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Rapporti con l’estero
Importazioni
Esportazioni
Acquisti intra-comunitari
Vendite intra-comunitarie
Euro e dintorni
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La contabilizzazione delle operazioni di
acquisto e vendita con operatori esteri
presenta aspetti di rilievo con riferimento:
Al momento dell’effettuazione
dell’operazione, per i riflessi sulla
disciplina IVA
Al momento regolamento monetario
del rapporto di scambio
Analizziamo distintamente le due problematiche
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Ricordiamo il funzionamento dell’IVA!
L’IVA colpisce cessioni di beni e
prestazioni di servizi poste in essere nel
territorio dello Stato da imprese, artisti
e professionisti ivi residenti.
Le importazioni sono sempre gravate da
IVA, qualunque sia il soggetto che le pone
in essere
Le esportazioni sono NON IMPONIBILI,
saranno infatti colpite nel paese di
destinazione
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MA COSA SI INTENDE PER
ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE?
DOBBIAMO INFATTI DISTINGUERE:
A1 IMPORTAZIONI
A2 ESPORTAZIONI
A3 ACQUISTI
INTRACOMUNITARI
A4 VENDITE
INTRACOMUNITARIE
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Quando la merce giunge alla
dogana è accompagnata dalla
fattura del fornitore estero.
Tale fattura è priva di IVA e
l’importo è espresso in valuta.
Lo sdoganamento ha luogo
pagando alla dogana:
 dazi doganali
 l’IVA su dazi, valore
statistico della merce e
spese di inoltro fino a
destinazione.
Il documento comprovante lo
sdoganamento è la bolletta
doganale
Fatt. n. … del ...
Merce q.100X$ 300
Totale fatt. $ 30.000
Bolletta doganale.
Dazi dog.
3.000.000
Val. stat. merce 44.000.000
Spese inoltro
1.500.000
a debito cliente :
dazi dog.
3.000.000
IVA 20%
9.700.000
TOTALE
12.700.000
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Lo sdoganamento è fatto
tramite lo spedizioniere, che
esegue, per conto del cliente,
il pagamento dei dazi e
dell’IVA
risultanti dalla bolletta
doganale.
Dopodiché lo spedizioniere
rimette fattura al cliente,
addebitando sia quanto
anticipato, sia le spese di
trasporto di sua competenza.
Fattura del fornitore estero
Bolletta doganale
Fattura dello spedizioniere
Fatt. n del
Spese trasp.(*)
Rimborsi
TOTALE
1.500.000
12.700.000
14.200.000
(*) non soggetto in quanto le
spese di inoltro rientrano
nell’imponibile già in dogana
devono essere annotate
sui registri IVA
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Contabilmente avremo:
Fattura fornitore estero
Merci c/ acq.
a Fornitori esteri
48.000.000
30.000 $ a £ 1.600 (cambio del giorno)
Bolletta doganale
Diversi
a
•Dazi doganali
•IVA ns. cred.
•Spese trasporto
Debiti diversi
14.200.000
3.000.000
9.700.000
1.500.000
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Le esportazioni, ossia la vendita di beni o
servizi in paesi extra-comunità europea,
sono considerate operazioni non imponibili,
secondo il principio della territorialità
dell’IVA, bensì l’indicazione del titolo di non
imponibilità.
Contabilmente avremo:
Clienti esteri.
a Ricavi esteri
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RICORDIAMO COSA ABBIAMO DETTO A SUO
TEMPO?
Un’ipotesi particolare riguarda gli acquisti
operati dall’esportatore sul mercato nazionale.
Quando un’impresa vende beni ad un esportatore abituale,
il quale abbia preventivamente ed esplicitamente
dichiarato l’intenzione di esportarli, attraverso la
DICHIARAZIONE
D’INTENTO
l’operazione non è imponibile IVA
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Nel caso di acquisti intracomunitari l’IVA è
corrisposta nel paese di destinazione, anche
se, teoricamente, dal 1° gennaio 1997 la
tassazione dovrebbe avvenire nel paese
d’origine.
La base imponibile si determina secondo le
normali regole dell’IVA e si calcola in base al
cambio del giorno di effettuazione
dell’operazione, se indicato in fattura,
altrimenti al cambio della data della fattura.
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La fattura di acquisto deve essere
 numerata
 integrata con l’indicazione del controvalore in lire e
dell’ammontare dell’IVA ( o eventuale titolo di non
imponibilità)
 annotata nel registro delle fatture emesse e nel
registro delle fatture di acquisto
Fatt. n 12 del
Fatt. n. 12del.
Merce q.100XFF 300
Totale fatt. FF 30.000
N.32
Merce q.100XFF 300
Totale fatt. FF 30.000
Cambio £300, £9.000.000
IVA 20%
£1.800.000
TOTALE
£10.800.000
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Contabilmente avremo:
Diversi
•Merci c/ acq.
•Iva ns. credito
a
Diversi
10.800.000
9.000.000
1.800.000
•Fornitori esteri 9.000.000
•IVA ns. debito 1.800.000
REGISTRO
DELLE FATTURE
D’ACQUISTO
REGISTRO
DELLE FATTURE
DI VENDITA
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Pur non essendo più (dal 1993) cessioni all’esportazione,
conservano la loro natura di
OPERAZIONI NON IMPONIBILI
Quindi l’impresa emetterà fattura senza l’addebito al
cliente comunitario dell’IVA, indicando solo il TITOLO DI
NON IMPONIBILITA’
Es.: Impresa italiana vende prodotti a
cliente tedesco per £ 8.000.000
Clienti esteri. a
Ricavi esteri
8.000.000
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I procedimenti visti fino a questo momento sono
corretti?
SI, ma dobbiamo considerare che con l’introduzione
dell’EURO qualcosa è cambiato …
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Dal 1° gennaio 1999 si possono presentare i
seguenti casi:
Fattura in
EURO
Fattura in
LIRE
Fattura in
altra valuta
stante il principio “nessun obbligo, nessun divieto”
EURO
LIRE
Altra valuta
EURO
LIRE
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Esempio: acquistate da fornitore belga materie
prime per 145.000 BEF (cambio fisso: 40,3399).
(Tralasciamo la scrittura, che è la stessa vista
per un acquisto intracomunitario)
1. Conversione da franchi ad euro:
145.000
40,3399
= 3.594,46 euro
2. Conversione da euro a lire:
(3.594,46 * 1.936,27) = 6.959.846 lire
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