Corso sulla radioprotezione da esposizioni sanitarie ai sensi art.7.1 D.Lgs. n.187 del 26 maggio 2000 La radioprotezione in campo medico -1 Scoperta Raggi X, Radioattività naturale e artificiale, Limiti di dose e di classificazione dei lavoratori, Dose assorbita, equivalente, efficace Luisa Biazzi Università di Pavia Fisica medica [email protected] 1 2 Radioprotezione Normative italiane D.Lgs. n.230 del 17 marzo 1995 Radioprotezione D.Lgs. n.241 del 26 maggio 2000 “Radprot. dei lavoratori” D.Lgs. n.187 del 26 maggio 2000 “Radprot. dei pazienti” In particolare art.7 comma 1 e allegato IV del D.Lgs.n.187/00 prevedono la formazione in radioprotezione in tutti i corsi di laurea in medicina e chirurgia e odontoiatria e nelle scuole di specializzazione che possono comportare attività specialistiche (radiodiagnostica, radioterapia, medicina nucleare) o complementari (ortopedia, chirurgia, ecc.) con radiazioni ionizzanti 3 Radioprotezione Origini Caratteristiche dei raggi X: -capacità di fotografiche impressionare lastre -capacità di produrre ionizzazione in aria/gas -capacità di attraversare, senza apperezzabile attenuazione, molti materiali a basso n°atomico e bassa W.Roentgen scopritore dei raggi X densità 8.11.1895 a Wurburg -significativo assorbimento durante il passaggio attraverso materiali ad alto n° atomico e ad alta densità 4 Radioprotezione L’immagine radiologica L’evoluzione dell’immagine radiografica: dalla prima radiografia della signora Roentgen a oggi 5 Radioprotezione I raggi X RAGGI X: -emissioneX dovuta all’interazione degli elettroni liberati dal filamento riscaldato Schema di un tubo a raggi X Ampolla in vetro in cui c’è vuoto spinto in cui vi sono 2 elettrodi: un catodo e un anodo-metallo ad alto n°atomico Z (Tg); vicino al catodo c’è un filamento che riscaldato libera elettroni -sono onde elettromagnetiche come la luce visibile con lunghezza d’onda molto più piccola (10-10m) 6 Radioprotezione La radioattività naturale Becquerel, cercando una relazione tra i raggi X appena scoperti e i fenomeni di fluorescenza indotti su sali di uranio, scopriva il fenomeno della radioattività naturale. Iniziava la costituzione materia scoperta intima della della tra 1898-1902 i coniugi Curie scoprirono altri elementi, tra cui il radio, che presentavano il fenomeno della radioattività: proprietà non esclusiva dell’uranio 7 Radioprotezione La radioattività artificiale Nel 1934 Irene Curie (figlia dei Curie) e il marito Frederic Joliot scoprirono la radioattività artificiale cioè la possibilità di produrre artificialmente elementi radioattivi non presenti in natura. Iniziava l’era degli isotopi radioattivi artificiali (oggi sono centinaia) Isotopi: atomi dello stesso elemento chimico (stesso n°atomico Z) ma diverso n°massa quindi massa atomica dovuta a diverso n° di neutroni presenti nel nucleo. Es. in natura il Carbonio è una miscela di 3 isotopi con 12 98,89%, C13 1,11%, C14 tracce n°massa 12, 13, 14 -Isotopi stabili (~300) -Isotopi instabili o radioattivi (~1200) -21 elementi con 1 isotopo(Berillio,Fluoro,Sodio).Gener.di più. 8 Radioprotezione Radiazione naturale Tabella 1 Dose efficace media di un individuo dovuta a fonti di irradiazione naturali presenti nell'ambiente (1). Fonte raggi cosmici radionuclidi presenti in radiazione cosmica radionuclidi primordiali natura prodotti dalla Irradiazione esterna 40 K 238 232 Famiglie radioattive ( U e Th ) Totale (mSv/anno) 0,355 0,015 0,41 0,18 1,42 (*) 2,38 (*) valore estremamente variabile ( dipende dal contributo dovuto alla inalazione di radon, gas radioattivo naturale emesso sia dal terreno sia dai materiali di costruzione degli edifici) 9 Radioprotezione Spettro elettromagnetico I raggi X appartengono allo spettro della radiazione elettromagnetica 10 Radioprotezione Fenomeno della ionizzazione I raggi X sono radiazioni ionizzanti perché nel loro passaggio attraverso la materia producono ionizzazioni cioè alterazioni della struttura elettronica degli atomi. Ciò negli organismi viventi (uomo)può produrre danni biologici, a volte molto gravi. Radioprotezione 11 Effetti da dosi acute Tabella 2 Sintomatologia da esposizione globale acuta di un individuo ad alte dosi Dose (Sv) Sett dopo Esposiz. 