MAGGIO GIUGNO 2012 3 Per una sana imprenditorialità EDITORIALE L’Assemblea generale ordinaria della SSIC TI, svoltasi lo scorso 10 maggio, mi ha riconfermato alla guida degli impresari costruttori ticinesi per i prossimi quattro anni. Per la calorosa dimostrazione di fiducia e considerazione ringrazio tutti gli Associati, ai quali garantisco già sin d’ora rinnovata dedizione nell’affrontare i molti aspetti che toccano l’attività associativa. Sono consapevole dell’impegno che mi aspetta e credo molto nel ruolo associativo mirato alla salvaguardia degli interessi generali del settore ticinese della costruzione. So anche di poter contare sui validi e qualificati colleghi membri di Ufficio presidenziale e di Consiglio sezionale. Assieme cercheremo di tracciare la politica associativa dei prossimi anni con lungimiranza ed etica professionale. È proprio nella riscoperta dell’etica e di quel modo di fare impresa – basato su sani principi di lealtà, rispetto e correttezza nel rapporto verso tutti i partner – che credo sia importante concentrarsi per far fronte alle spiacevoli situazioni riscontrate negli ultimi tempi anche sui cantieri. Penso, solo per citare alcuni esempi, al discorso dei subappalti selvaggi e al mancato rispetto delle condizioni dettate dalla legislazione in vigore nel nostro Paese, Contratti collettivi di lavoro in particolare. La concorrenza estera si fa sempre più sentire anche in virtù delle crescenti difficoltà economiche in cui versano la Nazioni a noi vicine (Italia e Spagna in particolare). In virtù degli Accordi bilaterali – accettati a suo tempo dal Popolo svizzero e rilevanti soprattutto per le industrie d’esportazione – noi costruttori non pretendiamo di escludere la concorrenza estera dal nostro mercato. Chiediamo però che tutte le ditte concorrenti abbiano rispetto delle medesime regole imposte alle ditte indigene. Solo a queste condizioni, siamo disposti, oltre che pronti, ad affrontare ogni nuova sfida di mercato. Va riconosciuto che le regole esistono e sono sufficientemente chiare in materia di lavoro e socialità. Il Contratto nazionale mantello, quale cappello normativo a livello svizzero, e il Contratto collettivo di lavoro, per quanto riguarda le differenziazioni sul piano cantonale, regolamentano bene il rapporto di lavoro tra imprese e lavoratori in tutte le sue peculiarità: minimi salariali (vedi specchietto riportato sopra); orari SALARI MINIMI OBBLIGATORI 2012 (mensile costante / orario) nell’edilizia principale in Ticino V - Capi cantiere Q - Lavoratori diplomati A - Lavoratori qualificati B - Lavoratori edili con conoscenze professionali C - Lav. edili senza conoscenze professionali (nominati capi dalla ditta o dipl.) (ad esempio muratori dipl.) (senza certificato professionale) (promossi dalla classe C dal datore di lavoro) (nessuna conoscenza nel settore dell’edilizia) 5’770.- / 32.80 5’429.- / 30.85 5’226.- / 29.70 4’933.- / 28.05 4’437.- / 25.20 di lavoro; vacanze; indennità di assenza, di trasferta e per i pasti; gestione ore supplementari o straordinarie; protezione contro il licenziamento; salvaguardia della salute; pensionamento anticipato e molto altro ancora. Insomma, la stabilità sociale del mondo lavorativo dell’edilizia nazionale è ampiamente garantita fintanto che vi saranno i contratti collettivi di lavoro. Dopo lo spiacevole vuoto contrattuale di inizio anno, credo che le parti contraenti debbano saper dimostrare serietà e ragionevolezza nello svolgimento di trattative. Bisogna infatti trovare accordi duraturi nel tempo, economicamente sostenibili (se le imprese conseguono degli utili, i primi a beneficiarne sono i lavoratori) e che facciano della flessibilità uno dei punti cardine per rispondere alle mutevoli esigenze del settore economico della costruzione, sia per rapporto agli appalti pubblici, sia nell’ambito privato. L’etica e le regole, da sole, però non bastano. Occorrono infatti i controlli, le sanzioni e i mezzi dissuasivi, applicati comunque nel rispetto del principio di causalità. Causalità nel senso di colpire coloro che vogliono fare i furbi, evitando però di voler affibbiare all’impresario costruttore le responsabilità per azioni che lui stesso non può influenzare o che addirittura non conosce. La SSIC Sezione Ticino si è dunque dichiarata disposta ad introdurre una cauzione per tutte le ditte che intendono operare sul nostro territorio, ma è contraria all’applicazione incondizionata della responsabilità solidale nel subappalto. Ciò che è per contro ragionevole ed auspicabile pretendere dalle imprese è il fatto di stipulare contratti chiari e regolari proprio nel subappalto esigendo, con tanto di sottoscrizione, il rispetto di tutte le norme vigenti anche da parte dei subappaltatori. Se, nonostante questo approccio, il subappaltatore decidesse di violare le regole, non vediamo perché a pagarne le conseguenze debba essere l’impresa di costruzione. Cleto Muttoni Presidente SSIC Sezione Ticino Anche le ditte estere, che vogliono lavorare in Ticino, devono rispettare gli stipendi minimi in vigore nel settore principale della costruzione. Responsabile Nicola Bagnovini 1 EDITORIALE 3 LA POLTRONA Intervista all’On. Michele Foletti, Presidente del Gran Consiglio ticinese 4 5 ASSEMBLEA SSIC TI Nomine statutarie 2012-2016 6 7 SPECIALE ASSEMBLEA Permane buona la congiuntura nel settore ticinese della costruzione L’etica come valore d’impresa 9 VEDEGGIO-CASSARATE Porte aperte in galleria il 21 luglio 11 SIGNIFICATIVA REALTÀ Il Percorso del cemento: testimonianza unica nel suo genere SOCI SSIC 50 anni per la Molteni SA di Novazzano Editore © SSIC Sezione Ticino Viale Portone 4 6500 Bellinzona tel. 091 825 54 23 fax 091 825 75 38 www.ssic-ti.ch e-mail: [email protected] Fotografie redazionali SSIC TI, Bellinzona Stampa Tipo Print Roncoroni+Sulmoni Mendrisio Grafica Guido Robbiani Tiratura 2'700 copie 6 volte all’anno In copertina: la frana del Valegion a Preonzo che si è messa in movimento il 15 maggio 2012 verso le ore 6.30. Foto: SSIC TI, Bellinzona. 