Congressi ed Eventi “Impressioni di settembre” Cari amici , dopo la pausa estiva, ci troviamo a parlare di nuovo di Anote/Anigea portando avanti i progetti che il direttivo si è dato. A metà settembre ci siamo trovati in 25 a Sonico (BS) al Corso Formatori….. Un’esperienza formativa diversa dalle lezioni frontali cui siamo abituati e che ci ha permesso di affrontare la formazione e la motivazione in maniera profonda e costruttiva. Una grossa mano ci è stata data la domenica mattina nella conoscenza, confronto con un personaggio “alternativo”, non convenzionale, Don Antonio Mazzi. La sua presenza, la sua testimonianza, penso abbia evocato in tutti una profonda emozione perché con la sua particolarità ed incisività entra nel profondo di ognuno di noi. Ora la sfida che ci attende è portare i Corsi in tutte le regioni italiane portando avanti il progetto di crescita associativo e soprattutto dei nostri ambienti di lavoro tarando la formazione su misura a seconda delle esigenze e realtà. Oltre a questo progetto continua l’implementazione del sito e dei mezzi di comunicazione, come questo giornale scientifico dell’associazione, in cui tutti possono dare il loro contributo che sarà utile e ci aiuterà nella crescita scientifica della nostra associazione. Permettetemi, in questo momento, di ringraziare coloro i quali hanno permesso dando il loro tempo e/o supporto economico per la buona riuscita dell’evento di Sonico: direttivo, Cinzia Rivara, Monica Cimbro e Mino, Gabriella, il Don, le Ditte CBC Europe e Cook Italia e naturalmente tutti i partecipanti. Nel frattempo partecipiamo al Congresso ESGENA di Stoccolma con la presentazione di 2 poster: uno sull’associazione ed uno di presentazione dell’Update delle linee guida sul reprocessing. Un fraterno saluto ed una buona lettura del n. 2 di Anote News. Davide Cordioli 2 PROSSIMI CONGRESSI: Corso Itinerante ANOTE/ANIGEA Regione Lazio “La nutrizione enterale e la PEG” c/o Centro di Formazione in Endoscopia (EETC) Università Cattolica del Sacro Cuore Largo A. Gemelli, 8 00168 Roma 16 novembre 2011 Corso Itinerante ANOTE/ANIGEA Regione Piemonte “La nutrizione enterale e la PEG” c/o Olympus Corso Vigevano, 46 Torino 24 novembre 2011 Corso Itinerante ANOTE/ANIGEA Regione Campania “ABC in Endoscopia” c/o Plesso Bottazzi Via Guglielmo Marconi Torre del Greco (NA) 3 dicembre 2011 EVENTI PATROCINATI: Corso Itinerante ANOTE/ANIGEA Regione Sicilia “ABC in Endoscopia” c/o Aula “Nicolosi” Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” Palermo 3 dicembre 2011 “Colloquio Su Ecoendoscopia in Oncologia Digestiva” Policlinico Tor Vergata - Roma 8 novembre 2011 XI° Congresso Trisocietario Ligure di Gastroenterologia Hotel Sheraton - Genova 26 novembre 2011 Convegno ANOTE/ANIGEA “La qualità della gastroenterologia in Piemonte: criteri e competenze” Associazione Dopolavoro ferroviario - DLF Torino Sala Congressi Via Sacchi, 63 - Torino 3 dicembre 2011 Giornata di formazione per infermieri di endoscopia digestiva e chirurgia “La gestione infermieristica integrata delle complicanze nelle patologie digestive. Esperienze a confronto: Endoscopia e chirurgia” Aula Coppo - Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino - Estense Baggiovara - Modena 26 novembre 2011 Corso Itinerante ANOTE/ANIGEA Regione Lazio “ABC in Endoscopia” c/o Centro di Formazione in Endoscopia (EETC) Università Cattolica del Sacro Cuore Largo A. Gemelli, 8 00168 Roma 6 dicembre 2011 Convegno Annuale Fondazione Rosa Gallo: “Attualità Chirurgiche nelle Malattie del Colon-Retto-Ano” e “Problematiche emergenti nelle malattie infiammatorie croniche e nelle poliposi intestinali” Aula Magna “G. De Sandre” del Policlinico Universitario G.B. Rossi - Verona 28 e 29 novembre 2011 2011 Eventi Congressi 2011 3 RESPONSABILITà PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE Negli ultimi anni