianti ecc.) operante sulla copertura. La norma tecnica che specifica i requisiti cui devono soddisfare detti dispositivi di ancoraggio è la norma UNI EN 795. Morsetti serracavo La presente norma definisce le diverse tipologie di dispositivi di ancoraggio, suddividendoli in classi. Il dispositivo di ancoraggio da Voi acquistato, rispondente alla norma sopra citata, è classificato sotto la lettera C ed è definito dispositivo di ancoraggio che utilizza linee di ancoraggio flessibile orizzontali. Per orizzontalità della linea si intende che questa potrà avere una deviazione massima sull’orizzontale non superiore ai 15°. Kit serracavo con redance e morsetti in acciaio inox AISI 316 idonei per dimensioni e tipologia al cavo in acciaio (montaggio vedi schema allegato). Tenditore della linea flessibile, pali o piastre a parete, devono essere fissati alla struttura principale della copertura, o ad altre strutture del fabbricato, direttamente o con l’ausilio degli accessori di corredo Pro.Vita (es. contropiastre o dime). Tutti i dispositivi della linea flessibile Pro.Vita sono realizzati in acciaio S 275 JR protetti con zincatura a caldo, ed eventuale verniciatura a polvere, mentre gli altri componenti (cavo, tenditore e assorbitore) sono esclusivamente in acciaio inox AISI 316 e AISI 302. Punto di fissaggio mobile Ancoraggio strutturale intermedio Linea di ancoraggio 4 Assorbitore Ancoraggi strutturali di estremità Disposizione del cavo rettilineo Interasse massimo tra due ancoraggi cod. LV1501 Palo in tubolare a sezione circolare Ø 76,1 mm con piastra orizzontale asolata (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. Schema riassuntivo di utilizzo Linea flessibile orizzontale cod. LV9121 Molla elicoidale a trazione filo 10 mm in acciaio armonico inox AISI 304. Lunghezza corpo molla a riposo 220 mm con occhielli terminali. Materiale: acciaio inox AISI 302. Palo con piastra lineare Rappresentazione schematica tipo di una linea flessibile orizzontale Ancoraggio strutturale di estremità cod. LV9110 Tenditore chiuso in acciaio inox AISI 316. Spinotti di aggancio con perni e coppiglia di bloccaggio. 1.1 Linea flessibile Pro.Vita La linea flessibile orizzontale Pro.Vita è un dispositivo di ancoraggio a norma UNI EN 795 studiato e progettato per essere installato ed utilizzato come sistema di ancoraggio per l’esecuzione in sicurezza, contro le cadute dall’alto, di operazioni di manutenzione sulle coperture. L’ampia gamma dei prodotti e degli accessori del sistema linea flessibile Pro.Vita ne consentono l’installazione in presenza di qualsiasi tipologia di manto di copertura, impermeabilizzazione ed isolamento termico, e nelle diverse soluzioni di geometria della copertura. I supporti cod. LV9290 inclinazione < 15° su una o più campate 15 m Palo con piastra inclinata Numero di assorbitori a “dissipazione di energia” per tratta con limitazione della lunghezza e dell’andamento della linea 1 Numero massimo di operatori che possono utilizzare contemporaneamente il dispositivo 3 cod. LV1502 Palo in tubolare a sezione circolare Ø 76,1 mm con piastra inclinata asolata (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. 5 Palo con piastra a V cod. LV1503 Punto di deviazione Punto di deviazione angolare per installazioni su superfici verticali con puleggia in alluminio per appoggio del cavo. Adatta alle istallazioni su ogni tipo di angolo. Materiale: acciaio inox AISI 304. Palo in tubolare a sezione circolare Ø 76,1 mm con piastra a doppia inclinazione asolata (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. Contropiastra per ancoraggio travi Ancoraggi strutturali intermedi Palo con piastra lineare Palo con piastra inclinata Palo con piastra a V Profili angolari per ancoraggio travi cod. LV1513 Palo tubolare a sezione circolare Ø 76,1 mm con piastra a doppia inclinazione asolata (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. cod. LV9320 Coppia di profili piegati ad L di dimensioni 60x60x6 mm, lunghezza 1000 mm per aggancio dei pali di estremità su travetti di solai in laterocemento o legno posti a distanza superiore all’interasse dei fori della piastra del palo. Materiale: acciaio zincato. cod. LV1512 Palo tubolare a sezione circolare Ø 76,1 mm con piastra inclinata asolata (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. cod. LV9310 Contropiastra asolata per aggancio ad elementi trave (Legno, acciaio, c.a.). Materiale: acciaio zincato. cod. LV1511 Palo tubolare a sezione circolare Ø 76,1 mm con piastra orizzontale asolata (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. cod. LV5120 Deviatore per palo intermedio cod. LV9330 Supporto per deviazione angolare del cavo, munito di filettatura M16 perl’inserimento nei pali intermedi Pro.Vita. Materiale: acciaio inox AISI 304. Accessori Targhetta identificativa Pro.Vita cod. LV9910 Ancoraggi strutturali verticali Piastra di estremità cod. LV3100 Piastra quadrata (150x150x10 mm) con appendice asolata, per installazioni su superfici verticali e orizzontali con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo. Punto intermedia Targhetta per accesso copertura cod. LV9911 cod. LV3110 Piastra quadrata (150x150x10 mm) con appendice tubolare fresata, per installazioni su superfici verticali e orizzontali con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo. 6 Targhetta in alluminio da apporre in corrispondenza della linea flessibile. Targhetta in alluminio da apporre in corrispondenza dell’accesso alla copertura. 7 1.3 Prestazioni e sforzi Linea flessibile classe C La linea di ancoraggio Pro.Vita è stata progettata nel rispetto della norma UNI EN 795:2002 e testata in laboratorio secondo le prescrizioni della stessa norma (linea e componenti di aggancio). La linea di ancoraggio, deve essere utilizzata con l’ausilio di dispositivi di protezione individuale dotati di assorbitore di energia che limiti la forza di arresto sull’operatore a 600 daN. Per la linea sono state effettuate le seguenti prove: •prova di resistenza STATICA come disposto al punto 5.2.4 della UNI EN 795:2002; •prova di prestazione DINAMICA come disposto al punto 5.3.4.2 della UNI EN 795:2002; •prova di resistenza DINAMICA come disposto al punto 5.3.4.3 della UNI EN 795:2002. I componenti di ancoraggio della linea alla struttura sono stati progettati in modo da resistere ad una forza 1,5 volte maggiore di quella generata dal sistema in caso di caduta. La linea di ancoraggio flessibile presenta le seguenti caratteristiche generali: •può essere utilizzata da un massimo di n. 3 operatori, ciascuno collegato con proprio D.P.I.; •la distanza massima tra due punti di ancoraggio è pari a 15 metri; •ogni linea flessibile deve essere dotata di