12 HGC Novità nell’organigramma della HGC Ticino e Mesolcina A Genestrerio costruiamo per il futuro 1 maggio-giugno 2012 Cosa c’è dietro un semplice tocco? Cosa dietro un semplice tocco? Design,c’è sicurezza e risparmio energetico. Ci pensa Falconi. Impianti nati dalla fusione di tecnologia e design. Nuove linee, nuovi colori per ascensori disegnati su misura e Design, e risparmio energetico. Ci pensa Falconi. secondo gustisicurezza e necessità del cliente. Impiantinati sicuri. Dafusione sempre di Elettricità Falconi è impegnata a garantire la sicurezza clienti edisegnati dipendenti di tutte e Impianti dalla tecnologia e design. Nuove linee, nuovi colori dei perpropri ascensori sue misura le persone cheeutilizzano i suoi secondo gusti necessità del impianti, cliente. grazie ad un continuo monitoraggio e ad una attenta e costante manutenzione. Impianti efficienti. Elettricità Falconi ha introdotto una a nuova gamma di ascensori in grado dieridurre il consumo Impianti sicuri. Da sempre Elettricità Falconi è impegnata garantire la sicurezza dei propri clienti dipendenti e di tutte energetico del 30% rispetto ai modelli precedenti. Ciò consente di rendere più ecosostenibili gli edifici in cui vengono le persone che utilizzano i suoi impianti, grazie ad un continuo monitoraggio e ad una attenta e costante manutenzione. installatiefficienti. i nostri impianti e permette un sensibile risparmio grazie gamma a nuove di tecnologie rigenerazione Impianti Elettricità Falconi ha introdotto una nuova ascensoridi inilluminazione, grado di ridurre il consumo e trazione. energetico del 30% rispetto ai modelli precedenti. Ciò consente di rendere più ecosostenibili gli edifici in cui vengono Elettricità Falconi è esclusivista per il Canton Ticino e i Grigioni di KONE MaxiSpace®. installati i nostri impianti e permette un sensibile risparmio grazie a nuove tecnologie di illuminazione, rigenerazione e trazione. Elettricità Falconi è esclusivista per il Canton Ticino e i Grigioni di KONE MaxiSpace®. Elettricità Falconi SA Via Ghitello 4 ~ CH 6834 Morbio Inferiore Tel. +41 91 695 72 72 ~ Fax +41 91 695 72 70 www.falconi.ch Elettricità Falconi SA Via Ghitello 4 ~ CH 6834 Morbio Inferiore Tel. +41 91 695 72 72 ~ Fax +41 91 695 72 70 www.falconi.ch LA POLTRONA On. Foletti, innanzitutto felicitazioni per la sua nomina, avvenuta lo scorso 7 maggio, quale Presidente del Gran Consiglio ticinese. Si tratta di un giusto riconoscimento per il suo impegno politico dimostrato in tanti anni di apprezzata attività in Parlamento. Lei ha assunto l’importante carica di primo cittadino del Cantone in un periodo economico delicato, soprattutto a causa della preoccupante crisi causata dall’eccessivo indebitamento di alcuni Stati europei. On. Foletti, cosa si aspetta dal dibattito parlamentare per dare i giusti stimoli a salvaguardia dell’economia e dell’occupazione in Ticino? Il Parlamento ha affrontato già da tempo la difficile situazione economica, approvando in tempi strettissimi il messaggio per gli aiuti straordinari all’economia nel dicembre dello scorso anno e – recentemente – aumentando il credito quadro per l’innovazione economica, che è stato portato da 32 a 36 milioni di franchi per i prossimi 4 anni. C’è la consapevolezza che il nostro Cantone sta vivendo un periodo difficile e che i prossimi anni saranno cruciali perché imporranno un cambiamento di mentalità per riuscire a trarre il massimo da un cambiamento epocale del sistema finanziario ed economico. Penso alla piazza finanziaria ticinese che dovrà reinventarsi per mantenere la sua importanza nazionale ed internazionale sulla base dei nuovi accordi internazionali, o al settore industriale che deve far fronte alla debolezza dell’euro trovando nuovi mercati (di acquisto e di vendita) e innovando continuamente prodotti e sistemi produttivi. Per vincere queste sfide occorre però che anche a livello politico vi sia una forte unità di intenti, sia a livello cantonale, sia federale. Il Ticino potrà farcela solo se sarà unito. L’edilizia abitativa da un lato, grazie al perdurare dei bassi tassi ipotecari, e gli investimenti infrastrutturali di carattere pubblico, dall’altro lato, hanno finora contribuito a confermare una buona tenuta congiunturale del settore ticinese della costruzione. Risulta però evidente la crescente pressione della concorrenza estera, che purtroppo risulta spesso sleale (vedi casi di caporalato, subap- Intervista all’On. Michele Foletti Michele Foletti, Presidente del Gran Consiglio ticinese. palti selvaggi, lavoro nero, ...). In tal senso, la SSIC TI si sta adoperando per rafforzare i controlli ed inasprire le sanzioni al fine di garantire il rispetto delle regole (Contratti collettivi di lavoro) da parte di tutte le ditte che vogliono operare in Ticino. Qual è