Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0039074 / 2014 Atto N. 1598 OGGETTO: AUTODEMOLIZIONI DE ROSA S.R.L.. MODIFICA DEL PIANO DI ADEGUAMENTO APPROVATO CON P.D. N. 2856 DEL 14.05.2009 RELATIVO ALL’IMPIANTO DI RACCOLTA E DEMOLIZIONE VEICOLI FUORI USO E PARTI DI VEICOLI, SITO NEL COMUNE DI GENOVA IN VIA OVADA 9 ED ALLA AUTORIZZAZIONE, AI SENSI DELL’ART. 208 DEL D.LGS. 152/2006, ALLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO. In data 15/04/2014 il/la sottoscritto/a FONTANELLA PAOLA ha adottato la Determinazione Dirigenziale di seguito riportata. Visti l’Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. “Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, approvato con D.Lgs. n. 267 del 18-08-2000 e l’Art. 33 dello Statuto della Provincia di Genova; Visto altresì l’Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi; SITUAZIONE DI BILANCIO E OSSERVAZIONI DEI SERVIZI FINANZIARI (Art. 31 Regolamento Contabilità) S E Codice Cap Azione Importo € Prenotazione N Anno Impegno Accertamento N Anno N Anno CIG CUP Note TOTALE ENTRATE TOTALE SPESE IL FUNZIONARIO RESPONSABILE VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA (ART. 151, COMMA 4°, T.U. APPROVATO CON D.LGS N° 267/2000). Si attesta la regolarità contabile e l’esistenza della copertura finanziaria del presente provvedimento ai sensi dell’art. 151, comma 4° del T.U. approvato con D.LGS. n. 267/2000 IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARIO O SUO DELEGATO GENOVA, lì 15 aprile 2014 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 Vista la Deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Provinciale n. 1 dell’8/1/2014, protocollo n. 2062/2014, di approvazione del Bilancio di previsione triennale 2014-2016; Vista la Deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta Provinciale n. 18 del 31/01/2014, protocollo n. 13165/2014, di approvazione del Piano esecutivo di gestione; Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale” e le s.m.i.; Vista, in particolare, la Sezione II della Parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. , “Tutela delle acque dall’inquinamento”; Visto il Decreto Legislativo 18 gennaio 2008, n. 4 recante “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 , n. 152 recante norme in materia ambientale”; Visto il D.Lgs. n. 205 del 3 dicembre 2010 recante “Disposizioni di attuazione della Direttiva 2008/98CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19.11.2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”; Vista la Legge Regionale 21 giugno 1999, n. 18, con la quale, fra l’altro, è previsto che le Province approvino i progetti e rilascino le autorizzazioni relative alla realizzazione e all’esercizio degli impianti di smaltimento e di recupero; Vista la Legge Regionale 31 ottobre 2006 n. 30, recante “Disposizioni urgenti in materia ambientale”; Visto il D.Lgs. 24 giugno 2003, n. 209, recante “Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso” e s.m.i.; Vista la l. r. 16 agosto 1995, n. 43, “Norme in materia di valorizzazione delle risorse idriche e di tutela delle acque dall’inquinamento”; Visto il Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4 “Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio aree esterne che reca al Capo II, la disciplina prevista dall’art. 113, comma 3 del D.Lgs. n. 152/06; Visto il provvedimento dirigenziale n. 2856 del 14.05.2009 con il quale è stato approvato il piano di adeguamento dell’impianto di raccolta e demolizione veicoli fuori uso e parti di veicoli, sito nel comune di Genova in via Ovada 9 a quanto disposto dal D.Lgs. n. 209/2003; Vista l’istanza di autorizzazione, presentata ai sensi dell’art. 208 dalla Ditta Autodemolizioni De Rosa, assunta a protocollo della Provincia di Genova con n. 54122 del 17.05.2013 e completata con nota protocollo n. 61170 del 05.06.2013, per la realizzazione di una variante in corso d’opera di quanto approvato con Provvedimento Dirigenziale n. 2856 del 14.05.2009; Vista la nota assunta al protocollo della Provincia di Genova n. 68717 del 26.06.2013 con la quale la Ditta Autodemolizioni De Rosa ha trasmesso Relazione Paesaggistica; Vista la nota protocollo n. 77363 del 19.07.2013 con la quale l’Ufficio Tutela del Paesaggio ha trasmesso, ai sensi del comma 7 dell’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria, la relazione illustrativa con la proposta di conformità e compatibilità paesaggistica relativamente al progetto presentato dalla Ditta Autodemolizioni De Rosa, al fine di acquisire il parere del Soprintendente prescritto al comma 5 del citato art. 146; Visto il parere favorevole rilasciato, con nota protocollo n. 26044 del 04.09.2013, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria; Visto il parere urbanistico negativo rilasciato con nota protocollo n. 251212 del 07.08.2013 dal Settore Urbanistica della Direzione Urbanistica, SUE e Grandi Progetti del Comune di Genova trasmesso con nota protocollo n. 256782 del 13.08.2013, assunta al protocollo Provinciale n. 85780 del 13.08.2013; Considerato che il Settore Urbanistica della Direzione Urbanistica, SUE e Grandi Progetti del Comune di Genova ha espresso parere negativo all’approvazione della variante in corso d’opera del Piano di Adeguamento dell’impianto di autodemolizioni sito in via Ovada 9 a Genova ritenendo la stessa non 2 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 ammissibile in quanto non rientrante nei “limiti di utilizzo del progetto