Il cavallo e la Pet Therapy
nella pratica riabilitativa
Prof. Antonio Pugliese
Università di Messina
LA PET THERAPY
Gli animali nella terapia dell’uomo
- Cosiddetta “Terapia dolce”
- Co-terapia supportata da animali da compagnia
finalizzata a:
Migliorare la qualità della vita (AAA)
Intervento terapeutico vero e proprio (AAT)
basato su
Relazione interspecifica uomo-animale
Coinvolgimento sfera emozionale
Rapporto uomo-animale nella società
contemporanea
Animale non più estraneo all’uomo, ma
componente della sua umanità e parte integrante
della società.
Non uno “status symbol” ma ricerca d’affetto da parte
dell’uomo quale conseguenza della solitudine dilagante
nella società
Pet Therapy
Psicologia sociale della salute
Benessere psico-fisico (Legge 833/78 )
Autostima- fiducia – incoraggiamento – accettazione –
gratificazione
Diversamente
Solitudine – isolamento emozionale e/o sociale
(mancanza di confronto interpersonale)
Ansia - depressione
Pet Therapy – Meccanismi d’azione
Interrelazione :
sfera affettivo-emotiva e biologica
Meccanismi emozionali
(modificazioni neuro-endocrine
vie biochimiche
e nervose del rilassamento psico-fisico)
Meccanismi d’azione





Meccanismo biologico
Meccanismo affettivo-emozionale
Meccanismo ludico
Meccanismo fisico
Meccanismo Psico-somatico
Meccanismi associati
I singoli meccanismi agiscono in sinergia tra loro.
La componente fisica si associa ed è potenziata dalla
componente emotivo - affettiva. ( Ippoterapia)
I processi di apprendimento vengono potenziati
dall’interesse e dalla partecipazione attiva
Settori d’intervento




ambito sanitario:
pediatria, psichiatria
neurologia, neuropsichiatria infantile
fisiatria, medicina interna, geriatria, oncologia,
etc.
ambito pedagogico e psicologico:
scolari normo-dotati, portatori di handicaps,
minori istituzionalizzati, etc.
ambito sociale:
comunità terapeutiche.
comportamento e benessere degli animali
Animale e disabilità
ANIMALE :
◊ L’animale non riconosce la disabilità
◊ Capacità d’interagire a qualsiasi livello di gravità
◊ Nessuna variazione nella comunicazione in presenza di
deficit fisici, sensoriali, psichici
…animali e disabilità
DISABILE:
• migliore integrazione nel sociale
• maggiore perseveranza
• miglioramento delle capacità di attenzione
• affermazione del Sé
• miglioramento della sfera affettivo-emotiva
RIABILITAZIONE EQUESTRE
Metodo terapeutico inserito in percorsi riabilitativi individuali
di pazienti con patologie neuromotorie.
Attraverso la pratica di un’attività ludico-sportiva avente come
mezzo il “cavallo” vengono evocati stimoli di diversa
natura:
- motori
-cognitivi
- psichici
- percettivi
Obiettivi nelle lesioni del SNC







Regolarizzazione del tono muscolare
Raggiungimento di un equilibrio posturale mediante interventi
correttivi
Realizzazione di automatismi di controllo posturale e del
movimento
Miglioramento dell’integrazione delle percezioni propriocettive
tattili
Facilitazione dei rapporti spaziali e delle sequenzialità temporali
Correzione di dismorfismi scheletrici(posizione eretta dell’asse
capo-tronco-bacino)
Miglioramento della coordinazione motoria
Obiettivi nei disturbi relazionali




Rilassamento
Stimolazione dell’attenzione
Stimolazione del senso di orientamento
Miglioramento dello schema corporeo attraverso una
migliore elaborazione delle afferenze propriocettive e
tattili
Elemento fondamentale in ambito terapeutico:
- ambiente gratificante
- ambiente ricco di stimoli
aria aperta
- senso di libertà
ampi spazi verdi
- padronanza di sé
contatto con la natura
- aumento autostima
IL CAVALLO CO-TERAPEUTA
- Docile ,paziente,volenteroso, sensibile
-Capace di stimolare gioia, serenità, affetto
-Dotato di ottime capacità di comunicazione gestuale
(movimenti delle orecchie, coda, testa) attraverso cui
evidenzia il suo stato d’animo
-Presenta un’elevata sensibilità tattile propriocettiva ed
esterocettiva attraverso recettori specializzati che consentono
di rispondere a stimoli diversi impressi dal paziente.
-Elevate capacità uditive che consentono un comportamento
adeguato
Meccanismo di induzione di posture fisiologiche
Andatura al passo in quattro tempi:
sulle diagonali (posteriore sinistra, anteriore
destra,posteriore destra, anteriore sinistra)
consente al paziente di subire una spinta
postero-anteriore,una verticale dal basso verso
l’alto e viceversa ed una laterale più lieve
Movimento sinusoide (legato all’alternarsi degli
arti) favorisce il mantenimento della posizione
eretta dell’asse capo-tronco sul piano frontale
…. meccanismo d’azione