il suo pensiero a tal proposito? Fortunatamente credo che finalmente oggi tutti in Ticino siano consapevoli della situazione: politici, imprenditori, sindacati e amministrazione cantonale. Purtroppo, invece, a livello federale la gravità della situazione non è stata ancora recepita e questo non aiuta a mettere in campo tutte quelle misure necessarie ad evitare lo sfruttamento dei lavoratori di ditte estere e a garantire una concorrenza leale. In Parlamento abbiamo adottato alcune piccole modifiche alla Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb) per cercare di tamponare la situazione, ma occorre evidentemente un intervento più deciso a livello federale (finanziamenti per potenziare le misure di accompagnamento e i controlli). Purtroppo ho l’impressione che a Berna non abbiano capito che l’Europa sulla quale si affaccia il Ticino non è quella sulla quale si affaccia la Svizzera tedesca: noi abbiamo l’Europa mediterranea, loro quella continentale. Grazie alla sua presenza nella Commissione parlamentare della gestione e delle finanze, che tra l’altro ha presieduto duran- te l’anno appena trascorso, lei è stato confrontato da vicino con vari aspetti legati alla politica finanziaria e degli investimenti nel nostro Cantone. Come avrà appreso dalla stampa, il recente messaggio governativo sulla gestione finanziaria e sul freno ai disavanzi pubblici non trova adesione tra le principali Associazioni economiche ticinesi. Si teme in particolare che, invece di ridurre le spese correnti dello Stato (operazione politicamente impopolare), il Governo opti per una riduzione degli investimenti o per l’aumento delle imposte. Lei condivide queste nostre preoccupazioni? Ho l’impressione che una buona maggioranza del Parlamento sia piuttosto scettica sul messaggio sul freno ai disavanzi. Per prima cosa, il meccanismo del moltiplicatore cantonale non convince tutti e poi vi sono visioni differenti circa la politica di rigore finanziario e la crescita economica. Come sempre, occorrerà trovare un punto di equilibrio. Si tratta però di due argomenti che saranno trattati separatamente perché la questione finanziaria sarà affrontata dai gruppi già a fine giugno con il dibattito sulle Linee direttive e sul Piano finanziario, mentre solo più tardi affronteremo la questione del moltiplicatore d’imposta e del messaggio sul freno ai disavanzi, il cui principio dovrà essere sottoposto a votazione popolare per ancorarlo nella Costituzione cantonale. 3 maggio-giugno 2012 Assemblea generale ordinaria SSIC TI Muralto, 10 maggio 2012 1 1 Il tavolo presidenziale durante la prima parte dell’Assemblea. 2 H. Bütikofer, C. Muttoni, D. Gilardi e L. Pedrazzini. 3 Il Vicedirettore nazionale della SSIC, Heinrich Bütikofer. 4 Il Direttore della SSIC TI, Vittorino Anastasia. 5 Stefania Pintus, segretaria di Direzione della SSIC TI. 6 Le segretarie della SSIC TI: Sheila, Jessica e Vanessa. 7 Mauro Galli, Vittorino Anastasia e Ferdinando Santaniello. 8 Le sculture in legno estratte a sorte quale ricordo agli uscenti. 9 P. Ortelli, M. Barra, C. Muttoni e V. Anastasia. 10 La sala durante la parte pubblica dell’Assemblea. 11 Il gruppo di corni del Conservatorio della Svizzera Italiana. Foto: Davide Rotanzi. 4 3 2 8 8 7 5 10 6 9 11 Nomine statutarie 2012-2016 ASSEMBLEA SSIC TI L’ing. Cleto Muttoni è stato riconfermato, per acclamazione, alla presidenza della Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino. È avvenuto nell’ambito delle nomine statutarie per il quadriennio 2012-2016, all’ordine del giorno della 95esima Assemblea generale ordinaria tenutasi nella Sala dei congressi di Muralto lo scorso 10 maggio. Ma l’Assemblea ha vissuto un primo momento dedicato alla relazione del Vicedirettore della SSIC nazionale, Avv. Heinrich Bütikofer, il quale ha illustrato diversi temi attuali di politica societaria a livello svizzero. Ha in particolare parlato dell’andamento economico della costruzione, ad oggi ritenuto positivo in tutto il Paese, della situazione salariale nell’edilizia, del Contratto nazionale mantello e di vari aspetti tecnici che contraddistinguono l’attività associativa a livello nazionale (formazione, sicurezza sul lavoro, diritto in materia di concorrenza, ambiente e sviluppo sostenibile). Nell’analizzare l’attività a livello cantonale, nella sua relazione presidenziale, l’ing. Cleto Muttoni ha dapprima ricordato l’Accordo ponte con i sindacati, messo in atto nei primi mesi di quest’anno per evitare il vuoto contrattuale, per soffermarsi poi sulle misure fiancheggiatrici agli Accordi bilaterali, giudicandole insufficienti. «Si stanno cercando soluzioni per evitare il verificarsi di abusi e si vogliono regole semplici ma precise come la cauzione, a garanzia del rispetto dei contratti di lavoro. Una misura già effettiva in alcuni settori e che potrebbe entrare in vigore anche per l’edilizia principale». Il Presidente della SSIC TI si è poi soffermato sul problema delle discariche per inerti, sulla formazione e sulla buona tenuta della congiuntura cantonale nella costruzione, che denota riserve di lavoro per circa 6 mesi. La parte più importante dell’Assemblea era legata alle quadriennali nomine statutarie. Prima di tutto vi è stato il sentito ringraziamento rivolto dall’Assemblea a coloro che, per raggiunti limiti di mandato, hanno lasciato gli organi dirigenziali della SSIC Ticino: Michele Barra quale membro di Ufficio presidenziale e Vicepresidente; Loretta Canonica, Massimo Cereghetti, Carlo Garzoni e Remo Schenkel quali membri di Consiglio sezionale. Il Presidente Muttoni ha poi ceduto le redini dell’Assemblea al socio onorario ed ex Presidente della SSIC TI, ing. Dante Gilardi, in 1. Il tavolo presidenziale durante la relazione del Vicedirettore nazionale della SSIC di Zurigo, Avv. Heinrich Bütikofer. 