LA NUOVA NORMATIVA
SUL SISTEMA
NAZIONALE DI VALUTAZIONE
MARIAGIOVANNA PONTILLO
IL PENSIERO DEL
MINISTRO
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 La scuola italiana si dota oggi di uno strumento fondamentale
che è quello della valutazione del sistema nazionale Bisogna
dire con chiarezza che la valutazione non è una classifica, non
serve per produrre graduatorie da cui risultino perdenti o
vincitori. E' lo strumento fondamentale per capire i punti di
forza e debolezza e per far sì che la scuola possa assolvere,
migliorandosi, a quella che è la sua missione fondamentale, la
missione educativa.(…). La valutazione non è uno scopo, ma è
uno strumento che serve a raggiungere uno scopo: migliorare e
mettere a frutto il potenziale di ogni singola scuola. Se noi non
conosciamo nel dettaglio che cosa accade dentro le scuole e non
mettiamo a sistema i fattori che 'fanno' una buona scuola, ci
priviamo di uno strumento importante, per migliorare e
intervenire su aree di sofferenze e promuovere in modo
sistematico le sue eccellenze".
(Stefania Giannini, Ministro Pubblica Istruzione)
mariagiovanna pontillo
NORMATIVA E DOCUMENTI
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 DPR n. 80/2013 Regolamento sul Sistema nazionale di
valutazione in materia di istruzione e formazione
 Direttiva n.11 del 18 settembre 2014 Priorità strategiche
del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni
scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17
 Circolare Ministeriale n. 47 del 21 ottobre 2014
(contenente istruzioni più dettagliate sul processo di
valutazione degli istituti)
 Rapporto di autovalutazione. Guida all’autovalutazione
(novembre 2014)
 Mappa indicatori per Rapporto di autovalutazione
(novembre 2014)
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DIRETTIVA N. 11 DEL 18 SETTEMBRE 2014
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Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli
anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell'
offerta formativa e degli apprendimenti e particolarmente
indirizzata:
 - alla riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso
scolastico;
 - alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei
livelli di apprendimento degli studenti;
 - al rafforzamento delle competenze di base degli studenti
rispetto alla situazione di partenza;
 - alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con
attenzione all'università e al lavoro.
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IL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE
DELLE SCUOLE
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Priorità del Governo
per il suo imprescindibile valore strategico,
come risulta dal recente documento "La buona scuola“.
Il procedimento di di valutazione delle scuole si articolerà in
quattro fasi,secondo quanto stabilito nell’art. 6 del DPR
n. 80/2013, :
a) autovalutazione;
b) valutazione esterna;
c) azioni di miglioramento;
d) rendicontazione sociale.
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LE FASI DELLA VALUTAZIONE
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N.
FASI
ATTORI
1
AUTOVALUTAZIONE
Tutte le
scuole
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VALUTAZIONE
ESTERNA
Circa 800
scuole all’
anno
3
AZIONI DI
MIGLIORAMENTO
Tutte le
scuole
4
RENDICONTAZIONE
SOCIALE
Tutte le
scuole
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A.S.
2014/15
A.S.
A.S.
2015/16 2016/17
PRIMA FASE VALUTAZIONE
A.S. 2014-15, A.S. 2015/16 e A.S. 2016/17
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AUTOVALUTAZIONE DELLE SCUOLE
 A partire dall’anno 2014-15 tutte le istituzioni scolastiche




effettueranno l’autovalutazione mediante l’analisi e la verifica del
proprio servizio;
a novembre 2014 l’INVALSI ha predisposto il format per effettuare
il processo di Autovalutazione;
entro dicembre 2014 l’INVALSI definirà gli indicatori per la
valutazione dei Dirigenti scolastici;
entro giugno 2015 le scuole dovranno redigere il Rapporto di
Autovalutazione (RAV) contenente gli obiettivi di miglioramento
individuati in base alle priorità strategiche di ciascun istituto e del
Sistema di Istruzione e Formazione;
a luglio 2015 il MIUR pubblicherà il Rapporto di Autovalutazione
sul portale “Scuola in chiaro” e ogni scuola sul proprio sito, al fine
di realizzare un primo esempio di rendicontazione sociale in una
dimensione di trasparenza e di miglioramento del servizio.
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TEMPISTICA
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mariagiovanna pontillo
SECONDA FASE VALUTAZIONE
A.S. 2015/16 E A.S.
