In sei anni il Rio Orzaia è esondato trenta volte. Inutili gli ultimi interventi
NAVE: SI AFFIDA A CAPITAN FINDUS
Convocato il noto lupo di mare: ormai non sanno più che pesci pigliare!
di Paolo Zoia, 42
2004
Altissima, purissima...
“A
rt. 5 dello Statuto Comunale – Tutela sociale: Il Comune concorre a
garantire, nell’ambito delle sue competenze,
definite dalle leggi in vigore, il diritto alla
salute; attua idonei strumenti per renderlo
effettivo, con particolare tutela della salubrità e della sicurezza dell’ambiente…”.
Quando l’acqua di un’esondazione entra
in casa, il diritto alla salute viene meno,
perché quello che entra non è certamente
acqua di fonte da imbottigliare.
2006-2008
Una cosa è certa
“A
rt.4 dello Statuto Comunale – Finalità: Il Comune esercita tutte le funzioni amministrative riguardanti la popolazione ed il territorio di competenza, principalmente nei settori organici dei servizi sociali, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico e sociale, della tutela dell’ambiente…”. Ebbene,
dal 2004 al 2010, il Rio Orzaia, in modo più
o meno forte, ha esondato ben 30 volte! Lo
Statuto è stato applicato.
2010-A
A regola d’arte
P
iù che via Amalteo a Fontanafredda, si
potrebbe parlare di Calle Amalteo in
Venezia, visto che il problema dell’acqua
alta è il medesimo. Sono passati parecchi
anni e Venezia va sempre sotto, adesso ci
stanno provando con il Mose. A Fontanafredda, invece, sono molto più avanti: prima
mettono un cartello stradale con indicata
acqua in carreggiata, e poi rifanno il ponte
con marciapiede per avere, almeno adesso,
il bello di una cascatella, ovviamente fatto
“a regola d’arte”.
2010-B
L’ingegner Castoro
N
el territorio di Nave c’è una gran varietà di selvaggina: si va dalle lepri ai
cinghiali, dagli uccelli ai cervi, dalle volpi
agli scoiattoli. Ultimo animale che si è insediato in questa ridente e annacquata cittadina è il castoro. Delizioso animaletto che si
diletta a costruire la propria abitazione
all’interno di dighe appositamente costruite
lungo i corsi d’acqua. Sicuramente chi ha
approvato il progetto del ponte che da Sacile
porta a Nave, aveva la stessa intenzione...
ma non ha ancora ottenuto l’agibilità.
4
LA LICEALE
di Pvc, 18
Cartelloni
M
entre vado a scuola guida
ho cominciato a studiare
i
cartelli
stradali.
Quest’attenzione alla segnaletica verticale mi ha fatto apprezzare l’originalità di Fontanafredda rispetto agli altri Comuni. Ho deciso, così, di bandire
un concorso. Elettami unica
giudice ho nominato un vincitore e tutti saranno d’accordo con
me: vince il cartello che segnala l’entrata nel Comune di Fontanafredda. Infatti, signore e
signori, emana luce propria!
Meraviglia del dispendio energetico per la gloria di Fontanafredda. La perla: il segnale è
ulteriormente impreziosito dal
cartello: “Gemellato con Saint
Jean”. Dubito che i nostri gemellati abbiano onorato tanto il
nostro legame. Sono stata a La
Réole, gemellata con Sacile, il
loro cartello era quasi offensivo: sbiadito e
sporco,
s’illuminava solo grazie ai fari!
Il materiale per il mio concorso
mi è stato dato dalle scorse
elezioni: sono stati appesi così
tanti cartelloni che temo di averne, colpevolmente, dimenticato qualcuno. Dopo quei periodi d’intenso dibattito politico
fra sorridenti faccioni, apparvero, anche i mille cartelli che
illustrano i futuri progetti del
Sindaco in carica. Fra i memorabili, ha saputo toccare le corde del mio cuore, quello della
piscina comunale. Già vedevo
folle innumerevoli di accaldati
bagnanti desiderosi di tuffarsi
nelle fresche dolci acque! Già
gridavo a Fontanafredda Caput
Mundi... Purtroppo a tutt’oggi
questa visione non si è realizzata. Ho ripiegato le mie speranze
sulla fontana che ci dà il nome,
indicata da un cartello marrone.
