L’ABC nel trattamento dello STE-MI Minimaster “Sindromi Coronariche Acute” Firenze, 31 maggio 2006 Gianni Casella UO di Cardiologia Ospedale Maggiore Bologna Obiettivi della terapia di riperfusione nello STE-MI 1) Ripristinare il flusso 2) Salvare il miocardio 3) Ridurre gli eventi Lange RD, Hillis LD. N Engl J Med 2002; 346: 954-955. Il Tempo è Muscolo! 0 - 0.5 hrs 0.5 – 2 hrs 2 – 6 hrs > 6 hrs Prevent infarction Substantial salvage + benefit of open IRA Diminishing salvage, benefit of open IRA Little – no salvage, benefit of open IRA Giugliano RP, Braunwald E. Circulation 2003; 108: 2828-2830 Relazione tra entità del salvataggio dell’area di necrosi e riduzione della mortalità % riduzione mortalità 100 80 Risultato potenziale E 60 D A-B – no beneficio A-C – beneficio B-C – beneficio E-D – rischio C 40 20 B A 0 1 3 6 Il momento del trattamento è critico Gersh JAMA 2005 12 Ore 24 La riapertura dell’arteria di necrosi è il principale obiettivo (PCI > Tbl) Evidenza di una stretta correlazione perfusione-sopravvivenza La mortalità ospedaliera è in relazione con il flusso TIMI 3 dopo trombolisi od angioplastica La Riperfusione Coronarica Come ottenerla? •Riperfusione Coronarica • La strategia iniziale utilizzata per ripristinare il flusso dell’arteria occlusa •3 Possibilità: • Riperfusione Farmacologica (TBL) • Riperfusione Meccanica (PCI) • (Riperfusione Chirurgica [BPAC]) Class I Tutti i pazienti dovrebbero essere rapidamente valutati per una terapia di riperfusione al primo contatto medico Antman et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:680 Il trattamento dello STE-MI Importanza della fase pre-ospedaliera 118 Defibrillazione precoce, BLS, triage Valutazione del dolore toracico e trattamento MANO, ECG-preospedaliero, check-list Trombolisi pre-ospedaliera Raccomandazione Classe IIa (Livello B) Trasporto pre-ospedaliero Valutare dove trasportare il paziente Attenzioni particolari • Shock Cardiogeno • Controindicazioni alla fibrinolisi Antman et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:675-677 ECG pre-H e tempi di trattamento Studio DANAMI-2 Terkelsen GJF. Eur Heart J 2005;26:770-777 La Trombolisi pre-ospedaliera Mortalità ospedaliera degli RCT’s No. Of Quality Study Patients Score Favors Prehospital Thrombolysis OR (95%) MITI, 1993 360 0.91 0.69 (0.30-1.57) EMIP, 1993 5469 0.85 0.86 (0.72-1.03) GREAT, 1991 311 0.78 0.56 (0.25-1.23) Roth et al, 1990 116 0.65 0.80 (0.17-3.77) Schofer et al, 1990 78 0.63 0.46 (0.04-5.31) Castaigne et al, 1989 100 0.48 0.74 (0.14-3.86) Overall 6434 0.83 (0.70-0.96) 0,02 Morrison LJ et al JAMA 2000;283: 2686-2692 0,05 0,1 0,2 Favors in-Hospital Thrombolysis 0,5 1 2 5 10 Il trattamento dello STE-MI La valutazione iniziale del paziente Classe I Ritardo tra il primo contatto medico e: • Trombolisi < 30 minuti • PCI <90 minuti (Livello di evidenza: B) Strategie ottimali per il Triage iniziale Valutazione clinica Breve Anamnesi Mirata Esame Obiettivo ECG (Marcatori cardiaci) Antman et al. J Am Coll Cardiol 2004; 44:677-8 Il trattamento dello STE-MI Trombolisi o PCI Primaria? 