approvato con Provvedimento Dirigenziale n. 2856 del 14.05.2009”; Vista la nota protocollo n. 95865 del 23.09.2013 con la quale, alla Ditta Autodemolizioni De Rosa è stata data comunicazione dei motivi ostativi all’approvazione del progetto presentato e con la quale e stata informata, che ai sensi dell’art. 10 bis della Legge 7 agosto 1990, n.241 e s.m.i., entro 10 giorni dal ricevimento della stessa comunicazione avrebbe potuto presentare osservazioni in merito; Considerato che con nota, assunta al protocollo provinciale n. 98586 del 27.09.2013, la Ditta, preso atto del parere negativo espresso per i profili urbanistici, chiede di ottenere nuova autorizzazione limitando le richieste di variante a: - una diversa distribuzione delle aree di lavoro previste nel progetto approvato con P.D. n.2856 del 14.05.2009; - diversa sistemazione esterna della rampa d’accesso al livello superiore; - la possibilità di modificare alcune bucature e il manto di copertura per meglio usufruire del manufatto già approvato senza modificarne le dimensione di sagoma; Considerato che con nota protocollo n. 327585 del 28.10.2013 la Direzione Urbanistica, SUE e Grandi Progetti del Comune di Genova, prendendo atto che la Ditta propone il manufatto denominato “Settore B”, con le caratteristiche dimensionali e volumetriche approvate con P.D. n. 2856 del 14.05.2009, eccezion fatta per una diversa soluzione delle bucature sul fronte sud e una modifica ai materiali di copertura e ritenendo tali modifiche ininfluenti dal punto di vista urbanistico, ha espresso parere favorevole per quanto di competenza, alla nuova soluzione proposta; Vista la documentazione integrativa presentata dalla Ditta Autodemolizioni De Rosa nelle date 27.09.2013, 08.11.2013, 22.11.2013 e 03.12.2013 volta a ridefinire il progetto inizialmente prodotto al fine di superare il parere negativo comunicato dalla Provincia di Genova con la nota protocollo n. 95865 del 23.09.2013 e di rispondere alla richiesta di integrazioni e chiarimenti intervenuta con nota protocollo n. 119014 del 21.09.2013; Atteso che, dalla documentazione trasmessa dall’Azienda risulta quanto segue: In particolare il progetto di variante al Piano di adeguamento dell’impianto al D.Lgs. 209/03 approvato con il provvedimento dirigenziale n. 2856 del 14.05.2009 prevede: modifica del tipo di copertura dell’immobile e dei prospetti, per il riposizionamento delle bucature, dello stesso capannone previsto sul piazzale superiore; modifica dell’andamento del muro di contenimento e separazione tra i due piazzali; spostamento della rampa di collegamento tra i piazzali; modifica del raccordo di accesso al piazzale superiore; riorganizzazione dei settori dell’impianto e quindi della localizzazione del prefabbricato ad uso ufficio; previsione di realizzazione dell’adeguamento in due fasi. La prima fase di realizzazione prevede la completa realizzazione e messa in esercizio di solo parte del piazzale superiore (settore denominato “A” in tav 13); l’impianto di depurazione delle acque sarà anch’esso realizzato e collegato nella prima fase. L’area dell’insediamento è stata suddivisa in vari settori di attività e precisamente: Settore A – conferimento e stoccaggio dei veicoli fuori uso prima del trattamento (scoperto); settore B – trattamento veicoli fuori uso (capannone); settore C – settore deposito parti di ricambio (coperto); settore D – stoccaggio rifiuti metallici, stoccaggio veicoli trattati ed operazioni di riduzione 3 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 volumetrica (scoperto); settore E – stoccaggio rifiuti pericolosi (coperto); settore F – stoccaggio rifiuti recuperabili; settore G – stoccaggio rifiuti metallici, stoccaggio veicoli trattati ; settore H – compattatore (presente solo in fase successiva alla prima). I rifiuti liquidi saranno stoccati in contenitori in PET stabilizzato ai raggi UV, monolitico rotostampato dotato di vasca di sicurezza incorporata a doppio contenitore, coperchio per le operazioni di immissione ed estrazione e cestello scola filtri inglobato nel boccaporto – per gli oli esausti; tali contenitori saranno provvisti di una spia di verifica per monitorare la presenza di liquidi nell’intercapedine della vasca di contenimento. Le batterie al piombo saranno stoccate in contenitore stagno in polietilene dotato di coperchio. Gli altri rifiuti pericolosi solidi saranno stoccati in fusti metallici ermetici dotati di chiusura di sicurezza, mentre per i rifiuti solidi non pericolosi saranno utilizzati cassoni scarrabili chiusi e/o cassoni metallici Vista la nota protocollo n. 365433 del 29.11.2013 con la quale la Direzione Urbanistica, SUE e Grandi Progetti del Comune di Genova si esprime in merito alla documentazione integrativa prodotta da Autodemolizioni De Rosa; Vista la nota protocollo n. 127281 del 13.12.2013 con la quale l’Ufficio Tutela del Paesaggio della Provincia di Genova ha trasmesso, ai sensi del comma 7 dell’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria, la relazione illustrativa con la proposta di conformità e compatibilità paesaggistica relativamente al progetto ridimensionato e ripresentato dalla Ditta Autodemolizioni De Rosa, al fine di acquisire il parere del sovrintendente previsto al comma 5 del citato art. 146; Visto il parere favorevole con prescrizione rilasciato, con nota protocollo n. 2122 del 21.01.2014, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria; Vista la nota protocollo n. 44109 del 13.02.2014 