ANGIOPLASTICA VANTAGGI • NON NECESSITA DI ANESTESIA SPINALE • REPETIBILE • NON PROVOCA LESIONI CUTANEE • Ricovero breve (3 giorni) PTA: MITI 2000 (?) Lancet ottobre 2001 Kenneth Ouriel: Peripheral arterial disease: “ The choice of the intervention is dependent on the anatomy: PTA is appropriate when: the lesion is focal and short” PTA: MITI 2000 La PTA è una inutile COSMESI perché la RESTENOSI è ineluttabile e precoce RESTENOSI POLICENTRICA clinical recurrence occurred in 14 patients (7.3%). The average time to clinical recurrence was 4.6 months, range 1-12 months. In 10 patients (71.4%), a second PTA was performed successfully. . Journal of Internal Medicine, 252, 225-232, 2002 ANGIOPLASTICA CONTROINDICAZIONI : ? COMPLICAZIONI : n EMATOMA (DRENAGGIO/ SUTURA) n EMBOLIA, TROMBOSI (fibrinolisi) n dissezione non recuperabile BY-PASS VANTAGGI RIVASCOLARIZZAZIONE OTTIMALE BY-PASS BY-PASS BY-PASS BY-PASS BY-PASS SVANTAGGI • NECESSITA DI ANESTESIA SPINALE • DIFFICILMENTE REPETIBILE • NON PRATICABILE SE ULCERA VICINIORE (INFEZIONE !) • MOLTO DIPENDENTE DA SAFENA • PROVOCA LESIONI CUTANEE TUTTO ACCETTABILE SE SI SALVA IL PIEDE Non solo……piede La CI non è solo un indicatore clinico di lesioni ostruttive del circolo periferico degli arti inferiori ma anche un indicatore clinico di ATS sistemica In una serie di 1000 pazienti con PAD la prevalenza di stenosi coronarica rilevata con studio invasivo era del 90% Hertzer et al. Coronary artery disease in peripheral vascular patients: a classification of 1000 coronary angiograms and results of surgical management. Ann Surg 1984; 199:223-233 CAPRIE steering Committee. A randomised, blinded. Trial of clopidogrel versus aspirin in patients at risk of ischaemic events Lancet 1996; 348:1329-1339 Aronow WS, Ahn C. Prevalence of coexistence of coronary artery disease, peripheral arterial disease, and atherothrombotic brain infarction in men and women <62 years of age. Am J Cardiol 1994; 74: 64-65 Arteriopatia Periferica e Rischio CV • da oltre 150 è nota la relazione AOCP-elevato rischio CV • durante gli ultimi 40 sono stati numerosissimi gli studi che hanno cercato di verificare e quantificare questa relazione (Hugson 1978, Juergens 1960, Kallero 1981, Jonason 1985, McKenna 1991, Dormandy 1989, Vogt 1992, Gordon 1972, Reunanen 1982, Kannen 1885, Criqui 1992) Silent myocardial infarction in diabetics with peripheral vascular disease:assessment by dipyridamole thallium-201 scintigraphy RW Nesto et al Am Heart Journal Nov 1990 Silent myocardial infarction in diabetics with peripheral vascular disease:assessment by dipyridamole thallium-201 scintigraphy • 30 pazienti diabetici senza CHD nota • Tutti con PAD clinica (claudicatio, ulcere, gangrene, etc.) • Tutti con PAD confermata da arteriografia Silent myocardial infarction in diabetics with peripheral vascular disease:assessment by dipyridamole thallium-201 scintigraphy RISULTATI : • 14 pz (47 %) avevano evidenze scintigrafiche di ischemia • 11 pz (37%) avevano avuto un infarto pregresso (9 infarto inferiore, 2 infarto anteriore) asintomatico Silent myocardial infarction in diabetics with peripheral vascular disease:assessment by dipyridamole thallium-201 scintigraphy CONCLUSIONI (1) : I pazienti diabetici con PVD hanno spesso una concomitante cardiopatia ischemica “senza evidenze cliniche” Silent myocardial infarction in diabetics with peripheral vascular disease:assessment by dipyridamole thallium-201 scintigraphy CONCLUSIONI (2) : La concomitante cardiopatia ischemica non viene diagnosticata dalle indagini di routine (ECG, rx torace, etc.) Silent myocardial infarction in diabetics with peripheral vascular disease:assessment by dipyridamole thallium-201 scintigraphy CONCLUSIONI (3) : per le potenziali gravi conseguenze di una CHD occulta in questa popolazione dovrebbero essere assicurate ulteriori indagini per “smascherare” una coronaropatia non nota Outcome events in patients with IC: a 15-year study in 2777 patients Muluk S., Muluk V., Kelley M., et al. J Vasc Surg Volume 33 2 2000 •Gli Autori hanno considerato gli key outcomes (morte, rivascolarizzazione, amputazione) in 2777 uomini con IC identificati in un periodo di 15 anni presso un Ospedale della Veteran Administration sia con criteri clinici e valutazioni non invasive •L’obiettivo dello Studio era quello di delineare la storia naturale della IC e determinare i fattori di rischio per la morte •Il follow medio è stato di 47 mesi Outcome events in patients with IC: a 15-year study in 2777 patients Muluk S., Muluk V., Kelley M., et al. J Vasc Surg Volume 33 2 2000 •Tra le morti il 66% era da addebitare a coronaropatie •Predittori di morte: età avanzata (RR 1.3 per decade) basso ABI (RR 1.2 per riduzione di 0.2) diabete trattato farmacologicamente (RR 1.4) stroke (RR 1.4) New ulceration, new major amputation, and survival rates in diabetic subjects hospitalized for foot ulceration from 1990 to 1993 Ezio Faglia et al. Diabetes Care (24), Gennaio 2001 Cause di morte Cardiac events Stroke Uremia Cancer Septic shock Cachexia Sclerosing cholangitis 31 (60.8) 9 (17.6) 3 (5.9) 4 (7.8) 2 (3.9) 1 (2.0) 1 (2.0) New ulceration, new major amputation, and survival rates in diabetic subjects hospitalized for foot ulceration from 1990 to 1993. E.Faglia et al. Diabetes Care 2001 Background: lo studio 1990 PECORARO Diabetes Care “Pathways to diabetic limb amputation” L’ISCHEMIA È L’UNICO FATTORE CHE DI PER SÉ È IN GRADO DI CONDURRE ALL’AMPUTAZIONE CONCLUSIONI Arteriopatia periferica • I pazienti con nuova diagnosi di diabete possono avere già una PAD • La malattia aterosclerotica periferica nasconde delle insidie diagnostiche • La malattia aterosclerotica periferica si associa molto spesso alla malattia coronarica (e alla vasculopatia cerebrale) GRAZIE Giacomo Clerici