la professione infermieristica ha subito numerosi cambiamenti. Fino ai primi anni 90 l’infermiere svolgeva compiti definiti ed elencati in maniera chiara nel Mansionario, poi con il DM n° 793/94, che definisce il profilo professionale, e con la Legge n° 42/99, che abolisce il mansionario, la linea di responsabilità diventa meno definita. Queste modifiche hanno portato gli infermieri a confrontarsi con una nuova concezione professionale: l’individuazione del campo di attività e responsabilità effettuata in base: al profilo professionale corso di studi alla formazione post-base al codice deontologico al La responsabilità si esplica nell’etica della prevenzione e conservazione del benessere del paziente (Legge n° 251/00), in relazione anche all’attività funzionale collegata ad altri soggetti e alla luce delle condizioni generali nelle quali il sanitario si trova ad operare, con riguardo alla disponibilità di mezzi, personale di supporto, organizzazione del lavoro e dei turni. Questo comporta: il superamento della conoscenza nozionistica, a favore di un sapere applicato e integrato, critico e flessibile l’acquisizione di una capacità di coordinamento, di sapiente utilizzo delle risorse di ogni tipo e di valutazione dei risul- ci è individuata dalla legge “competenze previste per le professiotati a fronte dei costi la combinazione dell’orienta- ni mediche”, per cui: mento assistenziale con quel- il medico è responsabile della lo gestionale, per il conseguidiagnosi e delle scelte terapeutiche mento del miglior equilibrio possibile tra il bene della per- l’infermiere è responsabile sona assistita e legittimi intedell’assistenza nella sua gloressi dell’azienda balità Considerando il profilo profes- GARANZIA DELLA sionale, risulta difficile, però, CORRETTA APPLICAZIONE individuare il “concetto proprio DELLE PROCEDURE di attività e responsabilità” solo DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE sulla base dei criteri guida in- E ASSISTENZA dicati, in quanto il profilo non AGGIORNATA comprende tutte quante le situazioni operative e cognitive nelle Non spetta all’infermiere valutaquali gli infermieri si trovano ad re e assumere decisioni in ordine operare, ma evidenzia “saperi” di al tipo e al contenuto della prenatura: scrizione, ma è responsabile della messa in atto della procedura intellettuale tecnico-scientifico conseguente alla prescrizione. gestionale La responsabilità è quindi relativa relazionale ai seguenti ambiti: educative che sostengono le diverse funzioni infermieristiche A)valutazione della congruenza della prescrizione, intesa non come sostituzione alla valutazione e decisione del medico Risulta, inoltre, difficile la distinnel processo diagnostico-terazione fra gli atti di esclusiva competenza medica e quelli di compeutico, ma come verifica ulteriore della correttezza della petenza infermieristica, proprio perchè si è passati in un colpo prescrizione in relazione alle solo da una situazione di estrema condizioni del paziente e alla rigidità ad una situazione di magfattibilità dell’azione giore flessibilità, dove i singoli B)accertamento delle condizioni ruoli professionali e le rispettive della persona assistita prima di funzioni del medico e dell’infereffettuare la procedura, rispetmiere non sono più precostituite, to al momento della prescrima dipendono dall’evoluzione zione valutando la situazione delle conoscenze necessarie per contingente ed eventualmente compiere determinati atti. sospendendo la prescrizione e informando il professionista La “linea” di confine tra attribuche l’ha prescritta, valutando zioni infermieristiche e atti medieventuali manovre correttive 4 C)conoscenza degli effetti, delle indicazioni, delle controindicazioni e delle eventuali complicanze della messa in atto della prescrizione, considerando le competenze del professionista che deve