2016/17
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VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE
 Durante l'anno scolastico 2015/16 prenderanno il via le visite alle scuole dei
nuclei di valutazione esterna con il coinvolgimento di un primo contingente
di circa 800 istituzioni scolastiche. Di queste, il 3% saranno scelte
casualmente, il 7% saranno individuate sulla base di specifici indicatori di
efficienza e di efficacia.
 I nuclei di valutazione utilizzeranno un protocollo di valutazione adottato
dalla conferenza per il coordinamento funzionale dell'SNV, su proposta
dell'INVALSI e saranno coordinati da un dirigente tecnico.
 Stesso numero di istituzioni scolastiche sarà ispezionato durante l'anno
scolastico 2016/17, per un totale, nell'arco dei due anni, di 1600 scuole.
 Nel contempo le istituzioni scolastiche avranno già avviato i piani di
miglioramento, grazie anche al supporto da parte dell'Indire e di altri
soggetti pubblici o privati (Università, enti di ricerca, associazioni
professionali e culturali).
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TEMPISTICA
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VALUTAZIONE
DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA
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Entro dicembre 2014
l'INVALSI definirà gli indicatori
per la valutazione dei dirigenti scolastici.
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RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI
DEGLI STUDENTI E PARTECIPAZIONE ALLE
INDAGINI INTERNAZIONALI
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Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 - 2016/2017
l’INVALSI
 curerà con attenzione la restituzione dei risultati delle
rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole, in modo
che i risultati stessi possano costituire la base per l'avvio dei
processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le
istituzioni scolastiche.
 continuerà a garantire la partecipazione dell'Italia alle
indagini internazionali OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEAPIRLS e TALIS.
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VALUTAZIONE13DI SISTEMA
Entro ottobre 2015, e per ciascun anno successivo,
l’INVALSI predisporrà
un rapporto sul sistema scolastico italiano,
volto a consentire un'analisi su base nazionale e una
comparazione su base internazionale.
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COSTITUZIONE
DI UNITA’ DI VALUTAZIONE
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Ogni scuola dovrà dotarsi di un‘Unità di autovalutazione,
composta da Dirigente,
docente referente della valutazione
e da uno o più docenti con adeguata professionalità.
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CHI PARTECIPA AL PROCESSO DI
AUTOVALUTAZIONE15DELLA SCUOLA?
Nel percorso di autovalutazione sono coinvolti,
come responsabili, Dirigenti, Referenti per la
valutazione,componenti delle Unità di Valutazione e,
inoltre, Docenti, personale ATA, alunni e genitori.
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FORMAZIONE
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- A partire da gennaio 2015 Il Ministero dell‘Istruzione,
dell‘Università e della Ricerca avvierà, in collaborazione con i
soggetti del SNV, piani di formazione per tutte le scuole,
rivolti in particolare ai dirigenti scolastici e ai referenti,
mediante una capillare azione informativa - formativa avente
ad oggetto, nello specifico, gli strumenti e le modalità
operative del processo di autovalutazione (con particolare
attenzione al RAV), i caratteri e le funzioni dei piani di
miglioramento, il contenuto e le finalità dei protocolli di
valutazione.
- In una fase successiva, l'attività di formazione rientrerà
nell'autonoma iniziativa delle singole scuole preferibilmente
secondo un modello a rete.
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CHE COS’E’ IL RAV?
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 Il RAV (Rapporto di autovalutazione) è il format on line che
servirà agli istituti scolastici per produrre, entro la prossima
estate, il loro primo Rapporto di Autovalutazione.
 E’ un documento, articolato in 5 sezioni, che prevede 49
indicatori attraverso i quali le scuole potranno individuare i
loro punti di forza e di debolezza, mettendoli a confronto con
dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per
rafforzare la propria azione educativa. I dati, in parte forniti
direttamente dal sistema, in parte da inserire ad opera delle
singole scuole, saranno organizzati attorno ad alcuni macroindicatori relativi a differenti aree (contesto, processi e
risultati).
 E’ uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane
potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli
obiettivi di miglioramento.
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DA CHI E’ STATO ELABORATO IL RAV?