con la quale la Direzione Ambiente Igiene Energia del Comune di Genova ha trasmesso proprio parere favorevole al progetto con la seguente prescrizione: dovrà essere effettuata la verifica della corrispondenza delle sorgenti sonore utilizzate durante l’attività ai valori di cui all’art. 2 comma 1 della Legge n. 447/95 e D.P.C.M. 14/11/1997; Vista la documentazione integrativa presentata dalla Società, assunta al protocollo della Provincia di Genova n. 22205 del 03.03.2014; Vista l’istanza presentata dalla ditta Autodemolizioni De Rosa ( sede Legale Via Ovada 9 Genova P.IVA 03400990101 ), assunta al protocollo Provinciale con n.123456 in data 03.12.2013, con la quale si chiede l’approvazione del Piano di Prevenzione e Gestione relativo alle acque di prima pioggia e di lavaggio dell’area dell’insediamento sito in Via Ovada civ. 9 nel Comune di Genova; Rilevato che le acque di “prima pioggia e lavaggio”, qualora provengano dalle superfici scolanti di insediamenti e installazioni individuate all’art. 7 del Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n 4, debbano essere gestite e trattate in modo da garantire che l’impatto ambientale delle stesse acque sia contenuto entro i limiti fissati dalla tabella 3 dell’Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i.; Rilevato che le acque meteoriche di dilavamento ricadenti sulle superfici scolanti degli insediamenti produttivi di cui all’art. 7 del Regolamento Regionale n. 4/09 sono state indicate dal regolamento stesso a rischio di contaminazione; Considerato che l’immissione delle acque di dilavamento, per le quali il regolamento regionale n. 4/2009 introduce l’obbligo della raccolta e del convogliamento a un sistema di trattamento, effettuato tramite un sistema stabile di collettamento che colleghi senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo nel corpo recettore di acque reflue in acque superficiali e rete fognaria, costituisce a tutti gli effetti uno scarico, così come definito dall’art.74 comma 1 lett. ff) del D.lgs. 16 gennaio 2008 n. 4; Ritenuto, sulla base delle considerazioni sopra espresse, che l’immissione delle acque di 4 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 dilavamento, oggetto del piano di prevenzione e gestione presentato dalla ditta Autodemolizioni De Rosa, debbano essere considerate a tutti gli effetti come acque reflue il cui scarico è soggetto ad autorizzazione ai sensi dell’art. 124 comma I del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i.; Vista la relazione istruttoria redatta dai tecnici dell’Ufficio Acqua e Derivazioni Idriche della Direzione Ambiente Ambiti Naturali e Trasporti , da intendersi qui richiamata come atto presupposto del provvedimento di autorizzazione e dalla quale emerge, fra l’altro: L’intervento in progetto prevede il riordino e l’adeguamento di tutta l’area, la costruzione di un unico fabbricato funzionale all’attività svolta, al fine di rendere l’impianto conforme a quanto previsto dalla normativa di riferimento. 2 L’area scoperta, presenta una superficie di circa 2000 m ., e sarà realizzata con pavimentazione in conglomerato cementizio. Sono state escluse dalle aree scolanti sopra citate, le zone verdi, le strade di accesso e le altre aree in cui non si svolgeranno attività a rischio di contaminazione delle acque di prima pioggia. La pavimentazione impermeabilizzata avrà pendenze tali da garantire il convogliamento delle acque meteoriche nelle apposite canalette grigliate, pozzetti di raccolta, condotte, ecc, per essere successivamente inviate all’impianto di trattamento. La rete di raccolta e convogliamento delle acque di pioggia sarà costituita da canalette con griglia carrabile posizionate in fregio agli accessi carrabili, pozzetti di raccolta e condotte sistemate lungo l’asse centrale dell’area scoperta dell’insediamento. Le acque meteoriche di dilavamento, ricadenti sulle superfici interessate, verranno trattate in un impianto di depurazione in continuo di tipo fisico, prima dello scarico definitivo in un rio senza nome che scorre nelle immediate vicinanze. Come sistema di depurazione è stata scelta una tipologia impiantistica che, sulla base della specifica attività della ditta, prediliga un impianto in grado di operare in continuo piuttosto che un impianto in grado di trattare solo i primi 5 mm di pioggia per ogni evento meteorico per poi deviare tutto il resto. Intendendo intercettare tutte le acque ricadenti sulle superfici individuate, è intenzione della ditta installare un impianto capace di trattare fino ad una portata di 30 l/s ed avente un volume utile 3 complessivo pari a circa 14 m . Impianto di depurazione L’impianto scelto è essenzialmente costituito da una vasca di calma a pianta cilindrica adeguatamente attrezzata per trattenere le sostanze grossolane ed i solidi sedimentabili acque cadute su tutta l’area considerata potenzialmente inquinabile. La capacità della vasca risulta pari a 3 circa 8 m . Dalla vasca di decantazione le acque defluiscono per laminazione ad una seconda vasca di 3 disoleazione ( circa 6,75 m ), attrezzata al suo interno con un filtro a coalescenza con la funzione di ottenere la separazione delle sostanze leggere per semplice flottazione, ed incrementare il rendimento di separazione del disoleatore. Il filtro a coalescenza sarà sottoposto a periodiche operazioni di pulizia al fine di garantire una buona efficienza dello stesso. Pozzetto di campionamento. Periodicamente, i residui accumulatisi sul