CONSERVATIVA
Denti dall’aspetto giovanile
mediante tecnica di
stratificazione senza
contouring
Wanderley de Almeida Cesar Jr.
O
Wanderley de
Almeida Cesar Jr.
Odontoiatra, Chirurgo dentale, specializzato in odontoiatria conservativa (Bauru School of Dentistry presso la University of São Paulo, Brasile). “Mestre” in
odontoiatria conservativa (Bauru School
of Dentistry presso la University of São
Paulo, Brasile). Membro accreditato della
Brazilian Society of Aesthetic Dentistry
(SBOE) e Responsabile delle Relazioni
Pubbliche Public del Congresso SBOE/
IFED Rio 2011 (International Federation
of Esthetic Dentistry). Responsabile della
Formazione professionale in odontoiatria
conservativa, incentrata sull’estetica
presso l’UNINGA/Salem Institute, Campus Paranavaí, Paraná, Brasile. Consulente scientifico della rivista Dental Press
Estética, pubblicazione ufficiale della
Brazilian Society of Aesthetic Dentistry
(SBOE). Responsabile della sezione Estetica nella rivista “Odonto Magazine” ed
editore della rivista “Surya News”.
[email protected]
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ltre alla necessaria conoscenza
teorica, l’utilizzo dei compositi
richiede anche pazienza e abilità
manuale. Questo è valido soprattutto per
la regione anteriore. Qui, in particolare, è
importante applicare la quantità corretta, nella posizione corretta e applicare gli
strati con particolare cura per ottenere il
risultato clinico ideale. In un lavoro che
richiede un’alterazione, la ricostruzione o
la trasformazione, generalmente è importante tenere a mente la forma desiderata,
il design o l’immagine. Quindi, la prima
fase deve prevedere una ceratura, l’analisi
del sorriso da diverse prospettive, nonché
la considerazione del tipo di dente da modellare. Naturalmente, quando si pianifica
il trattamento, bisogna anche considerare
le aspettative del paziente.
Il caso clinico
Nel caso qui presentato, il paziente aveva
espresso il desiderio che i suoi denti fossero visibili durante la fonazione. Il paziente
era molto scontento del fatto che, in posizione di riposo o semi-aperte, le sue labbra coprissero totalmente i denti superiori.
Inoltre, il paziente rifiutava qualsiasi preparazione dei denti che implicasse l’utilizzo di frese. Questo significava che era fuori discussione l’eventuale trattamento con
faccette in ceramica. Sono state eseguite
una ceratura additiva e un’analisi occlusale per verificare se era possibile allungare i
denti anteriori con composito, nonché creare bordi incisali con materiali dotati di effetto opalescente e assorbimento per denti dall’aspetto giovanile. Per ottenere tale
effetto giovanile con compositi, bisogna
fare attenzione alla esatta forma tridimensionale del dente. Non bisogna dimentica-
re che un dente caratterizzato come giovanile è più trasparente e assorbe luce nelle
aree blu o grigie tra i mamelloni dentinali.
Al contrario, questi mamelloni riflettono
la luce soprattutto nell’area incisale. Un
grado inferiore di effetti di assorbimento
della luce può verificarsi anche nelle aree
prossimali. Onde formare queste aree di
assorbimento, possiamo usare pigmenti o
compositi traslucenti, ma è molto più importante applicare il materiale dentina, in
modo controllato, dalle aree cervicali alle
aree incisali e lasciare spazi liberi per gli
effetti traslucenti tra i mamelloni.