Ampia base d’appoggio del dorso del cavallo consente
l’abduzione, l’extrarotazione delle anche, la flessione
delle anche e delle ginocchia
La posizione del piede nella staffa con flessione tibiotarsica stimola i recettori tendinei ed articolari
contrastando l’adduzione delle anche e l’equinismo dei
piedi spesso presenti in pazienti con lesioni del SNC
Progetto riabilitativo
I FASE
-incontro con il medico (anamnesi, visita
medica,cartella clinica,valutazione di eventuali
controindicazioni quali instabilità vertebrali e/o
importanti scoliosi)
- valutazione psicologica
-Colloqui con la famiglia (consenso
informato,valutazione delle aspettative etc.)
II FASE
PROGRAMMAZIONE
-Definire gli obiettivi e gli strumenti da impiegare
-Individuare le tecniche equestri più adeguate per
favorire la migliore interazione tra paziente e cavallo
-Definire intervento personalizzato rivolto alla
globalità dell’individuo
III FASE
Realizzazione
 Osservazione delle metodiche di relazione del
paziente e delle abilità possedute
 Attività terapeutica:
-governo del cavallo (pulizia e cura)
-bardatura e sellatura
-monta
IV FASE
MONITORAGGIO E VERIFICA
-Terapia filmata periodicamente, a supporto della
valutazione degli obiettivi raggiunti
- Verifiche periodiche (trimestrali) con riunioni d’équipe
Valutazione del
trattamento
Eventuale
revisione del
programma
ATTIVITA’ TERAPEUTICHE COLLATERALI
- Attività grafiche
- Attività didattiche
Riferite al
cavallo
- attività di scuderia (pulizia dei box, alimentazione
dei cavalli, riordino della selleria, ecc.)
Tipologia d’intervento:
Terapia iniziale individuale
Terapia successiva di gruppo ( in relazione alle
attitudini psicofisiche del paziente, agli obiettivi da
raggiungere)
IN CONCLUSIONE
Originalità della Riabilitazione Equestre
(quale terapia assistita con animali)
Nuova relazione terapeutica
Non più diadica
(coppia pazienteterapeuta)
Relazione tridiadica
(terapista-pazientecavallo co-terapeuta)
Centro di Pet Therapy
Università degli Studi di Messina
Facoltà di Medicina Veterinaria
Polo Universitario Annunziata
tel. 090/353673
Presidente: Prof. Antonio Pugliese
Direttore Sanitario: Dr.ssa Licia Famulari
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Facoltà di Medicina Veterinaria Università
di Messina
Attività del Centro

Promuovere,
coordinare
e
svolgere
programmi di ricerca su: AAA e AAT
CENTRO DI RICERCA
(punto di riferimento)
Attivare progetti assistenziali:
terapia riabilitativa in soggetti affetti da disabilità
fisica e psichica
Effettuare attività educative e riabilitative in
ambito scolastico e sociale
… attività del Centro

Realizzare programmi di formazione di I e II
livello su AAA e AAT
Punto di riferimento per la sperimentazione
Standardizzare protocolli
riproducibile, secundum
applicazioni
terapeutici e
scientiam, le
rendere
diverse
Organico del Centro

Presidente

Comitato Tecnico-Scientifico

Direttore Sanitario

Equipe multidisciplinare
(medico-chirurgo, medico veterinario, psicologo,
pedagogista, terapista della riabilitazione)
Patologie trattate in atto presso il Centro
(minori)
- Disturbi generalizzati dello sviluppo di tipo autistico
- Deficit cognitivi e psicomotori (S. Down, ritardi
cognitivi
- Deficit motori (tetraparesi)
- Disturbi del linguaggio
- Sindromi ipercinetiche
- Disturbi relazionali
Grazie
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