2. Il Presidente della SSIC TI ing. Cleto Muttoni, confermato alla guida dell’Associazione per i prossimi 4 anni, durante il suo intervento rivolto agli associati. 1 qualità di Presidente del giorno per lo svolgimento della trattanda delle nomine statutarie. Con piglio collaudato e professionale, l’ing. Gilardi, ha dapprima formalizzato la proposta scaturita dal Consiglio sezionale di confermare alla testa della SSIC TI l’ing. Cleto Muttoni. «Una conferma che condivido, in quanto l’ing. Muttoni ha dimostrato di saper guidare l’Associazione con dinamismo e intelligenza, dimostrandosi una persona dal carattere a volte un po’ sanguigno, ma sempre leale e sincero». La nomina è stata suggellata da un lungo applauso da parte dei presenti, così come è stato per l’ing. Mauro Galli riconfermato membro di Ufficio presidenziale. Al posto di Michele Barra, nello stesso gremio è stato eletto Ferdinando Santaniello. Le nomine statutarie hanno inoltre definito i 16 membri del Consiglio Sezionale, come indicato nel riquadro a lato. Particolarmente atteso è poi stato l’intervento del Direttore della SSIC TI, ing. Vittorino Anastasia, che si è dapprima rallegrato per le nomine augurando a tutti una proficua collaborazione: «sono sicuro che queste persone garantiranno alla nostra Associazione un buon funzionamento anche per il prossimo quadriennio, essendoci le premesse ideali per operare in maniera fruttuosa a favore di tutti gli associati». Il Direttore ha poi sviluppato alcune tematiche di interesse generale (modifica LCPubb, CNM-CCL, cauzione, responsabilità solidale, ...). Alle eventuali, segnaliamo il cospicuo quanto apprezzato assegno finanziario destinato anche quest’anno dalla HG COMMERCIALE alla formazione degli apprendisti muratori al CFP di Gordola. 2 3. All’ing. Dante Gilardi è stata affidata la conduzione della trattanda relativa alle nomine statutarie. 3 NOMINE STATUTARIE SSIC TI, quadriennio 2012-2016 Presidente cantonale * Muttoni Cleto Muttoni SA, Faido Membri dell'Ufficio presidenziale (UP) * Galli Mauro Galli Costruzioni SA, Rivera Santaniello Ferdinando Antonini & Ghidossi SA, Bellinzona Membri del Consiglio sezionale (CS) ** Barbara De Leoni Odis Odis B. De Leoni SA, Acquarossa Bellini Fabrizio Mancini & Marti SA, Bellinzona Bernasconi Egidio Impresa Bernasconi Fausto SA, Chiasso Biaggio Guido LGV SA, Bellinzona Bottani Gianni Bottani-Barchi impr. costr. SA, Massagno Ender Andrea Spalu SA, Lugano Ferrari Nicola Merlini & Ferrari SA, Minusio Frei Stefano Lepori Aldo SA, Lugano Guidotti Raniero G.R. Costruzioni Sagl, Monte Carasso Medici Nicola Medici D. & E. SA, Chiasso Meli Veronica Impresa Barella SA, Chiasso Milani Matteo Milani G. SA, Ludiano Oppliger Udo CSC Impresa Costruzioni SA, Lugano Andrea Gamboni & Salmina SA, Gordola Salmina Treccani Franco GTL SA, Gravesano Vela Sergio Vela Icos SA, Locarno * nomine dell’Assemblea generale su proposta del Consiglio sezionale ** nomine dell’Assemblea generale su proposta delle Sottosezioni e del GGI 5 maggio-giugno 2012 SPECIALE ASSEMBLEA Un pomeriggio di maggio piuttosto caldo ha fatto da cornice all’annuale Assemblea generale ordinaria della Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino. Ed è stato un pomeriggio contraddistinto da relazioni di sicuro interesse e dalla qualificata e forte partecipazione. Durante la parte pubblica dell’Assise, condotta dal Dir. Vittorino Anastasia, erano infatti quasi tutte occupate le 270 poltrone della Sala dei congressi di Muralto. Il benvenuto all’Associazione da parte del Municipio di Muralto è stato dato dal Capodicastero edilizia privata, sig. Renato Canziani, che ha descritto gli imponenti progetti in fase di sviluppo nel Comune locarnese. È quindi toccato al Presidente della SSIC TI, ing. Cleto Muttoni illustrare, con un’esauriente relazione, la situazione attuale del mercato edile e le prospettive future. Dopo aver ringraziato per la fresca nomina e aver evidenziato il grande lavoro svolto dai vari organi istituzionali della SSIC, ha ricordato un suo antico auspicio: quello di continuare a «essere un presidente ingegnere-impresario nel senso più completo e umano del termine. Nel mio modo di vivere la realtà imprenditoriale ho l’abitudine di basarmi sui numeri e sulle certezze della scienza, sulla creatività, sull’intuizione e sull’inventiva della conduzione d’impresa. Quell’inventiva capace di trovare, integrare e trasformare le adeguate proposte tecniche in soluzioni pragmatiche, senza mai perdere di vista il lato umano». Il Presidente si è quindi soffermato sui temi d’attualità più scottanti: il blocco delle residenze secondarie al 20%, la paventata chiusura del tunnel del San Gottardo e la mancata reciprocità nell’applicazione degli Accordi bilaterali. A proposito del primo argomento, il Presidente ha sottolineato il fatto che saranno le regioni turistiche e di montagna a farne le spese, trovandosi confrontate con il pericolo dello spopolamento, dell’impoverimento economico e occupazionale. Ecco perché, subito dopo la