Seguo la freccia per ritrovarmi
su di una lingua di terra fra due
proprietà private. Sdegnata
sono uscita volendo dare un
calcio a quel cartello ingannatore per trovarmi di fronte uno
striscione enorme (che reca la
data di agosto de “I Sapori
dell’Acqua”) appeso alla torre
di Ca’ Anselmi con una splendida cascata. Stampata.
L’ERBA DEL VICINO FA SEMPRE PIÙ RUMORE
Il buon senso del cittadino non ha prezzo. L’intervento dei vigili sì
Porto Franco
La logica
degli interessi
di Franco Anese, 63
S
i continua a parlare di buona e
cattiva politica. Soprattutto di politica
che condiziona negativamente ogni aspetto della
società. La soluzione? Evitare
l’approfondimento ed il confronto: tutti d’accordo su tutto.
Invece, molti argomenti scottanti, hanno bisogno di riflessione e di un contesto ben definito. Da tempo sostengo che
nel nostro Comune la logica
degli interessi crea una pressione negativa sulle scelte amministrative, condizionandole a
tal punto da annullarne
l’efficacia. Anche se viene costantemente negato dai nostri
amministratori, sono i fatti a
dimostrare che spesso è così.
Purtroppo, da una parte il
coinvolgimento dei cittadini c’è
solo quando si trattano i loro
problemi ed interessi, dall’altra
il luogo comune nei confronti
dei politici: “sono tutti uguali”.
Questo appiattimento produce
un’assenza di reazioni e ciò
significa rendersi complici di
tale logica. La conseguenza è
di nuovo una politica imbonitrice e compiacente che, di volta in volta, accontenta in prospettiva di ritorni futuri. In questo modo si generano disparità
di trattamento fra cittadini di
serie A e cittadini di serie B.
Senza accorgersi si viene pervasi da questa amoralità: non
saper più distinguere fra giusto
e sbagliato, è normale. Siamo
sotto anestesia: ogni giudizio è
sospeso.
Eppure esiste un’altra politica
che punta a scrivere regole
certe per tutti, che vuole liberare le migliori energie della
società. Questa è la strada da
intraprendere, sgomberando il
campo dall’idea perversa del
politico-manager. Chi vuole il
cambiamento deve partecipare
al lavoro di squadra: visione
d’insieme e risultati condivisi.
Solo così potremo affrontare in
maniera organica e realmente
proficua i problemi della Comunità, evitando il facile sport
di dare la colpa agli altri.
di Silvio Zanut, 61
D
opo vent’anni di sereno
vicinato, dove tolleranza
reciproca e buon senso
hanno sempre garantito una tranquilla convivenza per tutti, è
sorto qualche screzio. Nulla di
grave: è solo il taglio dell’erba.
Fino a poco tempo fa, ogni residente si regolava come meglio
credeva, con gli orari a lui più
comodi e tutto andava bene.
Un giorno d’agosto, però, a
causa di impegni presi nel tardo
pomeriggio, ho iniziato a tagliare
l’erba del mio giardino verso le
13:00 ed uno dei miei vicini,
infastidito, si è recato presso il
Comando di Polizia Urbana a
lamentarsi per il rumore del mio
rasaerba. Di lì a poco, è arrivato
un agente e cortesemente mi ha
fatto notare che il Regolamento
Comunale (vedi finestra rossa a
lato) stabilisce gli orari di
“silenzio”.
Sono sincero: non sapevo della
sua esistenza. Anche perché non
ero mai incappato in un problema del genere. A questo punto,
volevo approfondire la faccenda.
Così, sono andato a parlare col
Comandante Diego Favretto, per
avere chiarimenti in merito e una
copia del Regolamento Comunale. Tempo dopo, in un pomeriggio di settembre, ho iniziato a
tagliare l’erba alle 14:30 (nel
pieno rispetto della Normativa
Comunale che, a partire da questo mese, non pone vincoli pomeridiani) e, neanche passata
mezz’ora, si è nuovamente materializzato un agente della Polizia Comunale. Era di nuovo intervenuto su chiamata. Regolamento alla mano - anche per
dimostrare la mia buona fede ho spiegato i fatti, ma il vigile ha
ritenuto opportuno precisare che
il Regolamento è valido solo
fino ad un certo punto, in quanto
prima bisogna considerare le
norme relative al Codice Civile.
