PROGRAMMI E POLITICHE DI SVILUPPO RURALE
A SOSTEGNO DELLE DONNE RURALI.
Veronica Navarra
Presidente ONILFA
Osservatorio Nazionale per
l’Imprenditoria ed il Lavoro
Femminile in Agricoltura
Parità nei Programmi e nelle
Politiche dell’ UE
Di recente il ruolo delle donne nello sviluppo rurale
ha
avuto
un’attenzione
maggiore,
sfociata
nell’inserimento di misure specifiche all’interno di
Agenda 2000.
La sfida attuale per i programmi di sviluppo rurale è:
 Identificare gli ostacoli alla piena partecipazione
delle donne nella vita economica e pubblica a livello
locale, e
 Sviluppare iniziative specifiche a loro favore.
Questi programmi sono rivolti principalmente a:
 Diversificazione;
 Rafforzare il tessuto economico delle aree rurali;
 Promuovere l’imprenditoria e creare lavoro e/o
reddito supplementare, anche per le donne;
 Sfruttare le risorse locali (prodotti di qualità,
potenziale ecologico locale, forza lavoro)
 Promuovere il pieno coinvolgimento di donne e
giovani nel settore agricolo.
Principali strumenti a sostegno
delle donne rurali in Italia
In Italia, le Donne costituiscono il 28% di tutti i
beneficiari dei Programmi di Sviluppo Rurale:
 l’integrazione di una prospettiva di genere nei
Programmi di Sviluppo Rurale a livello regionale è
diventata una priorità;
sempre più importanza viene data all’imprenditoria
femminile in agricoltura considerato un settore dinamico
che contribuisce alla crescita economica.
Punti di Forza
• Ampie competenze domestiche
• Competenze manageriali che possono portare allo
sviluppo del turismo rurale e dell’agriturismo
• Forti qualità relazionali e comunicative utili per
sviluppare ulteriori attività quali le fattorie
didattiche, le fattorie sociali e la vendita diretta
Debolezze
• Poca consapevolezza dei propri diritti
come cittadine e lavoratrici che le rende
vulnerabili alla discriminazione
Legge n. 215/92: “Azioni positive per
l’imprenditoria femminile”
 Questa legge, implementata dal Ministero dello Sviluppo
Economico, è diretta a promuovere l’uguaglianza
sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne
nell’attività economica e imprenditoriale;
 Non si limita a garantire sussidi per iniziative femminili di
creazione o sviluppo di impresa, ma mira a rimuovere gli
ostacoli socio-economici che attualmente limitano o
ostacolano l’accesso delle donne al mondo del lavoro;
50% delle risorse sono stanziate sotto
forma di
finanziamento a fondo perduto e 50% sotto forma di prestiti
a breve termine. Tuttavia, la legge è in corso di
revisione.
Obiettivi generali:




Diminuzione delle disuguaglianze di genere;
Accesso al mercato del lavoro;
Reti e cooperazione;
Sviluppo di approcci teoretici.
Azioni Regionali:
•
•
•
•
•
Formazione imprenditoriale per le donne
Promozione di una maggiore cultura imprenditoriale fra
le donne
Assistenza tecnica e manageriale per le donne
imprenditrici
Misure per la riconciliazione dei tempi famiglia-lavoro
Apertura di Centri per l’impiego femminile
Confederazioni Agricole Italiane
• Ufficio di rappresentanza a Brussels;
• Principali interlocutori nella definizione ed
implementazione delle politiche europee;
• Ruolo fondamentale nella diffusione di
informazioni sui Programmi di Sviluppo Rurale;
• Sezioni femminili di imprenditrici agricole a
livello nazionale, regionale e provinciale
Obiettivi principali:
Raggiungere l’effettiva uguaglianza fra uomini e
donne a tutti i livelli e contribuire al
riconoscimento del ruolo delle donne in
agricoltura attraverso:
 Studi mirati;
 Convegni formativi e informativi;
 Mercatini e Fiere;
 Seminari, corsi formativi e altre iniziative
pubbliche;
Progetti per promuovere la vendita diretta.
Obiettivi specifici:
Promuovere e sviluppare l’imprenditoria femminile
in agricoltura e migliorare le condizioni di vita delle
donne in agricoltura e nelle aree rurali:
 Promuovendo il coinvolgimento delle donne a
livello decisionale;
 Incoraggiando una partecipazione paritaria di
uomini e donne nelle attività agricole e gestionali;
 Promuovendo azioni per facilitare l’accesso al
credito, la formazione e la creazione di servizi di
consulenza.
…e fornire alle aspiranti imprenditrici
 Informazione e orientamento nelle fasi iniziali;
 Consulenza;
 Informazione e formazione per l’avvio di impresa;
 Informazione e formazione sull’uso fondamentale
della comunicazione e della tecnologia informatica;
 Consulenza legale, formazione e assistenza tecnica
nella gestione dell’impresa agricola;
 Orientamento per facilitare la loro partecipazione alla
rete delle imprenditrici agricole.
