COMUNE DI MASCALI Provincia di Catania Reg. N. 37 del2710312014 DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA CON I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: Approvazione Piano di zona I socio-sanitario n. 17. III Triennalità 201312015 del Distretto in L'anno duemilaquattordici, il giomo ventisette, del mese di Marzo' alle ore 19:00 e seguenti, per la gestione dell'Ente' Mascali, presso il Palazio Municipale, si è riunita la commjssione Straordinaria modificato e successivamente nominata'con Decreto del Presidente della Repubblica in data 0910412013 in data 06 Agosto 2013, con I'intervento dei signori : Vice Prefetto Funzionario Economico Finanziario Maria Luisa, ai sensi dell'art'97 del Assiste con funzioni di Segretario Generale, la Dott. ssa Mosca D.Lgs n. 267100; VistoilD.Lgs.dell8.08'2000n.26T12000esuccessivemodificheedintegrazioni; e sostanziale del presente atto; Vista la proposta di deliberazione in oggetto, che forma parte integrante Visti i pareri, espressi ai sensi dell'art. 12 della L.R. n. 30/2000 e successive modifiche ed integrazioni; LA COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA X Di approvare l'allegata proposta di deliberazione; ai sensi dell'art' X Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva, R.4419l; 12, 2' comma della Proposta di deliberazione Da sottoporre all'organo deliberante: COMMISSIONE STRAORDINARIA Con i noteri della Giunta Comunale OGGETTO: Approvazione Piano socio-sanitario n.l7 di zona III Triennalità 201312015 del Distretto PREMESSO che la Legge 32812000 si propone di riformare le politiche sociali, definite universalistiche, promuovendo interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, eliminare o ridurre le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagi individuali e familiari derivanti da inadegrntezza del reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia in coerenza con gli articoli 2,3,e 38 della Costituzione; CONSIDERATO che il Piano di zona è lo strumento di programmazione per definire le strategie di risposta ai bisogni sociali relativi ad un territorio, le priorità d'intervento, attraverso la formulazione di obiettivi, risorse, tempi e strumenti in grado di garantire una rete di protezione sociale, condizioni di equità per I'accesso ai servizi e processi di inclusione sociale delle fasce più deboli. PRESO ATTO del D.P.R. 376 dell'1111112013 che in esecuzione della Deliberazione di Giunta Regionale n.329 del 3010912013 approva le "Linee guida per I'attuazione delle Politiche Sociali e socio-sanitarie 2013 1201 5" I VISTA la Delibera n.5 del Comitato dei Sindaci del Distretto socio-sanitario n.17 che ha approvato il Piano di zona III Triennalirà2013/2015 in data 14103/2014; ATTESO che ai sensi del documento atto alla predisposizione del Piano "Nuovo Indice ragionato", è necessaria l'approvazione del Piano da pafe della Giunta Comunale di ogni comune facente parte del Distretto. PROPONE per le motivazioni citate in narrativa che qui espressamente si richiamano : l) Di approvare il Piano di zona, già approvato dal Comitato dei Sindaci ín data 24/0312014 con delibera n.5, le progettualità, gli interventi e le reti di protezione sociale per I'accesso ai servizi di inclusione delle fasce più deboli; Dare atto che i[ presente atto non comporta oneri di spesa per l'Ente; Di Dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva, ai sensi dell'art. 12. conuna 2. della L.R. n. 44/97, stante la prossima scadenza del termine per la trasmissione dell'atto all'Assessorato alla Famislia. e processi 2) 3) Proposta di Area no 3 d€l25.03.2014 Resistrata at n' J? o"t registro generale detl€ p-poste Par€re in ordine alla regolarita tecnica: Favorevole Mascali li it JY hllè)rJ'l /4s*traria 2510312014 ll Capo Area I (Dott. Maria Luisa Mosca) I /,- Parere in ordine alla regolarità contabile: Favorevole / Contrario Mascali Il Responsabil€ del servizio li ATTESTAZION E COPERTURA FINANZIARIA Ai sensi degli artt. l5l e 183 del o.Lg"z6ll2000, ti utt"sîa la copertua finanziaria e si annotano le prenotazioni degli impegni Il Resoonsabile del servizio finanziario 7.7 lndicotori SEZIONE I. DINAMICHE DEMOGRAFICHE Trend popolazione residente negli ultimi 3 anni nel Distretto 20t2 2077 87.588 2010 Anno Popolazione 87.236 86.632 popolarkxre resldante nel dlstretto nl7 ne$l m|!l 2.0102011-20r2 I ! x 6 À 87.800 87.5ff1 87.400 87.200 2O7O/2077/2Or2 87.0@ 86.800 86.600 86.400 A||ni Popolazione suddivisa per genere (M/F) negli ultimi 3 anni nel Distretto 20LO 20IO 20tL M M 2017 F zotz 201?. M F 4L.042 43.398 4L.225 43.645 41.681 44.L27 Porolasbn sddivbr pet 3rn.rc {M/F} úd oi'adlo n 17 45.m0 I 44.@0 I cz.ooo ! a$ 13.000 a.ooo 40-000 39.000 lazione < 14 anni 2OLO/20ru20!2 Popoldonè < .rnl t4 nsl dkúîltto n.lt nqf a ú 2ftlù2011' mu 12.300 12.200 12.100 12.000 11.900 11.800 11.700 u.600 Pooolazione residente negli ultimi 3 anni 15-64 anni nel Distretto 20ro 2071- 2012 s9.126 59.527 58,209 Popddo. rcideit drttetto l5;fiand a'tni ne8li 201&2OUi01e 59.600 59.400 59.200 É ! 2010l2Ot!12012 sg.ooo se.soo s8.600 F - 58.400 58.200 5E.000 iiiolari*e t"tid"nte negli ultimi 3 anni >64 anni nel Distretto Anno Popolazione >64 anni Pooolarbn. > & 2010 ZOTL zolz 15.887 16.030 16.56s arnl oal dldretto n.l7 2OrO/20rL/2072 Popolazione residente negli ultimi3 anni 64-74 anni nel Distretto 2017 8.874 2010 8.754 2012 9.005 Po9obdone 6/t-74 annl resldcnte nèl distretto n.17 9.OSO 9.@O , 8.9sO tF a.aso 3 20rol2017/2072 8.9oo 8.gm 8.750 8,7flo 2011 2012 2009 20lo 2013 Popolazione residente negli ultimi 3 anni >74 anni nel Distretto 20!L 2010 7.473 8.168 pogol|llone > 74 annl nel dlssctto 20L2 8.508 o,lt 8.700 8.600 l o è 8.500 8.400 lstat: 8.300 www.demo.istat.it 8.200 8.100 8.000 7.900 7.800 Indice di dipendenza (o indice di carico Sicilia=51,11 sociale) lltalia=53,5 - Rapporto tra la somma della popolazione >65 f ndice di dipendenza= 4,82 popolazione <14 anni con la popolazione 15-64 anni moltiplicato Rapporto tra poporazrone Indice di vecchiaia Iltalia=148,6 - Sicilia=1271 residente in età >64 anni e la lndíce di vecchiaia = 139,75 popolazione residente in età 014 moltiDlicato x 2O7O/2077/2Or2 Età media per distretto Iltalia=43,3 - Sicilia=41',71 Rapporto tra il numero dei nati vivi dell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per Tasso di natalità ltalia=9 - sicilia=9,31 Tasso di natalita = 8,52 1.000. Rapporto tra il numero del decessi nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per Tasso di mortalità [ltalia= 10.3 - sicilia=10,2 Tasso di mortalità = 9,99 1.000. Numero famiglie residenti nel distretto Numero famiglie residenti = 35'242 Media componenti nucleo familiare Media componenti nucleo familiare = 2,033 Numero di convivenze Numero convivenze = 45 (p"rt""e sole, due fratelli/sorelle, un genitore *"23 f.f-f-3.13."ielie.ffiiglie "".1"i N, famiglie con un nucleo senza altri membri aggregatl N. famiglie con un nucleo ed altri membri aggregatl N. famiglie con due o Più nuclei 7.2 Anolisi ragionota delle dinomiche demogroliche L,analisi delle dinamiche a"nî-ogrx''.n" del Distretto, utile per individuare la cornlce demograficaentrocuisideveartico|are|are|ativaprogrammazionedeiservizisocio.sanitari, desunta dal|e statistiche ufficia|i del|,1 . S quanto segue: TAT, ha permesso di evidenziare della una graduale diminuzione ll trend della popolazione residente del Distretto mostra (v' tab' 1)' tale fenomeno è da ricondurre a flussi stessa nel corso degli ultimi tre anni quella femminile (v' tab' 2)' migratori ; si riscontra un aumento per quanto concerne osievidenziaunaproSressivariduzionede||apopolazioneresidentene|Distrettoneg|iu|timi 3 anni < 14 anni (v tab' 3)' o Anche per quanto riguarda la popolazione residente nel Distretto negli ultimi 3 anni di età compresa fra 15 e 64 anni (v. tab.4), cioè in età lavorativa, si riscontra un calo progressivo. La popolazione di età > 64 anni è in graduale aumento così come quella di età > 74 anni (v. tabb. o 5 e 7), analogamente a quanto accade nei vari ambiti isolano e nazionale. L'indice di vecchiaia della popolazione del Distretto di 139,75 (v. tab. 9) si discosta poco da quello del resto della Sicilia che è di I27 e, poco piùr, da quello del resto d'ltalia che è di L48,6. o fetà media per il Distretto è di 42,30 anni contro i 41,7 del resto della Sicilia e di 43,3 nell'ltalia (v. tab. 11). r ll tasso di natalità di 8,52 è pìir basso rispetto al 9,3 del resto della Sicilia e al 9 dell'ltalia. Tutti questi dati: la riduzione della natalità, la stabilizzazione della mortalità, l'indice di vecchiaia, piuttosto vicino a quello nazionale, ci fanno concludere che un forte invecchiamento della popolazione sta investendo oramai anche quella del nostro Distretto così come si può riscontrare a livello generale nelle varie realtà territoriali, sia pure con delle specificità. Questo invecchiamento è certamente il tratto caratterizzante delle dinamiche demografiche per i decenni a venire e quindi quello più caratterizzante di tutti gli aspetti dell'economia e della società di cui necessariamente tenere conto nella programmazione dei servizi socio-sanitari. Altro elemento caratterizzante è la progressiva diminuzione della popolazione della fascia di età compresa fra i 15 e i 64 anni, cioè quelli in età produttiva, e quindi, conseguentemente si nota anche una tendenza alla crescita dell'indice di dipendenza che misura il rapporto tra popolazione non produttiva 0-14 anni e 65 anni e piir sulla popolazione produttiva (16 -64)' Un dato che emerge in manìera chiara è la forte concentrazione di disoccupati nella fascia di età > 30 anni sia uomini che donne, con un'incidenza rispettivamente del 2,64 % (maschi) e del 2,33 % (femmine) rispetto allo 0,85 % (maschi) e O,54 o/o (femmine) di età < 25 anni, allo O,44 o/o ( maschi) e 0,48 % (femmine) di età compresa fra 25 e 29 anni. Per quanto concerne l'analisi dei dati relativi all'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia emerge un aumento esponenziale di soggetti in esecuzione penale esterna. Significativa la presenza di soggetti di età compresa fra i30 e i49 anni, fase del ciclo evolutivo caratterizzato da un prioritario bisogno di produttività anche in relazione ai carichi familiari precocemente acquisiti. Ciò determina un forte bisogno di interventi di inclusione sociale e lavorativa. Allegato 1 INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO SEZIONE II AREA POVERTA ED INCLUSIONE SOCIALE 2.7 Indicotori dello domonda sociole n. 348 richieste per assistenza economrca Servizio sociale professionale com unl N . 0 richieste per sostegno abitativo n.8 senza fissa dimora presenti nel distretlo n. residenti disoccupazione, per in stato di genere, nel distretto e per singoli comuni. Tasso di disoccupazione, per genere, nel distretto. vedi Tab. 5 Altro... (informazioni utili ad approfondire i bisogni dell'area di riferimento) fab. Servizio sociale professionale com uni Centro per l'impiego Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro moltiplicato per 100. Eventuali ricerche, focus grouP, tavoli tematici e iniziative condotte nell'ambito territoriale di riferimento 1 RICHIESTE PER ASSISTENzA EcoNOMICA NUMERO ISTANZE COMUNI PERIODO FONTE/DEFINIZIONE DI RIFERIMENTO CASTIGLIONE 65 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE CALATABIANO 26 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE MASCALI 40 SERVìZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 20L2 2072 20L2 FIUMEFREDDO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 20t2 TINGUAGLOSSA 33 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE PIEDIMONTE 35 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE GIARRE 85 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE RIPOSTO 31 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 2072 20L2 20L2 2012 6 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 20L2 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 2012 2072 Mtto SANT,ATFIO 3/r8 TOTALE Tab. 2 RICHIESTE PER SOSTÉGNO ABITATIVO FONTE/DEFINIZIONE NUMERO ISTANZÉ coMuNl PERIODO DI RIFERIMENTO cAsTtGuof{E SCRVIZIO SOCIALE PROFESSIONATE COMUNE 20t2 CAIATABIANO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONATE COMUNE 20L2 MASCAII SERVIZIO SOCIATE PROFESSIONALE COMUNE 20L2 FIUMEFREDDO SERVIZIO SOCIAIE PROFESSIONALE COMUNE 2012 COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE 20tz TINGUAGLOSSA SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONATE PIEOIMONTE SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONATE GIARRE SERVIZIO SOCIAT€ PROFESSIONALE RIPOSTO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONATE MILO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 2012 20L2 2012 20L2 SANT'ATFIO SERVIZIO SOCIAIE PROFESSIONALE COMUNE 20L2 20t2 TOTALE *Dato non pervenuto in quanto nel 2Ot2 non è stato espèrlto il relativo Bando regionale. TAb. 3 RICHIESTE SENZA FISSA DIMORA NUMERO ISTANZE COMUNI FONTE/DEFINIZIONE CASTIGLIONE SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE CALATABIANO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 20L2 2072 SERVIZIO SOCIALÉ PROFESSIONALE COMUNE 20L2 SERVIZTO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 2012 LINGUAGLOSSA SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 2072 PIEDIMONTE 1 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 20t2 GIARRE 3 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE RIPOSTO 3 MASCATI L FIUMEFREDDO PERIODO DI RIFERIMENTO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 20L2 2072 MILO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 2012 SANT,ALFIO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE 20L2 2072 8 TOTALE Nel Comune di Riposto è presente una struttura residenziale gestita dal volontariato "Casa della Speranza"' Viviana Lisi con una ricettività di n. 15 posti letto. Tab.4 RESIDE TI lN STATO Dl DISOCCUPAZIONE ANNO 2012 COMUNI FASCE FASCE FASCE FASCE FASCE FASCE D'EÍA'/SESSO r/Efd/sEsso ErEfA'/sEsso [r'EfA'/SESSO c/EfA'lsEsso D,ETA'/SESSO <25F 25-29M 25-29Í >30M >30 F <25M GIARRE RIFOSTO MILO SANÎALFIO CAIATAEIANO MASCATI FIUMEFREDDO TOTALE DISPONIBILITA AL TAVORO Tab, 5 TAsso Dl DISOCCUPAZIONE Popolazione del Distretto 85818 TOTALE DtsPoNlBluTc AL IAVORO FASCE FASCE FASCE FASCE D'EfA'/SÉSSO D'EfA',/SESSO D'Emr/sEsso D 25-29M 25-298 <25M <25F Efrl/sEsso ÍASCE FASCE Er'Eta/sEsso E)'STA'/SESSO >30M >30 F Tob,70 Utenzo U. E. P. E. Anno 2072 dìstinto per fosce d'etù L'esame dei dati relativi agli utenti presi in carico dall,U.E.p.E. di Catania (Ufficio Esecuzione Penafe Esterna) nel triennio 2OIO/2OIZ evidenzia un esponenziale aumento della popolazione domiciliata nel Distretto socio sanitario n. 17, con problematiche riconducibili a situazioni di devianza penale. - in considerazione, successivamente alra fase post- indurto, r,ammissione dei | -^__ 1]ioa3 oreso soggetti residenti a misure alternative alla detenzione o ta sottoposizione I a misure di sicurezza ha subito un'esponenziale e significativo (in percentuale circa il 630%) aumento nel triennio esaminato (26 casi seguiti nel 2009- 190 casi seguiti nel 2012). La problematica relati, sicn n."o"", l:' ,"1",,1,ii{:Hi'ff:,J"lìfl J::T:::iil':#.1,.1ì:?i;"'i,"fi::'i:: t'l'fli:'f'.