fondo della vasca e lo strato di sostanze oleose galleggianti, dovranno essere allontanati mediante auto spurgo. Lo scarico sarà di tipo discontinuo e le acque trattate verranno recapitate in un rio senza nome che scorre nelle immediate vicinanze dell’insediamento. Nel Piano di Prevenzione e di Gestione si attesta che i sistemi di trattamento ed i materiali adottati conformi alle norme DIN 1999 ed alle norme UNI EN 858. Il Piano di Prevenzione e di Gestione presentato dalla ditta Autodemolizioni De Rosa, contiene la documentazione relativa al disciplinare delle operazioni di prevenzione e gestione contenente le 5 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 informazioni di cui al punto 3) dell’Allegato A del Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4. Ritenuto che possa farsi luogo al rilascio dell’autorizzazione allo scarico, unitamente all’approvazione del progetto da approvarsi ed autorizzare ai sensi dell’articolo 208 del D.Lgs. n. 152/2006, con le prescrizioni contenute nella relazione tecnica citata e riportate nella parte dispositiva; Tutto quanto ciò premesso, DISPONE 1) di approvare, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006, il progetto presentato dalla Autodemolizioni De Rosa per la modifica del piano di adeguamento, ai disposti del D.Lgs. n. 209/03 dell’impianto di raccolta e demolizione veicoli fuori uso, rimorchi e parti di veicoli, sito nel comune di Genova in via Ovada 9 già approvato con provvedimento dirigenziale n. 2856 del 14.05.2009, e contestualmente di autorizzarne la stessa Autodemolizione De Rosa S.r.l. alla realizzazione e la gestione, nel rispetto delle prescrizioni di seguito riportate: a) l’adeguamento dell’impianto potrà essere realizzato in due fasi; la prima fase prevede la completa realizzazione e messa in esercizio di solo parte del piazzale superiore (settore denominato “A” in tav 13); l’impianto di depurazione delle acque dovrà anch’esso essere realizzato e collegato nella prima fase; in seguito potrà essere introdotta l’attività di riduzione volumetrica delle carcasse dei veicoli mediante pressa previa comunicazione dell’installazione del macchinario alla Provincia di Genova; b) nella realizzazione dell’adeguamento dell’impianto non si potranno superare i termini previsti nel crono programma allegato al presente provvedimento; c) dovrà essere effettuata la verifica della corrispondenza delle sorgenti sonore utilizzate durante l’attività ai valori di cui all’art. 2 comma 1 della Legge 447/95 e D.P.C.M. 14/11/1997; d) l’impianto potrà ricevere da terzi le seguenti tipologie di rifiuti costituiti da veicoli o parti di veicoli (che potranno essere stoccati unitamente ai rifiuti derivanti dalla demolizione prodotti nell’impianto): - 16.01.04* veicoli fuori uso; - 16.01.06 veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose; - 16 01 11* pastiglie per freni, contenenti amianto - 16.01.12 pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce 16.01.11 - 16.06.01* batterie al piombo - 16.01.03 pneumatici fuori uso - 16.01.17 metalli ferrosi - 16.01.18 metalli non ferrosi - 16.01.19 plastica - 16.01.20 vetro - 16.01.22 componenti non specificati altrimenti quali blocchi motore - 16.08.01 catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne 16 08 07) e) presso l’impianto potranno essere stoccate le seguenti tipologie di rifiuti con le modalità stoccaggio indicati in tabella: di 6 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 Tipologia di rifiuto Modalità e/o settore di stoccaggio 13.02.05* scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati contenitore in PET al coperto 13.08.02* emulsioni oleose contenitore in PET al coperto 15.02.02* Assorbenti, materiali filtranti inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti) stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose 16.01.03 pneumatici fuori uso 16.01.04* veicoli fuori uso 16.01.06 veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose 16 01 07* filtri dell'olio 16 01 08* componenti contenenti mercurio 16 01 09* componenti contenenti PCB 16 01 10* componenti esplosivi (ad esempio "air bag") 16 01 11* pastiglie per freni, contenenti amianto 16.01.12 pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce 16.01.11 16.01.13* liquidi per freni 16.01.14* liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose 16.01.15 liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose 16.01.16 serbatoi per gas liquido 16.01.17 metalli ferrosi 16.01.18 metalli non ferrosi 16.01.19 plastica (paraurti, serbatoi..) 16.01.19 plastica (imbottiture) 16.01.20 vetro 16.01.22 componenti non specificati altrimenti (blocchi motori) 16.08.01 catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne 16 08 07) 16.10.02 altri fluidi o liquidi contenuti nel veicolo fuori uso (liquido lavavetri) Quantitativo max in stoccaggio 500 l fusto metallico al coperto 200 l cumulo al coperto 45 m Parcati entro i limiti fisici del settore Settore A Settore D fusto metallico al coperto fusto metallico al coperto fusto metallico al coperto fusto metallico al coperto fusto metallico al coperto 3 entro i limiti fisici del settore 400 l 100 l 50 l 1 m 3 200 l fusto metallico al coperto 200 l contenitore in PET al coperto contenitore in PET al coperto contenitore in PET al coperto contenitore metallico al coperto Settore G – cumulo coperto cassone scarrabile 100 l 600 l 600 l 0,5 m 3 50 m 3 10 m 3 40 m 3 20 m 3 10 m 3 30 m 3 contenitore metallico al