Per questo, è importante scegliere un
composito che rifletta la luce, senza essere troppo opaco. Questa è la ragione per
cui è stato utilizzato Amaris (VOCO), un
materiale da restauro altamente estetico, fotopolimerizzabile, il cui sistema, formato da una base opaca o tinte dentina,
tinte smalto traslucenti e tinte individuali
o effetto, consente di ottenere un’estetica
dentale naturale con una facile tecnica di
stratificazione. Amaris è versatile ed estremamente estetico, molto facile da usare e
consente una scelta intuitiva della tinta. Il
sistema Amaris consiste in cinque tinte di
base o dentina, tre tinte smalto traslucenti
e due tinte a effetto individuale (sotto forma di compositi liquidi):
•
•
•
Tinte base o dentina: O1 (Amaris
Opaque 1), O2 (Amaris Opaque 2), O3
(Amaris Opaque 3), O4 (Amaris Opaque 4), O5 (Amaris Opaque 5)
Tinte smalto: TL (Amaris Translucent
Light), TN (Amaris Translucent Neutral), TD (Amaris Translucent Dark)
Tinte individuali o effetto: HT (Amaris
Flow High Translucent), HO (Amaris
Flow High Opaque)
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Con questo concetto, Amaris rappresenta
un’innovazione nella gestione attiva della
tinta per i dentisti e anche i professionisti
meno esperti sono in grado di selezionare
la tinta corretta molto più facilmente.
Metodi intuitivi per
la valutazione visiva
Qui di seguito viene descritta la sequenza
della gestione intuitiva delle tinte del sistema Amaris che facilita la correzione di tinta durante il restauro. La stessa procedura
vale anche per il mock-up antecedente al
restauro.
1. Inizialmente, la dentina viene stratificata dopo la scelta di una delle tinte
base opache del sistema.
2. Verifica del colore:
• Se corrisponde approssimativamente al colore desiderato, continuare a
stratificare con Translucent Neutral TN
onde mantenere l’aspetto della tinta e
creare profondità.
• Se è troppo chiaro, continuare a stratificare con Translucent Dark TD perché questa tinta riduce la luminosità
e l’intensità del colore del restauro e
fornisce profondità.
• Se è troppo scuro, continuare a stratificare con Translucent Light TL perché
questa tinta aumenta la luminosità e
l’intensità del colore, mentre mantiene la profondità e la trasparenza necessarie.
3. Nella terza fase, il restauro può essere finito con la tinta traslucente selezionata o con gli effetti che possono
essere applicati usando le tinte individuali. Per esempio: dare più intensità
di colore a livello cervicale, aumentare
la luminosità nel terzo medio, ecc.
Nel seguente caso clinico, i denti non sono
stati preparati in nessun modo, lo smalto
è stato semplicemente mordenzato come
indicato per assicurare un’effettiva adesione allo smalto e un risultato affidabile.
Prima del trattamento è stato eseguito uno
sbiancamento foto attivato mediante una
lampada UV e il risultato atteso è stato ottenuto in due sedute.
Su una superficie chiara, la stratificazione
risulta facilitata.
Qui di seguito sono documentate le singole fase del trattamento:
Fig. 1 Amaris Flow HO (High Opaque)
Fig. 2 Sorriso del paziente con diastema tra i denti anteriori e ritenzione in
composito dopo trattamento ortodontico. Il dente 22 non è presente
Fig. 3 Confronto del colore del dente con una tinta della scala Vita Classical
(B3)
Fig. 4 Controllo assoluto dell’umidità prima dello sbiancamento dentale
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Fig. 5 Risultato dopo lo sbiancamento dentale
Fig. 6 Con le labbra in posizione semiaperta, non è visibile alcun dente superiore. Dal punto di vista del paziente, questo era il problema principale
Fig. 7 I contorni dell’area incisale sono stati definiti tramite una precedente
ceratura e una impronta di silicone. Un composito traslucente è stato applicato come base per la caratterizzazione dell’area incisale: Amaris Flow HT
(High Translucent)
Fig. 8 Composito Amaris Flow HT (High Translucent)
Fig. 9 I mamelloni sono stati realizzati con uno strato di composito Amaris
01, mescolato con una quantità minima di composito Amaris Flow HO (High
Opaque). I mamelloni sono stati modellati in modo che sia disponibile dello
spazio per i materiali traslucenti. Un dettaglio importante nella costruzione dei mamelloni è la forma tridimensionale degli incrementi applicati, che