almeno un assorbitore di energia. Legenda L1= Lunghezza iniziale cordino/disp. di trattenuta f L2= Allungamento (max 1,75 m) D1 L3= Altezza dell’attacco dell’imbracatura rispetto al piede della persona = 1,50 m L4= Spazio libero residuo (min. 1,00 m) D1= Distanza punto fisso dal bordo copertura (misura inclinata) f = Freccia (deformazione) del cavo sotto carico L1 Esempio: La linea di ancoraggio flessibile, montata con l’assorbitore di energia, garantisce che lo sforzo massimo che il cavo esercita agli ancoraggi di estremità è inferiore al valore di 1200 daN. L1= 5,00 m L2= 1,75 m L3= 1,50 m L4= 1,00 m L2 D1= 4,50 m f = 1,80 m Nel caso di linea su campate multiple lo sforzo sul componente di passaggio intermedio e sul relativo palo di fissaggio strutturale deve essere valutato caso per caso in funzione della geometria del sistema e delle possibili modalità di caduta. Hutile = (5,00 m + 1,75 m + 1,50 m + 1,00 m + 1,80 m - 4,50 m) = 6,55 m Hutile L 3 L4 Tutte le prove sul sistema e sui componenti sono state effettuate da: Laboratorio Sigma s.r.l., nella sede di Campi Bisenzio - FI. 1.4 Istruzioni per l’installazione Prima del montaggio è raccomandabile eseguire un sopralluogo ed uno studio preliminare per stabilire le modalità di fissaggio e posa in opera del sistema e dei componenti di aggancio. Il montaggio deve essere effettuato in osservanza ad un progetto preliminare realizzato e/o sottoscritto dalle figure responsabili dei lavori. Il montaggio deve seguire quanto riportato nell’elaborato tecnico di copertura redatto ai sensi del D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 dal progettista dei lavori o dal coordinatore per la sicurezza ove presente. 1.5 Tirante d’aria libero Il progetto deve tenere conto e rispettare le indicazioni e le prescrizioni delle norme in materia, in particolare le linee guida I.S.P.E.S.L. per i sistemi di ancoraggio per quanto riguarda la definizione ed il calcolo del tirante d’aria libero necessario in caso di caduta. Nel caso di aggancio ad una linea flessibile, con operatore dotato di 8 cordino fisso completo di dissipatore, il calcolo del tirante d’aria viene calcolato con: H utile >_ L 1+L 2+L3+L 4+f-D 1 (conformemente alla linea guida I.S.P.E.S.L. per l’uso dei D.P.I. contro le cadute dall’alto). Verificare che il materiale sia completo, ben conservato, utilizzabile e correttamente funzionante. Nel caso di prodotti deformati, danneggiati o deteriorati prima dell’installazione contattare il fabbricante ai riferimenti del presente documento. Durante il montaggio occorre procedere secondo gli schemi qui riportati avendo cura di non deformare i componenti o sottoporli ad azioni eccessive o difformi da quelle considerate in progetto. L’INSTALLAZIONE del dispositivo di ancoraggio dovrà essere eseguito attenendosi scrupolosamente alle istruzioni di seguito riportate. In caso di manomissione ad uno qualsiasi dei componenti decadrà immediatamente la garanzia offerta dal costruttore. 9 1.6 Assemblaggio della linea 1.7 Fissaggio dispositivi Per come è stata studiata e progettata la linea Pro.Vita non necessita di nessun tipo di montaggio di bulloneria, in quanto il paletto essendo in un unico pezzo è già pronto per il fissaggio al supporto strutturale. Pertanto una volta fissati i pali di estremità, ed eventualmente il palo o i pali intermedi, si potrà procedere ad agganciare l’assorbitore di energia ad uno dei due pali di estremità, mentre all’altro palo di estremità il tenditore. Risulta ininfluente la scelta di un palo rispetto all’altro per il posizionamento dei due componenti. Messa in tensione del cavo metallico Partendo dal palo di estremità su cui si è installato il tenditore, si procede ad agganciare il cavo, già serrato con redance e manicotto in rame, alla forcella libera. Con in mano l’estremità libera del cavo ci si direziona quindi verso l’altro palo di estremità e per mezzo del kit serracavo, fornito in dotazione, si esegue il serraggio dello stesso facendolo passare attraverso l’occhiello libero dell’assorbitore di energia, facendo particolare attenzione alla fase di serraggio dei morsetti, sotto riportata. Posa in opera cavo metallico Partendo dal palo di estremità su cui si è installato il tenditore, si procede ad agganciare il cavo, già serrato con redance e manicotto in rame, alla forcella libera. Con in mano l’estremità libera del cavo ci si direziona quindi verso l’altro palo di estremità e per mezzo del kit serracavo, fornito in dotazione, si esegue il serraggio dello stesso facendolo passare attraverso l’occhiello libero dell’assorbitore di energia, facendo particolare attenzione alla fase di serraggio dei morsetti, sotto riportata. Occorre seguire scrupolosamente le istruzioni per il serraggio dei morsetti sul cavo. Installazione e assemblaggio kit di ancoraggio Particolare cura dovrà esser tenuta nell’accertarsi che la superficie di appoggio della piastra di base del palo sia il più possibile piana per garantire la massima area di contatto. Si sconsigliano superfici di appoggio di dimensioni inferiori alla piastra di base del palo in quanto, tenuto conto della posizione dei fori, si ridurrebbe l’efficacia dell’ancoraggio degli elementi costituenti il fissaggio qualunque essi siano per effetto della diminuzione dell’entità del copri ferro utile. L’utilizzo di dispositivi di aggancio e fissaggio specifici (vedi kit in dotazione) precede o è concomitante con l’installazione dei pali, valgono le stesse considerazioni effettuate per l’installazione del palo. Schema errato Schema corretto 50-60 mm Cavo acciaio 8 mm Kit morsetti Responsabilità Nella posa della linea di ancoraggio flessibile e dei supporti di aggancio l’installatore è responsabile: •della verifica dei componenti così come forniti dal produttore: tipologia, conservazione, numero e completezza; •del corretto assemblaggio dei componenti del sistema; •della valutazione del supporto di fissaggio; •della corretta esecuzione degli ancoraggi di qualsiasi tipologia; •della prova dei componenti in opera secondo le indicazioni della norma UNI EN 795:2002. Taglio del cavo: cavo diametro 8 mm = numero minimo morsetti 4. Interasse dei morsetti = 5÷6 cm l’uno dall’altro, è necessario considerare un risvolto non inferiore ai 30 cm oltre la piegatura. Tenditore Il fissaggio dei dispositivi alla struttura di copertura deve essere oggetto di opportuna valutazione da parte dell’installatore con l’eventuale ausilio di un tecnico abilitato che verifichi: •il sistema di fissaggio del dispositivo alla struttura; •il comportamento della struttura a fronte delle sollecitazioni indotte dal dispositivo. Progettazione fissaggio Il fissaggio deve essere in grado di resistere (valore caratteristico) ad una sollecitazione pari al massimo valore riscontrato nelle prove (di tipo statica, dinamica). Adottando un coefficiente di sicurezza maggiore di due per il fissaggio è sufficiente che questo presenti valori di resistenza ammissibile superiore alle reali sollecitazioni sul palo o sulla piastra a parete, nello specifico 1.000 daN applicati nella direzione della linea (deformata) ed un momento flettente derivato dipendente dall’altezza del palo o della piastra a parete. Raccomandazioni per il fissaggio La linea flessibile orizzontale Pro.Vita è un dispositivo di ancoraggio a norma UNI EN 795 classe C i cui dispositivi di ancoraggio devono garantire una resistenza di calcolo a rottura superiore al doppio della forza sollecitante. Tabella prestazionale Assorbitore Kit serracavo Sforzo massimo agente all’estremità della linea Geometria del sistema 10 Il calcolo e la verifica del fissaggio e la verifica degli elementi strutturali del fabbricato a fronte delle sollecitazioni indotte dai dispositivi e dal sistema in fase di caduta deve essere effettuato da un ingegnere abilitato. Il fissaggio degli ancoraggi strutturali su pali può essere effettuato: •su strutture in c.a. di sezione trasversale adeguata con ancoraggio a tasselli chimici o meccanici; Deformazione massima della linea a campata singola o multipla Fig. 2 – Rappresentazione schematica montaggio linea vita. Il fissaggio degli ancoraggi strutturali piastre parete può essere effettuato: •su strutture in muratura di adeguato spessore con ancoraggio a tasselli chimici o meccanici; •su strutture in muratura con contropiastra interna e barre filettate passanti. Informazioni per il soggetto incaricato dei calcoli per il fissaggio e la resistenza della struttura Cavo Ancoraggio d’estremità •su solai in laterocemento con l’ausilio del kit prolunghe ancorato nei travetti del solaio con tasselli chimici o meccanici; •su solette in c.a. di spessore superiore a 10 cm con contropiastra; •su strutture in acciaio con foratura diretta delle stesse e serraggio con bulloni; •su strutture in legno con preforatura e serraggio con viti autofilettanti da legno di diametro e lunghezza adeguata; •su strutture in legno ad unica orditura con kit prolunghe ancorato nei travetti in legno con tasselli chimici o meccanici (viti autofilettanti per legno). Ancoraggio intermedio Ancoraggio d’estremità Altezza pali di estremità o intermedi Direzione di applicazione dello sforzo (inclinazione orizzontale e verticale) 1200 daN Vedi certificato di prova Verificabile da e.t.c. o schema progettuale Vedi schema di montaggio Vincolato alla geometria del sistema 11 1.8 Segnalazione Ogni dispositivo è munito di etichetta adesiva per facilitarne l’identificazione. La segnalazione del dispositivo viene effettuata con una targhetta metallica parzialmente precompilata, da completare a cura dell’installatore, che viene fissata in prossimità del dispositivo. Le informazioni relative al numero, alla posizione e alle modalità di installazione delle targhette possono essere richieste alla nostra azienda. In corrispondenza dell’accesso alla copertura deve essere montata la targhetta sottostante, debitamente compilata da parte dell’installatore e necessaria ai futuri fruitori per conoscere il tipo di dispositivi montati sulla copertura. DISPOSITIVI ANTICADUTA CERTIFICATI UNI EN 795 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ NOI Rego S.r.l. per conto di Cotto San Michele S.r.l. Via Molinetto 46 31054 Possagno (TV) 1.9 Inquadramento normativo Il sistema Pro.Vita è costituito da componenti con installazione permanente pertanto non rientra nella classificazione dei dispositivi di protezione individuale sono ideati, progettati, realizzati, testati secondo la normativa tecnica UNI EN 795 in classe C e certificati da laboratorio autorizzato. 1.10 Garanzia I componenti del sistema di ancoraggio Pro.Vita sono garantiti contro ogni difetto di fabbricazione. La garanzia si estende alla sostituzione dei componenti ritenuti difettosi. La garanzia dei prodotti dalla data di acquisto dal produttore o rivenditore autorizzato, rispetta le seguenti scadenze; la garanzia non si applica: •ai componenti danneggiati o deformati a seguito di collaudo o di utilizzo per arresto caduta; •ai componenti deteriorati o danneggiati per inosservanza delle indicazioni di montaggio del presente manuale; •ai componenti danneggiati o deteriorati da condizioni ambientali particolarmente gravose; •ai componenti danneggiati o deteriorati per inosservanza della frequenza delle ispezioni periodiche o carenza nell’esecuzione delle stesse. 12 DICHIARIAMO CHE I SISTEMI DI ANCORAGGIO A LINEA FLESSIBILE DI CLASSE C (D.P.I.) e non sono soggetti a marcatura CE. Il sistema risponde ai requisiti richiesti dalla norma UNI EN 795-2002; per dispositivi di ancoraggio di classe C. Prescrizioni Il produttore declina ogni responsabilità per danni a persone o cose in caso di: •utilizzo dei dispositivi e dei componenti in modo non conforme alle indicazioni del presente manuale; •utilizzo dei dispositivi in modo non conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza; •assenza di revisione completa del sistema a seguito di caduta. •manutenzione periodica non effettuata; •installazione con elementi o componenti di altro produttore; •manomissioni, modifiche, riparazioni non previste nel presente manuale o con prodotti, componenti o materiali non autorizzati dal produttore; •utilizzo dei dispositivi con D.P.I. non idonei; •utilizzo dei dispositivi oltre il limite di impiego. I dispositivi in classe C sono costituiti da: • LINEA FLESSIBILE PRO.VITA LINEA TETTO • LINEA FLESSIBILE PRO.VITA LINEA MURO Ulteriori dettagli sul prodotto e le condizioni di validità sono riportate sul manuale d’uso e libretto di manutenzione del prodotto. Possagno 20 Giugno 2011 L’amministratore LEGGERE ATTENTAMENTE IL MANUALE PRIMA DELL’INSTALLAZIONE. 13 14 15 16 17 2. Punti di ancoraggio per superfici verticali, orizzontali, inclinate Palo girevole a piastra inclinata Palo tubolare H 50 cm a sezione circolare Ø 76,1 mm con meccanismo a testa girevole 360°. Base costituita da piastra inclinata (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. Dispositivi di ancoraggio in classe A1 Certificati UNI EN 795:2002 Palo girevole piastra a V Un dispositivo di ancoraggio è un sistema composto da un elemento o serie di elementi che, correttamente installati, costituiscono un ancoraggio di sicurezza contro le cadute dall’alto da parte del personale manutentore (antennisti, idraulici, tecnici d’impianti ecc.) operante sulla copertura. 