ìlLJi".o'ii,,3t^r/zorg rerativa .i. i""r".,. di detenuti costretti ln condizione T:g1nct: " fi;;,.i'i.=U"";x*tr,'"#[r*g+tj,,,..,,.mil:*[**i":, all'interno dell,istituto attenuata (t.c.Att.) anche n"i#"i;;r della persona. custodia di.Giarre.on.r, ol"rio"ri]p.r. r"niuament" .ott"uor" che coinvolgono il territorio del Distretto, ta progettuatità ,,cett" è srata ,pe.1"ll-1'-!:"u"i'' awiata garantendo ai detenuti ivi presenti condizioni dignità .i" rispettano la lettura dei dati confluiti nella tabella n. 10 eviden urìa significativa presenza età compresa îra i 39-49 anni, di soggetti in fase 0", .,.ìo produttività, anche in .onrugr"n."l-, da un prioritario "ui,ri,Jo=tr'rd bisolno di o' carichi ;;;-;:.:1tl::^caratterizzata familiari precocemente acquisiti. pertanto ,, .r"r"rn,'"'.i,n" ul uia, La ;l_\t_" in-i";ì.n*J:$:1X:',:j:[:t"T:,:1y,11.r-s".u,.ì" r'esigenza diincrusione crisi che ha interessato r'"tonotl' ';:':"^':::it:nc: che' a partire dal 2008 con la grave .J"a-i;;" ha peggiorato l. am*rp".il""ì'"","ìr.ili,Î"'.T"1#ljlilj: eie s."u;; iil!#l.onai,ione oi sociare e r.uo."tiu, Non sono presenti strutture residenziali o semi-residenziali Albo Regionale degli enti socioassistenziali - Albo comunale - ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Sefvizi sociali territoriali- Ricerche ad hoc. n. 318 soggetti hanno usufruito di N,O soggetti hanno usufruito di un sostegno abitativo. Vedi tab.2 offerta assistenza abitativa Servizio sociale Professionale S€rvizi territorieli centralizzati -Pronto intervento sociale -Segretariato Sociale lnserimento socio- lavolqllyg servizio sociale Professionale Non risultano progetti o interventi attivati nell'area di riferimento rab. 1 oFFERTA rab. rnti fo."ti, nSP (rx SP {Ex AUSL)), altri Enti Pubblici, Terzo settore, Enti AsslsIE!!4lgeNor"l$! FONfE/DEFINIZIONE 2 oFFERTÀ!9!I!e!9 39n4IU9 sE------'---.'---'-------ERVrzrosocrA_lre!E!!!e!4!!!9y!E ilenvzrosocrAllr!sE!!!9N4!q!9yll!! s--..'-----.---------------enverosocr,ALEPrg!l's:ì!er'I4!E!qy!\E tivo Bando regionale' TJ -Rvtzrosocr,ALEpRq!E!!lq!4!!leîur9!I Tab. 2 SERVIZI TERRITORIALI CENTRALIZZATI PRONTO-INTERVENTO SOCIATE COMUNI SEGREfARIATO SOSTEGNO socrArE TAVORATIVO PER 5l CASTIGIIONE si CALATAEIANO si MASCALI >I si FIUMEFREDDO si 5i LINGUAGLOSSA si si PIEDIMONT€ si GIARRE si si si si si si si si RIPOSTO si si si MILO >l si si si si si SANT'ALFIO 5i INSERIMENTO 5l TOTALE Sociale è stato garantito fino ad esaurimento fondi grazie ad un progetto "Nuclei di pronta accoglienza" finanziato con legge 328/00 Piano di zona 1" Triennalità'" Comune del ll Servizio di Segretariato Sociale è garantito dal Servizio Sociale Professionale di ciascun ll Servizio di Pronto Intervento Distretto. l'inserimento lavorativo è stato garantito grazie ad un legge progetto"lnserimento e/o reinserimento socio-lavorativo soggetti deboli" finanziato con gzaToo piano di zona Triennio zoo4/2oo6e relativo Piano di Riequilibrio, Triennio 2oo7 /2oo9' ll servizio di sostegno per 2.g Anolisi rogionoto della domonda e dell'ofierta sociole si fa riferimento a un vero e proprlo Quando si parla di povertà è bene premettere che non che può toccare igruppi piit target specifico di popolazione, quanto piuttosto a un tema trasversale detenuti e soggetti sottoposti a misure diversi quali anziani, immigrati, iossicodipendenti, disabili, alle pene detentive brevi, per alternative alla detenzione, misure di sicurezza e misure sostitutive "fenomeno" univocamente definibile' ll concetto citarne alcuni, famiglie. La povertà non è infatti un (di natura fisica' psicologica' di povertà è frutto dell'intreccio di problematiche multidimensionali cui si entra e si esce a seconda dei periodi di re|aziona|e, economica, abitativa, cu|tura|e, di |ingua) da individuali' di espansione sociale e degli eventi dei corsi di vita crisi, 14 SEZIONE III . AREA DIPENDENZE. 3.7 lndicatofi della domando socidle Indicatore Fonte/defini:ione Periodo di riferimenio N. utenti in caric o ai Ser. T. per fa sce d'eta e per g 1 Età Maschi Fino a 15 15-19 1 1 I7 7 20-24 25-29 30-34 49 35-39 Otre 39 Totale Femmine 163 1,4 132 20 52 79 6 493 67 scolarità Nessuna 5 elementare Media inf. Media sup. università Non indicata Totale N. utenti in carico ai AUSL)) Maschi Femmine 1 7 45 5 383 J 42 7 ASP (EX ASP (EX AUSL)) t - SERT 20L2 15 S€ r. 493 67 T. per cond rzrone occupaztor rate Maschi Femmine Prelavorativa In cerca di p. o. Disoccupato/a Sottoccupato Occ.to stab.te Pensionato/a 11 2 r25 L5 lotale 167 10 ASP (EX ASP (EX 99 9 AUSr)) 65 7I 26 3 0 0 493 77 - SERT 2012 10 6l N. utenti in carico ai Ser, T. performe di Cocaina cannabinoidi Alcol eroina 6 10 261 198 891 Totale s60 ecsrasy 2 ASP (EX ASP (EX AUSL)) - sERr 2072 utenti ossicodipendenti In trattamento ANNO UTENTI IN TRATTAMENTO NUOVT CASI TOTALE l- ro1ol- r011 410 415 472 a2 101 492 522 88 560 I 2072 7 casalinga Non indicata 7 SERT titok dí studio Cond. Occup. N. - 10 N. utenti ln carico ai S€ r. T, per 4 ASP (EX ASP (EX zolz N. utenti immigrati in carico ai Ser.t. n.11 ASP (EX ASP (EX AUSL)) - SERT AsP (EX ASP (EX AUSr)) - SERr 20LO-201t-2072 20L2 15 N, di casi da infezione HIV dalla Utenti TOTATE UTENTI CON OBELIGO DI UTENTI SEGNAIATI ASP (EX ASP (EX TRATTAMENTO AUSL)} 16 -LO 2070-2077-2012 15 19 19 in carico in collaborazione con TENDA S, CAMITLO UTENTI IÍ{VIATI ANNO SOGGETTI CON AIDS tN c.T. Utenti TOTALE 2010 15 74 29 20rL IJ 29 2072 27 14 14 ASP {EX ASP (EX AUSL)) 20to-20rr-2012 35 dÌ Giarre Collaborazione con Ministero della Giustizia: Casa Circondariale a Custodia Attenuata Per I ANNO UTENTI IN RICH. BENEFICI DI LEGGE 2010 TRATTAMÉNTO 103 20'J,r 98 84 zo72 115 87 7L ASP (EX ASP (EX a^llàb.trat ione con I'Auto rita coNc. TRATTI If{ ANNO ARRESTO 20LO-20't 7-2072 AUsL)) TIPOTOGIA DI REATO ARRESTI DOM. 20LO 28 25 Rapina - spaccio 20rL 2r 19 Rapina 26 24 Rapina - spaccio 20a2 - spacclo ASP (EX ASP (EX 20lo-20L1-20L2 AUSL)) 16 3.2 Indicatori dell'offerta socio le Indicatore Fonte/definizione Periodo di riferimento d) Le strutturc 1a -N.lcomunita tossicodipendenti "Montebello" Giarre AsP (EX AsP (EX AUsL)) - Servizio sociale professionale 2012 Accoglie n. 15 utenti maschi l{.2 strutture di accoglienza -La Tenda di Cristo (struttura 2a di accoglíenza per malati di AIDSI -Casa viviana Lisi (struttura di accoglienzal - Casa Giovanni )O(lll. ASP {EX ASP (EX AUSL)) - servizio sociale professionale 2072 b) Seruizi, interuenti e prestozioni -Educazione tra pari (prev. Primaria minori) -Liberi dentro (sostegno psico - sociale 3b detenuti) -Tra terra detenutil. e cielo ( att. Espressive - Enti locali, ASP (EX ASP {EX AUSL)), altri Enti Pubblici, Terzo Settore, Enti Terzi... Ultimi 3 anni 3.3 Anolisi rogionota della domando e dell'ofierto sociole Dai dati emerge che negli ultimi anni sta cambiando la tipologia del tossicodipendente. Infatti da una dipendenza, nella quasi totalità da eroina si è passati al poliabuso. Almeno l'80/% degli utenti usano contemporaneamente eroina, cocaina, cannabinoidi, alcool e non ultimo extasi, a seconda degli stati d'animo e della possibilità che offre il mercato. lgiovani preferiscono la cocaina e le sostanze chimiche, in alternativa alcool soprattutto birra e superalcolici. Coloro che superano itrenta anni molto spesso usano eroina e anche nell'arco della stessa giornata cocaina e cannabinoidi. Sono aumentati anche icasi di alcool - dipendenza soprattutto nelle donne che all'interno delle mura domestiche "cutano" la loro depressione bevendo vino. ll vino in prevalenza è usato oltre che dalle donne dagli uomini oltre i40 anni; birra e superalcolici nel maggior numero di casi dagli adolescenti e dagli adulti fino ai 40 anni. Anche l'atteggiamento dei giovani nei confronti dell'abuso di cannabinoidi è cambiato, viene minimizzato il significato perché non viene percepito appieno il danno. Negli ultimi 3 anni c'è stato un calo di presenze al Ser. T., ciò non deve indurre a valutazioni errate, in quanto ciò non corrisponde certamente ad una diminuzione dell'abuso di sostanze, al contrario molti Siovani pensano che l'uso sia "normale perché tutti lo fanno" ed evitano, temendo conseguenze legali, di presentarsi al Ser. T. per essere curati. Nella realtà il Servizio ha l'obbligo assoluto del segreto professionale, l'utente viene tutelato e soprattutto curato per evitare conseguenze maggiori. Uno degli obiettivi che il Servizio si pone costantemente è quello di penetrare nel tessuto sociale per cercare di pianificare e valutare le risorse, analizzare i bisogni per prevenire l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti attraverso un processo di informazione ed educazione alla salute in sinergia con tutte le forse presenti nel territorio. Altro servizio importante è quello espletato presso la Casa Circondariale di Giarre, struttura nata a custodia attenuata per soggetti Tossicodipendenti, ma che già dalla fine del 2008 ospita detenuti comuni. All'interno della struttura carceraria opera a tempo pieno uno psicologo e, a tempo parziale, le due assistenti sociali e idue psichiatri del Ser. T., che lavorano in sinergia con l'U. E. P. E. (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) di Catania, del Ministero della t7 Giustizia, con tutte le autorità giudiziarie e le forze dell'Ordine, soprattutto per quanto concerne la concessione di misure alternative alla detenzione. ll Ser. T. collabora fattivamente con iservizi Sociali dei 10 Comuni del Distretto per pianificare gli interventi ritenuti opportuni e necessari nei confronti dei ragazzi e delle loro famiglie. Con gli stessi sono stati attivati iprogetti di inserimento lavorativo per "soggetti deboli" Inseriti nel Piano di Zona 2OO6/2008. Grande attenzione, viene data alla collaborazione con i Tribunali, soprattutto con quello dei minori, il quale segnala e richiede la presa in carico di soggetti sospettati di fare uso di alcool o sostanze stupefacenti e che hanno minori a carico. Gli operatori del Ser. T., prendono in terapia isoggetti segnalati, relazionando. quindi, al Tribunale dei Minori che ne ha fatto richiesta, cercando di sostenere la persona al recupero delle sue capacità genitoriali. I progetti attivati nell'area di riferimento sono 9, di cui 6 riconfermati dagli altri anni perché ritenuti prioritari dal Servizio. Altri 3 sono nuovi. L'educazione alla salute, la prevenzione, il rapporto tra pari e con l'adulto ed il bullismo sono gli obiettivi del progetto "Educazione tra pari", che viene attuato all'interno degli lstituti Superiori del Distretto di Giarre. Nel 2011, dalla collaborazione istituzionale tra l'l.C.Att (lstituto Penitenziario a custodia attenuata) di Giarre, e l'U.E.P.E. di Catania, con finanziamento regionale, è scaturita la progettualità relativa all'awio di un Corso per vasaio a cui è seguita la realizzazione di una Mostra con prodotti realizzati dai detenuti che ha avuto sede presso ilocali dell'ex pescheria di Giarre, con riscontro positivo sia da parte della popolazione detenuta coinvolta che dei familiari e della comunità locale coinvolta. In ultima analisi questo Servizio ritiene opportuno, negli anni a venire, che si lavori maggiormente sia sulla formazione dei soggetti a rischio sia nella sensibilizzazione degli operatori professionali dei vari settori perché alla fine delle borse lavoro ci siano possibilità di inserimento lavorativo a tempo indeterminato. l8 SEZIONE IV. AREA ANZIANI 4,7 lndicatofi della domondo sociole Indicatore N. 1 Fonte/defÌnizione Richieste di servizi residenziali : cAsA Dt N. 15 RsA CURE RTPOSO PALLIATIVE Richieste servìzi semi-residenziali 2 ASP (EX ASP (EX AUSL)) N. 59 N. 62 N. 15 T{. ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Servizio sociale professionale N,960 N.272 TELESoCCORSO N. 20t2 2012 lf) Richieste di interventi a carattere domiciliare (SAD, ADl, Telesoccorso...) sAD ADf Servizio sociale : (centri diurni, centro socio-riabilitativi...l A|AS CESARD - professionale Periodo di riferimento ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Servizio sociale professionale 2072 41 N. richieste di indennità d'accompagnamento ad anziani invalidi > 65 anni Dato non pervenuto dall'INPS di Giarre ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Inps e dalla S€greteria Commissione lnvalidi comPetente per territorio Civili ASL 03 per impossibilità del 20L2 rilevamento dati 6 N.85 le richieste di buono socio sanitario Der anziani > 65 anni Servizio sociale Drofessionale 2012 Netli ultimi tre anní sono state svolte le seguenti attività di sensibilizzazione così distinte: Giarre : -Anziani in movimento Campagna prevenzione contro la 7 sordita Piedimonte Etneo Prevenzione del diabete mellito, osteoporosi, educazione alimentare, Eventuali ricerche, focus group, tavoli tematici e iniziative condotte nell'ambito territoriale di riferimento Ultimi 3 anni Linguaglossa - Estate in salute. Fiumefreddo: Progetto Pronio Farmaco . Preyenzione udito Castiglione: - Prevenzione cecita 19 4.2 lndicdtoú dell', sociale Indicatore N" Fonte/defini2ione Periodo di riferimento a) Le strutture Strutture residenziali presenti e attive nel distretto, per tipologia e ricettività: RIPOSTO - N, 3 Comunita Alloggio Anziani La Ginestra con tre sedi a Riposto Ricettivita 10 posti ciascuna lscritte all'albo regionale - f{.1 Residenza per Anziani" villa delle Rose " Ricettività: n, 20 posti lscritta all'albo comunale - N,1 Casa Protetta S,G,8osco GIARRE - Casa di Riposo L. Ricettivita: Marano- IPAB 35 posti - Comunità Aurora per anziani Ricettività:10 posti - lscritta Albo Regionale - Ass. Papa G. Xxlll Ricettività: 10 posti lscritta all'albo regionale Ass.Villa Gibilmanna Rícettività: 2L posti lscritta all'albo regionale - - Albo Regionale degli entisocioassistenziali - Albo comunale - ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Servizi sociali 20L2 territoriali - Ricerche ad hoc. LINGUAGTOSSA Ass. La Eetulla " casa di Riposo La zagera" Linguaglossa Ricettivita 10 posti CASTIGTIONE DI SICILIA Comunità allogtio Anziani "L'Aurora dell'Etna" - fraz. di solicchiata Ricettivita n. 10 posti regionale - Comunita alloggio lscrizione all'albo " Suor Nazarena Maione" - fraz, Gravà Ricettività n, 30 posti lscritta all'Albo comunale SANT'AtFIO dl riposo " villa serena - suore di s. posti lscritta Camillo"- Ricettività n, Casa all'Albo regionale N. di strutture semiresidenziali presenti e attive nel distretto, per tipologia e Albo Regionale degli entisocioassistenziali - Albo comunale - ASP ricettività (EX AsP (EX AUSL)) - Servizi sociali I 2008 territoriali - Ricerche ad hoc. 20 b) Servizi, interuentí e prestozioni Interventi a carattere domiciliare (SAD, ADl, Telesoccorso...) SAD ADr 3b AUSL))- Servizio sociale professionale N.23.934 TÉTESOCCORSO N. ASP (EX ASP (EX N. 2072 N.