Osservatorio Nazionale per l’Imprenditoria ed il
Lavoro Femminile in Agricoltura
(ONILFA)
 Istituito nel 1997 dal Ministero per le Politiche
Agricole e forestali (MiPAF).
 Composto da 30 membri, in rappresentanza
delle principali rappresentanze istituzionali e non
del mondo agricolo e rurale nazionale.
Compiti:
Verificare le reali possibilità di impiego
per le donne nel settore rurale e
formulare strategie adeguate
In particolare, l’Osservatorio si propone di:
 raccogliere ed elaborare i dati statistici;
 analizzare la normativa riguardante il lavoro femminile e in materia di pari
opportunità;
 esaminare gli interventi attivati dall’Unione Europea e dalle Amministrazioni centrali e
regionali finalizzati a promuovere iniziative nel campo dell’imprenditoria femminile;
 creare dei collegamenti con le fonti di informazione e divulgazione e con il mondo
della ricerca;
 promuovere, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, iniziative
pilota nel settore dell’imprenditoria femminile rurale
Attività principali:
•
•
•
•
organizzazione di convegni, seminari e giornate
informative, al fine di creare delle occasioni per
affrontare tematiche, diffondere conoscenze e
confrontare esperienze su aspetti salienti della
condizione delle donne nei territori rurali;
realizzazione di indagini conoscitive su temi inerenti
il ruolo e le funzioni delle donne nello sviluppo delle
aree rurali, al fine di fornire alle amministrazioni
pubbliche indicazioni utili per programmare interventi
specifici;
elaborazione e diffusione di materiale informativo
(brochure, documenti, paper, atti, ecc. ) sulle
tematiche di cui si occupa l’Osservatorio;
progettazione e implementazione di un sito internet,
attraverso il quale facilitare la diffusione e la
circolazione delle informazioni.
Raccomandazioni principali
Parole chiave:
INFORMAZIONE
FORMAZIONE
NETWORKING
Formazione e proposte di servizi per
l’Imprenditoria Femminile Agricola
• “La formazione deve essere efficace, concreta,
tempestiva, mirata, personalizzata, fruibile e modificabile
in relazione all’evoluzione delle esigenze che via via
emergono da parte delle imprenditrici.”
• Le richieste specifiche di percorsi di formazione,
concreti, finalizzati all’utenza e a supporto di azioni e
progetti specifici di azione, portano alla stesura di un
primo elenco di aree e argomenti:
o Corsi per imparare la redazione di Business Plan
o Come determinare il costo economico e di vendita dei
piatti serviti in agriturismo
o Logistica (es. GAS, prodotti a km zero)
o Fiscalità
o Corsi di comunicazione efficaci per saper vendere e
sviluppare le interazioni di mercato
o Preparazione dell’imprenditrice a supporto dell’attività di
vendita diretta
o Accesso agevolato al microcredito
o Tecniche e metodi di produzione di prodotti di artigianato
rurale
Inoltre, il punto di partenza durante la formulazione di programmi e
politiche per lo sviluppo rurale dovrebbe essere costituito dalle realtà
stesse delle donne, dai loro bisogni ed aspirazioni, in relazione ai loro
diversi ma correlati ruoli produttivo e riproduttivo.
Azioni specifiche di tipo socio-economico dovrebbero mirare a:
 Facilitare l’accesso delle donne all’istruzione, all’informazione e alla
formazione;
Fornire l’opportunità di acquisire esperienza lavorativa e qualifiche
professionali;
Programmare interventi per una distribuzione equa delle responsabilità
familiari, ad esempio la creazione di strutture locali quali agriasili e servizi
sociali per gli anziani al fine di aiutare le donne a riconciliare tempi di vita e
di lavoro;
Fornire servizi di supporto per progetti ed iniziative presentati dalle donne
rurali;
Rafforzare la partecipazione delle donne rurali ai processi decisionali a
tutti i livelli.
Le donne da sempre promotrici di
un’agricoltura socialmente sana
• Negli anni ‘50 un gruppo di donne di Osaka dà il
via ai TEIKEI (Gruppi di consumatori e produttori
che si uniscono per promuovere prodotti
biologici di qualità coinvolgendo gli abitanti delle
grandi metropoli nella coltivazione dei campi).
• Oggi le esperienze TEIKEI sono in ripresa
grazie al diffondersi dei movimenti legati alle
tradizioni del Paese e rilanciano le culture legate
alle tradizioni sociali di prossimità, comprese
quelle che riguardano il rapporto diretto e la
risocializzazione.
Scarica

Veronica Navarra