2 Leggenda: 1 Punti fissi Punto di aggancio a muro 1 - Ancoraggio strutturale 2 - Punto di ancoraggio Contropiastra per ancoraggio travi 2.1 Punti di ancoraggio classe A1 Pro.Vita 2.2 Ancoraggi classe A1 Girevoli Palo girevole a piastra piana cod. LV9320 Coppia di profili piegati ad L di dimensioni 60x60x6 mm, lunghezza 1000 mm per aggancio dei pali di estremità su travetti di solai in laterocemento o legno posti a distanza superiore all’interasse dei fori della piastra del palo. Materiale: acciaio zincato. Targhetta identificativa ancoraggi A1 Targhetta in alluminio da apporre in corrispondenza del punto di ancoraggio. Targhetta per accesso copertura cod. LV9911 cod. LV1521 Palo tubolare H 50 cm a sezione circolare Ø 76,1 mm con meccanismo a testa girevole 360°. Base costituita da piastra orizzontale (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. 18 cod. LV9310 Contropiastra asolata per aggancio ad elementi trave (Legno, acciaio, c.a.). Materiale: acciaio zincato. Fig. 2 -Rappresentazione schematica tipo di un punto di ancoraggio (fonte UNI EN 795). principale della copertura o a strutture verticali, direttamente tramite i comuni sistemi di fissaggio o con gli accessori di corredo. I punti fissi A1 sono realizzati in acciaio inox, classificati AISI 304. I punti A1 Pro.Vita con dispositivo girevole montato su palo sono realizzati in acciaio S 275 JR protetti con zincatura a caldo e verniciati a polveri. cod. LV9050 Punto di ancoraggio fisso per ogni i tipo di superficie, con foratura per il fissaggio ed occhiello per l’aggancio del D.P.I.. Materiale: acciaio inox AISI 304. Profili angolari per ancoraggio travi I punti di ancoraggio classe A1 Pro.Vita sono dispositivi di ancoraggio a norma UNI EN 795:2002 progettati per essere installati su coperture inclinate, piane, pareti verticali o soffitti. L’ampia gamma dei prodotti e degli accessori consentono l’installazione con qualsiasi tipo di manto di copertura e nelle diverse soluzioni di impermeabilizzazione ed isolamento. I punti di ancoraggio devono essere fissati alla struttura cod. LV1523 Palo tubolare H 50 cm a sezione circolare Ø 76,1 mm con meccanismo a testa girevole 360°. Base costituita da piastra doppia inclinazione (200x200x10 mm) per installazioni su tutti i supporti con o senza i kit accessori. Materiale: acciaio S 275 JR zincato a caldo 80 µm - verniciato a polveri. 2.0 Premessa La norma tecnica che specifica i requisiti cui debbono sottostare detti dispositivi di ancoraggio è la UNI EN 795 dicembre 2002. La presente norma definisce più tipologie di dispositivi di ancoraggio suddividendoli in classi. Il dispositivo di ancoraggio da voi acquistato, rispondente alla norma sopra citata, è classificato sotto la lettera A1 e definito come dispositivo di ancoraggio per superfici orizzontali, verticali e inclinate. cod. LV1522 Targhetta in alluminio da apporre in corrispondenza dell’accesso alla copertura. 19 2.3 Prestazioni e sforzi I punti di ancoraggio fissi A1 della linea Pro.Vita sono stati progettati in ottemperanza ai disposti della norma UNI EN 795:2002 e testati in laboratorio e su campo prova secondo le prescrizioni della stessa norma. Il punto di ancoraggio, qualora utilizzato a caduta non impedita, deve essere utilizzato con l’ausilio di dispositivi di protezione individuale dotati di assorbitore di energia che limiti la forza di arresto sull’operatore a 600 daN. Per questi dispositivi e i relativi accessori sono state effettuate le seguenti prove: Linea flessibile classe C I punti di ancoraggio A1 , installati con o senza gli accessori, presentano le seguenti caratteristiche generali: •utilizzo di un massimo di n.1 operatore, collegato con proprio D.P.I.; •progettati e verificati per sollecitazioni; •quale punto di deviazione caduta (anti effetto pendolo) può essere sollecitato in qualunque direzione nel piano di installazione. Legenda L1= Lunghezza iniziale cordino/disp. di trattenuta f L2= Allungamento (max 1,75 m) D1 L3= Altezza dell’attacco dell’imbracatura rispetto al piede della persona = 1,50 m L4= Spazio libero residuo (min. 1,00 m) D1= Distanza punto fisso dal bordo copertura (misura inclinata) f = Freccia (deformazione) del cavo sotto carico L1 Esempio: L1= 5,00 m •prova di resistenza STATICA come disposto al punto 4.3.1.1/5.2.1 della UNI EN 795:2002; •prova di resistenza DINAMICA come disposto al punto 4.3.1.1./5.3.2 della UNI EN 795:2002. Le prove sul sistema e sui componenti sono state effettuate in laboratorio e su campo prova da: Laboratorio Sigma S.r.l. (ITA), laboratorio autorizzato con sede di Firenze, via P. Gobetti, 8 - 50010 Capalle, Campi Bisenzio (FI). L2= 1,75 m I punti di ancoraggio A1, utilizzati da operatori con D.P.I. dotato di assorbitore di energia, garantisce che lo sforzo massimo sul punto è inferiore al valore di 600 daN. Lo sforzo sugli ancoraggi sarà costituito da uno sforzo di trazione o di taglio, o una combinazione dei due di valore nel piano della copertura di valore inferiore a 600 daN e da un momento flettente dipendente dall’altezza del punto di applicazione dello sforzo e/o specifiche situazioni di fissaggio. L3= 1,50 m Hutile = (5,00 m + 1,75 m + 1,50 m + 1,00 m + 1,80 m - 4,50 m) = 6,55 m Hutile L 3 L4 progetto preliminare realizzato e/o sottoscritto dalle figure responsabili dei lavori. Il montaggio deve seguire quanto riportato nell’elaborato tecnico di copertura redatto ai sensi del D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 dal progettista dei lavori o dal coordinatore per la sicurezza ove presente. Verificare che il materiale sia completo, ben conservato, utilizzabile e correttamente funzionante. 20 2.6 Installazione di un punto di ancoraggio Durante il montaggio è IMPORTANTE non sottoporre i componenti ad azioni eccessive o difformi da quelle considerate in progetto. 