---- assistenti familiari straniere regolarizzate Dato non pervenuto Per difficolta 4b Questura 2072 inerenti I'elaborazione dei dati da paÉe della Questura di catania N. di indennità d'accompagnamento riconosciute ad anziani invalidi > 65 anni Dato non pervenuto dall'lNPs di Giarre ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Inps e dalla segreteria Commissione Invalidi competente per territorio civili ASP n.3 per impossibilità del 5b 2012 rilevamento dati. N.85 buoni sociali erogati per anziani > Servizio sociale professionale 65 anni, Nessun progetto è stato attivato con le 6b fonti di finanzìamento ( APQ, FSE, Programmi di Iniziativa Comunitaria,...) 7b Trvoh l. - Annuslità 2010 S€rvido Enti locali, ASP (EX AsP (EX AUsL)), altri Enti Pubblici, Terzo Settore, EntiTerzi... 2072 Ultimi 3 anni Ass. Domicili.r€ l'onte: Bilancio Comunale Trvoh 2. - - Annurtta 20ll Servizio Ass. Domicilisre - Foútt Bilancio Comurtle couuxt -- I - Mascali JI Piedimonte Etneo _ c"q1'-" rnocrrt,;;;- - l--T- x.oìn 13.000 6.120 _ I - - lto --3:t'z -- santArtio f Milo Linguaglossa -l- I l Fium€freddo_ _ I --T l-S€rvizio distr€ltuaÌe i l-l 6.660 -- -Î* _ Servizio distrettuale 1_ --- 2l - Anruelitl 2012 Servizio N. ORE EROGATE 3100 N. UTENTI - srrsa run"lrci-- - sotoo,oo per q-uuno ."ri I LPU costo 0 3.724 € 6l.9t r,86 e 2.t97,6 Scrvizio distrettuale € 129.ó25,00 Linguaglossa Fiumefieddo Servizio distrettuale Riposto Servizio distrettuale Castiglione di Sicilia 178.429,92 180.000,00 TOTALE e 422.963,E7 Fonte: Bilancio Comunale 4.3 Analisi ragionoto dello domando e dell'ofierto mciale DOMANDA ll lavoro del tavolo tematico ha rilevato : -La crescente presenza di anziani non autosufficienti a causa dell'allu ngamento della vita media e della presenza di patologie croniche. - La carenza di spazi di ritrovo ed iniziative per gli anziani autosufficienti,che vivono in "isolamento" con il rischio di impoverimento dello scambio relazionale. -La presenza di anziani senza supporto familiare o con figli lontani per problemi di lavoro che trascorrono le festività da soli. OFFERTA - ricoveri presso strutture residenziali per soggetti con grave svantaggio socio-economico, con rette a carico dei Comuni; -fornitura di locali per attività socio-ricreative ; -assistenza domiciliare/assistenza domiciliare integrata. ll tavolo tematico evidenzia che a fronte dell'aumento della domanda di servizi si assiste ad una orogressiva diminuzione delle risorse finanziarie e conseguentemente dell'offerta. Gli obiettivi che si intendono perseguire sono: - Aiutare e sostenere la persona anziana nell'igiene e cura della persona e dell'alloggio; - Mantenere l'autonomia e la dignità personale degli anziani ; - Prevenire l'isolamento e il disagio senile ; - Promuovere momenti di svago e socializzazione tramite gite, giocate a carte, etc. ; - Valorizzare la presenza degli anziani attraverso la trasmissione di saperi e delle competenze degli stessi. 22 BISOGNI CRITICITA, INTERVENTI il mantenimento e il lniziative rivolte alle persone anziane in proprio contesto conseguente sradicamento dalle recupero dell'autosufficienza difficoltà inserite nel di supporto di necessitano familiare che abitudini e dal contesto sociale in cui dell'anziano. poter per continuare a tipo domestico si vive Riduzione dell'autonomia e Promuovere vivere nel proPrio domicilio del risorse economlche stato di Dovertà dell'anziano che Contributi economici di integrazione soDrawive con un reddito al di reddito( rimborsi per spese sanitarie, per soddisfare i bisogni fondamentalì sotto del minimo vitale e che contributi per sistemazioni alloggi, ecc...) lnsuffìcienza di necessita di sostegno economlco Promozione dell'anziano protagonlsta di funzioni sostegno della sia in famiglia che nella società attraverso lo svolgimento di incontro: e occasioni utili socialmente estesa Prevenire l'isolamento dell'anziano con socializzazione. il e il disagio Bisogno di avere un ruolo attivo soggiorni vacanza, attività sociali ricreative dato che del costante del numero di anziani sul territorio del Distretto' di al fine della resto corrisponde alla tendenza nazionale' Questo impone'. :?t"Y:i:*di:i:i:::T""i:t^"i:'ti^i::'1'1t"";.113 di cui la stessa è portatrice. ci sono, infatti, persone lettura delle caratteristiche oi quesia fascia di età e dei bisogni pieno nel lavoro di nonni, o perché impegnati come volontari in anziane ancora attive o perché impegnate a tempo questi anziani è perciò' sociale. robiettivo principale nei confronti di ' associazioni che operano sia in campo culturale che ne sono un esempio icentri socio- ricreativi ' i attivi: possono mantenerli quii che servizi ouello di sostenere e sviluppare soggiorni climatici, anche in località termali, ecc"' di interventi che aiutano risulta compromessa, invece, si rende necessaria |,attivazione ll dato anagrafìco evidenzia un pro."*J a*i," Una vo|ta che |,autonomia |,anzianoadessereassistitone|propriocontesto.E,quichesico||ocanoiserviziqua|i|,assistenzadomici|iare,i| .entrodiurno ed al ricovero in residenze sanitarie assistenziali. ri"" "o "irr.r" "r ft;;;; 23 SEZIONE V. AREA DISABILI 5.7 lndicotori dello domondo sociole N, 1 richieste di ricovero presso comunità alloggio 3 ASP (EX ASP (EX AUSL)) riferimento - Servizio sociale - Servizio sociale - Servizio sociale professionale N. 2 Perlodo di fonte/definizione lndicatore N. richieste servizi semi-residenziali (centri diurni, centro socio-riabilitativi...) Dato non pervenuto richieste a carattere N. semiresidenziale (5AD) n. 509 (ADl ) -- N. richieste di assegno di ASP (EX ASP (EX AUSL)) professionale ASP (EX ASP (EX AUSL)) professionale ASP (EX AsP (EX ASL) INPS COMPETENTE accompagnamento nel distretto PER TERRITORIO Dato non Pervenuto n. richieste di accertamento diinv. Civile ASP (EX ASP (EX ASL Dato non pervenuto n. 2L7 ) richieste 2008 20t2 2072 20L2 2072 di buono socio 2008 servizio sociale orofessionale sanitario disabili n,356 alunni disabili iscritti nelle scuole 6 materne,elementari, medie, superiori nel distretto n. 118 lscritti al collocamento mirato 7 8 68/99) per livello di Ufficio scolastico provinciale 20L2 (1. invalidità, nel distretto C. S. A. centri per l'impiego N.1017 persone con disagio mentale seguite dai servizi attivati dal distretto Dlpartimento disalute mentale deli'A. P. con prlmo contatto 2008 S. 2008 N. 8406 con contatti successivi 24 5.2 lndicotori dell' offerta mciale f{' Periodo di Fonte/definizione lndicatore a) Le riferimento strutture n. 2 Comunita Albggio per disabili psichici(ric. 10 unitàl ( Comunità Hyntegra e La Betullal n. l Comunita Alloggio. per disablli {ric. 10 unità} n. 2 istituti psico- pedaSogici n. 1C, T. A. (rlc. N.40 unita)"Villa 2012 sAlvador'' n, 2 istituti psico - pedagogici n. 1 centro diurno (ricett. N. 20 unital Albo n. soggetti hanno usufruito dl (SADI ASP (EX ASP (EX n. 537 soggetti hanno usufruito di(ADl) Professionale Regionale degli enti socio- - Albo comunale - ASP (ex psichici ASP(ex AU5L)) Servizi Sociali Terriîoriali n. 1 centro diurno disabili (ricettività 60 unita) Ricerche ad hoc. 3b f{.35 persone inserite in assistenziali strutture ASP (EX ASP (EX AUSL)) residenziali N. 4b 5b di 6b - Servizio Sociale Professionale assegni di accompagnamento ASP (ÉX ASP (EX AUSL)) riconosciuti Dato non pervenuto // buoni sociali erogati per disabili, Servizio non èffettuato 60 - INPS competente per territorio N. Numero AUSL))- Servizio Sociale servizio sociale orofessionale persone con dlsaglo mentale inserite nel centro diurno ASP (EX ASP (EX AUSL))- Servizio Sociale Professionale 20!2 2072 20L2 2012 20L2 20L2 Numero 20 "soggetti deboli" inseriti nel 7b progetto "lns. e/o reinser, socio - lavoratavo AsP (EX AsP (EX AUSL)) Professionale - servizio sociale 2072 - Integrazione scolastica - Riab.ne conv.ta a favore di minori con handicap - Consulenze per Tribunale per e Comuni 6b i Minori Progetto Araba Fenice: integr. soc. e Enti locali, ASP( EX ASP (EX AUSL)), altri awicinamento al mondo del lavoro di Enti pubblici, Terzo Settore, EntiTerzi... Ultimi 3 anni adolescenti - Riab.cognitiva relazionale - Parent training. Attività clinica di psicoterapra - Progetto Obiettivo Autismo Dato richiesto e non Pervenuto 25 5.3 Anolisi rogionata della domanda e dell'ofierto socíale lstituzionalizzazione disabili Comune Giarre Domanda 201,L offerta 2011 Domanda 2012 1 1 1 offefta 2012 Affidamento Convenzione lnsuff. fondi x 2 Convenzione Insuff. fondi X 3 Convenzione X Mascali Fiumefreddo Calatabiano 1 Pìedimonte r Linguaglossa Convenzìone X 1 1 Convenzione X 1 1 Convenzìoîe X 2 convenzione X X 2 2 L 1 2 Riconferma 1 2 Riposto Criticità Castiglione 2 2 3 3 Convenzione Milo 1 1 1 1 Convenzione X Convenzione X s. Alfìo TOTATE 18 18 10 10 nei vari Comuni' Dall,analisi dei dati emerge la stabilizzazione della domanda di istituzionalizzazione del servizio domiciliare disabili La mancanza di nuove domande potrebbe ricollegarsi all'erogazione permanenza del soggetto in famiglia' che è stato garantito in tutti i comuni permettendo, pertanto, la dei comuni a far Altro elemento emerso ner corso dei tavoli d'area è stato la difficoltà economica nonché la volontà di fronte agli impegni che derivano dall'assunzione della retta dei relativi ricoveri lavorare nell'ottica del superamento dell'istituzionalizzazione' Assistenza domiciliare disabili Comune Domanda 2017 Offerta 2011 10 10 Riposto 8 8 Mascali 15 10 Giarre Domanda 2012 t2 offerta 2012 Affidamento Accreditamento 10 Criticità Assenza serv. Riconferma X Trasporto+accomp.monte ore ridotto I 8 15 10 Accredìtamento Assenza 5erv. X Trasporto+accomP.monte ore ridotto AccredÌtamento Assenza serv. X Trasporto+accomp.monte ore ridotto Accreditamento Fiumefreddo Assenza serv. X Trasporto+accomp.monte ore ridotto 9 calatabiano 9 7 Piedimonte 9 9 9 Linguaglossa 3 3 5 CastiSlione 4 Milo 2 s. Alfio 3 TOTALE x 7 Accreditamento Assenza serv. X frasporto+accomP.monte ore ridotto 9 Accrcditamento Assenza serv X Trasporto+accomP.monte ore ridotto Accreditamento Assenza serv. X Trasporto+accomp.monte ore ridotto Accreditamento Assenza serv. X Trasporto+accomp.monte ore ridotto 2 2 3 2 3 Aacreditamento Assenza serv. X Accreditamento Trasporto+accomP.monte ore ridotto Assenza sefv. Trasporto+accomP.monte ore ridotto X 26 llavori del tavolo tematico hanno evidenziato la difficoltà delle famiglie a gestire la disabilità dei propri congiunti anche per la carenza di reti di solidarietà parentale e non. E'di primaria importanza il coinvolgimento ed il sostegno alla famiglia che rappresenta la rete primaria ed insostituibile per la sua funzione sociale ed educativa. Da qui la necessità di proporre servizi a supporto della famiglia. Dall'analisi dei dati, dalle verifiche effettuate dal Servizio Sociale Professionale dei vari Comuni nonché nel corso degli incontri dello specifico tavolo tematico è emersa complessivamente una valutazione positiva del servizio, di contro si evìdenziano le seguenti criticità: f. il monte ore destinato a ciascun Comune è risultato insufficiente a soddisfare per intero la domanda. 2. ll servizio era carente di mezzo di trasporto e di accompagnatore' pertanto nella nuova programmazione si vorrebbe proporre un progetto sollievo alle famiglie con disabili che preveda il servizio di assistenza domiciliare. - Bonus socio-sanitario Anziani Disabili Anziani 2010 Disabili 2010 2011 Disabili 2011 GIARRE 20 81 12 60 RIPOSTO 19 40 18 MASCALI 8 43 8 1t 7 14 7 L4 31 7 22 20 4 11 18 Anziani COMUNE FIUMEFREDDO CALATABIANO 8 PIEDIMONfE LINGUAGLOSSA L 18 1 CASTIGLIONE 2 8 3 MILO 1 2 0 7L 8 S. ALFIO TOTALE 34 q 2 8 L92 53 265 Distretto è sempre più ll numero di richieste di buono socio- sanitario per disabili pervenute al 2010')' tale incremento potrebbe cresciuto negli anni (n.212 nel 2008, n.308 nel 2009, n' 336 nel Servizio Sociale Professionale su tutto il essere dovuto sia all'azione di informazione messa in atto dal della domanda di servizi a territorio del Distretto a favore di tale tipo di intervento, sia all'aumento richieste (192)' Tale diminuzione favore dei disabili; nell'anno 2011 , si registra un notevole calo delle potrebbeesseredovutaalfattochesipotevaerogareso|osottoformadibuonodiservizio. Nell'anno 2010 si è proweduto ad erogare n' 265 buoni sociali' dell'erogazione Nell,anno 2011 questo Distretto, avendo recepito l'indicazione regionale un sistema di accreditamento dell,intervento a mezzo di buoni di servizio ed avendo sperimentato proweduto in taI senso. distrettuaIe ne||'ambito de||e domiciliarità Anziani e Disabi|i, ha Nell'anno 2012 non c'è stato alcun Finanziamento Regionale' a. s. 2oL2l2or3 che usufruiscono Afunni iscritti nelle scuole, materne, elementari, medie e superiori dell'insegnante per le attività di sostegno scuola secondaria di I Scuola Sec. SuPeriore Scuola Scuola dell'infanzia primaria grado t2 52 38 98 6 15 11 11 3 12 6 Fiumefreddo 2 77 t4 Calatabiano 1 77 Giarre Riposto Mascali Piedimonte 27 Linguaglossa Castiglione 1 2 7 2 26 LL7 7 2 1 Milo s. Alfìo TOIAIE 't1 1 1-' L'evoluzione della società ha determinato l'esigenza di contrastare le diverse forme di disagio sociale, di emarginazione sociale. Nello specifico il Dipartimento di Salute Mentale opera con l'ausilio di diverse figure professionali quali psicologi (in realtà una sola unità), psichiatri, infermieri professionali, assistente sociale, terapista della riabilitazione nell'intento di favorire la permanenza del disabile psichico all'interno del suo nucleo familiare e di favorire la sua integrazione sociale. Molto si è investito sia come Azienda Sanitaria e poi, negli ultimi anni, come Distretto sociosanitario n. 17 nel potenziamento di servizi aperti quali ad esempio il Centro diurno per idisabili psichici. Centro diurno per disabili psíchici ll Centro Diurno per disabili psichici del Dipartimento di Salute Mentale del Distretto di Giarre, grazie ad un progetto finanziato con fondi della L. 328/00 nei vari Piani di Zona, è stato potenziato con l'inserimento di due figure professionali (un educatore ed un animatore). L'integrazione degli operatori sanitari con quelli sociali ha permesso l'espletamento più compiuto delle attività precedentemente svolte. ll progetto ha permesso il coinvolgimento delle famiglie (costituitesi in associazione) in attività di gruppo di auto- mutuo aiuto e di informazione/formazione con incontri sulle specificità delle patologie psichiatriche ed il contenimento delle "crisi". Gli utenti che hanno fruito del servizio sono stati circa 60, sono stati coinvolti in attività individuali e di gruppo (momenti di aggregazione quali cineforum, attività motorie, educazione alimentare, manipolazione argilla, ecc.). La criticità emersa nella realizzazione del progetto è stata quella, già in qualche modo - programmazione, dell'ampiezza del territorio del Distretto e conseguentemente della difficoltà negli spostamenti di molti utenti che, residenti nei Comuni decentrati hanno avuto difficoltà a raggiungere la sede degli incontri ed alcuni di essi hanno utilizzato mezzi propri. partecipato alle attività' preventivata in fase di I dati, come si evince dalla tabella di seguito allegata, non evidenziano Srosse variazioni nel corso degli ultimi tre anni. RtcovERl s.P.D.C. Ricoveri in o.H. ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 329 288 243 Dl cui n 295 Ricoveri Volontari e n34 Ricoveri in T. s. O. Di cui n 237 Ricoveri Volontari en 51 Ricoveri Di cui n 249 Ricoveri Volontari e n 34 Ricoveri in T. S. O. 98 82 86 370 41 di cui n. 2 su Prow 369 43 di cui n. 2 su Prow AA.GG. AA.GG. Totali 427 ospiti in C.T.A. Dato non pervenuto in T. S. O. 28 DOMANDA - ll lavoro del tavolo tematico, dall'analisi dei dati, evidenzia: la difficoltà delle famiglie a gestire la disabilità dei propri congiunti anche per la carenza di reti di solidarietà Darentale e non. - la crescente domanda di servizi permette di ritenere in aumento tale problematica. -la carenza di spazi di ritrovo, di aggregazione per favorire scambi relazionali e ludico-sportivi. - La carenza di opportunità lavorative. OFFERTA - la riduzione dell'offerta è determinata dalla diminuzione delle risorse finanziarie dei Comuni che per ragioni di bilancio non hanno potuto attivare il servizio di cui sopra con fondi propri, hanno potuto soddisfare la domanda in tal senso grazie a quello attivato con fondi della L. 328/00. - Ricovero per soggetti disabili con grave svantaggio socio-economico ( a carico dei fondi comunali). - Assistenza igienico personale nelle scuole elementari e medie (a carico dei fondi comunali); - Buono socio -sanitario ( a carico di fondi regionali). - Esperienze di tirocinio formativo. -Assistenza domiciliare attraverso piani personalizzati (aiuto domestico,interventi di integrazione sociale, sostegno alle famiglie). Pertanto qli obiettivi che si intendono oerseguire sono: - Aiutare e sostenere la persona disabile nell'igiene e cura della persona e dell'alloggio. - Mantenere l'autonomia e la dignità personale del disabile. - Prevenire l'isolamento e il disagio. - Promuovere momenti di svago e socializzazione tramite attività ricreative. - Sostenere il disabile in esperienze lavorative. 29 SEZIONE VI - AREA IMMIGRATI 6.7 lndicatori della domando sociale lndicatore N, )opolazione straniera residente l'ab. 1 POPOLAZIOT\ L E F Fonte/definizione Periodo di riferimento er genere, n€ ldistretto. STRANIE RA RESIDEN' IE PER GEI\ IERE COMUNE MASCHI CALATABIANO 21 FEMMINE 76 cAsfrGuoNE 60 110 FIUMEFREDDO 50 93 L57 GIARRE 516 LINGUAGLOSSA LO2 629 121 250 1145 MASCALI 155 210 365 MILO 10 L7 27 PIEDIMONTE 67 76 133 RIPOSTO 135 224 SANfALFIO 20 22 1165 1592 359 42 2757 TOTAtE 103 istat 223 L" gennaio 2072 Rapporto tra la Incidenza % della popolazione straniera sulla popolazione totale residente nel distretto. INCIDENZA NEI- DISTREITO ANNO 2012 POPOIAZIONE RESIDENTE STRANIERA ANNO 2012 % 86532 2757 3.1896 POPOTAZIONE RESIDENTE popolazione straniera residente e la popolazione totale residente moltiplicato per 1" gennaio 2012 100 Popolazione minorenne straniera residente 0-18 anni nl rl distretto. COMUNI MINORI DAI O AI 18 ANNI 13 CALATABIANO 21 CASTIGLIONE 46 221 FIUMEFREDDO GIARRE LINGUAGLOSSA 52 MASCALI 67 Mtto 5 PIEDIMONTE !4 RIPOSTO 70 istat 1" gennaio 2072 10 SANT'ALFIO 795 TOTALE Rapporto tra la Incidenza % dei minorenni stranieri sulla popolazione straniera totale nel distretto. strantera residente e il POPOTAZIONE POPOTAZIONE STRANIERA RESIDENTE NEL DISIRTTTO ANNO 2012 MINORENNI STRANIERA RESIDENTE STRANIÉRA 2757 popolazione minorenne INCIDENZA % 1" gennaio popolazrone 20t2 straniera residente aNNO 2008 795 totale della 28.a% moltiplicato per 100 30 Rapporto tra la Incidenza % della popolazione extracomunitaria sulla popolazione totale residente nel distretto. I NEL orsrREÍo I 2012 ANNo I 86632 | I EKTRACoMUNITARIA ANNo | 2012 rú6 | | | | 1'3% I | 6 POPOLAZIONE R€SIDENfE SfRANIERA EXÎRACOMUNITARIA ANNO 2012 NET DISTREÍTO ANNO 2012 gennaio zoL2 100. Rapporto tra la popolazrone Incidenza % della popolazione extracomunitaria sulla POPOTAZIONE RESIDENTE 01. popolazione extracomunitaria residente e la popolazione totale residenle moltiplicato per extracomunitaria residente e la popolazione straniera residente 0l gennaio 20L2 moltiplicato Per 100. Minori stranieri iscritti ai vari ordini scolastici' scuoLA 7 MAfERNA 24 scuorA SCUOLA MÉDIA SCUOLA MEDIA ELEMENfARE INFERIORE SUPERIORE ;ltr;-ltf""t"t."i 86 142 utili ad approfondire ibisogni dell'area di riferimento 20L2 8 Rilascio codici s.T.P. Libfetti EMI 49 62 Dato non Pervenuto CSA comPetenle per territorio 2072 Eventuali ricerche, focus grouP, tavoli tematici e iniziative condotte 20L2 nell'ambito territoriale di riferimento JI PoPoLAz|oNERESIDENTESTRANIERAPERPAESED|C|TTADINANZA,UÉEDEXTRA-UE,PERGENERE,NELD|STRETTo01gennaio2012 I t+21=32 l8+16=34 4+t 0:14 2+l l=13 2+l4=16 I l+5=16 -'t L 82+89:l7l 6+t 2:18 2t2+265=477 95+ I00= 195 77+ 106=183 +12=12 8i7=15 +15:15 Legenda dati sono evidenziati i Paesi membri dell'Unione Europea' 8"3. A*ZS--ZS il primo dato è relativo agli uomini, il secondo alle donne. In neretto '.] 6,2 lndicotoú dell' sociole Fonte/definizione lndicatore N. Periodo di riferimento o)Le strutture Net Distretto si registra una struttura di prima accoglienza che ospita fra 8li altri anche immigrati. ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Servizi sociali territoriali - Ricerche ad hoc. 2072 b) Servizi, interuenti e prestazioni c Nel 2012 con fondi della L. 328/00 è stato attivato uno sportello per lo straniero. 6,3 Anolisi rogionoto dello domonda e ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Servizi sociali territoriali - Ricerche ad hoc. Ultimi 3 anni dell'offerto sociale fanalisideidatistatisticiinerenti|apopo|azionestranieraresidenteneicomuniche compongonoiIDistrettosociosanitarion.lT,postainre|azioneconimedesimidatiottenutine| sono utili per cercare di triennio 2006/08, porta ad individuare alcune variazioni' Tali variazioni interpretareiIfenomenodemograficoemigratoriosuInostroterritorioe,diconseguenza, oermettereunadeguatointeruentoattraVersounaprogrammazionetaratasuunareaIistica che: corrispondenza numerica' Così si evince principalmente oAlprimogennaiodel2012i|trenddicrescitadel|,interapopo|azionestranierade|distretto rimaneinvariato,,"gi,t'-oounaumentocomplessivodeg|iiscrittia|leanagraficomunalì rappresenta il raddoppio' quasi pari a circa milleduecento unità' Nei fatti' tale aumento' aritmetico,deg|istranieriresidentierego|armentesoggiornantisuIterritoriodeldistretto del numero dei bambini e dei ragazzi rispetto al triennio passato, con un forte aum:nto minorididiciottoannicheaddiritturaquasisitrip|ica,passandodapocomenodi300unità a||equasiSoo'seinfattirimaneinvariatoilrapportotrai|numerodeg|iuominiedel|edonne (quest'ultimeinfattirappresentanoancora'comeneltriennioprecedente'quasiil60%di tuttig|istranieri),i|numerodeiminorirappresentaoggiquasii|30%de||,interacomunitàdi stranieri' oDeg|ioltre2T0oresidentistranieri,rappresentantidipiùrdi50nazionalitàdiverse, da anni sul nostro territorio, oramai radicata indubbiamente ta nomania conta una comunità, dicirca1300individui,quindirappresentantequasi|ametàde||acomp|essivapopo|azione straniera.s".o",,i,o''.ssimoimembride||acomunitàbu|gara(114),de||acomunità (60)' l'intera comunità slava' cioè ucraina (80), " Ui q"fi" 'u"t (77)' polacca (69) e albanese provenientedaiPaeside||,EstEuropa,rappresenterebbeoltrei|64%deg|istranierirego|ari de|nostrodistretto.Lacomunitàasiatica,compostadafi|ippini(296),cinesi(131)ebenga|esi comunità maghrebina' composta (54) rappresen fa il !7% degli stranieri' mentre la (54), raggiunge il 9%. come si evince dunque' prevalentement" o. n..ro".t inj (197) e tunisini il90%deglistranleriprovienedaappenal0Paesi'geograficamentelocalizzabilisutrearee bendistinte,siacu|tura|mentechesocio-economicamente'||restantel0%dee|istranierisi suddivide".",oe"n"u,n"n..,uunventag|iodio|tre40Paesi.lnteressantei|fattochei cittadinicomunitari,cioècittadinidiPaesimembride||,UnioneEuropea,eccezionfattaper ln già accennato, non raggiungano neanche il7o/o' rumeni, bulgari e polacchi di cui abbiamo e rappresenta solo per l'1'7% dell'intera definitiva la popolazione extracomunitaria regolarmente distretto e poco meno della metà degli stranieri complessiva popolazione del residenti' 14 Per quanto riguarda la distribuzione degli stranieri sul territorio del distretto, dall'analisi dei dati risulta evidente come Giarre, comune capofila del distretto nonché il centro piir popoloso della zona, accolga, con isuoi 1145 censiti, poco meno della metà dell'intera comunità di immigrati. Seguono Mascali e Riposto con circa 350 individui ciascuno, e Fiumefreddo e Linguaglossa, approssimativamente con 250 residenti stranieri per comune. Figurano quasi del tutto assenti, piuttosto, nei comuni pedemontani di Milo e Sant'Alfio. 35 SEZIONE VII - AREA FAMIGLIA, MINORI E GIOVANI 7.7 tndicotori dello domando sociale iscritti agli asili nido/servizi integrativi per la prima N. 85 sono tli Bambini tra i O-2 anni di età che frequentano un asilo nido o un servizio integrativo per la prima infanzia autorizzato' infanzia Tasso di copertura posti asili nido/ di età che frequentano un servizi integrativi per la prima infanzia Rapporto tra ibambini di O-2 anni per la prima infanzia integrativo per la popolazione della classe di eta o-2 asilo nido o un servizio stessa classe di età delle dei bambini autorizzato ed il totale anni è 3.77 per 100 residenti nel distretto moltiplicato t{. 939 sono gli iscritti alle scuole Bambini tra i3-5 anni di età che frequentano una scuola materna Tasso frequenza nelle scuole matetne è tl{l ff' ezfg sono gti iscritti scuole ed il 14 anni di età che frequentano una scuola dell'obbligo totale dei ragazzi deltu tt"tt" d"tt" di "tà Tasso frequenza = 87 % casi di abbandono e Osservatorio regionale sulla dispersione scolastlca disoersione scuole dell'obbligo tti 10 ti.hi"tt" di "ffidi ed adozioni Servizio sociale Professionale m'utori in carico ai servizi sociali N-'150 lU 12 s"g.rf.tioni casi N'23 di minori sottoposti di violenza ai a procedimento Penale con soggetti in (anno 2008) stato di esecuzione penale rgg nr.t"it".itiari tr--' 14 anni di età competente per territorio / studenti dai 6 ai di lgrado lhe fr"quent"no lu scuola elementare e secondaria tra studenti dai 6 ai CSA @pporto Tasso di frequenza scuole dell'obbligo " 297 sono i tra iU.tbini di 3-5 anni di età che frequentano una ,luol" matern" ed il totale dei bambini della stessa classe di ffiotto servizio sociale Professionale per i minorennl Servizio sociale professionale, Tribunale dicatania UssM (Uffìcio di servizio Sociale Minorenni) UEPE (Ufficio esecuzione Penale Esterna) di Catania tutte le a|tre aree di intervento. come si sviluppano le reti di relazioni si configura La famiglia, conteslo privilegiato dove ammortizzatoresocia|eing,adoai'.gi,"su|sistemadiprotezionedeipropricomponentineg|ieventi hanno prodotto cambiamenti economici, sociali e culturali tiapidislimi vita. della fasi delle cruciali profondemodificazioniancheneg|istilidivita,conpesantiricadutesuisistemiva|oria|i,incidendo del sistema familiare iapporti della coppia genitoriale e all'interno sull,organizzazione familiare, nei che 5i interseca con L,Area in argomento è un,area trasversale allargato. 36 La povertà economica e relazionale rappresenta una componente decisiva per l'insorgere di situazioni di disagio che sovrapponendosi, a volte, ad altre dimensioni di problematicità e/o di diversità (dipendenze, ingresso nel circuito penale, devianza minorile, malattie....) fa scendere la soglia di vulnerabilità del sistema familiare, compromettendone le capacità accuditive ed educative. Va anche sottolineato che il tardivo o il mancato ingresso dei giovani nel mondo del lavoro fa gravare sulla famiglia "l'obbligo di mantenimento" dei figli, magari ultratrentenni che, privi di autonomia economica, sono costretti ad una condizione di dipendenza forzata con grave compromissione della sfera psicologica personale; il che espone, ulteriormente, la famiglia ad un elevato rischio di povertà e/o marginalità. Dalle analisi attinenti questa area, condotte ai fini della elaborazione del piano sociale, risulta che i minori, i giovani e le loro famiglie residenti in questo distretto, in linea con le rilevazioni a livello regionale, rappresentano il segmento di popolazione che manifesta maggiori condizioni di precarietà economica e incertezza sociale. ll sistema di welfare locale è messo a dura prova fra l'evidenza di bisogni in aumento e una crescente domanda di servizi a fronte di risorse che diminuiscono. La crisi economica e occupazionale che attraversa il Paese da alcuni anni rende palese l'affacciarsi di problematiche nuove, originate o amplificate da difficoltà a cui il nostro territorio giunge impreparato. In questa fase il tema della fragilità sociale è correlato a condizioni materiali che vengono meno (il lavoro, il reddito, la casa) e che colpiscono un numero crescente di famiglie che un tempo avrebbero accostato il welfare come clienti e fruitori di servizi e non come portatori di fragilità. La carenza di risorse economiche non solo si traduce nell'impossibilità materiale di Sarantire un adeguato standard di vita ai minori presenti nel nucleo familiare, ma spesso si accompagna anche ad una povertà relazionale e culturale dello stesso nucleo familiare, causando un impoverimento dei percorsi di crescita e l'aumento di rischio di marginalità sociale. Altro aspetto rilevato riguarda la fragilità e l'insufficienza delle reti sociali di sostegno quali: reti parentali, reti di mutuo-aiuto, reti sociali allargate. La scarsità di tali risorse sociali spesso determina una maggiore fragilità familiare e un abbassamento del livello di cura e assistenza dei figli. È facile intuire come tutto ciò possa comportare, in ambito scolastico, una "dispersione" diffusa e strisciante che non è l'allontanamento dalle lezioni per lunghi periodi dal quale discende la segnalazione alle autorità di competenza, quanto la presenza di un elevato numero di alunni che, a causa di scarsa attenzione e autorevolezza familiare, frequentano la scuola con irregolarità, vanificando di fatto gli interventi formativi della Scuola. Dalla riflessione scaturita all'interno dei tavoli tematici emerge la problematica afferente ad alunni che durante la loro carriera scolastica ripetono più volte la stessa classe che hanno scarse competenze di base e che spesso non completano il percorso formativo, inficiando così la loro stessa possibilità di inserimento nel mondo del lavoro; tutto ciò, inoltre, potenzialmente contribuisce a far accrescere il bacino di manovalanza per la criminalìtà organizzata. 