Evoluzione dell’uomo: nuovi dati e nuove ipotesi David Caramelli Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Laboratori di Antropologia, Unità di Antropologia Molecolare e Paleogenetica, Università di Firenze [email protected] Dal fossile alla molecola PRIMER L PRIMER H 0 0 0 0 0 2 3 7 8 9 3 7 8 6 3 Referencia GTTCTTTCATGGGGAAGCAGATTTGGGTACCACCCAAGTATTGACTCACCCATCAACAACCGCTATGTATT Feldhofer 1 ..............G........................................G..............C Mezmaiskaya ..............................C....... Vindija 75 ..............G........................................G............... Feldhofer 2 ..............G........................................G............... Vindija 80 ..............G........................................G............... 11 11 1 1 1 1 1 00 11 2 3 4 5 5 78 12 9 9 8 4 6 Referencia TCGTACATTACTGCCAGCCACCATGAATATTGTACGGTACCATAAATACTTGACCACCTGTAGTACATAAA Feldhofer 1 .............TT..TT................A.........T........T.....C.......... Mezmaiskaya ...................................A.........T........T.......A........ Vindija 75 ...................................A.........T........T.....C.......... Feldhofer 2 ...................................A.........T........T.....C.......... Vindija 80 ...................................A.........T........T.....C.......... 1 11 1 2 2 2 2 6 88 8 0 2 3 3 9 23 9 9 3 0 4 Referencia AACCCAATCCACATCAAAACCCCCTCCCCATGCTTACAAGCAAGTACAGCAATCAACCCTCAACTATCACA Feldhofer 1 ....T.............C.....C...................C.............T......G...T. Mezmaiskaya ....T............CC.....C...................C.............T......G...T. Vindija 75 ....T............CC.....C...................C.............T......G...T. Feldhofer 2 ....T............CC.....C...................C.............T......G...T. Vindija 80 ....T............CC.....C...................C.............T......G...T. 2 2 2 2 2 2 2 4 5 5 6 6 7 9 4 6 8 2 3b 8 9 Referencia CATCAACTGCAACTCCAAAGCCACCCCT_CACCCACTAGGATACCAACAAACCTACCCACCCTTAACAGTA Feldhofer 1 ........A...........A.G...T.A..............T....................G...... Mezmaiskaya ........A...........A.....T.A..............T....................G...... Vindija 75 ........A...........A.G...T.A..............T....................G...... Feldhofer 2 ........A...........A.....T.A..............T....................G...... Vindija 80 ........A...........A.G...T.A..............T....................G...... Referencia Feldhofer 1 Mezmaiskaya Vindija 75 Feldhofer 2 Vindija 80 Referencia Feldhofer 1 3 3 3 3 1 2 4 6 1 0 4 2 CATAGTACATAAAGCCATTTACCGTACATAGCACATTACAGTCAAATCCCTTCTCGTCCCCATGGATGACC .....C........T.........................................C.............. .....C........T.......................T.................C.............. .....C........T.........................................C.............. .....C........T.........................................C.............. .....C........T.........................................C.............. 4 0 0 CCCCTCAGATAGGGGTCCCTTGAC .......................T Che cosa è un genoma antico? DNA estratto da organismi non più viventi, ma anche DNA recuperato da contesti particolari es mozzicone di sigarette tracce di sangue, peli etc Quindi è più corretto chiamare DNA degradato piuttosto che antico Tempo Diagenesi DNA antico Frammentato Degradato DNA antico 0 1 H. sapiens H. heidelbergensis H. neanderthalensis H. antecessor H. floresiensis 100.000 ybp H. erectus P. boisei P. robustus Au. habilis Au. rudolfensis 2 H. ergaster Au. garhi Au. bahrelghazali 3 K. platyops P. aethiopicus Au. africanus Au. afarensis 4 5 6 7 8 Anatomically modern Homo Pre-modern Homo Transitional hominins Megadont archaic hominins Archaic hominins Possible and probable early hominins Millions of Years Ago Au. anamensis Ar. ramidus Ar. kadabba O. tugenensis S. tchadensis Homo floresiensis Homo sapiens Homo neandertalensis Homo erectus Homo heidelbergensis Homo heidelbergensis Homo