attuare la prescrizione e che deve essere garante della sicurezza del paziente D)conoscenza e applicazione di presidi, ausili e forme farmaceutiche che contribuiscono alla corretta messa in atto, conoscenza del corretto stoccaggio e smaltimento per i presidi monouso, lavaggio e sterilizzazione per i presidi pluriuso. Anche in questo caso le competenze dell’infermiere sono fondamentali per poter assicurare al paziente che l’utilizzo dei presidi sia qualitativamente efficacie E) informazione alla persona circa le attività che verranno svolte F)attuazione della procedura corretta, responsabilità dell’infermiere sancito dal Codice Deontologico art 3 che prevede: “L’infermiere assume responsabilità in base al livello di competenza raggiunto......” “L’infermiere riconosce i limiti delle proprie conoscenze e competenze e declina ogni responsabilità quando ritenga di non poter agire in sicurezza. Ha il diritto e il dovere di richiedere formazione e/o supervisione per pratiche nuove o sulle quali non ha esperienza.......” Infine, si può affermare che l’infermiere ha il diritto- dovere: di essere a conoscenza e di aggiornarsi sulle nuove procedure operative in uso nell’Unità Operativa di appartenenza di essere formato sulle competenze specifiche da attuare nell’Unità Operativa dove presta la sua opera BIBLIOGRAFIA Questa deve essere una modalità operativa condivisa dai diversi professionisti che operano all’interno dell’Unità Operativa di appartenenza; per cui occorre una nuova cultura professionale e organizzativa d’equipe orientata alla qualità dei risultati, all’efficienza della cura/assistenza al paziente, ma soprattutto disponibile al cambiamento. La responsabilità dell’infermiere. Dalla norma alla coscienza professionale L. D’Addio Convegno Responsabilità infermieristica, Ferrara 16/10/2005 Stefania Bonaccorso 5 Le responsabilità dell’infermiere. Dalla normativa alla pratica G Barbieri, A. Pennini Casa editrice Carrocci La professione di infermiere. Aspetti giuridici, medico-legali,etico-deontologici A. Carnevale, C. D’Ovidio Casa editrice Piccin Profilo professionale Decreto Ministeriale 739/1994 Codice deontologico dell’infermiere Ottobre 2009 Il counseling infermieristico personalizzato riduce l’ansia e migliora la motivazione dei pazienti che devono eseguire una colonscopia Carretto Daniela, Barbero Luisella, Di Franco Assunta, Gallucci Lori, Pirastu Usai Simonetta, Rana Luigina, Rainero Alessandra, Sordi Paola, Tartaglino Carla, Cirivello Antonella, Grasso Patrizia, Battaglia Edda, Giacobbe Ugo, Niola Paolo, Verna Carlo, Grassini Mario SOC Gastroenterologia Ospedale Cardinal Massaia ASL AT, Asti La nostra equipe ha scelto di essere orientata alla “PERSONA” in osservanza delle indicazioni delle norme di qualità ISO 9000:2008 che guidano l’operato della SOC Gastroenterologia e ai rispettivi Codici Deontologici medico ed infermieristico. L’IP è l’operatore sanitario predisposto alla preparazione del paziente per l’esecuzione dell’esame endoscopico. Ha un rapporto preferenziale con l’utente grazie al contatto diretto con la persona. Il codice deontologico dell’IP emesso nel 2009 ci orienta ad una relazione “stretta” supportata da - responsabilità professionale dell’IP con una conseguente sempre maggiore presa in carico del paziente da parte del professionista - capacità e competenze nell’ascolto - rispetto dell’identità con attenzione all’individualità e di conseguenza alle caratteristiche del singolo - attenzione all’esito, considerato come risultato atteso conseguente all’azione del professionista. Per migliorare l’esito l’IP responsabile deve utilizzare dunque l’ascolto, l’azione di counseling in- fermieristico e le sue competenze di vita ed un’esecuzione dell’esame più agevole. educative e di trasmissione di in- formazioni. ANALISI: Partendo da questi presupposti ab- I pazienti che