coperto 10 m 3 contenitore in PET al coperto 234 l Cumulo coperto cassone metallico coperto cassone metallico coperto cassone scarrabile coperto f) lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi dovrà avvenire separatamente da quelli non pericolosi; g) lo stoccaggio dei rifiuti liquidi (oli esausti, liquido antigelo, liquido freni…) dovrà avvenire al coperto 7 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 in adeguati contenitori dotati di vasca di sicurezza di pari capacità incorporata a doppio contenitore e coperchio per le operazioni di immissione ed estrazione; h) per gli oli il quantitativo massimo in stoccaggio non potrà superare i 500 litri; i) le batterie dovranno essere stoccate in idonei contenitori a tenuta per evitare eventuali sgocciolamenti e muniti di coperchio che dovrà essere rimosso solo per consentire le operazioni di carico; é ammesso lo stoccaggio in contenitori aperti solo nel caso in cui gli stessi siano posti in zone al riparo dagli agenti atmosferici; j) i veicoli da bonificare non potranno essere stoccati rovesciati, sul fianco o accatastati; k) nei settori denominati D e G i veicoli messi in sicurezza ed in attesa di successivi trattamenti, nonché quelli il cui trattamento è stato completato, potranno essere sovrapposti per un massimo di 3 autoveicoli e per un massimo di 4 m. di altezza, previa verifica delle condizioni di stabilità e sicurezza; l) gli autoveicoli dovranno pervenire all’impianto privi dei gas compressi (metano, GPL, refrigeranti) e accompagnati da idonea documentazione attestante l’esecuzione di tale intervento presso officine esterne. In caso di avvio di tale attività presso l’impianto, la Società dovrà darne preventiva comunicazione alla Provincia di Genova trasmettendo una relazione tecnica contenente la descrizione dei dispositivi che saranno utilizzati, delle modalità di svolgimento dell’attività e delle modalità di gestione dei rifiuti prodotti m) per gli autoveicoli fuori uso (CER 16 01 04*/CER 16 01 06) potranno essere svolte le operazioni R13 e R4 di cui all’Allegato C alla Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006. Per tutti gli altri rifiuti ricevuti da terzi potrà essere effettuata esclusivamente l’operazione di messa in riserva (R13) e/o stoccaggio provvisorio (D15); n) il quantitativo massimo di rifiuti trattabili nell’impianto sarà di 25 t/giorno; o) i veicoli dovranno essere bonificati al più presto e comunque non oltre 30 gg dal conferimento; p) i veicoli incidentati, o quelli che comunque presentino evidenze di perdite di liquidi dovranno essere ricoverati in aree interne al capannone; q) i veicoli incidentati, o quelli che comunque presentino evidenze di perdite di liquidi, l’operazione di bonifica dovrà avvenire entro 12 ore lavorative dal loro conferimento; r) la bonifica dei veicoli sopraccitata dovrà essere eseguita nell’apposito settore B al di sopra di un grigliato per la captazione di eventuali sversamenti accidentali dei liquidi prodotti; s) il tempo massimo di permanenza in stoccaggio dei veicoli non potrà superare complessivamente i 180 gg dalla presa in carico (comprensivi del tempo di stoccaggio in attesa di bonifica e del tempo in attesa di demolizione; t) il tempo massimo di permanenza degli altri rifiuti in stoccaggio non potrà superare la durata di 12 mesi; u) per le tipologie di rifiuto prodotte dall’attività e non ricompresi nell’elenco di cui alla lettera e) dovranno essere stoccati nel rispetto del regime del deposito temporaneo di cui all’art. 183, comma 1, lettera bb) del D.Lgs. 152/2006; v) i rifiuti costituiti da veicoli bonificati (CER 16 01 06) dovranno essere stoccati nei settori D e G; le aree di stoccaggio dei veicoli bonificati dovranno essere chiaramente identificabili e separate da quelle destinate ai veicoli ancora da bonificare; w) tutta l’area dovrà essere recintata e dovrà essere impedito l’accesso ad estranei all’impianto mediante appositi dispositivi di chiusura; x) dovrà essere mantenuta integra l’impermeabilizzazione del sito al fine di evitare infiltrazioni nel sottosuolo y) i vari settori dell’impianto dovranno essere chiaramente distinti e individuati da idonea segnaletica orizzontale e/o verticale, ben visibile per dimensioni e collocazione, indicante la tipologia e i codici CER dei rifiuti stoccati. Anche i singoli contenitori dei rifiuti dovranno riportare idonea etichettatura; z) il settore dei veicoli in attesa di bonifica (indicato con la lettera A alla TAV 13 del progetto) potrà essere utilizzato anche per lo stoccaggio dei veicoli bonificati; aa) le operazioni di recupero dei carburanti (estrazione, travaso, stoccaggio) dovranno essere svolte adottando tutte le precauzione necessarie ad evitare emissioni diffuse in atmosfera di sostanze organiche volatili; 8 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 bb) l’estrazione delle sostanze lesive dell’ozono stratosferico di cui alla Legge 549/93 è consentita esclusivamente previa sottoscrizione, da parte dell’azienda, degli accordi di programma di cui all’art. 6 della Legge 549/1993. In caso contrario presso l’impianto potrà essere effettuata esclusivamente la rimozione dei serbatoi senza l’estrazione del gas; cc) per quanto riguarda le auto contenenti impianto di condizionamento con gas a base di CFC e simili sarà possibile soltanto lo smontaggio del serbatoio senza estrarre il gas contenuto; dd) presso l’impianto dovrà essere disponibile un’adeguata quantità di materiale assorbente