Vini dei colli berici STORIA DELLA FAMIGLIA Il vino è la mia terra, è arte nel bicchiere. Giovanni Ghirardo rappresenta la terza generazione di viticoltori . Tutto parte dalle terre orientali veronesi di Terrossa dove il nonno Giuseppe coltiva le uve tipiche del territorio, Garganega e soprattutto Durella o Durasina, come veniva chiamata dalle popolazioni locali. Sono anni difficili dove la viticoltura era legata a tecniche molto arcane e l’allevamento della vite prevedeva le antiche forme maritate ai gelsi e i tendoni iperproduttivi. Era la tradizione veneta che proveniva dagli antichi insediamenti celtici dell’epoca preromana. L’amore e la cura dell’uva è stato da sempre in casa Ghirardo un presupposto e una passione trascinante. Nemmeno la costrizione ad abbandonare i vigneti per spostarsi nelle terre dei Colli Berici e affrontare una nuova esperienza lavorativa ha lasciato sparire questo impulso verso la terra e la vigna. È proprio Giovanni che riprende questa antica passione per la vite e l’uva. Da circa vent’anni è proprietario di un’estesa proprietà di vigne sulle pendici rigogliose dei Berici meridionali di Alonte. Una delle zone più vocate per la produzione viticola di tutta l’area vicentina. Giovanni, oggi importante rappresentante dell’imprenditoria vicentina, insieme alla figlia Elena, decide negli ultimi anni di passare dal conferimento delle sue uve di qualità alla loro lavorazione, per arrivare all’imbottigliamento. Una scelta che parte dalla consapevolezza di possedere un territorio virtuoso e delle vigne trentennali che offrono Merlot e Cabernet sauvignon di pregio per vini talentuosi ed estremamente rappresentativi di questi dolci colli veneti. Il progetto Corin, dal nome dell’areale su cui poggiano i vigneti, è la sintesi di un’agronomia attenta e rispettosa degli equilibri vegetativi, di una scelta geologica mirata ai migliori suoli calcarei e vulcanici affioranti, di una enologia semplice ma valorizzatrice della forza espressiva delle uve. Infine un progetto grafico comunicativo innovativo e pulsante di emozioni. I colli berici I dolci colli vicentini rappresentano una delle più straordinarie testimonianze dell’evoluzione geologica della Terra. Qui cinquanta, sessanta milioni di anni fa dimoravano calde acque tropicali ricchissime di pesci colorati e coralli purpurei. Un mare tropicale dal quale sorgevano piccole formazioni vulcaniche sottomarine che spingevano fuori le dure rocce calcaree e ne modellavano le estensioni. Le acque si sono ritirate e il corso dei tempi ci ha regalato questi dolci promontori dove la vite ha trovato ambientamento sin dall’antichità. I Colli Berici oggi rappresentano l’areale bordolese più interessante nel panorama vitivinicolo italiano. Qui i vitigni internazionali sono preferiti proprio per il loro perfetto ambientamento. Offrono vini che sono una sintesi di eleganza e potenza strutturale. Merlot e Cabernet trovano un ambiente ideale. Le esposizioni climatiche verso sud e i suoli eterogenei favoriscono prodotti dotati di complessità aromatiche e di finezze olfattive. Vini freschi che raggiungono buone longevità, adatti alla conservazione. I Colli Berici sono una piccola Saint Emilion che respira il Mediterraneo. Corìn Racconta una vecchia leggenda che tanto tempo fa, quando l’acqua potabile era lontana dalle abitazioni, un vecchio boscaiolo tornò a casa trafelato gridando: “Donne, tusi, tosèti...corì, corì ai piè del monte. Tra le rocce esce acqua!”. In tanti andarono a vedere e a bere quell’acqua. La fonte fu preziosa per tutti gli abitanti dei colli vicini e la chiamarono corìn (corì). Oggi sul piccolo e dolce promontorio, dove sorge quella fonte, si trovano adagiate le vigne di Merlot e Cabernet Sauvignon della famiglia Ghirardo. Sono due le parcelle più significative, la 50 e la 170 da cui derivano i due prodotti. Entrambe con una determinante esposizione verso sud. La parcella 170, in modo particolare, ha vigne poste su una vasta dolina che raccoglie le luci dell’alba e accompagna il Sole fino al tramonto. I terreni sono argillosi in superficie con delle profondità calcaree miste a insinuazioni geologiche vulcaniche basaltiche. Un terreno di medio impasto con un buon scheletro che facilita il drenaggio e la penetrazione delle radici nelle porzioni più umide e profonde dei terreni ricchi di minerali. Per questo i due vini sono particolarmente sapidi e ricchi di struttura, con valori significativi di acidità che ne rafforza longevità e conservazione. Vini di carattere dove l’eleganza del frutto è predominante. Gli aromi Il frutto domina le sensazioni al palato dove emerge una consistente e ancora croccante ciliegia rossa. Mista a melograno e lamponi in confettura. Pepe verde e dolci piacevolezze di frutta tostata ammandorlata soprattutto nel finale persistente. I colori Il rubino