devono eseguire indagini endoscopiche del tratto biamo voluto indagare se: digestivo inferiore, per permettere - I pazienti che al momento della una corretta ed adeguata visione consegna ricevono un appro- dei visceri intestinali, devono sotfondito supporto informativo toporsi a preparazioni basate su sull’esame, sull’importanza diete appropriate, l’assunzione di della preparazione accurata, preparati orali finalizzati alla pulisulle modalità più opportune zia intestinale e al digiuno pre-esae di maggior gradimento per il me. Non sempre i nostri pazienti paziente, presentano una toiletriescono ad effettuare una prepate intestinale migliore rispetto al campione di controllo. Tale razione corretta e completa con rilevazione è stata effettuata conseguenti ricadute sulla toilette estrapolando il dato dal referto intestinale che in casi limite può medico. In particolare il gastro- causare anche la non effettuazioenterologo che esprime la sua ne e/o la ripetizione dell’esame. In opinione sulla pulizia dopo l’e- tali situazioni la ripetizione dell’insecuzione dell’esame utilizza dagine sottintende ovviamente un come scala di riferimento la Bo- aumento del carico di tensione per ston bowel preparation - Scala il paziente oltre al disagio di una Bepop (The Boston bowel pre- nuova preparazione. paration scale: a valid and reliaInoltre i nostri pazienti spesso vible instrument for colonoscopyvono la prospettiva dell’esecuziooriented research – Gastrointestinal Endoscopy Volume 69, ne dell’esame negativamente sia per eventuali informazioni distorte No, 3 : Part 2 of 2 : 2009) - E’ stato valutato anche il livello o/e incomplete che giungono loro di ansia presentato dai pazienti da varie fonti non ufficiali, sia per prima dell’esecuzione dell’esa- la giustificata paura di una proceme. End – point dello studio è dura invasiva. Importante è accostato quello di valutare se i pa- gliere i timori e i disagi del pazienzienti informati al momento del- te perché un’attenzione adeguata la consegna della prenotazione, favorisca un approccio all’indagigrazie al supporto informativo ne più cosciente e partecipato. con particolare attenzione agli aspetti psicologici, arrivano al Questa indagine è rivolta ai pagiorno dell’esame con un mi- zienti esterni che affluiscono giorgliore controllo dell’ansia. Sco- nalmente alla nostra SOC per l’epo dello studio è stato quindi secuzione di colonscopia, in sedaquello di dimostrare se, in fun- zione e non. zione di criteri di qualità, un approccio dedicato al paziente al momento della prenotazione garantisce una migliore qualità 6 VALUTAZIONE: METODOLOGIA: Il protocollo prevede di dividere i Obiettivi dello studio sono: - Obiettivo 1: Il gruppo di papazienti in due gruppi: zienti del gruppo 2 presentano una pulizia del colon migliore - 1° gruppo: pazienti arruolati rispetto ai pazienti del gruppo 1. dal CUP o farmacie o distretti Indicatore: che ricevono modulo prestampato relativo alla preparazione %pz con preparazione adeguata ed eventuali informazioni in- gruppo 2-% pz con preparazione tegrative da personale non de- adeguata gruppo 1 dicato alla endoscopia. Il giorno dell’appuntamento, prima - Obiettivo 2: Minore stato di dell’esecuzione dell’esame, il ansia rilevabile nei pazienti di paziente viene invitato a comgruppo 2 rispetto a quelli del pilare una scheda di rilevazione gruppo 1 dell’ansia percepita. Indicatore: - 2° gruppo: pazienti reclutati dal - Valore medio percezione personale della nostra SOC ( dell’ansia dei pazienti che ries. classi II, ecc) ai quali viene cevono approfondito supporto fornita spiegazione accurata riinformativo / Valore medio perguardo all’esecuzione dell’esacezione dell’ansia dei pazienti me. Prima dell’esame si invita il che non ricevono approfondito paziente a completare la schesupporto informativo Valutada per la rilevazione dell’ansia