OGM e agricoltura:
aspettative, risultati e alternative
ad una scelta apparentemente
inevitabile.
Simone Vieri
Le aspettative
Di interesse generale
(pubbliche)
riduzione della fame e
della povertà;
miglioramento delle
condizioni di vita degli
agricoltori;
possibilità di coltivare piante in
grado di produrre sostanze di
particolare utilità (vitamine,
farmaci, vaccini). . . . .
Di interesse particolare
(private)
miglioramento dei
processi produttivi agricoli
riduzione dei costi,
aumento delle rese
innalzamento della
competitività . . . . .
Fame e OGM
Ettari con coltivazioni OGM
Numero di persone denutrite
Dal 1996 al 2005:
da 1,7 a 90 milioni di ettari.
Dal 1995-97 al 2002-04:
nei PVS da 799 a 832 milioni
(+4,1%; 96,3% sul totale)
Il 98,3% in 7 Paesi,
il 61,8% in USA e Canada.
Nel 2004 nel Mondo 864 milioni
di persone sofferenti la fame di cui
il 90,2% in Asia e Africa.
Solo 3 Paesi con più del 10%
di persone sottonutrite
hanno più di 1.000.000 di ha
Sono 72 i Paesi che hanno
più del 10% di persone
sottonutrite
Fonte ISAAA, 2006
Fonte FAO, 2006
Sottonutrizione e coltivazioni transgeniche/1
Persone sottonutrite (milioni)
Paesi con coltivazioni transgeniche
Fonte: FAO, 2006.
Sottonutrizione e coltivazioni transgeniche/2
Paesi con più del 10% di persone sottonutrite sul totale della popolazione
Paesi con più di 1.000.000 di ettari di superfici investite a coltivazioni transgeniche.
Fonte: FAO, 2006.
OGM e agricoltori/1
8,5 milioni di agricoltori hanno coltivato OGM nel 2005; 7,7 milioni
praticavano “agricoltura di sussistenza”. Di questi: 6,4 milioni (75,3%)
in Cina e 1 milione (11,8%) In India. Fonte: ISAAA, 2006.
Nel 2005 in Cina e India erano coltivati 3,3 e 1,3 milioni di ha di cotone,
pari, rispettivamente, al 3,7% ed all’1,4% sul totale delle coltivazioni
OGM nel Mondo. Fonte: ISAAA, 2006.
Nel Mondo circa 2,6 miliardi di persone praticano l’agricoltura. Nei
Paesi più avanzati gli agricoltori sono circa 100 milioni. Fonte: UNCTAD, 2005.
OGM e agricoltori:
alcune riflessioni sui dati precedenti.
Il 94,9% delle superfici a OGM, ossia 84.541.000 ettari è coltivato da 800.000
agricoltori. Ne discende che:
- il 94,9% delle terre investite a OGM è coltivato dal 9,4% degli agricoltori e che
il 90,6% dei coltivatori coltiva il 5,1% delle terre;
- i 6,4 milioni di agricoltori cinesi che hanno coltivato cotone GM lo hanno fatto,
in media, in aziende di 0,5 ettari;
- il milione di agricoltori indiani che hanno coltivato cotone GM lo hanno fatto,
in media, in aziende di 1 ettaro;
- i restanti 800.000 agricoltori che hanno coltivato OGM lo hanno fatto, in media,
in aziende di 105,7 ettari.
Concentrazione del fenomeno OGM / 1
Numero limitato di Paesi interessati.
In 7 Paesi il 98,3% degli ettari coltivati: USA (55,3%); Argentina
(19,0%); Brasile (10,4%), Canada (6,4%); Cina (3,7%); Paraguay
(2,0%); India (1,4%).
Numero limitato di coltivazioni.
4 specie interessate: soia (60%), mais (24%), cotone (11%),
colza (5%).
Numero limitato di caratteristiche introdotte dalla
transgenesi.
Il 71% ettari coltivati interessa specie resistenti agli erbicidi;
l’11% resistenti agli insetti; il 18% interessa specie
con caratteristiche combinate.
