IL SISTEMA DI SOSTEGNO
IL SISTEMA DI SOSTEGNO
(Apparato Locomotore)
Gruppo:
-Balbo Lorenzo
- Daidone Matteo
-Gioiosa Simone
Gli Invertebrati
Il regno animale è diviso in:
Vertebrati ed Invertebrati.
Gli invertebrati sono animali che non hanno una
colonna vertebrale.
Circa il 97% degli animali che vivono nel nostro
pianeta sono Invertebrati.
Vivono ovunque:
- nelle acque marine,
- nei deserti,
- nei boschi, nei prati e persino nelle grotte.
Gli Invertebrati
Gli Invertebrati sono suddivisi in:
- Poriferi (spugne),
- Celenterati (meduse, coralli ed anemoni),
entrambi vivono in mare e non hanno un sistema
di sostegno.
- Molluschi,
la maggior parte vive in acqua (ma sono anche
terrestri).
Hanno un corpo molle racchiuso in conchiglie
(Lumache, Seppie e Vongole).
Gli Invertebrati (segue)
- Gli Echinodermi
(vivono sui fondali marini) sono dotati di
DERMASCHELETRO costituito da piastre calcaree
ricoperte dall’Epidermide (Ricci e Stelle Marine).
- Gli Artropodi sono il più vasto gruppo del Regno
animale con 875.000 specie diffuse in tutti gli
ambienti del Pianeta. Sono dotati di
ESOSCHELETRO costituito da: Chitina e Sali
Minerali.
- I Vermi (Lombrico) sono per la maggior parte
Parassiti. Hanno un corpo molle, lungo e piatto.
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Meduse
Spugne
Ricci di Mare
Verme
Granchio
Seppia
I Vertebrati
Sono provvisti di una Colonna
Vertebrale. Sono dotati di uno
Scheletro Interno
(ENDOSCHELETRO). Esso
permette di crescere e
differenziarsi in un enorme varietà
de specie. Esistono circa 40.000
specie di Vertebrati scoperti fino ad
ora (Pesci, Anfibi, Rettili, Uccelli,
Mammiferi).
Le tappe dell’ evoluzione del sistema di
sostegno
Introduzione
La storia evolutiva degli animali viene raccontata in
frammenti dalle testimonianze fossili, che devono
essere adeguatamente integrate ed interpretate
per una ricostruzione più attendibile.
Per milioni di anni la vita si è sviluppata SOLO
nell’acqua. Alcuni animali, come Gli Anellidi,
possiedono uno scheletro di tipo IDROSTATICO,
privo di parti rigide e formato da compartimenti
delimitati da membrane contenenti liquido; esso
permette il sostegno del corpo grazie alle
PRESSIONE esercitata dal liquido stesso.
Introduzione
(segue)
Gli Artropodi sono dotati di uno scheletro esterno.
Si considerano Esoscheletri le strutture calcaree
secreti dai Coralli, le conchiglie dei Molluschi.
Negli Insetti e nei Crostacei, vi è un esoscheletro
di struttura complessa, formata principalmente da
un composto organico detto Chitina. In questi
animali l’esoscheletro riveste e protegge il capo, il
torace, l’addome e gli arti; nei punti di passaggio
del segmento corporeo ed il seguente, la Chitina
diviene più sottile e flessibile per permettere il
movimento reciproco dei segmenti stessi.
L’esoscheletro è adatto ad animali di dimensioni
ridotte perché conferisce pesantezza e limita i
movimenti.
Introduzione
(segue)
Lo scheletro esterno ha consentito la formazione di:
- ARTI
- CHELE
- MANDIBOLE
permettendo a questi animali di conquistare la
terraferma.
In alcuni animali marini, si formò con il passare degli
anni, una struttura di sostegno di cartilagine, interna
al corpo, detta CORDA DORSALE, che poi si
trasformò attraverso varie tappe in una complessa
struttura ossea (ENDOSCHELETRO)
Schema evolutivo
6 miliardi di anni fa = vita esclusivamente acquatica.
600 milioni anni fa = nascita dell’ esoscheletro → non permette movimento
ampio, ha una funzione esclusivamente protettiva → è una caratteristica
degli animali di piccola dimensione (insetti, aracnidi, crostacei).
400 milioni anni fa = nascita dell’endoscheletro → permette un movimento
libero → ha una funzione di sostegno → e successivamente viene adottato
dalle specie che compaiono in quel periodo:
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Pesci
Anfibi
Rettili
Uccelli
Mammiferi
L’uomo che ci lasciò il suo scheletro
Il professor Lombroso ebbe un’idea particolare: egli pensava che dalle
caratteristiche e dalle misure del cranio, si poteva desumere la personalità di
un soggetto.
Quindi, secondo lui, la predisposizione a certi comportamenti dipendeva dalla
forma del cranio, e, cosa assai bizzarra, dai suoi bernoccoli.
La sua teoria e il suo modo teatrale di rappresentarla lo resero famoso.
Ma la sua ipotesi era sbagliata.
Il dottor Giacomini, un suo meno famoso contraddittore, riuscì a stabilire con un
colpo di intuito, ma in maniera scientifica, che non era così: si procurò centinaia
di detenuti morti in carcere e dimostrò che avevano crani e cervelli del tutto simili alle altre persone.
Ed in effetti, il cranio di Camillo Benso di Cavour non è del tutto diverso da quello della Iena di San Giorgio, colpevole di terribili omicidi.
Giacomini, che fu uno dei fondatori della Croce Rossa, alla sua morte donò il
proprio scheletro a scopo di studio al Museo di Anatomia Umana di Torino.
Ed è tuttora lì a darvi il benvenuto quando entrate.
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