zione effettuata grazie alla conpercepita. sulenza degli operatori della SOC Psicologia Clinica e Della STRUMENTI: Salute - Direttore Dott. P. Cuni- Attività di counseling inf.co per berti. pz gruppo 2 alla consegna della preparazione RISULTATI: - modello preparazione esame nei primi mesi di raccolta sono sta- scheda rilevazione ansia percepita STAI FORMA Y Charles D. ti valutati 232 pazienti, di cui 126 Spielberger (adattamento italia- hanno ricevuto la preparazione no di Luigi Pedrassi e Massimo standard, mentre 106 hanno riceSantinello) suggerita dalla SOC vuto la consulenza personalizzata. Psicologia Clinica e Della Salu- In quest’ultimo gruppo di paziente - Direttore Dott. P. Cuniberti ti lo stato di ansia è significativa- Referti endoscopici per rile- mente ridotto 8p<0.05), così come vazione livello di pulizia in- la qualità della preparazione, sebtestinale, tale dato è valutato bene non raggiunga la significatidall’endoscopista utilizzando la vità statistica Scala Bepop (Figura 1 - The Boston bowel preparation scale: a CONCLUSIONI: valid and reliable instrument for colonoscopy-oriented research un’accurata informazione al pa– Gastrointestinal Endoscopy ziente fornita da un infermiere Volume 69, No, 3 : Part 2 of 2 esperto con istruzioni personalizzate riduce significatamene l’an: 2009) sia, incrementando la compliance e il miglioramento della preparazione intestinale, con conseguente incremento della qualità della 7 colonscopia e certamente una più certa motivazione dei pazienti. Tali aspetti possono essere importanti nel migliorare il grado di soddisfazione e l’aderenza ai programmi di screening. The Boston Bowel Preparation Scale (BBPS “bee-bops”) 0 = Unprepared colon segment with mucosa not seen due to solid stool that cannot be cleared. 1 = Portion of mucosa of the colon segment seen, but other areas of the colon segment not well seen due to staining, residual stool and/or opaque liquid. 2 = Minor amount of residual staining, small fragments of stool and/or opaque liquid, but mucosa of colon segment seen well 3 = Entire mucosa of colon segment seen well with no residual staining, small fragments of stool or opaque liquid. The wording of the scale was finalized after incorporating feedback from three colleagues experienced in colonoscopy TECNICA DELLE COMPRESSIONI ADDOMINALI NELLA COLONSCOPIA TOTALE Autori: A. Giaquinto, A. Mastroddi, E. Ballocco. L. Bogdan, L. D‘Eramo, A. Greco, S. Pace, V. Pignatiello, L. Sabatino, M. Sibilia, D. Silvestre, C. Vittori. Coordinatore G. Fiorito, infermieri U.O.C. di Gastroenterologia Clinica ed Endoscopia Digestiva del PTV di ROMA. Direttore Prof. F. Pallone. “ LA POLIPECTOMIA E LA MUCOSECTOMIA IN ENDOSCOPIA: LE NUOVE FRONTIERE” INTRODUZIONE L’asportazione endoscopica di polipi peduncolati (polipectomia) del colon costituisce da molti anni un importanLe compressioni addominali sono delle manovre esterne che vengono eseguite dagli assistenti del medico endoscopista -in genere gli te mezzo terapeutico alternativo alla infermieri- con lo scopo di facilitare la progressione dello strumento quando questa è ostacolata: dalla formazione di loops (Alpha chirurgia nella rimozione di lesioni loop , U-loop , N-loop, Gamma-loop, Complix-loop); in presenza di ptosi del trasverso; quando le manovre di raddrizzamento dello strumento maligne e benigne limitate alla muco(rotazione in senso orario e antiorario, retrazione dello strumento e accorciamento del colon) o il cambio del decubito del paziente (posizione laterale sx, dx o posizione supina) non sono sufficienti per il corretto avanzamento dell’endoscopio. sa e alla sottomucosa. Tale metodica nel corso degli anni è diventata indispensabile mezzo terapeutico nella LA COMPRESSIONE (1) FACILITA IL SIGMA “ALPHA” SUPERAMENTO DELL’ANGOLO ACUTO SIGMAprevenzione del cancro colorettale. DISCENDENTE