Critica della Ragion Pratica
Liceo Malpighi - Bologna
2008-2009
(io avrei fatto anche a meno…)
Critica
• Questo si sa già…
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C.R.Pr. - Kant
Ragione
• Organo dell’incondizionato, dell’assoluto,
del trascendente.
• Il suo uso conoscitivo è fallimentare
(porta ad antinomie)!
• Il suo uso pratico non lo è: fornisce la
legge morale (incondizionata e
trascendente).
• Non cambia la natura della ragione, ma il
suo uso…
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C.R.Pr. - Kant
Pratico
• Ciò che ha a che fare con la
determinazione della volontà (cioè la
decisione), ciò che mette in moto la
volontà.
• La volontà è la facoltà di agire in vista di
un fine in base a regole, criteri, di
estensione più o meno vasta.
• Corollario (!): tutte le azioni impulsive sono
non volontarie…
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C.R.Pr. - Kant
Compito della C.R.Pr.
• Analizzare la facoltà della ragione pratica
e…
• dimostrare che esiste una ragione pratica
pura,
• cioè non determinata empiricamente, al
servizio delle inclinazioni sensibili
(materia),
• ma rivolta al sovra-sensibile!
•
In parole povere: dimostrare che l’uomo non è un cane, ma questo non scrivetelo!
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C.R.Pr. - Kant
Importante distinzione
• Autonomia: darsi la regola dell’agire a
partire da sé, cioè dalla ragione.
• Eteronomia: darsi la regola dell’agire a
partire da altro, cioè dalla sensibilità.
• Sono due modi alternativi di darsi il
principio pratico d’azione.
• Nel secondo caso, la volontà prevarica
sulla ragione e segue la sensibilità.
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C.R.Pr. - Kant
Ma attenzione:
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C.R.Pr. - Kant
Dicevo: attenzione!
• La volontà non è autonoma di per sé
• perché è libera (nel senso del libero
arbitrio)!
• Ha l’alternativa di essere autonoma
oppure eteronoma.
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C.R.Pr. - Kant
Compito pratico dell’uomo
• Autonomia della volontà.
• Cioè obbedienza alla legge morale,
• regola necessaria, universale, a priori,
formale,
• posta dalla ragione (impersonale).
• N.B.: noi siamo portatori ma non padroni
della legge morale!
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C.R.Pr. - Kant
Materia vs Forma
•
•
•
•
•
•
Ancora una volta…
Materia come dato sensibile.
Forma come struttura ordinatrice.
O meglio…
Materia come inclinazione sensibile.
Forma come legge morale.
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C.R.Pr. - Kant
Legge morale
• La ragione dice alla volontà: “Devi!”.
• È possibile (ma non necessario) che per
seguire la legge morale si debbano
reprimere inclinazioni sensibili in contrasto
con essa.
• C’è un comando (imperativo) della
ragione alla volontà.
• Categorico: incondizionato, assoluto.
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C.R.Pr. - Kant
Uomo
• La finitezza dell’uomo è espressa nel fatto che fra legge
morale e inclinazioni sensibili
• la prima parola la hanno queste ultime!!!
• La moralità si dà solo dove è possibile l’immoralità.
• Dio sarebbe solo Ragione, e la volontà si adeguerebbe
sempre alla legge morale!
• Questa è la santità (ideale limite irraggiungibile della
moralità).
• Per l’uomo la legge morale si presenta come un
comando!
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C.R.Pr. - Kant
Male morale
• Atto della volontà libera che opta per le inclinazioni
sensibili nel caso del contrasto con la legge morale.
• Auto-inganno, compromesso, dovuto all’amore di sé,
che è il principio della ricerca del piacere (nel presente)
e della felicità (nell’esistenza intera).
• Unico rimedio: sincerità con se stessi, richiamo alla
verità insita nella ragione umana.
• Anche ammettendo che ci si possa mettere d’accordo su
cosa sia la felicità e su quali siano i mezzi adatti a
raggiungerla, ognuno comincerebbe a lottare per la
propria felicità…
• Non così si raggiunge la legge morale oggettiva.
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C.R.Pr. - Kant
Imperativo categorico
• (= legge morale nell’uomo)
• Opera in modo che la massima della
tua volontà possa sempre valere in
ogni tempo come principio di una
legislazione universale [C.R.Pr., A 54].
• Opera in modo da trattare l’umanità, sia
nella tua persona sia in quella di ogni altro,
sempre anche come fine e mai
semplicemente come mezzo [Fondazione della
metafisica dei costumi (1785), BA 67-68]
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C.R.Pr. - Kant
Imperativo categorico (2)
• Opera in modo che il criterio di azione che segui
possa essere valido per tutti.
• Come faccio a capire cosa ci impone la legge morale?