2.5 Tirante d’aria libero Il progetto deve tenere conto e rispettare le indicazioni e le prescrizioni delle norme in materia, in particolare le linee guida I.S.P.E.S.L. per i sistemi di ancoraggio per quanto riguarda la definizione ed il calcolo del tirante d’aria libero necessario in caso di caduta. Nel caso di aggancio ad una linea flessibile, con operatore dotato di cordino fisso completo di dissipatore, il calcolo del tirante d’aria viene calcolato con: Hutile >_ L1+L2+L3+L4+f-D1 (conformemente alla linea guida I.S.P.E.S.L. per l’uso dei D.P.I. contro le cadute dall’alto). D1= 4,50 m f = 1,80 m 2.4 Istruzioni per l’installazione Prima del montaggio è raccomandabile eseguire un sopralluogo ed uno studio preliminare per stabilire le modalità di fissaggio e posa in opera del sistema e dei componenti di aggancio. Il montaggio deve essere effettuato in osservanza ad un L4= 1,00 m L2 Nel caso di prodotti deformati, danneggiati o deteriorati prima dell’installazione contattare il fabbricante ai riferimenti del presente documento. L’INSTALLAZIONE del dispositivo di ancoraggio dovrà essere eseguito attenendosi scrupolosamente alle istruzioni di seguito riportate. In caso di manomissione ad uno qualsiasi dei componenti decadrà immediatamente la garanzia offerta dal costruttore. Durante il montaggio occorre procedere secondo gli schemi qui riportati avendo cura di non deformare i componenti o sottoporli ad azioni eccessive o difformi da quelle considerate in progetto. Assemblaggio componenti Tutti i dispositivi di ancoraggio in classe A1 della linea Pro.Vita, vengono forniti già assemblati nelle apposite scatole di imballaggio. Fissaggio dispositivi Il fissaggio dei dispositivi alla struttura di copertura o altre strutture deve essere oggetto di opportuna valutazione da parte dell’installatore con l’ausilio di un tecnico abilitato che verifichi: •il sistema di fissaggio del dispositivo alla struttura; •il comportamento della struttura a fronte delle sollecitazioni indotte dal dispositivo. Progettazione fissaggio Il fissaggio deve essere in grado di resistere ad una sollecitazione pari al massimo valore riscontrato nelle prove di laboratorio. Adottando un coefficiente di sicurezza maggiore di due per il fissaggio è sufficiente che questo presenti valori di resistenza superiori alle reali sollecitazioni sul punto A1, nello specifico 600 daN applicati nella direzione di caduta ed un momento flettente derivato dipendente dall’altezza del distanziatore (se presente) e dalla deformabilità della sovrastruttura di copertura (isolante, impermeabilizzazione e manto). 21 2.7 Segnalazione Ogni dispositivo è munito di etichetta adesiva per facilitarne l’identificazione. La segnalazione del dispositivo viene effettuata con una targhetta metallica parzialmente precompilata, da completare a cura dell’installatore, che viene fissata direttamente al dispositivo. Le informazioni relative al numero, alla posizione e alle modalità di installazione delle targhette possono essere richieste alla nostra azienda. In corrispondenza dell’accesso alla copertura deve essere montata la targhetta sottostante, debitamente compilata da parte dell’installatore e necessaria ai futuri fruitori per conoscere il tipo di dispositivi montati sulla copertura. DISPOSITIVI ANTICADUTA CERTIFICATI UNI EN 795 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ NOI Rego S.r.l. per conto di Cotto San Michele S.r.l. Via Molinetto 46 31054 Possagno (TV) 2.8 Inquadramento normativo Il sistema Pro.Vita è costituito da componenti con installazione permanente pertanto non rientra nella classificazione dei dispositivi di protezione individuale DICHIARIAMO CHE I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO PUNTUALI DI CLASSE A1 (D.P.I.) e non sono soggetti a marcatura CE. Il sistema risponde ai requisiti richiesti dalla norma UNI EN 7952002; per dispositivi di ancoraggio di classe A1. sono ideati, progettati, realizzati, testati secondo la normativa tecnica UNI EN 795 in classe A1 e certificati da laboratorio autorizzato. 2.9 Garanzia I componenti del sistema di ancoraggio Pro.Vita sono garantiti contro ogni difetto di fabbricazione. La garanzia si estende alla sostituzione dei componenti ritenuti difettosi. La garanzia dei prodotti dalla data di acquisto dal produttore o rivenditore autorizzato, rispetta le seguenti scadenze; la garanzia non si applica: •ai componenti danneggiati o deformati a seguito di collaudo o di utilizzo per arresto caduta; •ai componenti deteriorati o danneggiati per inosservanza delle indicazioni di montaggio del presente manuale; •ai componenti danneggiati o deteriorati da condizioni ambientali particolarmente gravose; •ai componenti danneggiati o deteriorati per inosservanza della frequenza delle ispezioni periodiche o carenza nell’esecuzione delle stesse. 22 Prescrizioni Il produttore declina ogni responsabilità per danni a persone o cose in caso di: •utilizzo dei dispositivi e dei componenti in modo non conforme alle indicazioni del presente manuale; •utilizzo dei dispositivi in modo non conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza; •assenza di revisione completa del sistema a seguito di caduta. •manutenzione periodica non effettuata; •installazione con elementi o componenti di altro produttore; •manomissioni, modifiche, riparazioni non previste nel presente manuale o con prodotti, componenti o materiali non autorizzati dal produttore; •utilizzo dei dispositivi con D.P.I. non idonei; •utilizzo dei dispositivi oltre il limite di impiego. I dispositivi in classe A1 sono costituiti da: • PALO GIREVOLE PRO.VITA • PUNTO DI ANCORAGGIO PRO.VITA Ulteriori dettagli sul prodotto e le condizioni di validità sono riportate sul manuale d’uso e libretto di manutenzione del prodotto. Possagno 20 Giugno 2011 L’amministratore LEGGERE ATTENTAMENTE IL MANUALE PRIMA DELL’INSTALLAZIONE. 23 24 25 3. Punti di ancoraggio per superfici inclinate 3.2 Ancoraggi Classe A2 Gancio sottotegola fisso Dispositivi di ancoraggio in classe A2 Certificati UNI EN 795:2002 Gancio sottotegola per punto di ancoraggio fisso specifico per coperture inclinata. Materiale: acciaio inox AISI 304. Gancio sottotegola cordino singolo 3.0 Premessa Un dispositivo di ancoraggio è un sistema composto da un elemento o serie di elementi che, correttamente installati, costituiscono un ancoraggio di sicurezza contro le cadute dall’alto da parte del personale manutentore (antennisti, idraulici, tecnici d’impianti ecc.) operante sulla copertura. La norma tecnica che specifica i requisiti cui debbono sottostare detti dispositivi di ancoraggio è la UNI EN 795 dicembre 2002. La presente norma definisce più tipologie di dispositivi di ancoraggio suddividendoli in classi. Il dispositivo di ancoraggio da voi acquistato, rispondente alla norma sopra citata, è classificato sotto la lettera A2 e definito come dispositivo di ancoraggio per superfici inclinate. cod. LV9015 Gancio sottotegola con cordino ed occhiello di estremità. Base costituita da piastra sagomata forata. Materiale: piastra acciaio inox AISI 304 - Cavo acciaio inox AISI 316 con cavo di 6 mm a 133 fili con occhiello di estremità inox e manicotto in rame. 2 Leggenda: 1 1 - Ancoraggio strutturale 2 - Punto di ancoraggio cod. LV9021 Gancio sottotegola cordino doppio cod. LV9022 Gancio sottotegola con doppio cordino unidirezionale ed occhiello di estremità. Base costituita da piastra sagomata forata. Materiale: piastra acciaio inox AISI 304 - Cavo acciaio inox AISI 316 con cavo di 6 mm a 133 fili con occhiello di estremità inox e manicotto in rame. Fig. 2 - Rappresentazione schematica tipo di un punto di ancoraggio (fonte UNI EN 795). Gancio sottotegola con piastra cod. LV9030 Gancio sottotegola con cordino ed occhiello di estremità con piastra sagomata forata di dimensioni 30x20 cm con alloggio per gancio. Materiale: piastra acciaio inox AISI 304 - Cavo acciaio inox AISI 316 con cavo di 6 mm a 133 fili con occhiello di estremità inox e manicotto in rame. 3.1 Punti di ancoraggio classe A2 Pro.Vita I punti di ancoraggio A2 Pro.Vita sono dispositivi di ancoraggio a norma UNI EN 795:2002 progettati per essere installati su coperture inclinate. L’ampia gamma dei prodotti e degli accessori consentono l’installazione con qualsiasi tipo di manto di copertura e nelle diverse soluzioni di impermeabilizzazione ed isolamento. I punti di ancoraggio devono essere fissati alla struttura principale della copertura o a strutture verticali, direttamente tramite i comuni sistemi di fissaggio o con gli accessori di corredo. I punti fissi A2 sono realizzati in acciaio inox, classificati AISI 304 e AISI 316. Targhetta identificativa ancoraggi A2 Targhetta in alluminio da apporre in corrispondenza del punto di ancoraggio. Targhetta per accesso copertura cod. LV9911 Targhetta in alluminio da apporre in corrispondenza dell’accesso alla copertura. 26 27 3.3 Prestazioni e sforzi I punti di ancoraggio fissi A2 della linea Pro.Vita sono stati progettati in ottemperanza ai disposti della norma UNI EN 795:2002 e testati in laboratorio e su campo prova secondo le prescrizioni della stessa norma. Il punto di ancoraggio, qualora utilizzato a caduta non impedita, deve essere utilizzato con l’ausilio di dispositivi di protezione individuale dotati di assorbitore di energia che limiti la forza di arresto sull’operatore a 600 daN. Per questi dispositivi e i relativi accessori sono state effettuate le seguenti prove: •prova di resistenza STATICA come disposto al punto 4.3.1.1/5.2.1 della UNI EN 795:2002; •prova di resistenza DINAMICA come disposto al punto 4.3.1.1./5.3.2 della UNI EN 795:2002. Le prove sul sistema e sui componenti sono state effettuate in laboratorio e su campo prova da: Laboratorio Sigma S.r.l. (ITA), laboratorio autorizzato con sede di Firenze, via P. Gobetti, 8 - 50010 Capalle, Campi Bisenzio (FI). 3.5 Tirante d’aria libero I punti di ancoraggio A2, installati con o senza gli accessori, presentano le seguenti caratteristiche generali: •utilizzo di un massimo di n.1 operatore, collegato con proprio D.P.I.; •urogettata e verificata per sollecitazioni pressoché parallele alla direzione della staffa (direzione e verso della pendenza. Si consiglia di operare nell’angolo ±20°rispetto alla direzione della staffa). I punti di ancoraggio A2, utilizzati da operatori con D.P.I. dotato di assorbitore di energia, garantisce che lo sforzo massimo sul punto è inferiore al valore di 600 daN. Lo sforzo sugli ancoraggi sarà costituito da uno sforzo di trazione o di taglio, o una combinazione dei due valori nel piano della copertura di valore inferiore a 600 daN e da un momento flettente dipendente dall’altezza del distanziatore (se presente) e/o da specifiche situazioni di fissaggio. con operatore dotato di cordino fisso completo di dissipatore, il calcolo del tirante d’aria viene calcolato con: Hutile > _ L1+L2+L3+L4+f-D1 (conformemente alla linea guida I.S.P.E.S.L. per l’uso dei D.P.I. contro le cadute dall’alto). Il progetto deve tenere conto e rispettare le indicazioni e le prescrizioni delle norme in materia, in particolare le linee guida I.S.P.E.S.L. per i sistemi di ancoraggio per quanto riguarda la definizione ed il calcolo del tirante d’aria libero necessario in caso di caduta. Nel caso di aggancio ad una linea flessibile, Linea flessibile classe C Legenda L1= Lunghezza iniziale cordino/disp. di trattenuta f L2= Allungamento (max 1,75 m) D1 L3= Altezza dell’attacco dell’imbracatura rispetto al piede della persona = 1,50 m L4= Spazio libero residuo (min. 1,00 m) D1= Distanza punto fisso dal bordo copertura (misura inclinata) f = Freccia (deformazione) del cavo sotto carico L1 Esempio: L1= 5,00 m L2= 1,75 m L3= 1,50 m L4= 1,00 m L2 D1= 4,50 m f = 1,80 m Hutile = (5,00 m + 1,75 m + 1,50 m + 1,00 m + 1,80 m - 4,50 m) = 6,55 m Hutile L3 L4 3.4 Istruzioni per l’installazione Prima del montaggio è raccomandabile eseguire un sopralluogo ed uno studio preliminare per stabilire le modalità di fissaggio e posa in opera del sistema e dei componenti di aggancio. Il montaggio deve essere effettuato in osservanza ad un 28 progetto preliminare realizzato e/o sottoscritto dalle figure responsabili dei lavori. Il montaggio deve seguire quanto riportato nell’elaborato tecnico di copertura redatto ai sensi del D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 dal progettista dei lavori o dal coordinatore per la sicurezza ove presente. Verificare che il materiale sia completo, ben conservato, utilizzabile e correttamente funzionante. Nel caso di prodotti deformati, danneggiati o deteriorati prima dell’installazione contattare il fabbricante ai riferimenti del presente documento. Durante il montaggio occorre procedere secondo gli schemi qui riportati avendo cura di non deformare i componenti o sottoporli ad azioni eccessive o difformi da quelle considerate in progetto. L’INSTALLAZIONE del dispositivo di ancoraggio dovrà essere eseguito attenendosi scrupolosamente alle istruzioni di seguito riportate. In caso di manomissione ad uno qualsiasi dei componenti decadrà immediatamente la garanzia offerta dal costruttore. 29 3.6 Installazione di un punto di ancoraggio Durante il montaggio è IMPORTANTE non sottoporre i componenti ad azioni eccessive o difformi da quelle considerate in progetto. Assemblaggio componenti Tutti i dispositivi di ancoraggio in classe A2 della linea Pro.Vita, vengono forniti già assemblati nelle apposite scatole di imballaggio. Fissaggio dispositivi Il fissaggio dei dispositivi alla struttura di copertura o altre strutture deve essere oggetto di opportuna valutazione da parte dell’installatore con l’ausilio di un tecnico abilitato che verifichi: •il sistema di fissaggio del dispositivo alla struttura; •il comportamento della struttura a fronte delle sollecitazioni indotte dal dispositivo. Progettazione fissaggio Il fissaggio deve essere in grado di resistere ad una sollecitazione pari al massimo valore riscontrato nelle prove di laboratorio. Adottando un coefficiente di sicurezza maggiore di due per il fissaggio è sufficiente che questo presenti valori di resistenza ammissibile superiore alle reali sollecitazioni sul punto A2, nello specifico 600 daN applicati nella direzione di caduta ed un momento flettente derivato dipendente dall’altezza del distanziatore (se presente) e dalla deformabilità della sovrastruttura di copertura (isolante, impermeabilizzazione e manto). 