DISCENDENTE E LA RIDUZIONE DEI LOOPS LOOP SIGMOIDEI -“ALPHA” e “N”-, IN SUPPORTO ALLE Le lesioni non peduncolate, presenti MANOVRE (oraria e antioraria) DI RADDRIZZAMENTO 1) COMPRESSIONE soprattutto nel retto e nel colon deDELL’ENDOSCOPIO E DI ACCORCIAMENTO DEL SIGMA MANO A PIATTO REGIONE ESEGUITE DALL’ENDOSCOPISTA, QUANDO IL SOVRAPUBICA/FOSSA ILIACA stro, hanno però costituito un limite PASSAGGIO NEL DISCENDENTE RISULTA INDAGINOSO E DOLOROSO, SPECIE IN PRESENZA DI UN’ANSA all’asportazione endoscopica tradiSIGMOIDEA MOLTO ACCENTUATA ; FLESSURA SPLENICA “N“LOOP zionale. Per queste lesioni negli ultiTRASVERSO mi 10 anni è stata proposta la “mu2) COMPRESSIONE cosectomia” e ,più recentemente, la FOSSA ILIACA CON LE COMPRESSIONI (2) e (3) SI FACILITA LO dissezione endoscopica sottomucosa DESTRA/IPOGASTRIO FOSSA SPIANAMENTO DELL’ANGOLO SINISTRO VERSO IL ILIACA SINISTRA BASSO IN MODO DA PREVENIRE LA FORMAZIONE DI (ESD). LOOPS SIGMOIDEI CHE PROVOCANO LO STIRAMENTO Queste prevedono lo scollamento delDEI MESI CON CONSEGUENTE DOLORE E DISAGIO PER IL PAZIENTE; PTOSI GAMMA la parete intestinale interessata dalla LOOP LA COMPRESSIONE (3) SOLLEVA IL TRASVERSO IN 3) COMPRESSIONE neoplasia e la successiva asportazione PRESENZA DI PTOSI DELLO STESSO E SI OPPONE ALLA MESOGASTRIO VERSO L’ALTO in un pezzo unico della lesione stessa. E S T E N S I O N E D E L L O O P “GAMMA” CHE IPOCONDRIO DESTRO SPORADICAMENTE SI FORMA SPECIE NEL COLON La mucosectomia nello specifico è TRASVERSO LUNGO; l’asportazione endoscopica di polipi piatti nel tratto digestivo: prevede la FLESSURA EPATICA “U” LOOP ASCENDENTE rimozione completa dello strato muLO SCOPO DELLA COMPRESSIONE (4) E’ QUELLO DI ABBASSARE LA FLESSURA EPATICA E RAGGIUNGERE coso interessato dalla lesione preser4) COMPRESSIONE CON PIU’ FACILITA’ L’ASCENDENTE; MESOGASTRIO CON SPINTA vandone la fascia muscolare. VERSO IPOCONDRIO DESTRO IN BASSO E MEDIALMENTE Con la tecnica classica si infiltra la lesione con una quantità abbondante di soluzione salina o altre soluzioni LA COMPRESSIONE (5) SI APPLICA QUANDO IL 5) COMPRESSIONE RAGGIUNGIMENTO DEL CIECO SI RILEVA DIFFICILE REGIONE LOMBARE DESTRA in modo da sollevare la mucosa e di PER IL RIFORMARSI DI LOOPS NEL SIGMA O NEL POSTERIORMENTE “Waye point” TRASVERSO ( “U” e “GAMMA” ) consentire una resezione in maggior FOSSA ILIACA DESTRA o SINISTRA VERSO L’ALTO sicurezza. I polipi interessati possono essere di natura benigna ma anche maligna con SI POSSONO APPLICARE SISTEMATICAMENTE ANCHE LE COMPRESSIONI SPECIFICHE NELLA REGIONE DELL’ADDOME SU CUI, PALPANDO CON UN DITO, SI PROVOCA L’AVVICINAMENTO DEL LUME ALLA PUNTA DELLO STRUMENTO; L’ASSISTENTE MANTIENE LA COMPRESSIONE E L’OPERATORE AVANZA L’ENDOSCOPIO. dimensioni variabili da pochi millimeLE COMPRESSIONI SPECIFICHE TROVANO MAGGIORE UTILITA’ NELLA PROGRESSIONE DELL’ENDOSCOPIO NEL COLON DESTRO. tri a diversi centimetri di grandezza; CONCLUSIONI: nonostante sia una tecnica complessa La colonscopia è generalmente percepita come una procedura dolorosa . viene eseguita ambulatorialmente atBibliografia: Uno studio condotto da Williams C.B. ed altri -Wolfons Unit for Endoscopy, St. Mark’s Hospital, Harrow, •Gastroenterology Nursing, 2005, Vol. 28; Numb. 3, p. 232-236. London- ha determinato la frequenza degli episodi di dolore e la corrispondente posizione dello strumento traverso la colonscopia evitando così •Gastroenterology Nursing, 2007, Vol. 30; Numb. 2, p. 160. durante la colonscopia, utilizzando in tempo reale il MEI (magnetic endoscope imaging). •Waye JD. “The best way to painless colonscopy”; Endoscopy al paziente un intervento chirurgico e Il 90% di tutti gli episodi dolorosi coincideva: nel 79% dei casi con la formazione di loops , nell’ 11% con 2002; 34:489-491; la riduzione di loops e solo il 9% degli episodi di dolore coincideva con l’insufflazione di aria. •.RS