Concentrazione del fenomeno OGM / 2
Soia
Mais
81% della produzione mondiale in:
USA, Brasile e Argentina.
46% della produzione mondiale in:
USA, Canada e Argentina.
92% dell’export mondiale da:
USA, Brasile, Argentina.
74% dell’export mondiale da:
USA e Argentina.
Nel 2004 la soia era GM per:
il 98% in Argentina; l’85% negli USA;
il 22% in Brasile.
Nel 2004 il mais era GM per:
il 45% negli USA e il 57% in Argentina.
Nel 2004, l’Argentina ha esportato il 93% della Nel 2004, l’Argentina ha esportato il 72%
soia che ha prodotto, il Brasile il 71%, gli USA del mais che ha prodotto, gli USA il 17%.
il 36%.
Concentrazione delle coltivazioni GM:
Il caso Paraguay
Superfici
(milioni di ettari)
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
Seminativi
2,60
2,60
2,60
2,85
2,85
2,85
3,02
3,02
Soia
0,83
di cui GM
==
% soia su totale
seminativi
32,0
2003
3,04
2004
2005
3,04
3,04
0,83
0,94
1,09
1,17
1,18
1,35
1,45
1,47
1,87
1,94
==
==
==
==
==
==
==
==
1,20
1,80
32,0
36,1
38,1
40,9
41,3
44,7
47,9
48,5
61,5
63,7
% soia GM su totale seminativi
39,5
59,2
% soia GM su totale soia
64,2
93,0
Il Paraguay ha una superficie agricola di 24,8 milioni di ettari, dei quali 21,7 a pascoli,
3,04 a seminativi e 0,09 a colture permanenti. Nel decennio 1995-2004 è stato esportato,
in media, l’83,5% della soia prodotta. Nello stesso periodo le esportazioni di soia hanno
rappresentato, in media, l’81,0% dell’export agro-alimentare.
La coltivazione di OGM:
riguarda prodotti di base destinati soprattutto
all’alimentazione degli animali;
si concentra nei Paesi che, di tali prodotti, sono i
principali produttori ed esportatori;
è espressione di un modello di sviluppo agricolo
fondato sulla produzione e sull’esportazione di
materie prime.
Importanza dei prodotti GM per l’export
agroalimentare dei Paesi interessati
Incidenza media sul valore totale dell’export nel periodo
1995-2004 dei tre principali prodotti esportati.
Peso dei 3
principali
prodotti
sull’export totale
48,1%
56,4%
61,5%
92,0%
Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO.
Incidenza media sul valore totale dell’export nel periodo
1995-2004 dei tre principali prodotti esportati.
Peso dei 3
principali
prodotti
sull’export totale
48,1%
56,4%
61,5%
92,0%
Italia
Vino
15,0
Pasta
6,0
Conserva
pomodoro
4,7
25,7%
Le aspettative degli agricoltori: le rese.
Mais e soia: incremento medio annuo
delle rese nei Paesi principali
coltivatori di specie transgeniche nel
periodo 1986-2005.
Evoluzione storica (1986-2005) delle rese di mais e
soia nei Paesi principali coltivatori di specie
transgeniche.
12
10
8
6
4
2
USA mais
USA soia
Arg mais
Arg soia
Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO
Bra soia
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
1989
1988
1987
1986
0
Par soia
Le aspettative degli agricoltori: la
riduzione di input chimici
Soia GM: effetti sull’uso degli erbicidi in Argentina
%
%
Fonte: G. Traxler, The GMO experience in North and South America, Int. J. Technolgy and
Globalisation, Vol. 2, Nos. 1 / 2, 2006
Le aspettative degli agricoltori: la
riduzione di input chimici
Argentina
Dal 1991-92 al 2004-05, il consumo di glyphosate è passato da 1 a 160
milioni di litri. Nello stesso periodo la superficie investita a soia è
aumentata da 4,8 a 14 milioni di ettari.
Brasile
Dal 2002, il consumo di glyphosate è cresciuto del 94% nelle zone ove
si coltiva soia GM. Nelle stesse zone le superfici investite a soia sono
cresciute del 19,5%. Dove si coltiva soia non GM il consumo di
glyphosate è cresciuto del 12,7% e le superfici del 27,5%.