votazione dell’11 marzo, la Sezione ticinese della SSIC ha trasmesso alla propria Sede centrale una risoluzione nella quale chiede un intervento deciso nei confronti di Berna su tre aspetti: definizione sensata di residenza secondaria, esclusione degli edifici esistenti da restrizioni riferite a future ristrutturazioni (inclusi i rustici) e adozione di un periodo di transizione prima dell’entrata in vigore della specifica legge. Permane buona la congiuntura nel settore ticinese della costruzione Il Presidente della SSIC Ticino ing. Cleto Muttoni (a sinistra) con l’ing. Vittorino Anastasia, alla sua prima Assemblea generale ordinaria in veste di Direttore. Per quanto riguarda la galleria stradale del San Gottardo, l’ing. Muttoni ha evidenziato che negli ultimi mesi qualcosa si è mosso, «anche se la soluzione è tutt’altro che scontata». In effetti «molti sono i pericoli da addebitare agli egoismi regionali, agli ideologismi pretestuosi e alle proposte inconsistenti, come quella di tenere aperta tutto l’anno la strada del Passo del San Gottardo». Il Presidente ha anche ricordato come le Associazioni economiche, nei mesi scorsi, hanno espresso chiaramente le loro preoccupazioni consegnando a Berna 20mila firme a sostegno della petizione «Per il completamento del Gottardo – No all’isolamento del Ticino». Senza dimenticare che di recente è stata presentata l’analisi funzionale della capacità di trasporto delle gallerie ferroviarie, che dimostra come i rapporti finora pubblicati siano lacunosi, soprattutto quelli relativi alla capacità di ovviare coi treni-navetta alla chiusura del tunnel. Una decisione definitiva da parte del Consiglio federale è attesa durante l’estate. Tra i problemi che richiedono una soluzione a livello nazionale vi è pure la questione degli Accordi bilaterali: l’ing. Muttoni ha eviden- Gli onori di casa sono stati fatti dal Municipale di Muralto e Capodicastero Edilizia privata, sig. Renato Canziani. ziato come «il 2011 sia stato un anno problematico per l’economia e la finanza internazionale. In questo difficile contesto il settore edile, almeno finora, ha tenuto. Le riserve di lavoro e le ordinazioni permangono buone, anche se le aziende continuano a soffrire la concorrenza sleale». Ecco perché la SSIC TI spinge affinché vengano rafforzati i controlli e inasprite le sanzioni. «In gioco vi è il futuro del tessuto economico e occupazionale ticinese. L’Associazione intende continuare a battersi affinché il modo serio e severamente regolamentato di fare impresa sia salvaguardato. Per questo stiamo proponendo modifiche legislative e adattando i contratti di lavoro per regolamentare il subappalto e introdurre la cauzione». La parte pubblica dell’Assemblea è stata allietata dal complesso di otto corni del Conservatorio della Svizzera italiana, diretto dal maestro David W. Johnson (il secondo da destra nella foto). 6 maggio-giugno 2012 Il Presidente ha però espresso delusione per come è stata messa in atto, dopo una gestazione di 18 mesi, la modifica del Regolamento sulla Legge sulle commesse pubbliche riferita alle responsabilità del committente in materia di subappalto. Il penultimo aspetto analizzato da Cleto Muttoni riguarda il Contratto nazionale mantello e quello cantonale. «Quanto successo alla fine del 2011 e all’inizio di quest’anno mi lascia perplesso. Mi sembra infatti di percepire una crescente difficoltà di dialogo con la controparte sindacale. Ciò è pericoloso se si pensa che l’attuale contratto di lavoro è certamente uno dei più socialmente evoluti». E infine il Presidente ha approfittato della presenza di un Consigliere di Stato per ribadire la posizione critica verso il Messaggio governativo sul freno ai disavanzi pubblici. Un Messaggio «che non trova alcuna adesione nella realtà economica ticinese». Secondo la SSIC TI la priorità deve essere data al controllo della spesa pubblica e alla sua riduzione attraverso una revisione dei compiti dello Stato. In altre parole, si ritiene che in Ticino non vi sia la possibilità di un aumento della pressione fiscale, semmai sarebbe utile una riforma che riduca la tassazione sui redditi più elevati. In modo da accrescere la competitività fiscale del nostro Cantone. È quindi stato il Dottor Massimo Folador (Direttore dell’Unità di studi sull’Etica, Centro di ricerca della Libera Università Carlo Cattaneo di Castellanza) a parlare di etica nel rapporto tra persone e imprese. Un tema piuttosto complesso nonché di grande attualità, che cerchiamo di riassumere. Il Dott. Folador, attento conoscitore della storia e della cultura del movimento benedettino, ha fatto di questo un patrimonio di valori personale e punto cardine del suo lavoro di consulente e formatore. Basandosi su quell’organizzazione perfetta che ha attraversato i secoli e che molte cose può dire pure al mondo manageriale di oggi, soprattutto grazie alla corretta gestione di valori condivisi, a una leadership diffusa e alla capacità di far lavorare insieme persone motivate e consapevoli delle proprie responsabilità. «Quello che stiamo vivendo, e quindi la crisi che stiamo passando, è un momento cardine per cambiare e fare impresa in modo etico. In particolare – ha detto Folador – sarebbe auspicabile avere come L’etica come valore d’impresa obiettivo comune la responsabilità sociale d’impresa. E questo perché la necessità di fare impresa è quella di dare risposte al mercato in due