Boys Peter Simon Mühlhäußer “La tradizione e` l’eredita` del fuoco, non il culto delle ceneri.” “Tradition ist die Weitergabe des Feuers, nicht die Anbetung der Asche.” -Gustav Mahler vision to harness the ability to create a series häußer is this rare talent. - yet the poses themselves often are unrealistic Peter’s series, “Boys”, is currently a group of six nation of these characteristics and the use of has characteristics of boys but also adults. One child, yet the developed muscle-tone of a man. Another might have the naughty expression in the eyes of a mischievous boy, yet the hands considered as not simply sculptures of one or the both comparisons. tion and experience; he does not use life models beauty of the human form and reveal its greatFrom the molds he pulls resin proof- casts. This - have a cultural reference, an emblematic pose, stand or prop that has a historical identity. - contemporary conclusion. able to represent this series. Having all six of the ever is a great privilege. I truly believe that the Peter Simon Mühlhäußer stava terminando il suo primo prototipo della sua serie “The Boys”. Tra la moltitudine di artisti, il lavoro di Peter era bellezza, ma anche potenza del suo lavoro. grande talento e una altrettanto enorme ca- La serie “The Boys” di Peter è attualmente composta da 6 sculture in alluminio. In ognuna delle opere coesistono due personalità , una di bambino e una di adulto. Una scultura può possedeallo stesso tempo muscoli di un uomo. Un’altro potrebbe avere una espressione birichina di un bambino malizioso ma possedere mani da adulto. Questa interazione tra ragazzo e uomo o bambino e adulto rende le sculture non semplici unico personaggio che incarna i due. Per creare le sue opere Peter modella l’argilla partendo da un immagine nella sua mente, immaginazione e esperienza; senza l’uso di modelli umani. Come lui steso afferma “ io cerco di esaminare la bellezza della forma umana e di svelarne i suoi più grandi beni solo attraverso la concentrazione “. Dopo la lavorazione della scultura in creta, viene creato uno stampo in gomma, incassato in resina vengono poi inviati in Germania dove avviene la fusione tramite il processo a cera persa, lo stesso metodo che si utilizza per le opere in bronzo. Ciascuna delle sculture incarna una identità menti culturali e pose emblematiche, in piedi o chinati, che rimandano a identità storiche. Come afferma Peter “ ogni mio pezzo è ricco di dettagli che rende credibile la scultura agli occhi dello spettatore”. la passione che Peter pone per la creazione di un ritmo naturale e di movimenti armoniosi chi dello spettatore possono viaggiare intorno e mette di trasmettere una sensazione di realtà anche se le pose stesse spesso sono non realistiche o esagerate. Peter crea emozioni e con gli occhi espressioni - istiche e l’uso dell’alluminio, le opere incarnano un anima contemporanea. È stato un immenso piacere lavorare con Peter cesso essere in grado di ospitarla. Avere inoltre, per la prima volta tutta la serie “The Boys” riunita è stato un ulteriore privilegio. Credo realmente che la bellezza e la potenza delle sculture funzioni sia in ogni pezzo preso singolarmente che nella serie. Ogni Boy è unico e intrigante con una sua storia, presenza e fascino. - Choreography of Choices Peter Simon Mühlhäußer’s “Boys” incorporates many disciplines and idioms to arrive at a very honed narrative. To accomplish this, he uses a - But here is another demonstration of the artist’s imitation in earnest by an empathic urchin? Or is and “Ji” in its contortionist gymnastic position, balance. Mühlhäußer balances many complex components, to arrive at masterfully crafted facial expressions, subtle as they are. “Jihad” there is a self-consciousness that betrays the narrative and choreograph the movement of stands in a falsely modest effort to cover him- identity, culture or sexuality. They are not cherubs, but have bodies of pre-pubescent boys response. Finally “Ji” demonstrates the ultimate physical poise. This is an acrobat or gymnast - register before he can relax. Again he is also acutely conscious of his audience. - just a supporting object or base, it is a place. The chair is the stage for “Willhelm” to dance context for Mühlhäußer’s one-act one- player theatre. The former has one of the “Boys” goose-step. - a U.S. army tag on the side. The possibilities are many for a German sculptor living in America. “Jihad” projects physical grace in his poignant for the implied violence of the narrative. tor creates in the rest of his pieces. - generation’s indictment of authority past and present? minimal emptiness. They are both menacing components. The void of the empty steamer convulsing, about to implode, perhaps from the throes of indecisiveness, choice. Here the expressive energy recalls his German predeces- child’s scale, rather than an adult’s bust, as- are not ironic. They are steeped in double rate a very contemporary set of balancing acts. even a little monstruous. These little beings in to better understand the message the artist is trying to communicate or even just to under- others timid and resigned. There seems to be, all the other characters re-emerge from the life experiences and feelings of the young artist. The impression is of an interior battle inside each midst of diverse cultures and understood the same time. doubts and reasoning he may have felt from The use