USA
Dal 1995 al 2000, il consumo di glyphosate è passato da 2,86 a 18,96
milioni di Kg. Nello stesso periodo le superfici investite a soia sono
cresciute da 24,8 a 29,3 milioni di ettari (+18,1%).
Le aspettative degli agricoltori: i
benefici economici/1
Coltura
Paese
Effetto
sulle rese
Minori costi al lordo del
costo della tecnologia
(US$/ha)
USA
Nessuno
14,8$ fino al
2002, 17,3$ dal
2003
Varie stime. Da: 25,2$ nel
1996-97 (Marra et al., 2002)
a 78,5$ nel 2004 (Sankula,
Blumenthal, 2004).
Argentina
Nessuno
3-4$
24-30$ (Qaim, Traxler,
2002).
Brasile
Nessuno
3-4$ nel 2003,
15$ nel 2004
88$ nel 2004 (Brookes,
Barfoot, 2005).
5%
annuo
25$ nel 199697, 20$ nel
1998-99
22$ dal 2000
15,5$ (Carpenter, Gianessi,
2001; James, 2002; Marra
et al., 2002; Sankula,
Blumenthal, 2004)
Soia
resistente
erbicidi
Mais
resistente
insetti
Costo
tecnologia
(US$/ha)
USA
Fonte: Brookes, Barfoot, GM crops: the global economic and environmental impact,
AgBioForum, 8(2&3): 187-196, 2005 AgBioForum.
Le aspettative degli agricoltori: i
benefici economici/2
Colture GM: maggiori redditi de lle imprese agricole nei 7 princ ipali
Paesi produttori nel 1996-2004 (milioni di dollari USA).
Paese
Maggiori
redditi
Determinati da:
% su totale
primi 7 Paesi
produttori
USA
10.704
Soia (59,5%); mais (20,5%);
cotone (19,1%); colza (0,9%).
39,9%
Argentina
10.101
Soia (98,7%); mais (1,1%);
cotone (0,2%).
37,7%
Brasile
Paraguay
Canada
829
Soia (100,0%).
3,1%
80
Soia (100,0%).
0,3%
Colza (76,5%), mais (16,7%),
soia (6,8%).
3,0%
807
Cina
4.160
Cotone (100,0%).
15,5%
India
124
Cotone (100,0%).
0,5%
Totale
26.805
Soia (64,5%); cotone (23,7%);
mais (9,1%); colza (2,7%).
100,0%
Fonte: Brookes, Barfoot, GM crops: the global economic and environmental impact,
AgBioForum, 8(2&3): 187-196, 2005 AgBioForum
Considerato che in Cina e India opera l’87,1% degli agricoltori
interessati alla coltivazione di piante GM, ne discende che l’84% dei
benefici si concentrano sul restante 12,9% degli agricoltori
Distribuzione dei benefici delle
coltivazioni GM in USA e Argentina
Cotone negli USA
Soia in Argentina e USA
(media 1996-98)
(media 1996-2001)
13%
36%
34%
45%
53%
19%
Agricoltori
Fonte: G. Traxler, 2003
Consumatori
Industria
Benefici delle
coltivazioni GM.
Forte variabilità in funzione:
del sistema produttivo agricolo in cui sono inserite.
Forte concentrazione in Paesi con modelli di sviluppo agricolo fondati sulla produzione
e sull’esportazione di un numero limitato di prodotti di base;
del prodotto interessato.
I benefici si distribuiscono in modo diverso tra produttori, industria e consumatori;
dell’ampiezza delle aziende.
I benefici si concentrano su di un ridotto numero di agricoltori, a loro volta,
concentrati in sistemi produttivi caratterizzati dalla presenza di aziende di grandi
dimensioni.
Importazioni in Italia di soia, panelli e mangimi nel 1990-2005.
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
0,0
1990
1991
1992
1993
Soia (milioni di tonn.)
1994
1995
1996
1997 1998
1999
2000
Panelli, mangimi (milioni di tonn.)