direzioni: quella della sostenibilità nel tempo e quella della qualità dell’offerta». Secondo il Dottor Folador, infatti, le imprese dovrebbero aspirare al bene comune, un processo cioè che coinvolga tutti gli attori interessati nel mercato: dal cliente al fornitore, passando per i dirigenti e i dipendenti dell’azienda. Ed è un processo che coinvolge in primis l’imprenditore. «È lui il motore dell’azienda che, attraverso la propria capacità di lavorare su se stesso, avendo ben presente l’insegnamento benedettino, può dare energia positiva alla propria impresa». Collegandosi a quanto detto in precedenza in merito all’etica, il Consigliere di Stato, On. Paolo Beltraminelli, ha tenuto a sottolineare come il concetto di «responsabilità sociale d’impresa» è presente all’interno delle Linee Direttive per il periodo 2012-2015 del Governo. «Certamente è un tema importante, anche se non è un concetto facile da far passare in tempo di crisi e in una situazione di concorrenza accresciuta. Un tema al quale occorre dare la giusta importanza, senza lasciarne l’unica responsabilità alla singola azienda. È sicuramente necessario che la comunità abbia ben presente e applichi questo modo di agire». Il ministro si è quindi soffermato su altri aspetti evidenziati da Muttoni, concordando in particolare sul fatto che il blocco al 20% delle residenze secondarie sia da affrontare con prudenza. «Mi sono meravigliato che Berna sia partita subito per elaborare la legge d’applicazione. Io credo invece che si possa aspettare fino al 2013 per introdurre il blocco. E siamo tutti coscienti che a farne le spese saranno i Cantoni alpini. Non credo neppure sia giusto criminalizzare le residenze secondarie. E soprattutto auspico che i rustici non siano toccati dalle restrizioni». Un ultimo aspetto sul quale ha ritenuto di aggiornare gli impresari costruttori riguarda le case per anziani. «Oggi un ticinese su cinque ha più di 65 anni. Tra 25 anni sarà addirittura uno su tre». L’invecchiamento della popolazione sembra inesorabile e ciò comporta una visione diversa della società e un modo differente di vivere, per tutti. «Sono dati sui quali occorre riflettere. E anche il DSS lo ha fatto, elaborando un piano alloggi che fungerà da base per i progetti futuri. Nei prossimi dieci anni il Cantone farà la sua parte e cercherà di rispondere alle nuove esigenze con la costruzione di 15 case per anziani. Oltre a Il tema dell’etica nel rapporto tra persone e imprese è stato sviluppato dal Dott. Massimo Folador, Direttore dell’Unità di studi sull’Etica del Centro di ricerca della Libera Università Carlo Cattaneo di Castellanza. ciò, occorrerà puntare anche sugli alloggi a pigione moderata e sugli appartamenti a misura d’anziano». Insomma, per il futuro e anche in questo importante settore, il lavoro per le imprese di costruzione non dovrebbe mancare. Il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, On. Paolo Beltraminelli, durante la sua spontanea quanto brillante relazione. 7 maggio-giugno 2012 VEDEGGIO-CASSARATE Il 26 luglio sarà inaugurata la Galleria Vedeggio-Cassarate: tutti potranno scoprirla in anteprima nella giornata di porte aperte di sabato 21 luglio. La galleria rappresenta il cardine della circonvallazione a Omega, che è l’elemento portante del Piano dei trasporti del Luganese (PTL). Ne abbiamo parlato con il Direttore della Divisione costruzioni, ingegner Giovanni Pettinari. Come si inserisce la galleria nell’ambito del PTL? Il PTL è un piano dei trasporti i cui effetti si estendono alla valorizzazione del territorio, all’economia e all’ambiente. È stato perciò concepito come un sistema basato su tre anelli di filtro del traffico per gestire, nel rispetto delle condizioni urbanistiche e ambientali, la mobilità verso, da e nell’agglomerato. Il primo anello, quello più esterno, è rappresentato dalle aree di interscambio modale a livello regionale, dove chi è diretto nell’agglomerato trasborda sui mezzi pubblici collettivi. Il secondo è costituito dalla circonvallazione a Omega. Il terzo, situato dentro la città, è dato dai provvedimenti di circolazione atti a ricuperare nei quartieri la struttura urbanistica della rete stradale e a migliorare la situazione ambientale. Come è attuato l’effetto filtro dalla circonvallazione? Lungo l’Omega sono previsti cinque nodi intermodali che favoriscono il passaggio dal mezzo privato a quello pubblico, soprattutto per i movimenti pendolari. Lo scopo è di ridurre il numero di veicoli a motore privati che entrano in città, permettendo ai loro conducenti di lasciarli in apposite aree e di raggiungere il centro col trasporto pubblico. Ciò contribui- sce al miglioramento della qualità dell’aria, alla riduzione della richiesta per aree di sosta in pieno tessuto urbano e alla scorrevolezza del traffico. Le infrastrutture intermodali sono o già in funzione (Fornaci) o pronte per l’apertura (Cornaredo, nodo realizzato in forma provvisoria) o in fase di pianificazione (nodo intermodale di Vezia e nodo di Molinazzo, quest’ultimo nell’ambito del sistema tram regionale). La realizzazione della galleria non crea dunque una nuova via di accesso alla città, ma incide, con la ristrutturazione dello svincolo autostradale di Lugano nord, sulla distribuzione dei flussi veicolari, ridefinendoli nel loro assetto, soprattutto per il traffico destinato verso o in transito nell’area urbana di Cornaredo: saranno così alleggeriti