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 Il format per il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è stato
elaborato (a partire da modelli sperimentati in oltre 1.500
scuole) dall'INVALSI con il supporto e la supervisione del
Gruppo Start Up (MIUR, INVALSI ed esperti esterni)
costituito presso il MIUR ed è il frutto di un lungo percorso
di ricerca e sperimentazione che parte dal 2008 e passa
attraverso alcuni progetti per la valutazione delle scuole
(Valutazione e Miglioramento, VSQ e VALES).
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QUALI SONO
LE 5 SEZIONI DEL RAV?
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 La prima sezione riguarda il contesto e le risorse. In essa dovranno




essere elencati: popolazione scolastica, territorio e capitale sociale,
ricorse economiche e materiali, risorse professionali.
La seconda riguarda gli esiti degli studenti: risultati scolastici,
risultati delle prove Invalsi, competenze chiave e di cittadinanza,
risultati a distanza.
La terza riguarda i processi messi in atto sia come pratiche educative
e didattiche sia come pratiche gestionali e organizzative (curricolo,
progettazione e valutazione, ambiente di apprendimento, inclusione
e differenziazione, continuità e orientamento, organizzazione della
scuola, sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, integrazione
con il territorio e rapporti con le famiglie…).
La quarta riguarda il processo di autovalutazione.
La quinta riguarda l'individuazione delle priorità, traguardi e
obiettivi di processo.
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A COSA SERVE IL RAV?
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Il RAV serve agli istituti per analizzare
- il contesto in cui operano (popolazione scolastica,
territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali,
risorse professionali);
- gli esiti dei loro studenti (i risultati scolastici, ma anche
quelli delle prove standardizzate, le competenze chiave
raggiunte e i risultati a distanza, vale a dire, fra l'altro, gli esiti
nei cicli scolastici successivi, l'eventuale prosecuzione negli
studi universitari l'inserimento nel mondo del lavoro);
- i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro
(dalla predisposizione e progettazione della didattica, alla
predisposizione degli ambienti di apprendimento passando
per l'integrazione con il territorio).
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SCADENZE
PER LA COMPILAZIONE DEL RAV
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 Tra gennaio e febbraio 2015, le singole scuole dovranno inserire i
dati di loro competenza ed entro la fine di marzo gli stessi dati
verranno restituiti con valori di riferimento esterno, definiti
"benchmark". Così, in base a questi parametri di riferimento le
scuole potranno confrontarsi con le altre istituzioni scolastiche e
avviare il processo di autovalutazione e miglioramento.
 Tra marzo e giugno 2015 le scuole, individuate le aree forti o
deboli, dovranno elaborare le priorità strategiche con i relativi
obiettivi di miglioramento. Fondamentali saranno i momenti da
dedicare alla ricerca e al confronto all'interno di ogni realtà
scolastica.
 A luglio 2015 il RAV dovrà essere pubblicato sul portale "Scuola
in chiaro", quindi con la situazione fotografata e il piano di
miglioramento.
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CHI AIUTERA’ LE SCUOLE DURANTE
IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE?
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 Rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali e dirigenti
tecnici del MIUR.
 INVALSI, che fornirà alle scuole strumenti di lettura e
analisi dei RAV.
 INDIRE e di altri soggetti esterni (università, enti di
ricerca, associazioni professionali e culturali), che
aiuteranno le scuole a realizzare le azioni di miglioramento.
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TERZA FASE VALUTAZIONE
A.S. 2015-16 e A.S.
2016-17
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AZIONI DI MIGLIORAMENTO
 La pianificazione e la realizzazione delle azioni di
miglioramento, correlate al conseguimento degli obiettivi
individuati mediante il RAV, verrà attuata a partire dall'anno
scolastico 2015/16 e si concluderà alla fine dell’anno
scolastico 2016/17,
 Un primo aggiornamento del Rapporto di autovalutazione
avrà luogo nel luglio 2016.
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QUARTA FASE VALUTAZIONE
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A. S. 2016-17
RENDICONTAZIONE SOCIALE
Tutte le fasi della valutazione degli istituti si completeranno
al termine dell'anno scolastico 2016-2017 con la
pubblicazione da parte delle scuole di un primo rapporto
di rendicontazione sociale nel portale "Scuola in chiaro",
grazie al quale si diffonderanno (con iniziative informative
pubbliche) i risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi di
miglioramento individuati e perseguiti negli anni
precedenti.
mariagiovanna pontillo
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
mariagiovanna pontillo
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normativa autovalutazione 1