7.2 Indicatoù delli sociole Fonte/definizione lndicatore N. o) Le strutturc - N' 6 comunità alloggio di cui 3 per minori da 8 a 14 annl e 3 per minori da 14 a 18 anni ???????? -N" I struttura d'accoglienza di tipo familiare -N' 1 Albo Regionale degli enti socio-assistenziali comunità per gestanti, ratazze madri e minori -N"l centro diurno per minori disabili è/o con ASP (EX ASP (EX AUSL)) - Albo comunale - - Servizi sociali territoriali - Ricerche ad - Servizi sociali territoriali - Ricerche ad noc. problematiche comportamentali b) Servìzi, interuenti e prestozioni di Educativa domiciliare: progetto distrettuale per N" minori - Centro di mediazione e consulenza familiare: - Protètto distrettuale con n" soggetti in carico - Consultorl familiarl: N" 4 strutture (ASP) ASP (EX AsP 2b - Progetto socio-educativo "scuola e non solo": noc. minori distrettuale per n" -Servlzio - Grest estivi e recupero scolastico per -- Assistenza post-penitenziaria (EX AUSL)) minori N" per N' _nuclei familiari La presenza di interventi e strutture citate e, soprattutto, la constatazione della loro positività, è un buon punto di partenza per implementare interventi con carattere di stabilità e consolidare iservizi domiciliari già attivati, quale forma alternativa alla istituzionalizzazione. L'attivazione del Servizio di Educativa domiciliare ha effettivamente permesso di sostenere la famiglia accompagnandola nell'assunzione del proprio ruolo educativo attraverso processi di responsabilizzazione finalizzati al mantenimento del minore nel proprio nucleo familiare evitando, o riducendo, il conseguente rischio di allontanamento. Valorizzare le risorse insite in ogni membro della famiglia, coinvolgendolo nella ricerca delle modalità di superamento delle difficoltà, ha permesso di favorire il processo di integrazione delle famiglie e dei minori nel contesto sociale in cui vivono. 5i registra, una aspetto altamente positivo inoltre, nell' incremento delle attività ricreative e di socializzazione per il tempo libero dei minori, (che ha valorizzato gli stessi supportandoli anche nelle attività scolastiche), attivate attraverso il progetto il Grillo Parlante, che ha reso possibile l'attivazione di centri di aggregazione in tutti idieci comuni del Distretto, rendendo possibile una omogeneità, distribuzione riequilibrio tenitoriale dei servizi su tutto i Comuni del distretto. progettualità e Tali interventi hanno avuto inoltre il merito di awiare un condiviso percorso azioni, anche favore dei minori e delle famiglie, che si sono estrinsecati in una cooperazione tra diversi soggetti istituzionali, nella programmazione e nell'organizzazione dei servizi alla persona. di 7,3 Analisi rogionoto della domondo e dell'ofierto sociole DOMANDA Dalla riflessione scaturita nel tavolo tematico attinente a questa area e condotte ai fini della elaborazione del piano sociale, risulta: rispetto alla scorsa triennalità si assiste ad un aumento esponenziale di bisogni legati al soddisfacimento delle esigenze primarie. La crisi degli ultimi anni ha indebolito il sistema welfare: cassa integrazione, disoccupazione, precarietà stanno intaccando le risorse familiari e minacciano pesantemente soprattutto inuclei che non possono contare su reti familiari e risparmi di protezione. La crisi economica e di reddito sta attraversando anche le classi medie, abituate a livelli di vita non piir sostenibili, e quindi costrette a un contenimento dei redditi e dei consumi che rende evidenti nuove fragilità. Tutto ciò crea, a volte, lacerazionì sia nei rapporti familiari sia con le istituzioni. Si rischia uno scenario di nuove vulnerabilità sociali con disagi sempre piir complessi perché dettati dall'incrocio fra condizioni esterne che influiscono sulle condizioni di vita attuali e bisogni soggettivi di sicurezza, di assistenza, di cura e di sostegno. ll tavolo tematico ha rilevato: - Aumento della povertà e di bisogni legati alla sussistenza; - crescita della disgregazione familiare e conseguente aumento della conflittualità nelle relazioni familiari; - aumento di famiglie allargate con promiscuità di relazioni; - aumento della richiesta di assistenza da parte di un numero sempre maggiore di cateSorie di utenza; - nuclei familiari che non riescono a fare fronte alle esigenze primarie (aumentano gli sfratti , mancata solvenza di mutui); - perdita di lavoro e precarietà nei rapporti di lavoro; - disagio economico che crea disfunzioni nelle relazioni familiari; - una sempre piùr rilevante richiesta di interventi legati alla sfera relazionale e di sostegno nel supporto alla genitorialità; ll tavolo tematico evidenzia che a fronte dell'aumento della domanda di assistenza e servizi si assiste ad una drastica diminuzione di risorse finanziarie e consesuentemente dell'offerta. OFFERTA Tra le azioni attivate in questa area si registrano interventi di sostegno economico a nuclei in difficoltà; grazie ai fondi della precedente triennalità L 328/00 si sono realizzati inoltre interventi di educativa domiciliare e territoriale rivolte ai nuclei familiari in presenza di minori. Tali interventi non hanno interamente colmato il fabbisogno rilevato, ma si sono rivelati utili strumenti per la prevenzione, il contenimento e il superamento di stati di disagio individuale, familiare e sociale. Pertanto ali obiettivi che si intendono perseguire sono: Valorizzare e sostenere le responsabilità familiari e le capacità genitoriali è la principale priorità strategica che si intende perseguire per promuovere benessere ed opportunità all'interno della famiglia e, di riflesso, all'intera comunità. I bisogni delle famiglie risultano essere sempre più complessi e diversificati; ciò è strettamente collegato ai processi di trasformazione sociale e culturale, che negli ultimi anni hanno caratterizzato il sistema famiglia: invecchiamento della popolazione, diminuzione della natalità, aumento delle 39 famiglie monogenitoriali, monoparentali e delle famiglie ricostituite, promiscuità delle relazioni familiari; attenuazioni delle differenze generazionali e ridefinizione dei ruoli nella coppia e nelle famiglia. In questo Ambito la grave crisi occupazionale ha generato situazioni di indigenza tali da richiedere un ampliamento degli interventi di sostegno economico e di inclusione sociale e lavorativa. Ciò che emerge chiaramente è che le nuove tipologie familiari (monoparentali, ricostituite, miste, da ricongiungimenti familiari per gli immigrati) esprimono bisogni ed esigenze complesse e nuove rispetto al passato. socioCresce la necessità di supportare la funzione genitoriale-educativa nelle situazioni di disagio possibili situazioni economico e culturale della famiglia, che comportano spesso povertà relazionale e prevenute attraverso un di disagio, disadattamento e devianza per iminori, che potrebbero essere sostegno costante che supporti carenze genitoriali o temporanee emergenze familiari. famiglia un Con la prececlente programmazione sono state poste le basi per costruire intorno alla dello sviluppo, della insieme di interventi volti sia a sostenerla nel ruolo della cura, della formazione, di crisi che oromozione del benessere delle persone nonché nel supportarla nelle situazioni potrebbero comprometterne la funzione accuditìva ed educativa' difficili scelte in ordine alle L,esiguità delle risorse finanziarie ha reso necessario effettuare delle prioritàindividuate,pera|cunede||equa|inonèstatopossibi|eproporrelaprogettazionedi le necessarie rimodulazioni in interventi, pertanto nell'area in esame si è scelto di riproporre, con riduzione delle ore, il Servizio di Educativa Domiciliare minori' 40 SEZIONE VIII - AZIONI DI SISTEMA 8.7 Descrizione sintetica delle dzioni dì sistema ottivate Questa terza triennalità si presenta come una delle più complesse e nello stesso tempo rinnovate rispetto alle precedenti. Vi sono aspetti del contesto che rendono piir difficile gestire l'esperienza del piano di Zona e sono soprattutto aspetti di ordine sociale e materiale: la contrazione delle risorse a disposizione e la diminuzione dei trasferimenti statali, il perdurare della crisi economica occuoazionale, l'andamento demografico con il costante aumento degli anziani e dei cittadini stranieri. Sono condizioni che hanno influenzato la costruzione del nuovo Piano di Zona e hanno condizionano le scelte e gli indirizzi. In questo momento storico, dove da un lato si assiste ad un aumento dei bisogni e dall'altro l,amministrazione pubblica è attraversata da una piir che significativa drastica riduzione dei fondi, la privato conoscenza della domanda, ma ancor pitr delle potenzialità ed espressività del pubblico e del in termini di capacità a dar risposta ai problemi e di messa a sistema dell'esistente si rivela l'unica opportunità strategica per lavorare secondo una logica di efficacia, efficienza ed appropriatezza nel rispondere ai problemi della gente' Tra gli obiettivi di sistema, in continuità con la triennalità precedente si è mifato a potenziare la rete tra i referenti locali di enti pubblici e privati che hanno gìà collaborato tra di loro per la progettazione interventi e dei servizi sociali. piano gruppo è stato articolato in tavoli tematici: ll lavoro del e la realizzazione degli 1. AREA RESPONSABILITA, FAMILIARE. 2. AREA DISABILITA, E NON AUTOSUFFICIENZA. 3. AREA POVERTA, ED ESCLUSIONE SOCIALE. stati organizzati per fornire informazioni e raccogliere suggerimenti rispetto alle proposte programmatorie per il Piano di Zona sulla base degli obiettivi strategici previsti dalle linee guida regionali e di quelle locali. Tra le principali funzioni dei Tavoli tematici, si riportano: - raccogliere dati e informazioni per costruire la base conoscitiva; - individuare punti di forza e di debolezza, nonché eventuali potenzialità di sviluppo dei servizi suddivise per aree di intervento; - partecipare alla scelta di obiettivi e priorità; Nei vari tavoli sono state individuate tematiche trasversali alle differenti aree oggetto di programmazione, per ogni priorità di intervento è stata evidenziata la presenza di denominatori comuni. Una trattazione articolata attraverso i differenti target di utenza ha il limite intrinseco di parcellizzare gli scenari, d'altro canto tale impostazione facilita l'individuazione di obiettivi di lavoro ipecifici. Nell'elaborazione delle priorità e nella valorizzazione degli elementi trasversali si è tenuto conto di entrambi gli elementi con l'obiettivo di agevolare la promozione di progettazìoni articolate e di coagulare attorno ad esse interventi e risposte rivolte a differenti target' si citano, a titolo esemplifìcativo, alcuni temi sui quali la convergenza di differenti aree di bisogno risulta Darticolarmente evidente: L'inserimento reinserimento lavorativo e l'assegno civico sono azioni che si collocano in maniera trasversale in più aree di intervento' L,esiguità delle risorse finanziarie ha reso necessario effettuare delle difficili scelte in ordine alle priorità individuate in ogni tavolo tematico, per alcune delle quali non è stato possibile proporre la progettazione di interventi. Essi sono 41 8.2 Definizione delle ozioni di sistemo do ottivare di azioni contenute nel Piano di Zona sono state collegate alle priorità regionali e alle linee riforma assicurando coerenza tra la programmazione locale e quella regionale. idiversi L,integrazione ed il coordinamento delle politiche costituisce la vera sfida del territorio: di Zona si il Piano strumenti di programmazione devono parlarsi ed interaSire a livello territoriale, e FSC e idiversi piani deve coordinare con gli altri strumenti di programmazione qualì PAC, FERS, FSE le locali di intervento. loro dimensione non di ll presente Piano di Zona vuole delineare il contributo che gli Enti Locali nella delle reti e delle amministrazioni singole, ma di "team di progetto" possono dare al consolidamento di Giarre Piano di zona loro connessioni nel prossimo triennio al fine di generare Distretto Territoriale in cui la contrazione delle 2013-2015 valore aggtunto e opportunità di innovazione. ln un momento dato dalla situazione risorse è pressante e la popolazione conosce un impoverimento Senerale contingenteeuropea,|apressionedecisiona|esuiComuniimponeag|ientiunastrategiadia||eanze, strategia perdente. mentrÀ l,isolamento e l,intervento solitario si traducono in una integrato per icomuni e per gli attori del territorio, più che mai, diviene necessario operare in modo econdiviso,pernondisperdere|erisorseininterventiframmentatieperpresidiaretutte|e del territorio' con tutti gli altri attori possibilità di generare risorse nelle reti, sia tra attori pubblici, sia di rete, la stipula di nuovi" protocolli" Tali obiettivi si intendono raggiungere attraverso un lavoro discontinuità ed incomprensioni tra i interni, specifici b"n ,truttJirti, da seguire onde evitare " soggetticoinvo|ti(chifacosa),cherichiedeiIcoinvo|gimentoco||egia|edituttig|iassessoratidei provincia e la Regione; di altre lstituzioni quali l'Azienda A's'P', comuni coinvolti e di altri Enti quali la (clSL, cGL, U|1, UGL e dei Pensionati), g|i |e |stituzioni e |e Amministrazioni sco|astiche, |e oo'SS. quali: il privato sociale, le associazioni e i stackeolders territoriali; di soggetti vitali del territorio movimenti culturali, delle famiglie e di volontariato' 42 SEZIONE IX - VALUTMIONE COMPLESSIVA DEL SITEMA DEI BISOGNI 9.7 Descrizione sintetico del proÍilo dì comunítà della euesto Distretto Socio-sanitario attraverso un'accurata indagine ha rilevato una diminuzione natalità che risulta essere inversamente proporzionale alla mortalità; tale fenomeno scaturisce sia da fattori sociali quali l'aumento della senilità sia dall'incremento delle patologie oncologiche e cardiovascolari. A questo si aggiunge un aumento della disabilità che compromette la qualità della vita non solo dei soggetti interessati, ma anche dei loro nuclei familiari (patologie neurodegenerative quali morbo di alzheimer, distrofie muscolari, sclerosi multipla e patologie cardiovascolari)' Nel nostro Distretto la famiglia si carica del peso fondamentale dell'assistenza dell'anziano e/o del disabile. ll sostegno che essa riceve dal sistema sanitario non riesce a soddisfare a pieno la domanda, lo stesso dicasi per I'Ente locale. Infatti I'esiguità delle risorse pubbliche, implicando negli anni una minore e sempre decrescente erogazione di servizi, determina una ridotta tenuta sociale della famiglia e, nel contempo, la grande difficoltà degli operatori sociali a fornire le dovute risposte ai bisogni della comunità. Dalla documentazione relativa alla