Esaminando prima di tutto atteggiamenti palesemente
immorali.
• Accetterei mai con la ragione che tutti mentissero
sempre? Questo esperimento mentale basta a decidere
se una cosa è imposta dalla legge morale. Perché
l’uomo non è un diavolo, e non gode ad andar sempre
contro la legge morale, ma soltanto a volte desidera fare
il proprio comodo. Un mondo in cui tutti mentissero
sarebbe peggiore!
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C.R.Pr. - Kant
Imperativo categorico (3)
• Divieto morale =
Se una massima non supera il “test di universalità”,
allora abbiamo l’obbligo morale di non comportarci così
(divieto morale).
• Obbligo morale =
Moralmente doverosi sono non i comportamenti
universalizzabili, ma i comportamenti contrari a quelli
non universalizzabili.
•
Questo si può trarre indirettamente da Kant; altrimenti anche mangiare o bere
diventerebbe una questione morale! Alcune azioni sono invece moralmente
indifferenti…
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C.R.Pr. - Kant
Imperativo categorico (4)
• Trattare una persona come fine:
• riconoscere un valore in sé all’uomo, alle persone, a sé,
praticamente; non trattarsi solo come essere sensibile,
ma come essere capace di moralità (auto-rispetto).
• N.B.: Gesinnung o animus: motivo, disposizione
interiore, atteggiamento interiore.
• La morale è solo questione di volere seriamente ed
indipendentemente dai risultati.
• Niente a che vedere con la regola aurea della Bibbia
(“Non fare agli altri…”), che riguarda l’azione.
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C.R.Pr. - Kant
Doveri
Divieti
Obblighi positivi
Verso se stessi
Non danneggiare sé
Coltivare le proprie capacità
Verso gli altri
Non danneggiare gli altri
Contribuire alla felicità degli altri
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C.R.Pr. - Kant
I colpi di scena…
…della Critica
della Ragion
Pratica!
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C.R.Pr. - Kant
Fattualità della legge morale
• Il tentativo di dimostrare la realtà della
legge morale nella Fondazione della
Metafisica dei Costumi era affascinante
ma fallimentare.
• La Critica della Ragion Pratica viene
scritta proprio per salvare la legge morale
“dal naufragio”.
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C.R.Pr. - Kant
Fattualità della legge morale (2)
• La legge morale è un Faktum della
ragione umana.
• Si giustifica da sola: non ha bisogno della
filosofia.
• La realtà della legge morale è un
assioma: non è suscettibile, ma nemmeno
bisognoso, di dimostrazione.
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C.R.Pr. - Kant
Libero arbitrio
• Attraverso la realtà della legge morale
possiamo dedurre la fattualità della libertà
del volere.
• Se non fossimo liberi, non avrebbe senso
l’imperativo categorico!
• Cosa conosciamo della libertà?
• Solo che esiste!
• Non come funziona…
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C.R.Pr. - Kant
Felicità
• Virtù = rispetto disinteressato della legge
morale = bene supremo.
• Ma…
• Bene sommo = proporzione tra virtù e
felicità!
• La ragione pratica pura richiede che chi è
degno della felicità (in quanto virtuoso), la
ottenga.
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C.R.Pr. - Kant
Felicità (2)
• Condizioni per la realizzazione effettiva del
sommo bene:
1) immortalità dell’anima;
2) esistenza di un Dio giusto.
• Sono due postulati della ragione pratica
pura: indimostrabili teoreticamente ma che
si richiede di ammettere per soddisfare
l’esigenza morale del sommo bene.
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C.R.Pr. - Kant
Felicità (3)
• Si tratta di una fede (non si può asserire
teoreticamente l’esistenza dell’anima e di
Dio)
• razionale (indipendente dalla Rivelazione,
suggerita dalla ragione pratica pura).
• La fede, come l’amore, non può essere
imposta.
• È un diritto, non un dovere!
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C.R.Pr. - Kant
Dio
• Se potessimo dimostrarne teoreticamente
l’esistenza,
• allora la maggior parte delle azioni
sarebbe compiuta per paura, pochissime
per speranza, nessuna per dovere…
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C.R.Pr. - Kant
God Part II
Dio e l’eternità, nella loro maestà tremenda, ci
starebbero continuamente dinanzi agli occhi
[…]. La trasgressione della legge sarebbe
senz’altro impedita, ciò che è comandato
sarebbe compiuto […]. La condotta dell’uomo,
finché la sua natura restasse qual è ora, si
trasformerebbe in un semplice meccanismo, in
cui, come in un teatro di marionette, tutto
gesticolerebbe bene, ma nelle cui figure non ci
sarebbe più vita. [C.R.Pr. A 265]
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C.R.Pr. - Kant
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C.R.Pr. - Kant
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