idoneo alla rimozione di accidentali sversamenti di liquidi e materiale per la neutralizzazione delle soluzioni acide di cui al D.Lgs. n. 20 del 24 gennaio 2011. Il materiale utilizzato per tale operazione dovrà essere in seguito correttamente avviato a smaltimento; ee) le parti recuperate per la successiva commercializzazione dovranno essere conservate separatamente nell’apposito settore C. E’ consentito il commercio delle parti di ricambio recuperate dalla demolizione dei veicoli a motore ad esclusione di quelle che abbiano attinenza con la sicurezza dei veicoli. Le parti di ricambio attinenti la sicurezza dei veicoli sono cedute solo agli iscritti alle imprese esercenti attività di autoriparazione, di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 122; ff) al fine di minimizzare l’impatto visivo dell’impianto e la rumorosità verso l’esterno, lo stesso impianto dovrà essere dotato di adeguata schermatura; gg) lungo tutto il perimetro dovranno essere mantenute integre la recinzione e la schermatura (vegetale e/o artificiale) dell’impianto; hh) prima della messa in esercizio dell’attività l’impianto dovrà essere dotato di adeguato impianto di raccolta e trattamento delle acque; ii) prima della messa in esercizio dell’attività (fase 1) e prima della messa in esercizio dei settori completati nella prevista “fase 2” dovrà essere avvisato l’Ufficio Suolo della Direzione Ambiente, Ambiti Naturali e Trasporti della Provincia di Genova, affinché possa essere effettuato un sopralluogo per la verifica della conformità dell’impianto realizzato con il progetto approvato e le prescrizioni impartite; jj) oltre ai veicoli fuori uso (CER 160104, presso l’impianto potranno pervenire rifiuti costituiti da parti di veicoli, disciplinati dal presente provvedimento e non accompagnati da formulario (o documento equivalente con riferimento alla disciplina SISTRI) solo alle condizioni previste dalla normativa vigente e in particolare nel rispetto delle specifiche di seguito riportate: I. rifiuti soggetti alle disposizioni di cui all’art. 266 comma 5 del D. Lgs 152/06 e s.m.i.: Potranno essere ricevuti tali rifiuti solo da soggetti abilitati allo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto in forma ambulante, limitatamente ai rifiuti che formano oggetto del loro commercio e previa compilazione del modulo di autodichiarazione conferimento rifiuti di cui all’Allegato 1 che dovrà essere conservato unitamente al registro di carico e scarico. La Autodemolizioni De Rosa S.r.l. dovrà annotare sul registro di carico e scarico in luogo degli estremi del formulario il numero progressivo del suddetto modulo e nelle annotazioni la precisazione che il carico è stato ricevuto ai sensi dell’art. 266 comma 5 D.Lgs. 152/06 e s.m.i. indicando il codice fiscale. del conferente. Al di fuori delle condizioni sopra riportate non potranno essere ricevuti rifiuti senza formulari; II. rifiuti conferiti da privati cittadini: Premesso che i rifiuti domestici sono normalmente conferiti con le modalità previste dai vari Comuni si ritiene che in casi particolari (comuni sprovvisti di centri di raccolta, centri di raccolta insufficienti, distanza eccessiva dal centro di raccolta ecc.) o per lo meno in maniera occasionale il cittadino che intende avviare a recupero rifiuti classificabili come domestici in quanto prodotti in conto proprio possano conferiti alla Autodemolizioni De Rosa S.r.l. previa compilazione del modulo di autodichiarazione conferimento rifiuti di cui all’Allegato 2 che dovrà essere conservato unitamente al registro di carico e scarico. Autodemolizioni De Rosa S.r.l. dovrà annotare sul registro di carico e scarico in luogo degli estremi del formulario il numero progressivo del suddetto modulo e nelle annotazioni la precisazione che il carico è stato ricevuto da privati cittadini indicando il C.F. del conferente. Al di fuori delle condizioni sopra riportate non potranno essere ricevuti rifiuti senza formulari; kk) ll) la pressatura dei rottami e carcasse dovrà essere effettuata nell’apposita area prevista e identificata nella planimetria allegata. i rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti debitamente autorizzati per le ulteriori fasi di smaltimento e/o recupero; mm) dovrà essere comunicata a questo ufficio nominativo del responsabile tecnico dell’impianto, ed 9 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 ogni sua eventuale futura variazione, corredata con nota di accettazione dell’incarico; nn) dovrà essere costituita per tutta la durata della presente autorizzazione, una garanzia finanziaria a favore dell’Amministrazione Provinciale di Genova mediante fideiussione di entità pari ad una copertura di € 124.000,00 con una delle seguenti modalità: i. reale e valida cauzione ai sensi dell’art. 54 del regio decreto 23 maggio 1924 n. 827 e successive modifiche ed integrazioni; ii. polizza fideiussoria che preveda l’espressa rinuncia al beneficiario della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione e senza eccezioni, con efficacia fino a svincolo da parte dell’Amministrazione beneficiaria; oo) dovrà essere mantenuta la polizza assicurativa a copertura di eventuali danni ambientali e danni a terzi derivanti dall’esercizio dell’attività; pp) alla chiusura dell’impianto la Società: i) dovrà assicurare la messa in sicurezza del sito e il ripristino del luogo, compatibile con la destinazione d’uso del sito stesso, in conformità alla normativa vigente; ii) dovrà