situazione reddituale dell'utenza emerge che le fasce a rischio sono: le famiglie monoreddito,i giovani disoccupati, ilavoratori autonomi e la piccola impresa a rischio di fallimento. eueste nuove povertà costituiscono nel nostro Distretto un dato sempre piit allarmante facendo emergere realtà finora sommerse. Anche sull'acq uisizione dei beni di prima necessità (cibo, vestiti, farmaci, fornitura energia elettrica ed utenze varie) le famiglie manifestano grosse diffìcoltà nel mantenere i precedenti standards di soesa. La situazione risulta ulteriormente aggravata poiché a decorrere dal OI/ OL/2OI4 il banco alimentare non rifornisce più gli enti erogatori (Associazioni,Caritas, Croce Rossa, ecc.)a cui afferivano molte famiglie disagiate. La crisi dell'occupazione coinvolge anche igiovani con titolo di studio come laurea , master e specializzazioni varie, obbligati ad essere orientati sempre piir verso soluzioni migratorie. Tale malessere giovanile espone questa fascia di popolazione a disagio mentale o a maggiore rischio di devianza con ricorso a sostanze alcoliche e stupefacenti. I lavoratori autonomi e le piccole imprese, soffocati dal peso delle imposte e dalla lentezza della burocrazia e dalla ridotta capacità di spesa delle famiglie, sono costretti a chiudere le attività e conseguentemente a creare ulteriore disoccupazione a seguito dei licenziamenti. La zona ionico - etnea che ha sempre avuto nel comune capofila il cuore economico, finanziario e culturale per la presenza di istituti bancari, compagnie assicurative, scuole e molteplici esercizi commerciali, oggi si presenta depauperata della sua identità socìale e soprattutto delle sue risorse economiche. Alla luce di quanto sopra esposto il Gruppo Piano concorda nel ritenere prioritarie le politiche di sostegno alla famiglia, all'occupazione e al reddito; tuttavia, dato atto della riduzione delle somme assegnate a questo Distretto, il GP ha dovuto operare delle scelte in merito agli interventi da attivare, privilegiando i servizi di seguito specificati: - servizi domiciliari minori e disabili; - interventi volti al sostegno del reddito familiare ed all'inclusione sociale' 43 g,2 Deîinìzione detle priorità, dei seruizi e deglì interventi da ottivare (ll libro dei sogni). fanalisi della situazione socio-economica e dei bisogni del territorio, unitamente alle esperienze di servizi classici ed innovativi realizzati nell'ambito del nostro distretto pone l'accento sull'idea di rendere possibile un welfare personalizzato e differenziato, seguendo il principio dell"'universalismo selettivo" e di garantire una risposta alle priorità. Alla stesso tempo la tesi sposata dai diversi livelli istituzionali di questo Distretto è di intervenire in anticipo rispetto all'emergere dei bisogni sociali, destinando la maggior parte delle risorse assegnate dalla Regione con il riparto del FNPS all'area "Resoonsabilità familiari" al fine di sostituire progressivamente il modello attuale, di tipo prevafentemente "risarcitorio". Pertanto il nostro Libro dei sogni prospetta un preciso quadro di interuenti, con impegni programmatici flessibili e adattabili alle singole realtà comunali' ln virtir di questi assunti, il Distretto, inteso come entità che rappresenta una determinata collettivìtà, ha l'obbligo di promuovere la responsabilità personale di ognuno verso la comunità di appartenenza quale elemento fondante della coesione sociale che valorizza gli aspetti più dinamici ed in novativi della su ssi di a ri etù. 44 FORMULARIO DI PRESENTAZIONE dere AZIONI 45 7 2, f tÍoLo AztoNE NUMERO AZ'ONE EDUCATIVA DOMICILIARE MINORI MACRO LIVETLO TIPOLOGIA D'INTERVENTO OBIETTIVI DI SERVIZIO 'ACCESSO E LA PRESA CARICO DA PARTE E MISURE PER SERVIZI PROSSIMITA INTERVENTI PER LA PRIMA SOCIO EDUCATIVI IN CONTESTO ASILI NIDO E ALTRI EDUCATIVA SERVIZI PER LA PRIMA DOMICILIARE INFANZIA MINORI DOMICILIARE CENTRI DIURNI E ALTRI SERVIZI TERRITORIALI COMUNITARI TERRITORIALI coMUNtTA'/RESTDENZE A FAVORE DEI MINORI E PERSONE CON FRAGILITA' INTERVENTI/MISURE PER FACILITARE INCLUSIONE SOSTEGNO AL E AUTONOMIA MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO 46 2. TtroLo AztoNE EDUCATIVA DOMICILIARE 3. DE5,CR'Z'ONE DELLE ATT,VITÀ ll servizio, teso a supportare il nucleo familiare attraverso un'attività educativa e di sostegno, garantendo la permanenza nell'ambito domestico dei minori, prevede uno spettro di attività da realizzarsi in ambito domiciliare. Tali attività prevedono l'utilizzo di educatori professionali e psicologi. Finalità del Servizio ll Servizio socio-educativo persegue le seguenti finalità: promuovere la qualità della vita dei minori e delle loro famiglie; offrire un sostegno nelle situazioni di difficoltà transitoria del nucleo familiare; sostenere la famiglia nel proprio compito educativo; prevenire le situazioni di rischio, di emarginazione e disagio dei minori; prevenire l,istituzionalizzazione dei minori e l'allontanamento dalla famiglia di origine; Dromuovere stili di vita basati sulla legalità e positivi modelli di comportamento' Accompagnare il minore e la famiglia nei casi di de istituzionalizzazione. - Obiettivi del Servizio Gli obiettivi specifici del servizio socio-educativo si riferiscono al minore, al nucleo familiare, al territorio e ai servizi. Obiettivi soecifici rispetto al minore: - promuovere lo sviluppo e I'autonomia del minore nel processo di crescita valorizzandone risorse e potenzialità; - realizzare progetti educativi individualizzati che accolgano i bisogni prevalenti ed offrano le - risposte adeguate; integrare le attività scolastiche dei minori con particolari carenze o disturbi specifici, in particolare nelle situazioni in cui il nucleo non ha gli strumenti adeguati; accompagnare il minore nel percorso di eventuale allontanamento dalla famiglia di origine e/o rientro presso la medesima; favorire l'integrazione dei minori mediante il supporto emotivo e relazionale, informativo ed esperenziale, promuovendo la partecipazione alla vita sociale; Obiettivi specifici rispetto alla famislia: coinvolgere il nucleo familiare nella costruzione del progetto educativo rivolto al minore; attivare le potenzialità del nucleo attraverso un percorso condiviso; favorire dinamiche di cambiamento intrafamiliari; osservare il contesto familiare con particolare riguardo alle capacità Senitoriali; accompagnare la famiglia a riconoscere e svolgere i proprì compiti e responsabilità genitoriali facilitare la fruizione delle risorse sociali ed educative presenti sul territorio. - Obiettivi specifici rispetto ai servizi ed al territorio: - potenziare la rete dei servizi aumentando le opportunità di sinergia tra le lstituzioni che si occupano della famiglia e dei minori (Servizi Sociali, Scuola, NPl, Consultorio familiare,...) anche attraverso il raccordo con interventi già esistenti e/o programmati in ambito 47 territoriale; sviluppare percorsi di presa in carico congiunta per garantire un intervento globale sul minore in difficoltà; aprire una riflessione sulle problematiche minorili del territorio al fine di promuovere realizzazione di ulteriori iniziative e progettualità' - Destinatari Sono destinatari del servizio tutti i minorl, prioritariamente quelli: sottoposti a prowedimenti dell'Autorità Giudiziaria; seguiti dai Servizi Sociali che operano nel territorio; che necessitano di un sostegno didattico su segnalazione della scuola' - Attività per ciascun minore viene predisposto un progetto educativo individuale, costituito da prestazioni di natura socio-educativa che prèvedono nello speciltco le seguenti attività: ,. _ affrancamento del minore e àei suoi genitori nell'org anizzazione del quotidiano; educative e nello sviluppo t""itori nella valori zzaziine delle loro competenze consapevolezza dei bisogni dei figli nelle.varie fasi di crescita; di ,iiu -uggúr. "Jrninore lroppo.to neil'acquisizione di abilità e autonomie personali; -ué-"u-"nto ,rell'inserimento scolastico e nella gestione del rapporto scuola-famiglia; -supporto al minore nell'acquisizione di un metodo di studio; -ffiorto per I'inserimento àel minore in attività ludico ricreative; -supporto alla famiglia per I'attivazione di servizi; - Sostegno scolastico, ecc' -;;d;;i si articola nelle seguenti fasi di Educativa del caso da parte del Éervizio Sociale inviante all'èquipe Il piano di intervento ìl"p*..rn"ri"re domiciliare; sociale inviante; tra gli operatori e le famiglie alla presenza del servizio la rete a.r s"-ziJ sociale e dello psicologo, che coinvolgano 3) Colloqui psico _ sociali a "u.u primaria e secondaria del minore; r r.r ! , __-^-^:-.^ r^r -:i^,À r.^nnre tetaziont (come ci si relaziona' e della modalità espressiva del minore .i prer"r,tu a livello cognitivo), e deile dinamiche familiari che sarà come comunic4 "om" realizzata dal personale educativo e dallo psicologo; - e dell'Educatore) al sJ-L""iiri o.ioati raccolti (a cura dell'ÀssistenL Sociale, dello Psicologo con I'individt'azione degli obiettivi a fine di programm-e il progetto di intervento socio educativo dJgli interventi da attuare e dei tempi di realizzazione:; ii pi_" ir.""tro fiffi;#ffi"i;;;;;enro ..ài" à1"íg.,.rmine,' 6) Attivazione degli interventi. Monitoraggio individualizzati, attraverso incontri ll monitoraggio verrà effettuato su singoli progetti educativi periodicidiverificatrag|ioperatoriei|ServizioSocialeprofessiona|e,incontricon|efamig|ieei realizzazione del progetto' ,inori incontri con la rete formale ed informale coinvolta nella " tecnico, emergeranno i punti di forza e i Dall,analisi dei dati rilevati nel corso del monitoraggio di miglioramento punti di debolezza degli interventi attivati per porre in essere strategie sistemico e/o riadattamento del progetto' Perquantoriguardag|istrumentie|emetodo|ogiedivaIutazione,essaverràattuatatramite: interventi in atte a rilevare la qualità degli - attività di monitoraggio delle fasi delle singole azioni gli imprevisti; corso, focalizzare i risultati raggiunti, gli ostacoli e alle progettazioni iniziali; - determinazione e rilevazioné delle modifiche rispetto - verifica dei risultati. 48 4. DEFtN,z,oNE DELLA sfRUTfuRA oRGAMzAnva E DELLE RlsoRsE ll servizio sarà strutturato nella seguente maniera: ruolo di ll Gruppo Tecnico di riferimento, costituito dai referenti tecnici dei Comuni, coordinamento del Servizio stesso, di monitoraggio e verifica dei risultati. La segnalazione dei casi awiene da parte del Servizio Sociale competente per territorio al Gruppo Tecnico Distrettuale, il quale attiverà il servìzio sulla base delle priorità individuate, con le modalità del piano di intervento sopra delineato. ll monitoraggio awerrà con cadenza trimestrale, salvo diverse necessità in relazione al possibile verificarsi di esigenze, su richiesta del Servizio Sociale Comunale. Verifica finale della congruità tra il progetto concordato e la sua realizzazione. Risorse impiegate per la realizzazione del progetto Educatori Professionali e Psicologi Funzioni e competenze sostegno, accompagnamento e di collegamento con il contesto sociale oromozione delle risorse del minore e del nucleo familiare; collaborazione alla costruzione del progetto educativo con il Servizio Sociale referente e gli altri soggetti coinvolti in ogni fase; collaborazione alla valutazione in itinere, anche attraverso la produzione di apposita - - documentazione (relazioni trimestrali); collegamento tra i soggetti coinvolti (famiglia, minore, istituzione, scuola, altri servizi e territorio), Attivazione di collaborazioni con le risorse del territorio facilitatori di comunicazione. 49 6, P,AN' F,NANZ,AR,o (ALLE6AT| 4 e 5) Allegato 4 Dettogliote ognisingolo voce di spero {es.: responsabile azione, responsabile tecnìco delservizio, assistente socìale, mediatorisocio-culturali, consulentì, segrétari, ausiliari, operatori, amministrativi, espertidimonitoraSgio evalutazione, Educatore Drofessionale SPESE DIGESTIONE f2.5 %deltotale costo Dettogliorc ognisingolo voce di speso {es.: cancelleria, spese utenze, materiali per le oulizie. a(ouisto, costi connessi ella comunicazione, buste oarhe, ecc, tSi rioona l'annualità di rife.imento sì riDorta l'annualita di riferimento r Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazionì pubbliche locali, comprensive degli onerifigurativi, e sia agli eventuali fina nziamenti provenienti da altre fonti {FSE, APQ, ...). 2 50 Allegato 4 Oettogtiore oqni singolo voce di speso (es.l responsabile azione, responsabile tecnico delservizio, assistente sociale, mediatorisocio-culturali, consulenti, se8retari, ausiliari, operatori, amministrativi, espeni di monitora88io e valutazione, Educatore professionale SPESE Dl GESTIOiIE (2,5 % del totale utenze' materialiper Dettogliore ogni singotovoce dispeso (es : cancelleria. sPese paghe' ecc ) buste comunicazione, alla le oulúie, acq-uisto, costiconnessi IVA al4% se dovuta a Si riporta l'annualità di rifèrimento :;:,J:Il ,iiljr1lt: llj'lì,:T:j:".,, ,,r"rse investite darìe amministrazioni APQ' fonti agli eventuali fìnanziamenti provenienti da altre {FSE' " ) pubbriche rocaI, comprensive desrì oneri risurarivi, e sia 51 Allegato 4 Dettoqfiore ognisinqolo voce di speso les.i rcsponsabile azione, responsabile tecnico delservìzio, assistente sociale, mediatori socio-cu ltu rali, consulenti, segreîari, ausiliari, operatori, amministrativi, espertidimonitoraggio e valutazione, Educatore Drofessionale SPEsE DIGESTIOÍ{E f2.5 %deltotale costo Deftogliore ogni singold voce dispeso {es.: cancellerìa, spese utenze, materiali per le pulizie, acquisto, costi connessi alla comunicazione, buste IVA al4% se dovuta ' si riporta l'annualità di riferimento 'Si riporta I'annualità e dì riferimento Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive agli eventua li finanzia menti provenienti da altre fonti (FSE, APQ, ,..), degli oneri figurativi, e sia <î Allegato 5 7. SPE1IFICA Fd,GIONATA SULLE MODAL,TÀ D, GEST,ONE loTale voce siriferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubblìche locali, comprensive deSli one ri figu rativi. e sia agli eventuali fina nziamentì provenienti da altre fonti {FSE, APO, ...). s? Indicare le modalità di gestìone che si intendono utilizzare per l'azione di riferimento I Diretta E Mista (specìficore la proceduro di offidomento che si intende odottorel fndiretta/esternalizzata (specificare lo proceduro di offidamento che si intende odottorc)i mediante procedura aPerta. El 54 2, TtroLo AztoNE 7 NUMERa AAONE f--t__l MACRO LIVELTO ,ACCESSO PROGETTO SOIIIEVO TIPOLOGIA D'INTERVENTO OBIETTIVI DI SERVIZIO E LA PRESA CARICO DA PARTE PRESTAZIONI RVIZI E MISURE PER soctoASSISTENZIALI A DOMtCtLtO SERVIZI PROSSIMITÀ ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI PER LA PRIMA PER LA PRIMA INFANZIA NFANZIA E SERVIZI CENTRI DIURNI E ALTRI SERVIZI TERRITORIALI COMUNITARI TERRITORIALI COMUNIÎA'/RESIDENZE A FAVORE DEI MINORI E PERSONE CON FRAGILITA' INTERVENTI/MISURE PER FACILITARE INCLUSIONE E AUTONOMIA SOSTEGNO AL 55 3. DE$CR'Z'ONE DELLE ATÎ|V,ÎÀ ll Progetto Sollievo, ponendo al centro degli interventi il disabile e la sua famiglia, prevede interventi a carattere domiciliare. Finalità ll Progetto "SOLLIEVO" persegue le seguenti finalità: migliorare la qualità della vita del disabile e della sua famiglia prevenire le situazioni di rischio, di emarginazione e disagio - Obiettivi ll Progetto Sollievo si pone come obiettivi: - migliorare e/o garantire la permanenza del disabile nel proprio ambiente domestico e familiare - sostenere la famiglia nel proprio compito di cura - potenziare l'autonomia del disabile, valorizzandone risorse e potenzialità, attivando progetti individualizzati e condivisi con il predetto. - potenziare la rete dei servizi aumentando le opportunità di sinergia tra pubblico, privato sociale e cittadinanza, anche attraverso il raccordo con interventi già esistenti e/o programmati in ambito territoriale; - sviluppare percorsi di presa in carico congiunta per garantire un intervento globale sul disabile in diffìcoltà. Destinatari Si prevede che possano essere destinatari del servizio n. 12 disabili. - Le Attività previste sono : aiuto domestico igiene e cura dell'ambiente di vita del disabile preparazione pasti disbrigo commissioni attività di accompagnamento tese a favorire la vita di relazione. Tali attività si svolgono prevalentemente presso il domicilio. ll Servizio Sociale Professionale Comunale avrà una funzione interventi proposti dai vari attori coinvolti. di coordinamento di tutti gli Inizialmente organizzerà un incontro finalizzato alla stesura congiunta dei vari progetti individualizzati. Monitorerà con l'aiuto degli altri attori coinvolti l'andamento del progetto e del servizio, verificherà l'andamento dei progetti e del servizio nel complesso, valuterà i progetti e il servizio anche attraverso questionari di gradimento da somministrare al disabile ed alla sua famiglia. 