floresiensis Homo erectus Homo sapiens Homo neandertalensis DOVE VIVEVANO THE NEANDERTAL WORLD (250,000 - 28,000 YBP) Il loro scheletro Culture • Social Unit – Consisted of extended family members – Took care of the sick and injured – Mostly lived inside caves • Like humans… – Knew how to use fire – Constructed complex temporary structures for shelter when migrating – Skinned animals • Lacked art Burials • 1st known hominids to bury dead • Was it a ritual or simply to avoid attracting scavengers? • Sites contain multiple individuals • Usually inside caves/ rock shelters • Some filled with items and pollen – Intentional or no? • Occasional cannibalism Hunting • Mostly hunted, occasionally foraged • Well suited to walking, running, hunting – Thickness and high density of leg bones • Killed using stone point spears and axes – Rarely used ivory or bone until human interaction • Women and sometimes even children hunted – Both men and women sustained numerous injuries from hunts – broken limbs – Few lived older than 30 years Interaction with Humans • Usually avoided each other when possible – Increasing numbers of humans in Neanderthal habitats made avoidance harder • Culture Changes – Adoption of bone and ivory tools – Puncturing holes into animal bones for decoration • Early form of art for Neanderthals Perché così grande interesse nei confronti dei Neanderthal ? Due modelli contrapposti sull’origine della nostra specie Out of Africa o sostituzione Modello della continuità regionale Modello della Sostituzione (Stringer) CUGINI Modello Multiregionale (Wolpoff) ANTENATI Modello della sostituzione o anche delle Eva Africana si accorda molto bene con le evidenze offerte dalla antropologia molecolare e precisamente dallo studio del DNA Mitocondriale Mitochondrial DNA and Human Evolution, Cann R., 1987. Nature, 325: 31-36 DNA mitocondriale DNA mitocondriale : perché? tasso di mutazione e costante 3.0 x 10^-5 o .00003 per nucleotide transmission event (nascita di una nuova generazione) Non ricombina Eredità materna uovo zigote DNA mitocondriale spermatozoo Eredità materna 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 antenato comune I ricercatori californiani analizzarono 147 mitocondri di persone provenienti da tutti i continenti e ricostruirono quello che è diventato l’albero più famoso degli alberi evolutivi umani Modello della sostituzione o anche delle Eva Africana si accorda molto bene con le evidenze offerte dalla biologia molecolare e precisamente dallo studio del DNA Mitocondriale Mitochondrial DNA and Human Evolution, Cann R., 1987. Nature, 325: 31-36 Maggiori Critiche da parte dei Multiregionalisti: A) Nessuno poteva assicurare che la ricostruzione al femminile della nostra evoluzione fosse veramente rappresentativa dell’intero fenomeno B) Progressione continua nell’anatomia dei fossili orientali di Homo e che la medesima congruenza morfologica fosse riscontrabile anche negli europei per cui i Neandertaliani dovevano essere gli antenati diretti delle attuali popolazioni Nessuno poteva assicurare che la ricostruzione al femminile della nostra evoluzione fosse veramente rappresentativa dell’intero fenomeno La risposta alla prima critica fu subito data attraverso l’analisi del cromosoma Y che ricostruisce la storia evolutiva al maschile: Come mai il Cromosoma Y ? Come il DNA Mitocondriale anche il CRY non partecipa a fenomeni di ricombinazione Eredità paterna Alto tasso di mutazione 2 x 10^-8 or 0.00000002 per nucleotide transmission event (birth of a new generation) padre madre La risposta alla prima critica fu subito data attraverso l’analisi del cromosoma Y che ricostruisce la storia evolutiva al maschile: Adamo sarebbe vissuto in Africa intorno ai 100.000 anni fa Progressione continua nell’anatomia dei fossili orientali di Homo e che la medesima congruenza morfologica fosse riscontrabile anche negli europei per cui i Neandertaliani dovevano essere gli