assicurare la rimozione dall’area dei rifiuti presenti; iii) dovrà predisporre controlli sulle matrici ambientali potenzialmente suscettibili di contaminazione determinata dall’attività svolta; nel caso la tipologia dei rifiuti stoccati e/o trattati e le condizioni di esercizio dell’attività consentano di escludere la compromissione delle matrici ambientali, dovrà comunque essere relazionato sulle motivazioni alla base di tale conclusione: 2) il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica di cui al D.Lgs. 42 del 22.01.2004 per la realizzazione delle opere previste dal progetto approvato al precedente punto 1) alle condizioni e prescrizioni di seguito riportate: a) per i settori C, E, ed F di deposito e stoccaggio venga mantenuta la previsione dell’installazione di pensiline metalliche con copertura in pannelli grecati coibentati colore tegole marsigliesi; b) la struttura del capannone venga confermata in muratura intonacata a rinzaffo; c) il muro di contenimento sia rivestito con pannelli prefabbricati rifiniti in pietra faccia a vista disposta a corsi orizzontali; d) la barriera vegetale sia realizzata con essenze naturali sempreverdi; nell’area di perimetro le siepi siano intervallate, con interasse di un metro circa, con alberature di altezza almeno due metri; e) la soluzione delle pavimentazioni dei settori A, B, C, D, E, F, G deve essere compatibile col parere vincolante rilasciato dalla Soprintendenza con nota prot. n. 2122 del 21.01.2014. 3) di approvare il “Piano di Prevenzione e Gestione relativo alle acque di prima pioggia e di lavaggio” predisposto dalla ditta Autodemolizioni De Rosa ai sensi dell’art.9 del Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4 “disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne”; 4) di autorizzare Autodemolizioni De Rosa S.r.l. allo scarico delle acque reflue industriali derivante dall’insediamento produttivo sito in Via Ovada 9 nel Comune di Genova, ed aventi recapito in Rio senza nome, nel punto di coordinate geografiche in proiezione Gauss-Boaga Longitudine Est 1.479.807 e Latitudine Nord 4.920.250, ai sensi della Parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., e della la L.R. 16 agosto 2005, n. 43, nel rispetto dei limiti di cui alla tabella 3, I colonna, dell'Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, 5) di sottoporre Autodemolizioni De Rosa S.r.l. in relazione all’autorizzazione suddetta, al rispetto delle seguenti prescrizioni; a) la Società dovrà comunicare alla Provincia di Genova Direzione Ambiente Ambiti Naturali e Trasporti e all’ARPAL Dipartimento Provinciale di Genova, la data di attivazione degli scarichi tempestivamente, al più tardi contestualmente all’invio delle prime analisi di controllo previste alla successiva lett. m); b) le pendenze di scorrimento delle superfici impermeabili interessate dovranno essere tali da garantire il regolare deflusso delle acque ai sistemi di raccolta e convogliamento (caditoie, pozzetti, griglie, tubazioni, ecc.); c) l’impianto di depurazione dovrà essere sottoposto a corretta e costante manutenzione e le relative apparecchiature dovranno essere tenute sempre in perfetta efficienza così come indicato nel “disciplinare delle operazioni di prevenzione e gestione” di cui al punto 3 dell’Allegato A del R.R. 10 luglio 2009 n.4; d) l’intera rete di captazione e raccolta delle acque meteoriche e di lavaggio (canalette, cunette vasche di raccolta, pozzetti, etc…) dovrà essere tenuta costantemente libera da detriti e perfettamente 10 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 efficiente; e) la vasca di decantazione e la vasca di disoleazione dell’impianto di trattamento dovranno essere sottoposte a periodiche operazioni di pulizia al fine di garantire sempre una buona capacità di depurazione ed una perfetta efficienza; f) il filtro a coalescenza dovrà essere sottoposto a periodiche operazioni di pulizia al fine di garantire sempre una buona efficienza dello stesso. Le acque di lavaggio derivanti da tale operazione dovranno essere raccolte e smaltite come rifiuto secondo la normativa vigente; g) come punto di campionamento delle acque di scarico dovrà essere utilizzato il pozzetto immediatamente a valle del punto di uscita dall’impianto di depurazione. Tale pozzetto dovrà essere realizzato in modo da consentire il campionamento delle acque anche nel caso che lo scarico non sia attivo; h) la superficie delle aree esposte ad inquinamento dovrà essere mantenuta in buon stato di manutenzione priva di crepe, fessurazioni, buche, ecc., al fine di evitare infiltrazioni negli strati superficiali del suolo di acque contaminate; i) l’area interessata direttamente dal dilavamento delle acque meteoriche, dovrà essere sottoposta a periodiche operazioni di pulizia mediante spazzamento manuale e/o meccanico; jl) in caso di sversamenti accidentali di liquami ( oli, benzine, gasolio, liquidi antigelo,ecc.) sulle aree scoperte, la pulizia delle superfici interessate dovrà essere tempestivamente eseguita a secco mediante idonei materiali assorbenti in relazione alla tipologia di sostanze sversate; k) i valori limite di emissione non potranno essere in alcun caso conseguiti mediante diluizione con acque prelevate allo scopo; l) la Società dovrà provvedere all'esecuzione di analisi di controllo allo scarico ogni 12 mesi sui seguenti parametri: pH, solidi sospesi totali, COD, idrocarburi totali. Le analisi dovranno essere eseguite su campioni medi