1 1-3 (subletale) fase latente 2 Nausea e vomito (1 giorno) Depilazione, generale 3 perdita appetito, depilazione, infiammazione gola, emorragie 4 diarrea, guarigione Sopravvivenza 4 (letale) >6 (sopraletale) Nausea e vomito, malessere, diarrea, febbre malessere Bocca e gola infiammate, ulcerazioni, deperimento, morte Perdita appetito, emorragia, diarrea, febbre, deperimento, morte eventuale Certa salvo complica-zioni; Possibile nel 50% dei impossibile (2.5 Sv sono mortali nel casi 5% dei casi) 12 Radioprotezione RX versus altre attività lavorative Tabella 3 Riduzione media della durata di vita dovuta ad incidenti in diverse attività lavorative. Attività lavorativa Commercio Industria manifatturiera Servizi Trasporti Agricoltura Costruzioni Valore medio Esposizione alle radiazioni (5 mSv/anno) Riduzione media della durata di vita (giorni) 27 40 27 160 320 227 60 40 13 Radioprotezione RX versus altre attività di vita Tabella 4 Riduzione media della durata di vita associata a varie cause di tipo non lavorativo Causa Riduzione media della durata di vita ( giorni ) abuso di alcool 4000 essere celibe, vedovo o divorziato 3500 fumo (1 pacchetto di sigarette/giorno) 2250 essere nubile, vedova o divorziata 1600 essere sovrappeso ( + 20% ) 1040 incidenti con veicoli a motore 207 alcool 130 incidenti in casa 74 fumo passivo 50 esposizione lavorativa alle radiazioni (5 mSv/anno) 40 cadute 28 esposizione alle radiazioni di individui della popolazione 18 (1 mSv/anno ) esami RX-diagnostici 6 caffè 6 14 Radioprotezione La storia della radioprotezione Tabella Periodo 1915 5 Alcune date importanti radioprotezione nella storia della Evento Prime raccomandazioni per la protezione dei lavoratori emanate dalla British Roentgen Society Anni venti Definizione della dose di tolleranza, uguale per lavoratori e popolazione, pari a 1 R/settimana al corpo intero, cioè 50 R/anno. 1925 I Congresso internazionale di Radiologia a Londra e costituzione dell’ICRU (Commissione Internazionale per le unità di misura) 1928 II Congresso internazionale di Radiologia a Stoccolma e costituzione dell’ICRP (Commissione internazionale per la radioprotezione) 1931 Il röentgen ( R ) è adottato come unità di misura della dose da esposizione al fine di “misurare” i raggi X 15 Radioprotezione La storia Tabella 5 Alcune date importanti nella storia della radioprotezione Anni quaranta 1941 Anni cinquanta 1952 1953 1956 19561959 Definizione di dose genetica intesa come dose media alle gonadi tra gli individui in età fertile. Detta dose è posto che sia “dose di tolleranza” Il Comitato USA per la radioprotezione raccomanda per il Radio il “deposito corporeo massimo di 0.1 µCi” Ipotesi di linearità nella relazione dose/effetto stocastico, caduta del concetto di dose di tolleranza, ricerca di una dose a basso rischio biologico Le malattie professionali da Radio, raggi X e sostanze radioattive sono incluse, in Italia, nella tabella delle lavorazioni per cui è obbligatoria l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali Il rad è adottato come unità di misura della dose assorbita È introdotto in Italia per decreto l’obbligo delle visite mediche preventive e periodiche sui lavoratori addetti a mansioni che implicano l’uso del Radio, dei raggi X e delle sostanze radioattive. L’ICRP definisce le dosi massime ammissibili al corpo intero per i lavoratori (5 rem/anno) e per gli individui della popolazione (0,5 rem/anno), la dose genetica media per gli individui di una vasta popolazione (5 rem in 30 anni), e propugna la lotta a ogni rischio indebito 16 Radioprotezione La storia Tabella 1959 1960 1964 1965 1977 1995 2000 2001 Marzo 2002 5 Alcune date importanti radioprotezione nella storia della La Comunità Europea emana proprie direttive di radioprotezione L’ICRP raccomanda di porre in atto ogni sforzo inteso a ridurre le esposizioni nei limiti più ristretti possibili L’Italia ha la normativa di radioprotezione (il DPR n. 185) Principio ALARA (as low as reasonably achievable): le dosi siano mantenute tanto basse quanto è ragionevolmente ottenibile, facendo luogo a considerazioni economiche e sociali L’ICRP raccomanda un nuovo sistema di limitazione delle dosi L’Italia ha una nuova normativa di radioprotezione, in attuazione di varie direttive Euratom (il D.Lgs. n. 230) che tra l’altro riduce i limiti di dose annui e tratta della radioattività naturale, compreso il radon Viene modificato e integrato il D.Lgs. 230/95 recependo la Direttiva Comunitaria 96/29 che riguarda i lavoratori e introduce una normativa specifica per i lavoratori di “impresa esterna” Disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità (D. Lgs. 8/03/01 e 26/03/01 n. 151 Suppl. G.U. n.96 del 26/4/01) Entrano in vigore le disposizioni sul radon 17 Dosi ai lavoratori e alla popolazione D.Lgs.241/2000 Tabella 6: Limiti di classificazione e di dose (D.Lgs.230/95 modificato dal D.Lgs.241/2000) per lavoratori e pubblico LIMITI -Lavoratori Cat.A -Lavoratori Cat.B -Lavoratori autonomi e dipendenti da terzi -Lavoratori autonomi e dipendenti da terzi -Lavoratori non esposti -Persone del pubblico -Apprendisti e studenti età 18 a esposti per lavoro o studio Dose efficace per esposizione globale 20 mSv per anno -Apprendisti e studenti età 16-18 a esposti per lavoro o studio 6 mSv per anno 1 mSv per anno Dose equivalente: Cristallino Pelle 150 mSv per anno 500 mSv per anno(1) 50 mSv per anno 15 mSv per anno 150 mSv per 50 mSv per anno (1) anno Estremità: mani,avambracci,piedi, caviglie 500 mSv per anno 150 mSv per anno 50 mSv per anno (1) dose media su una qualsiasi superficie di 1 cm2 indipendentemente dalla superficie esposta Riguardo ai limiti di dose essi sono stabiliti per la categoria A e per i “non esposti”. I limiti per la categoria B sono individuati per differenza. 18 Dose ai lavoratori e alla popolazione D.Lgs.241/2000 Tabella 7 Limitazioni per gruppi particolari di lavoratori ex D.Lgs 626/94(D.Lgs.230/1995) Gruppi particolari Lavoratrici gestanti (La lavoratrice ha l’obbligo di notificare al datore di lavoro il proprio stato di gestazione, non appena accertato) Lavoratrici che allattano Apprendisti e studenti di età 16-18 a esposti non per lavoro o studio Apprendisti e studenti di età < 16 a Limitazioni Non possono svolgere attività in zone classificate o comunque attività che potrebbero esporre il nascituro ad una dose che ecceda 1 mSv durante il periodo della gravidanza Non possono svolgere attività con rischio di contaminazione -Metà dei limiti stabiliti per il pubblico -Ogni singola esposizione correlata alla loro attività non può superare un ventesimo dei limiti annuali stabiliti per il pubblico -Speciali disposizioni per particolari condizioni di esposizione 19 Radioprotezione Contributi all’esposizione umana 85 % Radiazione di fondo Totale 15 % Contributo artificiale 6% Il resto 90 % Esposizioni mediche ai raggi X 4% Medicina nucleare Il resto = 2,5 % miscela 2,0 % fallout 1,4 % lavoratori 0,1 % scarichi di impianti nucleari Esposizione all’uomo dovuta ai diversi tipi di sorgenti radioattive (NRPB). 20 Radioprotezione Variabilità dosi Clisma Opaco 56 42 28 14 7 14 21 28 35 mSv Distribuzione dei valori di equivalente di dose efficace per l’esame clisma opaco: si nota come a parità di metodica diagnostica le dosi al paziente possano variare molto a causa di diverse tecniche RX impiegate (non ottimizzazione) 21 Radioprotezione grandezze e unità di misura Grandezza Attivita' Energia Tensione Intensità di corrente Dose assorbita Dose equivalente Dose efficace Dose impegnata Unita' di misura bequerel (Bq) elettronvolt (eV) volt (V) ampere (A) gray (Gy) sievert (Sv) sievert (Sv) sievert (Sv) Grandezze fondamentali e unita' di misura. 22 Radioprotezione Prefissi Prefisso gigamegakilocentimillimicro Simbolo G M k c m Potenza di dieci 109 106 103 10-2 10-3 10-6 Prefissi equivalenti alle potenze di 10 23 Dose ai lavoratori e alla popolazione Dose assorbita D=dE/dm D.Lgs.241/2000 Unità misura: Gray 1 Gy=1 J/kg Energia ceduta da radiaz.alla massa di materia contenuta in un elem.volume Radiazioni Radiazioni X, , , elettroni e positroni Protoni da 2 a 250 MeV Neutroni termici, E<0,025 eV Neutroni, 0,1 eV<E<10 keV Neutroni di energia sconosciuta Particelle di energia sconosciuta wR 1 1,4 2,3 2 10 20 Fattori di peso w R per la radiazione dipendono da tipo ed energia della radiaz. Dose equivalente H=D x wR Unità misura: Sievert 1 Sv= 1 J/kg Grandezza radioprotezionistica che qualifica D per scopi protez/biologico 24 Dose ai lavoratori e alla popolazione D.Lgs.241/2000 Dose efficace E=T wT HT Unità misura Sievert Somma dosi equivalenti ponderate nei diversi organi/tessuti Tessuto o organo wT Gonadi Midollo osseo (rosso) Polmone, Colon, Stomaco Mammelle, Tiroide Vescica, Esofago, Fegato Ossa (superfici ossee) Pelle Rimanenti organi e tessuti totale 0,20 0,12 0,12 0,05 0,05 0,01 0,05 0,05 1,00 Fattori di peso, wT, per tessuti ed organi. 25 Radioprotezione Segnaletica di radioprotezione