3.7 Segnalazione Ogni dispositivo è munito di etichetta adesiva per facilitarne l’identificazione. La segnalazione del dispositivo viene effettuata con una targhetta metallica parzialmente precompilata, da completare a cura dell’installatore, che viene fissata direttamente al dispositivo. Le informazioni relative al numero, alla posizione e alle modalità di installazione delle targhette possono essere richieste alla nostra azienda. 30 3.8 Inquadramento normativo Il sistema Pro.Vita è costituito da componenti con installazione permanente pertanto non rientra nella classificazione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) e non sono soggetti a marcatura CE. Il sistema risponde ai requisiti richiesti dalla norma UNI EN 795-2002; per dispositivi di ancoraggio di classe A2. 3.9 Garanzia I componenti del sistema di ancoraggio Pro.Vita sono garantiti contro ogni difetto di fabbricazione. La garanzia si estende alla sostituzione dei componenti ritenuti difettosi. La garanzia dei prodotti dalla data di acquisto dal produttore o rivenditore autorizzato, rispetta le seguenti scadenze; la garanzia non si applica: •ai componenti danneggiati o deformati a seguito di collaudo o di utilizzo per arresto caduta; •ai componenti deteriorati o danneggiati per inosservanza delle indicazioni di montaggio del presente manuale; •ai componenti danneggiati o deteriorati da condizioni ambientali particolarmente gravose; •ai componenti danneggiati o deteriorati per inosservanza della frequenza delle ispezioni periodiche o carenza nell’esecuzione delle stesse. Prescrizioni Il produttore declina ogni responsabilità per danni a persone o cose in caso di: •utilizzo dei dispositivi e dei componenti in modo non conforme alle indicazioni del presente manuale; •utilizzo dei dispositivi in modo non conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza; •assenza di revisione completa del sistema a seguito di caduta. •manutenzione periodica non effettuata; •installazione con elementi o componenti di altro produttore; •manomissioni, modifiche, riparazioni non previste nel presente manuale o con prodotti, componenti o materiali non autorizzati dal produttore; •utilizzo dei dispositivi con D.P.I. non idonei; •utilizzo dei dispositivi oltre il limite di impiego. In corrispondenza dell’accesso alla copertura deve essere montata la targhetta sottostante, debitamente compilata da parte dell’installatore e necessaria ai futuri fruitori per conoscere il tipo di dispositivi montati sulla copertura. 31 DISPOSITIVI ANTICADUTA CERTIFICATI UNI EN 795 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ NOI Rego S.r.l. per conto di Cotto San Michele S.r.l. Via Molinetto 46 31054 Possagno (TV) DICHIARIAMO CHE I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO PUNTUALI DI CLASSE A2 sono ideati, progettati, realizzati, testati secondo la normativa tecnica UNI EN 795 in classe A2 e certificati da laboratorio autorizzato. I dispositivi in classe A2 sono costituiti da: • GANCIO SOTTOTEGOLA FLESSIBILE CON CORDINO SINGOLO • GANCIO SOTTOTEGOLA FLESSIBILE CON CORDINO SINGOLO E PIASTRA DI ANCORAGGIO • GANCIO SOTTOTEGOLA FLESSIBILE CON CORDINO BIDIREZIONALE • GANCIO SOTTOTEGOLA FISSO Ulteriori dettagli sul prodotto e le condizioni di validità sono riportate sul manuale d’uso e libretto di manutenzione del prodotto. Possagno 20 Giugno 2011 L’amministratore LEGGERE ATTENTAMENTE IL MANUALE PRIMA DELL’INSTALLAZIONE. 32 33 4. Dati installazione Programma di manutenzione periodica ANAGRAFICA INSTALLAZIONE (da compilare a cura dell’installatore e/o cliente) PRODUTTORE: Rego S.r.l. per conto di Cotto San Michele S.r.l. Via Molinetto 46 31054 Possagno (TV) INSTALLATORE: Ragione sociale: ______________________________________________________________ Sede legale: _________________________________________________________________ Cap e città: __________________________________________________________________ Tel. e fax: ___________________________________________________________________ P.IVA / C.F.: __________________________________________________________________ CLIENTE: Nome e cognome: _____________________________________________________________ Indirizzo: ____________________________________________________________________ Cap e città: __________________________________________________________________ Tel. e fax: ____________________________________________________________________ COSTRUZIONE: FABBRICATO: Descrizione sintetica: ___________________________________________________________ Indirizzo: ____________________________________________________________________ Cap e città: __________________________________________________________________ DISPOSITIVI: Linea flessibile orizzontale in classe C n. __________________________________________ INSTALLATI: Dispositivi di ancoraggio in classe A1 n. ___________________________________________ Dispositivi di ancoraggio in classe A2 n. ___________________________________________ ______________________________________________________________________________________ DATA INSTALLAZIONE: ______________________________________________________________________ Il produttore L’installatore Il cliente Rego S.r.l. per conto di Cotto San Michele S.r.l. Via Molinetto 46 31054 Possagno (TV) 34 35 DICHIARAZIONE DELL’INSTALLATORE DI CORRETTA POSA IN OPERA PROGRAMMA DI MANUTENZIONE (da compilare a cura dell’installatore) (per le specifiche esclusive di ogni dispositivo si rimanda alle annotazioni contenute nelle pagine precedenti) Il sottoscritto _______________________________________________________________________________ Legale rappresentante della ditta _________________________________________________________________ con sede legale in via ______________________________________ comune di ________________ provincia ____ con numero di P.IVA / c.f.: ______________________________________________________________________ ed iscritto alla C.C.I.A.A. di _________________________________ al n. ________________________________ Avendo effettuato i lavori di posa dei dispositivi di ancoraggio sull’immobile posto in: via ___________________________________________ comune di _____________________ provincia ____ DICHIARA CHE: i dispositivi di ancoraggio in classe A1 – A2 – C (UNI EN 795:2002) modello: ______________________________________________________________________________________ •Sono stati installati rispettando tutte le indicazioni del costruttore contenute all’interno del manuale di uso ed installazione e quelle dell’appendice A della UNI EN 795:2002. •Il loro posizionamento sulla copertura del fabbricato è come riportato sulla planimetria di copertura allegata. •La scelta e l’impiego di tutti i sistemi di fissaggio ed ancoraggio utilizzati per la messa in opera dei dispositivi di ancoraggio, rispetta quanto prescritto e riportato nei rispettivi manuali d’istruzioni forniti dai singoli costruttori. Tutte le caratteristiche dei dispositivi di ancoraggio utilizzati, le istruzioni sul loro corretto utilizzo e manutenzione e tutta la documentazione tecnica specifica sono depositate presso: Proprietario dell’immobile. Amministratore condominiale. 