Da una mia successiva verifica
presso la Segreteria Municipale,
ho constatato invece che il RegoREGOLAMENTO
COMUNALE:
Art. 41 Abitazioni Private.
“1. È vietato provocare
rumori incomodi al vicinato tra le ore 22:00 e le
07:00 [...] e tra le ore
13:00 e 16:00 nei mesi di
giugno, luglio e agosto.”
lamento Comunale, in quanto
più restrittivo del Codice Civile,
è valido a tutti gli effetti. In seguito, il Comandante Favretto mi
ha riconfermato la validità del
Regolamento in vigore.
Il primo intervento dell’agente
di Polizia Municipale ad agosto
era sicuramente giustificato (e
posso
solo
scusarmi
dell’accaduto), ma il successivo
intervento a settembre è stato
fuori luogo.
Mi sono posto alcune domande: quanto costa un agente alla
Comunità? Quanto costa distoglierlo dalle sue mansioni per
cose futili o inesistenti? I nostri
sette vigili a Fontanafredda comportano una spesa di oltre
400mila euro l’anno, mille e
cento euro al giorno. Sono sempre al nostro servizio e hanno già
molte cose cui pensare: dovremmo evitare di fargli perdere tempo per nulla. È una responsabilità di cui deve farsi carico il cittadino.
Stiamo attenti che, prima o
poi, qualche burocrate si inventerà una leggina a riguardo affinché, qualora l’intervento non sia
giustificato, i costi siano totalmente a carico di chi lo ha richiesto. Se noi chiamiamo un
idraulico a casa nostra questo, in
caso di guasto o meno, ci presenta un conto di 50,00€ per “diritto
di chiamata”: dovrebbe essere
così anche per la polizia urbana?
Sarebbe il caso, piuttosto, che
tutti noi usassimo il buon senso
invece che il telefono o la presunzione: qualche parola scambiata civilmente fra vicini può
risolvere le piccolezze.
MATRIMONI E ASFALTI
La soluzione per migliorare la viabilità? Sposatevi!
I
n Italia non ci si sposa. Non si
fanno più figli. Negli ultimi
anni abbiamo dovuto assistere a
un preoccupante calo demografico dell’italica stirpe: dobbiamo
dare ragione a chi dice che fra
cento anni l’italiano DOC non
esisterà più? Saremo colonizzati-
oppressi dallo straniero? Nello
stesso momento le nostre strade
versano in condizioni disastrose:
buche, crolli dell’asfalto e tombini sporgenti disseminano la
rete viaria di pericoli continui.
Peggio di un campo minato in
Afghanistan! Questi due temi
così diversi hanno un denominatore Comune... Prendendo spunto da un matrimonio VIP avvenuto alcuni mesi fa a Vigonovo,
in via Baracca (Strada dei Mui),
la Redazione de “L’Antivirus”
intende farsi promotrice di una
campagna pubblica di duplice
utilità sociale: da una parte
l’incentivo al matrimonio e
dall’altra la risistemazione del
manto stradale. In questa prospettiva opereremo affinché
l’Amministrazione Comunale
provveda - letteralmente - a spianare la strada a tutti i novelli
consorti, riasfaltando, pochi
giorni prima delle nozze, la via
dove abita la promessa sposa. Di
quest’utile regalo, non solo gioiranno gli sposi, ma ne trarranno
grande beneficio anche tutti i
vicinanti. Cosa c’è di meglio,
come dono nuziale, di un’intera
strada rimessa a nuovo e in sicurezza per l’evento (con annessa
pista ciclabile)? Come incentivo
ulteriore, provvederemo a mettere a disposizione la consulenza
gratuita di un abile arredatore
che, grazie alla sua esperienza,
saprà consigliarvi al meglio sulle
scelte più economiche ed adeguate per il vostro nido d’amore.
la Redazione
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