100 % 0% 10% Disponibilità Disponibilità 5% Riocclusioni 0,1% Stroke <50% Trattabili 10% Riocclusioni 1% Stroke >90% Trattabili 25% Occlusioni Tardive >90% TIMI 3 0% Ribichini F, Heart 2002; 88: 298-305 100 % Il trattamento dello STE-MI L’evoluzione della Trombolisi % Mortalità Ospedaliera 30 30 25 1970 20 % 1986 15 15 1990 10.7 10 8.8 1993 6.3 2001 5.4 5 0 Era pre- UTIC Era UTIC GISSI 1 (SK) GISSI 2 (rt-PA) GUSTO 1 ASSENT-3 (rt-PA) (TNK-tPA) La Terapia di Riperfusione nello STE-MI Studi di Registro 1999 - 2003 Trombolisi PCI Primaria 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Svezia RIKS-HIA Italia USA Euro Heart BLITZ 1 NRMI-3 Survey ENACT GRACE Il trattamento dello STE-MI L’importanza del momento della Trombolisi Vite salvate per 1000 pazienti 80 65 The “Golden” Hour 60 37 40 27 18 20 0 9 0-1 1-2 2-6 6-12 12-24 Momento del trattamento (ore) Boersma E et al. Lancet 1996; 348: 771-775 Il Rischio Emorragico della Trombolisi Come valutarlo? Probabilità di Emorragia intracranica (ICH) dopo trombolisi Ipertensione al momento del ricovero: PAS≥170,PAD ≥95, o entrambe Fattori di Rischio Fattori presenti 0 1 2 Peso <70 kg Uso di t-PA Età: <65 66-75 76-85 >85 Rischio ICH (%) 0.3 1 1.5 2.3 1 1.3 2 2.9 1.3 2.2 3.3 5 Simoons ML et al. Lancet 1993;342:1523-1528 Il trattamento dello STE-MI PCI vs. Trombolisi: metanalisi degli RCT’s p= 0.0002 10 % Events 8 9 p= 0.0003 7 6 PCI p< 0 .0001 7 Lysis 6,8 5 4 2,5 2 p= 0 .0004 2 1 0 Morte (w/shock) Morte (shock excl) Keeley et al. Lancet 2003; 361: 13-20 Re-IMA non fatale Stroke PCI Primaria vs. Trombolisi Mortalità Ospedaliera, % Età e Mortalità 28,6 30 22,8 25 Trombolisi 20 PTCA Primaria 15,8 15 10 5 0 5,9 3,6 0 <40 1,3 1 40-49 2,3 2,4 50-59 4,1 60-69 Età, anni Metanalisi RCT’s Weaver DW, JAMA 1997; 278:2093-2098 6,4 70-79 >80 Il trattamento dello STE-MI Indicazioni alla PCI Primaria Classe I La PCI primaria può essere eseguita nei pazienti con STE-MI < 12 ore dai sintomi se: • • • Effettuata tempestivamente (porta-pallone <90 minuti) Da operatore esperto (> 75 PCI/anno) In Laboratorio ad alto volume (>200 PCI/anno, >36 PCI primarie/anno). Livello di Evidenza A Antman et al. J Am Coll Cardiol 2004;44: 682. Mortalità ad 1 anno dopo PCI Primaria Ruolo del ritardo tra sintomi e trattamento n=1791 Il rischio relativo di morte a 1 anno aumenta del 7.5% per ogni 30 minuti di ritardo De Luca G. et al, Circulation 2004;109:1223-1225 Trombolisi vs. Trasferimento PCI Primaria Metanalisi di 5 Studi Randomizzati 20 % Eventi a Breve Termine PCI (n= 1466) Trombolisi (n= 1443) 15 10 p<0.0001 p=0.057 p<0.0001 5 p=0.049 p=0.25 0 Morte Reinfarto non-fatale Keeley EC, et al. Lancet 2003; 361: 13-20 Stroke ICH MACE 15 10 Circle sizes = Solid line sample size of the individual study. = weighted meta-regression. 5 P = 0.006 Benefit Favors PCI 0 62 min -5 Absolute Risk Difference in Death (%) Mortalità osservata con la PCI primaria in funzione del ritardo necessario per eseguirla Harm Favors Lysis 0 20 40 60 80 100 PCI-Related Time Delay (door-to-balloon - door toneedle) For Every 10 min delay to PCI: 1% reduction in mortality difference towards lytics Nallamothu BK, Bates ER. Am J Cardiol. 