la zona di Besso e il centro città. Diminuirà inoltre anche il carico veicolare sulle entrate a Lugano da sud. Il tunnel in sintesi? L’opera collega la piana del Vedeggio, in cui sono presenti importanti vie di comunicazione, con la zona del Cassarate, passando sotto un’area fortemente antropizzata con insediamenti residenziali ed edifici storici quale la collina di Trevano. Ciò ha condizionato la tecnica costruttiva, determinando le tecniche di scavo e le misure di rinforzo. La galleria è costituita da due canne: il tunnel principale per il transito del traffico veicolare bidirezionale e il cunicolo di sicurezza. Le due canne corrono parallele e sono collegate tra loro da otto cunicoli trasversali concepiti come vie di fuga pedonali. Porte aperte in galleria il 21 luglio Cronistoria del progetto 1989 1994 1995 1999 2003 2004 2005 2006 6 marzo 2007 gennaio 12 febbraio 5 settembre 8 novembre 14 novembre 21 novembre 2008 26 novembre 2009 15 maggio 2012 21 luglio 2012 26 luglio Costituzione Commissione regionale trasporti del Luganese La CRTL adotta la proposta del Piano dei trasporti del Luganese Concorso di progetto per la galleria Vedeggio-Cassarate Il Gran Consiglio approva il Piano generale della galleria Il Gran Consiglio concede il credito d’opera di 355 milioni di fr. Approvazione del progetto definitivo Messa in esecuzione opere preliminari/aree di cantiere Inizio dello scavo del cunicolo di sicurezza in roccia Inizio dello scavo della trincea lato Cassarate Primo brillamento scavo galleria principale in roccia Inizio dello scavo del cunicolo lato Cassarate Inizio della perforazione del pozzo di areazione Inizio dello scavo galleria principale lato Cassarate Termina lo scavo del pozzo d’areazione Caduta del diaframma del cunicolo di sicurezza Caduta del diaframma della galleria principale Giornata delle Porte aperte Messa in esercizio della galleria Vedeggio-Cassarate Si è badato molto anche all’ambiente… Sì. Soprattutto si è proceduto ad interventi ed attività di rinaturazione sul territorio (ad esempio del riale Casaccia e mettendo a dimora oltre 2'500 tra alberi e arbusti). Ciò non solo proteggendo ma anche ricreando e cercando di espandere un ambiente ospitale per la flora e la fauna autoctone e favorendo una fruizione sostenibile anche da parte dell’uomo. L’ing. Giovanni Pettinari. La galleria in cifre Finanziamento Complessivamente l'opera e gli accessi costano 355 milioni di franchi (sui 905 del credito quadro del PTL). Il contributo della Confederazione ammonta a 207 milioni. Tunnel Misura 2’630 metri (2'350 in roccia, 200 in materiale sciolto, 60 a cielo aperto), cui se ne aggiungono 215 di galleria artificiale. Verrà percorso con traffico bidirezionale: la media sarà di 25'000 veicoli al giorno. Attraversa la collina dei Comuni di Vezia, Comano, Canobio e unisce le valli del Vedeggio e del Cassarate. 9 maggio-giugno 2012 Aspirazione+Soffiaggio LA PIÙ POTENTE FORZA DI ASPIRAZIONE E SOFFIAGGIO, PER NOI NON È MAI ABBASTANZA POTENTE. www.weissappetito.com SIGNIFICATIVA REALTÀ Lo scorso 4 maggio, nel Parco delle Gole della Breggia a Morbio Inferiore, l’On. Marco Borradori, Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, il sig. Peter Flückiger, Presidente della Fondazione Parco delle Gole della Breggia e il sig. Kaspar E.A. Wenger, Presidente del Comitato direttivo di Holcim (Svizzera) SA hanno tenuto a battesimo il Percorso del cemento. Gli invitati hanno avuto occasione di ammirare la ex cava sotterranea, il frantoio e la torre del forno, e si sono resi conto di come il biancone e la scaglia venivano trasformate in cemento. L’inaugurazione del Percorso del cemento segna il compimento di un progetto di più ampia portata raggiunto dopo un cammino durato diversi anni. Nel dicembre del 2003, Holcim (Svizzera) SA ha chiuso, per ragioni aziendali, il cementificio di Morbio Inferiore ed ha aperto la porta ad una forma di collaborazione molto particolare: il partenariato tra pubblico e privato. Questa partnership si è poi consolidata nel 2005 con l’istituzione da parte del Consiglio di Stato ticinese di un gruppo di lavoro incaricato di accompagnare il processo di progettazione. Il gruppo di lavoro – che annovera fra i suoi membri rappresentanti del Dipartimento del territorio, della Fondazione del Parco delle Gole della Breggia, dei Comuni di Castel San Pietro e Morbio Inferiore e di Holcim – ha stabilito per la riqualifica del comparto i seguenti obiettivi: la conservazione di una testimonianza del passato industriale; la stabilizzazione, dove necessario, delle cave sotterranee; la demolizione selettiva del cementificio; il recupero delle testimonianze del passato rurale; la riqualifica ambientale e paesaggistica del comparto; la sua valorizzazione didattica. I lavori di demolizione della Saceba e il recupero ambientale dei 5 ettari di terreno sono iniziati nell’estate del 2010 ed hanno interessato numerose ditte ticinesi, che hanno potuto beneficiare dell’investimento complessivo di circa 10 milioni di franchi. Enormi volumi sono stati demoliti, la riva della Breggia è stata rimodellata e le aree localmente instabili delle vecchie cave sono state sistemate definitivamente. Tre ettari di piazzali e superfici edificate sono stati trasformati in prati da sfalcio e alberati, ronchi terrazzati, prati aridi e superfici pioniere su suoli alluvionali. Sotto i piazzali sono stati cercati e