Critiche e ipotesi
di superamento del
taylorismo-fordismo
Le vie di uscita dall’afflizione
taylorista
Posizione volontarista
Vede il tratto saliente dell’afflizione taylorista
nel fatto di obbligare le persone a lavori
stupidi e privi di motivazione.
Di conseguenza propugna una
riorganizzazione del lavoro
Posizione tecnologica
Vede il tratto saliente dell’afflizione taylorista
nell’erogazione continua di sforzo in
condizione disagiate.
Di conseguenza ritiene che la via per
superare tale afflizione sia offerta dal
progresso tecnologico
Posizione volontarista
Caratteristica generale è di impostare in
termini favorevoli all’uomo il rapporto tra
organizzazioni e soggetti che vi lavorano.
Al primo posto vanno messi i bisogni
dell’uomo e in particolare quello di
autorealizzazione sul lavoro, e le
organizzazioni devono essere giudicate in
base al grado in cui si adattano a questa
esigenza
Colloca i lavori lungo un continuum, da
quelli che comportano frustrazione ed
alienazione a quelli che assicurano pienezza
e autorealizzazione
L’ipotesi è che al variare dei lavori lungo
questo continuum variano in modo
significativo e coerente anche i rapporti
sociali nei luoghi di lavoro
La scala dei bisogni umani
Maslow
Teoria che ha l’ambizione di prevedere e
comprendere le grandi motivazioni del
comportamento umano
La motivazione di un comportamento nasce
dalla tendenza a soddisfare determinati
ordini di bisogni

Bisogni fisiologici, che riguardano la

Bisogni di sicurezza, che riguardano la

Bisogni sociali, che riguardano l’esistenza di

Bisogni dell’ego, che riguardano l’aspirazione

Bisogni di autorealizzazione, che
sopravvivenza immediata
sopravvivenza di lungo periodo
un ambiente sociale gradevole;
ad un riconoscimento sociale del proprio status
riguardano l’aspirazione ad un lavoro che
arricchisca la dimensione psicologica interiore
dell’uomo
Igiene e motivazione
Herzberg
Ricerche sui fattori che stanno all’origine dei
sentimenti di soddisfazione e di
insoddisfazione del lavoro

Fattori igienici, che riguardano le
condizioni esterne al lavoro (ambiente
fisico, ambiente sociale, remunerazione,
ecc.)

Fattori motivazionali, che riguardano il
contenuto interno del lavoro, la capacità di
procurare una crescita psicologica della
personalità
Insoddisfazione
Fattori igienici
-1
Assenza
di soddisfazione
Fattori motivazionali
0
Assenza
di insoddisfazione
0
Soddisfazione
1
In cosa consistono le
motivazioni?
Affondano le radici nei cosiddetti bisogni
superiori dell’uomo: bisogni di
autorealizzazione, bisogno di riconoscimento
sociale, bisogno di discrezionalità
nell’esecuzione del lavoro, bisogno di una
continua crescita psicologica
Alcune condizioni

Ampliamento delle conoscenze: occorre che
il lavoro costituisca uno stimolo ad apprendere
nuove nozioni sia teoriche che pratiche, in modo
da tenere viva l’intelligenza

Aumentate relazioni nell’ambito delle cose
conosciute. La conoscenza non deve restare
manualistica, ma deve diventare uno strumento
autonomo di ulteriore conoscenza e di
comprensione della realtà

Creatività che non deve limitarsi agli aspetti più
spettacolari e originali del lavoro, ma va diffusa
in qualsiasi conoscenza, comprensione e
decisione dell’individuo

Efficacia in condizioni di incertezza, ossia
capacità di decidere autonomamente in
situazione non previste – responsabilità e
autonomia

Crescita reale: la crescita psicologica deve
riguardare le azioni compiute dall’individuo come
tale, e non da altri individui con i quali il primo si
identifica per ragioni affettive o ideologiche

Principio di individuazione: la crescita
psicologica deve riguardare l’individuo
nell’interezza della sua esistenza e non solo in
quanto membro di un’organizzazione
Posizione tecnologica
Robert Blauner
L’alienazione
variabile della tecnologia
Nel 1964 svolge un’indagine comparata
sulla condizione operaia in quattro settori
dell’industria americana: grafico,
meccanico, tessile, chimico
Vuole indagare i livelli di alienazione nei
diversi settori. Deve quindi trasformare un
concetto filosofico-politico in variabili
misurabili
Mancanza di potere
Assenza
di significato
Mancanza
di integrazione
Autoestraneazione
Mancanza di potere
La separazione dalla proprietà dei mezzi di
produzione
 L’incapacità di influire sulle politiche
aziendali
 La mancanza di controllo sul mercato del
lavoro
 La mancanza di controllo sul processo
lavorativo

Assenza di significato
È legata alle caratteristiche di unicità del
prodotto cui si lavora, alle parti a cui si
contribuisce, alla sfera di processo
produttivo sulla quale si hanno
responsabilità
Mancanza di integrazione e appartenenza a
comunità industriali
È legata alla possibilità di sviluppare uno
spirito comunitario
Autoestraneazione
Riguarda la mancanza di coinvolgimento
rispetto alla propria attività
considerazione strumentale del lavoro
Il lavoro non è tale da far esprimere le
capacità scientifiche, le potenzialità, la
personalità del lavoratore
noia,
monotonia, assenza di crescita personale
Ipotesi:
l’alienazione dipende dalle condizioni
oggettive in cui si svolge il lavoro
(tecnologia, dimensioni dell’azienda,
contenuto professionale, tipo di controllo
gerarchico, ecc.)
quindi in base a tali condizioni oggettive si
distribuisce in misura differente
nell’industria
Risultati
Quasi assente nelle imprese grafiche, dove
prevalgono lavori professionali ricchi di significato
Alta nel tessile, ma mitigata dalla forte
integrazione sociale tipica dei piccoli centri
Altissima nella meccanica
Bassa nel chimico, grazie alla tecnologia e al
lavoro in piccoli gruppi
Alain Touraine
L’evoluzione del lavoro
Problema centrale:
come l’evoluzione tecnologica avvenuta
in uno specifico settore industriale abbia
contribuito a modificare il lavoro operaio e
più in generale il sistema di fabbrica
Ricerca nello stabilimento Renault di
Billancourt
qui coesistevano fasi storicamente diverse
di tecnologia
e di organizzazione del lavoro
Fase A
Databile al 1920, è pre-tayloristica.
Prevalgono le macchine polivalenti, che
vengono utilizzate da operai di mestiere,
organizzati in gruppi naturali, sui quali la
direzione evita di intervenire.
Il lavoro è organizzato nel modo che Taylor
deprecava
Fase B
Databile attorno al 1935, è spiccatamente
tayloristica.
Le macchine diventano specializzate e il lavoro
viene parcellizzato. La direzione deve costruire
un enorme sistema di controllo, basato sui
capisquadra-poliziotto
Fase C
Databile al 1948, ancora in nuce ai tempi della
ricerca.
è caratterizzata dalle macchine transfert; gli
operai sono ora controllori delle macchine. I
capi debbono tener conto del fattore umano e
individuale
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06 Taylor-fordismo (critiche)