2001
2002
2003
2004
2005
Valore import (miliardi €)
Il 99% dei semi di soia ed il 75% dei panelli proviene, in media, da USA,
Brasile e Argentina. Nel periodo considerato le importazioni di panelli
sono aumentate del 28,6%, quelle di semi di soia del 114,0%. Il valore
dell’import in € costanti è cresciuto del 26,8%.
OGM e agricoltura italiana.
Le caratteristiche strutturali delle aziende potenzialmente
interessate.
In Italia, le aziende che coltivano mais sono
248.492.
In Italia, le aziende che coltivano soia sono
27.682.
Il 55,8% ha meno di 5 ettari, solo l’1,6% ne
ne ha più di 100.
Il 40,7% ha meno di 5 ettari, solo il 3,9% ne
ha più di 100.
Nelle 5 regioni del Nord, dove si concentra il
70,7% delle aziende che coltivano mais,
quelle con meno di 5 ettari sono:
il 72% in Veneto, il 64% in Friuli, il
35% in Piemonte, il 33% in Emilia
Romagna, il 27% in Lombardia.
Nelle 5 regioni del Nord, dove si concentra il
99,3% delle aziende che coltivano soia,
quelle con meno di 5 ettari sono:
il 51% in Veneto, il 45% in Friuli, il
22% in Emilia Romagna, il 17% in
Lombardia, il 13% in Piemonte.
La % di aziende maidicole con più di 100
ettari è sopra la media nazionale in
Lombardia (4,1%), Emilia Romagna
(2,8%), Piemonte (1,7%).
La % di aziende a soia con più di 100 ettari
è sopra la media nazionale in Emilia
Romagna (12,9%), Lombardia 8,7%),
Piemonte (4,2%).
OGM e agricoltori italiani:
la propensione a coltivare OGM.
L’80% degli agricoltori si dice non interessato; il 18% interessato il
2% non ha opinioni al riguardo.
I favorevoli operano nelle regioni del Nord ed hanno aziende che
operano nei settori cerealicolo e zootecnico da latte.
Dagli OGM si attendono di:
aumentare le rese produttive e, in misura minore,
migliorare la difesa da infestanti e insetti patogeni.
Fonte: Indagine ISMEA nell’ambito del progetto INRAN <<OGM in agricoltura>>.
OGM e consumatori italiani:
la propensione ad acquistare prodotti OGM.
Il 54% dei consumatori è negativo riguardo agli OGM, il 22% non ha
opinioni, il 21% è indifferente, il 3% è positivo.
Solo l’8% ritiene che i prodotti italiani siano quelli maggiormente
interessati al problema OGM.
Il 51% non acquisterebbe prodotti con OGM neppure se costassero di
meno, il 23% sosterrebbe costi superiori per acquistare prodotti
<<OGM-free>>
Solo il 20% è favorevole alle norme UE in materia di etichettatura; il 40%
vorrebbe che gli OGM fossero sempre etichettati, l’11% che fossero
vietati.
Fonte: Indagine ISMEA nell’ambito del progetto INRAN <<OGM in agricoltura>>.
Dall’incontro tra domanda e offerta le
alternative possibili alla scelta transgenica.
Alla sostanziale indifferenza riguardo al problema OGM nei suoi aspetti
generali si contrappone una forte attenzione in riferimento a prodotti e
situazioni specifiche.
Ai fini dell’acquisto di prodotti come il filetto di manzo ed il pollo la
certificazione “animali allevati con mangimi non OGM” è il fattore più
rilevante ai fini dell’acquisto, anche più del prezzo (filetto: prezzo 37%;
<<OGM-free>> 39%; pollo: prezzo 42%; <<OGM-free>> 48%).
Per acquistare prodotti ottenuti da animali allevati con mangimi non
OGM, si è disposti a riconoscere un sovrapprezzo di 9,60 euro al chilo per
il filetto e di 4,20 euro al chilo per il pollo.
Fonte: Indagine ISMEA nell’ambito del progetto INRAN <<OGM in agricoltura>>.
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