antenati diretti delle attuali popolazioni Analisi del DNA dei Neandertaliani Paabo nel 1997 estrae e caratterizza il DNA dal primo e più famoso fossile Neandertaliano Successivamente vi sono altre conferme di questo dato Differenze in sostituzioni nucleotidiche tra Homo neandertalensis, Homo sapiens, e Pan troglodites NJ tree La disputa sembrava chiusa a favore dei sostenitori dell’origine recente di Homo sapiens; Ma nel 1999 la disputa intellettuale improvvisamente si riapre: viene infatti recuperato uno scheletro di un bambino datato intorno ai 24500 BP appartenente sicuramente ad un rappresentante dell’uomo anatomicamente moderno ma con alcuni tratti tipici dei Neandertaliani: una prova per i multi regionalisti Un analisi cruciale che poteva quindi mettere a tacere questa disputa scientifica sarebbe stata quella di analizzare il DNA mitocondriale di dei primi rappresentati dell’uomo moderno contemporaneo ai neandertaliani : Il nostro gruppo analizzò due individui Paglicci 25 e Paglicci 12 (Cromagnoidi) datati 24.000 BP Dalle nostre analisi abbiamo visto che le più vecchie sequenze DNA mitocondriali europee, seppur cronologicamente più vicine ai neandertaliani che agli europei attuali, cadono all’interno della variabilità genetica delle moderne sequenze mitocondriali umane. Multi dimensional scaling MDS - K2P (gamma-a=0.26) Final Configuration, dimension 1 vs. dimension 2 AFKIK Homo sapiens Dimension 2 AFMBE AFMBE8 KOR SAMO UZB PNG2 PNG1 AFIBO1 Neandertal AFSA2 NAIN AFSA1 AFEF PGL25 AFLIS MMSK29K VD42K ITA MEZZ PNG4 SAI1 BUR INUI EVEN CHUC MBU7 AFHA PNG1 Dimension 1 FELD45K Paglicci 25, 12 800.000 Separazione tra H.sapiens e H.neanderthalensis H. erectus arrivo in Europa 40.000 200.000 origine di H. sapiens DATI CONFERMATI ANCHE SU ANANALISI DEL DNA NUCLEARE ANDANDO PIU’ NEL DETTAGLIO NELL’ANALISI MITOCONDRIALE ERANO GENETICAMENTE DIVERSI TRA LORO I NENADERTALIANI? ENGIS2 CHP 51000 RV1 41000 OKLADNIKO MEZ 29000 TESHIKTAS FE2 40000 MLS 50000 V75 42000 V80 38000 FE1 40000 SID 43000 V77 29000 PAGLICC12 PAGLICC23 PAGLICC25 Chimp PIU’ DI QUANTO SI PENSAVA SEQUENZIANDO TUTTO IL MITOCONDRIO MINOR DIVERSITA’ GENETICA RISPETTO A NOI NUMERO DI INDIVIDUI DA CUI SI SAREBBERO EVOLUTI MOLTO BASSO Ma chi erano i Neandertal ? Uomini o.. Parlavano come noi? Fisicamente come erano? CONVERGENZE EVOLUTIVE COME MAI SI SONO ESTINTI? ADATTABILITA’ ? NICCHIE ECOLOGICHE? ALIMENTAZIONE? MALATTIE? PROGETTO NEANDERTHAL DI ALTAMURA Specie molto giovane con origine africana comune Guardando un po’ dei numeri Homo sapiens e gli scimpanzè condividono >98% dei loro genomi Tra il 2 % delle differenze 1, 9 % è fissato nelle due diverse specie La rimanente frazione lo 0.1 % contiene tutta la variabilità genetica all’interno di una singola specie (3,213,401 Levy et al. 2007) Il ’90% dell’0.1 % rappresenta le differenze tra membri della stessa popolazione Le differenze tra i principali gruppi continentali rappresentano il 10% dello 0.1 % del totale quindi lo 0.010 % Le differenze sono maggiori tra individui della stessa popolazione piuttosto che tra individui di popolazioni diverse Ma lo 0.010% di 3 miliardi di bp significano circa 300.000 siti variabili Le differenze tra i principali gruppi continentali rappresentano il 10% dello 0.1 % del totale quindi lo 0.010 % ED E’ PER QUESTO CHE NON POSSIAMO PARLARE DI RAZZE : dato genetico, Variazione discontinua grande differenze tra gruppi Variazione continua piccole differenze tra gruppi Homo sapiens Ma lo 0.010 % di 3 miliardi di bp significano circa 300.000 siti variabili Ed e’ per questo che possiamo fare studi di genetica di popolazione per la ricostruzione della storia evolutiva della nostra specie Per comprendere le rotte migratorie delle antiche popolazioni Per tracciare i profili genetici ai fini identificativi e molto altro ancora…….. Tutti parenti, tutti differenti !!!!!! Molecular Anthropology /Paleogenetic Florence group www.unifi.it/dbalan