2003;92:824-6 Il trattamento dello STE-MI Invio UTIC-spoke vs. trasferimento UTIC-PCI Una valutazione “tridimensionale” Rischio dell’IMA 1 2 Momento della presentazione 3 Distanza UTIC-PCI Il trattamento dello STE-MI Invio UTIC-spoke vs. trasferimento UTIC-PCI Decisione su: Rischio – Tempo - Distanza 1) Valutazione clinica - controindicazioni alla trombolisi - fallimento della trombolisi 1) Scompenso (Killip > 1) - shock 2) PAS <100, FC >100 - criteri di alto rischio 3) Età > 75 anni 2) Timing di presentazione - precoce (≤ 3 ore) - tardiva (> 3-12 ore) 4) ≥ 6 derivazioni ECG con STÇ 5) TIMI risk index > 33 3) Distanza da UTIC-PCI - surplus di ritardo per la PCI rispetto alla trombolisi Indicazioni Terapeutiche per STEMI a Rischio Non Basso (<12 dall’esordio dei sintomi) Paziente trattato in Ospedale senza PCI Paziente trattato in Ospedale con PCI > 3-12 ore abciximab Trasferimento abciximab < 3 ore PCI <60’: abciximab PCI Primaria con Stent PCI > 60’: Trombolisi Dose Piena Documento di Consenso FIC-SICI-GISE. La rete interospedaliera per l’emergenza coronarica. Ital Heart J 2005; 6 (Suppl.6): 5S-26S Il trattamento dello STE-MI Indicazioni alla PCI di salvataggio Criterio ECG di risoluzione del ↑ST a 60-90 min dalla trombolisi <70% per STEMI inferiore <50% per STEMI anteriore Criteri di mancata riperfusione dolore toracico persistente a 90 min risoluzione del segmento ST < 50% a 90 min rapporto mioglobina a 60 min /base < 4 Classe I B: <75 anni con shock o scompenso (Killip ≥III) Classe II A: >75 anni con shock, scompenso, instabilità elettrica o ischemia persistente Shock Cardiogeno Definizione ed Epidemiologia Ipotensione PAS < 90 mmHg per almeno 30 min Necessità di misure di supporto per mantenere PAS > 90 mmHg Ipoperfusione Segni clinici di ipoperfusione Flusso urinario < 30 ml/h Epidemiologia (Registro dello SHOCK trial) 74.5% degli Shock sono secondari ad IMA Lo Shock complica il 5-10% degli IMA 1-5% degli IMA esordisce con lo Shock, 5-7% lo sviluppa durante la degenza (<48 ore) Shock Cardiogeno Chi è a Rischio? • Anziani (> 65 anni) • Donne • Diabetici • Coronaropatia nota, malattia diffusa • IMA Anteriore Memo Gusto I = Gusto III Età, PC, FC, classe Killip = 82% delle informazioni prognostiche! Hasdai D, et al. J Am Coll Cardiol 2000;35:136 -143 2000;35:136-143 Shock Cardiogeno Sintomi e Segni Clinici • Ipotensione (PAS < 90 mm Hg, polso piccolo) • Tachicardia • Ipoperfusione periferica (marezzature, cute fredda, sudata) • Tachipnea (possibile alcalosi respiratoria) • Segni di bassa portata cerebrale (irritazione, etc.) • Oliguria • Crepitazioni polmonari Laurent D. In: Woods SL, et al, eds. Cardiac Nursing. 