4, DEF'N,ZIoNE DELIA STRUÍrUF,, ORGAN'ZZATIVA E DELLE R'SORSE ll presente Progetto ha come presupposto una stretta collaborazione fra Servizi Sociali, Servizi Sanitari (servizio di Medicina di base o specialistica, Neuropsichiatria lnfantile, Centri riabilitativi), Privato Sociale. Ogni agenzia svolge un ruolo ben definito, con compiti specifici, ma in un'ottica in cui vi sia una presa in carico unitaria e globale del disabile. ln oarticolare: il Servizio Sociale Professionale Comunale ha il compito di: - formulare un progetto individualizzato condividendolo con il disabile e coinvolgere (operatori del servizio, familiari, medici, altro). tutti gli altri soggetti da 56 - coordinare il servizio da erogare, attivare collaborazioni con le risorse del territorio monitorare costantemente l'andamento del progetto verificare periodicamente l'attuazione del pro8etto con gli altri attori coinvolti. ll Servizio Sociale Professionale Comunale per stimolare il coinvolgimento e la partecipazione promuoverà periodicamente (inizialmente e poi trimestralmente) degli incontri con tutti gli attori coinvolti. ll Privato Sociale ha il compito di: - eseguire le prestazioni di aiuto domestico, disbrigo commissioni, governo della casa, promuovendo e stimolando, ove possibile e per quanto possibile, le risorse del disabile, in particolare se minore, e del suo nucleo familiare; - sostenere la famiglia nel suo ruolo educativo in particolare se trattasi degli interventi finalizzati a ll'acq u isizio n e dell'autonomia, - in quest'ultimo caso facilitare I'integrazione dei minori mediante il supporto emotivo e relazionale, informativo ed esperenziale, promuovendo la loro partecipazione alla vita sociale, coinvolgendo anche i soggetti che tendono alla marginalità sociale. ll Servizio di medicina di base o specialistica ha il compito di: fornire indicazioni sullo stato di salute del soggetto finalizzate ad un'adeguata formulazione del progetto ind ivid ua lizzato. ll Servizio Sociale Professionale Comunale per stimolare il coinvolgimento e la partecipazione promuoverà periodicamente (inizialmente e poi trimestralmente) degli incontri con tutti gli attori coinvolti. ll Progetto prevede che gli interventi siano svolti presso: - il domicilio del disabile; - le strutture dell'A.S.P.; - il privato sociale /Parrocchie, associazioni, ecc.). Gli incontri tra ivari attori si svolgeranno presso la sede dell'Ufficio Piano del Distretto utilizzando, pertanto, le attrezzature esistenti (computer, telefono, fotocopiatrice, ecc.). 6. P,AN' F NANZ,AR o (ALLEGAr 4e 5) Allegato 4 u si riporta l'annualità di riferimento 12 13 si riporta l'annualità di riferimento pubbliche locali' comprensive degli oneri fìgurativi' e fale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni altre fonti (FSE' APO' sia agli eventuali finanziamenti provenienti da ") 5g Allegato 4 Dettdgliore ogni singolo voce di speso (es.: responsabile arione, responsabile tecnico del5ervizio, assistente sociale, mediatorisocio-culturali, consulenti, segretari, ausiliari, operatori, amministrativi, espeni di monito raBgio e valutazione, 88,45 ore mensìlì pe. unità per 12 meSl Dettogliore ogni singolo v(xe di spesa (e5.: affitto locali, strùtture, noleg€io auto, Dettogliore ognisingolo voae dispeso (es.: telefono, fax, pc, stampante, {2,5 % del totale costo Dettogliorc ogni síngolo voce di speso (es.: cancelleria, spese utenze, materiali per le pulizìe, acquisto materiale informativo, costi connessialla comunicazione, buste SPESE Dl GESTIONE l. V. A. al 4% se clovuta rioona l'annualità di riferimento si riporta l'annualita di riferimento 16lale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazionì pubbliche locali, comprensìve degli onerifigurativi, e sia agli eventuali finanziamenti provenientì da altre fonti (FSE, aPQ, ...). 'o si ls 59 Allegato 4 17 5i riporta l'annualita di riferimento 5i riporta l'annualita di riferimento e 1e amministrazioni pubbliche locali' comprensive degli oneri figurativi' Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle fonti (FSE, APQ' sia agli eventuali fina nziamenti provenienti da altre 13 ) 60 Alletato voci di spesa RISORSE Quantità Tempo Costo Costo ore/mesi unitario Totale 265,35 ore (35 €s2.246,O4 f36 me5i) UMAÍ{E Dettdgliorc ogni sihgolo voce di speso (es.: responsabile azione, responsabile tecnico delservizio, assistente sociale, mediatorisocio-cultuÉli, con5ulenti, se8retad, ausiliaai, operatori, amministratìvi, espertidi monitoraggio e valuta2Ìone, ecc.ì Operatore socio - 2T assistenzia le Subtotarle mesi) € 366.002,28 € 356.002.28 RISORSE STRUTTURAI.I Dettogliore ogni singolo vee di spesa (es.: affitto locali, strutture, noleg8io auto, ecc) Subtotale RISORSÉ SÍRUMEfÚTALI Dettoglioîe ogni singolo voce fotocopiatrice, ecc.) di speso (es.: telefono, fax, pc, stampante, Subtotale 5PE5E DIGESTIONE (2,5 %deltotal€ costo orarioì Dettogliorc ogni singolo voce dí spesa (es.: cancellerìa, spese utenze, materialiper le pulirie, acquìsto materiale informativo, costi connessialla comunicazione, buste € 9.149.13 DaPa, ecc,) subtotale €9.149.13 ALfRE VOCI Dettogliore ognisingola voce dispeso (es.: tVA, ecc.Ì L V. A. al 4% se dovuta € 15.006,06 subtotale IOTAI.E € 15.006,06 € 390.157,47 oneri figurativi e 7. MoDAL,TÀ D, GEsrtoNE SpEctF cA RAotoNA]'A 'ULLE n Diretta tl Mista lspecificore la proceduro di affidamento EI che si intende odottorel fndiretta/esternalizzata (specificore la procedura di offidamento che si intende adottorel: Sistema dell'accreditamento 62 7 2. TtroLo AztoNE NUMERO AZONE f-3 I MACRO TIVELIO CENTRO OIURNO PER DISABILI PSICHICI TIPOLOGIA OBIETTIVI DI SERVIZIO D'INTERVENTO DISABILITA' E NON AUTOSUFFI. 'ACCESSO E LA PRESA N CARICO DA PARTE E MISURE PER AVORIRE LA ASILI NIDO E ALTRI PER LA PRIMA ANZIA E SERVIZI INTERVENTI SERVIZI PER LA PRIMA RIABILITATIVI INFANZIA ATTRAVERSO CENTRO ATTIVITA, CENTRI DIURNI E ALTRI INTERNE ED ESTERNE AL SERVIZI TÉRRITORIALI COMUNITARI DIURNO PER DISABILI PSICHICI CENTRO TERRITORIALI coMUNlrA'/RESIDENZE A FAVORE DEI MINORI E PERSONE CON FRAGILITA' INTERVENTUMISURE PER FACILITARE INCLUSIONE SOSTEGNO AL E AUTONOMIA MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO 63 3, DESCRTZ'ONE DELLE ATT'VITA ll progetto "Centro diurno" ha come finalità quella di promuovere la socializzazione del disabile osichico. Obiettivi Obiettivi soecifici rispetto al disabile: - promuovere occasioni di socializzazione, valorizzando risorse e potenzialità del disabile psichico - accompagnare il disabile in percorsi di integrazione sociale in vari contesti' Obiettivi specifici risoetto alla famislia: la famiglia nel supportare relazionali e le sue capacità creative. Tsort"*r" il disabile a riconoscere e sviluppare le sue potenzialità e potenziare la rete dei servizi aumentando le opportunità di sinergia tra pubblico, Privato programmati in ambito cittadinanza, anche attraverso il raccordo con interventi già esistenti e/o territoriale. - Destinatari in su' Sono destinatari del progetto n. 60 disabili psichici dai 18 anni Le attività Previste sono: Cineforum AttivitàmaniPolative Gite ed escursioni Gruppo benessere Carta pesta - Batik Pittura su vetro Teatro di: L'èquipe del Dipartimento di Salute Mentale ha il compito - Accogliere il disabile - promlJovere attività finalizzate alla socializzazione dei beneficiari -formulareunprogettoconilcoinvo|gimentodeldisabi|e,deifamiliariede|ServizioSociale professionale comunale l'andamento del progetto - verificare, attraverso incontri periodici, con gli operatori progetto' - redigere la relazione conclusiva di verifica e valutazione del di: ll Servizio Sociale Professionale Comunale ha il compito inviare soggetti disabili al Centro collaborare alla formulazione del progetto relativo al disabile verificare in sede di équipe l'andamento del progetto' - Gli Operatori Socio - Educativi hanno il compito di: -programmare,inco||aborazionecong|ioperatoride|Dipartimentodisa|uteMenta|e,|eattività - del Centro progetto individualizzato collaborare con gli operatori coinvolti alla stesura del coinvolgendo idisabili realizzare le attività educative e ricreative pro8rammate, -verificareconglioperatoricoinvo|tii|progettoindividualizzatoe|,andamentode||eattivitàde| Centro. ll Privato ha il compito di: 64 4. supportare gli operatori nella realizzazione di specifiche attività ricreative (gite, escursioni, attività culturali, ecc.) DEF'N//Z,oNE DELlj SÍRUTIURA ORGANIZZAÍ'VA E DELLE R,SORSE ll Progetto ha come presupposto una stretta collaborazione fra équipe del Dipartimento di Salute Mentale e Servizi Sociali Professionali Comunali e Privato Sociale poiché ognì agenzia svolge un ruolo ben definito con compiti specifici. In particolare: L'èquipe del Dipartimento di salute Mentale, conoscendo il soggetto disabile, le sue patologie, le sue potenzialità ed attitudini proporrà le attività che si possono realizzare nel Centro e, assieme al soggetto, ne individuerà alcune cui poi lo stesso parteciperà. Monitorerà costantemente la frequenza del Centro per apportare eventuali aggiustamenti. Verificherà l'andamento dello stesso per poi valutarne l'esito. ll Servizio Sociale Professionale Comunale collaborerà in tutte le varie fasi con gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale, del Centro e con le famiglie, dalla formulazione del progetto individualizzato, al monitoraggio dello stesso ed alla sua verifica. ll Servizio Sociale Professionale Sanitario che svolgerà un ruolo di coordinamento, per stimolare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, promuoverà periodicamente (inizialmente e poi trimestralmente) degli incontri. Quindi, da quanto sopra, si evince quanto sia determinante la sinergia fra ivari soggetti e quanto mai sia fondamentale l'integrazione fra sociale e sanitario. Per quanto riguarda le strutture verranno utilizzate quelle dell'ambulatorio del Dipartimento di Salute Mentale che metterà a disposizione anche attrezzature quali televisore, video proiettore, stereo, il materiale di facile consumo verrà acquistato con fondi del presente progetto' F,GURE PRoFESSIONAL, 65 6. P,ANo FINANZ,AR o (ALLEGAT, 4 e 5) Allegato 4 quantita Voci di spesa Tempo Costo ore/mesi unítario 20 ore ménsilì per unità 40 ore meîsili per unita € 4.404,00 (12 mesì) Costo Totale RISORSE UMANE Dettogliorc ognisingolo voce di speso (es.: responsabile azione, responsabile tecnico delservìzio, assistente sociale, mediatorisocio-culturali, consulenti, setretari, ausiliari, operatori, amministrativi, esperti di monitorattio e valuta2ione, ecc-) Educatore L I Animatore € €4.404,00 8.31&40 {12 mesi) € 8.318.40 e 12.722,40 Subtotale RISORSE SÍRUTÍURALI Dettogliore oqni singola vo.e di speso (es.: affitto locali, strutture, nole68ìo auto, ecc) Subtotale RISORSE STRUMENTALI Dettoglioîe ognisingolo voae di speso (es.: telefono, fax, pc, sîampante, lotocopiatrice, ecc.) Subtotale SPESE Dl GESTIONE (2,5 %del iotale oosto orario) Dettaglioîe oqnísingolo v@e disryso (es.: cancelleria, spese utenze, materiali per le pulizie, acquisto materiale informativo,costi connessì a lla comunicazione. buste oaca, ecc,) Subtotale € 318,06 € 318.05 AI,TRE VOCI Dettoqliorc oqnisineolo voce di speso (es.: lVA, ecc.) L V. A {el4% € se dovuta). Subtotale TOTAIT '?r Si " Si s2r,62 €52L.62 €13.562,08 riporta l'annualità di riferimento riporta l'annualità di riferimento 66 PtANo F,NANztARto (Aurcan 4 e 5) Allegato 4 Dettoglidrc ogni singolo voce di speso (es.: responsabile azione, responsabile tecnico delservizio, assistenîe sociale, medìetorisocio-culturali, consulenti, segretari, ausiliari, operatori, amlninistrativi, espertidimoíitoraggio e valutazione, 20 ore mensiliper unità 40 ore mensìlì per unità Deftogliore ogni singolo voce di speso (es.: affitto locali, strutture, nole8Sio auto, Deftogliore ogni singolo voee di speso (es : telefono, fax, pc, stampante, SPESE Dl GESTIoNE (2,5 % del totale costo Dettogtiore ognisìngolo voee di spesd (es : cancelleria, spese utenre, materiali per le pulizie, acquisto materiale informatìvo,costi connessialla comuni€azione, buste l. v. A ( al4% se 23 '?a si riporta l'annualità di riferimento si ripona l'annualità di riferimento 67 P,ANo F,NANztARto (Auzaan 4 e 5) Allegato 4 quantità Voci di spesa Tempo Costo ore/mesi unitario 20 ore mensili per unità 40 ore mensiliper unità € 4.404,00 Costo Totale RISOR5E UMANE Dettogliorc ogni singolo voce di speso (es.: responsabile azione, responsabile tecnico delservizio, assistente sociale, mediatorìsocio culturali, con5ulenti, segretari, ausiliari, operatori, amministrativì, espertidi monitoraSSio e valutazione, ecc.) Educatore 1 Animatore 1 (12 mesil €4.40400 € 8.31&4O {12 mesi) € 8.318,40 a 12-722.40 Subtotale RISORSE STRUTTURATI Dettogliore ognisingolo voce di speso (es.: affitto locali, strutture, noleggio auto, ecc) subtotale RISORSE