36 Esposte in prossimità dell’accesso alla copertura. Altro. ______________________________ TIMBRO E FIRMA DELL’INSTALLATORE FIRMA DEL PROPRIETARIO _________________________________ ________________________ Indicazioni generali Tutte le informazioni di seguito riportate sono rivolte all’utilizzatore finale. Le ispezioni ed i controlli periodici e la manutenzione straordinaria, devono essere effettuate esclusivamente da personale specializzato. Manutenzione ordinaria Essendo i componenti e gli accessori in acciaio inox o zincati a caldo non sono previsti particolari interventi di manutenzione ordinaria. È buona regola tuttavia mantenerli in buono stato di conservazione rimuovendo regolarmente eventuali depositi di sporco. Non sono ammesse riparazioni e/o modifiche ai dispositivi di ancoraggio installati se non effettuate da personale qualificato. La manutenzione ordinaria dovrà essere effettuata con la seguente cadenza: Linea Pro.Vita - ogni cinque (5) anni. Manutenzione straordinaria Eventuali interventi di manutenzione straordinaria (es. arresto di caduta, rifacimento della copertura successivo alla posa del dispositivo, fulmini ecc.), se necessari, devono essere effettuati esclusivamente da personale qualificato. Ispezioni e controlli periodici Si raccomanda il controllo e l’ispezionamento periodico dei dispositivi di ancoraggio installati, in modo da assicurare l’efficienza e il buono stato di conservazione, e garantire la sicurezza degli utilizzatori e di tali dispositivi. I controlli periodici devono essere effettuati ad intervalli regolari con cadenza annuale, e possono essere effettuati anche da parte di imprese incaricate dalla proprietà. Nella programmazione delle ispezioni periodiche si deve comunque tenere conto di fattori quali, la frequenza di utilizzo e le condizioni ambientali, che possono rendere necessarie ispezioni più frequenti. L’esito delle ispezioni periodiche deve essere registrato su una apposita scheda di ispezione riportata di seguito e parte integrante del fascicolo. Le visite periodiche di manutenzione possono essere effettuate esclusivamente da parte di personale qualificato. L’esito delle ispezioni periodiche effettuate da personale qualificato, può dar luogo ad eventuali operazioni di manutenzione straordinaria o può disporre l’eventuale messa fuori servizio e inibire l’uso dei dispositivi fino al loro ripristino in condizioni di sicurezza. Parti di ricambio Eventuali parti di ricambio possono essere ordinate contattando il fabbricante agli indirizzi contenuti nel manuale. Le stesse potranno essere installate dal produttore o da personale qualificato. 37 ISPEZIONI E CONTROLLI PERIODICI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA SULLA COPERTURA DEL FABBRICATO (a cura della ditta incaricata dell’intervento di manutenzione) L’utilizzatore deve predisporre una scheda di registrazione delle ispezioni periodiche su cui il personale qualificato autorizzato dallo stesso annoterà l’esito delle ispezioni, gli interventi effettuati e la data di scadenza del successivo controllo. La compilazione ed il controllo della presente tabella sono a carico della proprietà, o di chi è autorizzato ad amministrarla, in tutti quei casi in cui si rende necessario un intervento di manutenzione ordinaria sulla copertura. In essa si dovrà riportare in occasione di ogni manutenzione la data dell’intervento, le generalità della ditta esecutrice, le motivazioni. Scheda di registrazione ispezioni e controlli Modello/i: D.P.I. da utilizzare: EN 361 - EN 355 - EN 360 - EN 354 - EN 362 Produttore: Manutenzione ordinaria: Controlli periodici: Rego S.r.l. per conto di Cotto San Michele S.r.l. Via Molinetto 46 31054 Possagno (TV) Data di installazione: 5 anni Data 1 anno __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ Interventi effettuati Nome e firma della persona competente Oggetto dell’intervento Annotazioni __ /__ /____ Controllo successivo __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ ATTENZIONE Tutti i dispositivi di sicurezza devono essere controllati e verificati periodicamente come indicato nel programma di manutenzione. Tutti gli utilizzatori dei dispositivi di sicurezza prima di utilizzarli devono verificarne visivamente lo stato di conservazione dei vari componenti. 38 Ditta esecutrice __ /__ /____ Controlli periodici e riparazioni Data Interventi effettuati __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ __ /__ /____ 39 | 110115 | 100286| |REV. REV.00 || Luglio NOVEMBRE2011 2010 01234 Tutti i dispositivi di ancoraggio della linea Pro.Vita sono stati progettati nel rispetto della norma UNI EN 795 - 2002 e testati dal Laboratorio Sigma, ente certificatore autorizzato dal Ministero, secondo le prescrizioni della stessa. Cotto San Michele S.r.l. declina ogni responsabilità per danni a persone o cose in caso di: | Utilizzo dei dispositivi e dei componenti in modo non conforme alle indicazioni del Manuale d’uso e manutenzione. | | Utilizzo dei dispositivi in modo non conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza. | | Assenza di revisione completa del sistema a seguito di caduta. | Manutenzione periodica non effettuata. | | Installazione con elementi o componenti di altro produttore. | Manomissioni, modifiche, riparazioni non previste nel Manuale d’uso e manutenzione o con prodotti, componenti o materiali non autorizzati da Cotto San Michele. | | Utilizzo dei dispositivi con D.P.I. non idonei. | Utilizzo dei dispositivi oltre il limite di impiego. | Cotto San Michele S.r.l. si riserva di apportare modifiche e variazioni ai prodotti e al presente catalogo in qualsiasi momento e senza preavviso. Il presente catalogo annulla e sostituisce tutti i precedenti. Cotto San Michele S.r.l. STABILIMENTO E SEDE COMMERCIALE Via Mondaviese, 88 - 61040 S. Michele al Fiume di Mondavio (PU) - Italia Tel. +39 0721 987006 - Fax +39 0721 987007 SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA Via Molinetto, 46 - 31054 Possagno (TV) - Italia Fax +39 0423 920704 - [email protected] POLO TECNICO PRO.VITA Tel. +39 0423 920701 - Fax +39 0423 920703 [email protected] www.cottosanmichele.it Responsabile di zona