ritrovati i resti dell’antica roggia Il Percorso del cemento: testimonianza unica nel suo genere Alcune immagini dell’area ex Saceba a Morbio Inferiore nella quale è stato realizzato il percorso didattico del cemento. Questo patrimonio è ora affidato in gestione alla Fondazione Parco delle Gole della Breggia. molinara, il muro principale del vecchio mulino di origine medievale e le macine un tempo azionate dalle tre ruote motrici. La roggia che alimentava questo primo opificio è stata ricostruita sul suo tracciato originale. Il 4 maggio scorso, Holcim ha affidato questo patrimonio alla Fondazione Parco delle Gole della Breggia. L’area ex Saceba di Morbio Inferiore è diventata così accessibile liberamente, mentre la visita guidata al Percorso del Simbolica consegna delle chiavi del Percorso del cemento. Da sinistra: Paolo Oppizzi (Direttore Parco delle Gole della Breggia), Peter Flückiger (Presidente della Fondazione) e Kaspar E.A. Wenger (Presidente del Comitato direttivo di Holcim Svizzera SA). cemento sarà possibile solamente accompagnata dalle Guide del Parco (www.parcobreggia.ch). SOCI SSIC Ha appena festeggiato il mezzo secolo d’attività l’impresa edile Piffaretti & Molteni di Novazzano. Fondata nel 1962 da Angelo Molteni e Mario Piffaretti, la ditta già nel primo anno di attività occupava 20 operai. Nel 1966 ci fu la prima svolta, con il passaggio a meritata quiescenza di Mario Piffaretti. L’attività assunse il nome di Impresa Angelo Molteni, il quale, sostenuto da una grande passione per il lavoro e amore per il suo paese, decise d’espandere le sue attività. Potenziò maestranze e mezzi per costruire e ristrutturare innumerevoli immobili, lasciando un’impronta duratura nel Comune e nella regione. L’impresa nel corso degli anni si è diversificata, abbracciando tutti i settori della costruzione: case unifamiliari, palazzine, stabili pubblici, industriali e rurali, riattazioni, piscine e pavimentazioni piazzali. Nel 1983, con l’entrata nella ditta del figlio Luciano, la ragione sociale cambiò in Molteni Angelo & CO. L’attuale forma giuridica di società anonima venne poi assunta nel 1996. Rimane tuttavia un’azienda a conduzione familiare, associata alla Società svizzera impresari costruttori, iscritta all’Albo cantonale delle imprese e firmataria del Contratto collettivo di lavoro. L’Impresa Molteni SA può dunque garantire – avvalendosi di personale qualificato e impiegando macchinari, attrezzature e tecnologie costruttive all’avanguardia – un’esecuzione a regola d’arte dei lavori che le sono affidati, sulla strada dettata dal suo fondatore, nell’ottica della precisione e della piena soddisfazione del committente. A reggere il timone della direzione tecnica ed amministrativa della ditta ora è Luciano Molteni, architetto STS e impresario costruttore diplomato federale. Attualmente l’impresa occupa 44 dipendenti, 12 dei quali residenti, ed è pure attiva nella formazione di apprendisti, molti dei quali hanno poi continuato l’attività al suo interno. 50 anni per la Molteni SA di Novazzano Foto di gruppo con dirigenti, quadri e maestranze della ditta. La SSIC TI esprime all’Impresa Molteni SA le più sentite congratulazioni per il significativo traguardo raggiunto e formula i migliori auguri per un futuro ricco di successi e ulteriori soddisfazioni. 11 maggio-giugno 2012 Novità nell’organigramma della HGC Ticino e Mesolcina HGC Cari e stimati Soci e Clienti, con l’assunzione da parte mia della Direzione della HGC Ticino e Mesolcina a partire dallo scorso 1° giugno, è stata mia premura cercare e trovare per tempo un mio successore in qualità di Responsabile dell’amministrazione. Con il 1° di ottobre 2011 ho assunto il Signor Marco Mozzini, classe 1972, che da quella data è impegnato a conoscere a fondo la HGC in tutti i suoi settori, così da diventare il mio importante braccio destro. Il Signor Mozzini, dopo una carriera nello sport e più precisamente nel disco su ghiaccio, ha deciso di appendere i pattini al chiodo e di iniziare una carriera professionale per il suo futuro e della sua famiglia. Sposato e padre di una bambina, abita a Lugano-Pregassona e negli ultimi 10 anni ha lavorato nell’ambito finanziario. Di carattere tranquillo e riflessivo, sono convinta di aver trovato in lui la persona adatta ad affiancarmi, prendendo in mano la respon- Marco Mozzini, dallo scorso 1° giugno, è il Responsabile dell’amministrazione della HGC Ticino e Mesolcina. sabilità per l’amministrazione e la logistica. Il Signor Mozzini si occuperà inoltre delle procedure di incasso. Certi del vostro apprezzamento e della vostra accoglienza, contestualmente gli formulo i migliori auguri di soddisfazione e successo in questa impegnativa ma gratificante funzione. Karin Marti Direttrice HGC Regione Ticino A Genestrerio costruiamo per il futuro Planimetria del nuovo Centro Vendita della HGC a Genestrerio (mappale 446), realizzata dallo Studio di Architettura Gianfranco Richina & Roberto Sedili di Tesserete. Tra alcuni mesi a Genestrerio avranno inizio i lavori per la costruzione del nuovo Punto Vendita che sarà inaugurato in agosto 2014. Con questa nuova sistemazione potremo servire al meglio i nostri fedeli clienti. Ancora un po’ di pazienza. 12 maggio-giugno 2012 NEGRI PAOLO COSTRUZIONE - MANUTENZIONE GIARDINI POTATURA ALBERI SOAZZA 091 831 10 92 FAX 091 831 15 40 BELLINZONA 091 825 28 38 NATEL 079 207 22 85 GAB 6850 MENDRISIO-STAZIONE