STRUMEl{fAU Dettoglidre ognisìngolo voce di spesd (es.: telefono, fax, pc, stampante, fotocopiatrice, ecc,) subtotale sPEsE Dl GCSTION€ (2,5 %del îotale costo orario) Dettogliorc ogni singolo voce dì speso {e5.: cancelleria, spese utenre, materaali per le pulizie, acquisto materiale informativo,costi connessi alla comunicazìone, buste paBa, ecc,) Subtotale € 318.06 € 318,06 AI.TRE VOCI Dettoalidre oqni sinqola voae dispeso {es.: lvA, ecc.) l. V. A { al4% se dovúta). € 521,62 subtotale torarr 2s 26 € s2r,62 €13.562"08 5i rìporta l'annualità di riferimento Si riporta l'annualità di riferimento ó8 Allegato 5 69 7 . I SpEctF,u F4GIoNATA SULLE MoDAL,TA D, GEsfloNE gestione Indicare le modalita di che si intendono utilizzare per l'azione di riferimento Diretta trts Mista (specificore lo proceduro di affidamento che si intende odottorel Mediante procedura aperta per le figure di anlmatore socio-culturale ed educatore professionale ! fndiretta/esternalizzata (specificore la proceduro di offidomento che si intende adottorel: 70 2, T,roLo Az,oNE 7 NUMEBo Az,oNE TNSERTMENTO E/O RETNSERTMENTO SOCIO- IAVORATIVO SOGGETTI DEBOLI MACRO LIVELLO .ACCESSO TIPOLOGIA D'INTERVENTO OBIETTIVI DI SERVIZIO E LA PARTE DELLA ASSISTENZIALE FAVORIRE LA ASITI NIDO E ALTRI SERVIZI PER LA PRIMA MA INFANZIA INFANZIA E CENTRI DIURNI E ALTRI SERVIZI TERRITORIALI COMUNITARI coMUNtTA'/RESIDENZE A FAVORE DEI MINORI E PERSONÉ CON DENZIALE PER FRAGILITA' INSERIMENTO INTERVENTI/MISURE NCTUSIONE INTERVENTI A SUPPORTO DELTINSERIMENTO PER FACILITARE INCLUSIONE E AUTONOMIA LAVORATIVO E/O REINSERIMENTO soctoLAVORATIVO SOGGETTI DEBOLI MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO 1l 3. DEscR ztoNE DELLE ATrtvtrÀ ll Progetto "lnserimento e/o reinserimento socio -lavorativo soggetti deboli" ha come obiettivo quello di promuovere l'inserimento socio - lavorativo di "soggetti deboli". Finalità ll Progetto persegue le seguenti finalità: favorire l'inserimento socio - lavorativo di soggetti deboli aumentare l'apprendimento di conoscenze teorico - pratiche da parte dei soggetti inseriti nel progetto - Obiettivi Obiettivi soecifici rispetto al sosgetto debole: - promuovere occasioni di inserimento sociale e lavorativo, valorizzando risorse e potenzialità dei soggetti deboli - accompagnare il soggetto debole in percorsi di integrazione sociale e di inserimento lavorativo in vari contesti. obiettivi specifici rispetto alla famielia: Sostenere la famiglia nel supportare - il suo congiunto, riconoscendo e sviluppando le sue potenzialità relazionali e le sue capacità creative. Obiettivi specifici rispetto ai servizi ed al territorio: potenziare la rete dei servizi, aumentando le opportunità di sinergia tra pubblico e privato anche attraverso il raccordo con interventi già esistenti e/o programmati in ambito territoriale sviluppare progetti congiunti e condivisi dai Servizi territoriali specialistici e non. - Destinatari Sono destinatari del progetto n. 20 soggetti deboli di età compresa fra 16 e 65 anni. Per soggetti deboli si intendono le persone definite svantaggiate ai sensi della L. 381/91 (invalidi fisici, psichici e sensoriali, soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, condannati ammessi a misure alternative alla detenzione prevista dagli artt. 47, 47 ter, 48 t.26/O7 /75 n. 354 e L. rc/f0/86 n. 633, soggetti indicati con decreto lee$e I4/I2/L947 n.1577 e successive modifiche, art. 94 L. 309/90 ). Le - attività previste sono: Segnalare i potenziali beneficiari da parte dei Servizi territoriali specialistici e non Formulare una graduatoria dei potenziali beneficiari in base ai criteri individuati con precedente regolamento. lndividuare le ootenzialità dei destinatari. Selezionare le imprese disponibili ad aderire al progetto. Contattare le varie imprese. Raccogliere le loro disponibilità attraverso la stipula di apposite convenzioni. Procedere all'abbinamento fra beneficiari del progetto ed imprese disponibili. Predisporre un progetto formativo per ciascun beneficiario. Monitorare l'andamento del tirocinio formativo e verificarne l'andamento. ll progetto nasce dal presupposto che solo una stretta collaborazione fra Servizi Sociali ed lmprese produttive può portare all'inserìmento di soggetti deboli. - ll Servizio Sociale Professionale (specialistico e non) ha il compito di: Segnalare ipotenzialì beneficiari del progetto - t2 - Contattare le potenziali lmprese ospitanti Predisporre la graduatoria dei benefìciari sulla base dei criteri individuati con precedente regolamento distrettuale Formulare un progetto individualizzato per ogni beneficiario, condividendolo con il soggetto beneficiario, il tutor e l'impresa ospitante Monitorare costantemente l'andamento dell'inserimento socio - lavorativo Verificare in sede di équipe l'andamento del progetto individualizzato di ciascun beneficiario. Formulare ibilanci di competenza relativi a ciascun beneficiario. ll Servizio Sociale Professionale comunale per favorire il monitoraggio promuoverà ogni bimestre degli incontri con tutti gli attori coinvolti. - lJlmpresa ospitante ha il compito di: Collaborare alla costruzione dei progetti individualizzati per ogni beneficiario Supportare attraverso un tutor aziendale l'ìnserimento socio - lavorativo del beneficiario. Fornire supporti teorico - pratici opportuni per l'acquisizione di adeguate competenze. Verificare l'andamento del progetto partecipando agli incontri promossi dal Servizio Sociale professionale. - ll Comune capo - fila, trattandosi di un progetto distrettuale, ha una funzione di coordinamento di tutto il progetto e quindi: - Promuove la stipula di convenzioni con le imprese disponibili al progetto - Organizza gli incontri tesi ad abbinare isoggetti beneficiari e le imprese disponibìli e finalizzati alla stesura dei progetti individualizzati - Promuove incontri bimestrali di verifica sull'andamento dei progetti individualizzati. Tali incontri si svolgeranno nella sede dell'Ufficio di Piano ubicato nel comune capo fila, utilizzando le attrezzature esistenti (computer, telefono, fax, fotocopiatrice, ecc.). Dall'analisi dei dati rilevati nel corso del monitoraggio emergeranno ipunti di forza e di debolezza dei progetti individualizzati per porre in essere gli eventuali opportuni interventi, le strategie per superare eventuali difficoltà. Si monitorerà il numero di utenti beneficiari del progetto che arriverà alla conclusione dello stesso, le risposte degli operatori, delle imprese e dei beneficiari attraverso questionari di gradimento, il numero di progetti andati a buon fine. - 4. DEFiIN,ZIoNE DELLA 5rRUÍIURA ONoAN,ZZATIVA E DELLE RISORSE ll Comune capo-fila in questo progetto distrettuale svolge un'importante funzione di coordinamento di tutti gli attori coinvolti e/o da coinvolgere :Servizi Sociali specialistici e non. potenziali beneficiari, tutor e lmprese ospitanti. Per favorire la collaborazione fra tutti gli attori di cui sopra organizzerà degli incontri preliminari per spiegare le finalità del progetto, per stimolare la motivazione ad aderirvi da parte delle lmprese Ospitanti e, una volta awiato il progetto, indirà degli incontri bimestrali per monitorare l'andamento dei progetti individ ualizzati e poi per verificare l'andamento degli stessi. Ciò, mettendo a disposizione locali, personale dell'Ufficio di Piano per la stesura di verbali o altri documenti che scaturiscano dai vari incontri che vengono organizzati, le attrezzature in dotazione all'Ufficio di Piano: computer, fax, fotocopiatrice, telefono. 5, FIGURE PROFESSIONALI 73 74 6. P,ANo F,NANztARto (ALLEcart 4 e 5) Allegato 4 75 76 Dettoqliorc oqnísingolo voce diJp€io (es.: responsabile azione, responsabile tecnico delservizio, assistente sociale, mediatorisocìo-culturali, consulenti, se8retari, ausiliari, operatori, amministrativi, espertidi monitoraggio evalutazione, Dettogliore ognisinqolo voce di speso (es.: affitto locali, strutture, noleggio auto, Dettogliorc ogni síngold voce di speso (es.: telefono, fax, pc, stampante, Dettoglidre ognisingolo vqe dispeso (es.: cancelleda, spese utenze, materiali per le pulizie, acquisto materiale informativo, abbonamenti, costi connessi alla Per 6 mesi per 80 ore mensili per unita (per 6 Indennità mensile comoreîsiva di onerÌ prcvidenzia li ed assicuratìvi ......... 20tirocìnì formativi Allegato 5 Dettogliorc oqni singola voce dispeso (es.: responsabile azione, responsabile tecnico delservizio, assistente sociale, mediatorìsocio-culturali. consulenti. segretari, ausiliari, operatori, amministrativi, espertidimonitoraBBio e valutazione, Deftoqliorc ogni síngolo voce dispeso {es.: affìtto locali, strutture, noleg;-ro auto, Dettoglidre oqnisingolo voce di speso (es.: telefono, fax, pc, stampante, uGiI;iGEIìer Dettoglidrc ogni singoto voce di spesd (es.: cance erìa, spEà le pulizie, acquisto materiale informativo, abbonamenti, costi connessialle 240 ore mensili per unità (per Indennità mensile comprensiva di oneri 7, SpEc,FtcA RAGIaNATA suLLE M1DAL,TÀ D, îEsnoNE 78 I E Diretta I Mista (specificare lo procedura di offidomento che si intende odottdre) n lndiretta/esternalizzata (specificore lo procedura di offidomento che si intende odottoreli 79 7 2. T,ToLo AZONE NUMERO AZ,ONE ASSEGNO CIVICO AREE DI INTERVENTO MACRO LIVELLO TIPOLOGIA D'INTERVENTO OBIETTIVI DI SERVIZIO RESPONSABILITA' FAMILIARE .ACCESSO E LA PRESA CARICO DA PARTE E MISURE PER ASILI NIDO E ALTRI SERVIZI PER LA PRIMA PER LA PRIMA INFANZIA NFANZIA E SERVIZI CENTRI DIURNI E ALTRI SERVIZI TERRITORIALI COMUNITARI coMUNTTA'/RESTDENZE TERRITORIALI A FAVORE DEI MINORI E PERSONE CON FRAGITITA' INTERVENTI/MISURE CONTRIBUTI ECONOMICI AD SOSTEGNO AL INTEGRAZIONE PER FACILITARE INCLUSIONE E AUTONOMIA DEt REDDITO FAMILIARE MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO 80 3. DEscR ztoNE DELLE ATrwtrÀ ll progetto Assegno Civico prevede l'erogazione di un contributo a persone (anche extracomunitarie) disoccupate o comunque che versino in una condizione di disagio economico per le quali va attivato un intervento di integrazione al reddito familiare, stimolando un loro ruolo attivo' Gli utenti, segnalati dai Servizi Sociali di base del Distretto, dovranno essere: - Soggetti appartenenti a nuclei familiari senza altro reddito, o comunque con reddito non in grado di soddisfare i bisogni primarì (affitto, utenze domestiche, vitto, ecc); - Nuclei familiari numerosi monoreddito con figli minori e/o disabili; - Nuclei familiari monoreddito dove insorge un improvviso bisogno (es. stato di detenzione, decesso del capofamiglia ecc.). 4, DEFIN,ZIoNE DELLA STRU||URA ORGANIZZANVA E DELLE RISORSE Le famiglie dei beneficiari, le amministrazioni comunali, enti e società private operanti sul territorio, A.S.P. e ogni altro organismo locale e nazionale che ha competenza in questo ambito. 5, F,6URE PROFESSIONAL, 8l 6. PtANo F,NANztARto (AuEGArt 4 e 5) Alletato 4 33 si riporta l'annualità dì rìferìmento 1Si riporta l'annualità dì riferimento 82 6. P,AN0 F NANZLAR o (ALLEGAfl 4e5) Allegato 4 voci di spesa RISORSE Quantita Tempo Costo ore/mesi unitario costo Totale UMAI{E Dettoglidrc ogni singolo voce di speso (es.: responsabile azione, responsabile tecnico delservi2ìo, assistente sociale, mediatori socìo-cu ltura li, consulenti, segrètari, ausiliari, operatori, amministraÎivi, espertidimonitoraggio e valutazione, Subtotale RISORSE STRUTTUNALI Dettogliarc ogni singolo voae dispeso (es.: affìtto locali, strutture, noleggio auto, Subtotale RISORSE STRUMENTALI Dettoglidrc ogni singolo voee di speso (es.: telefono, Íax, pc, stampente, fotocooiatrice, ecc,) Subtotale SPESE DI GESTIONE (es : cancelleria, spese utenze, materialiper le pulizie, acquiSto materiale informativo, abbonamenti, costi connessi alla comunica2ione, ecc.) D"tt"gltre tgnisirg.btor" dkpego subtotale AITREVOCI 42 3 mesi € 513,00 € 64.718,00 € 64.718,00 Subtoiale Dettooliore ognì singolo voce di speso (es.: lVA, ecc.) Subtotale € fOTAIE Totale FNPS €64.718,m I 3s 36 Si Si ripona l'annualità di riferimento riporta l'annualità di riferimento 64.71&0 ll ll | € 64.718,00 83 6. P,ANa FtNANztARto (ALLEcafl 4 e 5) Allegato 4 37 3s si riporta l'annualita di riferimento si riporta l'annualita di riferimento 84 Allegato 5 85 7 . ts SPECi/FIcn RAG,ONAÍA SULLE MODAL'ÍA DI oESNONE Indicare le modalità di Sestione che si intendono utilizzare per l'azìone di riferimento ll Diretta I ll Mista (specit'icore lo proceduro di offidomento che si intende adottorel Indiretta/esternalizzata (specificare lo proceduro di offidamento che si intende adottorel: 86 Au-EGAro 6 PERCORSO DICOSTRUZIONE DEL PIANO DlZONA39 l.Comitato dei Sindaci tndicore sinteticome nte le dote incontri svolti e le decisioni scoturite 2,GruPPo Piano le modolîtò oryonizzotive svolti e le decisioni scoturite e Descrivere 3.GruPPo Ristretto Descrivere le modolitir orgonizzotive incontrisvolti e le attiuitd suolte incontri lo composizione del Gruppo Piono e indicore sintetícomente le dote degli sinteticomente le dote degli e lo composizione del Gruppo Ristrctto e indicdre 4. Le Conferenze di Servizio le dste incontri e sintesi dei risultoti 5. La settore concertazíone con altri enti e il T€rzo Descrivere t'opporto fo,ito aoqri ori:;i :ni'lt"'l'i'i'i' i"'l fi^"n"'",::::"ni::::1::;iXÍii;f'^'i!lÍ" llx AUsq' -i ';:;,":::;,';:::;:l:;::n:::'i::í:';:;,'i:';;;;;t|;.t;i;::i!::,"y:::::::;"i:i,:ii:::"ría'îo:modoti'Íàdi à nce rtoz i i ne "' @ i p tovit notici i te t h, m nto lloro "^ i ^t.1 i t ) 7. (Accordo di Programma di lndicore lo doto di sqttos izione dell'Accordo 3e delle diverse fasi in cui lo stesso lo svol8Ìmento, anche temporale' formatNo del piano di zona evidenziando Riportare in modo sintetico l.iter Dercorso si è sviluPpato' 87 88 REGIONE SICIT]ANA ENTRATA 49 89 Fondo Narionale Politiche Sociali Fondi Regionali REGIONE SICILIANA Fondo Nazionale Politiche sociali fondi Regionali Leíto. approvato e sotloscritlo. LA COMMISSIONE STRAORDINARIA nott. uilirlfu Dott. Chiofalo Gi IL SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Mosca Maria Luisa CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Il sottoscrittoflZJl.:iLllXillf8lI_fil9rrÀllL operatore del senizio delle pubblicazioni ATTESTA che la presente deliberazione, ai sensi dell'art. I I della L.R. 44191, modificato dalla L.R. l712004, è in pubblicazione dal al lZ.otf03, per quindici giorni consecutivi, sul sito web istituzionale di questo lt4 28. comune sezione th Albo Pretorio, accessibile al pubblico (art. 32, comma l, della legge 6912009). ]op-eratoye del selvizio La Dresente deliberazione è divenuta esecutiva ai integrazioni. (l) cancellare ciò che non interessa. Mascari li 2 I l'lAR' 20ì4 La presente deliberazione viene trasmessa per I'esecuzione all'Area v**riri -rl ,J8[obtà[k E' copia conforme all'originale per uso amministrativo Mascali li - 2, deìla L.R.44191 e successive modifiche ed