of material aluminium highlights even In every boy you can identify Peter’s expressions sents the discomforts of modern society. cold and austere material such as aluminium further underlines this sense of discomfort and provocation. The “Boys” represent a sort of can not help but get lost in a continuous obser- and the meaning it carries. Whether standing or - reach to the spectator and transport him into a bodies of children. Daniela Argentero, Turin Imbattersi per la prima volta nelle opere di Peter e’ un esperienza particolare, ti sembra di guardare un mondo fantastico anche un po’ mostruoso. Questi piccoli esseri in atteggiamenti esagerati ti costringono a osservarli per capire meglio il messaggio che l’artista cerca di dare, vato realizzandoli. Che siano in piedi o chinate, che guardino verso il vuoto o che sembrino seguire con lo sguardo lo spettatore, i “Boys” raggiungono lo spettatore e lo trasportano in un mondo in cui la storia si scontra col presente, in cui coesistono in corpi da bambino atteggiamenti e espressioni che Ti incuriosiscono, alcuni spavaldi e grotteschi, al- corrucciato, il cipiglio di bambino che non vuole cedere che non capisce il perché è tutto nello sguardo basso, nella stretta dei pugni. Al consuno continua la sua marcia come un soldato certo che i crimini che sta per commettere non ricadranno sulla sua coscienza, c’e’ la cattiveria e l’incoscienza dell’infanzia, enfatizzata. a volta canzonatoria a volte impacciata. Prole sue opere dolci e dure, tenere e severe, felici una lotta interna alla stessa scultura, ogni Boy trasporta in sé una dualità che li costringe ad essere allo stesso tempo più di un semplice bambino o di un uomo. L’uso di un materiale come l’alluminio poi nuda e calda, modellata con tenerezza in un materiale freddo e austero come l’allumino, sorta di “realismo contemporaneo”, in cui lo spettatore non può non perdersi in un continua Le pose che Peter sceglie per le sue opere costringono, inoltre, lo spettatore ad un ulteriore sforzo per comprendere un messaggio, esperienze di vita e dalle sensazioni del giovane artista. Incontrando poi Peter capisci che la sua opere. Il mondo della sua infanzia, i ricordi di bambino che ha vissuto la mescolanza di culche stava per intraprendere, i dubbi e i perché lavoro. In ogni “Boy” puoi rivedere le espressioni di Peter e la sua visione del Mondo, il suo realismo prorappresentare i disagi della società moderna. “Boys” riconduce ha temi storici importanti o a che trasporta. Daniela Argentero, Torino Vita Diploma as Stonemason and Stone-Sculptor Scuola di Scalpellini e Scultori ”Johannes Steinhäuser”, Lasa, Alto Adige, Italy “Girls” JanineBeanGallery, Berlin, Germany “Boys” Accesso Galleria, Pietrasanta, Italy Won competition for sculpture display for Javier Marin, Mexico City, Mexico Adjunct Professor for Sculpture at The Lyme Academy , Old Lyme, CT Artist Perspective ronment and the development of young indiploying stereotypical poses related to religion, series assumes an exaggerated and ironic character. One culture’s physicality cross references another’s societal failure, and familiar conventions of pose and gesture are recognizable, yet History and the contemporary collide. What is usually predictable is presented here in a revolving manner, defying any categorical imposition. preciousness his delivery connotes. terly. Confused and displaced, he is determined to invent a character. cultural trappings, an essential physicality unites them. In the drama of their incipient motion, less child playing out the role of a marching soldier. His name translates from Ugandan to sensitive, their nudity triggering a desire to clothe them. Ironically, in the midst of this youthful playground there are no smiles or signs of laughter. The boys appear possessed, almost by some sort speed of an operator. They are not autonomous beings but actors, and impart the uneasy sense of having been programmed or invaded. in cold aluminum. They are innocent yet threatening, at an age of purity yet absolutely corrupt. - iognomy recalls the image of children soldiers, box. Although Jaidee’s genitals are concealed from the front, he is the most exploited of all the boys. est”. Primping and passive, Jaidee teases the Pretending to bear female genitalia, he objecti- core of this series is a provocative realism. This does not serve as a visual handout, but rather as to read each sculpture. These boys represent - The dynamic forms and volumes adorning the hefty Willhelm emanate in all directions. After inspired chair, young Willhelm assumes a sumo inherent fat prosperity of Western Culture, and ing to bout for the ring. - The cruelty of religious misguidance is depicted in the representation of Jihad, Arabic for “strug- The sixth boy, Ji, performs as an Asian contor- Balancing atop a shipping crate, Ji joins his regime. These small characters are not only precious beings, but also valuable information recording units. They are guiltless actors on a stage, els for their development. The boys clamber - exceed their actual size, and venture to prove it by overcoming another object’s pinnacle. Process plasteline on armature plasteline on armature plasteline on armature rubber mold of clay model mother mold over rubber mold aluminum after casting aluminum in ceramic mold aluminum after chasing process Peter Simon Mühlhäußer All rights reseved by Peter Simon Mühlhäußer