riluce di vivezza e di tonalità violacee. Accarezza il vetro dolcemente avvolgendolo di ampi archetti purpurei dai quali scendono lentamente lacrime di bontà. I profumi Sensazioni vegetali delicate di erbette aromatiche, timo e rosmarino freschi. Frutti rossi di bosco ancora piacevolmente acerbi. Sensazioni di melograno appena spaccato e di spezie dolci delicatamente pepate. GLI EQUILIBRI Il tannino netto e delicato, la freschezza strutturale e la sapidità tipica delle terre beriche sostengono un significativo estratto offrendo un prodotto dotato di buona longevità. IL SERVIZIO Dopo aver stappato la bottiglia alcuni minuti prima del servizio, versare in un bicchiere ampio ad una temperatura di 13 – 15°C. UVE Merlot 50% e Cabernet Sauvignon 50% ALTITUDINE 150 m/slm ESPOSIZIONE Sud – sud est PERIODO DELLA VENDEMMIA seconda decade di settembre. Vinificazione vinificazione separata delle uve provenienti dalla parcella 50 delle vigne di proprietà. Macerazione prolungata sulle bucce in tino tronco conico per 8 - 10 giorni a 22-24 °C; malolattica e affinamento in botte grande per 12 mesi. Estratto secco 30 g/l Acidità Totale 5,5 g/l Corìn Da una parcella di viti di trent’anni collocate su un dolce promontorio nel cuore dei Colli Berici ad Alonte. Corìn 170 è la parcella di viti di trent’anni collocate su un dolce promontorio nel cuore dei Colli Berici ad Alonte. UVE Merlot 100% Altitudine 150 m/slm Esposizione Sud – sud est - sud ovest Periodo della vendemmia seconda decade di settembre. Vinificazione vinificazione separata delle uve provenienti dalla parcella 170 delle vigne di proprietà. Macerazione prolungata sulle bucce in tino tronco conico per 8 - 10 giorni a 22 - 24 °C; malolattica e affinamento in barriques per 12 mesi. Estratto secco 33 g/l Acidità Totale 6,0 g/l I colori Rosso rubino di profonda tonalità violacea. Materico. Scorre sontuosamente nel bicchiere lasciando un purpureo alone che accarezza il vetro del bicchiere. I profumi Complesse sensazioni di frutto rosso di bosco e di ciliegia ancora croccante. Speziato con delicate note di erbe aromatiche, timo, rosmarino e mentuccia di campo. Minerale con note fumè di grafite. GLI EQUILIBRI Sapido e fresco. Ampio con una particolare eleganza complessiva. Tannini morbidi ma netti e adatti ad un lungo affinamento. Persistente con un buon finale di mora e croccante di mandorle tostate. Gli aromi Densamente fruttato con ciliegia e lamponi in confettura. Succo di mora e mirtillo. Pepe nero e sensazioni balsamiche di liquirizia pura. Leggera vegetalità tipica ma delicata. IL SERVIZIO Dopo aver stappato la bottiglia alcuni minuti prima del servizio, versare in un bicchiere ampio ad una temperatura di 15 - 18°C. La cantina Salendo per l’antica strada di Valparadiso si arriva sul dolce colle Corì. Alla sua sommità si trova Villa Ghirardo, un lampo rosso antico tra le foglie grigio verdi degli olivi. Siamo nella parte meridionale dei Colli Berici nel comune di Alonte, un cru di grande pregio per i vitigni internazionali Merlot e Cabernet. Giovanni Ghirardo ha voluto offrire la possibilità a chi arriva di poter respirare l’anima dei Colli. La cantina è infatti scavata nella roccia calcarea del Colle Corì. Uno spazio enorme a cui vi si accede attraverso un largo imbocco che parte dai vigneti. Al suo interno la tradizione e l’innovazione. Moderne strumentazioni enologiche in acciaio e grandi botti e barrique per gli affinamenti. Un grande tino in rovere per la fermentazione malolattica. Il tutto contornato da una lunga serie di attrezzi che ricordano l’antico mestiere del vignaiolo dei primi del novecento. Nella stanza dello stoccaggio delle bottiglie, un carro contadino per il trasporto delle botti e dell’uva. Ghirardo racconta con quest’opera le sue origini e un’immagine di tradizione vitivinicola berica antica. Allo stesso tempo guarda aventi e propone un concetto nuovo di territorio forte. E lo propone dal di dentro…dal cuore dei Colli Berici. La cantina di Ghirardo esplicita l’essenza del suo Corìn…un grande territorio offre certezza alla qualità del vino. Il vino nasce da quelle rocce dove si fortifica l’uva e riposa nel ventre di quella madre terra che le ha plasmate. Dove siamo Cantina via Cori • Alonte (Vicenza) In auto: A4 direzione Venezia-Milano uscita Montecchio Maggiore A4 direzione Milano-Venezia uscita Montebello In aereo: Venezia aereoporto Marco Polo Verona aereoporto Catullo A4 Montecchio Maggiore VICENZA Montebello A4 Soave A4 VERONA Sarego San Bonifacio Lonigo Alonte Arcole Cologna Veneta Sossano Noventa Vicentina Vini dei colli berici Cantina via Cori • Alonte (Vicenza) Sede legale P.G. S.a.s. di Ghirardo geom. Giovanni via San Sepolcro, 29 36040 Sossano ( Vicenza) Tel. +39 0444 885020 Fax +39 0444 885181 Cod. Fisc e P. IVA 02296680248 [email protected] www.ghirardovini.it