5th ed. 2005 Shock Cardiogeno Obiettivi Terapeutici Rapida riperfusione coronarica Meccanica (PCI/BPAC) Farmacologica Assistenza del circolo Miglioramento portata cardiaca Trattamento ipotensione Manovre di rianimazione Shock Cardiogeno La Rivascolarizzazione Indicazioni ACC/AHA per la rivascolarizzazione precoce Quando lo shock è evidente nelle prime 36 ore dello STEMI & PCI può essere eseguita entro 18 ore dall’esordio dello shock Antman EM, et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:E1-E211 …ma non tutti hanno l’Emodinamica! Ruolo della Fibrinolisi Mortalità % a 35 giorni Nel FTT effetto positivo della fibrinolisi se PA<100 mmHg (62 vite salvate/1000 trattati) 50 40 30 P<0,001 35,1 28,9 20 10 0 Fibrinolisi FTT Collaborative Group. Lancet 1994; 343: 311-322 Placebo All’osservazione del paziente… Misure generali Respiro → O2, ventilazione meccanica Dolore → sedazione Volemia → liquidi Aritmic → farmaci, DC shock Circolo → inotropi, IABP, (vasodilatatori) → continua valutazione del quadro emodinamico e respiratorio La gestione dello Shock I Farmaci Inotropi Low Output Cardiogenic Shock Monitor BP SBP > 100 mm Hg SBP 70-100 w/o s/sx of Shock SBP 70-100 w/ s/sx Shock SBP < 70 w/ s/sx Shock Nitroglycerin 10-20 mcg/min IV Dobutamine 2-20 mcg/kg/min IV Dopamine 5-15 mcg/kg/min IV Norepinephrine 0.5-30 mcg/min IV Antman EM, et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:E1-E211 Il Contropulsatore Aortico Supporto da non dimenticare! Studio GUSTO-I Anderson RD, et al. J Am Coll Cardiol 1997; 30: 708-715 Linee guida ACC/AHA per lo STE-MI Terapia dello Shock Raccomandazioni Classe I Contropulsatore Intraortico (Classe 1A) Rivascolarizzazione precoce (Classe 1A) Fibrinolisi (Classe 1B) Monitoraggio arterioso invasivo (Classe 1C) Antman EM, et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:E1-E211 Il trattamento dello STE-MI Terapie non riperfusive in Ospedale Ossigeno • • • Congestione polmonare o Sat.O2 <90% (Classe I) Tutti I pazienti con IMA (Classe IIa) (per 3 ore) Oltre 6 ore (Class IIb) NTG ev (24 – 48 ore) • Classe I - IMA + CHF, IMA anteriore esteso, ischemia persistente, ipertensione • Classe IIa – nessuna • Classe IIb – Tutti I pazienti con IMA (se no controindicazioni) • Classe III – PAS < 90 or FC < 50, uso di Viagra <24 ore Il trattamento dello STE-MI Terapie non riperfusive in Ospedale Aspirina • 160 – 325mg il giorno 1 poi indefinitivamente (Classe Ia) • ISIS-2: 23% riduzione mortalità • Clopidogrel o Ticlopidina se presente reale allergia ad Aspirina (Classe Ia) Eparina • Pazienti avviati a PCI (Classe I) (UFH) • Pazienti trattati con Trombolisi (Classe IIb) (UFH) • ? LMWH in STE-MI (trombolisi) Il trattamento dello STE-MI Terapie non riperfusive in Ospedale Beta-bloccanti • Tutti, se no controindicazioni (Classe I) • Dolore toracico ricorrente (Classe I) • Tachiaritmie (Classe I) • Scompenso moderato (Classe IIb) • Scompenso severo (Classe III) ACE-inibitori • Scompenso cardiaco, FE <40% (Classe Ia) • Ipertensione (Classe Ia) • Diabete mellito (Classe Ia) Il trattamento dello STE-MI Terapie non riperfusive in Ospedale Stretto Controllo Glicemico Classe I b - Insulina in infusione per normalizzare la glicemia nei pazienti iperglicemici con STE-MI complicato Class II a – Nelle prime 24-48 ore dello STE-MI, se vi è iperglicemia, è ragionevole somministrare un’infusione di insulina, per normalizzarla, anche ai soggetti non complicati Antman EM, et al. J Am Coll Cardiol 2004;44:E1-E211