Raccomandazioni SIED , L. Petruzziello-LA COLONSCOPIA il conseguente ricovero ospedaliero. Nel 66% dei casi l’intensità del dolore era maggiore con la formazione di loops nel sigma, il 7% nel - febb. 2008; • Endoscopy 2002 , vol.34, n.6,pp.435-440; “Patient pain during discendente, il 6% nella flessura splenica, il 5% nel trasverso e il 4% in prossimità del cieco. Nella realtà della gastroenterologia La formazione di loops era più frequente e meno tollerata nelle donne (P=0.0002) rispetto agli uomini colonscopy.”; Williams CB ed altri; del G.Bosco di Torino la mucosecto(P=0.0140) . Vedi illustrazione Sitografia: La correlazione tra percezione e grado del dolore e formazione di loops nella colonscopia trova conferma mia è una tecnica utilizzata frequen•http://louisville.edu/medschool/medicine/gastro/media/Jabbar%20Lectures/ASGE%20Final%20Colonoscopy.pdf nella pagina precedente anche in altri studi (studio condotto nel 2006 da Koichiro Stato ed altri, Division of Gastroenterology of Internal Medicine, Toho University Ohashi Medical Center, Tokyo, Japan -) sottolineando come temente per l’asportazione di polipi OBIETTIVO: L’APPROPRIATA APPLICAZIONE DELLE COMPRESSIONI ADDOMINALI DURANTE LA COLONSCOPIA AIUTA IL CORRETTO AVANZAMENTO DELLO STRUMENTO LIMITANDO IL DISCOMFORT DEL PAZIENTE E RIDUCENDO LA DURATA DELL’ESAME STESSO. 1 2 3 4 5 l’appropriata applicazione delle compressioni addominali oltre che a favorire il corretto avanzamento dello strumento prevenendo la formazione di loops e riducendo gli stessi , è utile anche nella riduzione del dolore percepito durante l’esame. 8 intestinali. Tale tecnica si sta anche ESD sono tecniche che permettono di evolvendo per polipi presenti a livello asportare la maggior parte delle lesioesofageo. ni neoplastiche intestinali del colon. Anche lesioni piatte estese per più STUDIO DELLE MUCOSECTOMIE centimetri nella superficie del colon NELLA REALTA’ DEL S.G.BOSCO possono essere asportate ambulatoIl numero delle colonscopie eseguite rialmente. L’efficienza di un ambulanella nostra struttura nel 2008 è pari torio endoscopico si misura in questo a 2454; di queste 437 sono polipecto- campo anche sul numero ridotto di mie tra cui 124 mucosectomie. pazienti arrivati alla chirurgia per leE’ stato da noi condotto uno studio sui sioni di questo tipo. polipi piatti asportati nell’anno 2008 a La chirurgia risulta indispensabile livello intestinale per un totale di 100 quando la lesione maligna ha interespazienti. sato non solo la superficie mucosa ma Dei 124 polipi piatti asportati il 61,3% anche la sottomucosa in modo non aveva un grado di displasia grave e il marginale in quanto, la possibilità di 38,7 % un grado di displasia basso; trovare siti linfonodali adiacenti alla l’87,1% dei pazienti ha subito una lesione sono più alti mano a mano asportazione totale della lesione con che l’interessamento sottomucoso auun’unica seduta mentre una piccola menta. In tutte le altre lesioni le mepercentuale pari al 12,9 % dei pazien- todiche endoscopiche sono vincenti. ti ha avuto un’asportazione parziale Alcuni possibili problemi del passato della lesione ed è quindi dovuta tor- come l’emorragia post polipectomia o nate per una seconda seduta. la perforazione viscerale, che costituAltri dati presi in riferimento sono la iscono emergenze cliniche, oggi sono dimensione e la sede dei polipi aspor- affrontate con l’emostasi ottenuta entati: la maggior parte dei polipi aveva doscopicamente con varie metodiche la dimensioni di 1CM (31,5%), i poli- e la chiusura con clip di piccole perfopi più grossi avevano una dimensione razioni riconosciute precocemente. E’ tra i 4-6 CM (4%) e la maggioranza è possibile immaginare che un ulteriore situata nel colon ascendente. contributo terapeutico nell’endoscoLe tecniche utilizzate per l’esecuzio- pia digestiva possa arrivare con l’apne delle