sono più spessi nell’area cervicale e conici nell’area incisale
Fig. 10 Composito Amaris O1: nonostante la sua opacità, questo composito
è minimamente traslucente, tra 8 % e 10 %. Questa percentuale assicura
una buona riflessione della luce mentre, simultaneamente, consente ad una
minore quantità di luce di passare, dando al restauro una impronta naturale
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Fig. 11 Una sottile striscia di composito nella tinta Amaris O2 è stata applicata onde formare l’effetto alone opaco che si trova solitamente nei denti caratterizzati come giovanili. È stata scelta una tinta di intensità di un livello più
basso perché l’alone è quasi sempre influenzato dalla opalescenza dell’area
incisale, che ha un leggero luccichio arancione al trasparire della luce
Fig. 12 L’alone è stata scolpito con un pennellino di peli di martora
Fig. 13 Vista dei mamelloni, sagomati in modo irregolarmente così che
appaiono naturali
Fig. 14 Un composito flowable, Amaris Flow HT (High Translucent) è stato
applicato tra i mamelloni
Fig. 15 Poi è stato applicato uno strato di composito smalto. È stata usata
una tecnica che ha caratterizzato diversamente i terzi. Nel terzo cervicale è
stato usato Amaris TN (Translucent Neutral), nel terzo medio è stato usato
il composito Amaris TL (Translucent Light) e nel terzo incisale è stato usato
ancora Amaris TN (Translucent Neutral)
Fig. 16 Amaris TL (Translucent Light)
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Fig. 17 Il secondo strato per sigillare il dente: Amaris TL (Translucent Light)
Fig. 18 Per gli altri denti è stato scelto lo stesso metodo procedurale
Fig. 19 L’applicazione di compositi traslucenti negli spazi tra i mamelloni
Fig. 20 La fresatura iniziale è iniziata con una fresa diamantata fine. Una
matita bicolore è stata usata per impostare correttamente la posizione
dell’angolo di riflessione della luce
Fig. 21 Le linee rosse sono state eliminate. Esse sono servite per marcare il
materiale in eccesso
Fig. 22 Il premolare (dente 24 ) è stato otticamente trasformato in canino e
il canino è stato otticamente trasformato in un incisivo laterale
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Fig. 23 Dopo il completamento della forma anatomica di base, sono state
create le scanalature longitudinali mesiali e distali
Fig. 24 Con un gommino sono state rimosse le tracce della fresa diamantata lasciate durante la sagomatura
Fig. 25 Lo stesso gommino è stato usato per allargare le scanalature mesiali e distali che sono così diventate dei recessi
Fig. 26 La lucentezza viene ottenuta con un piccolo spazzolino in silicone
Fig. 27 L’elevata lucentezza è stata realizzata con un disco di lucidatura morbido come il velluto e una pasta di ossido di alluminio
Fig. 28 Risultato immediato
Fig. 29 Immagine laterale del sorriso
Fig. 30 I denti ora sono visibili anche quando le labbra sono in una posizione di riposo
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Fig. 31 Immagine laterale: il canino (dente 23) è stato otticamente trasformato in un incisivo laterale (dente 22 ) e il premolare (dente 24) è stato
otticamente trasformato in un canino (dente 23). Al fine di regolare il corso della forma alterata dei enti, il colore caratterizzante dell’ “ex canino”
trasformato è stato cambiato in area cervicale
Fig. 32 Immagine dettagliata
Fig. 33 Foto delle superfici vestibolari degli incisivi mediani. Notare la
regolarità della morfologia
Fig. 34 Prima del trattamento
Fig. 35 Risultato finale
Fig. 36 Le faccette in composito nell’arcata superiore, fino ai premolari, dopo
il completamento e senza alcuna asportazione del tessuto dentale duro.
Notare che il dente 23, che è stato otticamente trasformato nel dente 22, è
più grande della sua controparte, il dente 12, nel quadrante opposto. Questo
dimostra che il canino non è stato rettificato prima della sua trasformazione
in incisivo laterale. Ancora una volta, bisogna enfatizzare che questo metodo
procedurale è stato scelto dal paziente e che la sua avversione verso l’uso di
frese rettificanti non è diminuito durante il trattamento
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