compositi sulle tre ore con metodiche IRSA-CNR. Modalità di campionamento differenti dovranno essere giustificate nel verbale di campionamento. I risultati analitici dovranno essere trasmesse alla Provincia tempestivamente. Le analisi dovranno essere eseguite da Tecnico abilitato, il quale dovrà indicare nel referto l’appartenenza al proprio Ordine Professionale e i metodi analitici utilizzati. I risultati dovranno essere corredati da un verbale di campionamento che contenga la descrizione dello stato di funzionamento dell'impianto di depurazione all’atto del campionamento, delle modalità di campionamento, delle modalità di conservazione del campione. Il campione dovrà essere prelevato dal personale del laboratorio che effettua le analisi e le operazioni di campionamento, prelievo e conservazione del campione dovranno essere conformi alle metodiche IRSA CNR; m) le prime analisi di cui al punto 5 lett.I ), dovranno essere effettuate entro 90 giorni dalla data di attivazione dello scarico salvo periodi di particolare siccità, e comunque al primo evento meteorico utile; n) per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dalle periodiche operazioni di pulizia degli impianti di depurazione, dovrà essere impiegata apposita ditta autorizzata ai sensi di legge; la documentazione relativa alle operazioni di smaltimento dovrà essere conservata dal titolare dello scarico e messa a disposizione, su richiesta della Provincia di Genova e delle strutture di controllo per un periodo di cinque anni; o) i lavori e le opere di adeguamento alle previsioni del piano di prevenzione e di gestione approvato ed alle prescrizioni dettate dall’autorità competente, dovranno essere ultimati entro 12 mesi dalla data di rilascio del presente provvedimento. p) non sarà consentito lo scarico di acque, provenienti da attività ed impianti non espressamente contemplati nella presente autorizzazione. L’eventuale necessità di trattare acque diverse dovrà essere preventivamente comunicata all’Amministrazione Provinciale. Qualunque ampliamento e/o modifica sostanziale dell’impianto di depurazione o del ciclo produttivo che determini variazioni della qualità delle acque da sottoporre a trattamento, dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Provincia di Genova, fermo restando l’osservanza delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione al momento in vigore; Dovranno essere resi sempre accessibili l’impianto di trattamento e lo scarico per campionamenti e sopralluoghi ai sensi dell’art. 101, comma 3 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152. q) dovranno essere resi sempre accessibili l’impianto di trattamento e lo scarico per campionamenti e sopralluoghi ai sensi dell’art. 101, comma 3 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152. r) il titolare dello scarico, ai sensi dell’art. 11, punto 5, della l. r. 16 agosto 1995, n. 43, dovrà tenere un quaderno di registrazione dei dati e di manutenzione contenenti le seguenti informazioni: - data e ora di disservizi dell’impianto di depurazione; 11 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 - periodo di fermata dell’impianto (ferie, manutenzioni…); - manutenzioni ordinarie e straordinarie all’impianto trattamento reflui; - data e ora dei prelievi effettuati per le analisi periodiche - quanto espressamente indicato nella parte prescrittiva del presente provvedimento. Tale quaderno dovrà essere a fogli non staccabili e i suoi fogli dovranno essere numerati a cura del titolare dello scarico. Esso dovrà essere esibito a richiesta della Provincia e delle strutture tecniche di all’art. 5 della l. r. 43/95, unitamente ad eventuali e ulteriori documenti relativi al trasporto di acque, fanghi e liquami. La presente autorizzazione ha validità di anni dieci, a decorrere dalla data della sua emanazione, ai del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152. Il titolare dello scarico dovrà presentare domanda di rinnovo dell’autorizzazione un anno prima della sua scadenza. 4) di richiedere all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure di effettuare sullo scarico campionamenti e analisi con cadenza annuale sui seguenti parametri: colore, pH, solidi sospesi totali, COD, idrocarburi totali; 5) di trasmettere il presente provvedimento ad Autodemolizioni De Rosa S.r.l.; 6) di trasmettere il presente provvedimento all’ASL 3 Genovese e all’ARPAL per i controlli di rispettiva competenza; 7) di trasmettere il presente provvedimento alla Regione Liguria, al Comune di Genova e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria. Si ricorda altresì che dovranno essere mantenuti in efficienza tutti i dispositivi secondo le modalità eventualmente dettate e/o concordate direttamente dalla ASL, e dalla U.O.P.S.A.L. in materia di prevenzione e sicurezza dell’ambiente di lavoro. Si informa che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro i termini indicati nel D.Lgs 104/2010, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione o piena conoscenza del provvedimento. I L DIRIGENTE 12 Determinazione n. 1598 del 16 aprile 2014 Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell’art. 151, comma 4, del TUEL d.Lgs 267/2000 o dell’art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 15 aprile 2014 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 15 aprile 2014 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all’Albo Pretorio On Line della Provincia dal 16 aprile 2014 al 01 maggio 2014 13