mucosectomie sono state per plicazione di metodiche ancora più il 73,4 % dei polipi con la normale simili alla chirurgia come la NOTES (è infiltrazione di fisiologica ed ansa a l’accesso ad un organo o tumore nel caldo mentre per il restante 26,6% sistema gastrico o intestinale facencon altre tecniche (piecemeal, infil- do un’incisione attraverso uno degli trazione con adrenalina). Al termine orifizi naturali del corpo es. bocca, di tali tecniche per l’81,45, non sono vagina, stomaco, colon ). Si prevede evidenziate complicanze, il restante con queste nuove tecniche di poter 18,55% dei pazienti ha avuto come asportare endoscopicamente non solo complicanza il sanguinamento la cui gli strati superficiali del colon che emostasi è avvenuta principalmente contengono la lesione ma la parete a con l’utilizzo di clips metalliche risol- tutto spessore con successiva chiusura vendo definitivamente il problema. della soluzione di continuità . CONCLUSIONI La polipectomia endoscopica di polipi peduncolati, la mucosectomia e la 9 Direttore S.C. Dott. S.Recchia Inf. Verna Stefania Inf. Paola Florio 10 11 12 13 14 15 AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PIASTRA ENDOSCOPICA GIUSTINIANEO CONTROLLI DI QUALITà IN PIASTRA ENDOSCOPIA DIGESTIVA GIUSTINIANEO SCOPO: Lo studio si propone di valutare l’efficacia del reprocessing e dello stoccaggio al fine di garantire la sicurezza degli utenti e degli operatori, poiché negli ultimi due anni non erano state eseguite prove microbiologiche periodiche come invece indicato dalle linee guida ESGE-ESGENA-OMED 2005, e le raccomandazioni AIGO-SIED-SIGE. METODO: Sono stati eseguiti test microbiologici di controllo ad un campione di 16 endoscopi pari ad un terzo degli strumenti abitualmente in uso in Piastra Endoscopica, su tutte le 8 vasche di lavaggio automatico utilizzate per l’alta disinfezione, ed a tutti e 4 gli armadi di stoccaggio. I test sono stati eseguiti in 3 periodi diversi. Il primo periodo ha evidenziato dei campioni positivi. Si sono effettuate manovre correttive alle procedure abituali: 1) Pulizia dell’endoscopio eseguita appena terminato l’esame con il “pistoncino di lavaggio aria/ acqua” (per quanto riguarda gli strumenti olympus). 2) Sostituzione del tubo a bolle di aspirazione e sterilizzazione della “bottiglietta dell’acqua”, giornalmente. 3) Utilizzo di kit sterile di lavaggio per ogni strumento. 4) Sostituzione del filtro acqua di rete. 5) Corso interno di refresh a tutto il personale. Nel 2° e nel 3° periodo sono stati ritestati gli strumenti e le vasche che davano presenza di microrganismi e sono risultati negativi. Gli infermieri e gli O.S.S. sono stati preparati sulla procedura da applicare nel testare presidi e strumenti. Sono stati testati sterilmente: i canali degli endoscopi e la guaina esterna; le superfici interne di tutte le vasche e l’imboccatura di ogni cannello di lavaggio; gli interni di ogni armadio di stoccaggio. CONCLUSIONI: Per garantire la sicurezza degli utenti e degli operatori è fondamentale porre costantemente l’attenzione alle norme procedurali di reprocessing e stoccaggio come indicato dalle nuove linee guida Anote/Anigea 2009; e all’aggiornamento continuo del personale infermieristico e di supporto. Lo studio ha portato alla stesura di protocolli e procedure interne periodicamente riviste e aggiornate. RISULTATI: lo studio ha evidenziato che su 64 campioni prelevati da endoscopi 58 risultavano negativi e 6 positivi a microrganismi nosocomiali, nelle 8 vasche di lavaggio su 16 campioni prelevati 2 erano positivi, sui 4 armadi di stoccaggio 16 campioni inviati tutti negativi. Ai controlli successivi, con l’introduzione delle manovre correttive alle procedure e la sen- Inferm. sibilizzazione degli operatori i Inferm. campioni erano tutti negativi, Coordinatrice 16 Scacchi Mirella Poletto Sabrina Judet Suzanne